CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 settembre 2013
88.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
Pag. 107

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 24 settembre 2013.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale.
Doc. XXII, n. 5-6-7-11/A.

  Il Comitato si è riunito dalle 9.30 alle 10.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Davide CRIPPA.

  La seduta comincia alle 10.15.

Indagine conoscitiva sulla strategia energetica nazionale sulle principali problematiche in materia di energia.
Audizione dei rappresentanti di Assomineraria e Federutility.

(Svolgimento e conclusione).

  Davide CRIPPA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  L'ingegnere Pietro CAVANNA, presidente di Assomineraria-Settore Idrocarburi, e il Dottor Fabio SANTINI, direttore dell'area mercato di Federutility, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi per porre questi e formulare osservazioni i deputati Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), Alberto BOMBASSEI (SCpI), Gianluca BENAMATI (PD), Luigi TARANTO (PD) e Davide CRIPPA (M5S), ai quali rispondono il dottor Adolfo SPAZIANI, Senior Advisor Federutility, e l'ingegnere Pietro CAVANNA, presidente di Assomineraria-Settore Idrocarburi.

  Davide CRIPPA, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 11.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI indi del vicepresidente Ignazio ABRIGNANI.

  La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 settembre 2013.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore, osserva preliminarmente che il provvedimento in esame non contiene alcuna norma di riforma generale della tassazione immobiliare, rinviando ulteriormente scelte che dovranno essere a breve assunte con la prossima legge di stabilità. Sottolinea la necessità di una riforma strutturale duratura nel tempo per dare certezze a famiglie e imprese in materia fiscale. Individua quindi tre obiettivi da perseguire nell'immediato. In primo luogo, ritiene necessario chiarire i margini di manovra per gli equilibri della finanza pubblica e, al contempo, rispetto alla congiuntura economica del Paese, non potendosi mettere a repentaglio i risultati conseguiti con il sacrificio di tutti. Il secondo obiettivo consiste nella scelta dei profili tributari Pag. 108del sistema in questo particolare momento ciclico, nella consapevolezza che non si possono ridurre contemporaneamente tutte le imposte ed è necessario scegliere in funzione delle indicazioni di politica economica. A suo avviso, il criterio da seguire è quello di spostare la tassazione dalle persone alle cose. In questo senso, ritiene che l'intervento più efficace sia quello della riduzione dell'IRPEF sui redditi medio-bassi con conseguente riduzione del cuneo fiscale. Sarebbe altresì importante una riduzione dell'IMU sui fabbricati per le attività produttive soprattutto per i settori dell'export, non limitando l'intervento unicamente al settore agricolo. In terzo luogo, si dovrebbe definire un sistema certo per i tributi comunali. Il Governo ha annunciato di voler mettere mano alla sostituzione dell'IMU con una nuova imposta sui servizi. Ritiene pertanto necessario chiarire a quali servizi saranno applicate le nuove imposte per conferire certezza ai tributi degli enti locali.
  Illustra quindi la proposta di parere con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1).

  Marco DA VILLA (M5S) esprime, in generale, apprezzamento per il parere predisposto dal relatore che contiene certamente alcuni spunti condivisibili anche da parte del suo gruppo; manifesta peraltro alcune perplessità sulla condizione di cui alla lettera c) della proposta di parere che invita a valutare con attenzione le disposizioni di copertura finanziaria di cui all'articolo 15 ed il ricorso alla clausola di salvaguardia di cui al comma 4. In proposito riferisce che nell'audizione svoltasi in queste ore innanzi alle Commissioni di merito il presidente della Corte dei conti ha espresso alcune riserve sui mezzi di copertura del provvedimento in esame, dando quasi per scontato il ricorso alla cosiddetta clausola di salvaguardia. Ritiene pertanto del tutto superate le considerazioni svolte nell'ambito della citata condizione di cui alla lettera c), e, in considerazione del complessivo impianto del provvedimento, che non è condivisibile, non può che esprimere un voto contrario alla proposta di parere.

  Ignazio ABRIGNANI, presidente, interviene per chiarire la portata della condizione posta alla lettera c) della proposta di parere predisposta dal relatore che, a suo giudizio, va proprio nella direzione auspicata dal collega Da Villa e non è in contraddizione con l'autorevole opinione espressa in Parlamento dal presidente della Corte di conti.

  Gianluca BENAMATI (PD ringrazia il relatore per il lavoro svolto ed esprime apprezzamento per l'articolato parere e per le considerazioni svolte nel suo intervento illustrativo. In particolare esprime piena condivisione circa l'attenzione che il relatore ha voluto attribuire al contenuto della futura riforma della cosiddetta «service tax» affinché sia improntata ad una forte equità, non gravi su famiglie e imprese più dell'attuale IMU e operi nel rispetto del principio «chi inquina paga».
  Ritiene che tutte le condizioni apposte nella proposta di parere siano state concepite affinché la prevista clausola di salvaguardia di cui all'articolo 15, comma 4, del provvedimento in esame non debba operare. Ritiene inoltre opportuno che in questa sede la X Commissione indichi al Governo di prestare la dovuta attenzione anche sui mezzi di copertura previsti per fare fronte agli oneri del decreto-legge. Condivide infine anche la condizione finalizzata ad integrare le disposizioni di cui al presente decreto-legge con la previsione della deducibilità dell'IMU sugli immobili strumentali alle attività produttive. In conclusione preannuncia voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore ed auspica la più ampia convergenza da parte degli altri gruppi parlamentari.

  Stefano ALLASIA (LNA) intende esprimere un parere non contrario ma di astensione sulla proposta di parere del relatore. Condivide le osservazioni svolte nelle premesse circa la mancata riforma complessiva della disciplina fiscale sul patrimonio Pag. 109immobiliare preannunciata con il precedente decreto-legge n. 54 del 2013. Ritiene peraltro necessario manifestare notevoli perplessità circa i mezzi di copertura finanziaria previsti nel provvedimento in esame; in riferimento alle articolate condizioni poste dal parere, teme che esse restino soltanto delle mere manifestazioni di intenti, anche perché non è affatto chiaro dove potranno essere reperite le risorse necessarie per concretizzarle. In conclusione ribadisce il voto di astensione da parte del suo gruppo.

  Raffaello VIGNALI (PdL) nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, dichiara di condividere il contenuto della condizione di cui alla lettera a) volta a prevedere la deducibilità dell'IMU sugli immobili strumentali dell'impresa; esprime invece alcune perplessità, a titolo personale, sulla condizione di cui alla lettera b) in quanto non ritiene pienamente equo il declamato principio ivi citato del «chi inquina paga». A tale riguardo chiede al relatore di poter inserire nella citata lettera b) della proposta di parere un inciso volto ad escludere dal pagamento della TARES le imprese che conferiscono rifiuti speciali a determinate categoria di soggetti.

  Edoardo NESI (SCpI) preannuncia voto favorevole da parte del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, dichiarando in particolare di condividere la condizione volta a prevedere la deducibilità dall'IMU dei beni strumentali; sottolinea in proposito come il nostro Paese vive essenzialmente del lavoro delle imprese che vanno tutelate soprattutto nella perdurante congiuntura economica sfavorevole.

  Marco DA VILLA (M5S) ringraziando il relatore per il lavoro svolto modifica il precedente avviso dichiarando il voto di astensione sulla proposta di parere sul provvedimento. Non ritiene infatti, nonostante i chiarimenti offerti, di poter superare le perplessità sulla copertura finanziaria del provvedimento, anche alla luce dell'intervento odierno da parte del presidente della Corte dei conti.

  Luigi LACQUANITI (SEL) riconosce grande equilibrio alla proposta di parere predisposta dal relatore sul provvedimento in esame; la valenza politica complessiva del provvedimento in esame però non può essere condivisa dal suo gruppo e preannuncia quindi un voto di astensione.

  Andrea MARTELLA (PD), relatore, ringrazia tutti i colleghi intervenuti nel dibattito; esprime disponibilità a recepire nella proposta di parere l'osservazione in materia di TARES svolta dal collega Vignali e dà lettura della relativa riformulazione (vedi allegato 2).

  La Commissione approva quindi la proposta di parere del relatore come riformulato (vedi allegato 2).

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012.
C. 1572 Governo, approvato dal Senato.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.
Esame C. 1573 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2012 (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

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  Ignazio ABRIGNANI, presidente, avverte che la Commissione inizia, nella seduta odierna, l'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, del disegno di legge recante il rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 e del disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013, limitatamente agli stati di previsione e alle parti di propria competenza. L'esame si concluderà con la votazione di una relazione alla V Commissione per ciascun provvedimento, riferita a ciascuno stato di previsione, cui saranno allegati gli emendamenti eventualmente approvati dalla Commissione, e con la nomina di un relatore per la X Commissione.
  Per quanto concerne l'organizzazione dei lavori, in considerazione della necessità di concludere l'esame dei provvedimenti nella giornata di domani, avverte che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato alle ore 18 di oggi, martedì 24 settembre 2013. Ricorda peraltro che gli emendamenti possono essere presentati anche direttamente presso la Commissione Bilancio e, comunque, saranno di nuovo, in quella sede, esaminati.

  Luigi TARANTO (PD), relatore, osserva che il Rendiconto generale dello Stato è lo strumento attraverso il quale il Governo, alla chiusura del ciclo di gestione della finanza pubblica (anno finanziario), adempie all'obbligo costituzionale di rendere conto al Parlamento dei risultati della gestione finanziaria.
  La disciplina del rendiconto generale dello Stato è dettata dalla legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009 che, all'articolo 35, dispone che il rendiconto relativo al 31 dicembre dell'anno precedente sia presentato entro il successivo mese di giugno alle Camere con apposito disegno di legge, dopo esser stato previamente sottoposto alla Corte dei conti per il giudizio di parificazione.
  L'articolo 36 della legge n. 196 del 2009 stabilisce che il rendiconto generale dello Stato, articolato per missioni e programmi, è costituito da due parti:
   1. il conto del bilancio, che espone l'entità effettiva delle entrate e delle uscite del bilancio dello Stato rispetto alle previsioni approvate dal Parlamento;
   2. il conto del patrimonio, che espone le variazioni intervenute nella consistenza delle attività e passività che costituiscono il patrimonio dello Stato.

  L'esposizione dettagliata delle risultanze della gestione è fornita dal conto del bilancio, che risulta costituito dal conto consuntivo dell'entrata e, per la parte di spesa, dal conto consuntivo relativo a ciascun Ministero.
  Il Rendiconto dell'esercizio finanziario 2012 costituisce il documento di consuntivo redatto secondo i dettami della citata legge di contabilità n. 196/2009 – entrata in vigore il 1o gennaio 2010 – che individua nei programmi le unità di voto.
  Pertanto il conto consuntivo finanziario dell'anno 2012 espone i dati di bilancio secondo l'articolazione per missioni e programmi di spesa che privilegia una esposizione di tipo funzionale.
  Per ciascun programma vengono esposti i risultati relativi alla gestione dei residui, alla gestione di competenza e alla gestione di cassa.
  La gestione di competenza evidenzia l'entità complessiva degli accertamenti di entrata e degli impegni di spesa effettuati nel corso dell'esercizio finanziario.
  La gestione di cassa evidenzia, per la parte di entrata, le somme riscosse e versate nella tesoreria dello Stato e, per la parte di spesa, i pagamenti compiuti dalle amministrazioni statali.
  Nella gestione dei residui vengono registrate le operazioni di incasso e di pagamento effettuate in relazione ai residui (rispettivamente, attivi e passivi) risultanti dagli esercizi precedenti.
  In attuazione dell'articolo 35 della citata legge n. 196 del 2009, al Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato Pag. 1112012 è allegata, per ciascuna amministrazione, una Nota integrativa, articolata per missioni e programmi, che illustra i risultati conseguiti con la gestione in riferimento agli obiettivi fissati con le previsioni di bilancio, le risorse finanziarie impiegate, anche con l'indicazione dei residui accertati, e gli indicatori che ne misurano il grado di raggiungimento.
  Il Rendiconto generale dello Stato 2012 è, inoltre, corredato come lo scorso anno del Rendiconto economico, in linea con quanto disciplinato dall'articolo 36, comma 5, della legge di contabilità, al fine di integrare la lettura dei dati finanziari con le informazioni economiche fornite dai referenti dei centri di costo delle amministrazioni centrali dello Stato.
  Come già avvenuto con riferimento all'esercizio 2011, al Rendiconto generale dello Stato 2012, ai sensi dell'articolo 36, comma 6, della legge n. 196/2009 di riforma della contabilità, è allegata, inoltre, una relazione illustrativa delle risorse impiegate per finalità di protezione dell'ambiente e di uso e gestione delle risorse naturali da parte delle amministrazioni centrali dello Stato (Eco-Rendiconto dello Stato).
  Illustra di seguito la parte di Competenza della Commissione Attività produttive del disegno di legge C. 1572 recante il Rendiconto generale dello Stato per l'esercizio finanziario 2012.
  Ricorda che la legge di bilancio per il 2012 (legge 12 novembre 2011, n. 184) assegna al Ministero dello sviluppo economico una dotazione di competenza pari a 7.170,2 milioni di euro (che includono la somma di 9 meuro costituita dal rimborso di passività finanziarie con riferimento al Dipartimento delle politiche di sviluppo e coesione), di cui 6.623.7 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 537,5 milioni di euro di spese correnti.
  L'autorizzazione di cassa, sempre nelle previsioni iniziali 2012, risulta di 7.757,1 milioni di euro (che includono come sopra la somma di 9 meuro costituita dal rimborso di passività finanziarie), di cui 7.199,5 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 548,6 milioni di euro di spese correnti.
  La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2012 ammonta complessivamente a 9.380,7 milioni di euro (che includono la somma di 2,5 meuro costituita dal rimborso di passività finanziarie), di cui 479,4 per la parte corrente e 8.901,3 per il conto capitale.
  Nella Relazione della Corte dei Conti sulla gestione del bilancio dello Stato 2012 si sottolinea come nel 2012, l'attività svolta dal Ministero dello sviluppo economico a sostegno dei comparti produttivi si sia mossa «all'interno di spazi particolarmente angusti. Si è dovuto da un lato operare entro le condizioni stringenti della finanza pubblica e dall'altro recuperare i ritardi accumulati nella revisione e nell'adeguamento della strumentazione a disposizione dell'operatore pubblico, proprio in un momento in cui maggiore sarebbe stata la necessità di poter contare, a risorse limitate, su strumenti efficienti e collaudati».
  Per quanto riguarda gli interventi a sostegno delle imprese l'obiettivo è stato quello di «muovere ad un riordino di un sistema molto frammentato, con le poche risorse disponibili spesso distribuite su molti interventi di dubbia efficacia. Il DL n. 83 del 2012 (c.d. decreto sviluppo convertito con modificazioni dalla legge n.134 del 2012) ha previsto una semplificazione del sistema con l'abolizione di misure che prevedevano interventi a fondo perduto e senza adeguati criteri di selezione. Le risorse non utilizzate sono state destinate ad un nuovo fondo (il Fondo per la crescita sostenibile), divenuto operativo nel 2013, che è previsto intervenga su progetti di rilevante interesse nazionale nel campo dell'innovazione, dell'internazionalizzazione e della riconversione industriale. L'attività di riordino è stata accompagnata da un lato da misure di rafforzamento di strumenti in grado di incidere già nel breve periodo sulle difficoltà economiche delle imprese (è il caso del Fondo centrale di garanzia di cui è stata incrementata la dotazione patrimoniale di 400 milioni annui Pag. 112per il triennio 2012-14 o dell'IVA per cassa) e dall'altro da un insieme di interventi orientati a rimuovere squilibri strutturali e/o favorire condizioni per il recupero di più adeguati livelli di crescita. Interventi, in parte assunti in collaborazione con altre amministrazioni, destinati a produrre risultati solo a partire dall'esercizio 2013».
  La gestione nel 2012 ha potuto contare su stanziamenti definitivi per 8.074 milioni, del 12,6 per cento superiori agli stanziamenti iniziali pari a 7.170 milioni. Agli stanziamenti iniziali, infatti, provvedimenti amministrativi adottati nell'anno hanno apportato variazioni in aumento per 788.3 milioni.
  La spesa in conto capitale cresce in termini di stanziamenti e di impegni rispettivamente del 4,5 e del 4,6 per cento a fronte di una flessione del 5 e del 2 per cento di quella corrente. Si interrompe quindi l'aumento degli esborsi correnti riscontrato nei precedenti esercizi e che si rileva tuttavia ancora nei pagamenti totali, cresciuti nell'anno di oltre il 27 per cento.
  L'accelerazione di parte dei pagamenti, ma anche le modifiche intervenute nei tempi di mantenimento in bilancio delle risorse impegnate, sono alla base della consistente riduzione dei residui finali.
  La dimensione dei residui passivi perenti del Ministero è in ogni caso particolarmente consistente Ciò a causa della lunghezza dei programmi di assegnazione dei contributi che frequentemente prevedono una durata maggiore rispetto al termine di conservazione dei residui in bilancio.
  La citata relazione della Corte dei conti esamina nel dettaglio le Missioni cui sono riferibili le risorse gestite dal MISE e la relativa articolazione delle stesse in Programmi. Di seguito sono sintetizzate le osservazioni della Corte in relazione alle principali Missioni afferenti al Ministero.
  Alla Missione 10 – Energia e diversificazione delle fonti di energia – sono stati destinati nell'anno 207 milioni. Al riguardo la Corte dei Conti sottolinea che «è solo apparente la crescita degli importi destinati alla missione (9,7 milioni nel 2011). Si tratta infatti di un incremento riconducibile a tre capitoli: il 3542 il cui stanziamento (109,6 milioni) è destinato alla restituzione di somme indebitamente versate in entrata; il 3700, sempre di parte corrente, che riguarda residui passivi perenti reiscritti per i quali risulta soppresso il capitolo di provenienza per 0,5 milioni e il capitolo di parte capitale 7800 anch'esso per somme relative a residui perenti reiscritti per 88,8 milioni. Al netto di tali tre voci l'importo stanziato continua anche in questo esercizio a ridursi come nel 2011 di un ulteriore 13 per cento».
  La Missione 11, competitività e sviluppo delle imprese ricomprende tre programmi: si tratta della «Regolazione ed incentivazione..», «Promozione, coordinamento e vigilanza del movimento cooperativo» e «Incentivazione per lo sviluppo industriale». Nel complesso alla Missione sono stati destinati nell'esercizio circa 3,7 miliardi (in crescita dai 3,4 miliardi registrati nel 2011). Si tratta in prevalenza di spese in conto capitale (poco meno del 97 per cento), sostanzialmente concentrati in pochi capitoli di bilancio e nei due programmi maggiori. Nel programma «Regolamentazione, incentivazione dei settori industriali (11.5) gli stanziamenti definitivi di parte capitale riguardano essenzialmente gli interventi a favore del settore aeronautico (circa 1.800 milioni), gli investimenti nel programma Fremm (435 milioni), le somme destinate al Fondo finanza di impresa (193 milioni) e interventi in materia di brevetti (46 milioni). Marginali o nulli i fondi destinati agli altri capitoli di parte capitale.
  Nel programma «Incentivazione per lo sviluppo industriale (11.7) i trasferimenti di parte capitale riguardano il Fondo della competitività e lo sviluppo. Le somme stanziate nel capitolo superano gli 800 milioni di cui oltre 490 sono destinati al Fondo di garanzia piccole e medie imprese e circa 130 sono relative a somme reiscritte di residui perenti.
  Alla Regolazione dei mercati (Missione 12) sono destinati nell'esercizio 67,1 milioni (in crescita rispetto ai 46,3 milioni del 2011). Si tratta in prevalenza di spese Pag. 113correnti: oltre alle uscite per redditi da lavoro e consumi intermedi, si evidenziano trasferimenti per poco meno di 25 milioni. Si tratta dei trasferimenti all'Autorità garante della concorrenza (16,1 milioni), delle somme attribuite al fondo da destinare ad iniziative a favore dei cittadini alimentato dalle sanzioni irrogate dall'autorità garante della concorrenza e dall'autorità del gas (26,4 milioni), di quelle che nell'anno sono state stanziate per spese per patrocinio legale e liti (6,3 milioni) e del contributo agli organismi di normalizzazione e misura (2,4 milioni).
  Per quanto riguarda il Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo (Missione 16) si interrompe nel 2012 la flessione dei fondi destinati alla missione «Commercio internazionale»: essi raggiungono i 194 milioni dopo la forte contrazione registrata nel 2011 quando si erano ridotti a 173 milioni dagli oltre 312 milioni del 2010. Degli stanziamenti relativi ai due programmi che rientrano nella missione, oltre il 75 per cento è riferito a spese correnti. Si tratta in prevalenza di trasferimenti destinati all'ex-ICE (tre capitoli, per un complesso di oltre 100 milioni) e a enti, istituzioni e associazioni (capitolo 2501 con uno stanziamento di 13,8 milioni).
  Alla Ricerca e innovazione (Missione 17) sono riconducibili due programmi: quello relativo allo «Sviluppo, innovazione e ricerca in materia di energia» e quello relativo a «Innovazione e ricerca per lo sviluppo delle comunicazioni». Il programma relativo alla ricerca in campo energetico presenta stanziamenti per circa 243 milioni in crescita del 5,9 per cento rispetto al 2011. Secondo la Corte dei Conti si tratta di un dato «che deve essere letto con attenzione. La crescita è infatti riconducibile esclusivamente al Fondo per la riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti nelle regioni interessate dall'estrazione di idrocarburi (le royalties pagate), cresciute nell'anno di oltre il 26 per cento. Un intervento, quest'ultimo, che assume più carattere di contributo compensativo che di una attività di ricerca. Al netto di tale importo le somme destinate al programma conoscono una seppur lieve flessione (-1,2 per cento) Anche nel 2012 incidono in misura rilevante sul totale dello stanziamento le somme destinate al finanziamento dell'Enea a cui è riferibile pressocchè l'intero ammontare della spesa in conto capitale (158,7 milioni). Al netto di tali importi, il programma si traduce in retribuzioni per 4,2 milioni e in consumi intermedi per un milione».
  Per quanto concerne il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ricordo in particolare che esso aggrega, sulla base di quanto disposto dal decreto-legge n. 85 del 2008, l'ex Ministero dell'università e della ricerca e l'ex Ministero della pubblica istruzione.
  I capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e applicata di competenza della X Commissione sono gestiti dal Centro di responsabilità «Dipartimento per l'Università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica».
   Illustra quindi i capitoli di spesa 1678, 7236, 7308 e 7320 relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di competenza e di interesse della X Commissione Attività produttive.
   Per quanto concerne le spese di parte corrente:
   Cap. 1678 relativo al «Contributo dello Stato per la ricerca scientifica», comprende una parte relativa al contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46 del 1991.

  Rispetto ai valori iniziali 2012, la dotazione del capitolo rimane invariata sia in termini di competenza (45,3 milioni di euro) e cassa (45,3 meuro), sia in termini di residui (2,4 milioni di euro).
  Per quanto riguarda le spese in conto capitale:
   Cap. 7236 relativo al «Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca», nel quale affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI (Agenzia spaziale italiana).

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  Rispetto alle previsioni iniziali si registrano variazioni di segno negativo in termini di competenza, il cui stanziamento passa da 1.824 a 1.794,2 milioni di euro e positivo in termini di cassa (da 1.824 a 1.894 meuro, con un aumento di 70,5 meuro). Rimangono invece invariati i residui, pari a 668,3 milioni di euro.
   Cap. 7237 relativo al «Contributo a favore del CNR e dell'ENEA per lo sviluppo del tessuto produttivo nel sud».

  Lo stanziamento iniziale di competenza e di cassa è di 18 meuro, e quello finale è pari a 17,6.
   Cap. 7320, relativo al «Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica» (FIRST).

  Le previsioni iniziali 2012, recanti spese per 94,7 milioni di euro di cassa, subiscono un incremento passando, rispettivamente, a 206 milioni di euro. La consistenza dei residui, pari a 544 meuro, è invariata.
  Segnala altresì che alcuni stanziamenti a favore del sistema produttivo sono iscritti anche nel rendiconto del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF).
  Si tratta, in particolare, di stanziamenti inseriti nel programma «Incentivi alle imprese», unico programma della missione «Competitività e sviluppo delle imprese» (missione 11) di competenza del MEF, nel programma «Sviluppo e competitività del turismo, che costituisce l'unico programma della missione «Turismo» (missione 31), nel programma «Ricerca di base ed applicata» (17.15) e nel programma «Sviluppo sostenibile» (18.5).
  All'interno della missione 11 segnala:
   Cap. 1900 (Contributi in conto interessi da corrispondere alla cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese), istituito in applicazione delle disposizioni della legge n. 311/04, articolo 1, commi 354 e seguenti;
   Cap. 7298 (Conferimento ad integrazione del fondo 295/73 gestito dalla SIMEST SpA destinato ad interventi di sostegno finanziario all'internazionalizzazione del sistema produttivo);
   Cap. 7299 (Contributo al Mediocredito per interventi di sostegno del sistema produttivo interno).

  Nella missione 17 (Ricerca e innovazione):
   Cap. 1908, relativo al contributo all'Agenzia nazionale per l'innovazione tecnologica;
   Cap. 7380, relativo alle somme da assegnare per la valorizzazione dell'Istituto italiano di tecnologia.

  Nella missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) si segnalano:
   Cap. 7076 (Fondo per la promozione di nuova edilizia ad alta efficienza energetica);
   Cap. 7151 (Rimborso alla Cassa depositi e prestiti delle rate di ammortamento dei mutui contratti dai comuni montani del Centro-Nord per la realizzazione di reti di metanizzazione).

  Per quanto concerne il turismo (missione 31) i capitoli di spesa si trovano nella tabella n. 2 Ministero dell'economia e delle finanze, ove sono ubicati gli stanziamenti a favore della Presidenza del Consiglio.
  All'interno del programma «Sviluppo e competitività del turismo»(31.1) – che, come si è detto, rappresenta l'unico della missione «Turismo» – si rinvengono tre capitoli:
   Cap. 2107, relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le politiche di sviluppo e competitività del turismo;
   Cap. 2194, «Spese di funzionamento dell'ENIT»;
   Cap. 2193, «Spese di natura obbligatoria dell'ENIT».

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  All'interno della missione 32 «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», si segnala il Cap. 7394, relativo alle somme da assegnare alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze per il potenziamento di attività di supporto formativo e scientifico rivolte alla diffusione del made in Italy.
  Passando, quindi, all'illustrazione del disegno di legge di C. 1573 recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013, ricordo che l'istituto dell'assestamento di bilancio è previsto per consentire un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio dello Stato, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell'esercizio scaduto al 31 dicembre precedente.
  Sotto questo profilo, il disegno di legge di assestamento si connette funzionalmente con il rendiconto del bilancio del bilancio relativo all'esercizio precedente: l'entità dei residui, attivi e passivi, sussistenti all'inizio dell'esercizio finanziario, che al momento dell'elaborazione e approvazione del bilancio di previsione è stimabile solo in misura approssimativa, viene, infatti, definita in assestamento sulla base delle risultanze del rendiconto.
  Con il disegno di legge di assestamento le previsioni di bilancio sono adeguate in relazione:
   a) all'eventuale revisione delle stime del gettito, per quanto riguarda le entrate;
   b) ad esigenze sopravvenute, per quanto riguarda le spese aventi carattere discrezionale;
   c) alla consistenza dei residui accertati in sede di rendiconto dell'esercizio precedente, per quanto riguarda la determinazione delle autorizzazioni di pagamento (in termini di cassa).

  Ricorda che la disciplina dell'istituto dell'assestamento del bilancio dello Stato è contenuta all'articolo 33 della legge n. 196 del 2009, recante la legge di contabilità e finanza pubblica.
  La legge di bilancio per il 2013 (legge n. 229 del 2012) assegna al Ministero dello sviluppo economico una dotazione di competenza pari a 11.967,5 milioni di euro (che includono la somma di 9 meuro costituita dal rimborso di attività finanziarie), di cui 11.444,2 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 514,3 milioni di euro di spese correnti.
  L'autorizzazione di cassa, sempre nelle previsioni iniziali 2013, risulta di 11.243,3 milioni di euro (che includono come sopra la somma di 9 meuro costituita dal rimborso di passività finanziarie), di cui 10.663,8 milioni di euro relativi a spese in conto capitale e 570,5 milioni di euro di spese correnti.
  La consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2013 ammonta complessivamente a 8.017,9 milioni di euro, di cui 180,7 per la parte corrente e 7.837,3 per il conto capitale.
  Le previsioni iniziali, già modificate con le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio 2013 in forza di atti amministrativi, subiscono ulteriori modifiche con il disegno di legge di assestamento in esame. Le suddette previsioni iniziali, infatti, vengono a modificarsi per un duplice ordine di fattori:
   il primo si ricollega a tutte le variazioni che nel periodo gennaio-maggio 2013 sono già state introdotte in bilancio in forza di atti amministrativi;
   il secondo si riferisce alle variazioni che vengono proposte con il presente provvedimento.

  Le variazioni ai residui trovano motivo nella necessità di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto del 2012, tenuto conto delle eventuali variazioni compensative intervenute nel conto dei residui passivi medesimi in relazione all'attuazione di particolari disposizioni legislative. Le variazioni alla competenza sono connesse alle esigenze emerse dall'effettivo svolgimento della gestione, tenuto anche conto della situazione della Pag. 116finanza pubblica. Le modifiche alle autorizzazioni di cassa sono dovute alla necessità di assestare le autorizzazioni stesse in relazione sia alla nuova consistenza dei residui, sia alle variazioni proposte per la competenza, tenuto conto, peraltro, delle concrete capacità operative dell'amministrazione.
  Riguardo alle variazioni sui totali, si segnala che:
   i 133,5 milioni di euro in meno per competenza sono imputabili a 135,7 milioni di variazioni negative intervenute per atto amministrativo (le variazioni proposte dal presente provvedimento, di segno positivo, sono pari a 2,2 milioni di euro);
   i 323 milioni di euro di variazione per cassa sono dovuti alle modifiche proposte dal presente provvedimento (+340 milioni di euro), mentre le variazioni intervenute per atto amministrativo sono di segno negativo (-17,9).

  Per quanto riguarda il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (tabella 7) i capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica, di interesse per la X Commissione Attività produttive, corrispondono ai programmi Ricerca scientifica e tecnologica applicata (17.9) e Ricerca scientifica e tecnologica di base (17.10) della Missione Ricerca e Innovazione (missione 17). Essi sono gestiti dal Centro di responsabilità «Dipartimento per l'Università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca scientifica e tecnologica».
  Con riferimento al programma 17.9 si segnala che la dotazione in termini di competenza, pari a 1,6 milioni di euro, si porta a 45,7 milioni in virtù di variazioni dipendenti da atti amministrativi, e l'autorizzazione di cassa registra una più sensibile variazione di segno positivo aumentando da 51,6 milioni di euro a 115,3 milioni di euro (a causa anche di una variazione di +19,6 proposta dal presente provvedimento). I residui registrano un decremento (da 302,9 delle previsioni iniziali 2013 a 113,7 milioni di euro delle previsioni assestate 2013).
  Le variazioni relative al programma 17.10 sono le seguenti: la competenza passa da 1.905,9 milioni di euro a 1.914,3 milioni di euro, l'autorizzazione di cassa da 1.905,9 a 2.110 milioni di euro, e i residui dai 156,8 milioni di euro delle previsioni iniziali passano ai 764,2 milioni di euro.
  I singoli capitoli di spesa relativi alla ricerca scientifica e tecnologica rilevanti per la X Commissione Attività produttive sono i seguenti:

  Programma Ricerca scientifica e tecnologica applicata (17.9), U.P.B. 3.2.6 (Investimenti):
   Cap. 7320, Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST), che non ha una dotazione di competenza nella legge di bilancio per il 2013, ma nelle previsioni assestate 2013 riporta 40,5 milioni di euro in virtù di variazioni dipendenti da atti amministrativi. Le autorizzazioni di cassa passano da 50 milioni di euro a 110,1 milioni di euro, e i residui registrano un decremento passando da 302,1 milioni di euro a 113,6 milioni di euro. Si ricorda che le risorse assegnate al FIRST sono ripartite nell'ambito dei due differenti programmi: «Ricerca scientifica e tecnologica di base» (cap. 7245) e «Ricerca scientifica e tecnologica applicata» (cap. 7320).

  Programma Ricerca scientifica e tecnologica di base (17.10).
  U.P.B. 3.3.2 (Interventi):
   Cap. 1678, intitolato «Contributo dello Stato per la ricerca scientifica», la cui dotazione in termini di competenza e di cassa, pari a 44,1 milioni di euro, rimane quasi invariata. Una parte di questo stanziamento riguarda il contributo dello Stato alle spese di gestione del Programma nazionale di ricerche aerospaziali (PRORA), istituito in applicazione della legge n. 46/1991. Nel disegno di legge di Pag. 117assestamento per il 2013 viene indicato l'importo delle risorse assegnato al PRORA (23,2 milioni di euro per competenza e per cassa, invariati).
  U.P.B. 3.3.6 (Investimenti):
   Cap. 7236 relativo al Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca, nel quale affluiscono gli stanziamenti a favore dell'ASI. I residui, nulli nelle previsioni iniziali, si portano a 577,5 milioni in virtù di variazioni proposte con il presente provvedimento, mentre il cap. registra un incremento di 100 milioni euro in termini di autorizzazione di cassa passando dai 1.768 milioni di euro delle previsioni iniziali ai 1.868,5 milioni di euro delle previsioni assestate. La dotazione di competenza rimane invariata a 1.768,5 milioni di euro.
   Il contributo ordinario da corrispondere all'ASI, a valere sul Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (FOE) per il 2012, come da DM di riparto del 9 agosto 2012, prot. 505/ric è pari a 502.790.284 euro. Nel 2013, l'assegnazione ordinaria per l'ASI coincide con il 100 per cento dell'assegnazione ordinaria 2012, al fine di assicurare la partecipazione italiana ai programmi dell'European Space Agency (ESA).

  Per quanto concerne il Ministero dell'economia e delle finanze (tabella 3) Tra gli stanziamenti di competenza si segnalano, in particolare:
   il capitolo 1900 (Contributi in conto interessi da corrispondere alla cassa depositi e prestiti per il finanziamento degli interessi a carico del fondo rotativo per il sostegno alle imprese del programma 11.8), istituito in applicazione della legge n. 311/04, articolo 1, commi 354, con una dotazione di competenza e di cassa di 150 milioni di euro che rimane invariata. I residui passano da 7,1 milioni di euro a 24,6 milioni di euro;
   il capitolo 7298 (Conferimento ad integrazione del fondo 295/73 gestito dalla SIMEST SpA destinato ad interventi di sostegno finanziario all'internazionalizzazione del sistema produttivo del programma 11.8). Le dotazioni iniziali sono state incrementate (in virtù di atti amministrativi) in termini di competenza e di autorizzazione di cassa pari a 150 milioni di euro, mentre non risultano i residui;
   il capitolo 7299 (Contributo al mediocredito centrale per interventi di sostegno finanziario del sistema produttivo interno del programma 11.8). Le dotazioni iniziali nulle del capitolo sono state portate dal presente provvedimento in termini di cassa a 673 mila euro. Allo stesso importo sono incrementati i residui.

  Con riferimento al programma «Ricerca di base e applicata» (17.15), segnala che le previsioni iniziali sia di competenza che di cassa subiscono solo una lieve variazione in dipendenza di atti amministrativi (+0,3 milioni di euro) e sono pari a 134,3 milioni mentre i residui, subiscono un piccolo decremento da 51,7 milioni di euro a 51,1. Il capitolo 1908, relativo al contributo all'Agenzia nazionale per l'innovazione tecnologica, presenta una dotazione di competenza e di cassa di 1,4 milioni di euro che viene annullata con il presente provvedimento a causa della soppressione dell'Agenzia ad opera del DL 83/2012 (cd. «decreto crescita»). Lo stanziamento viene riportato nel capitolo 1707 per le spese di funzionamento dell'Agenzia per l'Italia digitale.
   Quanto alla Missione 31 «Turismo», gli stanziamenti di competenza dell'unico programma rimangono invariati rispetto alle previsioni iniziali: 28,3 meuro. I residui nelle previsioni iniziali ammontano a circa 28 mila euro, vengono portati a 53 mila con il presente provvedimento, e sono iscritti nel cap. 2107 (somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio dei Ministri).
  All'interno del programma «Sviluppo e competitività del turismo» (31.1) – che Pag. 118come si è detto rappresenta l'unico della missione «Turismo» – si rinvengono tre capitoli:
   2107, relativo alle somme da corrispondere alla Presidenza del Consiglio per le politiche di sviluppo e competitività del turismo, con una dotazione di competenza e di cassa pari a 9,8 milioni (invariata a previsioni assestate);
   il capitolo 2194, «Contributo per le spese di funzionamento dell'ENIT», con una dotazione di competenza e di cassa di 2,9 milioni di euro che rimane invariata;
   il capitolo 2193, relativo a spese di natura obbligatoria, con una dotazione di competenza e di cassa di 15,6 milioni di euro, che rimane invariata.

   Riguardo alle competenze sul turismo si ricorda comunque che il decreto-legge 43/2013 (recante disposizioni per l'area industriale di Piombino, per la ricostruzione in Abruzzo, per la realizzazione degli interventi per Expo 2015 e, infine, per il trasferimento di funzioni in materia di turismo) ha disposto (articolo1,commi 2-8), il trasferimento di funzioni in materia di turismo dalla Presidenza del Consiglio al Ministro per i beni e le attività culturali. Di conseguenza, è stata modificata la denominazione del Ministero per i beni e attività culturali in: «Ministero dei beni e attività culturali e del turismo», tramite una modifica testuale al decreto legislativo n. 300 del 1999.
  Da ultimo, si segnala nell'ambito della Missione 32 Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche e, in particolare, del programma Servizi generali per le Amministrazioni pubbliche, il capitolo 7394, relativo alle somme da assegnare alla Scuola superiore dell'economia e delle finanze per il potenziamento di attività di supporto formativo e scientifico rivolte alla diffusione del made in Italy. La dotazione di competenza iniziale per l'anno 2012, pari a 2,1 milioni di euro, rimane invariata nelle previsioni assestate, così come l'autorizzazione di cassa di pari importo. Il capitolo risulta privo di residui.

Modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, in materia di professioni dei beni culturali.
Nuovo testo C. 362 Madia.

(Parere alla VII Commissione).

  (Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 17 settembre 2013.

  Edoardo NESI (SCpI), relatore, formula una proposta di parere favorevole con una osservazione volta a suggerire alla Commissione di merito l'introduzione di una norma transitoria, in attesa di un riordino organico e complessivo della normativa relativa all'esercizio della professione di guida turistica, che sospenda nelle more di tale regolamentazione l'efficacia dell'articolo 3 della legge n. 97 del 2013 (legge europea 2013). Ricorda in proposito che tale articolo, sulla base di una presunta violazione della direttiva servizi denunciata dall'apertura di una procedura di pre-infrazione, attesta la validità nel territorio italiano dell'abilitazione alla professione di guida turistica e del riconoscimento della qualifica professionale conseguita da un cittadino dell'Unione europea in un altro Stato membro. Ritiene pertanto necessario che la X Commissione sottolinei nel proprio parere l'opportunità di tale intervento normativo al fine di tutelare al meglio coloro ai quali è affidata la promozione del nostro patrimonio artistico e culturale.

  Emma PETITTI (PD) esprime apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore e condivide la necessità di rilevare in Pag. 119questa sede l'importanza del percorso professionale delle guide turistiche che sovraintendono e promuovono tutto il patrimonio storico-artistico sul territorio nazionale.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di parere del relatore (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 14.45.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 24 settembre 2013.

Disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali.
Esame C. 750 Dell'Orco, C. 947 Iniziativa popolare, C. 1042 Benamati e C. 1279 Abrignani.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.45 alle 15.35.

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