CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 16 luglio 2013
56.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
Pag. 120

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Martedì 16 luglio 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 12.

Relazione sullo stato della spesa, sull'efficacia nell'allocazione delle risorse e sul grado di efficienza dell'azione amministrativa svolta dal Ministero della difesa, relativa all'anno 2012.
Doc. CLXIV, n. 1.

(Esame ai sensi dell'articolo 124, comma 2, del regolamento e rinvio).

  Elio VITO, presidente, ricorda che l'esame della Relazione in titolo potrà concludersi con una relazione, da trasmettere alla Commissione Bilancio entro questa settimana.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD) si riserva di presentare una proposta di relazione sulla base degli eventuali chiarimenti che il rappresentante del Governo potrà portare sulla base delle questioni sollevate nella precedente seduta.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, in risposta alle richieste formulate dall'onorevole Villecco Calipari nella precedente seduta, si sofferma in primo luogo sul progetto «Vivi le Forze armate, militare per tre settimane», altrimenti noto come mini naia. Al riguardo osserva che l'inserimento del citato progetto all'interno dell'Obiettivo Strategico n. 218 ed il suo Pag. 121posizionamento nell'ambito della priorità politica n. 1, riferita all'Operatività ed impiego dello strumento militare, rappresentano aspetti meramente formali che non incidono sostanzialmente sulla medesima priorità politica. Tale progetto, conclusosi il previsto triennio di sperimentazione, è stato confermato in via definitiva, per quanto ridimensionato in termini di dotazioni finanziarie, ridotte da 3 milioni di euro a 1 milione di euro a decorrere dal 2013.
  Relativamente all'Obiettivo Strategico afferente la realizzazione di un piano alloggi per il personale militare e l'implementazione di attività di benessere per le famiglie, evidenzia che, nell'ambito del documento in esame, la rendicontazione riferita al conseguimento degli obiettivi avviene esclusivamente a livello di Obiettivo Strategico ed investe tutti i molteplici aspetti che lo compongono. In particolare, la questione relativa agli alloggi non è specificamente rendicontata all'interno della relazione, ma entra a far parte delle più ampie rilevazioni riferite al complesso dell'Obiettivo Strategico. Ciononostante, la materia continua ad essere all'attenzione del Dicastero che già con decreto del 28 gennaio 2010 aveva individuato in 3.131 il numero degli alloggi di servizio non più ritenuti utili nel quadro delle esigenze funzionali dell'Amministrazione della difesa.
  Per quanto concerne, poi, la richiesta di chiarimento in merito alla disciplina contabile che presiede alla formazione dei residui passivi, evidenzia che l'ammontare dei residui passivi propri è determinato sulla base delle vigenti disposizioni legislative che prevedono di iscrivere nel nuovo esercizio finanziario le somme impegnate, ma non ancora pagate. Per la medesima ragione, non è possibile indirizzare tali residui su capitoli di spesa diversi da quello di iniziale iscrizione. Quanto al periodo di conservazione in bilancio, al momento è previsto che essi possano rimanere per due esercizi finanziari successivi a quello iniziale.
  Infine, con riguardo ai settori maggiormente interessati dal ricorso all’insourcing, osserva che i servizi interessati sono attinenti ad attività istituzionale o a corollario delle stesse.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), relatore, illustra quindi una proposta di relazione favorevole con osservazioni, auspicando che su di essa vi sia un ampio consenso da parte dei gruppi (vedi allegato 1).

  Salvatore CICU (PdL) ringrazia in modo non formale la relatrice per l'approfondita relazione svolta e formula alcune osservazioni sulla proposta testé presentata.
  In particolare, con riguardo all'invecchiamento del personale, ritiene che debba essere evidenziato come tale problematica interessi principalmente il personale militare e in maniera meno pregnante il personale civile.
  In riferimento alla mini naia, osserva che tale istituto ha rappresentato anche una forma di pubblicità della vita militare, che ha fornito a molti giovani l'occasione di avvicinarsi alle Forze armate per capire se queste potevano costituire o meno un'opportunità per il loro futuro.
  Dalla proposta di relazione espungerebbe, poi, il riferimento all'anno 2008 quale termine di raffronto per il calcolo del livello più basso di risorse messe a disposizione degli investimenti, così come non ritiene che sia opportuno parlare di una prospettiva di default che potrebbe ingenerare comparazioni con situazioni di Paesi in una condizione economica di gran lunga più problematica rispetto a quella italiana.
  Nell'ambito del riequilibrio delle risorse aggiungerebbe, invece, dopo il riferimento alla capacità militare, anche un riferimento alla sicurezza dei militari poiché non è possibile trascurare tale aspetto.
  Infine, sul tema dei residui passivi, ritiene esaustive le precisazioni rese dal sottosegretario Alfano.

  Donatella DURANTI (SEL) ritiene che la proposta di relazione illustrata dall'onorevole Villecco Calipari necessiti di essere Pag. 122discussa in maniera esaustiva e che non sia sufficiente il dibattito della seduta odierna. Peraltro, preannuncia che il proprio gruppo non esprimerebbe un parere favorevole non concordando sulle conclusioni espresse relativamente alla riforma dello strumento militare e alla politica di riequilibrio del bilancio della difesa.
  Auspica, quindi, che possa prevedersi un'ulteriore seduta dedicata all'esame del provvedimento per poter svolgere gli opportuni approfondimenti.

  Elio VITO, presidente, ricorda che la Commissione deve esprimersi entro il termine fissato di trenta giorni. Si riserva, dunque, qualora l'esame del provvedimento non dovesse concludersi entro la seduta odierna, di provvedere affinché il calendario dei lavori già previsto per la giornata di domani sia ulteriormente integrato.

  Domenico ROSSI (SCpI) esprime apprezzamento per la proposta di relazione dell'onorevole Villecco Calipari. Ritiene, tuttavia, che essa possa essere utilmente integrata rispetto a tre questioni.
  In primo luogo, la soddisfazione per i risultati a cui sono pervenute le nostre Forze armate dovrebbe essere accentuata evidenziando come tali risultati siano stati conseguiti senza incidere sul naturale contributo da esse fornito alla sicurezza nazionale.
  In secondo luogo, nell'ambito del processo di revisione degli organici, appare doveroso fare un riferimento al principio di equiordinazione con le Forze di polizia, verificando anche le eventuali esigenze di una revisione del trattamento economico del personale.
  Infine, con riguardo alla situazione del piano per gli alloggi della difesa, occorre aggiungere un inciso con il quale si faccia riferimento anche agli alloggi a riscatto.

  Emanuela CORDA (M5S) concorda con le valutazioni espresse dall'onorevole Duranti, ritenendo che il tempo a disposizione per esaminare con pienezza la relazione proposta sia insufficiente. Ritiene, pertanto, che sia opportuno proseguire l'esame del provvedimento anche nella giornata di domani.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), relatore, sottolinea che la Commissione sta svolgendo un importante ruolo di controllo e che per questo motivo è essenziale che la relazione che dovrà essere trasmessa alla Commissione Bilancio tenga in opportuno conto le osservazioni che provengono da tutti i gruppi. Condivide, quindi, la richiesta dell'onorevole Duranti e dell'onorevole Corda di svolgere un'ulteriore seduta nella giornata di domani.
  Con riguardo, invece, alle osservazioni che sono state formulate già nella seduta odierna, fa presente che il tema posto relativamente all'inserimento della mini naia tra gli obiettivi della priorità politica n. 1 non può essere ricondotto ad una questione formale o meramente contabile dal momento che il fallimento del progetto è del tutto evidente e che esso è stato inserito tra gli obiettivi strategici.
  Con riguardo alla situazione del piano per gli alloggi della Difesa, ritiene che la Commissione non possa esimersi dall'osservare come fino al momento attuale, al di là delle cifre fornite dal sottosegretario, siano stati commessi tantissimi errori che hanno portato l'Amministrazione della difesa a dover affrontare una notevole mole di ricorsi. Coglie a questo punto l'opportunità per ricordare la figura di Beniamino Andreatta, illustre ed autorevole Ministro della difesa del primo governo Prodi, cui è stata dedicata nei giorni scorsi un'importante commemorazione e cui si deve l'avvento di una nuova visione della Difesa, incentrata anche sui valori del benessere delle famiglie e sui diritti dei lavoratori.
  Quanto all’insourcing, fa presente di essere sempre stata scettica e critica rispetto alla tendenza favorevole alla esternalizzazione di funzioni proprie dell'Amministrazione della difesa in nome di presunti valori di cifra liberista laddove nella realtà del nostro Paese tale tendenza ha comportato una levitazione dei costi ed una riduzione dei livelli di efficienza. Esprime soddisfazione per il sostegno che Pag. 123adesso emerge per la tendenza opposta sottolineando che è importante che l’«internalizzazione» non riguardi mansioni esecutive od accessorie ma attività di tipo istituzionale ad alto valore aggiunto.
  Quanto ai residui passivi, disciplinati dalla normativa generale in materia di contabilità di Stato, ringrazia il sottosegretario Alfano per i chiarimenti forniti.
  In risposta alla proposta del collega Cicu, ritiene che il tema dell'invecchiamento concerne, anche se in misura minore, anche il personale civile e che tale riferimento non sminuisce in alcuno modo la specificità del problema rispetto al personale militare.

  Salvatore CICU (PdL) osserva che il personale civile è per lo più impiegato in mansioni di tipo amministrativo.

  Rosa Maria VILLECCO CALIPARI (PD), relatore, osserva che alcuni dipendenti civili svolgono anche mansioni di tipo operativo in cui il requisito d'età incide in modo significativo. Concorda con le proposte del collega Rossi cui chiede di precisare la questione degli alloggi a riscatto. Si riserva quindi di presentare una nuova proposta di relazione nel prosieguo dell'esame al fine di tenere conto degli utili contributi emersi nel corso di questo dibattito.

  Domenico ROSSI (SCpI) fa presente che si tratta di alloggi già esistenti per i quali è previsto l'esercizio di un diritto di prelazione.

  Gian Piero SCANU (PD), alla luce della complessità delle questioni poste, condivide la proposta avanzata da più colleghi affinché la Commissione prosegua questo dibattito nella giornata di domani.

  Elio VITO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 16 luglio 2013. — Presidenza del presidente Elio VITO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 12.35.

DL 63/2013 Disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonché altre disposizioni in materia di coesione sociale.
C. 1310 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite VI e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giuditta PINI (PD), relatore, osserva che il decreto-legge n. 63 del 2013 è finalizzato a dare un'adeguata risposta alla necessaria ed urgente esigenza di favorire la riqualificazione e l'efficienza energetica del patrimonio immobiliare italiano.
  In particolare, gli articoli da 1 a 13-bis del provvedimento sono volti a recepire la direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che promuove la prestazione energetica degli edifici nell'edilizia, il cui termine per il recepimento è scaduto il 9 luglio dello scorso anno.
  Ricorda che il ricorso alla decretazione d'urgenza per il recepimento di una Direttiva europea trova il suo fondamento nella legge n. 234 del 2012 che, all'articolo 37, precisa che il Presidente del Consiglio dei ministri o il Ministro per gli affari europei può proporre al Consigli dei ministri l'adozione di provvedimenti, anche urgenti, diversi dalla legge di delegazione europea e dalla legge europea, necessari a fronte di atti normativi dell'Unione europea o di sentenze della Corte di giustizia Pag. 124dell'Unione europea ovvero dell'avvio di procedure d'infrazione, qualora il termine per provvedervi risulti anteriore alla data di presunta entrata in vigore della legge di delegazione europea o della legge europea relativa all'anno di riferimento.
  Passando al merito del provvedimento, osserva che esso giunge all'esame della Camera in seconda lettura, ampiamente modificato e integrato dall'esame svolto al Senato.
  I profili di competenza della Commissione si rinvengono nei soli articoli 4 e 20.
  In particolare, l'articolo 4, modificato nel corso dell'esame in Senato, novella l'articolo 4 del citato decreto legislativo n. 192 in materia di metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche negli edifici, e ora prevede che non sia più un decreto del Presidente della Repubblica, ma uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico – da emanare di concerto con gli altri ministri interessati, tra cui anche il Ministro della difesa, con possibile riferimento alla realizzazione di caserme o altri edifici di pertinenza delle Forze armate – a definire le modalità di applicazione della metodologia di calcolo delle prestazioni energetiche e l'utilizzo delle fonti rinnovabili negli edifici, in base ad una serie di criteri generali, nonché l'applicazione di prescrizioni e requisiti minimi, aggiornati ogni cinque anni, in materia di prestazioni energetiche degli edifici e unità immobiliari. Lo strumento del decreto del Presidente della Repubblica permane, invece, per l'aggiornamento delle modalità di progettazione, installazione, esercizio, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici.
  L'articolo 20, reca, invece, modifiche alla disciplina IVA sulle somministrazioni di alimenti e di bevande effettuate mediante distributori automatici collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, scuole, caserme ed altri edifici destinati a collettività. In base alla nuova formulazione definita dal Senato, dal 1o gennaio 2014 anche per tale fattispecie troverà applicazione l'aliquota del 10 per cento, anziché quella attualmente prevista del 4 per cento, abrogata dal comma 1 del citato articolo. In sostanza, con la presente disciplina, tutte le somministrazioni di alimenti e bevande effettuate mediante distributori automatici, indipendentemente dal luogo in cui sono collocati, saranno assoggettate all'aliquota IVA del 10 per cento.
  Al riguardo segnala che la relazione tecnica che accompagna il disegno di legge di conversione del decreto-legge quantifica l'incremento di gettito dovuto all'innalzamento di 6 punti percentuali dell'aliquota IVA in appena 104 milioni di euro su base annua dal 2014. Alla luce di tale dato, non può non rilevarsi l'opportunità di ripristinare per i distributori automatici collocati in luoghi di evidente rilevanza sociale l'applicazione dell'IVA al 4 per cento al fine di non comprimere i consumi di cittadini svantaggiati, fragili o che comunque non sono nelle condizioni di esprimere una scelta tra più opzioni disponibili.
  In via generale, va segnalato, infine, l'articolo 5, che – introducendo un nuovo articolo 4-bis al decreto legislativo n. 192/2005 – prevede che, a partire dal 31 dicembre 2018, gli edifici di nuova costruzione occupati da pubbliche amministrazioni e di proprietà di quest'ultime debbano soddisfare i requisiti richiesti dagli edifici a energia quasi zero.
  In conclusione, nell'esprimere una valutazione positiva sul provvedimento in esame per le parti di competenza della Commissione, formula una proposta di parere favorevole con una condizione che illustra (vedi allegato 2), riservandosi di integrarla con gli eventuali elementi che potranno emergere nel corso del dibattito.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO esprime apprezzamento per il lavoro svolto dalla relatrice, che ha opportunamente evidenziato le attività in base alle quali è stato previsto il concerto del Dicastero della difesa sui decreti di cui all'articolo 4.
  Con riferimento, invece, alla condizione apposta al parere, pur ritenendola condivisibile nella sostanza, osserva che essa Pag. 125incide su una norma fiscale che il provvedimento applica a un'attività non istituzionale del Dicastero. Nel formulare, pertanto, dubbi sull'effettiva competenza della Commissione a esprimersi sulla materia, si rimette alla Commissione stessa qualora la condizione non sia trasformata in un'osservazione.

  Elio VITO, presidente, osserva che i problemi di carattere finanziario giustamente sollevati dal sottosegretario Alfano potranno trovare soluzione presso le Commissioni di merito e presso la Commissione Bilancio. Ciò non impedisce, tuttavia, che la Commissione Difesa possa esprimersi con pienezza sulla norma poiché è in funzione anche di essa che il provvedimento le è stato assegnato in sede consultiva.

  Gian Piero SCANU (PD) condivide le esaustive argomentazioni testé espresse dal presidente sottolineando come, nel caso di specie, il sottosegretario avrebbe dovuto più opportunamente parlare di un coinvolgimento ope legis della Commissione.
  Nel ringraziare, quindi, l'onorevole Pini per il lavoro svolto, auspica che la Commissione si esprima favorevolmente sulla proposta di parere illustrata ed invita il Governo a svolgere una proficua opera di moral suasion nelle competenti sedi ritenendo che la sorte delle finanze pubbliche non sia messa in pericolo da una norma che non svantaggia studenti o militari.

  Salvatore CICU (PdL) osserva che il provvedimento si occupa, in primo luogo, del recepimento di importanti atti normativi europei che disciplinano la materia energetica nell'edilizia. Pertanto, pur dichiarandosi favorevole alla proposta di parere della relatrice, ritiene che sia necessario svolgere un ragionamento per evitare che, attraverso un comportamento emulativo da parte di altre Commissioni, possa compromettersi il difficile lavoro di risanamento svolto dal Governo. Inoltre, osserva che negli edifici indicati dall'articolo 20 sono solitamente disponibili possibilità di ristorazione ed esercizi commerciali che ampliano l'offerta rappresentata dai distributori automatici.

  Domenico ROSSI (SCpI) ritiene che la Commissione debba evidenziare nel proprio parere anche le motivazioni alla base delle osservazioni o delle condizioni che sono ad esso apposte. Ciò, infatti, permetterebbe alle Commissioni di merito di svolgere una profonda riflessione che vada ben al di là delle conclusioni dettate dalle esigenze puramente finanziarie. Invita, infine, a valutare la possibilità di inserire nella premessa relativa all'articolo 20 un inciso che precisi la portata della norma a livello di coesione sociale e nelle sue ripercussioni sul principio stesso di specificità.

  Elio VITO, presidente, ritiene che l'inserimento di un tale inciso porterebbe allargare eccessivamente la discussione laddove la norma che interessa le competenze della Commissione riveste, invece, un carattere più residuale.

  Emanuela CORDA (M5S) condivide il ragionamento svolto dall'onorevole Rossi volto a favorire un dialogo e una collaborazione con le altre Commissioni. Peraltro, pur essendo favorevole alla proposta di parere formulata, ritiene non particolarmente incisiva la condizione apposta ad essa anche in considerazione del fatto che le poche risorse necessarie per evitare l'aumento dell'IVA sui distributori automatici di bevande e di alimenti dovrebbero comunque essere reperite in altro modo.

  Donatella DURANTI (SEL) si dichiara d'accordo con la proposta di parere dell'onorevole Pini, evidenziando come effettivamente nei luoghi presi in riferimento dalla norma non siano quasi più presenti punti di ristorazione aperti con regolarità.
  Con riguardo alla premessa relativa al concerto del Ministro della difesa previsto dall'articolo 4, evidenzia come il patrimonio immobiliare della Difesa risulta costituito per la gran parte da edifici assai datati che risultano, peraltro, i più bisognosi di adeguamento ai nuovi standard previsti dalle normative europee.

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  Elio VITO, presidente, sottolinea che, con riferimento all'articolo 4, il parere della Commissione è da riferire alla sola previsione attinente il concerto con il Ministro della difesa.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO condivide l'orientamento di coloro, tra cui l'onorevole Duranti, ritengono che anche gli edifici di pertinenza della Difesa siano conformi alle norme vigenti in materia di risparmio ed efficienza energetica. Con riferimento alla norma di cui all'articolo 20, ribadisce di condividere sul piano del merito le considerazioni svolte sulla rilevanza sociale dei luoghi in cui i distributori sono in genere collocati. Esprime assenso sulla condizione apposta al parere favorevole proposto dalla relatrice, nel presupposto che vi sia consapevolezza sulla necessità che la norma sia adeguatamente coperta sul piano finanziario.

  Giuditta PINI (PD), alla luce del dibattito svoltosi, ritiene che la proposta di parere possa essere integrata accogliendo il rilievo formulato dall'onorevole Duranti. Propone, pertanto, una nuova formulazione della proposta di parere favorevole con una condizione, espungendo dalla seconda premessa la parola «realizzazione» (vedi allegato 3).

  Domenico ROSSI (SCpI) preannuncia il voto di astensione da parte del proprio gruppo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 13.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.15 alle 13.30.

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