CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 21 ottobre 2013
107.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 159

SEDE REFERENTE

  Lunedì 21 ottobre 2013. — Presidenza del presidente Giancarlo GALAN. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Gian Luca Galletti.

  La seduta comincia alle 21.10.

DL 104/2013: Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca.
C. 1574 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 ottobre 2013.

  Giancarlo GALAN, presidente, avverte che è stato richiesto, da parte dei rappresentanti dei gruppi Movimento 5 Stelle (M5S), Sinistra Ecologia Libertà (SEL) e Il Popolo delle libertà – Berlusconi Presidente (PDL) in Commissione, che la pubblicità dei lavori dell'odierna seduta della Commissione sia assicurata anche attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Maria COSCIA (PD) si associa alla richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Giancarlo GALAN (PdL), presidente, comunica che il collega Di Lello è stato colpito da un grave lutto familiare. Esprime, anche a nome della Commissione, il sentimento del più profondo cordoglio al collega Di Lello. Tenuto conto della sua impossibilità a partecipare ai lavori della seduta odierna, non essendovi obiezioni, avverte che tutti gli emendamenti del collega Di Lello, riferiti agli articoli che saranno esaminati nel corso della medesima seduta, si intendono accantonati.
  Avverte quindi che sul testo del disegno di legge in esame la VI Commissione ha espresso parere favorevole con condizione e osservazione; si resta pertanto in attesa del parere di competenza della I Commissione.

  Elena CENTEMERO (PdL) fa presente che la I Commissione non ha ancora reso il parere in quanto si esprimerà sul testo definitivo.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, rappresenta alla Commissione di aver acquisito Pag. 160preliminarmente la valutazione negativa del Governo su alcuni emendamenti da lui presentati che ritiene politicamente significativi. Si tratta di una scelta che considera volta ad impedire la prosecuzione dell'esame del provvedimento.

  Umberto D'OTTAVIO (PD) chiede di conoscere quali sono gli emendamenti sui quali il Governo si sarebbe espresso negativamente.

  Giancarlo GALAN (PdL), presidente e relatore, segnala che il parere negativo del Governo riguarda gli emendamenti all'articolo 20 e quindi la questione del bonus maturità per l'accesso ai corsi di laurea nonché all'articolo 25, in materia di copertura finanziaria.

  Maria COSCIA (PD) chiede innanzitutto se la posizione del Governo sia stata formalizzata con l'espressione di un parere.

  Giancarlo GALAN, presidente, ribadisce che il Governo gli ha fatto pervenire la propria posizione sugli articoli da 20 a 25.

  Maria COSCIA (PD) non comprende se la posizione espressa dal presidente sia stata adottata in tale sua qualità ovvero in quella di relatore sul provvedimento. Ritiene infatti che non rientri nelle prerogative del presidente quella decidere di interrompere la discussione sul decreto, tanto meno nella sua qualità di relatore in virtù della quale dovrebbe procedere all'esame degli articoli discutendone nel merito. Aggiunge che sarebbe stato preferibile si fosse proposto un accantonamento di alcuni articoli, come sempre fatto finora. Rileva, pertanto, che la Commissione dovrebbe procedere all'accantonamento dell'articolo 20 e quindi proseguire l'esame delle proposte emendative relative all'articolo 21.

  Nicola FRATOIANNI (SEL) evidenzia che la Commissione, nella sua autonomia potrebbe discutere il merito delle proposte emendative. Chiede, al riguardo, se tale possibilità sia eventualmente preclusa dalla necessità che la maggioranza raggiunga un accordo preventivo sul contenuto delle predette proposte emendative. Non ritiene peraltro vi sia alcun impedimento per la Commissione, come si suol dire, di mandare sotto il Governo, approvando emendamenti sui quali l'Esecutivo si è dichiarato contrario.

  Elena CENTEMERO (PdL) osserva che il suo gruppo ha proposto al Governo due riformulazioni possibili dell'articolo 20. Ritiene che si possa quindi procedere all'esame del provvedimento, accantonando eventualmente gli emendamenti che necessitano di un ulteriore approfondimento.

  Luigi GALLO (M5S), nel sottolineare di non aver compreso se la comunicazione del presidente relativa all'impossibilità di procedere all'esame del provvedimento sia stata adottata nella sua qualità di presidente della Commissione ovvero di relatore, osserva che il suo gruppo ritiene necessario continuare la seduta odierna, nello spirito di leale collaborazione e confronto schietto avuto durante le ultime settimane. Rileva peraltro che ove, eventualmente, dovessero permanere le criticità evidenziate dal relatore, la Commissione potrebbe, come accaduto finora, deliberare di accantonare alcune proposte emendative. Evidenzia, d'altra parte, che in caso contrario muterebbe l'atteggiamento di disponibilità e di equilibrio che ha connotato sino ad oggi il dibattito in Commissione, soprattutto da parte del gruppo che rappresenta.

  Francesco D'UVA (M5S), nel segnalare che sulla materia del cosiddetto bonus maturità esistono diverse proposte emendative quali ad esempio l'emendamento Bonafè 20.6 e il suo emendamento 20.10, auspica si trovi una formulazione di un emendamento che possa essere condiviso da maggioranza e opposizione. Ritiene che sarebbe questo il giusto percorso per realizzare l'obiettivo comune, di particolare Pag. 161interesse del suo gruppo, di risolvere i problemi concreti degli studenti.

  Giancarlo GIORDANO (SEL), nell'osservare che il comportamento di una parte della maggioranza non lo sorprende perché già attuato nei mesi scorsi, segnala che il ruolo di garanzia che dovrebbe connotare la presidenza della Commissione non è stato assicurato nella circostanza in discussione. Nell'evidenziare che il suo gruppo ed il gruppo Movimento 5 Stelle non hanno mai posto condizioni ostative all'esame del decreto, dichiara che la responsabilità di non portare avanti i lavori grava tutta sulla maggioranza. Considera d'altro canto sorprendente che non siano state trovate soluzioni ai problemi connessi ad alcune proposte emendative. Ritiene, anzi, che la maggioranza stia boicottando il provvedimento in discussione attraverso i molti accantonamenti, sintomo dei disaccordi politici ancora rimasti irrisolti, soprattutto in riferimento ai problemi nodali del decreto. Auspica quindi che i gruppi di maggioranza pervengano ad un chiarimento al più presto, proprio allo scopo di consentire alla Commissione di procedere nell'esame del provvedimento.

  Manuela GHIZZONI (PD) precisa che non c’è alcun disaccordo all'interno della maggioranza, ricordando, a riguardo, che proprio nella giornata odierna ha avuto luogo un incontro tra i gruppi di maggioranza per approfondire alcune questioni di merito. Segnala inoltre che in occasione dell'esame del decreto sulla pubblica amministrazione, altre Commissioni hanno esaminato solo gli emendamenti segnalati, per snellire lo svolgimento del dibattito, mentre nella VII Commissione si sono discusse tutte le proposte emendative al fine svolgere una discussione il più possibile completa fra le forze politiche, finalizzata a migliorare il testo originario. Chiede quindi al presidente Galan di chiarire la sua posizione, non ritenendo opportuno e appropriato bloccare i lavori della Commissione. Quanto alla questione specifica della copertura finanziaria, evidenzia che è la Commissione bilancio l'organo competente ad approfondire tale problematica. Auspica, in conclusione, che la Commissione possa procedere nella seduta odierna al seguito dell'esame del provvedimento come previsto, esaminando le proposte emendative presentate.

  Milena SANTERINI (SCpI) fa presente che non c’è un problema politico tra maggioranza e opposizione sulla questione del cosiddetto bonus maturità. Segnala quindi che la diversa posizione assunta dal Governo su tale tema rientra nella normale dialettica politica.

  Elena CENTEMERO (PdL) ribadisce che il suo gruppo ha espresso una posizione concorde a quella degli altri rappresentanti della maggioranza sull'andamento dei lavori della Commissione. Evidenzia quindi che si potrebbe proseguire nell'esame degli altri emendamenti, auspicando che si raggiunga un accordo sulla questione specifica del bonus maturità, favorendo la ricerca di ciò che unisce e non di ciò che divide.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI, nel dichiarare di comprendere la posizione espressa dal presidente Galan, comunica che il Governo ha preso atto della posizione comune di maggioranza e opposizione sulla necessità di risolvere il problema del bonus maturità. Allo stesso tempo, evidenzia che una soluzione tecnica che garantisca i partecipanti al concorso che non hanno potuto usufruire del bonus è ancora in fase di esame. Ritiene in ogni caso necessario approfondire le proposte emendative riferite ad altri articoli, segnatamente gli articoli 21 e 22, rinviando quelle riferite agli articoli 20 e 19. Quanto alle proposte emendative riferite di cui all'articolo 25, segnala che la copertura finanziaria non può non essere esaminata anche dalla VII Commissione, visto che si tratta di una questione eminentemente politica e di merito che va approfondita nella Commissione competente. Ritiene quindi necessario confrontarsi sul tema indicato sia con il relatore Pag. 162che con il Ministero dell'economia e delle finanze.

  Giancarlo GALAN (PdL), presidente e relatore, precisa innanzitutto che, in qualità di relatore, ha tutto il diritto di rappresentare l'esigenza di un approfondimento di alcuni temi che ritiene importanti ai fini del proseguimento dell'esame del provvedimento; questioni politicamente dirimenti, visto che si tratta ancor più di un decreto-legge. Nel merito, aggiunge d'altra parte che ove si confermasse la copertura finanziaria del provvedimento assicurata attraverso la tassazione sugli alcolici, non esiterebbe un momento a rassegnare le proprie dimissioni da relatore. Deve peraltro ricordare ai colleghi di essere il primo ad aver preteso dal Governo un confronto con la Commissione – in tutte le sue componenti – nel merito delle questioni affrontate. Per questo, finora, ha assunto il compito di portare a compimento l'esame del decreto, migliorandolo, senza subire peraltro scelte che non condivide. Ribadisce quindi la propria disponibilità a proseguire nel percorso finora seguito, sottolineando però che non ritiene di poter sostenere un eventuale mandato a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento, nel caso in cui la Commissione non approfondisse adeguatamente tematiche fondamentali, appunto quali quelle da lui rappresentate.

  Luigi GALLO (M5S), avendo preso atto dei chiarimenti forniti dal relatore, ritiene che si possa andare avanti nell'esame del provvedimento, a cominciare, ad esempio, dall'articolo 19. In caso contrario, riterrebbe opportuno che la Commissione si pronunciasse sulla proposta di sospendere o rinviare i lavori.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, al collega Gallo ricorda che, in qualità di relatore, è tenuto ad esercitare il proprio ruolo, acquisendo tutti gli elementi necessari, in particolare da parte del Ministro dell'istruzione, confrontandosi con gli altri gruppi parlamentari sui temi in questione, anche sospendendo brevemente la seduta. Si tratta di una scelta che ha inteso seguire fin dall'inizio, al fine di migliorare il testo in esame per non giungere all'esame dell'Assemblea senza aver esaminato in Commissione alcuni articoli che ritiene fondamentali per l'approvazione dell'intero provvedimento.

  Giancarlo GIORDANO (SEL) chiede al presidente quali siano i tempi che ritiene necessari per acquisire gli elementi indicati, eventualmente aggiornando la seduta in corso.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, ritiene che una breve sospensione della seduta potrebbe consentire di svolgere gli approfondimenti necessari con il rappresentante del Governo e con tutte le forze politiche, per poi valutare di convocare un Ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti di gruppo.

  Maria COSCIA (PD) non condivide la proposta del presidente Galan, il quale, in qualità di presidente, decide di sospendere la seduta, mentre, nella medesima veste, non permette al Governo di esprimere il proprio parere sugli emendamenti al provvedimento non ancora esaminati.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, ne prende atto.

  Luigi GALLO (M5S), anche a nome del suo gruppo, chiede che si voti in Commissione sul proseguimento o meno dei lavori, in analogia con quanto avviene in Assemblea.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, ribadisce che in qualità di relatore sul provvedimento ritiene necessario svolgere un approfondimento sulle questioni evidenziate. Apprezzate le circostanze, sospende quindi la seduta.

  La seduta, sospesa alle 21.45, è ripresa alle 22.25.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, avverte che, a seguito dei colloqui da ultimo Pag. 163intervenuti con i rappresentanti dei gruppi di maggioranza e il rappresentante del Governo, si potrà giungere ad un confronto aperto sul tema del cosiddetto bonus maturità. Aggiunge che il medesimo rappresentante dell'Esecutivo si è impegnato a chiarire con il relatore le questioni concernenti l'articolo 25 del decreto-legge nella giornata di domani, ritirando i pareri riferiti all'articolo 25, già a lui anticipati. Reputa pertanto opportuno che i lavori della Commissione proseguano anche nella seduta odierna, proponendo di accantonare l'esame delle proposte emendative riferite agli articoli 19 e 20, secondo quanto richiesto dal rappresentante del Governo, per passare all'esame degli emendamenti concernenti gli articoli 21 e 22.

  Luigi GALLO (M5S) rappresenta l'esigenza che la predetta proposta di accantonamento sia posta in votazione.

  Giancarlo GIORDANO (SEL), pur ritenendo corretto che i lavori della Commissione proseguano nella seduta odierna, chiede tuttavia che siano forniti maggiori chiarimenti in merito al confronto che il relatore ha avuto con il Governo.

  Maria COSCIA (PD) fa presente che, a suo avviso, la situazione è estremamente chiara, in quanto è stata formulata una proposta di accantonamento degli articoli 19 e 20, mentre, per quanto riguarda l'articolo 25, si è in attesa di chiarimenti da parte del Governo. Precisa che pertanto, allo stato, non si è nelle condizioni di proseguire l'esame con riferimento a tale disposizione. Rileva, d'altro canto, che il Governo non ha formalizzato alcuna proposta di parere sugli emendamenti riferiti all'articolo 25.

  Giancarlo GIORDANO (SEL), intervenendo per una precisazione, rileva di non comprendere quanto riferito da relatore circa il ritiro da parte del rappresentante del Governo dei pareri all'articolo 25, in verità non resi. A proposito poi dei contrasti registratisi tra il Governo e i gruppi parlamentari della maggioranza rileva che, così facendo, l'opposizione paradossalmente rischia di perdere il suo ruolo.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI replica alla considerazione svolta dal deputato Giordano, facendo presente che il Governo non ha ritirato il proprio parere, ma lo ha rinviato ad un momento successivo, in attesa di chiarire con il relatore le questioni rimaste aperte.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, evidenzia che, al di là delle questioni puramente formalistiche, dal punto di vista sostanziale è chiaro che non vi sono le condizioni per procedere all'esame delle proposte emendative riferite agli articoli 19, 20 e 25, ribadendo che, per quanto riguarda quest'ultimo, il Governo gli ha anticipato la propria posizione contraria sulle propose emendative da lui presentate. Rappresenta peraltro la propria soddisfazione per il fatto che il rappresentante dell'Esecutivo si è impegnato ad approfondire nella giornata di domani le questioni rimaste aperte, riferite ai temi indicati.
  Propone quindi di accantonare gli emendamenti riferiti agli articoli 19 e 20.

  La Commissione delibera quindi di accantonare le proposte emendative riferite agli articoli 19 e 20.
  Si passa all'esame degli emendamenti riferiti all'articolo 21.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, esprime parere contrario sugli emendamenti Fedriga 21.2, Gigli 21.8, Centemero 21.1, Binetti 21.9, sugli identici emendamenti Nicoletti 21.5 e Santerini 21.7, nonché sugli emendamenti Calabrò 21.3 e 21.4. Si rimette, invece, alla Commissione per quanto riguarda l'emendamento Crimì 21.6. Raccomanda, infine, l'approvazione del suo emendamento 21.10.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI, in riferimento all'emendamento 21.10 del relatore, propone la seguente riformulazione, per ragioni di drafting: «al Pag. 164comma 1, lettera a), premettere le seguenti parole: all'alinea; alla lettera b), le parole: all'esito sono sostituite dalle seguenti: d) all'esito e le parole: Sono fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 757, comma 2, del decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66 sono sostituite dalle seguenti: Sono fatte salve le disposizioni concernenti la riserva di posti di cui all'articolo 757 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, e all'articolo 35 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368». Invita quindi il presentatore al ritiro dell'emendamento Crimì 21.6. Esprime parere conforme al relatore su tutti i restanti emendamenti.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, non accoglie la riformulazione del suo emendamento 21.10 proposta dal Governo, ritenendo che non si tratti di una mera proposta di drafting.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI, preso atto della posizione del relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento 21.10.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Fedriga 21.2 e Gigli 21.8: si intende che vi abbiano rinunciato.

  La Commissione approva l'emendamento 21.10 del relatore (vedi allegato).

  Elena CENTEMERO (PdL) ritira il suo emendamento 21.1.

  Bruno MOLEA (SCpI) sottoscrive l'emendamento Binetti 21.9 e lo ritira.

  Maria COSCIA (PD) chiede al rappresentante del Governo chiarimenti in ordine al parere contrario espresso sull'emendamento Nicoletti 21.5, identico all'emendamento Santerini 21.7.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI fa presente, innanzitutto che presso le università site presso le province autonome di Trento e di Bolzano non vi è la facoltà di medicina e che, comunque, l'approvazione della proposta emendativa in oggetto comporterebbe discriminazioni ingiustificabili.

  Maria COSCIA (PD), preso atto dei chiarimenti forniti dal sottosegretario Galletti, sottoscrive l'emendamento Nicoletti 21.5 e lo ritira.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira l'emendamento Santerini 21.7.

  Elena CENTEMERO (PdL) ritira gli emendamenti Calabrò 21.3 e 21.4, di cui è cofirmataria.

  Maria COSCIA (PD) chiede al rappresentante del Governo un ripensamento circa il parere sull'emendamento Crimì 21.6, anche in considerazione di alcune disposizioni che sarebbero contenute nel disegno di legge di stabilità.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI accede alla richiesta di approfondire la questione segnalata dal deputato Coscia in ordine all'emendamento Crimì 21.6, proponendone pertanto l'accantonamento.

  Giancarlo GALAN, presidente, propone di accantonare l'emendamento 21.6.

  La Commissione delibera quindi di accantonare l'emendamento Crimì 21.6.
  Si passa, quindi, all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 22.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, esprime parere contrario sull'emendamento Luigi Gallo 22.6. Si rimette alla Commissione sugli emendamenti Ghizzoni 22.2 e Chimienti 22.5, facendo presente che l'eventuale approvazione del primo comporterebbe la preclusione del secondo. Si rimette, altresì, sugli emendamenti Santerini 22.8 e Ghizzoni 22.1. Raccomanda, inoltre, l'approvazione del suo emendamento 22.9. Esprime, infine, parere favorevole sull'emendamento Ghizzoni 22.3.

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  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI esprime parere conforme al relatore su tutti gli emendamenti, nonché parere favorevole sull'emendamento 22.9 del relatore. Precisa altresì che sull'emendamento Ghizzoni 22.3 il parere del Governo è favorevole, a condizione che siano espunti gli ultimi due periodi.

  Manuela GHIZZONI (PD) ritira il suo emendamento 22.2 e sottoscrive, a nome del suo gruppo, l'emendamento Chimienti 22.5.

  Bruno MOLEA (SCpI) ritira l'emendamento Santerini 22.8, di cui è cofirmatario, e aggiunge la sua firma all'emendamento Ghizzoni 22.1.

  Manuela GHIZZONI (PD), preso atto della proposta di riformulazione avanzata dal sottosegretario Galletti, ritira il suo emendamento 22.3.

  Luigi GALLO (M5S) illustra l'emendamento 22.6, sul quale è stato espresso parere contrario dal relatore e dal Governo, evidenziandone le finalità, connesse fondamentalmente all'esigenza di assicurare che la procedura di nomina dei componenti del consiglio direttivo dell'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) sia svincolata da condizionamenti politici.

  Il sottosegretario Gian Luca GALLETTI, con riferimento all'emendamento Luigi Gallo 22.6, chiarisce che la questione sottesa allo stesso riguarda tutte le autorità indipendenti. Per queste, infatti, che hanno avuto origine nei Paesi anglosassoni, si è sempre posto il problema di individuare chi dovesse nominare i loro componenti. Rileva che la questione di solito si è risolta attribuendo tale facoltà agli organi eletti. Ritiene quindi che quanto prescritto dall'emendamento in esame, ossia far nominare i valutatori dai valutati, non sia attuabile, in quanto, in tal modo, non si sarebbe più in presenza di un soggetto indipendente, ma di un ente che dipende dalle università e dagli altri enti dal medesimo esaminati.

  Manuela GHIZZONI (PD), intervenendo sull'emendamento Luigi Gallo 22.6, preannuncia voto contrario sullo stesso a nome del suo gruppo, condividendo quanto testè sostenuto dal sottosegretario Galletti e cioè che il controllore non può essere nominato dal controllato. Non le sfugge tuttavia che la proposta dell'onorevole Gallo preveda soprattutto la sottrazione della nomina dei componenti del consiglio direttivo dell'ANVUR dalla disponibilità del Ministro. Ritiene quindi che intervenire su questo aspetto significherebbe invero ripensare l'intero sistema di governance della predetta Agenzia, questione che appare inopportuno affrontare nella sede in discussione, mediante l'approvazione di un emendamento di tale tenore. Riconosce tuttavia la necessità di una riflessione di questo tipo, alla quale il Partito democratico non si sottrae e, anzi, auspica che ciò possa avvenire in tempi brevi nella VII Commissione.

  Francesco D'UVA (M5S) precisa che il gruppo al quale appartiene non si aspetta che il Governo rinunci alla possibilità di nominare i componenti del consiglio direttivo dell'ANVUR. Auspica peraltro che si possa presto portare all'ordine del giorno della Commissione cultura una proposta condivisa da tutte le forze politiche, volta a favorire il percorso delineato nel ragionamento appena esposto dall'onorevole Ghizzoni. Precisa che si tratta di una discussione complessiva sull'ANVUR, il cui funzionamento a molti appare attualmente inappropriato.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, rimette al collega Gallo la valutazione se ritirare il proprio emendamento, riservandosi di presentare in Assemblea un ordine del giorno.

  Luigi GALLO (M5S) insiste per la votazione del suo emendamento 22.6.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Luigi Gallo 22.6. Pag. 166
  Approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Chimienti 22.5, Ghizzoni 22.1 e 22.9 del relatore.

  Giancarlo GALAN, presidente e relatore, avverte che la seduta in sede referente già prevista per domani, 22 ottobre 2013, alle ore 9, non avrà luogo, convocando l'Ufficio di presidenza della Commissione, integrato dai rappresentanti dei gruppi, alle ore 13.30 della medesima giornata.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 23.05.

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