CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 3 dicembre 2013
133.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 36

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 3 dicembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 13.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014).
C. 1865 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016 e relativa nota di variazioni.
C. 1866 Governo, approvato dal Senato.
C. 1866-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2014 e per il triennio 2014-2016.
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Elio VITO, presidente, segnala che è pervenuta la richiesta affinché della seduta odierna sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Fa presente che, ai sensi di quanto previsto dal secondo periodo, del comma 6, dell'articolo 119 del Regolamento, la Commissione da oggi sospende ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà concluso l'esame per le parti di propria competenza sui predetti provvedimenti. Ricorda, pertanto, che la Commissione potrà procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, i disegni di legge di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali e di recepimento di atti normativi dell'Unione europea, quando dalla mancata tempestiva approvazione dei medesimi Pag. 37possa derivare responsabilità dello Stato italiano per inadempimento di obblighi internazionali o comunitari, nonché i progetti di legge iscritti nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
  Avverte, inoltre, che l'esame dei provvedimenti in oggetto si concluderà con la trasmissione alla Commissione Bilancio di una relazione e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione. Alla relazione saranno allegati gli eventuali emendamenti approvati sulle parti di competenza della Commissione, nonché gli eventuali ordini del giorno approvati.
  Per quanto riguarda, in particolare, il disegno di legge bilancio, ricorda che gli emendamenti recanti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione devono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva e che gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati nel corso dell'esame in Assemblea. Potranno, inoltre, essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione; anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inclusi nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione Bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea.
  Analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge di stabilità. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno dunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge di stabilità di rispettiva competenza. Anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inclusi nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione Bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti direttamente in Commissione Bilancio.
  Segnala, quindi, che la valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata dai presidenti delle medesime Commissioni prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia.
  Con riferimento, invece, alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda che presso le Commissioni di settore devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità. Gli ordini del giorno accolti dal Governo o approvati dalla Commissione sono allegati alla relazione trasmessa alla Commissione Bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea.
  Infine, per quanto riguarda gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica, ricorda che devono essere presentati direttamente in Assemblea.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, osserva innanzitutto che la manovra di bilancio all'esame della Commissione si compone – come previsto in base all'articolata riforma della contabilità pubblica introdotta con la legge n. 196 del 2009 – del disegno di legge di stabilità, che sostituisce il precedente disegno di legge finanziaria e del disegno di legge di approvazione del bilancio di previsione dello Stato, che illustra le entrate e le spese dello Stato relative al triennio della manovra finanziaria. Per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio annuale e pluriennale, ricorda che esso è impostato per missioni (in numero di 34 complessive), che rappresentano le funzioni principali della Pag. 38spesa pubblica e ne delineano gli obiettivi strategici, e per programmi (174), che definiscono le specifiche finalità di spesa perseguite all'interno di ciascuna missione.
  Fatta questa breve premessa generale, si sofferma sugli elementi rientranti nell'ambito di competenza della Commissione.
  Per quanto attiene lo stato di previsione del Ministro della difesa per l'anno finanziario 2014 e il triennio 2014-2016, rileva in primo luogo che la Nota integrativa, che introduce la Tabella 11, illustra il quadro programmatico in cui si inserisce il progetto di bilancio, sottolineando come l'obiettivo del Governo sia quello di favorire la piena attuazione del processo di revisione dello strumento militare finalizzato a riequilibrare il bilancio della «Funzione difesa», ripartendolo orientativamente in 50 per cento per il settore del personale, 25 per cento per l'esercizio e 25 per cento per l'investimento. Rileva, quindi, che sotto il profilo della coerenza e congruenza, il progetto di bilancio è finalizzato alla realizzazione di alcune priorità politiche cui ricondurre l'intera attività amministrativa e gestionale della Difesa che sono riassunte nell'operatività e in un impiego dello strumento ispirato agli accordi assunti in sede internazionale, nell'ammodernamento dello strumento stesso, nella razionalizzazione del modello organizzativo e nel miglioramento della governance.
  Tutto ciò emerge con chiarezza da un'analisi delle cifre del bilancio, raffrontate con quelle dell'anno precedente. In particolare, osserva che il volume finanziario complessivo del progetto di bilancio a legislazione vigente risulta pari a 20.227,8 milioni di euro, rispetto ai 20.702,3 milioni di euro del 2013 che, rapportato al PIL previsionale per il 2014, corrisponde all'1,26 per cento, rispetto all'1,33 per cento del 2013. Osserva, inoltre, che il decremento più consistente, –2,57 per cento, viene fatto registrare dalla Funzione Difesa, scesa da 14.413 milioni di euro a 14.021,1 milioni di euro, mentre un decremento più contenuto, pari a –2,10 per cento, viene fatto registrare dalla Funzione Sicurezza del territorio.
  Per quanto riguarda le risorse destinate alla «Funzione difesa» per il 2014 circa 9 miliardi e mezzo sono poi costituiti dalle spese per il personale (con un decremento del 2,13 per cento rispetto al 2013). L'esercizio vede assegnati 1.342 milioni di euro, mentre agli investimenti risultano assegnati circa 3 miliardi e 222 milioni di euro.
  La «Funzione sicurezza del territorio» vede, quindi, assegnati, per il 2014, circa 5 miliardi e 638 milioni, in gran parte assorbiti dalle spese per il personale e con un decremento, rispetto al 2013, del 2,1 per cento, mentre per quanto concerne le «Funzioni esterne», per il 2014, risultano stanziati 90 milioni circa, con un decremento di poco superiore al milione rispetto al 2013. Infine, in relazione alle pensioni provvisorie del personale in ausiliaria, lo stanziamento previsionale ammonta a 449 milioni di euro.
  Per quanto riguarda il disegno di stabilità per l'anno 2014, segnala i contenuti dell'articolo 1 di peculiare interesse della Commissione, di cui al maxiemendamento approvato dall'Aula del Senato.
  Rileva quindi che il comma 15, relativo al Fondo settore aeronautico, consente di riutilizzare le risorse finanziarie derivanti dalle restituzioni dei finanziamenti da parte delle imprese aeronautiche nazionali, ottenuti ai sensi dell'articolo 3 della legge n. 808 del 1985 a sostegno del settore, per finanziare nuovi programmi tramite il medesimo provvedimento. Attualmente, tali somme sono versate sul capitolo 3597 (entrate extratributarie) mentre grazie al comma 15 esse sono riassegnate sui capitoli di spesa della medesima legge n. 808 del 1985 per finanziare nuovi programmi con le medesime finalità.
  Il comma 21, relativo a Programmi industriali navali d'interesse della Difesa, autorizza la spesa di 80 milioni di euro a decorrere dall'esercizio 2014, di 120 milioni di euro a decorrere dall'esercizio 2015 e di 140 milioni di euro a decorrere dal 2016, sullo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per Pag. 39finalità relative ad assicurare il mantenimento di adeguate capacità nel settore marittimo a tutela degli interessi della Difesa nazionale, nel quadro di una politica comune europea, consolidando strategicamente l'industria navalmeccanica ad alta tecnologia. Al riguardo, si ricorda che ai sensi dell'articolo 537-bis del Codice, concernente i programmi di investimento di interesse dell'Amministrazione della difesa, il decreto del Ministro dello sviluppo economico che dispone l'utilizzo dei richiamati contributi, è adottato previo parere delle competenti Commissioni parlamentari.
  Il comma 22 reca finanziamenti per: la partecipazione di imprese nazionali a programmi industriali aeronautici in collaborazione internazionale, autorizzando due contributi ventennali rispettivamente di importo di 30 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014 e di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2015; la prosecuzione degli interventi di cui all'articolo 3 della legge 16 marzo 2001, n.88, in favore delle imprese armatoriali che effettuano investimenti per il rinnovamento e l'ammodernamento della flotta, già approvati dalla Commissione europea con decisione notificata con nota SG (2001) D/285716 del 1o febbraio 2001, a tal fine prevedendo un contributo ventennale di 5 milioni di euro a decorrere dall'esercizio 2014; il finanziamento di progetti innovativi di prodotti e di processi nel campo navale avviati negli anni 2012 e 2013 ai sensi della disciplina europea degli aiuti di Stato alla costruzione navale n. 2011/C364/06, in vigore dal 1o gennaio 2012, per cui è autorizzato un contributo ventennale di 5 milioni di euro a decorrere dall'esercizio 2014. Come precisa la relazione tecnica, segnala che i finanziamenti di cui al comma 22 sono autorizzati a valere su contributi già assegnati per il consolidamento della flotta navale, che vengono, tuttavia, destinati a nuove finalità, quali quelle indicate dal comma 22 medesimo.
  Osserva che il comma 23, di fatto novellando l'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, dispone che il Ministero della difesa, in sede di presentazione del Documento previsionale programmatico riferisce, altresì, sullo sviluppo bilanciato di tutte le componenti dello strumento militare. Il comma 24 disciplina in merito alla compensazione degli effetti finanziari derivanti dalle disposizioni in esame, che vengono posti a valere sulle risorse del Fondo per la compensazione degli effetti finanziari, istituito, ai sensi dell'articolo 6, comma 2, del decreto-legge n. 154 del 2008, nello stato di previsione del Ministero dell'economia (cap. 7593), non previsti a legislazione vigente conseguenti all'attualizzazione di contributi pluriennali, nella misura di 30 milioni di euro per il 2015, di 50 milioni di euro per il 2016 e di 70 milioni di euro a decorrere dal 2017.
  Rileva anche richiamare il comma 25 che reca il finanziamento per il Programma Te.T.RA. (Terrestrial Trunked Radio), per forze di polizia di 50 milioni per l'anno 2014 e 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2020, trattandosi di un programma in uso anche da parte dei militari. La misura è coerente con quanto già previsto dalla legge di stabilità per il 2013 che ha previsto la predisposizione da parte del Ministro dell'interno di un programma straordinario di interventi ai fini del completamento della rete TE.T.RA., considerata necessaria per le comunicazioni sicure della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri, del Corpo della guardia di finanza, della Polizia penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato.
  Il comma 162 rifinanzia di 614 milioni di euro il Fondo per le missioni internazionali, di cui all'articolo 1, comma 1240, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007), all'interno dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (capitolo 3004). Si ricorda che nelle previsioni di bilancio 2014 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze il citato cap. 3004 registra uno stanziamento di circa 1,3 milioni di euro.
  Il comma 169, sull'impiego Forze armate per vigilanze sul territorio, prevede la possibilità di prorogare fino al 31 dicembre Pag. 402014 gli interventi di impiego del personale delle Forze armate per le operazioni di controllo del territorio, di cui all'articolo 24, commi 74, del decreto-legge 1 luglio 2009, n. 78, nell'ambito del piano di impiego «Strade sicure» di cui all'articolo 7-bis, comma 1, terzo periodo, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, autorizzando la relativa spesa pari a 40 milioni di euro per l'anno 2014.
  Il comma 170 prevede il rifinanziamento del Fondo per l'efficienza dello strumento militare per l'importo di 50 milioni di euro per l'anno 2014. Si tratta di un fondo istituito dalla legge finanziaria per il 2007, nell'ambito dello stato di previsione del Ministero della difesa e disciplinato dall'articolo 616 del Codice dell'ordinamento militare per interventi di sostituzione, ripristino e manutenzione ordinaria e straordinaria di mezzi, materiali, sistemi, infrastrutture, equipaggiamenti e scorte, assicurando l'adeguamento delle capacità operative e dei livelli di efficienza ed efficacia delle componenti militari, anche in funzione delle operazioni internazionali di pace. La norma istitutiva ha previsto che il fondo fosse alimentato anche con i pagamenti a qualunque titolo effettuati da Stati od organizzazioni internazionali, ivi compresi i rimborsi corrisposti dall'Organizzazione delle Nazioni Unite, quale corrispettivo di prestazioni rese dalle Forze armate italiane nell'ambito delle citate missioni di pace.
  Il comma 172 dispone l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero della difesa, di un Fondo per le esigenze di funzionamento dell'Arma dei carabinieri, con una dotazione di 10 milioni di euro a decorrere dall'anno 2014 e alla cui ripartizione si provvede con decreti del Ministro della difesa da comunicare, anche per via informatica, al Ministero dell'economia e delle finanze.
  Il comma 173 dispone contributi a favore di Associazioni combattentistiche, è autorizzata la spesa di un milione di euro annui per ciascuno degli anni 2014, 2015 e 2016. Il Ministro della difesa provvede con proprio decreto alla ripartizione di tali risorse.
  Il comma 255 sulla manutenzione degli immobili pubblici esclude dalla gestione accentrata da parte dell'Agenzia del demanio sugli interventi di manutenzione, ordinaria e straordinaria, le sedi della Polizia di Stato, dell'Arma dei carabinieri e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
  Il comma 256 prevede la definizione da parte del Governo di un programma straordinario di cessioni di immobili pubblici, compresi quelli detenuti dal Ministero della difesa e non utilizzati per finalità istituzionali. Tale programma, da definire entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge in esame, dovrà consentire introiti per il periodo 2014-2016 non inferiori a 500 milioni di euro annui. Il programma è definito dal Governo sentita la Conferenza Unificata e la società di gestione del risparmio di cui all'articolo 33 del decreto-legge n. 98 del 2011, ovvero la Investimenti Immobiliari Italiani Società di Gestione del Risparmio società per azioni (InvImIt SGR S.p.A.), istituita con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 19 marzo 2013, con il compito di istituire fondi che partecipano a quelli immobiliari costituiti da enti territoriali, anche tramite società interamente partecipate, a cui conferire immobili oggetto di progetti di valorizzazione.
  Il comma 259 stabilisce che i programmi di investimenti pluriennali per la Difesa nazionale siano rideterminati in maniera tale da conseguire risparmi di spesa, anche in termini di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, pari a 100 milioni di euro per gli anni 2015 e 2016. Si ricordano i seguenti programmi di investimenti pluriennali per la difesa, integralmente o parzialmente finanziati con le risorse del Ministero dello Sviluppo economico: Eurofighter, FREMM – Fregate Europee Multi Missione, VBM Freccia, Forza NEC e SICRAL 2.
  Il comma 265 prevede che, entro il 1o gennaio 2015, per il pagamento delle competenze fisse ed accessorie di tutti i Corpi di polizia e delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, vengano utilizzate le procedure informatiche del Ministero Pag. 41dell'economia e finanze e che, all'attivazione della nuova procedura di pagamento, cessi l'invio dei dati mensili al Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato. La disposizione in esame, che è presumibilmente finalizzata all'implementazione delle economie di scala conseguibili mediante l'estensione alle Forze armate del sistema di pagamento gestito dal Ministero dell'economia SPT (Service Personale Tesoro), fa riferimento alle procedure di cui commi 446-448 dell'articolo 1 della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296 del 2006) recanti disposizioni in materia di pagamento degli stipendi.
  Il comma 290 dispone con decorrenza dal 2014 una riduzione lineare delle spese del bilancio dello Stato per consumi intermedi per un importo di 152 milioni per il 2014 e a 151 milioni per le altre annualità, secondo gli importi indicati nell'allegato 5 al disegno di legge in esame. Sono escluse da tali riduzioni, tra le altre, le spese iscritte nell'ambito della Missione «Ricerca e innovazione», presente anche nello stato di previsione del Ministero della difesa.
  Quanto al Dicastero della difesa tale riduzione, rispettivamente per gli anni 2014, 2015 e 2016, è di 41,8, 39,9 e 39,7 milioni di euro, secondo importi secondi per consistenza solo a quelli del Ministero dell'economia e delle finanze. Peraltro, su proposta delle Amministrazioni, per effettive, motivate e documentate esigenze, possono essere disposte variazioni compensative tra i capitoli interessati, purché sia garantita l'invarianza degli effetti sull'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni.
  Il comma 316 con una norma di interpretazione autentica precisa che la retribuzione a titolo di lavoro straordinario nei giorni festivi per il personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento civile e militare e per le Forze armate sia erogata solamente per le ore eccedenti l'ordinario turno di servizio giornaliero. Sono fatti salvi, in ogni caso, gli effetti delle sentenze passate in giudicato al 1o gennaio 2014. Al riguardo, si fa presente che l'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica n. 170 del 2007 e l'articolo 11, comma 8, del decreto del Presidente della Repubblica n. 163 del 2002 dispongono che, fermo restando il diritto al recupero delle ore, il personale interessato, se chiamato a prestare servizio nel giorno destinato al riposo settimanale o nel festivo infrasettimanale, ha diritto a ricevere un'indennità a compensazione della sola ordinaria prestazione di lavoro giornaliero.
  Il comma 321 reca una disposizione riguardante l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni dei cittadini italiani licenziati in conseguenza di provvedimenti di soppressione o riorganizzazione delle basi militari adottati entro il 31 dicembre 2012, i quali, abbiano prestato servizio continuativo, come personale civile, per almeno un anno alla data del 31 dicembre 2012, alle dipendenze di richiamati organismi militari. La disposizione precisa che tale assunzione avviene nei limiti delle dotazioni organiche delle amministrazioni riceventi, con assegnazione prioritaria agli uffici giudiziari del Ministero della giustizia collocati nel territorio provinciale o regionale dell'organismo militare. Le assunzioni saranno finanziate con le risorse del fondo di cui all'articolo 2, comma 100, della legge n. 244 del 2007, istituito per favorire l'assunzione nelle pubbliche amministrazioni dei cittadini italiani di cui alla legge 9 marzo 1971, n. 9. La dotazione del Fondo è, a tal fine, incrementata di 1 milione di euro a decorrere dall'anno 2014. Le assunzioni potranno essere disposte nei limiti delle disponibilità del predetto fondo.
  È, infine, significativo richiamare i commi da 505-515 recanti disposizioni in materia di IMU, modificate nel corso dell'esame del provvedimento al Senato. Dal 2014 l'IMU a regime non si applicherà all'abitazione principale e alle relative pertinenze, nonché ad altre tipologie di immobili individuate ex lege. È altresì esente dall'IMU l'unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione, dal personale in servizio permanente appartenente alle Pag. 42Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica, come già disposto dall'articolo 2, comma 5, del decreto-legge n. 102 del 2013, che prevede anche che l'agevolazione si applichi purché non si tratti di un immobile di lusso.
  Alla luce di quanto esposto si riserva, quindi, di formulare una proposta di relazione, anche sulla base dei chiarimenti che saranno forniti dal Governo e degli ulteriori elementi di valutazione che dovessero emergere nel corso del dibattito.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Elio VITO, presidente, in considerazione dell'esigenza di concludere l'esame dei provvedimenti in titolo entro la giornata di giovedì 5 dicembre, propone che il termine per la presentazione degli emendamenti e degli ordini del giorno sia fissato per le ore 10 di domani. Prospetta inoltre l'opportunità che la Commissione possa riunirsi anche nella giornata di giovedì, qualora l'esame dei provvedimenti non dovesse concludersi entro domani.

  Donatella DURANTI (SEL) e Gian Piero SCANU (PD), alla luce della complessità dei provvedimenti in esame, propongono che il termine per la presentazione degli emendamenti possa essere fissato per le ore 12 della giornata di domani e dichiarano di condividere la proposta del presidente in ordine alla fissazione di una ulteriore seduta di esame nella giornata di giovedì.

  La Commissione concorda.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, dichiara fin da ora la massima disponibilità alla collaborazione con i colleghi dei gruppi di maggioranza e di opposizione in vista dell'esame delle proposte emendative e della proposta di relazione.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.20 alle 13.50.