CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 gennaio 2014
158.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
Pag. 39

INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 16 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro dell'interno Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 14.45.

Indagine conoscitiva in merito all'esame del disegno di legge C. 1921 Governo, di conversione in legge del decreto-legge n. 146 del 2013, recante misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria.
Audizione del Consigliere Calogero Roberto Piscitello – Direttore generale della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria presso il Ministero della giustizia.
(Svolgimento e conclusione).

Pag. 40

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso. Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione il Consigliere Calogero Roberto PISCITELLO, Direttore generale della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria presso il Ministero della giustizia.

  Interviene per porre quesiti e formulare osservazioni il deputato Andrea COLLETTI (M5S).

  Donatella FERRANTI, presidente, sospende la seduta per consentire lo svolgimento della seduta in sede referente convocata per oggi.

  La seduta, sospesa alle 15.15, è ripresa alle 15.55.

  Intervengono porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Andrea COLLETTI (M5S), Nicola MOLTENI (LNA), Stefano DAMBRUOSO (SCpI), Donatella FERRANTI, presidente, Tancredi TURCO (M5S) e Vittorio FERRARESI (M5S).

  Risponde ai quesiti posti il Consigliere Calogero Roberto PISCITELLO, Direttore generale della Direzione generale dei detenuti e del trattamento del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria presso il Ministero della giustizia.

  La seduta termina alle 16.20.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 16 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il viceministro dell'interno Filippo Bubbico.

  La seduta comincia alle 15.15.

DL 146/13: Misure urgenti in tema di tutela dei diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria.
C. 1921 Governo.

(Seguito esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che, a seguito delle richieste avanzate da taluni gruppi nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, è presente il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico per fornire chiarimenti sulle disposizioni del provvedimento che rientrano negli ambiti di competenza del suo Ministero.

  Il viceministro Filippo BUBBICO osserva come la prima norma di interesse del Ministero dell'Interno sia l'articolo 1, comma 1, lettera b), che contiene una riscrittura delle norme relative alle procedure di controllo dei soggetti posti agli arresti domiciliari mediante mezzi elettronici o altri strumenti tecnici: si tratta dei cosiddetti «braccialetti elettronici».
  Rileva come il Capo della Polizia, audito ieri da questa Commissione, abbia già ricostruito le vicende legate all'applicazione della norma vigente e chiarito i termini del contenzioso in atto e delle procedure in corso, in attesa del giudizio della Corte di giustizia dell'Unione Europea in merito all'efficacia della convenzione, prorogata, con Telecom.
  Precisa che il Ministero dell'Interno, non appena la norma sarà varata, si attiverà per una sua completa applicazione, previa attenta ricognizione delle tecnologie disponibili e dei servizi attivabili al fine di raggiungere l'obiettivo posto dalla legge con efficacia, efficienza ed economicità. Mentre l'attività sinora svolta è datata sotto il profilo tecnologico, sono oggi disponibili soluzioni più innovative che consentono, con minori costi sia tecnologici che di gestione, di garantire un Pag. 41adeguato controllo dei soggetti agli arresti domiciliari e, quindi, la sicurezza dei cittadini.
  Sottolinea come attualmente sia ancora in vigore la convenzione con Telecom, sia pure in attesa della pronuncia della Corte di giustizia dell'Unione Europea ad assicura che lo spazio intertemporale tra il varo della norma in questione e la definizione della predetta controversia sarà utilizzato per lo sviluppo di attività propedeutiche alla predisposizione di un capitolato di appalto in grado di stimolare un'offerta competitiva, che sia in grado di prospettarla migliore efficienza tecnologica presenta sul mercato. Il capitolato e la procedura che ne seguirà sarà ovviamente rispettosa dell'ordinamento comunitario: sarà quindi bandita una gara a livello europeo. Il Ministero svolgerà, altresì delle attività integrative volte al dimensionamento degli oneri ed alla ricerca di soluzioni logistiche adeguate, anche valutando la possibilità di internalizzare la funzione di monitoraggio tramite un'apposita centrale operativa.
  Osserva come rientri negli ambiti di competenza del Ministero dell'Interno anche l'articolo 6 del provvedimento in esame, che incide sul testo unico sull'immigrazione.
  Ritiene che la questione sia piuttosto chiara e che la disposizione sia volta a risolvere alcune criticità che riguardano l'identificazione di stranieri che spesso, scontata la pena senza essere identificati, vengono assegnati ai CIE, dove permangono al massimo per 18 mesi, al fine di consentire l'identificazione e l'espulsione. Con la norma in questione, che elimina una procedura inutile, faticosa e – anche sotto il profilo umano – costosa, si anticipa nella fase di detenzione l'attività di identificazione. Ciò che potrebbe rappresentare anche un incentivo a facilitare l'identificazione da parte dello straniero il quale potrebbe, a determinate condizioni, beneficiare del rimpatrio.
  Conclude dichiarando che le due norme esaminate costituiscono per il Ministero dell'Interno un quadro soddisfacente.

  Andrea COLLETTI (M5S) osserva come dall'intervento del Viceministro si tragga l'ennesima conferma che attualmente si sostengono dei costi molto elevati per una tecnologia obsoleta. Chiede quindi se risulti al Viceministro Bubbico che vi siano stati dei cambiamenti di tecnologia negli anni di vigenza della convenzione illegittima e se effettivamente la tecnologia utilizzata ponga dei problemi nella localizzazione fuori del domicilio.

  Nicola MOLTENI (LNA) osserva come su un quotidiano sia stata recentemente fatta una analisi statistica dei furti commessi nel nostro paese, dalla quale risulta che sarebbe commesso un furto al minuto e che vi sia un incremento di questo reato soprattutto al Nord. Sia pure in attesa dei dati ufficiali che potranno essere forniti dal Ministero dell'Interno, chiede al Viceministro se, sulla base dei dati appena citati, crede che il provvedimento in esame sia utile e necessario, anche in considerazione della forte riduzione della percezione della sicurezza da parte dei cittadini.

  Il viceministro Filippo BUBBICO nel replicare all'onorevole Colletti, osserva come siano già esistenti numerose tecnologie che si possono applicare e sviluppare, non potendo peraltro sfuggire che le tecnologie si sviluppano e diventano obsolete con velocità rilevante. Quanto al riferimento ai limiti delle tecnologie sinora attivate, precisa, quindi, che non vi è stata alcuna negligenza nella selezione delle offerte migliori, poiché bisogna tenere conto del quadro delle tecnologie offerte in un dato momento. L'analisi retrospettiva deve dunque essere fatta su elementi certi.
  Chiarisce come da parte del Ministero dell'Interno vi sia la piena consapevolezza che la domanda della pubblica amministrazione sia la più matura e consapevole possibile a fronte di quelle che potranno essere le potenziali offerte. Quanto ai vincoli posti dalle diverse tecnologie, precisa come non sia un suo compito quello di rappresentare le possibili soluzioni. Ritiene, comunque, necessario saper leggere attentamente le caratteristiche e gli apparati Pag. 42tecnologici che questo particolare mercato esprime, al fine di svolgere un lavoro utile e con il minor impiego possibile di risorse.
  Sul problema della percezione della sicurezza posto dall'onorevole Molteni ritiene necessario sviluppare delle analisi, ma sottolinea come la percezione sia funzione di molte variabili, anche psicologiche e sociali, mentre i dati, quelli effettivi e verificati, si pongono su un piano completamente diverso. Certamente il tema sollevato riguarda un fenomeno che esiste ed preoccupante, ma i fattori che lo determinano possono essere individuati e qualificati in vario modo.
  Con riferimento all'utilità del provvedimento in esame, può riferirsi solo alle disposizioni che rientrano nella competenza del suo Ministero e ritiene che la permanenza in carcere degli stranieri non identificati sia un'azione positiva. Allontanare questi soggetti, che hanno compiuto dei reati, sembra una soluzione interessante. In base alla nuova disposizione, coloro che sono identificati devono essere espulsi. Il mancato passaggio al CIE non pone nessun fattore di aggravamento rispetto alla preoccupazione espressa in ordine alle statistiche sui furti.

  Vittorio FERRARESI (M5S) osserva come nel decreto legge in esame sia prevista la liberazione anticipata speciale, oltre a un intervento sul testo unico sugli stupefacenti. In considerazione delle recenti dichiarazioni del ministro Alfano sulla legge Fini-Giovanardi, chiede al Viceministro di esprimere una valutazione politica in relazione al fatto che sia meglio confermare l'istituto della liberazione anticipata speciale, facendo in tal modo un regalo anche ai mafiosi, oppure depenalizzare l'uso e la coltivazione della cannabis, oggi equiparata all'eroina e alla cocaina.

  Andrea COLLETTI (M5S) ritiene che la risposta fornita dal viceministro sia stata esposta in modo incomprensibile e chiede, pertanto, di rispondere nuovamente in modo più comprensibile.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) invita il viceministro a rispondere concentrandosi più sui contenuti che sulla forma.
  Ricorda quindi come il ministro Maroni nel 2011 abbia dichiarato che i braccialetti in uso erano 40. Ora sembrerebbe che siano 90 e ieri il Capo della Polizia ha affermato che saranno circa 2.000 nell'arco di un anno. Chiede quindi al Viceministro se ritiene che questa valutazione del Capo della Polizia sia attendibile.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che le risposte fornite dal viceministro Bubbico siano chiare ed espresse in modo adeguato. Invita, piuttosto, i colleghi Colletti e Businarolo a tenere un comportamento consono e rispettoso.

  Edmondo CIRIELLI (FdI) premette di non condividere gli interventi contenuti nel provvedimento in esame, che comportano, tra l'altro, un grande impegno da parte delle istituzioni, senza prevedere neanche un minimo stanziamento di risorse.
  Quanto al tema degli stranieri, ritiene incostituzionale che lo Stato rinunci alla propria potestà punitiva e che, pertanto, occorra punire, non espellere. Con la disposizione prevista dall'articolo 6, infatti, si incentivano gli stranieri a commettere reati per poi pagargli il biglietto aereo che li riporti a casa. Chiede, quindi, se non sia più semplice stipulare accordi internazionali, anche prevedendo che per ogni straniero espulso si paghi una determinata somma, naturalmente inferiore a quella che pagheremmo noi trattenendolo in un carcere italiano.

  Il viceministro Filippo BUBBICO si scusa preliminarmente per come formulerà le risposte, precisando che naturalmente nel farlo terrà conto delle domande. E userà parole che ciascuno valuterà secondo le proprie convinzioni.
  Nel replicare all'onorevole Cirielli, osserva come, a suo parere, rispetto alla soluzione da questi prospettata, vi sia una simmetria di rischi. Ricorda come in Italia e negli altri paesi europei vi siano diverse Pag. 43modalità per affrontare il processo di immigrazione in corso. Gli accordi bilaterali, agli accordi di cooperazione sono strumenti per regolare le politiche migratorie. Quando, tuttavia, i flussi migratori derivano da fattori quali conflitti e persecuzioni politiche, si pongono questioni molto complesse. Il Ministero, in ogni caso, in base ad osservazioni particolarmente qualificate, ritiene che questi strumenti possano funzionare e che occorra valutarne e monitorarne lo sviluppo e le applicazioni nell'ottica della tutela della sicurezza dei cittadini.
  Per quanto concerne la questione dei braccialetti elettronici non pone in discussione la valutazione tecnica del Capo della Polizia. Ritiene che i dati numerici citati siano comunque insignificanti rispetto al numero dei possibili destinatari, in quanto fortemente condizionati dalla rigidità delle tecnologie utilizzate. Ribadisce, quindi, come ciò che realmente conti sia scrutare le tecnologie oggi disponibili per comprendere se queste possano trovare opportuna applicazione al fine di realizzare l'obiettivo della legge.
  Quanto ai reati relativi all'uso di sostanze stupefacenti, ricorda di essere presente in Commissione non per esprimere posizioni personali, bensì per esprimere la posizione del Ministero dell'Interno in ordine alle sue competenze istituzionali.
  In merito alle forze di polizia ed alle azioni per il contrasto delle reti criminali, dichiara che gli apparati e le strutture di coordinamento del Ministero dell'Interno sono orientate a massimizzare gli sforzi per contrastarne la presenza e la diffusione sul territorio.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare e, sulla base di quanto stabilito nell'ambito dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 16 di lunedì 20 gennaio 2014. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 16 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 16.20.

DL 133/2013: Disposizioni urgenti concernenti l'IMU, l'alienazione di immobili pubblici e la Banca d'Italia.
C. 1941, approvato dal Senato.

(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Donatella FERRANTI, presidente, in sostituzione del relatore, onorevole Vazio, impossibilitato a partecipare alla seduta, si sofferma sulle disposizioni di competenza della Commissione Giustizia, quali l'articolo 1, comma 12-bis, e l'articolo 2, comma 2, lettera b).
  L'articolo 1 reca disposizioni in materia di IMU.
  In particolare, si abolisce la seconda rata IMU per l'anno 2013 per una serie di immobili indicati dalle norme in esame (commi 1, 2 e 9), salvo l'obbligo di versamento di una quota di imposta dovuta per il 2013, nei comuni che hanno deliberato aumenti rispetto alle norme statali (comma 5).
  Il comma 12-bis, introdotto durante l'esame del provvedimento al Senato, esclude l'applicazione di sanzioni ed interessi nel caso di insufficiente versamento della seconda rata dell'IMU 2013, ove la differenza sia versata entro il termine del 24 gennaio 2014
  L'articolo 2 detta disposizioni in materia di dismissione di immobili pubblici semplificando la procedura relativa alla vendita a trattativa privata anche in blocco.
  Al comma 2, lettera b), nel corso dell'esame al Senato è stato inoltre il divieto di alienazione di immobili con la procedura in esame alle società la cui struttura Pag. 44non consente l'identificazione di chi (persone fisiche o società) ne detiene la proprietà o il controllo. L'utilizzo di società anonime, aventi sede all'estero, nelle suddette operazioni immobiliari è vietato e costituisce causa di nullità dell'atto di trasferimento. Si prevede inoltre che, fermi restando i controlli già previsti dalla vigente normativa antimafia, sono esclusi dalla trattativa privata i soggetti che siano stati condannati, con sentenza irrevocabile, per reati fiscali o tributari.
  Propone di esprimere parere favorevole.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) ritiene che la Commissione debba segnalare, attraverso condizioni, nel parere due anomalie inerenti agli articoli di competenza. In primo luogo, rileva che il comma 12-bis, introdotto durante l'esame del provvedimento al Senato, esclude l'applicazione di sanzioni ed interessi nel caso di insufficiente versamento della seconda rata dell'IMU 2013, ove la differenza sia versata entro il termine del 24 gennaio 2014. Ricorda che una disposizione di analogo tenore è contenuta nella legge di stabilità 2014 (articolo 1, comma 728), ai sensi del quale, però, la sanatoria è condizionata al versamento della differenza entro il termine di versamento della prima rata IMU dovuta per l'anno 2014.
  Al riguardo, appare opportuno un coordinamento normativo tra le disposizioni menzionate. Segnala, più in generale, che la sovrapposizione di numerose disposizioni, peraltro modificate in brevissimo lasso di tempo, potrebbe avere riflessi sulla certezza del diritto e, in particolare, apportare elementi di incertezza in ordine agli adempimenti dei contribuenti.
  Si sofferma poi sulla disposizione relativa alla possibilità per l'Agenzia del demanio, previa autorizzazione del Ministero dell'economia e delle finanze, di vendere a trattativa privata anche in blocco, anche i beni immobili ad uso prevalentemente non abitativo appartenenti al patrimonio pubblico. Evidenzia che il decreto 23 dicembre 2013 del Ministero dell'economia e delle finanze ha autorizzato l'Agenzia del demanio a vendere a trattativa privata, anche in blocco, i beni immobili di proprietà dello Stato individuati dalla stessa Agenzia. Secondo il decreto le procedure di vendita devono essere ultimate entro il 31 dicembre 2013, previa verifica da parte Ministero dei beni, delle attività culturali e del turismo sull'eventuale valore storico dei beni. Ritiene che debba essere individuata una data congrua.

  Andrea COLLETTI (M5S) esprime forti critiche alle disposizioni inerenti alla vendita di immobili pubblici a trattativa privata, ritenendo che la normativa non preveda forme di tutela idonee affinchè si possa escludere che in concreto il bene immobile sia acquistato da soggetti appartenenti alla criminalità organizzata o comunque da soggetti che non hanno i requisiti richiesti dalla legge. Ricorda a tale proposito la vicenda degli appalti degli Uffizi che, sia pure nel rispetto formale della legge, sono stai di fatto aggiudicati da esponenti del clan dei Casalesi. Si sofferma infine sulle disposizioni del decreto legge inerenti alla Banca d'Italia criticandole sotto diversi aspetti.

  Donatella FERRANTI, presidente, ritiene che il rilievo del deputato Businarolo inerente all'esigenza di coordinamento tra le norme possa essere ripreso nella premessa del parere.

  Francesca BUSINAROLO (M5S) insiste affinchè il predetto rilievo possa trasformarsi in una condizione.

   Donatella FERRANTI, presidente, accoglie in parte la richiesta del deputato Businarolo, presentando una proposta di parere con osservazione (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 16.35.

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SEDE REFERENTE

  Giovedì 16 gennaio 2014. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 16.35.

Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente e l'azione di risarcimento del danno ambientale, nonché delega al Governo per il coordinamento delle disposizioni riguardanti gli illeciti in materia ambientale.
C. 957 Micillo, C. 342 Realacci e C. 1814 Pellegrino.

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 15 gennaio 2014.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che sono stati espressi i pareri da parte delle Commissioni competenti, ad eccezione della Commissione Bilancio, che darà il proprio parere all'Assemblea, e della Commissione Affari Costituzionali che sta esaminando il testo per dare il parere entro la seduta odierna, considerato che il testo è inserito nel calendario dell'Assemblea a partire da lunedì 20 gennaio prossimo.
  Dopo aver dato conto del contenuto dei pareri nel frattempo espressi, avverte che i relatori hanno presentato un emendamento (vedi allegato 2) volto a modificare il titolo del testo unificato, tenendo conto del suo contenuto.

  La Commissione approva l'emendamento Tit. 1 dei relatori (vedi allegato 2).

   Donatella FERRANTI, presidente, in attesa del parere della Commissione Affari Costituzionali, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 16.45, è ripresa alle 17.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che la Commissione ha espresso un parere favorevole con osservazioni.

  La Commissione delibera di conferire il mandato ai relatori, Bazoli e Micillo, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Donatella FERRANTI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 17.10.

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