CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 novembre 2013
118.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Giovedì 7 novembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 13.10.

Introduzione dell'articolo 372-bis del codice penale, concernente il reato di depistaggio.
C. 559 Bolognesi.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Walter VERINI (PD), relatore, ritiene opportuno, in primo luogo, sottolineare come il primo firmatario della proposta di legge in esame sia il collega Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione tra i familiari delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980.
  Osserva, quindi, come l'articolo unico della proposta di legge AC 559 introduca nel codice penale l'articolo 372-bis che sanziona il delitto di depistaggio, nuova fattispecie illecita.
  Il nostro codice penale prevede reati che perseguono un obiettivo simile – indirizzare su una falsa pista le indagini penali svolte dall'autorità giudiziaria – come la falsa testimonianza, la calunnia e l'autocalunnia, il favoreggiamento, il falso ideologico, le false informazioni al pubblico ministero. Si tratta – come per il depistaggio – di comportamenti, anche omissivi, volti con diverse modalità ad ostacolare l'acquisizione della prova o l'accertamento dei fatti nel processo penale.
  Nella relazione di accompagnamento si legge che «Dalla strage di piazza Fontana in poi, le omissioni, le bugie e la distruzione di documenti hanno impedito che si Pag. 24potesse giungere alla scoperta dei responsabili materiali e morali degli attentati che hanno devastato il Paese fino al 1993».
  In particolare viene evidenziato come spesso chi ha interesse a non far scoprire la verità abbia messo in campo non tanto i segreti ufficiali quanto un segreto strisciante, non ufficiale né ratificato da alcuna autorità. Fino ad oggi, tuttavia, a queste condotte – inqualificabili per gravità politica e morale – non hanno mai corrisposto sanzioni adeguate, limitandosi l'ordinamento a prevedere per casi simili i reati di falsa testimonianza, omissione o soppressione di atti d'ufficio, senza evidenziare le conseguenze che tali condotte hanno, sul piano penale e della verità.
  L'articolo in esame introduce nel codice penale l'articolo 372-bis (rubricato come «Depistaggio») ovvero il reato del pubblico ufficiale che – richiesto dall'autorità giudiziaria di fornire informazioni in un procedimento penale riguardanti fatti, notizie o documenti concernenti alcuni specifici reati – afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte, intorno ai fatti sui quali è interrogato.
  La sanzione prevista è la reclusione da 6 a 10 anni.
  La formulazione della nuova norma penale ricalca in parte quella sulle false informazioni al P.M. (articolo 371-bis) e sulla falsa testimonianza (articolo 372 codice penale) da cui differisce per alcuni aspetti.
  Rispetto sia alle false informazioni al PM che alla falsa testimonianza è un reato proprio, in quanto prevede come autore il solo pubblico ufficiale. Rispetto alla falsa testimonianza, la «sede» di commissione del reato non è quella testimoniale ma quella dell'assunzione di informazioni; pare quindi che ci si riferisca alla fase delle indagini preliminari (nonostante sia fatto riferimento non al PM ma all’«autorità giudiziaria» procedente all'assunzione delle informazioni); non è integrato con il riferimento al contenuto delle informazioni sui fatti oggetto dell'interrogatorio (come fa, oltre all'articolo 371-bis sulle false informazioni al p.m., l'articolo 372 codice penale per la falsa testimonianza): «...afferma il falso o nega il vero, ovvero tace, in tutto o in parte, ciò che sa, intorno ai fatti sui quali è interrogato». È sanzionato solo in riferimento ad un limitato catalogo di reati.
  I reati per cui può essere sanzionato il depistaggio sono: i reati diretti all'eversione dell'ordine costituzionale; i reati di strage previsti dagli articoli 285 (Devastazione, saccheggio e strage) e 422 (Strage) del codice penale; i reati previsti dall'articolo 416-bis (associazione mafiosa); i reati di cui all'articolo 74 del testo unico stupefacenti (Associazione finalizzata al traffico di droga); i reati di cui all'articolo 1 della legge 25 gennaio 1982, n. 17 (Associazione segreta); i reati concernenti il traffico illegale di armi, materiale nucleare, chimico o biologico.
  Segnala che il codice penale non prevede alcun titolo o capo esplicitamente riferito ai «reati diretti all'eversione dell'ordine costituzionale». Tale ultima formulazione che, ex articolo 11 della legge 304/1982, corrisponde, per ogni effetto giuridico all'espressione «eversione dell'ordine democratico» è comunque presente sia nel codice penale che in quello processuale penale e in leggi speciali congiuntamente ai reati di terrorismo (delitti o reati commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordinamento costituzionale).
  La nuova disciplina non può, come ricorda anche la relazione illustrativa, essere applicata a coloro (pubblici ufficiali, pubblici impiegati e incaricati di un pubblico servizio) che hanno l'obbligo di astensione dal deporre su fatti coperti dal segreto di Stato (ex articolo 202 codice di produce penale).

  Giulia SARTI (M5S) pur conoscendo quali e quanti siano gli impegni della Commissione Giustizia in questi mesi, ritiene che il provvedimento in esame dovrebbe essere esaminato prioritariamente, trattandosi di un intervento normativo che il Paese attende da molto tempo. Ringrazia quindi il collega Paolo Bolognesi, che conosce per il suo impegno, per avere presentato questa proposta di legge.

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  Donatella FERRANTI, presidente, si associa al ringraziamento rivolto all'onorevole Bolognesi e fa presente come, proprio in considerazione dell'importanza e delicatezza del tema trattato, il provvedimento sia stato inserito nel calendario dei lavori della Commissione, nonostante si fosse stabilito che non sarebbero state calendarizzate nuove proposte di legge finché la Commissione non avesse esaurito l'esame di taluni provvedimenti particolarmente impegnativi.

  Alfredo BAZOLI (PD) rileva come la fattispecie penale in esame, pur essendo forse sconosciuta agli altri ordinamenti giuridici, sia comunque figlia della storia di questo Paese, caratterizzata da gravissimi atti di terrorismo seguiti da vicende giudiziarie che non si sono concluse con l'accertamento della verità, anche a causa dell'intervento di fattori inquinanti provenienti da apparati dello Stato, che hanno reso impossibile l'accertamento dei fatti. Osserva come tali vicende abbiano finito per incidere sulla qualità stessa della nostra democrazia, rendendola opaca, ed esprime l'auspicio che l'approvazione della proposta di legge in esame contribuisca ad evitare che ciò che è successo in passato accada ancora.

  Paolo BOLOGNESI (PD) esprime soddisfazione per l'avvio dell'esame in Commissione di una proposta di legge che costituisce il frutto di un lungo lavoro. Ricorda come in Italia vi siano state quattordici stragi, ed altri fatti eversivi, rispetto ai quali vi è stata un'interferenza da parte di istituzioni e, segnatamente, dei servizi segreti, con lo scopo di nascondere la verità ai magistrati. Auspica che si stia compiendo un primo passo concreto per introdurre nell'ordinamento un importante strumento di tutela e trasparenza.

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 7 novembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il Sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 13.35.

5-01202 Velo: Sulla soppressione della sezione distaccata di Portoferraio in seguito all'entrata in vigore del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155.

  Il sottosegretario Cosimo Maria FERRI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Silvia VELO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta formita dal rappresentante dal Governo. Reputa, infatti, positivo l'impegno assunto dal Ministro della giustizia, come risulta dalla parte conclusiva della risposta. Ricorda, tuttavia, come la riforma della geografia giudiziaria, da lei condivisa insieme al suo partito, preveda anche la possibilità di valutare l'esistenza di casi eccezionali e di verificare i disservizi derivanti dalla sua applicazione. Evidenzia quindi come la situazione dell'Isola d'Elba sia assolutamente unica, e come sia eccezionalmente gravoso e costoso per i suoi abitanti, in seguito alla soppressione della sezione distaccata di Portoferraio, raggiungere il tribunale di Livorno. Ritiene quindi urgente e indifferibile la riapertura della predetta sede distaccata.

  Donatella FERRANTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.50.

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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 7 novembre 2013. — Presidenza del presidente Donatella FERRANTI. — Interviene il Sottosegretario di Stato alla giustizia Cosimo Maria Ferri.

  La seduta comincia alle 13.50.

  Donatella FERRANTI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-01388 Molteni ed altri: Sulla normativa relativa alle spese processuali in materia elettorale.

  Nicola MOLTENI (LNA) rinuncia ad illustrare l'interrogazione.

  Il sottosegretario Cosimo Maria FERRI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Nicola MOLTENI (LNA) ringrazia il Sottosegretario della risposta fornita, della quale si dichiara parzialmente soddisfatto. Ritiene, infatti, comunque necessario che il Governo intervenga, anche con adeguate iniziative normative, al fine di garantire che la quantificazione delle spese processuali nei procedimenti in materia elettorale, nel caso di specie assolutamente esorbitanti, non costituisca un disincentivo al ricorso a questi fondamentali strumenti di democrazia.

  Donatella FERRANTI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

INTERROGAZIONI

5-01041 Magorno: Sulla situazione del tribunale di Rossano a seguito della riforma della geografia giudiziaria.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

5-01389 Daniele Farina: Sulla situazione delle assunzioni relative al concorso di educatore penitenziario del 2004.

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