CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 27 gennaio 2014
165.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 27 gennaio 2014. — Presidenza del Presidente Donatella FERRANTI. – Interviene il Sottosegretario di Stato alla giustizia Giuseppe Berretta.

  La seduta comincia alle 21.15.

DL 146/13: Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria.
C. 1921 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 gennaio 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che il relatore ha presentato una ulteriore riformulazione del suo emendamento 2.9 (ulteriore nuova formulazione) (vedi allegato).

  Il sottosegretario Giuseppe BERRETTA, chiede una sospensione per approfondire questioni sull'emendamento 2.9 (ulteriore nuova formulazione) del relatore al fine di poter poi esprimere il parere di competenza.

  Gianfranco Giovanni CHIARELLI (FI-PdL) rileva come le ragioni della richiesta siano ben altre e non certamente legate al contenuto dell'emendamento.

  Nicola MOLTENI (LNA) invita ad iniziare ad esaminare l'articolo 1.

  Il sottosegretario Giuseppe BERRETTA, osserva che si tratta di emendamento dirimente per i rapporti tra maggioranza e Governo, per cui ritiene eccessiva la reazione per una semplice richiesta di rinvio.

  Nicola MOLTENI (LNA) osserva che si tratta di una richiesta senza precedenti.

  Donatella FERRANTI, presidente, rileva che si tratta di un punto molto delicato e quindi ritiene legittima la richiesta di sospensione.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ritiene che si debba procedere dall'esame dell'articolo 1 senza indugi.

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  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene ora si debba iniziare dall'articolo 1. Quando si passerà all'articolo 2 il relatore illustrerà la ulteriore nuova formulazione ed il Governo potrà esprimere il parere di competenza.

  Massimo PARISI (FI-PdL) concorda con gli onorevoli Molteni e Fedriga.

  Donatella FERRANTI, presidente, ribadisce che si tratta di una proposta emendativa che appare determinante per valutare il provvedimento nel suo complesso. Dà quindi la parola al relatore per illustrare l'emendamento in questione.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) invita il Presidente a evitare forzature procedimentali.

  Nicola MOLTENI (LNA) ricorda che la Commissione è convocata per iniziare le votazioni, partendo dall'articolo 1.

  Walter VERINI (PD) invita tutti a rasserenare gli animi.

  Daniele FARINA (SEL) ritiene che conoscere la ratio dell'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 2.9 del relatore sia fondamentale per il giudizio del suo gruppo sul complesso del provvedimento.

  David ERMINI (PD), relatore, illustra l'ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 2.9, volto a limitare l'applicazione dell'articolo 380, comma 2, lettera h) del codice di procedura penale su l'arresto obbligatorio in flagranza relativamente al nuovo reato di cui al comma 5 dell'articolo 73 del testo unico sugli stupefacenti.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che si passa alla votazione degli emendamenti riferiti all'articolo 1 (vedi allegato al bollettino delle Giunte e delle Commissioni del 21 gennaio 2014).

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Molteni 1.6 e Turco 1.54.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritiene che la Presidenza abbia compiuto un grave atto di scorrettezza di cui la maggioranza dovrà assumersi la responsabilità. Il comportamento del suo gruppo sarà naturalmente conseguenziale. Rileva che l'atteggiamento dilatorio diretto a ritardare l'inizio dell'esame degli emendamenti in ragione dell'assenza dei deputati della maggioranza in Commissione è stato scorretto e ingiurioso.

  Donatella FERRANTI, presidente, precisa come non vi sia stata nessuna slealtà o scorrettezza: la presidenza si è limitata ad avvertire la Commissione che era stata presentata una ulteriore nuova formulazione dell'emendamento 2.9 del relatore il quale, considerata la delicatezza dell'oggetto, ha chiesto di poterlo illustrare.

  Andrea COLLETTI (M5S) osserva come in Commissione stiano accadendo cose inverosimili delle quali vergognarsi.

  Donatella FERRANTI, presidente, precisa come non vi sia nulla da nascondere, ritenendo che, ove tutti siano d'accordo, si possa attivare il circuito chiuso per dare maggiore trasparenza ai lavori della Commissione. Non essendovi obiezioni, dispone l'attivazione del circuito chiuso.

  Andrea COLLETTI (M5S) illustra l'emendamento 1.45, volto a sopprimere il comma 1 dell'articolo 1, con particolare riferimento alle problematiche concernenti il braccialetto elettronico. Pone al Governo alcune domande sulla tecnologia utilizzata.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Molteni 1.7 e Micillo 1.45.

  Nicola MOLTENI (LNA) interviene sul proprio emendamento 1.8, volto a sopprimere l'articolo 1, comma 1, lettera a) e ne raccomanda l'approvazione. Sottolinea come occorra prima avere la certezza che i braccialetti funzionano e poi, eventualmente, renderli obbligatori.

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  Tancredi TURCO (M5S) ricorda gli enormi costi sostenuti fino ad ora per i braccialetti elettronici e richiama la cronologia degli eventi rilevanti che hanno condotto alla vicenda, a suo giudizio scandalosa, dei braccialetti medesimi e della relativa convenzione con Telecom.

  Andrea COLLETTI (M5S) osserva come la tanto discussa riforma della geografia giudiziaria, giustificata da ragioni meramente economiche, determini un risparmio di spesa inferiore a quanto sinora sprecato per i braccialetti elettronici.

  Daniele FARINA (SEL) ricorda le perplessità del suo partito in merito ai braccialetti elettronici, e come tali perplessità non siano giustificate unicamente da ragioni economiche, sottolineando peraltro come data l'attuale situazione delle carceri, l'uso del braccialetto possa costituire il minor male.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) ritiene che il decreto-legge non sia idoneo a rispondere a quanto richiesto dalla sentenza Torregiani, che presuppone interventi strutturali. La norma sui braccialetti elettronici, in particolare, è del tutto inidonea.

  Vittorio FERRARESI (M5S) ritiene che l'audizione del Capo della Polizia non abbia chiarito i dubbi sulle tecnologie utilizzate per i braccialetti elettronici, e sulle cause del fallimento della sperimentazione. Ritiene che il principale ostacolo sia rappresentato dalla possibilità del soggetto sottoposto al controllo di rifiutare l'applicazione del braccialetto e che, pertanto, la disposizione in esame sia insufficiente. Chiede al Governo di fornire dati e informazioni più precisi.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che potranno intervenire per dichiarazioni di voto unicamente i componenti della Commissione ed i loro eventuali sostituti.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene che debbano poter intervenire tutti i deputati presenti anche quelli che non sostituendo un collega, non hanno il diritto di votare, essendoci numerosi precedenti in tal senso.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede una sospensione della seduta per verificare se tutti i colleghi possano intervenire.

  Donatella FERRANTI, presidente, sottolinea come la limitazione degli interventi ai soli deputati che sono legittimati a votare sia sorretta da numerosi precedenti che si basano sulla natura di dichiarazione di voto di tali interventi.

  La Commissione respinge gli identici emendamenti Molteni 1.8, Chiarelli 1.55 e Micillo 1.44.

  Nicola MOLTENI (LNA) illustra il proprio emendamento 1.34 e ne raccomanda l'approvazione. Ritiene, in particolare, assurdo rendere obbligatorio l'uso di uno strumento che non funziona.

  Andrea COLLETTI (M5S) evidenzia talune imprecisioni nella formulazione della norma in esame. Ritiene che sarebbe stato necessario audire ingegneri della Telecom e di Fastweb.

  Giulia SARTI (M5S) evidenzia le connessioni tra l'articolo 275-bis e la convenzione con Telecom. Ritiene che sia necessario un supplemento di istruttoria.

  Daniele FARINA (SEL) osserva come la discussione non entri nel merito delle questioni realmente importanti, del reale impatto della norma sul problema delle carceri. Ritiene che il Capo della Polizia abbia fatto un'audizione che ha chiarito moltissimi aspetti.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) ritiene necessario che la Presidente ufficializzi la dichiarazione che non possono intervenire colleghi che non hanno diritto di voto.

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  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda all'onorevole Businarolo che le decisioni regolamentari della Presidenza sono riportate nel resoconto sommario dei lavori della Commissione nonché nel verbale di seduta e che, quindi, non occorre procedere ad alcuna ufficializzazione delle stesse.

  Laura CASTELLI (M5S) ritiene necessario evitare di porre grandi costi a carico della collettività senza avere valutato l'efficacia del provvedimento che li prevede.

  Francesco D'UVA (M5S) appone la firma all'emendamento Molteni 1.34 e disserta sulle tecnologie applicabili ai braccialetti elettronici.

  Donatella FERRANTI, presidente, invita il collega D'Uva ad illustrare il contenuto dell'emendamento che ha sottoscritto.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene che sottolineare le criticità tecniche del braccialetto elettronico sia del tutto pertinente.

  Andrea COLLETTI (M5S) ritiene anche egli che l'intervento del collega D'Uva sia pertinente e utile.

  Vittorio FERRARESI (M5S) sottolinea come eventualmente l'intervento del collega Daniele Farina sia stato poco pertinente.

  Francesco D'UVA (M5S) ritira la propria firma dall'emendamento Molteni 1.34.

  Andrea COLLETTI (M5S) illustra l'emendamento Micillo 1.52 e ne raccomanda l'approvazione.

  Donatella FERRANTI, presidente, precisa la ratio dell'articolo 1, comma 1, lettera a).

  Francesco D'UVA (M5S) ritiene che la precisazione della Presidente sia superflua. Sottoscrive l'emendamento Micillo 1.52 e ne raccomanda l'approvazione.

  Laura CASTELLI (M5S) si sofferma sui danni derivanti dalle onde elettromagnetiche, quali costi indiretti dell'uso del braccialetto elettronico.

  La Commissione respinge l'emendamento Micillo 1.52.

  Gaetano PIEPOLI (PI) chiedere di rinviare il seguito della seduta a domani e chiede che tale proposta sia posta in votazione.

  Nicola MOLTENI (LNA) ritiene che il provvedimento sia vergognoso e che produca degli effetti estremamente dannosi. Ritiene comunque che si debba proseguire la seduta.

  Walter VERINI (PD) rileva che il gruppo del PD non avrebbe difficoltà a proseguire un esame sostanziale e utile del provvedimento, mentre in questa seduta si sta svolgendo un esame superficiale e a tratti ridicolo.

  Vittorio FERRARESI (M5S) precisa che per il suo gruppo è indifferente rinviare l'esame o proseguire stasera. Puntualizza inoltre come per il M5S sia fondamentale la modifica dell'articolo 4, diretta ad evitare che la liberazione anticipata speciale ivi prevista sia applicata anche a soggetti condannati per gravissimi reati.

  Donatella FERRANTI, presidente, osserva come l'articolo 4 ponga uno dei temi fondamentali del provvedimento, che auspica possa essere discusso in modo serio ed approfondito.

  Vittorio FERRARESI (M5S) avverte che ove vi fosse la disponibilità ad intervenire sull'articolo 4 il suo gruppo sarebbe disposto a cambiare atteggiamento.

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  Daniele FARINA (SEL) ritiene che sia indifferente sospendere o proseguire la seduta.

  Stefano DAMBRUOSO (SCpI) dichiara di essere favorevole alla sospensione.

  David ERMINI (PD), relatore, concorda con il collega Verini. Ricorda come si stia discutendo di persone nelle carceri che soffrono e aspettano una decisione del Parlamento. Osserva come tutti gli emendamenti sull'articolo 4 propongano interventi minimali tranne quello della Presidente Ferranti sul quale ha espresso parere favorevole.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta dell'onorevole Piepoli.

  Donatella FERRANTI, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 23.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 22 gennaio 2014, a pagina 40, prima colonna, quarantatreesima riga, le parole: «6.3» sono sostituite dalle seguenti «6.30».
  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 23 gennaio 2014, a pagina 10, prima colonna, seconda riga, le parole: «lettera c)» sono sostituite dalle seguenti «lettera a)».

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