CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 17 luglio 2013
57.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
Pag. 41

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 luglio 2013. — Presidenza del presidente della VI Commissione Daniele CAPEZZONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 10.30.

DL 63/2013: Disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.
C. 1310 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 16 luglio scorso.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, invita i relatori, che ringrazia per il notevole lavoro svolto finora, ad esprimere i pareri sulle proposte emendative, già pubblicate in allegato al resoconto della seduta di ieri delle Commissioni riunite.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, rileva come i relatori abbiano attentamente esaminato, anche con l'apporto dei rappresentanti del Governo, le proposte emendative riferite ai primi diciotto articoli, evidenziando, per taluni emendamenti, l'esigenza di compiere ulteriori approfondimenti con il Governo, sia per quanto attiene ai profili di merito, sia con riferimento ad aspetti di copertura. Per quanto riguarda le altre proposte emendative, segnala come sia in corso un'interlocuzione con l'Esecutivo per quanto riguarda le problematiche concernenti l'incremento dell'aliquota IVA, disposto dal provvedimento, su taluni prodotti editoriali e sulle somministrazioni di Pag. 42alimenti e bevande realizzate attraverso distributori automatici.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, considera opportuno avviare l'esame delle proposte emendative per le quali i relatori ed il Governo hanno già svolto le proprie valutazioni, procedendo fin dalla seduta odierna alle relative votazioni. Sottolinea, inoltre, come nelle prossime ore, sia necessario risolvere le problematiche relativi alle norme tributarie contenute nel decreto-legge ed ai relativi profili di copertura, auspicando, a tale riguardo, che sia possibile scongiurare gli aumenti dell'aliquota IVA previsti dal decreto-legge, che hanno già suscitato reazioni critiche da parte dell'opinione pubblica.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, concordando con le considerazioni del Presidente, ritiene opportuno procedere fin d'ora all'esame delle proposte emendative riferite ai primi tredici articoli.

  Davide CRIPPA (M5S) chiede se nella seduta odierna ci si limiterà alla sola espressione dei pareri dei relatori e del Governo, ovvero si discuterà nel merito le singole proposte emendative.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, con riferimento alla questione posta dal deputato Crippa, chiarisce che, dopo l'espressione dei pareri, si procederà alla discussione ed alle votazioni sulle singole proposte emendative.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, invita al ritiro dell'emendamento Crippa 1.1, degli identici emendamenti Pesco 1.2 e Crippa 1.3, nonché degli emendamenti Villarosa 1.4, Allasia 2.1, Villarosa 2.2, Pesco 2.3, Caruso 2.4, Crippa 2.6, 2.7 e 2.8, Lacquaniti 2.5, Allasia 2.9, Villarosa 2.10, nonché Crippa 2.12 e 2.13. Esprime parere favorevole sull'emendamento Crippa 2.22, invitando invece al ritiro dell'emendamento Crippa 2.11. Esprime parere favorevole sull'emendamento Crippa 2.14, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole: «della prestazione/certificazione/qualificazione energetica, erogati» con le seguenti: «della prestazione energetica erogata». Invita, quindi, al ritiro degli emendamenti Crippa 2.15, Allasia 2.16, Crippa 2.17, 2.18, 2.19, 2.20 e 2.21, Della Valle 3.1, Villarosa 3.2, Allasia 3.3, Villarosa 3.4 e 3.5, Crippa 3.6, Allasia 3.7 e 4.1, Lacquaniti 4.2, Crippa 4.3 e Allasia 4.4. Esprime parere favorevole sull'emendamento Civati 4.5, invitando invece al ritiro degli emendamenti Crippa 5.1, Della Valle 5.2 e Villarosa 5.3. Propone, quindi, di accantonare l'emendamento Abrignani 5.5, limitatamente alle parti ammissibili, mentre invita al ritiro degli emendamenti Lacquaniti 5.4, degli identici Villarosa 5.8 e Allasia 5.9, nonché degli emendamenti Crippa 6.1, Allasia 6.3, 6.4 e 6.5, Pesco 6.6 e Crippa 6.7. Esprime parere favorevole sull'emendamento Allasia 6.11, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole: «degli impianti tecnici dell'edificio», con le seguenti: «dei sistemi tecnici dell'edificio». Invita quindi al ritiro degli emendamenti Allasia 6.8 e 6.9, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Allasia 6.10. Invita al ritiro dell'emendamento Villarosa 6.12, degli identici Vignali 6.15 e Zanetti 6.13, nonché degli emendamenti Mariani 6.14, Allasia 6.16, degli identici Allasia 6.17 e Villarosa 6.18, e degli emendamenti Crippa 6.19, Alfreider 6.20 e Lacquaniti 6.2. Esprime parere favorevole sull'emendamento Allasia 7.1, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere la seconda parte della proposta emendativa; esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Villarosa 7.2, mentre propone di accantonare gli identici emendamenti Taranto 7.3, Caruso 7.4 e Villarosa 7.7, nonché gli emendamenti Vignali 7.5 e Crippa 7.6. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Allasia 7.8 e Villarosa 7.9 nonché sull'emendamento Lacquaniti 8.1, mentre propone di accantonare gli emendamenti Crippa 8.2 e 8.3. Invita quindi al ritiro dell'emendamento Della Valle 8.4. Esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Allasia 9.1, Latronico 9.2 e Villarosa Pag. 439.3. Invita al ritiro sull'emendamento Crippa 12.1, mentre propone di accantonare gli emendamenti Crippa 12.2, Alfreider 12.3, Crippa 12.4, Alfreider 12.5.

  Il sottosegretario Simona VICARI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 1.1, il quale elimina una ridondanza nel testo dell'articolo 1 del decreto legislativo n. 192 del 2005, come sostituito dall'articolo 1 del decreto-legge, al fine di eliminare, nel comma 1 del nuovo articolo, il riferimento al miglioramento della prestazione energetica degli edifici, la quale è già contemplata dal comma 2, lettera a), del predetto articolo.

  Le Commissioni respingono l'emendamento 1.1.

  Daniele PESCO (M5S) illustra il proprio emendamento 1.2, che intende incentivare l'autosufficienza energetica degli edifici attraverso le sole fonti rinnovabili, rafforzando la portata della previsione di cui al comma 2, lettera c), del nuovo articolo 1 del decreto legislativo n. 192 del 2005.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli identici emendamenti Pesco 1.2 e Crippa 1.3, nonché gli emendamenti Villarosa 1.4 e Allasia 2.1.

  Daniele PESCO (M5S) illustra l'emendamento Villarosa 2.2, il quale modifica la definizione di prestazione energetica degli edifici, specificando che la quantità di energia consumata deve essere espressa da uno o più descrittori che tengono conto non solo delle caratteristiche dell'edificio stesso, ma anche dei sistemi di trasformazione propria dell'energia e di altri fattori che influenzano il fabbisogno energetico.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Villarosa 2.2.

  Daniele PESCO (M5S) illustra il proprio emendamento 2.3, di cui segnala la rilevanza, in quanto elimina la possibilità che l'attestato di qualificazione energetica dell'edificio possa essere predisposto e asseverato da un professionista che tutela gli interessi del proprietario.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Pesco 2.3 e Caruso 2.4.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.6, il quale specifica meglio la definizione di cogenerazione, indicando in modo dettagliato i riferimenti alle previsioni del decreto legislativo n. 20 del 2007. Non comprende pertanto le ragioni dell'invito al ritiro formulato su di esso dai relatori e dal rappresentante del Governo.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, confermando l'invito al ritiro espresso sull'emendamento, rileva come esso sia, a suo giudizio, pleonastico, e come l'attuale formulazione del testo risulti adeguata.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 2.6.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.7, il quale, nel modificare la definizione di «confine di sistema edificio-impianto», intende risolvere taluni problemi applicativi che potrebbero sorgere, con riferimento agli edifici condominiali.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 2.7.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.8, il quale intende includere, nell'ambito della definizione di edificio di proprietà pubblica, anche i fabbricati di edilizia residenziale pubblica. Chiede pertanto ai relatori ed al Governo di motivare le ragioni dell'invito al ritiro espresso su di esso.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, pur comprendendo le Pag. 44motivazioni sottese alla proposta emendativa, evidenzia come essa creerebbe problemi di copertura finanziaria.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 2.8.

  Giovanni PAGLIA (SEL) illustra l'emendamento 2.5, di cui è cofirmatario, il quale, ai fini della definizione di edificio ad energia quasi zero, intende adeguare il testo del decreto-legge alla formulazione della direttiva europea, prevedendo che il fabbisogno energetico debba essere coperto da fonti rinnovabili in misura molto significativa, e non solo in misura significativa, come stabilito dal decreto-legge.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, con riferimento all'emendamento 2.5, evidenzia come esso determinerebbe problemi di interpretazione che rischierebbero di determinare notevoli incertezze nell'applicazione della normativa.

  Luigi LACQUANITI (SEL) considera non sufficiente la motivazione addotta dal relatore per motivare l'invito al ritiro espresso sul suo emendamento 2.5, rilevando come i problemi applicativi segnalati siano posti anche dalla formulazione attuale del decreto-legge.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lacquaniti 2.5.

  Stefano ALLASIA (LNA), nel ringraziare i relatori per l'apertura dimostrata nei confronti di alcune sue proposte emendative, illustra il proprio emendamento 2.9, il quale, analogamente a tutte le proposte emendative presentate dal Gruppo della Lega, intende migliorare il testo del provvedimento ed il complessivo sistema di efficientamento energetico. In particolare, l'emendamento intende dettagliare maggiormente la nozione di «edificio di riferimento», al fine di eliminare successivi problemi applicativi in merito all'applicazione della disciplina.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Allasia 2.9.

  Daniele PESCO (M5S) illustra l'emendamento Villarosa 2.10, il quale integra la nozione di «edificio di riferimento», al fine di far riferimento anche alla dotazione impiantistica dell'edificio.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Villarosa 2.10.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.12, il quale integra la definizione di «energia consegnata o fornita», al fine di eliminare il richiamo, piuttosto equivoco, agli impianti tecnici, venendo incontro ai rilievi sollevati dagli operatori del settore, i quali, molto spesso, si trovano a fare i conti con previsioni normative che non corrispondono agli effettivi profili tecnici, e che, pertanto, pongono numerosi problemi di applicazione. Chiede quindi ai relatori ed al rappresentante del Governo di prestare la massima attenzione alla proposta emendativa.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 2.12 e 2.13. Approvano, quindi, l'emendamento Crippa 2.22 (vedi allegato).

  Davide CRIPPA (M5S) ritira il proprio emendamento 2.11, accogliendo inoltre la proposta di riformulazione avanzata dai relatori con riferimento al suo emendamento 2.14.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Crippa 2.14, come riformulato.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.15, che intende modificare la definizione di fabbricato, al fine di considerare in tale nozione anche le partizioni interne all'edificio, tenendo conto dei criteri stabiliti in materia dalle norme UNI.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Crippa 2.15, Allasia 2.16 e Crippa 2.17.

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  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.18, il quale sostituisce la nozione di sistema tecnico per l'edilizia, che risulta eccessivamente generica, sostituendola con quella di impianto tecnico. Chiede quindi chiarimenti relativamente all'invito al ritiro espresso su di esso dai relatori.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, sottolinea come il tema affrontato dall'emendamento sia stato oggetto di ampia discussione tra i relatori ed il Governo. Rileva, al riguardo, come il provvedimento intenda recepire nell'ordinamento italiano la normativa europea in materia, la quale reca una serie di definizioni: in tale contesto i relatori ritengono che occorra prioritariamente evitare che la disciplina nazionale di recepimento determini ulteriori problemi di compatibilità con la disciplina comunitaria.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 2.18.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.19, il quale dettaglia maggiormente la nozione di unità immobiliare, specificando che si deve trattare di una parte, piano o appartamento di un edificio suscettibile di uso separato e catastalmente distinto. Sottolinea come tale proposta emendativa risponda a criteri di buon senso e come non sia possibile motivare l'invito al ritiro espressa su di essa con l'esigenza di chiudere la procedura di infrazione avviata nei confronti dell'Italia, la quale è in corso da diversi anni.

  Daniele PESCO (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento 2.19, dichiarando la disponibilità del proprio gruppo a considerare eventuali ipotesi di riformulazione che fossero prospettate dai relatori.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, conferma l'invito al ritiro espresso sull'emendamento 2.19.

  Il sottosegretario Simona VICARI rileva come la modifica proposta dall'emendamento 2.19 limiti notevolmente l'applicabilità della previsione normativa.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 2.19 e 2.20.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 2.21, il quale, nell'ambito della definizione di impianto termico, elimina l'assimilazione agli impianti termici di stufe, caminetti e apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante che abbiano potenze nominali complessive pari o superiori a 10 Kw. Ritiene, infatti, che tale previsione si ponga in contraddizione rispetto all'obiettivo di realizzare una maggiore efficienza termica degli edifici, soprattutto laddove si impone una potenza nominale eccessivamente alta. Si dichiara comunque disponibile a rivedere la formulazione della proposta emendativa.

  Marco DA VILLA (M5S) sottolinea come la linea di fondo sottesa a tutte le proposte emendative presentate dal deputato Crippa sia quella valutare l'impatto delle norme sui comuni cittadini e sugli operatori del settore. Invita quindi i relatori ed il Governo a considerare con maggiore attenzione tale profilo, accogliendo tutte le proposte emendative presentate dal gruppo M5S che intendono migliorare il provvedimento e facilitarne l'applicazione.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, sottolinea come l'esigenza di garantire l'applicazione delle norme recate dal provvedimento costituisca il punto di riferimento a cui si orienta il lavoro dei relatori. Nel caso specifico, tuttavia, ritiene di confermare l'invito al ritiro espresso sull'emendamento 2.21, il quale sopprime una porzione significativa della lettera l)-tricies del comma 1 dell'articolo 2 del decreto legislativo n. 192 del 2005. Condivide, peraltro, l'esigenza di approfondire, ai fini della successiva Pag. 46discussione in Assemblea, il tema, posto dall'emendamento, relativamente alla potenza termica di tali apparecchi di riscaldamento.

  Davide CRIPPA (M5S), alla luce della disponibilità, espressa dai relatori, a rivalutare la questione, ritira il proprio emendamento 2.21.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Della Valle 3.1 e Villarosa 3.2.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, chiede di accantonare gli emendamenti Allasia 3.3 e Villarosa 3.4, volti a prevedere l'utilizzo di sistemi di misurazione, di monitoraggio e controllo attivi dei consumi, sui quali è stato precedentemente formulato un invito al ritiro da parte dei relatori, ma sui quali ritiene opportuno un ulteriore approfondimento.

  Daniele PESCO (M5S) raccomanda l'approvazione dell'emendamento Villarosa 3.5, volto ad estendere la platea degli edifici rurali cui applicare le disposizioni del decreto-legge, specificando comunque che tali edifici, comunque non devono essere residenziali.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Villarosa 3.5.

  Davide CRIPPA (M5S) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 3.6, volto a meglio specificare la generica locuzione di «sistemi tecnici», sostituendola con quella di «impianti di climatizzazione», che consentirebbe una più chiara interpretazione della norma.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, sottolinea come il testo del decreto-legge recepisca correttamente la definizione contenuta nella direttiva 2010/31/UE.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che la definizione di «sistema tecnico» sia troppo generica e che ciò darà luogo, in molte situazioni, alla possibilità di non applicare la normativa in esame. Sottolinea la necessità di inserire nel testo almeno la specificazione relativa agli impianti di climatizzazione.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 3.6, Allasia 3.7 e Allasia 4.1.

  Luigi LACQUANITI (SEL) insiste per la votazione del proprio emendamento 4.2 e chiede la motivazione del parere contrario espresso su di esso.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, sottolinea che, d'accordo con il Governo, i relatori hanno ritenuto di non affrontare nel provvedimento la materia dei sistemi di accumulo dell'energia, trattandosi di tecnologie non ancora compiutamente definite.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lacquaniti 4.2.

  Davide CRIPPA (M5S) insiste per la votazione del proprio emendamento 4.3, volto alla realizzazione di analisi per la valutazione della quantità di energia fossile risparmiata.

  Il sottosegretario Simona VICARI osserva che nella direttiva europea 2010/31/UE il concetto di risparmio energetico si applica sia alle energie rinnovabili sia all'energia fossile.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 4.3 e Allasia 4.4 ed approvano l'emendamento Civati 4.5.

  Davide CRIPPA (M5S) illustra il proprio emendamento 5.1, volto a prevedere un Piano d'azione destinato ad aumentare il numero di edifici a energia quasi zero, realizzati esclusivamente con sostituzioni edilizie, al fine di evitare consumo di territorio. Ritiene infatti debba essere riconosciuto valore premiante alle sostituzioni Pag. 47piuttosto che alle nuove costruzioni ad elevata prestazione energetica.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, condivide il concetto della premialità per le sostituzioni edilizie, rilevando tuttavia come l'emendamento Crippa 5.1 sia formulato in termini eccessivamente limitativi.

  Davide CRIPPA (M5S) manifesta disponibilità a riformulare il proprio emendamento 5.1, prevedendo che il Piano d'azione sia destinato ad aumentare il numero degli edifici ad energia quasi zero preferibilmente – e non esclusivamente – mediante sostituzioni edilizie.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, si riserva di approfondire la questione ai fini della discussione in Assemblea.

  Davide CRIPPA (M5S) ritira il proprio emendamento 5.1.

  Giovanni PAGLIA (SEL) ritira l'emendamento Della Valle 5.2, di contenuto analogo all'emendamento Crippa 5.1.

  Daniele PESCO (M5S) ritira l'emendamento Villarosa 5.3.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ricorda che l'emendamento Abrignani 5.5, per la parte ammissibile, è accantonato.

  Luigi LACQUANITI (SEL) insiste per la votazione del proprio emendamento 5.4, volto ad estendere agli edifici residenziali pubblici le misure di incremento dell'efficienza energetica. Chiede altresì le motivazioni dell'invito al ritiro espresso su di esso dai relatori e dal Governo.

  Il sottosegretario Simona VICARI, dopo aver ricordato che il tema è stato approfondito nel corso dell'esame al Senato, sottolinea come il provvedimento in esame contempli l'edilizia pubblica, con particolare attenzione a quella scolastica, e come, per motivi di bilancio, si sia deciso di non affrontare in tale sede anche il tema dell'edilizia residenziale pubblica.

  Davide CRIPPA (M5S) giudica incongruente la risposta del Governo, soprattutto in relazione agli obiettivi della Strategia energetica nazionale, che ha stabilito la priorità dell'efficientamento energetico degli edifici pubblici. Ritiene pertanto necessario individuare una copertura che consenta l'efficientamento anche degli edifici residenziali pubblici.

   Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, dopo aver rilevato che l'edilizia residenziale pubblica è un patrimonio importante e consistente del Paese, si associa alle considerazioni del rappresentante del Governo e ritiene che, in questa fase, sia difficile prevedere misure di efficientamento energetico per tale tipologia di abitazioni, soprattutto per un problema di quantificazione di risorse. Ritiene quindi che il tema possa essere approfondito nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Luigi LACQUANITI (SEL) concorda circa il problema di copertura evidenziato dal relatore e dal rappresentante del Governo, ma ritiene che la questione oggetto del suo emendamento 5.4 debba comunque essere affrontata.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lacquaniti 5.4.

  Daniele PESCO (M5S) insiste per la votazione dell'emendamento Villarosa 5.8, volto a prevedere l'installazione obbligatoria di sistemi di accumulo a batteria negli edifici di nuova costruzione.

  Le Commissioni respingono gli identici emendamenti Villarosa 5.8 e Allasia 5.9.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ribadisce l'invito, ai relatori ed al rappresentante del Governo, ad approfondire le questioni concernenti gli aspetti tributari del provvedimento e le modalità di copertura dei relativi oneri finanziari. Pag. 48
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta pomeridiana già prevista per la giornata odierna.

  La seduta termina alle 11.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 17 luglio 2013. — Presidenza del presidente della VI Commissione Daniele CAPEZZONE. — Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Simona Vicari.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 63/2013: Disposizioni urgenti per il recepimento della direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.
C. 1310 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta antimeridiana.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, ai fini di una migliore organizzazione dei lavori, comunica che i relatori sono in grado di procedere nella votazione delle proposte emendative fino all'articolo 13 del decreto. Per quanto riguarda le problematiche e i nodi sui quali i relatori e il Governo deve ancora trovare soluzioni, soprattutto in relazione alla copertura finanziaria di alcune proposte emendative, riterrebbe opportuno aggiornare i lavori delle Commissioni alla seduta pomeridiana di domani, fermo restando che, ove nella corrente seduta non si concludesse il lavoro relativo agli emendamenti fino all'articolo 13, le Commissioni potrebbero anche riunirsi nella mattinata di domani.

  Marco CAUSI (PD) ringrazia il Presidente per il tentativo di dare ordine e razionalità ad un percorso che, per ora, appare privo di certezze. Stigmatizza in particolare le modalità operative del Governo, che non riesce a fornire risposte in tempi certi in relazione agli aspetti tributari del decreto-legge e alle relative coperture, segnatamente per quanto riguarda alcune proposte emendative, quali, ad esempio il suo emendamento 19.14. Ritiene inaccettabile tale modo di procedere, e invita il Governo a dare risposte in tempi, magari anche non brevi, ma chiaramente definiti.

  Il sottosegretario Simona VICARI rileva come, per quanto attiene alle competenze del Ministero dello sviluppo, l'istruttoria sugli aspetti segnalati dal deputato Causi sia stata pressoché completata; sottolinea, al contempo, le evidenti maggiori difficoltà del colleghi del Ministero dell'economia a individuare la copertura finanziaria per le modifiche che si vorrebbero apportare al decreto-legge, anche in considerazione del notevole impegno profuso dagli stessi rappresentanti del Ministero dell'economia nel contemporaneo esame, presso le Commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio, del decreto-legge n. 69 del 2013.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL) rileva come sia evidente l'oggettivo ingorgo nei lavori parlamentari determinato dall'esame in contemporanea di due provvedimenti d'urgenza di particolare rilevanza, il decreto-legge n. 63 del 2013 e il decreto-legge n. 69 del 2013, che richiedono entrambi l'apporto delle medesime strutture del Governo.

  Marco CAUSI (PD) ribadisce l'esigenza di individuare tempi certi per procedere all'esame delle proposte emendative relative alla materia fiscale, rilevando l'esigenza di una migliore organizzazione nella partecipazione dei rappresentanti del Governo ai lavori parlamentari.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, informa i colleghi che l'odierna riunione Pag. 49della Conferenza dei Presidenti di Gruppo ha confermato l'inizio della discussione in Assemblea sul provvedimento nella seduta di lunedì 22 luglio.
  Avverte quindi che le Commissioni riprenderanno l'esame delle proposte emendative a partire da quelle riferite all'articolo 6.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sul proprio emendamento 6.1 segnala come, nell'attuale formulazione del comma 1 dell'articolo 6 l'attestato di prestazione energetica possa essere rilasciato per interi edifici; in tal modo l'informazione sulla categoria energetica di appartenenza rilasciata all'acquirente può essere del tutto imprecisa e perfino fuorviante, poiché, ad esempio, appartamenti collocati su diversi piani avrebbero, in realtà, diverse prestazioni energetiche, nonché differenti consumi e costi.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, segnala come, a giudizio dei relatori e del Governo, la differenza più rilevante contenuta nell'emendamento in esame rispetto la testo del decreto-legge, sia la diversa e più gravosa responsabilità prevista per l'amministratore del condominio, che appare del tutto impropria. Conferma quindi l'invito al ritiro espresso su di esso.

  Daniele PESCO (M5S) segnala la diversità della formulazione utilizzata nel decreto-legge rispetto al dettato della direttiva europea, che appare più stringente e si riferisce alle singole unità immobiliari.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 6.1 e Allasia 6.3.

  Filippo BUSIN (LNA), illustrando l'emendamento Allasia 6.4, di cui è cofirmatario, sottolinea come appaia del tutto incongruo prevedere la produzione dell'attestato di efficienza energetica nei casi di trasferimento di immobili a titolo gratuito.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Allasia 6.4 e 6.5.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, rivedendo, a seguito di ulteriori approfondimenti, l'invito al ritiro espresso in precedenza sull'emendamento Pesco 6.6, esprime su di esso parere favorevole.

  Il Sottosegretario Simona VICARI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Pesco 6.6.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'emendamento a sua firma 6.7, segnala come esso affronti la stessa questione del precedente 6.1; il testo del comma 4 che l'emendamento mira a sopprimere prevede infatti che l'attestazione della prestazione energetica possa riferirsi a più unità immobiliari, finanche ad un intero edificio. Se l'intenzione del legislatore è quella di qualificare il patrimonio immobiliare in vendita, ritiene quindi invece che la certificazione debba essere riferita alle singole unità immobiliari.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, intervenendo sull'emendamento 6.7, ritiene che il comma 4 dell'articolo 6 definisca con accuratezza i casi nei quali l'attestazione può essere riferita a più unità immobiliari, ribadendo quindi l'invito al ritiro dell'emendamento.

  Davide CRIPPA (M5S) ritiene che, a suo parere, le motivazioni addotte dai relatori non sono né esaustive né sufficienti.

  Daniele PESCO (M5S) interviene richiamando all'attenzione dei colleghi il dato, evidente, in base al quale è impossibile che tutte le unità immobiliari di un medesimo edificio presentino le stesse caratteristiche energetiche.

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  Filippo BUSIN (LNA) accoglie l'invito a riformulare l'emendamento Allasia 6.11, di cui è cofirmatario.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 6.7 e approvano l'emendamento Allasia 6.11, come riformulato. Respingono quindi l'emendamento Allasia 6.8.

  Daniele PESCO (M5S), intervenendo sull'emendamento Allasia 6.9, dichiara il suo voto contrario.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Allasia 6.9 e approvano l'emendamento Allasia 6.10.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, informa che i presentatori hanno ritirato gli emendamenti Villarosa 6.12 e Vignali 6.15.
  Constata inoltre l'assenza dei presentatori degli emendamenti Zanetti 6.13 e Mariani 6.14: si intende vi abbiano rinunciato.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Allasia 6.16 e gli identici Allasia 6.17 e Villarosa 6.18.

  Davide CRIPPA (M5S) interviene per illustrare il proprio emendamento 6.19, del quale raccomanda l'approvazione.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crippa 6.19.

  Daniel ALFREIDER (Misto – Minoranze linguistiche) illustra il proprio emendamento 6.20, del quale raccomanda l'approvazione, sottolineando come il sistema catastale delle province di Trento e di Bolzano non consentirebbe l'applicazione della disposizione di cui alla lettera d) del comma 12 dell'articolo 6.

  Il Sottosegretario Simona VICARI segnala come al Senato tale tema sia già stato affrontato e sia stata verificata l'applicabilità della disposizione in questione anche alle province di Trento e di Bolzano.

  Daniel ALFREIDER (Misto – Minoranze linguistiche) ritira il proprio emendamento 6.20.

  Luigi LACQUANITI (SEL), intervenendo sul proprio emendamento 6.2, chiede quali siano le motivazioni che hanno indotto i relatori e il rappresentante del Governo a formulare su di esso l'invito al ritiro.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, assicura che l'emendamento 6.2 è stato attentamente valutato, ma si è ritenuto che esso possa essere fonte di eccessivi aggravi procedurali ed economici a carico dei cittadini.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lacquaniti 6.2.

  Filippo BUSIN (LNA) accoglie la proposta di riformulazione formulata dai relatori sull'emendamento 7.1, di cui è cofirmatario.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli emendamenti Allasia 7.1, come riformulato, e l'identico Villarosa 7.2.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, con riferimento agli identici emendamenti 7.3, 7.4 e 7.7, nonché agli emendamenti 7.5 e 7.6, che in precedenza erano stati accantonati, esprime su di essi parere favorevole, a condizione che siano riformulati.

  Il sottosegretario Simona VICARI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Daniele PESCO (M5S) chiede ai relatori chiarimenti in merito ad uno specifico aspetto della riformulazione proposta, per quanto riguarda la sostituzione delle parole «ristrutturazione rilevante» con quelle «ristrutturazione importante».

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  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, rileva come la modifica proposta dai relatori corrisponda al dettato dell'articolo 7 della direttiva 2010/31/UE.

  Davide CRIPPA (M5S) riconosce che la modifica proposta dai relatori va incontro all'obiettivo sotteso alle proposte emendative, ma non ritiene chiaro cosa si intenda per «ristrutturazione importante», sottolineando al riguardo il rischio di successivi problemi applicativi.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, evidenzia come la riformulazione proposta intenda appunto evitare problemi di applicazione, facendo riferimento ad una nozione già contemplata dall'articolo 7 della direttiva 2010/31/UE.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, informa che i presentatori degli identici emendamenti 7.3, 7.4 e 7.7, nonché degli emendamenti Vignali 7.5 e Crippa 7.6, hanno accolto la proposta di riformulazione avanzata dai relatori.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, approvano gli identici emendamenti Taranto 7.3, Caruso 7.4, Villarosa 7.7, Vignali 7.5 e Crippa 7.6, come riformulati, risultando pertanto assorbiti gli identici emendamenti Allasia 7.8 e 7.9, sui quali i relatori avevano già espresso una valutazione favorevole, nonché gli emendamenti Allasia 3.3 e Villarosa 3.4, precedentemente accantonati.
  Approvano quindi l'emendamento Lacquaniti 8.1.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, con riferimento all'emendamento 8.2, precedentemente accantonato, esprime su di esso parere favorevole, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole: «coordinate dal Ministero dello sviluppo economico», con le seguenti: «in conformità a quanto previsto dai regolamenti di cui ai decreti del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 74, e 16 aprile 2013, n. 75». Rileva, infatti, come l'attuale formulazione dell'emendamento, il quale prevede il coordinamento delle regioni e delle province autonome da parte del predetto Ministero, si ponga in contraddizione con le disposizioni del Titolo V della Costituzione e con le competenze riconosciute in materia a tali enti. In tale contesto la riformulazione proposta intende accogliere il contenuto sostanziale dell'emendamento, eliminando questo aspetto problematico.

  Il sottosegretario Simona VICARI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) accoglie la proposta di riformulazione del proprio emendamento 8.2.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Crippa 8.2, come riformulato.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, con riferimento all'emendamento 8.3, precedentemente accantonato, invita i presentatori a ritirarlo, rilevando come la sua formulazione risulti incongrua, in quanto fa riferimento al Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione che, in realtà, non esiste, ritenendo, pertanto, più corretto, il richiamo, contenuto nel testo del decreto-legge, al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

  Il sottosegretario Simona VICARI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Davide CRIPPA (M5S) ritira il proprio emendamento 8.3.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, prende atto dell'assenza del presentatore dell'emendamento Della Valle 8.4: si intende vi abbia rinunciato.

  Le Commissioni approvano gli identici emendamenti Allasia 9.1, Latronico 9.2 e Villarosa 9.3.

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  Davide CRIPPA (M5S) illustra i propri emendamenti 12.1 e 12.2, segnalando come il primo introduca una sanzione nei confronti del direttore dei lavori che omette di presentare l'asseverazione di conformità delle opere e l'attestato di qualificazione energetica, mentre il secondo intende colmare una lacuna del sistema sanzionatorio nei casi in cui la normativa non preveda la nomina di un direttore dei lavori.

  Il sottosegretario Simona VICARI sottolinea come, per i lavori nei quali sia contemplato l'attestato di qualificazione energetica, sia sempre prevista la nomina del direttore dei lavori, risultando quindi ultronea la previsione di cui all'emendamento 12.2. Esprime pertanto un invito al ritiro su tale emendamento, precedentemente accantonato, nonché sui successivi emendamenti 12.3, 12.4 e 12.5, anch'essi accantonati, i quali intervengono anch'essi sulla misura delle previsioni sanzionatorie. A tale proposito rileva, infatti, come la misura delle sanzioni abbia costituito oggetto di un ampio dibattito tra tutti i Ministeri interessati, che ha portato ad una soluzione di sintesi, recepita nel testo del decreto-legge, che non appare, pertanto, ad avviso del Governo, modificabile su questo punto.

  Gianluca BENAMATI (PD), relatore per la X Commissione, esprime parere conforme a quello del rappresentante del Governo.

  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce come, per alcune tipologie di lavori che mutano il profilo energetico dell'edificio, non sussista l'obbligo di nomina del direttore dei lavori, ritenendo pertanto necessario prevedere anche in tale ipotesi un adeguato assetto sanzionatorio. Sottolinea, infatti, come risulti incongruo prevedere sanzioni a carico dei professionisti che omettano di rilasciare l'attestato di qualificazione energetica, mentre non si prevede una sanzione adeguatamente elevata nei confronti dei proprietari, conduttori o amministratori dell'edificio, per i rischi, ben più gravi, legati alla gestione di impianti di climatizzazione, i quali presentano profili rilevanti anche sotto l'aspetto dell'incolumità pubblica e di quella degli eventuali condomini.

  Daniele PESCO (M5S) raccomanda l'approvazione degli emendamenti 12.1 e 12.2.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) chiede di motivare le ragioni dell'invito al ritiro formulato sugli emendamenti 12.1 e 12.2.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, con riferimento alla richiesta del deputato Villarosa, sottolinea come il Sottosegretario Vicari, abbia indicato le ragioni che inducano il Governo ad esprimere un invito al ritiro sui predetti emendamenti: ritiene, pertanto, che la questione sia stata adeguatamente dibattuta e che sia possibile passare alla votazione delle medesime proposte emendative.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Crippa 12.1 e 12.2 e l'emendamento Alfreider 12.3.

  Daniele PESCO (M5S) illustra l'emendamento Crippa 12.4, il quale intende eliminare l'indicazione in misura fissa dell'ammontare della sanzione amministrativa, prevista nel caso di violazione dell'obbligo di dotare gli edifici di nuova costruzione o sottoposti a ristrutturazioni importanti di un attestato di prestazione energetica, sostituendola con una sanzione quantificata in percentuale al prezzo di vendita dell'immobile.

  Le Commissioni respingono, con distinte votazioni, gli emendamenti Crippa 12.4 e Alfreider 12.5.

  Marco CAUSI (PD) ribadisce al Presidente l'esigenza di stabilire con chiarezza quando le Commissioni riunite, a seguito degli approfondimenti in merito con il Governo, potranno affrontare i profili tributari Pag. 53del provvedimento, nonché i relativi aspetti di copertura.

  Daniele CAPEZZONE, presidente, concorda con l'esigenza segnalata dal deputato Causi. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già prevista per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 15.10.

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