CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 novembre 2013
121.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 145

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Renato BALDUZZI.

  La seduta comincia alle 13.40.

DL 120/13: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione.
Nuovo testo C. 1690 Governo.

(Parere alla V Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il senatore Albert LANIECE (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), relatore, riferisce sui contenuti del provvedimento in titolo. Rileva che l'articolo 1 reca disposizioni in materia di immigrazione, incrementando la dotazione del Fondo nazionale per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati ed istituendo un ulteriore fondo finalizzato a Pag. 146fronteggiare le esigenze straordinarie connesse all'eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazionale. Osserva che l'articolo 2 contiene disposizioni in materia di finanza degli enti territoriali. Evidenzia che il comma 1 prevede un aumento delle disponibilità del Fondo di solidarietà comunale per l'anno 2013, alimentato con una quota dell'imposta municipale propria (IMU) di spettanza dei comuni, per un importo complessivo di 120 milioni di euro. Tale contributo è ripartito tra i comuni nella misura indicata nella tabella A in allegato al decreto in esame. Rileva che il comma 2 dispone che le relative risorse attribuite a ciascun comune non sono considerate tra le entrate finali rilevanti ai fini del patto di stabilità interno per l'anno 2013. Sottolinea che il comma 5, con modifiche all'articolo 31 della legge n. 183 del 2011 relativo alla disciplina del patto di stabilità interno per gli enti locali, inasprisce, per l'anno 2013, i vincoli del patto di stabilità interno, aumentando il contributo finanziario richiesto, nell'ambito del patto, a ciascun ente, sospendendo, al contempo, l'applicazione del sistema di virtuosità, ai fini della ripartizione degli obiettivi finanziari del patto tra gli enti medesimi. Precisa che l'inasprimento dei vincoli del patto per gli enti locali determina un miglioramento dell'indebitamento netto e del fabbisogno di un importo pari a 450 milioni di euro per l'anno 2013. Sostiene che il comma 5, inoltre, inserendo il comma 2-ter nell'articolo 31 della legge n. 183/2011, introduce una norma programmatica finalizzata a favorire ed incentivare gli investimenti degli enti locali, prevedendo che nell'ambito della manovra di finanza pubblica e in coerenza con gli obiettivi programmatici, agli enti locali potranno essere attribuiti nel 2014 spazi finanziari a valere sul patto di stabilità interno. Il suddetto comma 5, fa notare, novellando il comma 5 dell'articolo 31 della legge n. 183 del 2011, sospende anche per l'anno 2013, come già previsto per l'anno 2014, l'applicazione del meccanismo di virtuosità recato dall'articolo 20, comma 2, 2-bis e 3 del decreto-legge n. 98 del 2011, ai fini della determinazione degli obiettivi finanziari del patto per gli enti di ciascun livello di governo sulla base della virtuosità. Riferisce che il comma 6, novellando l'articolo 2, comma 80 della legge n. 191 del 2009, consente alle regioni sottoposte a Piano di rientro del disavanzo sanitario, in caso di riduzione strutturale del disavanzo verificata dai Tavoli tecnici, di evitare le massimizzazioni delle aliquote dell'IRAP e dell'addizionale regionale all'IRPEF. Osserva che, tenuto fermo che una quota parte del relativo gettito deve essere finalizzata alla copertura del disavanzo, per la restante quota di gettito la regione interessata può disporre la riduzione delle aliquote ovvero la destinazione anche a finalità extrasanitarie. Fa notare che resta comunque fermo il meccanismo che permette alle regioni, che conseguono obiettivi intermedi superiori a quelli previsti, di rideterminare, nell'esercizio successivo, le aliquote nei limiti dei migliori risultati conseguiti e certificati in sede di verifica periodica. Segnala che il comma 7 reca modifiche ed integrazioni alla legge n. 64 del 2013, concernente il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione. Precisa che tali modifiche definiscono, alla lett. a), la tempistica entro la quale procedere alla assegnazione dell'intero ammontare per il 2014 delle risorse della Sezione debiti non sanitari di regioni e province autonome. Rileva che le previsioni della lett. b) chiariscono che sono ammessi anche i pagamenti dei debiti fuori bilancio ai fini dell'assegnazione delle anticipazioni a valere sulle risorse finanziarie aggiuntive stanziate sul Fondo anticipazioni e a valere sulle risorse per il 2014 sulla Sezione debiti non sanitari di regioni e province autonome e sulle risorse già ripartite tra le regioni per i medesimi debiti ma non ancora erogate. Sottolinea che ai sensi della lettera c), all'atto dell'estinzione da parte della Regione dei debiti elencati nel piano di pagamento nei confronti degli enti locali o di altre pubbliche amministrazioni, ciascun ente Pag. 147locale o amministrazione pubblica interessata provvede all'immediata estinzione dei propri debiti. Rileva che l'articolo 3 reca le disposizioni volte a consentire nel 2013 il rientro dallo scostamento dagli obiettivi di contenimento dell'indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni entro il limite del 3 per cento del PIL, definito in sede europea. Dà conto, quindi, delle puntuali modifiche apportate al testo nel corso dell'esame presso la commissione di merito. Ritiene, quindi, di poter formulare una proposta di parere favorevole sul provvedimento.

  Renato BALDUZZI, presidente, valuta favorevolmente la previsione di cui al comma 6 dell'articolo 2, che consente alle regioni sottoposte a Piano di rientro del disavanzo sanitario, in caso di riduzione strutturale del disavanzo, di evitare le massimizzazioni delle aliquote dell'IRAP e dell'addizionale regionale all'IRPEF e di poter destinare una quota del gettito anche a finalità extrasanitarie. Esprime particolare apprezzamento per la modifica al testo apportata sul punto dalla commissione di merito, volta a circoscrivere espressamente l'ambito delle finalità extrasanitarie cui può essere destinato il maggior gettito.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) dichiara che il suo gruppo è decisamente contrario alle previsioni dei parametri fissati in sede di Unione Europea nelle materie oggetto del provvedimento. Fa notare che il decreto-legge inasprisce, per l'anno 2013, i vincoli del patto di stabilità interno, aumentando il contributo finanziario richiesto a ciascun ente locale, ponendosi pertanto in direzione contraria rispetto alle istanze avanzate dagli enti territoriali che chiedono un allentamento ed una maggiore flessibilità del patto di stabilità interno. Preannuncia per tali motivi il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Il senatore Gianpiero DALLA ZUANNA (SCpI) ravvisa l'opportunità che sia incrementato, per gli enti locali, il fondo nazionale per l'accoglienza dei minori non accompagnati di cui all'articolo 1, comma 1. Reputa utile che sia richiamato tale profilo nella proposta di parere.

  Florian KRONBICHLER (SEL) osserva che non appare chiaro il contenuto dell'allegato al testo del decreto-legge in ordine ai dati relativi agli enti locali.

  Il senatore Albert LANIECE (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), relatore, nel condividere le considerazioni della collega Cancelleri circa l'inopportunità di inasprire ulteriormente i vincoli del patto di stabilità interno per gli enti locali, segnala l'apprezzabile previsione di cui al comma 5 dell'articolo 2, che introduce una norma programmatica finalizzata a favorire gli investimenti degli enti locali, prevedendo che nell'ambito della manovra di finanza pubblica agli enti locali potranno essere attribuiti nel 2014 spazi finanziari a valere sul patto di stabilità interno.

  Renato BALDUZZI, presidente, reputa utile evidenziare nel parere l'opportunità che siano stati precisati, all'articolo 2, comma 6, i termini dell'eventuale destinazione a finalità extrasanitarie del maggior gettito dovuto alle maggiorazioni.

  Il senatore Albert LANIECE (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), relatore, nel condividere le osservazioni del presidente e del senatore Dalla Zuanna, formula una proposta di parere favorevole inserendovi in premessa tali considerazioni.

  Azzurra Pia Maria CANCELLERI (M5S) preannuncia il parere contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 1).

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Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali.
C. 730 Nuovo Testo.

(Parere alla IX Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il senatore Albert LANIECE (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), relatore, riferisce sui contenuti del provvedimento in titolo, che introduce una nuova disciplina in materia di interporti e piattaforme logistiche territoriali. Rileva che l'articolo 1 individua, al comma 1, l'ambito di applicazione del provvedimento nella definizione dei principi fondamentali, nel quadro delle materia di legislazione concorrente «porti e aeroporti civili» e «grandi reti di trasporto e navigazione», in materia di interporti, piattaforme logistiche territoriali e infrastrutture intermodali. Osserva che la norma reca le definizioni di interporto, piattaforma logistica territoriale, infrastruttura intermodale e richiama le funzioni del Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica. Il comma 2, sottolinea, individua le finalità della legge nel miglioramento della concentrazione dei flussi di trasporto; nella razionalizzazione dell'utilizzazione del territorio in funzione del trasporto; nella diminuzione dell'impatto ambientale delle attività di trasporto, mentre il comma 3 contiene la clausola di salvaguardia delle competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e Bolzano in forza dei rispettivi statuti speciali. Sottolinea che l'articolo 2 interviene in materia di ricognizione degli interporti e delle piattaforme territoriali esistenti, nonché di programmazione degli interventi in materia; il comma 1 prevede che il Ministro per le infrastrutture, sentito il Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica, compie la ricognizione degli interporti già esistenti e in corso di realizzazione e la ricognizione delle infrastrutture intermodali e delle piattaforme logistiche territoriali. Evidenzia che i commi da 2 a 4 disciplinano la procedura per l'adozione del Piano generale per l'intermodalità: predisposizione del piano da parte del Dipartimento dei trasporti del Ministero; adozione del Piano con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti dopo che sia stata effettuata la valutazione ambientale strategica e sia stata acquisita l'intesa in sede di Conferenza unificata. Rileva che i commi 6 e 7 intervengono, rispettivamente, in materia di individuazione di nuovi interporti e di nuove piattaforme logistiche territoriali, che dovrà avvenire con decreti del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'ambiente, ed in materia di individuazione dei criteri per l'utilizzo delle risorse finanziarie, che dovrà avvenire con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Osserva che l'articolo 3 subordina l'individuazione di nuovi interporti alla presenza di un elenco specifico di requisiti. Precisa che con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della pubblica amministrazione e della semplificazione, sono individuati i soggetti incaricati di definire uno standard per i dati di tipo aperto, finalizzato alla gestione, archiviazione e trasmissione telematica delle informazioni riguardanti le merci, i mezzi di trasporto. Rileva che l'articolo 4 prevede l'istituzione, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un Comitato nazionale per l'intermodalità e la logistica, con compiti di indirizzo, programmazione e coordinamento di tutte le iniziative inerenti allo sviluppo delle piattaforme logistiche territoriali. Il comma 2, sottolinea, demanda ad un regolamento ministeriale, da adottare con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, l'organizzazione e il funzionamento del Comitato, presieduto dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e di cui ne faranno Pag. 149parte, di diritto, i Presidenti delle regioni nel cui territorio sono ubicate le piattaforme logistiche territoriali. Riferisce che l'articolo 5 chiarisce che la gestione di un interporto costituisce attività di prestazione di servizi rientrante tra le attività aventi natura commerciale e i soggetti gestori degli interporti agiscono in regime di diritto privato e che l'utilizzo di risorse pubbliche dovrà essere disciplinato dalla contabilità di Stato e dal codice dei contratti pubblici. Sottolinea che l'articolo 6 prevede che si individui un ordine di priorità dei progetti relativi alla realizzazione e allo sviluppo degli interporti, delle infrastrutture intermodali e delle piattaforme logistiche territoriali. Evidenzia che a ciò provvede, in conformità all'attività di programmazione di cui all'articolo 2, entro il 31 maggio di ogni anno, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, previa intesa in sede di Conferenza unificata. Rileva che l'articolo 7 demanda ad un decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e d'intesa con la Conferenza unificata, la disciplina delle modalità di gestione dei rifiuti speciali e delle merci pericolose. Osserva che l'articolo 8 stabilisce che al fine di accelerare la realizzazione delle infrastrutture di trasporto e di viabilità, i progetti elaborati sulla base del Piano generale per l'intermodalità sono approvati mediante accordo di programma, cui partecipano i presidenti delle Autorità portuali nel cui ambito territoriale sono ubicate le piattaforme logistiche territoriali. Fa notare che se l'accordo di programma non è approvato entro quattro mesi ovvero se il consiglio comunale non ratifica l'adesione del sindaco, i progetti decadono dall'assegnazione dei finanziamenti. Reputa opportuno che all'articolo 2, comma 6, il previsto decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che provvede all'individuazione di nuovi interporti e di nuove infrastrutture intermodali, sia adottato sentita la Conferenza unificata.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 2).

  La seduta, sospesa alle 14.10, è ripresa alle 16.

  Il deputato Michele DELL'ORCO (M5S), nel dichiarare che il suo gruppo è contrario nel merito ai contenuti del provvedimento, sottolinea l'esigenza che si preveda un maggiore coinvolgimento della Conferenza unificata prevedendo all'articolo 2, comma 6, che il previsto decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che provvede all'individuazione di nuovi interporti e di nuove infrastrutture intermodali, sia adottato previa intesa con la Conferenza unificata. Ritiene quindi opportuno fornire una definizione più appropriata e completa dell'interporto.

  Il senatore Roberto COTTI (M5S) valuta negativamente le definizioni di interporto e di piattaforma logistica territoriale recate dall'articolo 3, in quanto, evidenzia, sono escluse dall'ambito definitorio talune aree territoriali e regioni le cui piattaforme logistiche non appaiono conformi ai parametri indicati dal testo. Ritiene quindi necessaria una completa ridefinizione delle previsioni dell'articolo 3. Preannuncia quindi il parere contrario del suo gruppo.

  Il senatore Albert LANIECE (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), relatore, richiama l'osservazione apposta alla proposta di parere, secondo cui il menzionato decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti che provvede all'individuazione di nuovi interporti e di nuove infrastrutture intermodali deve essere adottato sentita la Conferenza unificata.

  Renato BALDUZZI, presidente, pur condividendo le considerazioni svolte dal collega Dell'Orco, ritiene tuttavia equilibrato il richiamo all'osservazione formulata dal relatore e rammenta che le procedure stabilite per l'adozione del Piano generale per l'intermodalità e per l'individuazione dei criteri per l'utilizzo delle risorse finanziarie di cui all'articolo 2, comma 7, Pag. 150prevedono comunque che sia acquisita l'intesa in sede di Conferenza unificata. Ritiene, peraltro, opportuno che l'osservazione formulata dal relatore si possa tradurre in una condizione.

  Il deputato Michele DELL'ORCO (M5S), nel condividere la proposta de presidente di trasformare in condizione l'osservazione formulata dal relatore, ravvisa l'esigenza che si proceda ad una completa riformulazione della definizione di piattaforma logistica territoriale.

  Il senatore Raffaele RANUCCI (PD) ritiene necessario che, sotto il profilo delle piattaforme logistiche territoriali, siano tenute in particolare considerazione le peculiarità proprie delle isole maggiori.

  Il senatore Roberto COTTI (M5S) avanza la richiesta che si precisi nel parere la specifica peculiarità delle isole maggiori sotto il profilo della intermodalità e delle piattaforme logistiche territoriali.

  Il senatore Albert LANIECE (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE), relatore, accede alle richieste avanzate dal presidente e dal collega Cotti e formula, quindi, una nuova proposta di parere favorevole con condizione e osservazione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore come riformulata (vedi allegato 3).

  La seduta termina 16.10.

AUDIZIONI

  Mercoledì 13 novembre 2013. — Presidenza del presidente Renato BALDUZZI – Interviene il Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio.

  La seduta comincia alle 14.10.

Audizione del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, Graziano Delrio, nell'ambito dell'attività istruttoria connessa all'esame, in sede consultiva, del disegno di legge del Governo C. 1542, recante «Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni».
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Renato BALDUZZI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, così rimane stabilito.
  Introduce quindi l'audizione.

  Il ministro Graziano DELRIO svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per formulare quesiti ed osservazioni, i deputati Massimo PARISI (PdL), Michele DELL'ORCO (M5S), Michele MOGNATO (PD), Florian KRONBICHLER (SEL), e Renato BALDUZZI, presidente, nonché i senatori Daniele Gaetano BORIOLI (PD), Mauro DEL BARBA (PD), Albert LANIECE (Aut (SVP, UV, PATT, UPT)-PSI-MAIE) e Lionello Marco PAGNONCELLI (PdL).

  Il ministro Graziano DELRIO fornisce ulteriori precisazioni.

  Renato BALDUZZI, presidente, ringrazia il ministro per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.10.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 13 novembre 2013.

Audizioni nell'ambito dell'attività istruttoria connessa all'esame, in sede consultiva, del disegno di legge del Governo C. 1542, recante «Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni».
Audizione del Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, Vasco Errani.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.10 alle 15.45.

Audizione del Vicecoordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle regioni e delle province autonome, Clodovaldo Ruffato.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 15.45 alle 16.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.10 alle 16.15.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE CONSULTIVA

Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle unioni e fusioni di Comuni.
C. 1542 Governo.
(Parere alla I Commissione della Camera).

Disposizioni per il coordinamento della disciplina in materia di abbattimento delle barriere architettoniche.
Nuovo testo C. 1013 ed abb.
(Parere alla VIII Commissione della Camera).

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