CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 settembre 2013
85.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 19 settembre 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 9.05.

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale.
Testo unificato Doc. XXII, n. 5 Mongiello, Doc. XXII, n. 6 Martella, Doc. XXII, n. 7 Bergamini e Doc. XXII, n. 11 Pini.

(Parere alla X Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del testo unificato elaborato dalla Commissione di merito.

  Luca SANI, presidente e relatore, ricorda preliminarmente che, raccogliendo un'istanza emersa in Commissione, ha chiesto che la Commissione Agricoltura potesse esprimersi in sede consultiva sulle proposte di inchiesta parlamentare in titolo, inizialmente non assegnate, in considerazione della particolare rilevanza che la contraffazione assume per il settore agroalimentare. Il Presidente della Camera ha accolto la richiesta.
  Ricorda quindi che l'analoga Commissione d'inchiesta istituita nella passata legislatura ha svolto un'approfondita attività di indagine e di analisi dei fenomeni di contraffazione che interessano i prodotti agroalimentari, che sono infatti tra gli oggetti privilegiati delle attività fraudolente e illegali che colpiscono il made in Italy. La relativa relazione è stata anche esaminata dall'Assemblea. Pag. 137
  Il testo elaborato dalla Commissione di merito assegna alla commissione d'inchiesta il compito di indagare sui fenomeni della diffusione delle merci contraffatte e delle merci usurpative in campo commerciale, nonché della pirateria elettronica e digitale e del commercio abusivo, con l'obiettivo di approfondire e raccogliere dati aggiornati e dettagliati sul fenomeno della contraffazione, di verificare le ricadute e le potenzialità effettive del Piano strategico nazionale anticontraffazione e di assistere e sostenere l'attività legislativa sul tema della contraffazione e della tutela del made in Italy. Tali compiti sono ulteriormente specificati in dettaglio al comma 3 dell'articolo 1.
  Sottolineando l'opportunità che la Commissione Agricoltura esprima il suo sostegno all'iniziativa di proseguire anche in questa legislatura l'attività già avviata nella precedente, propone infine di esprimere parere favorevole.

  Silvia BENEDETTI (M5S) illustra la proposta di parere favorevole con condizioni presentata dal suo gruppo (vedi allegato 1), sottolineando che con la prima condizione si chiede di limitare l'attività d'inchiesta al solo settore agroalimentare, considerate le particolari implicazioni anche sulla salute umana, oltre che sull'economia nazionale, che la contraffazione assume in tale settore e la particolare urgenza di dedicare allo stesso una approfondita attività di analisi.
  Con le altre condizioni, si propone, rispettivamente, di ridurre il numero dei componenti della commissione d'inchiesta, fermo il criterio di proporzionalità, nonché la relativa dotazione finanziaria.

  Colomba MONGIELLO (PD), manifestando apprezzamento per il fatto che la Commissione Agricoltura sia stata chiamata da esprimersi sul testo, invita i deputati del gruppo M5S a riflettere sulle proposte avanzate, tenuto conto del dibattito svoltosi presso la X Commissione e della posizione in quella sede assunta dallo stesso gruppo, che ha visto anche accolti alcuni significativi emendamenti. Ciò al fine di pervenire ad un parere unanimemente condiviso.
  In particolare, per quanto riguarda la proposta di limitare l'inchiesta al solo settore agroalimentare, che ritiene inopportuna, osserva che la contraffazione dei prodotti alimentari assume un rilievo particolare e costituirà certamente un campo di azione privilegiato per la futura commissione d'inchiesta, come peraltro già avvenuto nella scorsa legislatura. Rileva poi che le spese per il funzionamento della commissione sono a carico del bilancio interno della Camera.

  Loredana LUPO (M5S), sottolineando di avere informazioni diverse sul dibattito svoltosi in X Commissione, rileva che la contraffazione nel settore agroalimentare meriterebbe una specifica attività d'inchiesta, per il suo rilievo e per la natura peculiare dei prodotti alimentari. Ritiene pertanto incongrua una inchiesta parlamentare dedicata indistintamente a tutti i comparti produttivi.
  Rileva poi che la dotazione finanziaria proposta dal suo gruppo è connessa alla proposta di limitarne il campo d'azione al settore agroalimentare. In ogni caso, il tipo di attività che la commissione d'inchiesta è chiamata a svolgere non richiede eccessive risorse finanziarie, dovendo piuttosto puntare alla definizione di azioni concrete. Inoltre, le strutture per il funzionamento ordinario sono comunque assicurate dalla Camera.

  Franco BORDO (SEL) ritiene opportuno che la Commissione Agricoltura evidenzi l'importanza del settore agroalimentare in un'inchiesta sui fenomeni di contraffazione. Ritiene inoltre problematico limitare il campo dell'inchiesta in base ai settori produttivi, considerata la connessione del settore agroalimentare con il mondo industriale. Peraltro, considerato che il testo in esame prevede che la commissione d'inchiesta possa organizzare i suoi lavori attraverso uno o più comitati Pag. 138istituiti al suo interno, auspica che la stessa possa dedicare al settore agroalimentare un impegno specifico.
  Quanto alle risorse finanziarie, senza voler entrare nel merito, rileva che è opportuno che la commissione d'inchiesta possa svolgere la sua attività anche sul territorio.
  Per questi motivi, condivide la proposta di parere favorevole del Presidente.

  Luca SANI (PD), presidente e relatore, osserva che limitare l'inchiesta parlamentare a singoli settori rischierebbe di portare ad una proliferazione di commissioni parlamentari, esito inopportuno nel merito e anche per gli effetti sul bilancio della Camera. Il settore agroalimentare è un settore delicato, particolarmente esposto alla contraffazione, e proprio per questa constatazione la Commissione Agricoltura ha voluto esprimersi sul testo in esame. Tuttavia, il richiamo alle esigenze di tutela della salute, contenuto nella proposta di parere del gruppo M5S, non vale solo per i prodotti alimentari: infatti, come emerso dalla sua esperienza di componente della Commissione d'inchiesta istituita nella passata legislatura, seri problemi per la salute possono derivare anche dalla contraffazione dei prodotti di pelletteria, dei farmaci e dei giocattoli. Lo stesso può dirsi per i danni di natura economica. Per questi motivi, ritiene opportuno che l'inchiesta parlamentare si svolga, come nella passata legislatura, con un «taglio» generale sui fenomeni di contraffazione e pirateria commerciale e sulla tutela del made in Italy.
  Circa la composizione della commissione d'inchiesta, osserva che con 10 membri e la rappresentanza di tutti i gruppi non appare possibile garantire il criterio di proporzionalità e quello dell'equilibrio maggioranza-opposizioni. Sottolinea peraltro che ai deputati componenti di commissioni di inchiesta non spetta alcuna indennità aggiuntiva.
  Per quanto riguarda la riduzione dello stanziamento finanziario, ritiene necessario assicurare alla commissione d'inchiesta le risorse necessarie allo svolgimento dei propri compiti, nella certezza che saranno gestite con rigore; ricorda peraltro il numero limitato di missioni svolte nella precedente legislatura.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) invita i colleghi del gruppo M5S a riformulare la proposta di parere, prevedendo semmai un'osservazione per segnalare l'esigenza di privilegiare, nell'attività di inchiesta, il settore agroalimentare.

  Luca SANI, presidente e relatore, osserva che appare improprio formulare indicazioni relative allo svolgimento dell'inchiesta parlamentare.

  Paolo RUSSO (PdL) rileva che certamente, come nella precedente legislatura, la commissione d'inchiesta indirizzerà molto del suo lavoro alla contraffazione sul settore agroalimentare, la cui centralità è del tutto evidente.

  Loredana LUPO (M5S), con riferimento all'intervento della deputata Mongiello, precisa che gli emendamenti del suo gruppo non sono stati sempre accolti dalla X Commissione.
  Infine, sottolinea il gruppo è in ogni caso favorevole all'inchiesta parlamentare e pertanto non insiste sulla proposta di parere favorevole con condizioni, ma è disponibile a formulare un'osservazione nel senso indicato dal deputato Oliverio.

  Luca SANI, presidente e relatore, rilevando che le indicazioni del collega Oliverio possono essere formulate come auspicio, formula una conclusiva proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole, come da ultimo riformulata dal Presidente relatore.

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Disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 282 Causi, C. 950 Zanetti, C. 1122 Capezzone e C. 1339 Migliore.

(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Luca SANI, presidente, fa presente che l'inizio dell'esame in Assemblea del provvedimento è fissato per il prossimo lunedì 23 settembre e che tuttavia la Commissione Finanze non ha ancora concluso l'esame degli emendamenti, riferiti al testo unificato adottato come testo base nella seduta dell'8 agosto 2013.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, fa presente che, come il testo approvato dalla Camera nella scorsa legislatura, il testo unificato adottato come testo base dalla Commissione Finanze, all'articolo 4, comma 2, reca una delega per il riordino della normativa in materia di giochi pubblici e, in tale ambito, alla lettera u), una delega per il rilancio del settore ippico. Ricorda, in proposito, che la materia è oggetto delle proposte di legge C. 753 Faenzi, C. 1033 Lattuca e C. 1061 L'Abbate, attualmente in corso di esame presso la Commissione Agricoltura, in sede di Comitato ristretto.
  Al riguardo, richiamando i lavori del Comitato ristretto e le intese intercorse in sede di Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ritiene che si potrebbe proporre una riformulazione dei criteri di delega relativi al rilancio del settore ippico, sulla base delle indicazioni già fornite dai gruppi, anche attraverso la presentazione di emendamenti, e delle ulteriori proposte che invita a formulare. In ogni caso, illustra i contenuti della proposta di parere che si riserva di formalizzare.

  Luca SANI, presidente, invita i gruppi a stabilire gli opportuni contatti, anche in via informale, per arrivare alla definizione di una parere condiviso, su cui la Commissione sarà chiamata a deliberare nella giornata odierna. Concordando la Commissione, sospende quindi la seduta, avvertendo che la stessa riprenderà al termine della seduta antimeridiana dell'Assemblea.

  La seduta, sospesa alle 9.50, riprende alle 14.45.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, illustra una proposta di parere favorevole con condizioni, che riprende indicazioni e indirizzi formulati dai gruppi (vedi allegato 3).

  Franco BORDO (SEL) sottolinea che la scelta di inserire nella delega fiscale una sorta di «mandato in bianco» al Governo per affrontare le problematiche del comparto ippico incontra l'assoluta contrarietà del suo gruppo. Infatti, il lavoro costruito pazientemente dalla Commissione Agricoltura, che ora si sta sviluppando in sede di Comitato ristretto per addivenire nelle prossime settimane ad un testo di legge unitario, che segni una vera e propria riforma e, di conseguenza, un rilancio del comparto, viene spazzato via dalla legge delega. Ritiene quindi grave la scelta del Governo di esautorare il Parlamento in questa materia e grave la scelta del Parlamento di lasciarsi esautorare.
  Nel merito, l'istituzione della Lega o dell'Unione ippica, secondo le modalità previste nel testo e nella proposta di parere, farà sì che tale struttura sarà di fatto un «ente esattore» e non certamente quel soggetto chiamato a gestire in modo trasparente, moderno e innovativo un comparto sportivo importante che, se rilanciato seguendo i giusti binari, potrebbe rappresentare anche un'occasione di sviluppo economico e occupazionale per il Paese nel suo complesso.
  Al contrario, a suo giudizio tutto viene affrontato partendo, e finendo, con la gestione del gioco e delle scommesse. È una miopia che il suo gruppo non intende condividere, così come non condivide affatto Pag. 140l'idea, che in questo testo inizia a prendere corpo, di trasformare gli ippodromi in sale gioco, «mini» o «maxi», in casinò locali, andando ad allargare la piaga del gioco patologico, che già ora sta rovinando migliaia di famiglie italiane.
  Tali scelte, non condivisibili da un punto di vista etico, sociale ed economico, saranno dal Gruppo SEL contrastate con forza e con tutti gli strumenti legislativi e di partecipazione popolare a disposizione.
  Con queste motivazioni, annuncia infine il voto contrario del suo gruppo, che chiede alla Commissione di non recedere dal suo ruolo legislativo e di non farsi esautorare dal Governo, che con lo strumento della delega non potrà mai varare una vera, seria riforma, che il comparto ippico da troppo tempo sta aspettando.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) manifesta una valutazione complessivamente favorevole del parere proposto dal relatore.
  Esprime tuttavia perplessità sulla parte in cui si prevede la possibilità di introdurre giochi pubblici all'interno degli ippodromi, dichiarando di concordare con quanto affermato in proposito dal deputato Bordo. Infatti, ritiene effettivo il rischio di trasformare gli ippodromi in casinò e sottolinea la natura del tutto particolare delle scommesse ippiche, che non sono connesse a fenomeni di ludopatia.
  Esprime altresì perplessità nella parte in cui si prevede l'attribuzione al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di funzioni di controllo di secondo livello delle corse ippiche e all'Unione ippica italiana di funzioni di controllo di primo livello sulla regolarità delle corse. In particolare, ritiene che tale formulazione sia ambigua e che sia quindi preferibile eliminarla, lasciando al Ministero i relativi compiti, come già ora accade.

  Mario CATANIA (SCpI) ritiene che il relatore abbia svolto un lavoro positivo e importante, che può consentire alla Commissione, in una condizione complessa e con ristretti margini di tempo, di recuperare il suo ruolo.
  Nel merito, ritiene che il riferimento al controllo delle corse ippiche di primo e di secondo livello sia una formulazione ambigua, che peraltro non appare neppure necessaria nel contesto della delega. Propone pertanto di espungerla.
  Per quanto riguarda i giochi all'interno degli ippodromi, esprime forti perplessità sull'ipotesi di consentirli, con il rischio di trasformare gli ippodromi in case da gioco. Vero è che, a differenza di quanto previsto da alcune proposte di legge, il parere non prefigura eccezioni rispetto alla procedura normale di assegnazione dei giochi ai soggetti economici. Tuttavia, per rendere il testo maggiormente «rassicurante», chiede di modificare la proposta di parere, facendo riferimento a «eventuali» giochi pubblici raccolti all'interno degli ippodromi.

  Paolo COVA (PD) concorda con le considerazioni svolte da ultimo dal deputato Catania.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, osserva che la parte relativa alle funzioni di controllo delle corse ippiche, di cui al numero 3) della nuova lettera u) da lui proposta, può anche essere soppressa. Si domanda tuttavia se davvero la Commissione sia convinta dell'opportunità di mantenere tutte le funzioni in capo al Ministero, compresa, per esempio, la gestione di un laboratorio di analisi.
  Per quanto riguarda i giochi all'interno degli ippodromi, concorda che non è prevista alcuna procedura speciale per la loro assegnazione, anche non si può escludere che ciò accada.

  Mino TARICCO (PD) propone di inserire, laddove si attribuiscono funzioni di controllo delle corse ippiche al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, un riferimento a soggetti dallo stesso Ministero delegati.

  Mario CATANIA (SCpI) non è contrario alla proposta del collega Taricco, fermo restando che tale aspetto potrà essere disciplinato più in dettaglio nell'esercizio Pag. 141della delega. Ritiene in ogni caso preferibile eliminare la parte in questione.

  Luca SANI, presidente, invita a valutare la corretta formulazione del numero 3) della nuova lettera u), contenuta nella proposta del relatore, che prevede anche l'attribuzione di funzioni di regolazione al Ministero.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, concorda con il Presidente.

  Mino TARICCO (PD) non insiste sulla sua proposta.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) chiede di escludere il riferimento ai giochi pubblici all'interno degli ippodromi, che ne sarebbero snaturati. Sottolinea inoltre che l'obiettivo della Commissione deve essere la tutela della filiera ippica.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) concorda con il deputato Oliverio, invitando a rimuovere le cause che già hanno provocato la rovina del settore.

  Mario CATANIA (SCpI) condivide lo spirito che anima i colleghi Oliverio e L'Abbate, ma invita a considerare la particolare situazione in cui la Commissione è chiamata a pronunciarsi, anche dal punto di vista del tempo disponibile. Invita pertanto i gruppi a deliberare oggi il parere in modo condiviso e a sostenerlo congiuntamente presso la Commissione Finanze.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, osserva che la presenza di giochi è già consentita. Ritiene inoltre che la tutela della filiera ippica non si debba spingere al punto tale da renderla asfittica. Infatti, la raccolta dei giochi, laddove ritenuta possibile e utile da chi sarà chiamato ad autorizzarla, può costituire una preziosa fonte di finanziamento dell'ippica, superando anche gli aspetti dannosi che si registrano attualmente. In sostanza, si tratta di indirizzare un flusso esistente di risorse verso l'ippica e non di trasformare gli ippodromi in case da gioco, esito che nessuno condivide. In questo senso, accoglie la proposta del deputato Catania di far riferimento a «eventuali» giochi pubblici raccolti all'interno degli ippodromi, che lascerebbe impregiudicata la questione.

  Monica FAENZI (PdL) concorda con il relatore.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) insiste sulla sua proposta di escludere altri giochi negli ippodromi, ricordando i problemi connessi alle ludopatie.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, sottolinea che il tema delle ludopatie non può essere affrontato in questa sede. Ribadisce quindi l'opportunità di consentire anche agli operatori dell'ippica un'attività svolta oggi solo da ricchi concessionari.
  Avverte quindi che se i gruppi intendono intraprendere altre linee di azione, egli, pur rispettando di tutte le posizioni politiche, è pronto a rimettere l'incarico di relatore.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) rileva che il tema non riguarda le ludopatie.

  Luca SANI, presidente, invita i gruppi ad accogliere la proposta del collega Catania, sottolineando che si possono consentire negli ippodromi attività che già oggi possono svolgersi a pochissima distanza, considerato anche che ciò contribuisce al finanziamento dell'ippica.
  Ricorda inoltre che sta per riprendere la seduta dell'Assemblea.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) si dichiara infine disponibile ad accedere alla proposta del deputato Catania, invitando tuttavia a valutare attentamente le implicazioni della questione.

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) ritiene rischiosa la possibilità di consentire altri Pag. 142giochi negli ippodromi, che potrebbero diventare per gli operatori ippici più interessanti della stessa attività ippica, da un punto di vista gestionale ed economico, con la conseguenza di una riduzione dell'offerta ippica. Ricorda che in passato l'attività ippica era in grado di alimentare economicamente il suo stesso circuito.

  Mario CATANIA (SCpI) rivolge un appello a deliberare ora il parere.

  Paolo RUSSO (PdL), relatore, sulla base del dibattito svoltosi, presenta una riformulazione della sua proposta di parere (vedi allegato 4).

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con condizioni, come riformulata dal relatore.

  La seduta termina alle 15.05.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 18 settembre 2013, a pagina 178, seconda colonna, undicesima e diciannovesima riga, le parole: «Luca SANI» si intendono sostituite dalle seguenti: «Massimo FIORIO».

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