CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 novembre 2013
118.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 7 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Massimo Felice DE ROSA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 14.25.

  Massimo Felice DE ROSA, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01383 Carrescia: Iniziative urgenti per la realizzazione del raccordo autostradale fra il porto di Ancona e l'autostrada A14.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

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  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Aggiunge che il Ministro delle infrastrutture, Maurizio Lupi, e dei trasporti ha incontrato questa mattina il presidente della regione Marche, Gian Mario Spacca, ed è stata raggiunta l'intesa per l'avvio dell'iter di nomina del presidente dell'Autorità portuale di Ancona che sarebbe stata individuata nella persona di Rodolfo Giampieri.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), replicando, si dichiara pienamente soddisfatto della risposta.

5-01382 De Rosa: Iniziative urgenti per la revisione dei progetti di alcune infrastrutture autostradali in corso realizzazione in Lombardia.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne illustra il contenuto.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Alberto ZOLEZZI (M5S) si dichiara insoddisfatto della risposta, manifestando perplessità sulla reale disponibilità dei finanziamenti per la realizzazione delle opere richiamate nel suo atto ispettivo. Lamenta altresì l'inadeguatezza della rete dei trasporti della regione Lombardia soprattutto in considerazione del prossimo appuntamento di Expo 2015.

  Massimo Felice DE ROSA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.35.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 7 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Massimo Felice DE ROSA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 14.35.

5-00501 Burtone: Sullo stato del raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta sottolineando l'importanza di mettere in sicurezza un'arteria di grande importanza che collega Salerno a Taranto. Nel giudicare rassicuranti le dichiarazioni del Governo, auspica che ANAS intervenga sollecitamente per mettere in sicurezza il raccordo autostradale.

5-01047 Albanella: Sul definanziamento dei lavori di costruzione della strada Licodia Eubea-Libertinia.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Luisella ALBANELLA (PD), replicando, esprime preoccupazione ove la risposta del Governo dovesse significare che la realizzazione del tratto stradale Licodia Eubea-Libertinia sia stata definanziata con conseguente blocco dei lavori. Sottolinea la rilevanza della realizzazione del tratto stradale per la viabilità e l'economia del territorio. Ringrazia il sottosegretario per la risposta, riservandosi di verificare quanto da lui comunicato.

  Massimo Felice DE ROSA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 7 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Massimo Felice DE ROSA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 14.55.

Sull'ordine dei lavori.

  Massimo Felice DE ROSA, presidente, su richiesta di alcuni colleghi, propone di passare prima all'esame del provvedimento in sede consultiva per procedere successivamente alla discussione della risoluzione all'ordine del giorno.

  La Commissione concorda.

D.L. 120/2013 Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione.
C. 1690 Governo.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 6 novembre 2013.

  Andrea CAUSIN (SCpI), relatore, formula una proposta di parere favorevole.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), come preannunciato dal collega Busto, presenta una proposta di parere alternativo del proprio gruppo (vedi allegato 5).

  Nessuno chiedendo di parlare, la Commissione approva la proposta di parere del relatore, risulta pertanto preclusa la votazione della proposta alternativa di parere.

  La seduta termina alle 15.

RISOLUZIONI

  Giovedì 7 novembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Massimo Felice DE ROSA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 15.

7-00145 Iannuzzi: Sulle attività di controllo, prevenzione e contrasto delle attività illegali di smaltimento dei rifiuti nella Terra dei fuochi.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Tino IANNUZZI (PD) illustra brevemente la propria risoluzione, sottolineando, anzitutto, il carattere trasversale di un'iniziativa assunta insieme alla collega Castiello e a molti altri deputati con l'intento preciso di approfondire la conoscenza della vastità e della gravità del fenomeno degli sversamenti illeciti di rifiuti tossici in Campania e la definizione di soluzioni adeguate alla repressione dei fenomeni criminali, ma anche alla realizzazione di un piano incisivo di bonifiche dei siti contaminati che da troppo tempo è atteso in quella regione.
  Sottolinea, inoltre, che se è vero che la politica, e più in generale la classe dirigente campana, ha accumulato negli anni gravi ritardi e omissioni su questo versante, come su quello connesso della gestione del ciclo dei rifiuti, è altrettanto vero che la questione degli sversamenti illeciti di rifiuti tossici è questione di respiro nazionale e non locale, giacché in quella terra sono confluiti per decenni rifiuti tossici provenienti da aziende di tutto il territorio nazionale e in molti casi anche di Paesi stranieri.
  Per questo, a suo avviso, è giusto che lo Stato e il Governo nazionale si facciano carico di tale complessa questione, al tempo stesso restando in capo alla regione Pag. 61Campania l'obbligo di mettere in campo, con tutta l'urgenza del caso e più di quanto sia stato fatto finora, tutte le risorse disponibili, tutte le energie e tutta la volontà politica che sono richieste per approntare un'azione incisiva e continua nel tempo a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.
  In tal senso, ritiene che gli impegni contenuti nell'atto di indirizzo in titolo, dal rafforzamento delle attività di controllo, prevenzione e contrasto delle attività illegali di smaltimento dei rifiuti nella Terra dei Fuochi, all'assunzione di ogni iniziativa utile da parte del Ministero dell'ambiente, in raccordo con la regione Campania e gli enti locali interessati, per la integrale attuazione del Piano regionale di bonifica dei siti inquinati, all'assunzione di iniziative normative dirette a consentire l'utilizzo dei patrimoni confiscati alla criminalità organizzata per la bonifica dei siti inquinati, all'inasprimento, infine, delle sanzioni previste per i delitti contro l'ambiente e al loro inserimento nel codice penale, possano senz'altro costituire un'utile piattaforma di azione concreta, in grado non solo di avviare a soluzione la drammatica vicenda in questione, ma anche di ricostruire l'indispensabile sentimento di fiducia dei cittadini nella politica e nelle istituzioni.
  Conclude, quindi, segnalando l'esigenza che la Commissione svolga, nell'ambito della discussione della risoluzione in titolo, un breve ciclo di audizioni al fine di acquisire gli elementi conoscitivi e di giudizio indispensabili per addivenire alla definizione di un testo il più possibile condiviso fra le forze parlamentari e, al tempo stesso, il più vicino alle esigenze e ai bisogni del territorio.

  Alessandro BRATTI (PD), nell'esprimere apprezzamento per l'iniziativa assunta dal collega Iannuzzi e per il contenuto dell'atto di indirizzo in titolo, di cui è cofirmatario, ritiene doveroso sottolineare che la sua discussione avrà tanto più valore, quanto più la Commissione riuscirà a mettere a fuoco e ad affrontare una pluralità di questioni che vanno anche al di là delle oggettive priorità messe bene in risalto dal collega Iannuzzi.
  In tal senso, rileva anzitutto che vi è la necessità che il Parlamento provveda, con ogni urgenza, all'approvazione definitiva della proposta di legge per la ricostituzione, anche in questa legislatura, della Commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti. Nel segnalare questo ritardo come uno dei dati più negativi di questo avvio di legislatura, sottolinea che, a suo avviso, tale organo costituisce uno strumento indispensabile per dare forza, incisività, trasparenza e coerenza all'azione della politica, sia nel rapporto con gli altri organi dello Stato, a partire dalla magistratura, sia nel rapporto con la pubblica opinione su temi in molti casi delicati e complessi come ad esempio quelli relativi alla trattazione delle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia.
  Al tempo stesso, ritiene che la discussione della risoluzione in titolo debba costituire un'occasione da non perdere per approfondire, nel dialogo con il Governo, il tema generale della revisione e della semplificazione di tutta la legislazione in materia di bonifiche contenuta nel Codice ambientale. Si tratta di una legislazione che l'esperienza ha dimostrato di non essere stata in grado di conseguire gli obiettivi iniziali, a causa della farraginosità delle procedure. Vi è stato inoltre un malinteso concetto di bonifica che ha, di fatto, impedito di conseguire, in tutto il Paese, in modo continuo, gli obiettivi fondamentali di una progressiva decontaminazione delle aree inquinate, a tutela dei fondamentali diritti dell'ambiente e della salute dei cittadini, e di un loro riuso, in condizioni di sicurezza ambientale, a beneficio della crescita economica e sociale dei territori.
  Conclude, quindi, segnalando la necessità di approfondire anche il tema dell'introduzione nel Codice penale dei reati ambientali, che da troppo tempo viene dibattuto senza esiti positivi, anche in ragione dell'oggettiva complessità giuridica della questione e che, probabilmente, potrebbe essere portato a soluzione, in modo Pag. 62e in tempi ben più rapidi, se, più semplicemente, si scegliesse la strada – già perseguita con successo all'inizio del decennio passato, con la modifica dell'articolo 260 del Codice ambientale relativo al fenomeno del traffico illecito di rifiuti – dell'inasprimento delle fattispecie contravvenzionali già presenti nel medesimo Codice ambientale.

  Massimo Felice DE ROSA, presidente, osserva preliminarmente che il proprio gruppo condivide il contenuto della risoluzione in titolo, ma ritiene che la sensibilità della politica sia intervenuta successivamente all'emergenza. La magistratura, dal canto suo, ha svolto indagini, ma i cittadini campani hanno in questi anni subito i danni derivanti dalla mancanza di azioni incisive a tutela della loro salute e del territorio.
  Con riferimento ai delitti ambientali, non comprende come la politica non possa decidere di approvare provvedimenti su cui sono tutti d'accordo e che sono ispirati al principio europeo del «chi inquina, paga». Si associa ai colleghi nel lamentare il ritardo della costituzione della Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, mentre sulla segretazione delle audizioni dei pentiti, ritiene che si sarebbe dovuto intervenire in maniera più incisiva per rimuovere gli effetti degli sversamenti denunciati e che su questo aspetto vi sia stata una latitanza della politica. Riguardo alle bonifiche ritiene che la responsabilità della politica sia quella di reperire i fondi per bonificare. Ritiene infine che si debba riconsiderare anche il ruolo dei commissari che, a suo avviso, hanno evidenziato notevoli carenze nella gestione delle situazioni di emergenza.

  Massimiliano MANFREDI (PD) paventa il rischio che, nella situazione della Campania si compiano analisi approfondite senza approdare alla soluzione di un problema annoso e gravissimo. Sottolinea che ancora in questi giorni sono effettuati sversamenti nella Terra dei fuochi e vi è la necessità di introdurre misure che impediscano questi reati. Lamenta che sulla vicenda vi è un rilevante aspetto di speculazione economica e di concorrenza sleale che danneggia pesantemente l'economia campana e, in particolare, le filiere di produzione agroalimentare comprese quelle che sono assolutamente sicure. Sulle dichiarazioni dei pentiti, ricorda la vicenda della desegretazione delle dichiarazioni rese da Schiavone presso la Commissione bicamerale, aggiungendo che vi sono altri pentiti che con il loro contributo hanno consentito il ritrovamento di sostanze inquinanti.
  Con riferimento alla questione delle bonifiche, sottolinea l'esigenza di mappare i territori e le cosiddette aree no food per garantire l'agricoltura locale. Il limite nella vicenda delle bonifiche è che le risorse sono state stanziate, ma non si portano a termine le operazioni di bonifica perché non si riesce mai ad andare oltre le attività iniziali di caratterizzazione dei siti inquinati. A tutt'oggi non si è arrivati alla bonifica di neanche un decimo dei 2.153 siti campani e si sono sprecate ingenti risorse. Ricorda che sono ancora disponibili presso il Ministero dell'ambiente circa 3 miliardi per le bonifiche, di cui circa il 30 per cento da destinare alla regione Campania, che non possono tuttavia essere utilizzati per le vicende connesse al vincolo del patto si stabilità interno. Chiede, infine, di sollecitare le Presidenze di Camera e Senato per l'istituzione della Commissione bicamerale d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti.

  Massimo Felice DE ROSA, presidente, assicura che riferirà al presidente Realacci la richiesta del deputato Manfredi in merito alla costituzione della Commissione di inchiesta.

  Alberto ZOLEZZI (M5S), nell'associarsi al rammarico del collega Bratti per il fatto che, ad oggi, non sia stata ancora ricostituita la Commissione parlamentare d'inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, concorda con quanto affermato dal collega Iannuzzi, e da altri colleghi intervenuti, circa la necessità che, in questa Pag. 63circostanza, sia la VIII Commissione a farsi carico di tutti i temi legati alla vicenda dello sversamento illegale dei rifiuti nella regione Campania e, più in generale, su tutto il territorio nazionale.
  Al tempo stesso, ritiene apprezzabile l'indicazione del collega Manfredi di individuare, soprattutto con riferimento alla situazione della regione Campania, dove si contano oltre 2.000 aree contaminate, le priorità sulle quali intervenire con immediatezza e in modo incisivo e completo per dimostrare che è possibile portare a soluzione, a partire dai casi più gravi, una vicenda che mette concretamente in pericolo la serenità della vita quotidiana e la stessa incolumità dei cittadini. Aggiunge, peraltro, che una discussione approfondita di tutti i temi sul tappeto, potrebbe consentire, a suo avviso, di dare soluzione anche all'annosa questione dello smaltimento delle cosiddette ecoballe, senza essere costretti a destinarle all'incenerimento, con tutti i rischi che questo comporterebbe sia sul piano ambientale che su quello sanitario, quasi fosse l'unica soluzione possibile.
  Conclude, quindi, segnalando l'esigenza di tutelare – come altri hanno già fatto notare – la filiera agroalimentare di qualità della regione Campania, che rischia davvero di subire pesantemente le conseguenze dovute anche all'impatto mediatico delle notizie relative ai fenomeni di sversamento illegale dei rifiuti in quella regione, ferma restando l'esigenza di tenere al primo posto l'obiettivo della tutela della salute dei cittadini e delle famiglie che vivono sul territorio.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), nel fare riferimento alle considerazioni svolte dai colleghi precedentemente intervenuti, a partire da quelle del collega Bratti, ritiene anch'egli che la Commissione debba cogliere l'occasione della discussione della risoluzione in titolo per porre con forza, nel dialogo con il Governo, la questione della modernizzazione della normativa in materia di bonifiche dei siti inquinati e quella, non meno importante, del superamento dei vincoli del Patto di stabilità interno per gli interventi di bonifica delle aree contaminate posti in essere dagli enti territoriali con fondi propri.

  Massimo Felice DE ROSA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.50.

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