CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 11 luglio 2013
53.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 181

INTERROGAZIONI

  Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Walter RIZZETTO. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 9.05.

5-00038 Gnecchi: Sul caso degli esodi individuali operati dal Gruppo IBM.

  Il viceministro Maria Cecilia GUERRA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Pag. 182

  Marialuisa GNECCHI (PD), nel precisare preliminarmente che l'interrogazione in titolo è una delle tante che il suo gruppo ha presentato per evidenziare le palesi contraddizioni e i significativi problemi creati con la recente riforma del sistema previdenziale, fa presente che con questo specifico atto di sindacato ispettivo si intendeva porre all'attenzione del Governo la particolare situazione di difficoltà dei lavoratori impiegati presso il gruppo IBM, per i quali, pur in presenza di specifici accordi individuali di esodo, non è stata riconosciuta alcuna salvaguardia. Ribadendo che l'impegno della XI Commissione su questo tema è teso a prevedere una tutela nei confronti di tutta la platea di lavoratori danneggiati dalla recente manovra previdenziale, si dichiara sorpresa che l'Esecutivo non possa riconoscere i previgenti requisiti di accesso alla pensione nel caso specifico, laddove i soggetti beneficiari sono pochi e ben identificabili. Fa notare, in proposito, che a tali lavoratori potrebbero, senza alcun problema, essere estese per analogia le regole di salvaguardia già introdotte per altri lavoratori, atteso che gli accordi di esodo in questione, pur prevedendo formalmente la messa in aspettativa non retribuita di tali lavoratori (esclusivamente motivata dall'esigenza di permettere loro di continuare a beneficiare delle forme di assistenza sanitaria), non sembravano ammettere una ripresa dell'attività lavorativa: si era determinata, quindi, una vera e propria cessazione del rapporto di lavoro con la società, testimoniata, peraltro, dal fatto che tali soggetti erano stati autorizzati al versamento della contribuzione volontaria.
  Nel confermare il massimo impegno affinché nessun lavoratore rimanga sprovvisto di stipendio o pensione, giudica inaccettabile che non si voglia intervenire neanche in casi così evidenti – per l'individuazione dei quali mette anche a disposizione dei componenti della Commissione un elenco anagrafico specifico, con il quale viene certificata in modo inoppugnabile la situazione di ciascun lavoratore – che richiederebbero peraltro un esborso economico molto limitato. Giudicato palesemente ingiusto che non si riconosca a tali lavoratori la salvaguardia, solo perché l'effettiva chiusura del rapporto di lavoro è intervenuta successivamente al periodo di aspettativa, auspica che il Governo proceda in via amministrativa per sanare questa specifica casistica, atteso che tali lavoratori, se fossero stati posti a conoscenza per tempo della manovra previdenziale del precedente Governo, avrebbero senza dubbio continuato a lavorare.

5-00414 Rondini: Salvaguardia dei livelli occupazionali presso la Elcograf di Melzo.

  Il viceministro Maria Cecilia GUERRA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Marco RONDINI (LNA) dichiara di non potersi ritenere soddisfatto della risposta, atteso che il rappresentante del Governo ha fatto riferimento a un intervento di sostegno al reddito che copre solo una parte limitata dei lavoratori coinvolti, lasciando privi di tutele tutti gli altri. Pur comprendendo che la particolare congiuntura economica richiede attenzione nella gestione delle risorse, giudica necessaria un'azione forte a tutela dei livelli occupazionali dell'azienda, anche mediante la richiesta di apertura di un tavolo di confronto con tutte le parti interessate dalla vicenda. Ritiene che il Governo non possa esimersi dall'intraprendere una simile iniziativa, atteso che la sua intenzione, dichiarata a più riprese in modo astratto, sarebbe quella di garantire un rilancio dell'occupazione e dello sviluppo, anche attraverso specifici incentivi, intenzione che non viene, però, esplicitata nei fatti, tanto che la risposta ricevuta ne è, a suo avviso, una riprova. Di più e ancora, ritiene che il Governo non abbia risposto all'impegno di sostegno del lavoro sul territorio e contemporaneamente, con il cosiddetto «decreto del fare», agevoli l'accesso al credito delle aziende che decidono di lavorare nei Paesi in via di sviluppo: rileva che questa azione appare un invito Pag. 183a delocalizzare, forse per sostenere quegli imprenditori che sono alla ricerca di manodopera a basso costo, come quella che potrebbero trovare in quei Paesi.

  Walter RIZZETTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.20.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Maria Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 9.20.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
C. 1248 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 luglio 2013.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che il relatore, in esito al dibattito sinora svolto, ha presentato una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 3). Comunica, altresì, che i deputati Airaudo ed altri hanno presentato una proposta di parere alternativa a quella del relatore (vedi allegato 4).

  Antonio BOCCUZZI (PD), relatore, illustra la sua proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni, facendo notare che essa mira a un significativo miglioramento del testo in esame, suggerendo modifiche, in particolare, agli articoli 31, 32 e 35. Sottolineata l'esigenza più complessiva di verificare lo stato di applicazione del decreto legislativo n. 81 del 2008, in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, argomento sul quale sarà utile dare seguito all'opportuna proposta del gruppo SEL per l'avvio di una indagine conoscitiva specifica, ritiene importante che la semplificazione a cui mira il presente provvedimento non avvenga secondo modalità che rischiano di determinare un abbassamento delle tutele nei confronti dei lavoratori. Evidenzia, pertanto, l'esigenza di intervenire sulla durata di validità del DURC, sui requisiti di adeguata professionalità del preposto alla sicurezza (laddove sia previsto in sostituzione dell'obbligo del DUVRI), sulla più puntuale definizione delle attività a basso rischio esentate da oneri burocratici, sul miglioramento delle forme di comunicazione degli incidenti. Inoltre, fa notare che la sua proposta di parere evidenzia la necessità di promuovere un intervento che prevenga il fenomeno delle aste al massimo ribasso, nell'ambito delle gare degli appalti, al fine di salvaguardare il personale coinvolto, i cui costi ritiene siano da scorporare dal prezzo finale (ripristinando una norma di civiltà, di recente ingiustamente abrogata), sottolineando altresì l'opportunità di sopprimere l'articolo 35, che giudica pericoloso nei confronti dei lavoratori non inseriti stabilmente nelle organizzazioni di lavoro.
  Rilevato che con la propria proposta di parere ha inteso evidenziare la questione del taglio di spesa per i servizi esternalizzati nelle scuole (suscettibile di determinare pesanti conseguenze a livello occupazionale), nonché quella del riconoscimento dei benefici previdenziali ai lavoratori esposti all'amianto, si dichiara dispiaciuto di non avere potuto affrontare anche la problematica ambientale relativa alla gestione delle falde acquifere, sollevata nel corso del dibattito dal deputato Zappulla, atteso che essa, seppur meritevole della massima attenzione, non rientra nelle competenze della Commissione.
  Raccomanda, in conclusione, l'approvazione della sua proposta di parere favorevole Pag. 184con condizioni e osservazioni, ringraziando tutti i deputati per gli spunti offerti nel corso dell'esame.

  Titti DI SALVO (SEL) illustra la proposta alternativa di parere presentata dal suo gruppo, dichiarando la netta contrarietà nei confronti di un provvedimento che, anche qualora fossero approvate le modifiche richieste dal relatore, sarebbe largamente criticabile sotto diversi profili. Rilevata l'esigenza di avviare quanto prima una ricognizione sullo stato di attuazione del decreto legislativo n. 81 del 2008 – in ordine al quale il suo gruppo ha già richiesto l'avvio di una apposita indagine conoscitiva – e tenuto conto che da diversi anni questo impianto normativo è stato oggetto di ripetute modifiche, che ne hanno alterato l'impostazione originaria, giudica sbagliato, sia dal punto di vista simbolico, sia dal punto di vista dell'operatività concreta, continuare a intervenire con misure (non richieste, peraltro, neanche dalle stesse imprese) che determinano un arbitrario e ingiustificato abbassamento del grado di tutele nei confronti dei lavoratori.
  Esprime, poi, forti perplessità sull'articolo 58 – la cui copertura finanziaria appare, peraltro, largamente criticabile – che determinerà un effetto devastante sui lavoratori impiegati nelle società addette allo svolgimento dei servizi esternalizzati nella scuole. Infine, facendo presente che gli stessi dati forniti dall'INAIL nella giornata di ieri documentano una certa tendenza delle imprese a non rispettare le regole sulla sicurezza, ritiene opportuno lanciare un segnale che vada nella direzione di una tutela nei confronti dei lavoratori, a partire dalla modifica del provvedimento in esame: raccomanda, pertanto, l'approvazione della proposta di parere alternativa a quella del relatore, presentata dal suo gruppo.

  Marialuisa GNECCHI (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dal relatore.

  Antimo CESARO (SCpI) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore.

  Walter RIZZETTO (M5S) preannuncia l'astensione del suo gruppo nella votazione della proposta di parere formulata dal relatore.

  Renata POLVERINI (PdL) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere presentata dal relatore.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che porrà prima in votazione la proposta di parere del relatore, facendo notare che, in caso di sua approvazione, la proposta alternativa dei deputati Airaudo ed altri si intenderà conseguentemente preclusa e non sarà, pertanto, posta in votazione.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dal relatore, risultando conseguentemente preclusa la proposta alternativa di parere dei deputati Airaudo ed altri.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo d'intesa tra il Governo della Repubblica italiana e l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura relativo al funzionamento in Italia, a Perugia, dell'UNESCO Programme Office on Global Water Assessment, che ospita il Segretariato del World Water Assessment Programme, fatto a Parigi il 12 settembre 2012.
C. 1247 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Cesare DAMIANO, presidente, nell'avvertire che illustrerà il provvedimento in titolo in sostituzione del relatore, impossibilitato a prendere parte alla corrente seduta, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere un parere, per Pag. 185quanto di competenza, sul Protocollo in esame, concluso presso la sede dell'UNESCO a Parigi il 12 settembre scorso, che disciplina il funzionamento del Segretariato del Programma mondiale di valutazione delle acque (World Water Assessment Programme – WWAP), con sede a Perugia; il provvedimento è stato già approvato dal Senato e richiede ora la definitiva conclusione dell'esame da parte della Camera.
  Ricorda, in proposito, che il Programma è un'iniziativa delle Nazioni Unite, avviata nel 2000 per sviluppare politiche e pratiche di gestione che aiutino a migliorare la qualità delle risorse di acqua dolce e ad individuare situazioni di crisi idrica, fornendo studi, approfondimenti e proposte per superarle: in questa prospettiva il WWAP coordina le azioni delle diverse agenzie delle Nazioni Unite che si occupano di gestione delle risorse idriche, favorendo un approccio «traversale» all'emergenza globale delle risorse idriche. Fa presente che il Segretariato del Programma, temporaneamente collocato presso la sede dell'UNESCO a Parigi, è stato poi spostato a Perugia, a seguito di una decisione adottata all'unanimità, nel febbraio 2006, dal Consiglio di coordinamento di UN Water, la piattaforma che raggruppa gli organi ONU che si occupano di risorse idriche e i 17 grandi organismi internazionali, a carattere associativo e scientifico, operanti nel settore. Rileva che il trasferimento a Perugia, a partire dal 2007, è stato successivamente disciplinato da due accordi, il primo di costituzione di un fondo fiduciario siglato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dall'UNESCO, risalente al 2 febbraio 2007, e il secondo tra la Regione Umbria e l'UNESCO, del 26 luglio 2007, per la messa a disposizione della sede di Villa «La Colombella».
  Per quanto concerne i profili di diretto interesse della Commissione, sottolinea la rilevanza, sotto il profilo dell'occupazione e della promozione della ricerca scientifica nel Paese, dell'articolo 5, che disciplina le diverse, potenziali, attività congiunte Italia-UNESCO in ambito WWAP, tra le quali: la produzione di rapporti informativi sui progressi fatti, sia su scala regionale che globale, nel raggiungimento dei traguardi stabiliti dagli Obiettivi di sviluppo del Millennio connessi all'acqua; l'organizzazione di programmi di formazione su scala regionale e nazionale nello specifico settore. Segnala, quindi, l'articolo 8, che prevede le consuete misure fiscali sia per le attività dell'Ufficio UNESCO di Perugia sia per i funzionari ivi impiegati, mentre l'articolo 9 disciplina i rapporti di lavoro tra l'UNESCO e il suo personale in forza presso il Segretariato di Perugia, rinviando alla legislazione internazionale in materia.
  Per tali ragioni, ritiene che vi siano le condizioni per un orientamento positivo della XI Commissione. Propone, pertanto, di esprimere un parere favorevole sul provvedimento in esame.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal presidente.

  La seduta termina alle 9.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
  Giovedì 11 luglio 2013.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 9.45 alle 10.05.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 13.35.

5-00398 Gribaudo: Obblighi assunzionali di soggetti disabili nelle amministrazioni pubbliche.

  Il sottosegretario Sesa AMICI, nel precisare che oggi rimette alla Commissione Pag. 186gli elementi di natura tecnica acquisiti dagli organismi governativi competenti, risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5), evidenziando la condizione di effettivo disagio che, a causa dell'aggravato blocco per le pubbliche amministrazioni, incontrano i soggetti che avrebbero legittime aspettative di tutela ai sensi della legge n. 68 del 1999. In tal senso, fa presente che il Governo si riserva di lavorare alla possibile individuazione di una soluzione che superi gli ostacoli normativi esistenti, sollecitando altresì i gruppi a promuovere propri interventi di carattere legislativo, diretti ad affrontare efficacemente la problematica.

  Chiara GRIBAUDO (PD) ringrazia il rappresentante del Governo soprattutto per la parte aggiuntiva della risposta, di carattere più politico, che consente di dare una speranza di sensibilità e di reale apertura nei confronti dei problemi esistenti. Si dichiara, invece, molto meno soddisfatta della risposta per quanto concerne la parte tecnico-giuridica, atteso anche che una recente sentenza della Corte di Giustizia europea ha condannato l'Italia proprio a causa della mancata adozione di misure dirette all'effettivo inserimento dei disabili nel mondo del lavoro.
  Auspica, pertanto, che il Governo voglia realmente collaborare con il Parlamento per accelerare i percorsi di verifica e monitoraggio della situazione segnalata nella sua interrogazione, contribuendo ad individuare una concreta forma di sostegno per una platea di soggetti che si colloca tra quelle più deboli della società.

  Cesare DAMIANO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.45.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 11 luglio 2013. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 13.45.

Disposizioni per consentire la libertà di scelta nell'accesso dei lavoratori al trattamento pensionistico.
C. 857 Damiano.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo rinviato nella seduta del 4 luglio 2013.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che oggi è prevista la prosecuzione del dibattito di carattere generale sul provvedimento in esame, facendo presente sin d'ora che, una volta esauriti gli eventuali interventi della seduta odierna, sarà comunque opportuno rinviare il seguito dell'esame all'ultima decade di luglio, essendo necessario attendere l'assegnazione alla Commissione degli ulteriori progetti di legge vertenti sull'argomento, la cui presentazione è già stata preannunciata da diversi gruppi, ai fini del loro abbinamento alla proposta di legge in titolo.

  Marialuisa GNECCHI (PD) ricorda che il progetto di legge in esame e i provvedimenti in materia di deroghe per l'accesso al trattamento pensionistico, iscritti al successivo punto del calendario dei lavori, mirano a reintrodurre un qualche criterio di gradualità nel regime previdenziale, gradualità che è stata totalmente travolta dalla cosiddetta «riforma Fornero». Al riguardo, peraltro, intende precisare che – ben al di là di quanto non possa risultare dal lavoro formale della Commissione, che comunque sta inserendo tali provvedimenti settimanalmente all'ordine del giorno – è in corso anche un incessante lavoro parallelo di natura informale, diretto ad assicurare l'individuazione delle necessarie coperture finanziarie e a promuovere l'opportuna ricerca del consenso in tutti gli ambiti ministeriali, che coinvolge, con tutta evidenza, anche Pag. 187livelli di intervento diversi da quello parlamentare.
  Nel ribadire che l'intenzione dell'intera Commissione è quella di non lasciare nessun cittadino senza lavoro, senza pensione e senza strumenti di sostegno del reddito, richiama l'attenzione dei gruppi sul dato per cui già dal gennaio di quest'anno diversi lavoratori si trovano in una simile situazione, citando in particolare l'esempio dei pochi – ma proprio per questo ancor più meritevoli di tutela – lavoratori che dal 1o gennaio 2013 non hanno neanche potuto beneficiare della proroga degli ammortizzatori sociali.
  Rimarca, pertanto, come il lavoro della Commissione in questa fase non sia l'unica attività posta in essere per giungere alla soluzione dei problemi esistenti, in quanto occorre anche che si attivino i tavoli tecnici di confronto, si avviino i monitoraggi e le verifiche dell'INPS e si dia vita ad ampie forme di collaborazione tra strutture ministeriali e, in particolare, tra dicasteri competenti e Ragioneria generale dello Stato. Per tali ragioni, assicura che l'intera Commissione continuerà a fare la sua parte, con il massimo impegno, per garantire che sia realizzato ogni possibile intervento diretto a dare una risposta a quello che ritiene un vero e proprio dramma sociale.

  Cesare DAMIANO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico.
C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento del progetto di legge C. 1045).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 4 luglio 2013.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte preliminarmente che è stato richiesto l'abbinamento ai progetti di legge in esame anche della proposta di legge C. 1045 Di Salvo, appena assegnata alla Commissione, che verte su un argomento analogo a quello trattato dai restanti provvedimenti.
  Per tale ragione, propone alla Commissione di prevedere l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento, anche del predetto progetto di legge C. 1045 Di Salvo.

  La Commissione concorda.

  Cesare DAMIANO, presidente, preso atto che non vi sono richieste di intervento e dato atto al deputato Gnecchi di avere segnalato, in occasione delle riflessioni svolte nell'ambito dell'esame del precedente argomento all'ordine del giorno, le questioni che motivano il particolare impegno della Commissione sui progetti di legge in titolo, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

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