CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 21 ottobre 2013
107.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e XI)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 21 ottobre 2013. — Presidenza del presidente della XI Commissione Cesare DAMIANO indi del presidente della I Commissione Francesco Paolo SISTO. — Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 15.45.

Conversione in legge del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, recante disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
C. 1682 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 ottobre.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Comunica che sono state presentate circa 460 proposte emendative (vedi allegato 1), alcune delle quali presentano criticità sotto il profilo della ammissibilità. Avverte altresì che i relatori hanno presentato emendamenti (vedi allegato 2), facendo presente che il termine per la presentazione dei relativi subemendamenti è fissato alle ore 17.
  Ricorda quindi che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera. Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento.
  Ricorda, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere Pag. 4valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri si impone ancor più a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2012 e di alcuni richiami espressi dal Presidente della Repubblica nel corso della XVI legislatura.
  In particolare, nella sentenza n. 22 del 2012 la Corte costituzionale, nel dichiarare l'illegittimità costituzionale del comma 2-quater dell'articolo 2 del decreto-legge n. 225 del 2010, in materia di proroga di termini, introdotto nel corso dell'esame parlamentare del disegno di legge di conversione, ha sottolineato come «l'innesto nell'iter di conversione dell'ordinaria funzione legislativa possa certamente essere effettuato, per ragioni di economia procedimentale, a patto di non spezzare il legame essenziale tra decretazione d'urgenza e potere di conversione». «Se tale legame viene interrotto, la violazione dell'articolo 77, secondo comma, della Costituzione, non deriva dalla mancanza dei presupposti di necessità e urgenza per le norme eterogenee aggiunte, che, proprio per essere estranee e inserite successivamente, non possono collegarsi a tali condizioni preliminari (sentenza n. 355 del 2010), ma per l'uso improprio, da parte del Parlamento, di un potere che la Costituzione gli attribuisce, con speciali modalità di procedura, allo scopo tipico di convertire, o no, in legge un decreto-legge».
  Il principio della sostanziale omogeneità delle norme contenute nella legge di conversione di un decreto-legge è stato altresì richiamato nel messaggio del 29 marzo 2002, con il quale il Presidente della Repubblica, ai sensi dell'articolo 74 della Costituzione, ha rinviato alle Camere il disegno di legge di conversione del decreto legge 25 gennaio 2002, n. 4, ed è stato ribadito dal Capo dello Stato nella lettera inviata il 22 febbraio 2011 ai Presidenti delle Camere ed al Presidente del Consiglio dei ministri nel corso del procedimento di conversione del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225. Il 23 febbraio 2012 il Presidente della Repubblica ha altresì inviato un'ulteriore lettera ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio dei Ministri, in cui ha sottolineato «la necessità di attenersi, nel valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti ai decreti-legge, a criteri di stretta attinenza, al fine di non esporre disposizioni a rischio di annullamento da parte della Corte Costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali».
  Pertanto, la Presidenza delle Commissioni riunite è chiamata ad applicare rigorosamente le suddette disposizioni regolamentari e quanto previsto dalla citata circolare del Presidente della Camera dei deputati del 1997.
  Alla luce dei predetti criteri, fa presente che sono dunque da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative, che non recano disposizioni strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge:
   Aiello 2.63 che introduce modifiche alla legge n. 56 del 1989, recante ordinamento della professione di psicologo;
   Matteo Bragantini 2.25 e Tripiedi 2.14 che introducono un tetto alle pensioni e ai vitalizi erogati da gestioni previdenziali pubbliche;
   Pisicchio 2.72 che detta disposizioni in materia di mobilità universitaria;
   Gasparini 2.41 che detta disposizioni in materia di conferimento dell'incarico di direttore generale nei comuni tra 15 mila e 100 mila abitanti e nei capoluoghi di provincia;
   Marco Meloni 2.75 che detta disposizioni in materia di autenticazione di atti nei comuni fino a 10 mila abitanti;
   Marco Meloni 2.74 che detta disposizioni in materia di rapporti di lavoro di segretari comunali e provinciali;
   Matteo Bragantini 2.26 che introduce un contributo di perequazione del 2 per cento sui redditi percepiti dal personale di cui all'articolo 15 del decreto legislativo n. 165 del 2001;Pag. 5
   Fedriga 2.27 che elimina la possibilità per i cittadini extracomunitari con carta di soggiorno di accedere ai concorsi pubblici;
   Airaudo 2.70 che consente all'AGEA di utilizzare, negli anni 2014 e 2015, le somme presenti nel proprio bilancio non ancora utilizzate;
   De Mita 2.46 che detta disposizioni in materia di inquadramento del personale delle amministrazioni degli enti locali;
   Fedriga 2.2 che istituisce un Comitato tecnico scientifico speciale per la promozione del patrimonio storico della prima Guerra mondiale;
   Cozzolino 2.59 che detta disposizioni in materia di adozione dei piani di emergenza previsti dal Codice dell'amministrazione digitale (decreto legislativo n. 82 del 2005);
   Fedriga 2.33 che conferisce al Governo una delega legislativa in materia di licenziamenti individuali per giusta causa;
   Fedriga 2.32 che detta disposizioni in materia di orario ordinario di lavoro nel settore del pubblico impiego;
   Fedriga 2.35 che introduce un tetto alla spesa annua per aspettative, distacchi e permessi sindacali;
   Invernizzi 2.34 che introduce disposizioni in materia di buoni pasto;
   Fiorio 2.73 e 2.1. Gelmini che introducono disposizioni in materia di contrasto delle frodi alimentari;
   Ciprini 3.9 che riguarda le modalità di individuazione degli emolumenti dell'amministratore delegato e del presidente delle società a partecipazione pubblica che svolgono servizi di interesse generale;
   3.12 Fabbri che proroga i termini previsti dall'articolo 14, comma 32, del decreto-legge n. 78 del 2010 in materia di costituzione di società da parte di comuni con popolazione fino a 30.000 abitanti;
   De Menech 3-bis.01 che reca disposizioni per il transito ai ruoli organici del Corpo forestale dello Stato del personale in servizio nel Corpo di polizia e il personale dei Corpi provinciali;
   Di Stefano 3-bis.02 che stabilisce norme per la nomina dei membri del collegio sindacale ovvero del sindaco unico nonché dei membri dei nuclei di valutazione e degli organismi interni di valutazione per gli enti, le aziende, le ASL, le IPAB, le società partecipate e loro controllate;
   Marzana 4.19 che consente al personale della scuola il pensionamento con le regole ante legge Fornero nel caso in cui abbia maturato i requisiti entro il 30 giugno 2012;
   Chimienti 4.20 che disciplina le modalità di fruizione delle ferie del personale della scuola;
   gli identici Nicola Molteni 4.40 e Mauro Guerra 4.64 che intendono fare salve precedenti assunzioni ritenute illegittime;
   gli identici Rostellato 4.21 e Mantero 4.29, nonché Rostellato 4.22 e Pilozzi 4.97 che dispongono l'esclusione dal patto di stabilità delle spese per il personale scolastico e la gestione delle scuole dell'infanzia dei comuni;
   Pilozzi 4.98 che prevede l'esclusione dal patto di stabilità delle spese sostenute dagli enti locali per l'edilizia scolastica;
   Luigi Gallo 4.25 che reca il divieto per le scuole di esternalizzare servizi corrispondenti alle mansioni dei collaboratori scolastici e un piano triennale per l'assunzione di 11.851 collaboratori scolastici;
   Pilozzi 4.85 che esclude le spese degli enti locali per gli LSU dal patto di stabilità;
   Calabrò 4.72 che interviene sull'inquadramento degli specialisti ambulatoriali a rapporto convenzionale;
   Pilozzi 4.90 relativo alla programmazione triennale del fabbisogno di personale del Ministero dell'interno;Pag. 6
   Pilozzi 4.76 che sospende l'efficacia delle disposizioni concernenti la classificazione del personale pubblico;
   Pilozzi 4.96 che deroga al patto di stabilità per quanto riguarda i limiti assunzionali dei comuni;
   Ribaudo 4.99 che autorizza l'assunzione a tempo indeterminato dei lavoratori appartenenti a ditte che svolgono mansioni esternalizzate;
   Fabbri 4.141 che esclude le spese di formazione del personale, in materia di prevenzione e repressione della corruzione, sostenute dagli enti locali, dai vincoli finanziari previsti dalla normativa vigente;
   Cominardi 4.16 diretto a sopprimere l'articolo 7, comma 1, del decreto-legge n. 76 del 2013, che ha modificato la disciplina del contratto a termine contenuta nella legge n. 92 del 2012;
   Palazzotto 4.139 che reca disposizioni per il trattenimento presso l'INPS del personale assegnato da altra amministrazione;
   Gnecchi 4-bis.01 che interviene in materia di ricongiunzioni onerose di periodi contributivi;
   Di Stefano 4-ter.02 che disciplina l'inquadramento retributivo del personale docente trasferito ai ruoli dell'INPS;
   Marco Meloni 4-ter.03 e Fontanelli 4-ter.08 che disciplinano misure per il personale che abbia prestato servizio alle dipendenze di organismi militari della Comunità atlantica;
   Bragantini 4-ter.05 che dispone la soppressione delle prefetture-uffici territoriali del Governo;
   Bragantini 4-ter.06 che detta norme per la definizione del ruolo dei segretari comunali e provinciali;
   Invernizzi 4-ter.07 che interviene in materia di formazione e composizione del Governo;
   Polverini 4-ter.09 che disciplina l'accesso al ruolo della dirigenza sanitaria del Ministero della salute;
   Marco Meloni 5.01 che reca disposizioni relative alle indennità del personale non dirigenziale impiegato in attività di protezione civile;
   Calabria 6.5 e gli identici Calabria 6.7 e Catalano 6.2, recanti interventi relativi all'Albo degli autotrasportatori;
   Calabria 6.6 che riguarda le sanzioni irrogate dagli organi del Comando generale della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle entrate;
   Polverini 6.1, relativo alle destinazioni delle maggiori entrate derivanti dall'incremento dell'addizionale di imbarco sugli aeromobili;
   De Lorenzis 6.4, che introduce la copertura assicurativa per l'uso della bicicletta;
   Catalano 6.3, che sopprime una norma del decreto legislativo n. 69 del 2013, relativa ai canoni per l'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria;
   Zardini 7.2, che disciplina l'inquadramento in soprannumero negli organici, da parte dei datori di lavoro pubblici, dei soggetti con disabilità;
   Pilozzi 7.4, che reca modifiche alla legge n. 92 del 2012 relative all'interruzione del rapporto di lavoro nel settore della pesca ovvero dei rapporti di lavoro tra cooperative sociali e persone detenute ammesse al lavoro esterno;
   Polverini 8.02 che dispone l'equiparazione dei ruoli direttivi del Corpo di polizia penitenziaria ai corrispondenti ruoli direttivi della Polizia di Stato;
   Polverini 8.03 che reca disposizioni in materia di formazione per allievo agente del Corpo forestale dello Stato;
   De Menech 8.07 che autorizza un contributo in favore del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico del Club alpino italiano;Pag. 7
   Polverini 8.05 che interviene in materia di assegnazione temporanea di sede dei lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche nel caso di genitore con figli minori fino a tre anni di età;
   Rosato 9.1, che reca modifiche alla normativa concernente la concessione di un contributo al Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico, con sede in Duino;
   Pilozzi 9-bis.01, Fiorio 9-bis.02 e Polverini 9-bis.03, che recano misure urgenti per la tutela del made in Italy agroalimentare;
   Micillo 11.42 che prevede il divieto di costruzione di impianti di trattamento termico dei rifiuti nel territorio della provincia di Napoli, già sede di discariche;
   Benamati 11.01 che reca norme per il confezionamento dei prodotti da parte dei piccoli birrifici;
   Mannino 12.01 che reca disposizioni relative ad interventi per la realizzazione del corridoio Torino-Lione e del Tunnel di Tenda.

  Nazzareno PILOZZI (SEL) chiede se sia possibile presentare ricorsi contro la dichiarazione di inammissibilità.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ritiene che eventuali ricorsi possano essere presentati direttamente al Presidente della Camera.
  Avverte quindi che l'esame delle Commissioni si concentrerà sui soli emendamenti segnalati dai gruppi: sugli emendamenti non segnalati non sarà pertanto espresso il parere e gli stessi non saranno posti in votazione. Avverte inoltre che il parere sugli emendamenti segnalati sarà espresso dai relatori partitamente per ogni singolo articolo.
  Con riferimento all'articolo 1, esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Rostellato 1.10; sull'emendamento Fabbri 1.23, a condizione che sia riformulato in termini riportati in allegato (vedi allegato 1); e sull'emendamento Marco Meloni 1.34. Avverte che l'emendamento Centemero 1.24 è stato ritirato e che la deputata Centemero ha sottoscritto l'emendamento Marco Meloni 1.34. Dichiara che il parere su tutti gli altri emendamenti segnalati all'articolo 1 deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Dell'Orco 1.17; approvano l'emendamento Rostellato 1.10; e respingono gli emendamenti Terzoni 1.4, Cozzolino 1.30 e 1.29 e Airaudo 1.31.

  Marilena FABBRI (PD) riformula il suo emendamento 1.23 nei termini indicati dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Fabbri 1.23 (nuova formulazione) (vedi allegato 1); respingono gli emendamenti Lombardi 1.12, Cozzolino 1.28, Lombardi 1.11 e Rizzetto 1.8; e approvano l'emendamento Marco Meloni 1.34.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che l'emendamento Cozzolino 1.25 risulta assorbito a seguito dell'approvazione dell'emendamento Marco Meloni 1.34.
  Passando all'articolo 2, esprime parere favorevole sull'emendamento Polverini 2.9, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1), nonché sugli emendamenti Palese 2.47, e Bechis 2.18; sull'emendamento Fabbri 2.40, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1); sugli emendamenti Bellanova 2.44 e Polverini 2.4, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1); sull'emendamento Matteo Bragantini 2.29, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1); sugli emendamenti Gnecchi 2.43 e Polverini 2.5 a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1); e sugli emendamenti Polverini 2.7 e 2.6. Avverte che Pag. 8l'emendamento Polverini 2.8 deve intendersi per il momento accantonato e che il parere su tutti gli altri emendamenti segnalati all'articolo 2 deve intendersi contrario.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Renata POLVERINI (PdL) riformula il suo emendamento 2.9 nei termini indicati dai relatori.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che l'emendamento Palese 2.47 è stato sottoscritto dalle deputate Gnecchi e Polverini.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Polverini 2.9 (nuova formulazione) (vedi allegato 1) e Palese 2.47; respingono l'emendamento Dall'Osso 2.17; approvano l'emendamento Bechis 2.18; e respingono l'emendamento Dadone 2.51.

  Fabiana DADONE (M5S), illustrando il suo emendamento 2.53, soppressivo del comma 8-bis dell'articolo 2, rileva che non si comprende la ragione di questo comma, che fa salvi fino al 31 dicembre 2014 gli incarichi dirigenziali conferiti nelle province. Fa presente che tale disposizione appare incongrua, dal momento che è all'esame del Parlamento un provvedimento di riforma delle province e la vigente disciplina transitoria in materia di province andrà a scadenza il 31 dicembre 2013.

  Riccardo NUTI (M5S) chiede la ragione del parere contrario espresso sull'emendamento Dadone 2.53, di cui è cofirmatario, sottolineando come il comma 8-bis dell'articolo 2 è stato introdotto dal Senato a seguito dell'approvazione di un emendamento del quale lo stesso presentatore non ha saputo rendere ragione, limitandosi ad affermare di averlo presentato su indicazione del gruppo. Si tratta di una disposizione che proroga al 31 dicembre 2014 gli incarichi conferiti ai dirigenti dai presidenti di provincia nell'ambito di rapporti fiduciari, e quindi senza concorso. Risulta dagli organi di stampa che si tratterebbe di una disposizione introdotta per salvaguardare in modo particolare gli incarichi di alcuni dirigenti della provincia di Ragusa.

  Marilena FABBRI (PD) sottolinea come il comma 8-bis di cui si parla fa salvi gli incarichi dirigenziali nelle province solo a condizione che si tenga conto del fabbisogno e dell'esigenza di assicurare la prestazione dei servizi essenziali. Si tratta quindi di una disposizione intesa ad assicurare la continuità amministrativa in questa delicata fase di transizione dalle province tradizionali al nuovo modello di provincia.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ritiene che il comma 8-bis dell'articolo 2 sia coerente con l'esigenza di salvaguardare la continuità amministrativa delle province nell'attuale fase di trasformazione delle stesse in enti di secondo grado. La norma evita la paralisi delle province e in ogni caso non prevede una novazione del rapporto contrattuale con i dirigenti, bensì solo una proroga dei contratti già in essere. Conferma pertanto il parere contrario dei relatori.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) fa presente che, secondo la tempistica stabilita con il decreto-legge n. 93 del 2013 (cosiddetto «decreto femminicidio»), la riforma delle province dovrà essere completata entro il 31 dicembre 2013. Non si vede quindi per quale ragione si debbano prorogare i dirigenti in carica per tutto il 2014.

  Renata POLVERINI (PdL) osserva che in questa fase di transizione e fino ad approvazione della riforma le province continueranno a svolgere le funzioni amministrative ad esse attribuite dalla legge ed hanno pertanto bisogno di dirigenti che si occupino delle relative pratiche.

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  Nazzareno PILOZZI (SEL) ritiene inaccettabile la proroga degli incarichi dei dirigenti di cui al comma 8-bis in esame oltre la scadenza del mandato del presidente stesso, trattandosi di dirigenti di nomina fiduciaria del presidente della provincia. Rileva che, se – a seguito della riforma in materia di province – saranno eletti nuovi organi provinciali, dovranno essere questi ultimi a conferire gli incarichi dirigenziali; se invece la fase transitoria si prolungherà oltre il 31 dicembre 2013 e le province in scadenza saranno commissariate come fin qui avvenuto, i dirigenti dovranno essere nominati dai commissari straordinari. Esprime quindi il timore che la disposizione di cui al comma 8-bis serva unicamente a compiacere alcuni presidenti di provincia che desiderano assicurare il posto ai dirigenti di loro fiducia anche dopo la scadenza del proprio mandato.

  Fabiana DADONE (M5S) ricorda che l'articolo 110 del testo unico degli enti locali (decreto legislativo n. 267 del 2000) prevede, a proposito degli incarichi a contratto, che i contratti in questione non possono avere durata superiore al mandato elettivo del presidente della provincia in carica. Non si comprende quindi come si possa pensare di prorogare con legge gli incarichi oltre la scadenza dei presidenti di provincia, tanto più nel momento in cui non è chiaro se le province saranno riformate e in che modo.

  Riccardo NUTI (M5S), nel far presente che i dirigenti della provincia di Ragusa di cui parlano i giornali sono tre e costano 400 mila euro l'anno, raccomanda l'approvazione dell'emendamento Dadone 2.53.

  Teresa BELLANOVA (PD) e Nazzareno PILOZZI (SEL) chiedono l'accantonamento Dadone 2.53.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che, non essendovi obiezioni, l'emendamento Dadone 2.53 s'intende accantonato, unitamente all'emendamento Fabbri 2.40, che si riferisce alla stessa porzione di testo.

  Giulia GRILLO (M5S) illustra l'emendamento Cozzolino 2.54, che sopprime il comma 8-ter dell'articolo 2, il quale è strettamente collegato con il comma 8-bis di cui si è parlato. Il comma 8-ter accresce infatti la percentuale di dirigenti che è possibile assumere ed è quindi ispirato dalla stessa logica clientelare dell'altro comma: una logica che il suo gruppo intende contrastare con forza.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Cozzolino 2.54 e 2.55.

  Teresa BELLANOVA (PD) riformula il suo emendamento 2.44 nei termini indicati dai relatori.

  Renata POLVERINI (PdL) riformula il suo emendamento 2.4 nei termini indicati dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti Bellanova 2.44 (nuova formulazione) (vedi allegato 1) e Polverini 2.4 (nuova formulazione) (vedi allegato 1); e respingono l'emendamento Rizzetto 2.16.

  Renata POLVERINI (PdL) ritira il suo emendamento 2.11, nel presupposto che sia approvato l'emendamento Bellanova 4.147, il cui contenuto ha carattere più ampio.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) chiede chiarimenti sull'emendamento Matteo Bragantini 2.29, di cui è cofirmatario.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, fa presente che la riformulazione è tesa a garantire che l'intervento in oggetto riguardi esclusivamente le strutture a carattere pubblico.

  Cristian INVERNIZZI (LNA) accoglie la proposta di riformulazione.

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  Le Commissioni approvano l'emendamento Matteo Bragantini 2.29, nel testo riformulato, e respingono gli emendamenti Cozzolino 2.13 e 2.58.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, chiede ai presentatori degli identici emendamenti Gnecchi 2.43 e Polverini 2.5 se accedano alla richiesta di riformulazione proposta dai relatori.

  Marialuisa GNECCHI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Gnecchi 2.43 (nuova formulazione) e Polverini 2.5 (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Fabiana DADONE (M5S) illustra il proprio emendamento 2.60, teso a sopprimere il comma 13-quater dell'articolo 2.

  Giulia GRILLO (M5S) si chiede quale sia stato il motivo dell'introduzione di tale comma al Senato, tenuto conto che non sembrerebbe sussistere alcuna urgenza di prorogare i contratti in questione, includendo, peraltro, anche quelli eccedenti la quota di cui all'articolo 19, comma 6 del decreto legislativo 20 marzo 2001, n. 165. Sottolineato che tale intervento appare in contrasto con le più recenti tendenze assunte in materia di spending review, chiede delucidazioni, in particolare, al Governo, atteso che esso, nella versione iniziale del decreto-legge, non aveva previsto tale misura.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, fa notare che la norma in esame risulta già coperta dal punto di vista finanziario, sottolineando, peraltro, come la medesima disposizione stabilisca che dalla sua attuazione non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.

  Giulia GRILLO (M5S) fa presente che tale disposizione, pur non richiedendo nuovi o maggiori oneri, comporta, in ogni caso, il mantenimento di impegni di spesa che potrebbero essere destinati ad altre finalità. Si chiede poi per quale motivo la proroga valga anche per i contratti definiti in eccedenza e chi siano i reali beneficiari di tale disposizione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, evidenzia che la norma in questione va collocata nell'ambito del quadro normativo di interventi più complessivi recati dall'articolo 2, teso alla revisione della spesa anche in materia di personale. Pur rilevando che la scelta politica sottesa a tale disposizione possa essere più o meno condivisa, in base alle proprie convinzioni personali, ritiene non si possa oggettivamente confutare la neutralità finanziaria della norma in esame.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), nel ritenere che tutti i lavoratori siano da tutelare in eguale misura, fa notare che la forza con cui la maggioranza difende oggi tale personale apicale – di cui egli non intende mettere in discussione l'importanza all'interno dell'Agenzia in questione – non è stata mostrata quando si è trattato di salvaguardare la posizione di lavoratori di più bassa qualifica (cita il caso dei lavoratori socialmente utili), contro il sostegno ai quali, in occasione dell'esame di altri provvedimenti, vennero sollevate persino questioni di natura costituzionale. Ritiene, quindi, che la maggioranza introduca elementi di disparità di trattamento tra lavoratori, che andrebbero sollecitamente rimossi.

  Giulia GRILLO (M5S) sollecita un chiarimento del Governo su tale punto, sottolineando come vi sia il rischio di essere di fronte ad una norma volta a favorire categorie specifiche, isolate e ben determinate.

  Il sottosegretario Sesa AMICI precisa che la norma non determina un incremento di posti dirigenziali, ma si inquadra nell'ambito di uno specifico schema organizzativo Pag. 11di attribuzione di funzioni dirigenziali.

  Gessica ROSTELLATO (M5S) chiede al Governo di fornire dati precisi in ordine alla definizione della platea dei potenziali beneficiari della norma in esame.

  Il sottosegretario Sesa AMICI si riserva di fornire tali informazioni nel prosieguo dell'esame del provvedimento, a seguito di un approfondimento mirato sulla questione.

  Riccardo NUTI (M5S) fa notare che l'intervento in oggetto è finanziato attraverso un aumento di tariffe, che potrebbe nuocere all'utenza finale.

  Claudio COMINARDI (M5S) chiede di accantonare l'esame dell'emendamento, essendo emersa l'esigenza di svolgere accertamenti anche di natura finanziaria.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) fatto presente che l'Agenzia italiana del farmaco attualmente non possiede un proprio organico, essendo in fase di costituzione, evidenzia la necessità di procedere al rinnovo dei contratti in essere. Ritiene che qualsiasi ritardo nella proroga dei contratti di tale personale potrebbe ripercuotersi negativamente sulla collettività, in termini di minor tutela del diritto alla salute pubblica, atteso che l'Agenzia in questione svolge funzioni delicate in materia di autorizzazione di nuovi farmaci. Evidenzia, da ultimo, che la norma non reca alcun onere di natura finanziaria, atteso che i costi derivanti dall'introduzione dei nuovi farmaci sono interamente a carico delle industrie farmaceutiche.

  La Commissioni respingono gli emendamenti Dadone 2.60 e Cozzolino 2.62.

  Walter RIZZETTO (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, evidenzia come le votazioni si stiano svolgendo con modalità caotiche, non consone al Parlamento. Invita, pertanto, la presidenza a garantire un più ordinato svolgimento delle medesime votazioni, invitando ad uscire quei deputati che siano incerti sul proprio orientamento di voto.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, fa presente, innanzitutto, che, al fine di garantire certezza nelle votazioni, rientra tra le prerogative della presidenza quella di accertarsi sulla reale espressione del voto da parte dei singoli deputati, anche chiedendo a ciascuno di rendere esplicito il proprio orientamento di voto. Fa presente, peraltro, che non si può impedire agli stessi capigruppo di dare precise indicazioni di voto ai propri schieramenti – atteso che ciò accade regolarmente anche in Assemblea – ferma restando la possibilità per ciascun deputato di votare come ritiene più opportuno.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Polverini 2.7 e Polverini 2.6.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, comunica che sono stati presentati subemendamenti agli emendamenti dei relatori 3.13, 4.152 e 4.153 (vedi allegato 2).
  Esprime, quindi, il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 3. Esprime parere favorevole sull'emendamento Polverini 3.1 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 3.13 dei relatori. Invita al ritiro o esprime parere contrario su tutti gli altri emendamenti segnalati e sui subemendamenti presentati all'emendamento 3.13.

  Il Sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Polverini 3.1; respingono il subemendamento Naccarato 0.3.13.1, gli identici subemendamenti Fedriga 0.3.13.2 e Cozzolino 0.3.13.3 e il subemendamento Fedriga 0.3.13.4; ed approvano l'emendamento 3.13 dei relatori.

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  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 3-bis, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Sarro 3-bis.5 e Naccarato 3-bis.4.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Sarro 3-bis.5 e Naccarato 3-bis.4.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 4, propone l'accantonamento dell'emendamento Baldelli 4.125. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 4.152. Invita al ritiro dell'emendamento Antimo Cesaro 4.58 e degli identici emendamenti Polverini 4.2 e Bellanova 4.151, in quanto sarebbero assorbiti dall'eventuale approvazione dell'emendamento 4.152 dei relatori. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Gnecchi 4.140, Kronbichler 4.128 e Palese 4.61. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 4.153. Invita al ritiro dell'emendamento Gnecchi 4.144 in quanto sarebbe assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento 4.152 dei relatori. Esprime parere favorevole sull'emendamento Boccuzzi 4.150, sugli identici emendamenti Polverini 4.3, Di Salvo 4.131, Fabbri 4.143 e Bellanova 4.145, sugli emendamenti Bellanova 4.147, Bellanova 4.148, Gnecchi 149, Polverini 4.4, e Gelmini 4.6. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento 4.154 dei relatori. Invita al ritiro o esprime parere contrario su tutti gli altri emendamenti segnalati e sui subemendamenti presentati agli emendamenti 4. 152 e 4.153.

  Le Commissioni, non essendovi obiezioni, accantonano l'emendamento Baldelli 4.125.
  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Cominardi 4.33 e 4.31, l'emendamento Airaudo 4.102, i subemendamenti Fedriga 0.4.152.1, Fedriga 0.4.152.2, Cesaro 0.4.152.3 e Fedriga 0.4.152.4; e approvano l'emendamento 4.152 dei relatori.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che, in seguito all'approvazione dell'emendamento 4.152 dei relatori, sono preclusi gli identici emendamenti Ciprini 4.15 e Pilozzi 4.74. Sono altresì assorbiti l'emendamento Antimo Cesaro 4.58 e gli identici emendamenti Polverini 4.2 e Bellanova 4.151.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Gnecchi 4.140, respingono gli emendamenti Dieni 4.68 e Cozzolino 4.66, approvano gli emendamenti Kronbichler 4.128 e Palese 4.61, respingono i subemendamenti Fedriga 0.4.153.1 e Fedriga 0.4.153.2, approvano l'emendamento 4.153 dei relatori e respingono l'emendamento Piazzoni 4.129.

  Titti DI SALVO (SEL) illustra l'emendamento 4.130 di cui è prima firmataria. L'emendamento si propone di sostituire il termine dell'entrata in vigore del decreto per il possesso dei requisiti previsti dall'articolo 6 del decreto medesimo, con la data di pubblicazione del bando di concorso.
  Ricorda che l'articolo 35, comma 3-bis, del decreto legislativo 165 del 2001, prevede proprio il termine indicato nel suo emendamento e, quindi, con la sua approvazione si potrebbe sanare una contraddizione tra due testi legislativi.
  Chiede quindi ai relatori una riflessione ulteriore e un accantonamento dell'emendamento.

  Marco MICCOLI (PD) sottolinea come dalla vicenda legata alla conversione del decreto sia legata la sorte di molti precari degli enti di ricerca che, al momento, con la formulazione del testo del decreto, sarebbero esclusi dall'applicazione delle norme.
  Chiede quindi anche lui una riflessione che porti, se necessario, anche a un'eventuale riformulazione dell'emendamento.

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  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, anche a nome del Presidente Sisto, concorda con quanto richiesto dai colleghi Di salvo e Miccoli e propone, quindi, l'accantonamento dell'emendamento Di Salvo 4.130.

  Le Commissioni, non essendovi obiezioni, accantonano l'emendamento Di Salvo 4.130. Respingono quindi l'emendamento Pilozzi 4.108.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) illustra il proprio emendamento 4.36, volto a sopprimere, al comma 6 dell'articolo 4, un periodo introdotto dal Senato. Chiede in proposito al Governo di chiarire quante persone ricadano nell'ambito applicativo della disposizione in questione, che si prefigura a suo avviso come una norma ad personam, essendo rivolta solo al personale della Consob. Non si tratta infatti di regolari vincitori di concorso ma di persone che svolgono funzioni di fatto e prospetta dunque il rischio di una sanatoria di contratti nulli.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che l'emendamento Chimienti 4.36 si intende accantonato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Boccuzzi 4.150.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che a seguito dell'approvazione dell'emendamento Boccuzzi 4.150, deve intendersi assorbito l'emendamento Fratoianni 4.109, nonché precluso l'emendamento Ricciatti 4.123.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Polverini 4.3, Di Salvo 4.131, Fabbri 4.143 e Bellanova 4.145.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che, a seguito dell'approvazione degli identici emendamenti Polverini 4.3, Di Salvo 4.131, Fabbri 4.143 e Bellanova 4.145, si intendono preclusi gli emendamenti Chimienti 4.26 e Pilozzi 4.110.

  Titti DI SALVO (SEL) illustra l'emendamento Airaudo 4.132, che dispone una proroga di 36 mesi per i rapporti di lavoro in essere con la pubblica amministrazione. Ritiene infatti non convincenti le motivazioni giuridiche che ostano, da avviso del Governo, all'approvazione della suddetta proroga. La mancata approvazione di tale disposizione, che coinvolge più di 120 mila persone, costituisce un errore con un impatto negativo evidente sui servizi stessi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Airaudo 4.132, Palazzotto 4.134, Pilozzi 4.87; approvano l'emendamento Bellanova 4.147; respingono gli emendamenti Fratoianni 4.111 e 4.112 e l'emendamento Dieni 4.70.

  Federica DIENI (M5S) illustra il proprio emendamento 4.69 che, come analoghe proposte emendative presentate dal suo gruppo, consentirebbero risparmi alla pubblica amministrazione evitando nuovi concorsi e riconoscendo un diritto alle persone che sono nelle graduatorie e che hanno superato specifiche prove. Non comprende pertanto le ragioni contrarie alla sua approvazione.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) rileva come occorra superare la logica per la quale le graduatorie dei concorsi sono valide per sempre e gli idonei maturano dei diritti. Rileva infatti che questi dovrebbero essere assunti solo in caso di rinuncia dei vincitori o in casi eccezionali considerato che i concorsi sono banditi per un numero predeterminato dei posti. Evidenzia invece come il decreto-legge in esame vada nella direzione opposta negando di fatto ad un'intera generazione la possibilità di partecipare a concorsi. Il suo gruppo è quindi contrario a questa impostazione.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, ritiene invece che il decreto-legge in esame abbia raggiunto Pag. 14un bilanciamento sapiente ed equilibrato tra la stabilizzazione dei precari e i diritti dei vincitori e degli idonei dei concorsi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dieni 4.69 e 4.71.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra il proprio emendamento 4.67, che riguarda la copertura finanziaria per le proroghe in questione. La proposta individua una soluzione che appare preferibile in quanto il fondo per le vittime della mafia è stato già utilizzato per la copertura di più disposizioni da precedenti decreti-legge, con il rischio di venire utilizzato quasi come un bancomat.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Cozzolino 4.67.

  Titti DI SALVO (SEL) illustra l'emendamento Migliore 4.136, che trae origine dalla nota situazione delle carceri italiane chiedendo una deroga al blocco del turn over. Chiede quindi che sia valutato dai relatori e dal Governo con tutta la dovuta attenzione.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Migliore 4.136 e Costantino 4.137.

  Tiziana CIPRINI (M5S) illustra il proprio emendamento 4.18 auspicando una sua approvazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Ciprini 4.18.

  Titti DI SALVO (SEL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sull'emendamento Bellanova 4.148.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano l'emendamento Bellanova 4.148, gli identici emendamenti Gnecchi 4.149 e Polverini 4.4, nonché l'emendamento Gelmini 4.6. Respingono quindi l'emendamento Lorefice 4.28.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, fa presente che l'emendamento Silvia Giordano 4.30 risulta di contenuto analogo all'emendamento Rostellato 4.22, dichiarato inammissibile dalle presidenze. Occorre dunque una revisione di tale valutazione.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) chiede di rivedere il giudizio di inammissibilità dell'emendamento Rostellato 4.22, il quale interviene su una materia comunque affrontata dal provvedimento ed assume grande rilievo per il suo gruppo.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte quindi, di intesa col presidente Sisto, che l'emendamento Rostellato 4.22 deve considerarsi ammissibile.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Chimienti 4.24, Rostellato 4.22, Silvia Giordano 4.30 e Rizzetto 4.35.

  Silvia CHIMIENTI (M5S) illustra il proprio emendamento 4.23, definito congiuntamente ai precedenti emendamenti del suo gruppo che dispongono l'esenzione dal patto di stabilità le spese per il personale scolastico e ogni altra spesa sostenuta dai comuni per la gestione dirette delle scuole dell'infanzia. Nei comuni vi è infatti il rischio di una corsa al trasferimento dei dipendenti del comparto scuola verso le aziende speciali o le ASP. Ritiene l'attuale disposizione contenuta nel decreto-legge iniqua e penalizzante per i comuni più virtuosi.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono l'emendamento Chimienti 4.23, nonché gli emendamenti Ciprini 4.17 e Pilozzi 4.116. Approvano quindi l'emendamento 4.154 dei relatori e respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Pilozzi 4.118 e 4.119, Fratoianni 4.114 e Pilozzi 4.113.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che l'emendamento Pag. 15Miotto 4-bis.5 si intende accantonato. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Gnecchi 4-ter.3, che assorbe anche l'emendamento Di Salvo 4-ter.6, e sull'emendamento Gnecchi 4-ter.4. Invita al ritiro degli altri emendamenti riferiti all'articolo 4-ter.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Titti DI SALVO (SEL) chiede che si proceda comunque alla votazione del proprio emendamento 4-ter.1, che affronta un tema molto importante per il suo gruppo ed ha una formulazione più ampia degli altri emendamenti su cui i relatori e il Governo hanno espresso una valutazione favorevole.

  Marialuisa GNECCHI (PD) ricorda come il tema sia stato oggetto di ampie discussioni nel corso dell'esame delle proposte di legge esaminate sulla materia dalla XI Commissione. In tale ambito si è quindi convenuto di escludere il concetto di «prestazione effettiva di lavoro». Si è poi creata una grande confusione anche sugli organi di stampa ed è evidente che l'emendamento in questione va verso tale concetto. Evidenzia come il problema sia soprattutto quello della quantificazione finanziaria, che si vedrà anche nel corso dell'iter parlamentare delle proposte di legge in corso di esame presso la XI Commissione. Ritiene dunque che siano stati fatti importanti passi in avanti.

  Titti DI SALVO (SEL) apprezza quanto è stato fatto fin'ora anche a seguito dell'ampio confronto che vi è stato tra i gruppi sul tema in esame. Ritiene in ogni modo importante tenere vivo l'argomento nell'auspicio che si giunga presto a delle soluzioni.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), intervenendo sul complesso degli emendamenti all'articolo 4-ter, rileva che sugli emendamenti Gnecchi 4-ter.3 e 4-ter.4 il parere dei relatori e del Governo è stato favorevole, nonostante gli stessi non prevedano una copertura finanziaria. Per contro il parere è stato contrario sull'emendamento Di Salvo 4-ter.1, che prevede una copertura finanziaria. Parimenti, non si comprende per quale ragione i relatori abbiano espresso parere contrario sugli emendamenti Di Salvo 4-ter.5 e 4-ter.6, il cui contenuto è identico a quello degli emendamenti Gnecchi 4-ter.3 e 4-ter.4. Esprime il timore che i relatori ed il Governo abbiano voluto privilegiare emendamenti della maggioranza, ancorché in presenza di emendamenti dell'opposizione formulati meglio in quanto provvisti di copertura finanziaria.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per XI Commissione, sottolinea che l'intento dei relatori nella valutazione degli emendamenti è stato unicamente quello di cercare il vantaggio dei lavoratori e delle lavoratrici. È possibile che emendamenti sui quali il parere è favorevole presentino problemi di copertura: tali problemi saranno in tal caso segnalati dalla Commissione Bilancio e si cercherà allora di trovare una soluzione. In ogni caso i relatori non possono essere tacciati di privilegiare gli emendamenti della maggioranza, dal momento che in precedenza hanno espresso parere favorevole su importanti emendamenti presentati dall'opposizione, nonostante ci fossero emendamenti analoghi riconducibili alla maggioranza: pensa ad esempio all'emendamento Bechis 2.18. Nel caso di specie, chiarisce che la preferenza accordata dai relatori agli emendamenti Gnecchi 4-ter.3 e 4-ter.4 è dovuta al fatto che essi appaiano meglio formulati rispetto agli emendamenti Di Salvo 4-ter.1, 4-ter.5 e 4-ter.6.

  Marialuisa GNECCHI (PD) sottolinea che i suoi emendamenti 4-ter.3 e 4-ter.4 rappresentano il risultato di un lavoro di discussione e analisi svolto nella XI Commissione con la partecipazione di tutti i gruppi. Ritiene che il suo emendamento 4-ter.3 rechi una formulazione preferibile rispetto a quelli della collega Di Salvo, e questo proprio nell'ottica delle convinzioni condivise nella predetta Commissione, in Pag. 16quanto fa riferimento ai «congedi parentali di maternità e paternità», anziché alla «astensione facoltativa per congedo parentale». Ricorda infatti che la volontà comune è quella di superare il carattere facoltativo dell'astensione di paternità e di addivenire all'astensione obbligatoria anche per il padre. Auspica pertanto che i suoi emendamenti siano sottoscritti anche dai deputati degli altri gruppi.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che gli emendamenti 4-ter.3 e 4-ter.4 sono stati sottoscritti anche dai deputati Fedriga, Di Salvo, Polverini e Centemero e che l'emendamento Di Salvo 4-ter.1 è stato sottoscritto anche dal deputato Fedriga. Ritiene che le sottoscrizioni aggiunte agli emendamenti Gnecchi 4-ter.3 e 4-ter.4 provino a questo punto chiaramente che l'emendamento esprime un'ampia volontà comune, senza che vi siano divisioni fra i gruppi parlamentari circa la paternità dell'iniziativa.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Di Salvo 4-ter.1.

  Titti DI SALVO (SEL), preso atto dei chiarimenti in precedenza resi, ritira i suoi emendamenti 4-ter.5 e 4-ter.6.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Gnecchi 4-ter.3 e 4-ter.4.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, sottolinea come gli emendamenti appena votati siano stati approvati all'unanimità dei presenti. Avverte che l'articolo aggiuntivo Di Vita 4-ter.01 risulta assorbito a seguito dell'approvazione degli emendamenti Gnecchi 4-ter.3 e 4-ter.4.

  Il sottosegretario Sesa AMICI chiede una breve sospensione della seduta, per approfondire alcune questioni relative all'articolo 5.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, non essendovi obiezioni, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 18.40, riprende alle 19.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la XI Commissione, invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate all'articolo 5; altrimenti il parere s'intenderebbe contrario.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Le Commissioni respingono gli emendamenti Lombardi 5.2 e Cozzolino 5.5.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, dopo aver ricordato che tutti gli emendamenti riferiti all'articolo 6 sono inammissibili, esprime, anche a nome del relatore per la XI Commissione, parere favorevole sull'emendamento Naccarato 7.5.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Nessuno chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l'emendamento Naccarato 7.5

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, esprime, anche a nome del relatore per la XI Commissione, parere favorevole sugli emendamenti Polverini 8.19 e Rosato 8.5, a condizione che siano riformulati nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1). Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Polverini 8.18, nonché sull'articolo aggiuntivo 8.0.10, presentato dal Governo. Invita al ritiro di tutte le altre proposte emendative presentate all'articolo 8, sulle quali, altrimenti, il parere s'intende contrario.

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  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello espresso dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dell'Orco 8.3, Nuti 8.2 e Pilozzi 8.13, e approvano gli identici emendamenti Polverini 8.19 (nuova formulazione) e Rosato 8.5 (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che gli identici emendamenti Kronbichler 8.7, Dieni 8.12 e Labriola 8.14, nonché gli identici emendamenti Bechis 8.1 e Labriola 8.15 si intendono assorbiti dall'approvazione degli identici emendamenti Polverini 8.19 e Rosato 8.5, così come riformulati.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) si chiede come mai gli identici emendamenti Kronbichler 8.7, Dieni 8.12 e Labriola 8.14 si intendano assorbiti e non siano stati ricompresi nella riformulazione degli identici emendamenti Polverini 8.19 e Rosato 8.5, ai quali ritiene siano accostabili per identità di materia e di contenuto. Invita i relatori ed il Governo, nell'espressione del parere, a tenere nei confronti dell'opposizione un atteggiamento di maggior rispetto.

  Emanuele FIANO (PD) evidenzia come gli emendamenti testé citati dal deputato Fedriga differiscano per contenuto dagli emendamenti Polverini 8.19 e Rosato 8.5.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, intende sgombrare il campo da qualsiasi tipo di dubbio circa l'assoluta neutralità dell'espressione dei pareri da parte dei relatori e del Governo, motivati, a suo avviso, esclusivamente da principi di natura tecnica e regolamentare.
  Fa notare, in proposito, che gli identici emendamenti Kronbichler 8.7, Dieni 8.12 e Labriola 8.14 si considerano assorbiti e non possono essere ricompresi nella riformulazione degli emendamenti Polverini 8.19 e Rosato 8.5, avendo un contenuto parzialmente diverso da quello antecedente alla riformulazione di questi ultimi due. Invita i gruppi a concentrarsi sul risultato finale a cui mirano le proposte di modifica, a prescindere dallo schieramento politico a cui queste appartengono.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), precisato che egli sta ponendo una questione di principio più generale che attiene ai rapporti complessivi tra maggioranza e opposizione, fa notare come gli emendamenti dichiarati assorbiti, che chiede di rivalutare nell'ambito della riformulazione testé citata, non appartengano al suo gruppo.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ribadisce che la scelta dei relatori è stata dettata esclusivamente da motivi tecnici, al di fuori di qualsiasi logica di schieramento politico.

  Federica DIENI (M5S) ritiene paradossale che i relatori ed il Governo esprimano pareri discordanti su emendamenti dal medesimo contenuto, a seconda se si tratti di emendamenti dell'opposizione o della maggioranza.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Labriola 8.17.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che l'emendamento Rosato 8.4 è accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Di Salvo 8.8.

  Nazzareno PILOZZI (SEL), intervenendo sull'emendamento Polverini 8.18 fa notare che il Governo, come già accaduto di recente in occasione dell'esame di un altro provvedimento, sfrutta lo strumento del decreto-legge per intervenire, in modo caotico e irrazionale, in materia di funzionalità della Protezione civile e del Corpo dei Vigili del fuoco. Rilevato che le proposte emendative in esame tendono Pag. 18invece a individuare interventi più coerenti e logici in tale settore, invita il Governo ad astenersi dal porre in essere misure così frammentate e segmentate, assumendosi la responsabilità di varare, al contrario, una più ampia e organica manovra di riordino. Ritiene che una seria riforma di tale comparto sia necessaria, tenuto conto che si tratta di regolamentare con puntualità una materia soggetta alla competenza di Stato ed enti locali, anche considerando che occorre assicurare adeguate risorse a organismi che svolgono delicate mansioni di soccorso.

  Emanuele FIANO (PD), nel condividere quanto testé affermato dal deputato Pilozzi, ravvisa l'esigenza di un intervento di sistema da parte del Governo in una materia delicata che coinvolge la sicurezza dei cittadini.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l'emendamento Polverini 8.18.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 8.0.10 , presentato dal Governo, fa notare che esso non appare strettamente attinente alla materia del presente decreto-legge, il quale rischia, pertanto, a suo avviso, di incorrere in quei vizi di disomogeneità che sono stati a più riprese criticati dal Capo dello Stato. Prende atto con rammarico che al Governo è consentito di presentare qualsiasi tipo di modifica, mentre le proposte emendative dell'opposizione vengono ostacolate in ogni modo, attraverso cavillose argomentazioni di inammissibilità. Auspica che i relatori riservino alle proposte emendative che l'opposizione presenterà in Assemblea la medesima indulgenza garantita in questa sede a quelle del Governo.

  Federica DIENI (M5S) giudica inaccettabile che al Governo venga garantire libertà assoluta di adottare «decreti omnibus», con piena licenza di modificarli a piacimento, anche andando oltre l'oggetto materiale del provvedimento.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, fa notare che l'articolo aggiuntivo in esame, incidendo in materia di ISTAT e di Sistema Statistico nazionale, interviene su ambiti materiali che, seppur non direttamente rientranti nell'ambito del contenuto del presente decreto-legge, si riflettono inevitabilmente sul funzionamento più complessivo della pubblica amministrazione. Fa notare, pertanto, che i relatori, nel valutare l'ammissibilità di tale proposta emendativa, si sono richiamati a tali considerazioni di natura sistemica, ritenendo che tali disposizioni possano dispiegare i propri effetti nella materia oggetto del provvedimento, in una logica di proiezione e di prospettiva.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo del Governo 8.0.10.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, esprime il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 10. Esprime parere favorevole sull'emendamento Polverini 10.4, a condizione che sia riformulato nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Poverini 10.1 e propone l'accantonamento dell'emendamento Fabbri 10.9.
  Invita al ritiro o esprime parere contrario su tutti gli altri emendamenti segnalati.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Dieni 10.13, Cozzolino 10.5 e Cozzolino 10.8.

  Renata POLVERINI (PdL) accetta la riformulazione del suo emendamento 10.4.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Polverini 10.4 (nuova formulazione) (vedi allegato 1).

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  Nazzareno PILOZZI (SEL) illustra l'emendamento 10.14 di cui è primo firmatario, teso a sopprimere la lettera c) del comma 3 dell'articolo 10, che attribuisce all'Agenzia istituita con il medesimo articolo il potere di sostituirsi agli organi degli enti territoriali nella gestione dei fondi strutturali.
  A suo avviso, infatti, è più corretto seguire la strada indicata anche dall'emendamento Polverini, ora approvato, di collaborazione tra Stato ed Enti locali.
  Si dichiara favorevole all'istituzione dell'Agenzia, ma nell'ambito di compiti di controllo e di supplenza degli enti locali e non di sostituzione di questi.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Pilozzi 10.14.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra l'emendamento 10.10 di cui è primo firmatario. Sottolinea come, nel momento in cui si parla di spending review si vada ad istituire una nuova Agenzia che nel giro di poco tempo diventerà oggetto di spese inutili per lo Stato. A suo avviso, sarebbe stata più utile la soppressione dell'articolo e, di conseguenza dell'Agenzia. In ogni caso, ritiene che sussista un eccessivo accentramento di competenze nelle mani del Presidente del Consiglio e da qui la necessità, indicata nel suo emendamento, di sentire le competenti Commissioni parlamentari.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Cozzolino 10.10.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra l'emendamento 10.11, di cui è primo firmatario, che nell'ottica di non far aumentare le spese dello Stato, vieta all'Agenzia di procedere all'assunzione di personale esterno, e di utilizzare, quindi, solo personale della pubblica amministrazione.

  Federica DIENI (M5S) si associa a quanto affermato dal collega Cozzolino. In un periodo di crisi e di blocco del turn over non trova, infatti, a suo avviso giustificazione l'istituzione di una nuova Agenzia che stipuli contratti onerosi per le casse dello Stato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Cozzolino 10.11.

  Emanuele COZZOLINO (M5S) illustra l'emendamento 10.11, di cui è primo firmatario, che, con il parere delle Commissioni parlamentari competenti sulle nomine dell'Agenzia, tende a ridurre l'opinabilità delle medesime.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Cozzolino 10.12, Cozzolino 10,6 e approvano l'emendamento Polverini 10.1.
  Le Commissioni, non essendovi obiezioni, accantonano l'emendamento Fabbri 10.9.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, con riferimento agli articoli 11 e 12, invita al ritiro di tutti gli emendamenti presentati oppure esprime parere contrario.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, propone, qualora ci fosse il consenso unanime dei gruppi, di procedere con interventi sul complesso degli emendamenti e, dopo, a un'unica votazione riassuntiva che intenda respinti per l'Aula tutti gli emendamenti.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) esprime il dissenso del suo gruppo.

  Federica DIENI (M5S) chiede la singola votazione di ciascun emendamento.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Pilozzi 11.43, Schullian 11.49, Schullian 11.51, Schullian 11.50, Busto 11.8, Pilozzi 11.44, Busto 11.9, Busto 11.10, Busto 11.11, Terzoni 11.5 e Terzoni 11.6.

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  Titti DI SALVO (SEL), intervenendo sull'emendamento De Lorenzis 12.14, svolge una dichiarazione di carattere generale sull'articolo 12, esprimendo la contrarietà del suo gruppo ai primi commi dell'articolo.

  Diego DE LORENZIS (M5S), intervenendo sull'emendamento 12.14 di cui è primo firmatario, dichiara di nutrire le stesse perplessità della collega Di Salvo e di non comprendere, inoltre, le modifiche apportate al Senato.
  Si chiede inoltre perché non siano previste le normative adottate di regola per le discariche e come mai il Governo non abbia ancora adottato il piano nazionale per l'acciaio.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.14.

  Vincenza LABRIOLA (Misto) illustra l'emendamento 11.27 di cui è prima firmataria, teso a sopprimere i commi 1 e 2 dell'articolo 12. Osserva come la città di Taranto non abbia bisogno di un'altra discarica.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Labriola 12.27 e 12.30.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento 12.15 di cui è primo firmatario, teso a sopprimere il comma 1 dell'articolo 12.
  Osserva come i commi 1 e 2 che prevedono la costruzione di una discarica – lo sottolinea nuovamente – senza alcun controllo rappresentino un favore a un'azienda in particolare.
  Ricorda come la famiglia che è al vertice di quell'azienda finanzi campagne elettorali di alcuni partiti della maggioranza e che la norma sembra, quindi, un ricambio di favori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.15.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento Mannino 12.1 di cui è cofirmatario. L'emendamento tende a inserire quei controlli che esistono nella legislazione vigente e che non sono presenti nel testo dell'articolo 12.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mannino 12.1.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento 12.17 di cui è primo firmatario. L'emendamento tende a inserire regole per la costruzione delle discariche e a prevedere un piano di bonifica e di risanamento ambientale.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.17.

  Vincenza LABRIOLA (Misto) illustra l'emendamento 12.28, di cui è prima firmataria, teso a ripristinare la previsione della consultazione dell'ARPA della Regione Puglia soppressa in sede di conversione al Senato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Labriola 12.28.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento 12.19 di cui è primo firmatario. L'emendamento tende a prevedere una stabilizzazione dell'area produttiva di Taranto anche in assenza dell'area a caldo. Chiede al Governo la motivazione della contrarietà all'emendamento.

  Il sottosegretario Sesa AMICI ricorda come molte delle norme in esame riferite all'articolo 12 siano state inserite al Senato, dove il decreto è stato ampiamente modificato in sede di conversione.
  Ricorda inoltre che sulla questione il Governo ha risposto a molte interrogazioni ed è intervenuto nel corso dell'esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge sull'ILVA.
  Osserva come l'emendamento in questione intervenga più in materia di ammortizzatori sociali che di ambiente.

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  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.19.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento 12.10 di cui è primo firmatario, volto a prevedere garanzia fidejussorie per l'opera di riconversione.
  Replicando al sottosegretario Amici, osserva come gli emendamenti non affrontino solo la questione degli ammortizzatori sociali. Evidenzia l'importanza di conoscere quali siano le intenzioni del Governo nel come reperire le risorse.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.10.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento 12.24 di cui è primo firmatario, volto a modificare la destinazione d'uso per i fondi stanziati per l'area del «Mar Piccolo». Ricorda che in proposito esistono tre ipotesi, ma nessuna di queste offre, a suo avviso, garanzie.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.24.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il proprio emendamento evidenziando come il Governo dovrebbe assumere misure straordinarie e coraggiose, alla luce della situazione in atto, tenendo anche conto delle possibili ipotesi prospettate dal suo gruppo anche nel corso dell'esame del decreto-legge riguardante lo stabilimento dell'ILVA.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.20.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il proprio emendamento 12.11 ricordando come gli studi condotti hanno portato ad alcune evidenze tra cui quella per cui nel raggio di venti chilometri allo stabilimento siderurgico non sono possibili una serie di attività. Il Governo dovrebbe quindi avere il coraggio di fare passi in avanti per la tutela dei cittadini di Taranto che ancora non hanno manifestato malattie, così da far sentire lo Stato vicino. Chiede quindi di valutare anche la possibilità di un suo accantonamento affinché i relatori e il Governo possano svolgere ulteriori valutazioni.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.11.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il proprio emendamento 12.25, ricordando che il decreto-legge sull'ILVA crea una nuova fattispecie di commissariamento ma non vi è alcun criterio sulla meritocrazia o su eventuali conflitti di interesse. Invita dunque ad approvare il proprio emendamento 12.25 che reca disposizioni di buon senso prevedendo che il Commissario ed il Sub-commissario decadono dal loro ufficio se incorrono in procedimenti giudiziari a loro carico.

  Ferdinando ALBERTI (M5S) non vede per quali ragioni si continui a votare contro emendamenti di buon senso senza neanche motivarne le ragioni.

  Riccardo NUTI (M5S) non vede quali elementi di contrarietà possano esservi rispetto al testo dell'emendamento De Lorenzis 12.25, che reca una norma che dovrebbe essere scontata, a meno che non vi sia qualcuno fuori da queste aule che, nella sostanza, incide sui lavori.

  Emanuele FIANO (PD) ritiene offensive le parole testé formulate ed invita i colleghi a non avanzare ipotesi fantasiose o teorie di complotti.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, rileva come la formulazione dell'emendamento De Lorenzis 12.25 strida con la presunzione di non colpevolezza fino alla sentenza definitiva di condanna prevista dalla Costituzione, che tutti sono chiamati a difendere.

  Claudio COMINARDI (M5S) rileva come il collega Alberti avesse invitato le Commissioni ad entrare nel merito delle questioni. A suo avviso, se si vuole affrontare il tema delle influenze esterne, si può Pag. 22anche parlare dei finanziamenti che ha ricevuto l'allora segretario del PD, Bersani, durante la campagna elettorale dalla famiglia Riva ovvero della presenza in Parlamento di Matteo Colaninno, che fa anche parte di noti consigli di amministrazione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, invita a svolgere un dibattito sulle questioni connesse agli emendamenti in esame, evitando di rivolgere espressioni offensive nei confronti di altri parlamentari.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) ritiene un buon servizio ai cittadini discutere nel merito gli emendamenti anziché soffermarsi su questioni ulteriori. Riguardo all'emendamento De Lorenzis 12.25, oltre alle osservazioni formulate del presidente Sisto, evidenzia come andrebbe specificato anche a quale tipo di provvedimento giudiziario ci si intende riferire, richiamando ad esempio la possibilità che vi sia una condanna per incidente stradale.

  Giulia GRILLO (M5S) rileva, nel momento in cui si richiama l'esigenza di tutelare la Costituzione, come il Governo dovrebbe chiarire quali diritti si tutelano istituendo discariche che aggirano tutti i controlli. Quando non vi è trasparenza è naturale che si sia portati a pensare male: il silenzio dei colleghi si qualifica e li qualifica.

  Emanuele FIANO (PD), premesso di condividere la disamina svolta dal presidente Sisto sulle ragioni che sono alla base del parere contrario sull'emendamento De Lorenzis 12.25, sottolinea, a nome del suo gruppo, come di esso facciano parte uomini liberi. Rileva come un conto sia fare allusioni mentre altro conto è dimostrare il rilievo penale dei fatti che si affermano. Vi è infatti una forte differenza tra la rilevanza penale delle pesanti affermazioni effettuate rispetto a dichiarazioni che vengono fatte in libertà. Le condotte penalmente rilevanti devono essere tali da poter essere documentate e sottoposte all'attenzione dell'autorità giudiziaria: in caso contrario, le accuse rivolte oggi sono totalmente gratuite e non hanno alcun senso.

  Fabiana DADONE (M5S) si chiede per quali ragioni i relatori non abbiano proposto una nuova formulazione dell'emendamento De Lorenzis 12.25 che faccia riferimento alle sentenze passate in giudicato.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ricorda come non si tratti di una materia nuova e gran parte della disciplina è già stata definita.

  Alessandro BRATTI (PD) ricorda come sulle questioni connesse allo stabilimento ILVA si sia discusso ampiamente nelle competenti commissioni parlamentari, dove sarebbe più corretto che si svolgesse questo dibattito. In questa sede sono state fatte affermazioni non veritiere: le due discariche in questione devono infatti essere costruite rispettando tutte le norme oggi in vigore. Non è in alcun modo vero il contrario come da qualcuno sostenuto.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.25.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il proprio emendamento 12.21, di contenuto analogo ad un altro emendamento già illustrato. La proposta evidenzia la necessità di verificare che siano stati effettuati gli adeguati carotaggi e tutti i procedimenti idonei.

  Riccardo NUTI (M5S) chiede ai relatori e al Governo se vi siano osservazioni o rilievi sulla correttezza dell'emendamento De Lorenzis 12.21 poiché altrimenti non si spiegano le ragioni di una sua mancata approvazione.

  Alessandro BRATTI (PD) ritiene condivisibile una parte dell'emendamento ed invita i relatori ed il Governo a valutare, anche nel prosieguo dell’iter parlamentare, una possibile riformulazione.

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  Nazzareno PILOZZI (SEL) non ritiene condivisibile che a causa della continua presentazione di decreti-legge omnibus commissioni parlamentari non competenti nel merito debbano affrontare questioni di grande rilievo che sono state oggetto di approfondimento nelle sedi idonee. Ritiene quindi che il Governo non dovrebbe continuare a presentare provvedimenti di urgenza di contenuto così eterogeneo dovendosi altrimenti ipotizzare una commissione composta da esperti di tutte le materie.
  In merito all'emendamento De Lorenzis 12.21 preannuncia il voto favorevole del suo gruppo nel presupposto che si stanno costruendo discariche sopra discariche già esistenti.

  Diego DE LORENZIS (M5S) conferma che dai dati risulta che vi sono due discariche nel perimetro dello stabile, di cui una funzionate ed un'altra chiusa; con questo decreto-legge se ne autorizza dunque un ulteriore utilizzo ed ampliamento. Il proprio emendamento 12.21 contiene dunque una clausola di salvaguardia e di tutela nel dubbio che non ci sia stato un smaltimento corretto.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.21.

  Diego DE LORENZIS (M5S) chiede che si proceda all'accantonamento del proprio emendamento 12.18 alla luce di quanto evidenziato dal collega Bratti.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, ritiene che probabilmente con l'emendamento in discussione i termini VIA e AIA siano stati usati impropriamente, considerato che non sempre riguardano discariche. Anche per queste ragioni ribadisce la contrarietà dei relatori.

  Le Commissioni respingono l'emendamento De Lorenzis 12.18.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra il suo emendamento 12.23, che sopprime il comma 4 dell'articolo 12. Ritiene infatti necessario che anche i commissari nominati per la gestione delle aziende rispondano del proprio operato secondo gli ordinari principi del diritto.

  Il sottosegretario Sesa AMICI osserva che il comma 4 dell'articolo 12 del decreto-legge estende la responsabilità del commissario anche ai suoi delegati e va quindi nel senso auspicato dal deputato De Lorenzis, per cui non si comprende la ragione per la quale se ne chiede la soppressione. Conferma pertanto il parere contrario sull'emendamento De Lorenzis 12.23.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti De Lorenzis 12.23 e 12.12.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento Mannino 12.2, che coinvolge l'I.S.S.P.R.A. nel procedimento di adozione del decreto del Ministro dell'ambiente sulle modalità di costruzione e di gestione delle discariche.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Mannino 12.2.

  Vincenza LABRIOLA (Misto) chiede le ragioni del parere contrario sul suo emendamento 12.29.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, rilevato che l'emendamento Labriola 12.29 attribuisce compiti al subcommissario, fa presente che nell'attuale disciplina i subcommissari non hanno autonomia e dipendono dai commissari, per cui attribuire loro compiti diretti non sarebbe in linea con questo schema.

  Vincenza LABRIOLA (Misto), auspicando che in Assemblea si possa riformulare la propria proposta emendativa, ritira l'emendamento 12.29.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mannino Pag. 2412.3, Mannino 12.4, De Lorenzis 12.13 e Mannino 12.6.

  Diego DE LORENZIS (M5S) illustra l'emendamento Mannino 12.7, soppressivo del comma 5, il quale prevede un meccanismo che privilegia in modo ingiustificato un'azienda rispetto alle altre.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Mannino 12.7, Busto 12.8 e Pilozzi 12.32.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, avverte che l'esame degli emendamenti segnalati si è concluso, salvi gli emendamenti accantonati, e che i relatori hanno bisogno di una breve sospensione dei lavori per poter valutare gli emendamenti accantonati.
  Comunica, quindi, che sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione e delle Commissioni competenti in sede consultiva, ad esclusione della Commissione Bilancio, che renderà il proprio parere direttamente all'Assemblea.
  Sospende, pertanto, la seduta.

  La seduta, sospesa alle 20.45, riprende alle 21.30.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che si procederà ora all'esame degli emendamenti accantonati. Esprime parere favorevole sull'emendamento Polverini 2.8, a condizione che venga riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 1), prendendo atto che il presentatore accoglie tale proposta di riformulazione.

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione.

  Renata POLVERINI (PdL) accetta la proposta di riformulazione del suo emendamento 2.8 formulata dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Polverini 2.8, nel testo riformulato.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, invita i presentatori al ritiro dell'emendamento Dadone 2.53, in vista della sua presentazione in Assemblea.

  Fabiana DADONE (M5S) accede all'invito al ritiro del suo emendamento, che si riserva di presentare in Assemblea.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, esprime, anche a norme del relatore per la I Commissione, parere favorevole sull'emendamento Fabbri 2.40, a condizione che venga riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione.

  Marilena FABBRI (PD) accetta la proposta di riformulazione del suo emendamento 2.40 formulata dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Fabbri 2.40, nel testo riformulato.

  Cesare DAMIANO, relatore per la XI Commissione, esprime, anche a norme del relatore per la I Commissione, parere favorevole sull'emendamento Baldelli 4.125, a condizione che venga riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione.

  Sergio PIZZOLANTE (PdL) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento Baldelli 4.125, di cui è cofirmatario.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Baldelli 4.125, nel testo riformulato.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, esprime parere Pag. 25contrario sull'emendamento Di Salvo 4.130.

  Titti DI SALVO (SEL) non comprende il motivo del parere contrario su tale emendamento, chiedendo delucidazioni ai relatori. Rilevato che già la legislazione sul pubblico impiego fa riferimento alla data di pubblicazione del bando – alla stregua di quanto dispone il suo emendamento – fa notare che il provvedimento, nella sua versione attuale, rischia al contrario di assumere un riferimento temporale divergente. Chiede che vi sia un approfondimento serio sulla questione.

  Francesco Paolo SISTO, presidente e relatore per la I Commissione, fa notare che l'emendamento in questione introduce un elemento di incertezza in ordine ai riferimenti temporali, che dovrebbero essere invece uguali per tutti. Invita in ogni caso il deputato Di Salvo a ritirare l'emendamento e ripresentarlo in Assemblea, proprio al fine di consentire gli approfondimenti di merito auspicati.

  Titti DI SALVO (SEL) accede all'invito al ritiro del suo emendamento, che si riserva di presentare in Assemblea.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Chimienti 4.36.

  Silvia CHIMIENTI (M5S), fatto notare che il suo emendamento è teso ad evitare una sanatoria generalizzata dei contratti irregolari, dichiara di ritirare il suo emendamento 4.36, riservandosi di ripresentarlo per l'Assemblea.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, invita i presentatori dell'emendamento Miotto 4-bis.5 a ritirarlo, in vista della sua presentazione in Assemblea.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) accede all'invito al ritiro del suo emendamento 4-bis.5, che si riserva di presentare in Assemblea.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, invita i presentatori dell'emendamento Rosato 8.4 a ritirarlo, in vista della sua presentazione in Assemblea.

  Ettore ROSATO (PD) fa presente che il suo emendamento mira a tutelare il personale che opera in condizioni di discontinuità e precarietà presso il Corpo dei vigili del fuoco, facendo presente che tale personale viene definito erroneamente come volontario, nonostante sia, in realtà, inquadrato come vero e proprio personale dipendente. Osservato che l'emendamento in questione indica una copertura finanziaria adeguata e coerente, si dichiara disponibile a ritirarlo in vista della sua ripresentazione in Assemblea.

  Emanuele FIANO (PD), osservato che quanto testé affermato dal deputato Rosato corrisponde all'orientamento assunto dall'intero gruppo del Partito Democratico sulla questione, invita il Governo a valutare attentamente la presente proposta emendativa, considerato che essa indica una copertura finanziaria realmente esistente.

  Riccardo NUTI (M5S) ritiene che l'eventuale approvazione dell'emendamento rischi di consentire l'assunzione di personale in assenza dell'espletamento delle necessarie procedure concorsuali.

  Ettore ROSATO (PD), intervenendo per una precisazione, fa notare che la sua proposta emendativa non intende favorire ulteriori forme di assunzione che si sovrappongano a quelle già previste.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, osserva che la questione delle coperture relative ad interventi di grande importanza sociale, soprattutto in tema di stabilizzazione di precari presso la pubblica amministrazione (ma anche in ambito previdenziale), Pag. 26è stata spesso oggetto di talune incomprensioni tra la Ragioneria generale dello Stato, che ha sempre imposto una visione restrittiva della spesa, e le relative amministrazioni di competenza, che hanno sempre affermato l'esistenza delle risorse necessarie per il finanziamento dei relativi interventi.

  Ettore ROSATO (PD) ritira il suo emendamento 8.4.

   Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, esprime, anche a norme del relatore per la I Commissione, parere favorevole sull'emendamento Fabbri 10.9, a condizione che venga riformulato nei termini indicati in allegato (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Sesa AMICI esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione.

  Marilena FABBRI (PD) accetta la proposta di riformulazione del suo emendamento 10.9 formulata dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Fabbri 10.9, nel testo riformulato.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che si è così concluso l'esame delle proposte emendative.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA), intervenendo per dichiarazione di voto, osserva che il provvedimento in esame rischia di ingessare ulteriormente la pubblica amministrazione, dal momento che impedisce alle nuove generazioni di accedervi, imponendo una logica di stabilizzazione generalizzata – fondata su chiamate dirette o prove selettive sommarie – che rischia di minare i principi della meritocrazia. In proposito, giudica particolarmente grave la previsione che obbliga alle pubbliche amministrazioni di attingere dalle graduatorie degli idonei, che ritiene non possano vantare una pozione giuridica equivalente a quella dei vincitori di concorso. Dichiarato che su tali questioni il suo gruppo condurrà una battaglia seria in Assemblea, esprime perplessità anche su altre parti del provvedimento, citando ad esempio le disposizioni in materia di SISTRI, suscettibili, a suo avviso, di nuocere alle piccole e medie imprese. Fatto notare, quindi, che taluni emendamenti della maggioranza, seppure condivisibili nella loro finalità di estendere la platea dei beneficiari di alcuni interventi sociali, potrebbero risultare privi di copertura e richiedono un attento esame da parte della Commissione Bilancio, auspica che sugli emendamenti che l'opposizione presenterà in Assemblea venga garantito dai relatori il medesimo trattamento di favore riservato alle proposte di modifica avanzate dalla maggioranza e dal Governo. In caso contrario, preannuncia da subito che intraprenderà le iniziative opportune a tutela delle prerogative dell'opposizione.
  Conclude, quindi, dichiarando che il suo gruppo designa il deputato Invernizzi come relatore di minoranza sul provvedimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni deliberano di conferire ai presidenti Sisto e Damiano il mandato a riferire favorevolmente all'Assemblea sul provvedimento, come modificato nel corso dell'esame in sede referente.

  Cesare DAMIANO, presidente e relatore per la XI Commissione, avverte che i presidenti si riservano di nominare i componenti del comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 22.

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