CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 novembre 2013
129.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 27 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 13.50.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01523 Gebhard: Soppressione di agevolazioni tributarie relative alle imposte di registro, ipotecarie e catastali.

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) illustra la propria interrogazione, la quale affronta la problematica relativa all'applicazione del decreto legislativo n. 23 del 2011, recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale, che, all'articolo 10, modifica le aliquote dell'imposta Pag. 79di registro a decorrere dal 1o gennaio 2014 e, contestualmente, al comma 4, sopprime «tutte le esenzioni e le agevolazioni tributarie, anche se previste dal leggi speciali» in materia.
  In merito a tali disposizioni l'atto di sindacato ispettivo chiede al Governo di chiarire quali siano le esenzioni e le agevolazioni tributarie da considerarsi soppresse a decorrere dal 2014 e se, in tale ambito, debba considerarsi soppresso anche l'articolo 1, comma 497, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per il 2006), che consente a coloro i quali acquistano un immobile ad uso abitativo, a titolo personale e non nell'esercizio di arti o professioni, di pagare le imposte di registro, ipotecarie e catastali in base al valore catastale rivalutato, indipendentemente dal prezzo pattuito nell'atto di compravendita.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Renate GEBHARD (Misto-Min.Ling.) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita.

5-01563 Zanetti e Sberna: Contenzioso relativo alle nomine di dirigenti presso l'Agenzia delle entrate.

  Mario SBERNA (SCpI) illustra la propria interrogazione, la quale riguarda la nomina a dirigente, presso diversi uffici dell'Agenzia delle entrate, di un cospicuo numero funzionari, avvenuta senza il previo svolgimento di un concorso.
  A tale riguardo l'interrogazione segnala come la questione sia stata oggetto di contenzioso dinanzi ai giudici amministrativi del TAR del Lazio, il quale già nel 2011 si è espresso bloccando le relative nomine a dirigente, in quanto esse erano state effettuate in modo illegittimo.
  Evidenzia quindi come tale vicenda potrebbe avere effetti negativi sul gettito erariale, posto che numerosi avvisi di accertamento inviati dall'Agenzia delle entrate potrebbero risultare nulli, ove risultassero sottoscritti da dirigenti privi della relativa qualifica, in quanto illegittimamente nominati.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Mario SBERNA (SCpI), replicando, si riserva di approfondire il contenuto dell'ampia risposta fornita dal Governo, al fine di valutarla compiutamente e riservandosi di assumere eventuali ulteriori iniziative in merito.

5-01564 Causi: Dati relativi alla fruizione della misura per l'aiuto alla crescita economica – ACE.

  Marco CAUSI (PD) illustra la propria interrogazione, la quale chiede di conoscere i dati relativi all'applicazione della misura tributaria dell'aiuto alla crescita economica – ACE, introdotto dall'articolo 1 del decreto-legge n. 201 del 2011, al fine di realizzare una prima valutazione sulla reale efficacia di tale misura.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Marco CAUSI (PD), replicando, rileva come, attraverso la presentazione dell'interrogazione, egli auspicasse di ottenere, da parte del Governo, qualche anticipazione rispetto alle informazioni che saranno disponibili a partire dal 15 gennaio 2014, con particolare riguardo ai dati statistici relativi all'effetto dell'ACE sulle società di capitali.
  Ritiene, infatti, che sarebbe determinante, per comprendere la reale efficacia dell'agevolazione e al fine di rafforzarla nell'ambito della legge di stabilità, sapere come l'ACE abbia influito sulla composizione del passivo delle imprese, in particolare per quanto riguarda il livello della leva finanziaria e dell'indebitamento, nonché Pag. 80sulla composizione dell'attivo, soprattutto al fine di verificare se tale misura abbia incentivato prevalentemente investimenti finanziari o investimenti reali da parte delle imprese stesse.

5-01565 Barbanti: Clausole di salvaguardia che comportano aumenti di aliquote o di acconti tributari.

  Sebastiano BARBANTI (M5S) illustra la propria interrogazione, la quale chiede chiarimenti in merito alla notizia, riportata da organi di stampa, secondo cui sarebbe intenzione del Governo attivare la «clausola di salvaguardia» prevista dal decreto-legge n. 102 del 2013, la quale comporterà l'aumento di due punti percentuali degli acconti IRES ed IRAP per le imprese e, dal 1o gennaio 2014, l'aumento di circa due punti percentuali delle accise sui carburanti.
  In tale ambito l'atto di sindacato ispettivo intende conoscere le ragioni per cui, a fronte del fatto che circa 300 dei 600 milioni di euro complessivi previsti come maggiori entrate dall'articolo 14 del decreto-legge n. 102 del 2013, relativo alla definizione agevolata dei contenziosi amministrativo-contabili in cui sono coinvolti i concessionari dei giochi, non saranno effettivamente incassati dall'Erario, il Governo sarebbe in procinto di attivare la predetta clausola di salvaguardia per 600 milioni di euro a decorrere dal 1o gennaio 2014.
  Inoltre l'interrogazione chiede all'Esecutivo di fornire una ricognizione generale delle clausole di salvaguardia attualmente previste da disposizioni normative.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Sebastiano BARBANTI (M5S), replicando, si dichiara sostanzialmente insoddisfatto della risposta, considerando singolare che, a pochi giorni dal termine a partire dal quale si applicherà la predetta clausola di salvaguardia, la quale determinerà pesanti conseguenze economiche, soprattutto per quanto riguarda i prezzi dei carburanti, il Governo non sia ancora in grado fornire i dati relativi a tale misura.
  Auspica quindi che l'Esecutivo possa in tempi brevi fornire, anche informalmente, gli elementi informativi richiesti.

  Carla RUOCCO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 27 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Carla RUOCCO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.05.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica di Albania, la Repubblica greca e la Repubblica italiana sul progetto «Trans Adriatic Pipeline».
C. 1710 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 novembre scorso.

  Carla RUOCCO, presidente, ricorda che nella precedente seduta di esame del provvedimento il relatore, Sanga, ne aveva illustrato il contenuto e che su di esso si era aperto un'ampia discussione.

  Giovanni SANGA (PD), relatore, alla luce degli elementi emersi nel corso del dibattito svoltosi nella seduta di ieri, formula una proposta di parere favorevole con un'osservazione (vedi allegato 5).

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  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA suggerisce l'opportunità di rinviare il voto sul provvedimento almeno alla seduta di domani, al fine di consentire al Governo di svolgere ulteriori approfondimenti, anche con riferimento all'osservazione contenuta nella proposta di parere formulata dal relatore.

  Sebastiano BARBANTI (M5S) ritiene che la Commissione debba accogliere la richiesta di rinvio avanzata dal Sottosegretario, rinviando a una seduta da convocare nella giornata di domani la votazione sulla proposta di parere formulata dal relatore.

  Marco CAUSI (PD) sottolinea come la Commissione Affari esteri intenda concludere l'esame in sede referente sul disegno di legge nel pomeriggio di oggi e come, pertanto, l'eventuale rinvio dell'esame del disegno di legge equivarrebbe, di fatto, ad una rinuncia della Commissione Finanze ad esprimere il proprio parere sul provvedimento.
  In tale contesto, suggerisce di trasfondere in ordini del giorno da presentare in Assemblea le questioni sollevate nel corso del dibattito, in considerazione del fatto che esse sono per lo più motivate da esigenze di carattere informativo, consentendo in tal modo al Governo di formarsi una più compiuta opinione su tali tematiche. Sottolinea, infatti, come non sia possibile, in questa sede, intervenire sulla normativa internazionale in materia tributaria, né sul testo dell'Accordo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con le considerazioni svolte dal deputato Causi, rilevando altresì come l'osservazione contenuta nella proposta di parere sia certamente politicamente accoglibile, ma comporti la necessità, per l'Esecutivo, di verificare in che modo sarà possibile realizzare concretamente gli obiettivi di trasparenza e di monitoraggio indicati nella predetta osservazione. Sottolinea, infatti, come le attività di monitoraggio non dovrebbero esplicarsi esclusivamente in ambito nazionale, riguardando una società, la Trans Adriatic Pipeline AG, che ha sede in Svizzera e che opera anche al di fuori del territorio italiano.

  Marco CAUSI (PD), in considerazione della problematica evidenziata dal Sottosegretario, suggerisce al relatore di riformulare la sua proposta di parere, in particolare espungendo dall'osservazione le parole da «, segnatamente» fino alla fine dell'osservazione stessa, così da eliminare il riferimento alle attività di monitoraggio delle circostanze di fatto e di diritto sulle quali si basano gli accordi preliminari sui prezzi previsti dall'articolo 9 dell'Accordo.

  Giovanni PAGLIA (SEL) condivide l'esigenza di assicurare la massima trasparenza rispetto al regime tributario applicabile alla società Trans Adriatic Pipeline AG, considerando in tale contesto necessario comprendere in cosa si sostanzi il meccanismo previsto dall'articolo 9 dell'Accordo.
  Inoltre, considerato che si tratta di una società di diritto svizzero nella cui compagine proprietaria non sono presenti azionisti italiani, ritiene opportuno conoscere quale sia il maggior gettito tributario derivante per l'erario italiano dall'attività della predetta società.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA ritiene che il tema sollevato dal deputato Paglia dovrebbe costituire oggetto di un atto di sindacato ispettivo, cui il Governo sarebbe naturalmente disponibile a rispondere, rilevando invece come esso non attenga al merito dell'esame che oggi la Commissione Finanze è chiamata a svolgere.
  Evidenzia inoltre come le attività di monitoraggio circa l'attuazione dell'articolo 9 dell'Accordo possano certamente riguardare i profili di competenza dell'autorità fiscale italiana, mentre non è al momento possibile definire in che modo le predette attività possano incidere su ambiti di competenza di altri Stati. Condivide Pag. 82quindi il suggerimento del deputato Causi di riformulare l'osservazione contenuta nella proposta di parere.

  Marco CAUSI (PD) suggerisce ulteriormente al relatore di riformulare l'osservazione contenuta nella proposta di parere, espungendo le parole da «, atteso in particolare» fino al termine dell'osservazione.

  Girolamo PISANO (M5S) rileva come la Convenzione per evitare le doppie imposizioni attualmente in vigore tra Italia e Svizzera si limiti a fornire alcune indicazioni metodologiche, invero piuttosto deboli, circa gli ambiti di collaborazione in materia tributaria e finanziaria tra i due Stati, evidenziando altresì come anche i principi definiti dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) in materia di fiscalità internazionale, in parte richiamati dall'articolo 9 dell'Accordo, non consentano di stabilire con chiarezza quale sarà l'imponibile della società Trans Adriatic Pipeline AG sottoposto a tassazione in Italia. Ritiene quindi inaccettabile che la discussione parlamentare sulla ratifica dell'Accordo TAP avvenga in tale condizione di assoluta incertezza su un aspetto tanto cruciale dell'Accordo stesso.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA chiarisce che le sue precedenti affermazioni non possono in alcun modo essere interpretate come segnale della volontà del Governo di occultare informazioni circa l'imponibile della società Trans Adriatic Pipeline AG, ma si riferivano alla necessità di chiarire meglio come sarà possibile rendere praticabile il monitoraggio richiamato dall'osservazione contenuto nella proposta di parere, della cui realizzazione dovrà naturalmente farsi carico l'Esecutivo, attraverso i competenti organismi dell'Amministrazione finanziaria.
  Esclude quindi che in materia il Governo coltivi qualche intenzione nascosta, ribadendo altresì che molte delle questioni poste nella seduta odierna non attengano direttamente al tema in discussione.

  Giovanni SANGA (PD), relatore, con riferimento ad alcune delle considerazioni espresse nel corso del dibattito, sottolinea come l'articolo 9 dell'Accordo non contenga alcuna previsione aleatoria, specificando, al contrario, con chiarezza come la determinazione della base imponibile della società Trans Adriatic Pipeline AG dovrà essere realizzata nel rispetto della normativa nazionale e sulla base dei principi fissati in materia dall'OCSE. A tale proposito ricorda che la stessa OCSE, nel paragrafo 4.137 delle Linee guida sui prezzi di trasferimento, afferma che ogni amministrazione fiscale partecipante a un Accordo preventivo sui prezzi («advanced pricing agreements»-APA) «potrà richiedere al contribuente che ha attivato l'APA una relazione annuale che attesti la conformità dei suoi prezzi di trasferimento alle condizioni previste nell'APA e dimostri la validità delle ipotesi di base. In secondo luogo, potrà continuare ad esaminare la situazione del contribuente nell'ambito delle sue regolari attività di verifica, ma senza rimettere in questione la validità della metodologia» definita dall'APA stesso.
  Ritiene, quindi, che il richiamo, contenuto nel predetto articolo 9, alla normativa nazionale e ai principi dell'OCSE, stabilisca una cornice ben chiara entro la quale i contribuenti e le autorità fiscali dei Paesi interessati si dovranno muovere.

  Daniele PESCO (M5S) sottolinea come l'Accordo di cui si propone la ratifica disciplini la realizzazione sul territorio nazionale, da parte di una società di diritto svizzero, di un progetto infrastrutturale molto rilevante, che presenta numerose criticità di carattere ambientale e la cui compatibilità con il piano energetico nazionale appare inoltre problematica. In tale contesto considera quanto mai necessario vincolare il consorzio che realizzerà l'infrastruttura a stabilire la propria residenza fiscale in Italia, al fine di assicurare l'imponibilità nel nostro Paese degli utili realizzati sul territorio nazionale, ritenendo invece che il mero richiamo alle Linee guida stabilite in sede OCSE non Pag. 83garantisca l'effettivo rispetto dei principi di fiscalità internazionale.
  Considera altresì necessario porre con forza il problema della strategicità dell'intervento infrastrutturale sotteso all'Accordo.

  Marco CAUSI (PD) suggerisce nuovamente al relatore di riformulare l'osservazione contenuta nella sua proposta di parere, sopprimendo le parole da «, atteso in particolare» fino alla fine dell'osservazione stessa, in modo da eliminare il riferimento al fatto che la società Trans Adriatic Pipeline AG è costituita secondo le leggi della Confederazione elvetica.
  Sottolinea inoltre come l'articolo 9 dell'Accordo non preveda alcun trattamento tributario preferenziale in favore di tale società, trattandosi di una previsione del tutto normale che rinvia ai principi tributari stabiliti in materia dall'OCSE.

  Carla RUOCCO, presidente, con riferimento alle considerazioni svolte dal deputato Causi, evidenzia come la conformazione, sotto il profilo giuridico – fiscale, del progetto TAP e dei connessi assetti societari possa avere riflessi anche rilevanti sulla fiscalità dei diversi Stati interessati dal progetto stesso.

  Marco CAUSI (PD) rileva come la questione segnalata dal Presidente possa riguardare ogni tipo di operazione commerciale.

  Giovanni SANGA (PD), relatore, accoglie la proposta avanzata dal deputato Causi e riformula conseguentemente la propria proposta di parere, espungendo dall'osservazione le parole da «, atteso in particolare» fino alla fine dell'osservazione medesima (vedi allegato 6).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata.

  La seduta termina alle 14.25.

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