CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 settembre 2013
88.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 9.30.

Indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla difesa in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013.
Audizione di rappresentanti della IVECO Defence.
(Svolgimento e conclusione).

  Elio VITO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  Roberto CIBRARIO ASSERETO, presidente della IVECO Defence, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

  Intervengono quindi, per porre quesiti e svolgere proprie considerazioni, i deputati Gian Piero SCANU (PD), Michele PIRAS (SEL), Rosanna SCOPELLITI (PdL), Emanuela CORDA (M5S), Marco MARCOLIN (LNA), Paolo BOLOGNESI (PD), Massimo ARTINI (M5S) e Domenico ROSSI (SCpI).

  Roberto CIBRARIO ASSERETO, presidente della IVECO Defence, risponde ai quesiti posti e svolge ulteriori considerazioni.

  Elio VITO, presidente, dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 10.50.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 14.

Abolizione del finanziamento pubblico diretto, disposizioni per la trasparenza e la democraticità dei partiti e disciplina della contribuzione volontaria e della contribuzione indiretta in loro favore.
Nuovo testo C. 1154 Governo e abb.

(Esame e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Carlo GALLI (PD), relatore, osserva, in premessa, che il parere di cui la Commissione difesa è richiesta dalla Commissione affari costituzionali, concerne un provvedimento vertente su un tema – quello del finanziamento ai partiti – ad alta intensità politica e considerato dai cittadini come decisivo per la qualità della vita democratica del nostro Paese.
  Rileva, quindi, che il disegno di legge in esame prevede il passaggio dal finanziamento pubblico diretto ad un sistema basato sulla contribuzione volontaria, nonché su forme di contribuzione indiretta e benefici non monetari. Come precisato nella relazione che lo accompagna, il provvedimento non persegue unicamente l'obiettivo di contenere i costi dell'attività politica, ma anche quello di rinsaldare il rapporto tra i partiti e il corpo elettorale, attraverso un rinnovato orientamento verso il bene comune e la garanzia della partecipazione dei cittadini alle decisioni politiche, in attuazione dell'articolo 49 della Costituzione.
  Ricorda, poi, che il disegno di legge C. 1154 – adottato dalla I Commissione come testo base per il seguito dell'esame in sede referente – è giunto una prima volta all'esame dell'Assemblea nello scorso mese di agosto senza, tuttavia, che la Commissione di merito avesse votato gli emendamenti e conferito il mandato al relatore. Dopo il rinvio del provvedimento in Commissione, avvenuto il 12 settembre scorso, Pag. 37l'esame in Commissione è ripreso con l'avvio della fase emendativa. Il provvedimento è stato, quindi, inserito nel calendario dei lavori dell'Aula a partire da mercoledì 24 settembre e la I Commissione ha chiesto con urgenza che le Commissioni assegnatarie in sede consultiva si convocassero al fine di consentire alla stessa Commissione di merito di deliberare sul conferimento del mandato al relatore entro le ore 15 di oggi.
  Ciò premesso, segnala che durante l'iter in Commissione è stata soppressa la norma che ha originariamente determinato l'assegnazione del parere anche alla Commissione difesa. Infatti, nell'ambito del Capo III del provvedimento, recante la disciplina per la contribuzione volontaria e la contribuzione indiretta, l'articolo 11, ora soppresso, aveva previsto, tra i benefici di natura non monetaria, misure per agevolare i partiti politici nel reperire le sedi per lo svolgimento di attività politiche. A tale fine, l'Agenzia del demanio, dietro apposita richiesta, avrebbe dovuto verificare la disponibilità di adeguati locali, da destinare in via esclusiva alle predette attività, di proprietà dello Stato, di enti territoriali ovvero di altre amministrazioni pubbliche, escludendo, tra gli altri, quelli inseriti nei programmi di valorizzazione e dismissione previsti dal Titolo IV, Capi I e II, del Libro secondo del Codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66.
  Ricorda, a tal proposito, che la norma cardine di questo processo di valorizzazione e dismissione degli immobili pubblici è rappresentata dall'articolo 33 del decreto-legge n. 98 del 2011 con il quale è stata disciplinata la creazione di un sistema integrato di fondi immobiliari con l'obiettivo di accrescere l'efficienza dei processi di sviluppo e valorizzazione dei patrimoni immobiliari di proprietà degli enti territoriali, di altri enti pubblici e delle società interamente partecipate dai predetti enti. Con decreto del 19 marzo 2013 è stata poi istituita una Società di Gestione del Risparmio attraverso la quale il MEF promuove, tra le altre attività, la costituzione di uno o più fondi comuni d'investimento immobiliare a cui conferire gli immobili di proprietà dello Stato non più utilizzati dal Ministero della difesa per finalità istituzionali e suscettibili di valorizzazione (cosiddetto «Fondo difesa»).
  Ribadisce, dunque, che nel corso dell'esame presso la I Commissione sono stati approvati emendamenti soppressivi della norma, in quanto, come hanno chiarito i due relatori, «pur nella consapevolezza dell'importanza di tali agevolazioni, si è ritenuto che l'impianto del disegno di legge debba essere quello di lasciare esclusivamente ai cittadini la decisione di finanziare i partiti, sia privatamente con donazioni sia in modo pubblicistico con il due per mille».
  In conclusione, non presentando il provvedimento altri profili di interesse della Commissione, propone che la Commissione esprima un nulla osta.

  Donatella DURANTI (SEL), alla luce dell'intervento svolto dal relatore, sottopone alla Presidenza la valutazione sull'opportunità che la Commissione si esprima sul provvedimento.

  Elio VITO, presidente, rammenta che la richiesta di parere è stata sollecitata dalla Commissione affari costituzionali al fine di approfondire tutti gli aspetti connessi al provvedimento.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione esprime un nulla osta al seguito dell'esame del provvedimento.

Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio 2012.
C. 1572 Governo, approvato dal Senato.
Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.
C. 1573 Governo, approvato dal Senato.
Tabella n. 11.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, e conclusione – Relazioni favorevoli, con osservazioni).

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  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 19 settembre 2013.

  Elio VITO, presidente, avverte che non sono state presentate proposte emendative riferite ai disegni di legge in esame.

Sui lavori della Commissione.

  Donatella DURANTI (SEL), preso atto dell'assenza del rappresentante del Governo ai lavori odierni della Commissione, ricorda che nella precedente seduta il sottosegretario Gioacchino Alfano si era riservato di intervenire in una fase successiva del dibattito in merito alle richieste di chiarimento sollevate. Ritiene opportuno, quindi, che l'esame del provvedimento sia rinviato.

  Elio VITO, presidente, pur concordando con l'onorevole Duranti sull'opportunità che il Governo sia sempre presente alle sedute della Commissione, osserva tuttavia che l'assenza del Governo non costituisce un impedimento per proseguire i lavori odierni.

  Elio Massimo PALMIZIO (PdL), relatore, formula, quindi, una proposta di relazione favorevole con un'osservazione sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012 (vedi allegato 1), nonché una proposta di relazione favorevole con un'osservazione sul disegno di legge recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013 (vedi allegato 2).

  Salvatore CICU (PdL) preannuncia il voto favorevole da parte del gruppo del PdL sulle proposte di relazione del relatore. Evidenzia, tuttavia, l'opportunità che nell'osservazione apposta alla relazione favorevole sul Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato, in tema di dismissione degli immobili della Difesa, possa adeguatamente darsi risalto alla problematica riguardante la destinazione di tali immobili da parte degli enti locali ai quali dovrebbero essere ceduti e alla necessità che siano riconsiderati i vincoli urbanistici preesistenti. Ritiene, infatti, che proprio la mancanza di finalità congrue alla dimensione e al prestigio di tali immobili abbia rappresentato uno dei principali ostacoli in vista della loro valorizzazione, costituendo un limite insuperabile per un più celere processo di dismissione.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD) ringrazia il relatore per il lavoro di sintesi svolto, segnalando – tuttavia – che i documenti in esame presentano alcuni profili che meriterebbero di essere approfonditi.
  Si riferisce, in particolare, ai rilievi riguardanti il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato, evidenziati nella relazione della Corte dei conti, nonché ad alcune segnalazioni provenienti dallo stesso Ministero della difesa.
  Segnala, in primo luogo, che la magistratura contabile ha sottolineato la necessità di accelerare il processo di riforma dello strumento militare, di cui alla legge n. 244 del 2012. In merito a tale osservazione manifesta, tuttavia, la propria contrarietà.
  Ritiene, invece, che debba essere svolta una riflessione approfondita riguardo alle criticità rilevate in merito ai bilanci di alcuni enti vigilati dal Ministero della difesa (Agenzie Industrie e Difesa, Difesa e Servizi spa) e alla scarsa propensione delle Forze armate ad investire sul versante della socialità interna attraverso l'offerta di servizi di protezione sociale per il personale ad esse appartenente.
  Auspica, dunque, che tali elementi, segnalati dalla Corte e dal Dicastero, possano trovare la giusta considerazione quali osservazioni apposte alla relazione che la Commissione delibererà.

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  Michele PIRAS (SEL) rileva che dal Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato emerge chiaramente il fallimento della politica di rigore e della spending review attuata alla fine della XVI legislatura. Le cifre riportate nel provvedimento, infatti, testimoniano che non si è effettivamente realizzata l'auspicata riduzione del debito pubblico, mentre vi è stato un peggioramento della situazione occupazionale e un calo dei consumi che hanno ulteriormente accentuato la situazione di depressione economica.
  Ricorda che il rischio rappresentato da politiche di austerità a senso unico è stato ben delineato dal presidente della Corte dei conti in occasione della sua audizione sul Documento di economia e finanza relativo all'anno 2012, laddove è stato rilevato che il pericolo di un corto circuito rigore/crescita non è dissipato nell'impianto del DEF 2012-2015, impegnato a definire il profilo di avvicinamento al pareggio di bilancio in un arco di tempo molto breve. In tale occasione, si osservava che l'urgenza del riequilibrio dei conti si è tradotta, pertanto, inevitabilmente nel ricorso al prelievo fiscale, forzando una pressione già fuori linea nel confronto europeo e generando le condizioni per ulteriori effetti recessivi indotti dalle stesse restrizioni di bilancio con un consistente depauperamento dei benefici attesi e con il rischio di ricorrenti ma non risolutivi adeguamenti dell'intensità delle manovre correttive.
  Evidenzia, infine, che nel documento di bilancio oggi in esame non emerge nessun recepimento delle indicazioni successivamente provenute dalla stessa Corte dei conti, mentre sarebbe stato altamente opportuno che si fosse ridotta la spesa per programmi d'armamento.
  Alla luce di tali considerazioni, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di relazione del relatore riferita al Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno 2012 e presenta una proposta di relazione alternativa (vedi allegato 3).

  Donatella DURANTI (SEL) preannuncia il voto contrario del gruppo di SEL anche sulla proposta di relazione riferita al disegno di legge per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2013, rilevando – criticamente – che ad oggi non è dato ancora sapere quando il Parlamento potrà esaminare i decreti attuativi della riforma dello strumento militare e ribadendo le valutazioni politiche generali espresse dal collega Piras riguardo al Rendiconto generale dello Stato per l'anno 2012. Presenta, quindi, una proposta di relazione alternativa (vedi allegato 4).

  Domenico ROSSI (SCpI) ritiene che il relatore abbia svolto un lavoro esaustivo e ricco di spunti di interesse. Evidenzia, tuttavia, che nel dibattito svolto in Commissione non si è dato adeguato risalto al fatto che nel disegno di legge di assestamento le esigenze del personale della Difesa – quali quelle che sono derivate in conseguenza del blocco degli automatismi stipendiali, delle misure di armonizzazione delle pensioni o della mancata applicazione della normativa sugli alloggi a riscatto – siano state tenute poco in considerazione.
  Ritiene, infine, che la proposta di relazione del relatore riferita al Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato potrebbe essere opportunamente integrata prevedendo che sia salvaguardata la possibilità che gli immobili della Difesa da dismettere siano destinati anche alle esigenze connesse con la realizzazione degli alloggi del personale.

  Elio Massimo PALMIZIO (PdL), relatore, alla luce del dibattito svolto, ritiene che la proposta di relazione sul disegno di legge recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2012, possa essere riformulata accogliendo le sollecitazioni dei colleghi Cicu, D'Arienzo e Rossi (vedi allegato 5).

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  Vincenzo D'ARIENZO (PD) ringrazia il relatore per lo sforzo, riservandosi di svolgere in una prossima occasione più approfondite osservazioni sul decremento annuo pari a circa 40 milioni di euro a carico del Ministero della difesa e che è documentato nei provvedimenti in titolo.

  Emanuela CORDA (M5S) preannuncia il voto contrario da parte del Movimento 5 Stelle su entrambe le relazioni predisposte dal relatore, in ragione del fatto che i provvedimento presentano un'impostazione di fondo che penalizza le fasce più deboli della popolazione senza favorire la crescita del Paese.

  Elio VITO, presidente, avverte che saranno poste in votazione dapprima le proposte di relazione sui provvedimenti in titolo predisposte dal relatore, onorevole Palmizio, risultando conseguentemente precluse, in caso di approvazione, le deliberazioni sulle proposte alternative di relazione, presentate dagli onorevoli Piras e Duranti.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazioni, la proposta del relatore di riferire in senso favorevole alla V Commissione sul disegno di legge recante: Rendiconto generale dello Stato per l'anno finanziario 2012, così come riformulata dal relatore, e la proposta di relazione favorevole con un'osservazione riferita al disegno di legge recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2013.

  La seduta termina alle 14.35.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 24 settembre 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO.

  La seduta comincia alle 14.35.

Schema di decreto ministeriale concernente le modalità di utilizzo dei contributi pluriennali stanziati dalla Tabella E allegata alla legge n. 228 del 2012, per l'attuazione dei programmi della Difesa finanziati in base all'articolo 5 del decreto-legge n. 321 del 1996, convertito, con modificazioni dalla legge n. 421 del 1996, in materia di sviluppo tecnologico nel settore aeronautico.
Schema di decreto ministeriale concernente le modalità di utilizzo delle risorse stanziate dall'articolo 2195-bis del codice di cui al decreto legislativo n. 66 del 2010, per l'attuazione dei programmi della Difesa finanziati in base all'articolo 5 del decreto-legge n. 321 del 1996, convertito, con modificazioni dalla legge n. 421 del 1996, in materia di sviluppo tecnologico nel settore aeronautico.
Atti n. 28 e 29.
(Rilievi alla X Commissione).
(Esame congiunto, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto degli schemi di decreto ministeriale in titolo.

  Elio VITO, presidente, segnala che, poiché la Commissione Attività produttive dovrà rendere il parere entro il prossimo 2 ottobre, l'esame presso questa Commissione dovrà concludersi al più tardi entro la giornata di domani.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, ricorda, preliminarmente, che in un'ottica di semplificazione il decreto-legge n. 215 del 2011 ha previsto una novità procedurale per il finanziamento dei programmi per la Difesa, di cui alla legge n. 421 del 1996.
  In particolare l'articolo 5, comma 1, del citato provvedimento del 2011, con riferimento alle modalità di utilizzo dei contributi pluriennali di finanziamento dei programmi di investimento di interesse della Difesa, ha introdotto la modalità del decreto interministeriale che coinvolge i Ministri dello sviluppo economico, dell'economia e delle finanze e della difesa, in luogo di convenzione interministeriale, cui faceva seguito un decreto concertato tra i soli Ministri dello sviluppo economico e Pag. 41dell'economia. Successivamente, con l'articolo 537-bis nel Codice dell'ordinamento militare la procedura per il decreto interministeriale si è arricchita del passaggio parlamentare presso le Commissioni competenti.
  Nell'obiettivo di promuovere lo sviluppo tecnologico dell'industria aeronautica, di consolidare e aumentare i livelli di occupazione e di perseguire il saldo positivo della bilancia dei pagamenti del settore, i due provvedimenti disciplinano le modalità di utilizzo dei finanziamenti già stanziati per l'attuazione di programmi della difesa.
  I due provvedimenti sono connessi per finalità e tipologie di programmi e si differenziano quanto alle fonti di finanziamento. L'atto n. 28, infatti, provvede a definire le modalità di utilizzo dei contributi pluriennali stanziati dalla Tabella E della legge di stabilità del 2013 (legge n. 228 del 2013) per un importo complessivo pari a 600 milioni di euro, corrispondente ad un impegno pari a 40 milioni di euro per quindici anni a partire dal 2013 e fino al 2027 (attuando la prima delle tre autorizzazioni quindicennali previste dalla Tabella E). L'atto n. 29, invece, provvede a definire le modalità di utilizzo delle risorse stanziate dall'articolo 5, comma 4, del decreto-legge n. 215 del 2011, poi recepito del Codice dell'ordinamento militare, in particolare all'articolo 2195-bis, pari a 375 milioni di euro, articolate in prime quattro tranche da 25 milioni per ciascuno degli anni da 2012 a 2016 e in due tranche da 125 milioni di euro per gli anni 2017 e 2018.
  Dalla diversa natura delle fonti di finanziamento – di «contributo pluriennale» quello di cui alla legge di stabilità 2013 e di «spesa ripartita» quello di cui al decreto-legge n. 215 del 2011 – deriva quindi la diversità tra i due decreti interministeriali. In entrambi i casi si tratta di autorizzazioni di spesa pluriennali relative a spese di investimento.
  Come già evidenziato nel corso dell'esame presso il Senato, i provvedimenti concernono, in ogni caso, una fase successiva e attuativa rispetto allo stanziamento delle risorse, di alcuni programmi di investimento.
  Il primo di essi è il programma Combat-SAR AW-101, relativo alla realizzazione e acquisizione di 15 elicotteri (destinati ad effettuare operazioni di ricerca e soccorso per l'Aeronautica militare italiana in ambiente non permissivo (terza fase), di cui al parere favorevole del Senato dell'11 dicembre 2008 e della Camera dei deputati il 3 dicembre dello stesso anno. Rilevo che il destinatario dei contributo è Agusta Westland, del Gruppo Finmeccanica, per un importo complessivo pari a 408 milioni di euro, di cui 133 milioni di euro (8,9 milioni di euro all'anno) previsti dall'atto n. 28 e 275 milioni di euro previsti dall'atto n. 29.
  Il secondo programma è relativo alla cosiddetta Forza Nec (per lo studio, progettazione e sperimentazione di digitalizzazione dei principali mezzi, sistemi e componenti di una forza articolata su una forza media digitalizzata a componente terrestre e una forza da sbarco digitalizzata (terza fase), di cui ai pareri favorevoli del Senato del 1o aprile 2009 e della Camera del deputati dell'8 aprile 2009. Il soggetto destinatario dei contributi è SELEX ES S.p.A. per un importo di 307 milioni di euro (20, 4 milioni di euro annui) ai sensi dell'atto n. 28.
  Quanto al terzo programma, si tratta del programma M-346 (secondo lotto) relativo alla realizzazione acquisizione di un sistema integrato ITS per l'Aeronautica militare italiana composto da 15 velivoli da addestramento avanzato (per il quale il parere parlamentare non era previsto in quanto di competenza del Ministero dello sviluppo economico). Il destinatario dei contributi è Alenia Aermacchi S.p.A. per un importo complessivo di 160 milioni di euro (10, 7 annui) ai sensi dell'atto n. 28.
  Da ultimo, viene finanziato, il programma SI.CO.TE per l'Arma dei Carabinieri relativo alla realizzazione di un sistema informativo per il controllo del territorio (seconda fase) e in ordine al quale non è previsto il parere parlamentare, Pag. 42in quanto funzionale ad attività di polizia. L'atto n. 29 documenta stanziamenti per 100 milioni di euro.
  Osserva, quindi, che i decreti contemplano anche profili di carattere procedurale finalizzati a scongiurare effetti peggiorativi sul fabbisogno e sull'indebitamento netto, con particolare riferimento alle modalità di attuazione dei programmi (con riferimento alla concreta articolazione della fase produttiva del programma), alla parte relativa agli oneri di finanziamento e alla procedura relativa all'articolazione dei vari pagamenti in funzione degli stati di avanzamento e degli stanziamenti di bilancio.
  In conclusione, si riserva di predisporre una proposta di parere che tenga conto di quanto emergerà dal dibattito.

  Massimo ARTINI (M5S) segnala che il titolo degli schemi di decreto in esame fa riferimento all'attuazione di programmi della Difesa in materia di sviluppo tecnologico nel settore aeronautico, laddove alcuni dei programmi pluriennali rifinanziati mostrano, invece, di avere ben poco a che fare con questa Forza armata.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), relatore, si riserva di approfondire osservando tuttavia che si tratta di programmi che già sono stati finanziati altre volte con il medesimo provvedimento e che il titolo degli schemi in esame si riferisce alla normativa da cui sono originati i finanziamenti in parola.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto, ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

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