CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 17 settembre 2013
83.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 270

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 17 settembre 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO indi del vicepresidente Walter RIZZETTO indi del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 10.05.

Indagine conoscitiva sulle misure per fronteggiare l'emergenza occupazionale, con particolare riguardo alla disoccupazione giovanile.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione di rappresentanti dell'ANCE.
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, introduce l'audizione, avvertendo che i rappresentanti dell'ANCE hanno consegnato una Pag. 271documentazione, di cui autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna.

  Paolo BUZZETTI, presidente dell'ANCE, svolge una relazione sul tema oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Antonella INCERTI (PD), Davide BARUFFI (PD), Marialuisa GNECCHI (PD) e Cesare DAMIANO, presidente.

  Paolo BUZZETTI, presidente dell'ANCE, e Beatrice SASSI, direttore della direzione relazioni industriali dell'ANCE, rendono ulteriori precisazioni rispetto ai quesiti posti.

  Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti di CIA, Confagricoltura e Copagri.
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, introduce l'audizione.

  Marco PASETTO, componente della giunta esecutiva di Confagricoltura, Roberto CAPONI, direttore area sindacale di Confagricoltura, Claudia MERLINO, responsabile ufficio lavoro e relazioni sindacali di CIA, e Luca CEFISI, responsabile settori produttivi di COPAGRI, svolgono relazioni sul tema oggetto dell'audizione.

  Cesare DAMIANO, presidente, dopo avere svolto talune considerazioni conclusive, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti di CISAL, CONFSAL e USB.
(Svolgimento e conclusione).

  Walter RIZZETTO, presidente, introduce l'audizione.

  Dino Antonio CAROLA, dirigente sindacale CISAL, Fedele RICCIATO, vicesegretario generale CONFSAL, e Pierpaolo LEONARDI, componente dell'esecutivo nazionale USB, svolgono relazioni sul tema oggetto dell'audizione.

  Walter RIZZETTO, presidente, dopo avere svolto talune considerazioni conclusive, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti CGIL, CISL, UIL e UGL.
(Svolgimento e conclusione).

  Cesare DAMIANO, presidente, introduce l'audizione, avvertendo che i rappresentanti delle organizzazioni sindacali hanno consegnano una documentazione, di cui autorizza la pubblicazione in allegato al resoconto stenografico della seduta odierna

  Ilaria LANI, responsabile politiche giovanili CGIL, Luigi SBARRA, segretario confederale CISL, Antonella PIRASTU, funzionario UIL, e Giovanni CENTRELLA, segretario generale UGL, svolgono relazioni sul tema oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Walter RIZZETTO (M5S), Antonella INCERTI (PD), Renata POLVERINI (PdL), Titti DI SALVO (SEL), Davide TRIPIEDI (M5S) e Claudio COMINARDI (M5S).

  Luigi SBARRA, segretario confederale CISL, Antonella PIRASTU, funzionario UIL, Ilaria LANI, responsabile politiche giovanili CGIL, e Giovanni CENTRELLA, segretario generale UGL, rendono ulteriori precisazioni rispetto ai quesiti posti.

  Cesare DAMIANO, presidente, ringrazia gli auditi e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.35.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

Pag. 272

INTERROGAZIONI

  Martedì 17 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Renata POLVERINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 13.35.

5-00791 Rostellato: Sul funzionamento dei servizi di consulenza del call center integrato INPS-INAIL.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Gessica ROSTELLATO (M5S), pur ringraziando il rappresentante del Governo, fa notare che il quadro da lui delineato non corrisponde pienamente alla realtà dei fatti. Prendendo a riferimento anche le sue precedenti esperienze professionali, fa notare, infatti, che il servizio di call center presso l'INPS non appare adeguato a fornire un concreto supporto ai cittadini, atteso che il personale in questione, oltre a non possedere le competenze necessarie, non sembra in grado di accedere alle pratiche riguardanti la gestione dei rapporti di lavoro: tale circostanza presenta notevoli aggravi, rispetto alla precedente situazione, soprattutto per le imprese. Si chiede, dunque, come mai l'INPS non abbia provveduto a organizzare un apposito canale di comunicazione con l'utenza, avvalendosi di personale più qualificato e competente, giudicando non risolutiva la mera apertura di sportelli per il pubblico presso le sedi delle agenzie, che risultano, peraltro, sempre congestionati e poco gestibili. Auspica, in conclusione, che il Governo si attivi al più presto per risolvere la citata problematica.

5-00904 Velo: Problematiche connesse al ridimensionamento della sede INAIL di Piombino.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2), sottolineando come non si possa parlare di ridimensionamento della sede INAIL di Piombino, quanto di una riclassificazione, che presuppone esclusivamente un cambio di posizione dirigenziale.

  Silvia VELO (PD), pur apprezzando le rassicurazioni testé fornite dal rappresentante del Governo, sottolinea che la sua interrogazione partiva dall'esigenza, sollecitata in particolare da diverse associazioni di categoria, di evitare il rischio che una riorganizzazione amministrativa, dettata da meri risparmi di spesa, potesse determinare un peggioramento dei servizi all'utenza e alle imprese, non tenendo conto, tra l'altro, dei bisogni di rilancio economico di un'area come quella di Piombino. Precisato che le caratteristiche geografiche di quella zona, e di quelle ad essa limitrofe, rendono difficoltoso per gli utenti raggiungere sedi più lontane, come è risultato evidente anche dai recentissimi provvedimenti di riorganizzazione degli uffici giudiziari, prende atto della risposta oggi ricevuta, che quantomeno prospetta un primo risultato positivo, invitando tuttavia il Governo a monitorare con la massima attenzione la situazione.

  Renata POLVERINI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

SEDE REFERENTE

  Martedì 17 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Renata POLVERINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.

Pag. 273

Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione consensuale del contratto di lavoro per dimissioni volontarie.
C. 254 Vendola e C. 272 Bellanova.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 12 settembre 2013.

  Titti DI SALVO (SEL) ricorda preliminarmente come la Conferenza dei presidenti di gruppo, adottando la dichiarazione di urgenza dei provvedimenti in esame, abbia acceso l'attenzione del Parlamento su un tema rilevante: si tratta, infatti, di recuperare i principi cardine che stavano alla base della legge approvata nella XV legislatura (legge n. 188 del 2007), la cui abrogazione, voluta dal Governo Berlusconi nella scorsa legislatura senza neanche analizzarne l'attuazione concreta, ha prodotto una evidente lacuna normativa, solo in parte colmata dall'articolo 4 della legge n. 92 del 2012, che ha comunque costituito un passo in avanti nella direzione di una presa di coscienza circa l'esigenza di contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco. Dopo avere rilevato come l'abrogazione della legge del 2007 sia stata motivata da una presunta farraginosità delle procedure in essa contenute, ritiene che, in ogni caso, anche le nuove regole previste dalla citata legge n. 92 non risultino del tutto efficaci, se è vero che esse presentano un elevatissimo grado di complessità. Ricorda, infatti, che il problema dell'utilizzo della lettera di dimissioni, sottoscritta dalla lavoratrice o dal lavoratore all'atto dell'assunzione, rappresenta una micidiale arma di ricatto in mano al datore di lavoro, che determina uno squilibrio nei rapporti tra le parti: la questione, dunque, non è quella di un possibile aggiramento dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, bensì di uno stato di «pressione» che pesa sul lavoratore, il quale deve essere affrontato in modo netto, non nella fase in cui il fatto è già successo, ma in quella che lo precede. A suo avviso, pertanto, la soluzione del modulo, dettata dalla legge n. 188 del 2007, era la più semplice, anche perché si proponeva di prevenire il fenomeno delle dimissioni in bianco e non di correggerlo ex post, come invece avviene anche con le norme della legge n. 92 del 2012, mediante l'istituto della convalida.
  Nel rilevare, quindi, la necessità di predisporre strumenti efficaci di contrasto ad una pratica che ritiene una truffa e una forma di ricatto inaccettabile (suscettibile, peraltro, di determinare una forma di concorrenza sleale tra le imprese), giudica opportuno intervenire in materia semplificando la normativa vigente. Fatto presente che sulla finalità del contrasto del fenomeno non può che esservi il consenso unanime dei gruppi, giudica ora essenziale avviare una riflessione circa l'individuazione degli strumenti più efficaci da utilizzare, facendo notare come la stessa legge n. 92 del 2012, al comma 18 dell'articolo 4, lasci ampi margini di intervento, rinviando all'adozione di un decreto attuativo l'introduzione di ulteriori forme semplificate di tutela. Nel prospettare, pertanto, alla Commissione anche l'utilità di valutare la percorribilità di tale disposizione, rimettendo al predetto decreto il compito di introdurre ulteriori strumenti di tutela, auspica che i gruppi possano confrontarsi con serietà sul tema, al fine di porre fine ad un fenomeno odioso, gravemente lesivo dei diritti delle donne.

  Renata POLVERINI, presidente, ritiene che l'elemento di novità sollevato al termine dell'intervento appena conclusosi, che invita a ragionare sull'utilizzo di un decreto attuativo delle norme da poco entrate in vigore, possa far riflettere la Commissione sull'effettiva esigenza di ricorrere a un intervento normativo.

  Gessica ROSTELLATO (M5S) esprime talune perplessità circa l'efficacia di un nuovo intervento normativo in materia, che si muova solo su un piano procedurale, facendo notare come dietro al fenomeno in questione, da contrastare con forza, vi sia un fattore culturale fortemente radicato nella società, in virtù del Pag. 274quale l'assunzione di una donna viene intesa, dalle stesse imprese, più come un peso che come una risorsa. Fatto notare, peraltro, che la pratica delle dimissioni in bianco risulta quasi inesistente nel Nord-Est del Paese, ritiene più importante lavorare a monte del fenomeno, sradicando i pregiudizi nei confronti delle donne, attraverso un'azione mirata a favore dell'occupazione femminile, che faccia leva su un rafforzamento dei servizi all'infanzia: ciò potrebbe, a suo avviso, consentire alle donne di conciliare meglio i tempi della famiglia con quelli del lavoro, togliendo qualsiasi forma di alibi ai datori di lavoro. Prima di procedere ad ulteriori interventi legislativi che rischierebbero, se non sufficientemente ponderati, di introdurre ulteriori appesantimenti burocratici, si chiede, pertanto, se non sia il caso di svolgere, anche mediante apposite audizioni, ulteriori approfondimenti sul tema e se non sia utile accertare, con il contributo del Ministero competente, l'effettivo grado di efficacia della legislazione attualmente vigente. A questo proposito, invita il rappresentante del Governo a fornire quanto prima alla Commissione i dati sul monitoraggio dell'attuazione delle norme di cui all'articolo 4 della legge n. 92 del 2012, da poco entrate in vigore.
  Si dichiara, in ogni caso, aperta a un confronto serio e meditato sul tema, nella prospettiva di migliorare la condizione delle lavoratrici, soprattutto laddove si ponga l'esigenza di superare talune palesi criticità della disciplina vigente, in relazione alle complesse forme di comunicazione ai centri per l'impiego imposte dalla normativa, che, a suo avviso, si presterebbero anche a pratiche fraudolente ai danni del lavoratore.

  Patrizia MAESTRI (PD), relatore, nel dichiararsi disponibile a un confronto approfondito e serio sul tema, che non esclude necessariamente un percorso basato anche su specifiche audizioni, fa presente che il fenomeno in questione, seppur favorito da presupposti culturali che alimentano pregiudizi negativi nei confronti dell'occupazione femminile, a scapito del valore sociale della maternità, va affrontato con la massima urgenza, attraverso azioni concrete e tangibili, a fronte della sua enorme diffusione, che sembrerebbe coinvolgere circa 800.000 lavoratrici e lavoratori. Auspica, pertanto, un dialogo serio e costruttivo che possa condurre al più presto a soluzioni certe, a tutela delle condizioni delle lavoratrici stesse.

  Massimiliano FEDRIGA (LNA) esprime perplessità circa la veridicità di taluni dati testé citati con riferimento alla consistenza del fenomeno, atteso che a un numero certo di casi di dimissioni in bianco dovrebbero corrispondere altrettante denunce penali presso i tribunali competenti, che, allo stato, non sembrano essere pendenti. Si interroga, quindi, se, prima ancora di assumere nuove iniziative legislative in materia, non sia più utile concentrarsi sull'analisi dello stato di attuazione della disciplina vigente, chiedendo al Governo un monitoraggio che faccia luce su eventuali profili di criticità, rispetto ai quali, nel caso, sarebbe possibile ipotizzare un intervento. Nel rilevare che tutti i gruppi hanno a cuore la tutela delle lavoratrici, auspica un serio approfondimento sul tema che consenta di giungere ad una definitiva risoluzione della problematica in esame.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA, nel rilevare che la stessa legge n. 92 del 2012 prevede lo svolgimento di un monitoraggio circa la sua corretta applicazione, fa presente che esso è in corso, ma richiede ancora del tempo per il suo completamento, a fronte della complessità delle questioni in gioco. Si impegna, in ogni caso, a rendere noti i risultati di tali attività di verifica, una volta concluse, sottolineando come il Governo, a prescindere dai risultati di questa complessa attività di monitoraggio, sia sostanzialmente aperto a qualsiasi soluzione individuata dal Parlamento, che sia tesa ad una piena salvaguardia delle donne lavoratrici, sia nel caso di un ripristino delle norme precedentemente in vigore sia in quello di un'azione sul piano amministrativo, che Pag. 275sia condotta in armonia con quanto disposto dall'articolo 4 della legge n. 92 del 2012.

  Renata POLVERINI, presidente, alla luce del dibattito svolto, che ha evidenziato l'esigenza di un contributo conoscitivo del Governo e la necessità di approfondimenti sul merito delle questioni, ai fini dell'individuazione degli strumenti più efficaci di contrasto a tale fenomeno, giudica utile rinviare alla prossima riunione dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, prevista per domani, la definizione delle modalità di prosecuzione dell'iter. In quella sede, ritiene che i gruppi possano confrontarsi circa l'utilità o meno di un intervento legislativo in materia e, in particolare, circa la percorribilità di una soluzione che rimetta la possibile soluzione al previsto decreto attuativo del comma 18 dell'articolo 4 della legge n. 92 del 2012.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 17 settembre 2013. — Presidenza del vicepresidente Renata POLVERINI. – Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 14.30.

DL 102/2013: Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici.
C. 1544 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite V e VI).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 settembre 2013.

  Renata POLVERINI, presidente, ricorda che nella precedente seduta è stata svolta la relazione introduttiva sul provvedimento in esame e si è convenuto di rinviare alla giornata di oggi l'avvio del dibattito di carattere generale. Al riguardo, segnala tuttavia che le Commissioni di merito non hanno ancora concluso il ciclo di audizioni informali programmate nell'ambito dell'esame del disegno di legge; per tali ragioni, avverte che il dibattito di carattere generale sul provvedimento in sede consultiva potrà proseguire anche oltre la seduta odierna, fermo restando che la deliberazione della Commissione, con ogni probabilità, sarà ulteriormente differita, in attesa di valutare i tempi di esame che saranno fissati dalla Conferenza dei presidenti di gruppo e dalle Commissioni riunite V e VI.
  Preso atto, quindi, che non vi sono richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

Pag. 276