CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 novembre 2013
130.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 28 novembre 2013. — Presidenza del presidente Renato BALDUZZI.

  La seduta comincia alle 13.40.

Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni.
C. 1542 Governo.

(Parere alla I Commissione della Camera).
(Esame e rinvio).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Renato BALDUZZI, presidente e relatore, ritiene innanzitutto doveroso chiarire le ragioni per le quali ha ritenuto di dover convocare la Commissione nella giornata di oggi, per l'espressione di un parere che, ove la Commissione decida di pronunciarsi, sarà formalmente riferito al testo del disegno di legge inizialmente presentato dal Governo, e non quindi al testo emendato dalla Commissione di merito. Tale testo non si è infatti ancora formato in quanto la Commissione di merito non ha ancora completato l'esame degli emendamenti.
  Sottolinea che la scelta di convocare la Commissione, in mancanza di un testo conclusivo dell'esame in sede referente, è dipesa dalla circostanza che la Conferenza dei presidenti dei gruppi riunitasi ieri ha stabilito che la discussione del provvedimento in Assemblea cominci lunedì prossimo (2 dicembre 2013). Non è tuttavia possibile, al momento, prevedere se e quando la I Commissione concluderà l'esame degli emendamenti, il quale potrebbe protrarsi anche nei prossimi giorni, fino all'ultimo momento utile prima del termine di inizio della discussione in Assemblea. Diverse circostanze, infatti, a cominciare dall'elevatissimo numero di emendamenti presentati – oltre mille proposte emendative, tra emendamenti al testo e subemendamenti agli emendamenti dei relatori – stanno rallentando i lavori della I Commissione, al punto che, allo stato, appare difficile che questa possa concludere l'esame degli emendamenti stessi in tempo utile per permettere alle Commissioni competenti in sede consultiva di esprimere il parere sul testo emendato. Un ulteriore elemento di difficoltà nel già complesso quadro dei lavori della I Commissione è riconducibile al passaggio all'opposizione dei deputati del gruppo di Pag. 181Forza Italia, al quale aderisce anche uno dei due relatori in Commissione, cioè la deputata Centemero.
  Si dice convinto che, in queste circostanze particolari, la Commissione parlamentare per le questioni regionali debba comunque esprimere il proprio parere sul provvedimento, anche se con riferimento a un testo, quello iniziale, che in qualche modo è di fatto superato. La Commissione deve, a suo giudizio, esprimere il proprio parere perché si tratta di un provvedimento oltremodo rilevante per le sue competenze, oltre che di un provvedimento sul quale ha svolto un approfondito lavoro istruttorio, con le audizioni delle settimane scorse.
  Ciò premesso, reputando superfluo esporre in dettaglio il contenuto del provvedimento, che è già noto ai commissari, anche perché è stato oggetto delle audizioni già ricordate, presenta una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato).
  Precisa che si tratta di una proposta di parere riferita al testo iniziale del disegno di legge, ma che non entra nel dettaglio delle soluzioni individuate da tale testo alle diverse questioni, enunciando invece alcune indicazioni di principio che, a suo giudizio, possono ben rappresentare la posizione della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  Il deputato Massimo PARISI (FI-PDL) esprime l'avviso che, prima di entrare nel merito della proposta di parere presentata dal presidente, la Commissione parlamentare per le questioni regionali dovrebbe discutere in merito all'opportunità di esprimersi sul provvedimento prima che la Commissione di merito abbia completato l'esame degli emendamenti. Non reputa infatti possibile che la Commissione parlamentare per le questioni regionali si esprima, sia pure con un parere formulato in termini di principi, su un testo che la Commissione di merito sta modificando, e anche radicalmente.

  Il deputato Michele DELL'ORCO (M5S) dichiara di condividere le valutazioni del deputato Parisi.

  Renato BALDUZZI, presidente e relatore, mette in evidenza che la Commissione è posta di fatto di fronte ad un'alternativa secca: o si esprime sul testo iniziale del disegno di legge, ponendo alcune condizioni prospettate in termini di principio, anziché come richieste di riformulazione di specifiche parti del testo, oppure non si esprime affatto. Infatti, come ha già detto, non sussistono le condizioni – in ragione, da una parte, della lentezza con cui procedono i lavori della I Commissione e, dall'altra parte, dell'esistenza di un termine per l'inizio della discussione in Aula fissato a lunedì prossimo – perché le Commissioni competenti in sede consultiva possano pronunciarsi sul testo emendato. Personalmente, ritiene preferibile e più corretto sotto il profilo istituzionale che la Commissione si esprima sul testo del Governo, ancorché nei termini forse irrituali che ha già spiegato.

  Il senatore Mauro DEL BARBA (PD), nel dichiararsi non pregiudizialmente contrario alla possibilità che la Commissione si esprima con le modalità chiarite dal presidente, fa presente che essa dovrebbe tuttavia avere innanzitutto il modo di discutere sulla proposta di parere, la quale, come è evidente anche ad una prima lettura, tocca questioni importanti.

  Il deputato Florian KRONBICHLER (SEL) esprime disappunto per questa modalità di organizzare i lavori parlamentari nel loro complesso, che non permette alle Commissioni in sede consultiva di disporre del tempo necessario per discutere distesamente sui testi risultanti dall'esame degli emendamenti nelle Commissioni di merito. Si dice quindi dubbioso riguardo all'opportunità che la Commissione si esprima con un parere generico e indeterminato su un testo che, a suo giudizio, lede le competenze costituzionalmente riconosciute delle regioni.

  Renato BALDUZZI, presidente e relatore, fa presente al deputato Kronbichler che il parere da lui proposto non è né Pag. 182generico, né indeterminato: si tratta di un parere che certamente non interviene su specifiche formulazioni normative del testo del Governo, ma che comunque enuncia criteri di principio intesi ad orientare il lavoro della I Commissione, con le forme proprie dell'attività in sede consultiva, segnalando gli apprezzamenti che riguardano lo specifico profilo di competenza della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  Rileva, peraltro, che l'espressione del parere sul testo iniziale del Governo non impedisce alla Commissione di esprimersi nuovamente sul provvedimento, quando lo stesso sarà esaminato dalla Commissione affari costituzionali del Senato.

  Il senatore Roberto RUTA (PD) chiede al presidente di sospendere brevemente i lavori, per permettere al suo gruppo di valutare il da farsi.

  Renato BALDUZZI, presidente e relatore, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 14, riprende alle 14.25.

  Il deputato Massimo PARISI (FI-PDL) ritiene che la presidenza dovrebbe porre in votazione la questione se la Commissione debba procedere oppure no all'esame della proposta di parere.

  Il senatore Roberto RUTA (PD), pur apprezzando l'intento del presidente, manifesta, a nome del gruppo, l'avviso che la Commissione debba esprimersi non sul testo iniziale, ma su quello che risulta dal lavoro emendativo svolto nelle sedi parlamentari. Ritiene pertanto preferibile che la Commissione si esprima sul provvedimento una volta che questo sia passato all'esame del Senato.

  Renato BALDUZZI, presidente e relatore, preso atto che l'orientamento prevalente dei gruppi è nel senso che la Commissione non debba pronunciarsi in questa fase, rinvia il seguito dell'esame, riservandosi di verificare se sia possibile tornare a convocare la Commissione in un altro momento perché questa possa esprimersi sul testo risultante dagli emendamenti approvati dalla I Commissione.

  La seduta termina alle 14.30.

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