CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 24 ottobre 2013
110.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 24 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 9.05.

DL 101/2013: Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
C. 1682-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame delle proposte emendative contenute nel fascicolo n. 2 e non comprese nel fascicolo n. 1.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Angelo RUGHETTI (PD), relatore, comunica che l'Assemblea ha trasmesso il fascicolo n. 2 degli emendamenti il quale contiene, rispetto al fascicolo n.1 sul quale la Commissione bilancio ha espresso parere nella seduta del 23 ottobre 2013, i nuovi emendamenti 2.400, 2.401, 3.400, 4.400, 4.401, 4.402, 4.403 e 4-bis.401 delle Commissioni e l'emendamento 11.500 del Governo. Con riferimento ai profili rilevanti dal punto di vista finanziario, fa presente che l'emendamento 3.400 esclude le società controllate direttamente o indirettamente da amministrazioni o enti pubblici emittenti strumenti finanziari dall'applicazione delle disposizioni di cui al comma 7-ter, concernenti la cessazione del rapporto di lavoro dei dirigenti delle suddette società, che risultino titolari di trattamento pensionistico di vecchiaia o di anzianità, osservando peraltro come gli eventuali effetti di risparmio derivanti dal Pag. 34citato comma 7-ter non vengono utilizzati ai fini della copertura di oneri derivanti dal provvedimento. Rileva altresì che, con riferimento all'emendamento 4-bis.401, che è volto ad escludere le IPAB dall'applicazione delle disposizioni vigenti in materia di patto di stabilità interno, appare opportuno che il Governo chiarisca se tale estensione possa pregiudicare gli obiettivi di finanza pubblica già previsti a legislazione vigente. In relazione alla proposta emendativa 11.500 del Governo, corredata di relazione tecnica, fa presente che essa riproduce, sostanzialmente, il testo dell'emendamento Vignali 11.300, degli identici emendamenti Latronico 11.301 e Bratti 11.302, nonché degli identici emendamenti Braga 11.13, Pizzolante 11.206 e Invernizzi 11.258, già contenuti nel fascicolo n.1 e sui quali non sono stati rilevati profili problematici dal punto di vista finanziario. Con riferimento ai restanti emendamenti 2.400, 2.401, 4.400, 4.401, 4.402 e 4.403 segnala che non vi sono osservazioni da formulare in merito ai profili finanziari. Per quanto concerne infine i subemendamenti trasmessi dall'Assemblea, rileva che il subemendamento 0.4-bis.401.1 non appare superare i profili problematici rilevati con riferimento all'emendamento 4-bis.401, proponendo invece di esprimere parere di nulla osta sui subemendamenti 0.2.401.1, 0.4.401.1, 0.4.401.2, 0.11.500.1, 0.11.500.2 e 0.11.500.3.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere contrario sull'emendamento 4-bis.401 e sul subemendamento 0.4-bis.401.1, in quanto privi delle necessarie coperture finanziarie, nulla osta su tutte le restanti proposte emendative.

  Maino MARCHI (PD), con riferimento all'emendamento 4-bis.401, ritiene che le istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (IPAB) e le aziende pubbliche di servizi alla persone (ASP) facciano parte di un comparto diverso da quello degli enti locali e che per tale motivo debbano essere escluse dal patto di stabilità interno. In proposito, rileva che la mancata esclusione delle IPAB e delle ASP dall'applicazione delle disposizioni relative al patto di stabilità significherebbe, di fatto, rinunciare ad un intervento pubblico nel settore affidandolo interamente a soggetti privati.

  Laura CASTELLI (M5S), nel concordare con le considerazione dell'onorevole Marchi, fa presente che, a suo avviso, le IPAB e le ASP non debbano essere soggette ai vincoli del patto di stabilità.

  Rocco PALESE (PdL) osserva come il patto di stabilità interno rappresenti l'unico strumento idoneo a garantire un efficace controllo sulle spese delle IPAB e delle ASP, sovente interessate da fenomeni di cattiva gestione, suscettibili di determinare un impatto negativo sulla finanza pubblica.

  Maino MARCHI (PD), nel dissentire dalle osservazioni dell'onorevole Palese, fa presente che la normativa vigente prevede strumenti di controllo sull'attività delle IPAB e delle ASP, demandati alla competenza delle regioni. Fa presente inoltre che la mancata esclusione delle predette istituzioni dal perimetro del patto di stabilità comporterebbe una sostanziale penalizzazione dell'intero settore, privandolo delle risorse necessarie a competere con i soggetti privati.

  Gianni MELILLA (SEL), nel condividere i rilievi dell'onorevole Marchi, rileva come l'assoggettamento delle IPAB e delle ASP ai vincoli del patto di stabilità rischi di determinare una significativa riduzione del livello e degli standard di qualità del sistema del welfare locale. In proposito evidenzia che le predette istituzioni svolgono, a livello locale, un importante ruolo nell'assistenza agli anziani, ai disabili ed in favore dei soggetti socialmente svantaggiati.

  Angelo RUGHETTI (PD), relatore, sottolinea che la proposta di parere contrario sull'emendamento 4-bis.401 e sul subemendamento 0.4-bis.401.1 è motivata unicamente da profili di carattere finanziario e non da valutazioni di merito riguardanti il ruolo e l'operato delle IPAB e delle ASP.

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  Rocco PALESE (PdL), richiamando l'intervento dell'onorevole Marchi, precisa di essere favorevole ad una totale gestione pubblica delle IPAB e delle ASP, sulla cui gestione tuttavia appare opportuno garantire efficaci forme di controllo.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI, nel ribadire il parere contrario sull'emendamento 4-bis.401 e sul subemendamento 0.4-bis.401.1, fa presente che, senza entrare nel merito politico della questione, l'esclusione delle IPAB e delle ASP dai vincoli del patto di stabilità richiederebbe precisi spazi finanziari, per i quali al momento non sono state individuate le necessarie risorse.

   Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che la questione potrà essere oggetto di discussione nel corso dell'esame del provvedimento in Assemblea.

  Angelo RUGHETTI (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,
   esaminate le proposte emendative riferite al progetto di legge C. 1682-A Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 101 del 2013 recante Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni, contenute nel fascicolo n. 2 e non comprese nel fascicolo 1;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;

  esprime

PARERE CONTRARIO

  sull'emendamento 4-bis.401 e sul subemendamento 0.4-bis.401.1, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

  sulle restanti proposte emendative, contenute nel fascicolo n. 2 e non comprese nel fascicolo 1».

  Maino MARCHI (PD) chiede che si proceda alla votazione per parti separate del parere proposto dal relatore, nel senso di votare prima la proposta di parere contrario sul subemendamento 0.4-bis.401.1 e di nulla osta sulle restanti proposte emendative e quindi la proposta di parere contrario sull'emendamento 4-bis.401.

  Giulio MARCON (SEL) si associa alla richiesta dell'onorevole Marchi.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva la proposta di parere contrario sull'emendamento 4-bis.401 nonché la proposta di parere contrario sul subemendamento 0.4-bis.401.1 e di nulla osta sulle restanti proposte emendative contenute nel fascicolo n. 2 e non comprese nel fascicolo n. 1.

  La seduta termina alle 9.25.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 24 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 19.20.

DL 101/2013: Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
C. 1682-A Governo, approvato dal Senato.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame delle proposte emendative elaborate dal Comitato dei nove.

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  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è stato richiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione tramite impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Angelo RUGHETTI (PD), relatore, segnala che l'Assemblea ha trasmesso gli emendamenti 1.700, 2.700, 4.700, 4-ter.700, approvati dalle Commissioni. Con riferimento alla proposta emendativa 4-ter.700 rileva che la stessa è volta a reintrodurre i congedi parentali di maternità e paternità di cui al testo unico n. 151 del 2001 tra i periodi di servizio effettivo ai fini dell'erogazione dei trattamenti pensionistici anticipati e che tali fattispecie erano già previste nel testo approvato dalle Commissioni, sul quale la Commissione bilancio ha espresso, nella seduta del 23 ottobre 2013, parere contrario, in assenza di una quantificazione dei relativi oneri. Rileva inoltre che la proposta emendativa quantifica invece gli stessi nella misura di 0,6 milioni nel 2013, 3 milioni nel 2014, 5 milioni nel 2015, 8,7 milioni nel 2016 e 11,4 milioni a decorrere dal 2017 e provvede alla loro copertura a valere sul fondo per la stabilizzazione di cui all'articolo 3, comma 97, della legge n. 244 del 2007. In proposito chiede al rappresentante del Governo di confermare la congruità della quantificazione degli oneri recata dalla proposta emendativa in esame. Con riferimento, invece, ai benefici di analoga natura riconosciuti in relazione alle donazioni di sangue e di emocomponenti, fa presente che la proposta emendativa recepisce integralmente la condizione, al fine di garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, formulata nel parere reso dalla Commissione bilancio nella seduta del 23 ottobre 2013. Osserva infine che le restanti proposte emendative non appaiono invece presentare profili problematici dal punto di vista finanziario.

  Il sottosegretario Sesa AMICI concorda con le osservazioni del relatore ed esprime parere favorevole sull'emendamento 4-ter.700, confermando la congruità della quantificazione degli oneri ivi prevista, e nulla osta sulle restanti proposte emendative.

  Angelo RUGHETTI (PD), relatore, formula la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,
   esaminate le proposte emendative 1.700, 2.700, 4.700 e 4-ter.700 riferite al progetto di legge C. 1682-A Governo, approvato dal Senato, di conversione in legge del decreto-legge n. 101 del 2013 recante Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni;
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo;

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  sull'emendamento 4-ter.700;

NULLA OSTA

  sugli emendamenti 1.700, 2.700, 4.700.

  Conseguentemente, si intende revocata la condizione formulata – ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione – all'articolo 4-ter nel parere espresso in data 23 ottobre 2013».

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 19.25.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

DL 120/2013: Misure urgenti di riequilibrio della finanza pubblica nonché in materia di immigrazione C. 1690 Governo.