CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 luglio 2013
47.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 187

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 13.10.

Programma di lavoro della Commissione europea per il 2013 e relativi allegati.
COM(2012)629 final.
Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2013-30 giugno 2014.
(17426/12).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, relativa all'anno 2013.
Doc. LXXXVII-bis, n. 1.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti in titolo, rinviato nella seduta del 26 giugno 2013.

  Luca SANI, presidente, ricorda che nella precedente seduta, il relatore Catania ha svolto la relazione introduttiva. Ricorda altresì che lo stesso relatore ha già presentato una proposta di parere (vedi allegato 1).

  Filippo GALLINELLA (M5S) esprime apprezzamento per il fatto che la Commissione Agricoltura partecipi alla costruzione delle politiche agricole europee.
  Deve tuttavia esprimere un giudizio negativo circa il fatto che, come risulta dal programma di lavoro della Commissione europea, la stessa abbia ritirato la proposta di regolamento COM(2005)661, sull'indicazione del paese di origine di prodotti importati dai paesi terzi.
  Osserva inoltre che le istituzioni europee non si esprimono in merito alla pesca del tonno rosso.

  Colomba MONGIELLO (PD) valuta positivamente la proposta di parere del relatore.
  In particolare, apprezza il riferimento alla fase di attuazione della riforma della politica agricola comune (PAC), sulla quale è stato recentemente raggiunto un accordo politico in sede europea, sottolineando che tale fase richiederà l'impegno congiunto del Governo e del Parlamento per la definizione, nella cornice della normativa europea, degli aspetti rimessi alle scelte degli Stati membri, tra i quali rientra la definizione di «agricoltore attivo».
  Quanto al tema degli organismi geneticamente modificati (OGM), ricorda che in questi giorni l'Assemblea sta discutendo di specifiche mozioni.
  Richiama quindi l'attenzione sull'esigenza, richiamata anche nella proposta di parere del relatore, di fondare le politiche per il settore agroalimentare sugli aspetti della tracciabilità e della qualità. Al riguardo, ritiene che l'Italia non debba aspettare l'entrata in vigore nel 2014 della nuova normativa europea sull'etichettatura, ma debba continuare a svolgere il ruolo di «apripista» in Europa, già positivamente svolto in passato, interpretando il sentimento comune dei produttori e dei consumatori sul tema della qualità. Cita, in proposito, l'esperienza vissuta con la recente legge sull'olio di oliva. Nel ringraziare l'onorevole Catania per il ruolo svolto da Ministro per l'approvazione di tale legge, e segnalando che tale legge è oggetto di discussione in importanti eventi internazionali a Londra e New York, sottolinea, anche rispetto alle recenti polemiche Pag. 188insorte al riguardo, che per l'Italia la prospettiva da perseguire è l'agricoltura di qualità.
  Ricorda poi che il disegno di legge delega in materia agroalimentare, di recente deliberato dal Consiglio dei ministri, prevede anche la ridefinizione degli strumenti relativi alla tracciabilità, all'etichettatura e pubblicità dei prodotti alimentari. Al riguardo, al di là del merito politico del provvedimento, sottolinea che una legge in materia di etichettatura dei prodotti alimentari già esiste e deve solo essere applicata, senza che vi sia la necessità di altri strumenti normativi. Ribadisce pertanto che l'Italia, se aspetta le decisioni dell'Unione europea, rischia di continuare a perdere miliardi di euro a causa dell'agropirateria e dell'imitazione dei suoi prodotti.
  In merito alla pesca, ricorda che anche per la politica comune della pesca, sulla quale il processo di riforma in sede europea è giunto alla conclusione, gli Stati membri saranno chiamati a definire importanti aspetti attuativi. Al riguardo, sottolinea che la pesca nel Mediterraneo è profondamente diversa da quella dell'Europa del Nord e che le regioni del Sud Europa stanno soffrendo per scelte compiute in sede europea che penalizzano le loro marinerie e i loro territori. L'Italia dovrà dunque ridefinire gli obiettivi della sua azione per un settore che va tutelato.

  Mario CATANIA (SCpI), relatore, replicando alle considerazioni del deputato Gallinella, rileva che la proposta di regolamento sull'indicazione del paese di origine di prodotti importati dai paesi terzi, ritirata dalla Commissione europea, non dovrebbe riguardare i prodotti agroalimentari. Non ritiene pertanto che la Commissione si debba esprimere sull'argomento in questa sede, sottolineando in ogni caso che la sua proposta di parere, nell'osservazione di cui alla lettera g), contiene precise indicazioni in favore dell'etichettatura di origine dei prodotti alimentari.
  In merito al tonno rosso, ricorda che si tratta di una delle specie la cui pesca è disciplinata con maggior rigore in sede internazionale e europea, con un sistema di quote. Ricorda in proposito di aver sottolineato con particolare enfasi, nella sua proposta di parere, la necessità di assicurare la sostenibilità dello sforzo di pesca.
  Quanto alle considerazioni della collega Mongiello, condivide gli obiettivi di fondo indicati, ma fa presente che in materia di etichettatura dei prodotti alimentari la legislazione nazionale è subordinata a quella europea; ciò comporta che l'Italia deve lavorare in sede negoziale oltre che interna per definire il quadro normativo. Al riguardo, non sarebbe pessimista, considerati i passi compiuti negli ultimi venti anni dalle istituzioni europee per costruire importanti strumenti di tutela.

  Luca SANI, presidente, avverte che si passerà ora alla deliberazione sulla proposta di parere del relatore.

  Franco BORDO (SEL) preannuncia che il suo gruppo voterà a favore della proposta di parere del relatore, che contiene osservazioni puntuali e importanti sollecitazioni nei confronti del Governo. Richiama inoltre il Governo a manifestare maggiore attenzione rispetto all'attività della Commissione, che ancora attende di poter calendarizzare il seguito di due audizioni del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

  Filippo GALLINELLA (M5S), ringraziando il relatore per i chiarimenti forniti, preannuncia il voto favorevole del suo gruppo nella imminente votazione.

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con osservazioni, presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.25.

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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 13.25.

Schema di decreto ministeriale per il riparto dello stanziamento iscritto nel bilancio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per l'anno 2013, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi.
Atto n. 14.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale, rinviato nella seduta del 26 giugno scorso.

  Luca SANI, presidente, ricorda che nella precedente seduta, la relatrice Cenni ha svolto la relazione introduttiva. Ricorda altresì che la stessa relatrice ha già presentato una proposta di parere (vedi allegato 2).

  Susanna CENNI (PD), relatore, illustra la proposta di parere presentata, nella quale si affronta il tema del riordino degli organismi e degli enti operanti nel settore agricolo, evidenziando la necessità che il Ministro, che ha manifestato l'intento di procedere a tale riordino, riferisca preliminarmente alla Commissione circa i suoi orientamenti in merito.

  Filippo GALLINELLA (M5S), premesso che i ridotti fondi a disposizione del Ministero probabilmente serviranno a coprire le spese di personale degli enti, auspica che gli stessi non vengano spesi per consulenze esterne, dovendosi invece puntare alla professionalizzazione del personale dipendente.
  Per il resto, valuta favorevolmente la proposta di parere della relatrice.

  Susanna CENNI (PD), relatore, raccogliendo la sollecitazione del deputato Gallinella, presenta una nuova formulazione della sua proposta di parere (vedi allegato 3).

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con osservazione, come riformulata dal relatore.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 13.35.

DL 69/2013: Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia.
C. 1248 Governo.
(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del disegno di legge.

  Mino TARICCO (PD) relatore, rileva preliminarmente che il decreto-legge in esame contiene talune disposizioni di interesse diretto del comparto agricolo ed altre di interesse indiretto.
  Quanto alle prime, ricorda che, tra le misure fiscali volte a sostenere l'economia, il comma 1 dell'articolo 6 fissa, per il gasolio utilizzato per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra da parte dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali iscritti nella relativa gestione previdenziale ed assistenziale, l'applicazione per il periodo 1o agosto 2013-31 dicembre 2015 dell'accisa nella misura di 25 euro per mille litri, nel caso che gli stessi soggetti, in sede di richiesta dell'assegnazione del gasolio, si obblighino a Pag. 190rispettare la progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali. Al riguardo, sottolinea tuttavia che alla copertura dell'onere per tale agevolazione si provvede mediante riduzione dei consumi medi standardizzati di gasolio da ammettere all'impiego agevolato e, quindi, mediante la riduzione di altra agevolazione destinata al comparto agricolo.
  La seconda disposizione di interesse specifico per l'agricoltura è contenuta nell'articolo 45, il quale prevede che l'accertamento della conformità delle macchine agricole alle prescrizioni tecniche previste dalla legge possa avvenire non solo da parte del Dipartimento per i trasporti terrestri, come attualmente previsto, ma anche da parte delle strutture o degli enti in possesso dei requisiti che saranno stabiliti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro delle politiche agricole.
  Quanto alle altre disposizioni che indirettamente possono interessare il comparto primario, segnala l'articolo 1, che al fine dichiarato di potenziare gli interventi del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (PMI) stabilisce le finalità, nonché i principi e criteri cui deve attenersi il Governo, nell'emanazione di un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, per la definizione di misure volte ad assicurare un più ampio accesso al credito da parte delle PMI. Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese è stato istituito dall'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge n. 662 del 1996, allo scopo di prevedere una parziale assicurazione ai crediti concessi a favore delle piccole e medie imprese; un rafforzamento dell'operatività del Fondo è intervenuto con diversi provvedimenti adottati negli ultimi anni.
  Al riguardo, sottolinea che il comma 2 dell'articolo 1 prevede che le condizioni di ammissibilità per l'accesso al Fondo e le disposizioni di carattere generale adottate dal Comitato di gestione dello stesso (ai sensi dell'articolo 13 del regolamento sui criteri e modalità per la concessione della garanzia e per la gestione del Fondo, di cui al decreto ministeriale n. 248 del 1999) sono approvate dal Ministro dello sviluppo economico, sentito il Ministero dell'economia e delle finanze. L'elemento innovativo della disposizione consiste nella sostituzione del Ministro dell'agricoltura, previsto dalla normativa vigente, con quello del Ministro dell'economia e delle finanze. La motivazione di tale innovazione risiede presumibilmente nel fatto che le imprese agricole non possono accedere agli interventi del Fondo. Tuttavia, a suo giudizio e salvo verifiche sul piano giuridico, il ragionamento dovrebbe essere capovolto, nel senso che dovrebbero essere eliminati gli ostacoli che impediscono alle imprese agricole di accedere a benefici che interessano il complesso delle imprese e che appaiono particolarmente solidi, rispetto al sistema dei confidi, in quanto sostenuti dalla garanzia pubblica.
  Osserva poi che all'articolo 3 è previsto un finanziamento, per 150 milioni di euro, dei contratti di sviluppo aventi ad oggetti programmi nel settore industriale e agroindustriale. Tali contratti, previsti dal decreto-legge n. 112 del 2008 e resi operativi con decreto ministeriale 24 settembre 2010, costituiscono uno strumento agevolativo finalizzato a favorire la realizzazione di investimenti di rilevante dimensione per il rafforzamento della struttura produttiva del Paese, con particolare riferimento alle aree del Mezzogiorno. Lo stanziamento deve servire a finanziare i programmi da realizzare nelle regioni che, non rientrando tra quelle di cui all'Obiettivo convergenza, attualmente non sono destinatarie di risorse.
  L'articolo 9 contiene, inoltre, disposizioni relative alle procedure per l'utilizzazione dei fondi strutturali europei. Al riguardo, sottolinea che il ritardo nell'utilizzo dei fondi strutturali, con il conseguente rischio di perdita delle risorse europee, costituisce un problema evidente per l'Italia, che assume aspetti drammatici per alcune regioni. Ritiene pertanto opportune le misure adottate per scongiurare il rischio del disimpegno delle risorse dell'Unione europea, che comporta anche la parallela riduzione di disponibilità delle Pag. 191relative risorse di cofinanziamento nazionale. Le misure previste dall'articolo 9, che riguardano anche i fondi per lo sviluppo rurale e la pesca, nonché la realizzazione dei progetti finanziati con i medesimi fondi, prevedono l'obbligo per le amministrazioni e le aziende dello Stato di dare precedenza, nella trattazione degli affari di propria competenza, ai procedimenti, provvedimenti ed atti relativi alle attività in qualsiasi modo connesse all'utilizzazione dei fondi strutturali europei; la facoltà dello Stato, o della regione, ove accertino ritardi ingiustificati nell'adozione di atti di competenza degli enti territoriali, di intervenire in via sussidiaria sostituendosi all'ente inadempiente.
  Ulteriori disposizioni di interesse riguardano il potenziamento dell'agenda digitale italiana, oggetto degli articoli 13 e seguenti, nella cui governance sarebbe opportuno un coinvolgimento del Dicastero agricolo.
  L'articolo 46 prevede, infine, una deroga straordinaria, fino al 31 dicembre 2015, ai limiti di spesa vigenti, per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza e missioni, effettuate dagli enti locali coinvolti nell'organizzazione del grande evento EXPO Milano 2015 in relazione alle spese connesse all'organizzazione dello stesso.
  In conclusione, esprime alcune sintetiche valutazioni sul provvedimento in esame, rilevando, quanto all'articolo 6, che la copertura della riduzione dell'accisa per il gasolio utilizzato per le serre, pur in una situazione di complessiva ristrettezza finanziaria, dovrebbe essere reperita con risorse alternative e non semplicemente trasferendo risorse già destinate al settore agricolo. Per quanto riguarda le disposizioni di cui all'articolo 45, riterrebbe opportuno individuare ulteriori forme di semplificazione degli adempimenti relativi alle macchine agricole. Ribadisce infine i rilievi già formulati in merito all'articolo 1 e all'articolo 13.

  Gian Pietro DAL MORO (PD) invita la Commissione a formulare proposte per l'ulteriore semplificazione delle procedure e degli adempimenti relativi alle macchine agricole, che spesso creano seri problemi agli operatori. Cita, ad esempio, le prove cui deve sottoporsi un'agricoltore anziano per continuare a guidare il trattore, come ha sempre fatto.

  Filippo GALLINELLA (M5S) dichiara di condividere molte delle considerazioni svolte dal relatore. In particolare, ritiene opportuno verificare la possibilità di includere le imprese agricole tra quelle beneficiarie degli interventi del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all'articolo 1.
  In relazione all'articolo 6, evidenzia la necessità di controllare l'utilizzo dell'agevolazione in favore delle coltivazioni sotto serra e di individuare una copertura finanziaria diversa dal mero trasferimento di risorse già destinate ad agevolazioni sui carburanti per il settore agricolo.
  Sottolinea infine l'importanza della digitalizzazione dei rapporti con le amministrazioni per il comparto agricolo e, in particolare, per gli agricoltori che operano in zone marginali e mal collegate con gli uffici amministrativi.

  Mario CATANIA (SCpI) condivide i rilievi formulati dal relatore in merito alla copertura dell'agevolazione sull'accisa per il gasolio utilizzato per le serre, di cui all'articolo 6, anche se fa presente che la fonte di copertura individuata non risulta nei fatti essere pienamente utilizzata.
  Si dichiara inoltre favorevole a ulteriori semplificazioni in tema di adempimenti e procedure relative alle macchine agricole, tema molto sentito dagli operatori, sul quale è opportuno lanciare un segnale di attenzione.
  In merito al rischio di disimpegno delle risorse dei fondi europei, esprime fiducia nelle indicazioni del Governo, ma riterrebbe opportuno che la Commissione assuma un'iniziativa, anche solo di stimolo, prendendo contatti con i presidenti delle regioni interessate.

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  Maria ANTEZZA (PD), nel manifestare apprezzamento per le considerazioni del relatore, ritiene necessario intervenire in materia di macchine agricole, non solo per la semplificazione di alcuni passaggi burocratici, ma anche per garantire una maggiore sicurezza agli imprenditori e ai lavoratori agricoli. In tal senso, ritiene che si dovrebbero prevedere incentivi alla sostituzione e all'adeguamento delle macchine utilizzate per le lavorazioni agricole, che non dovrebbero essere considerati quali indebiti aiuti di Stato, perché esplicitamente finalizzati alla sicurezza sul lavoro.

  Luca SANI, presidente, fa presente che i presidenti delle Commissioni I e V, anche relatori sul provvedimento in esame, considerata la vastità delle materie trattate, hanno manifestato disponibilità ad accogliere le puntuali proposte di modifica, ove ammissibili, richieste dalle Commissioni competenti in sede consultiva con i rispettivi pareri. Ricorda anche che potrebbero essere presentati emendamenti presso le medesime Commissioni di merito. In questa prospettiva, invita il relatore ad individuare, d'intesa con i gruppi, le eventuali proposte di modifica che potrebbero essere inserite nel parere ovvero presentate come emendamenti.
  Propone infine che la Commissione prosegua l'esame del disegno di legge anche nella seduta di domani.

  La Commissione concorda.

  Luca SANI, presidente, rinvia infine il seguito dell'esame alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE REFERENTE

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 13.55.

Norme per la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità.
C. 77 Realacci e C. 1052 Caon. 

(Rinvio del seguito dell'esame – Abbinamento della proposta di legge C. 1052).

  Luca SANI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1052 Caon che, vertendo sulla stessa materia della proposta di legge C. 77, di cui è già iniziato l'esame, è stata a questa abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.
C. 303 Fiorio, C. 760 Russo, C. 903 Bordo, C. 1019 Zaccagnini e C. 1020 Schullian.

(Rinvio del seguito dell'esame – Abbinamento della proposta di legge C. 1019).

  Luca SANI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1019 Zaccagnini che, vertendo sulla stessa materia delle altre proposte di legge in titolo, di cui è già iniziato l'esame, è stata a queste abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento. Ricorda inoltre che nella seduta del 4 giugno 2013 la Commissione ha proceduto alla nomina di un Comitato ristretto.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

Interventi per il settore ittico.
C. 338 e C. 339 Catanoso, C. 521 Oliverio e C. 1124 Caon.

(Rinvio del seguito dell'esame – Abbinamento della proposta di legge C. 1124).

  Luca SANI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta Pag. 193di legge C. 1124 Caon che, vertendo sulla stessa materia delle altre proposte di legge in titolo, di cui è già iniziato l'esame, è stata a queste abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici.
C. 341 Catanoso, C. 440 Mongiello, C. 741 Oliverio, C. 761 Russo e C. 1125 Caon.

(Rinvio del seguito dell'esame – Abbinamento della proposta di legge C. 1125).

  Luca SANI, presidente, avverte che è stata assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 1125 Caon che, vertendo sulla stessa materia delle altre proposte di legge in titolo, di cui è già iniziato l'esame, è stata a queste abbinata ai sensi dell'articolo 77 del regolamento. Ricorda inoltre che nella seduta del 4 giugno 2013 la Commissione ha proceduto alla nomina di un Comitato ristretto.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

Disposizioni per la promozione del settore ippico.
C. 753 Faenzi, C. 1033 Lattuca e C. 1061 L'Abbate.

(Rinvio del seguito dell'esame – Abbinamento delle proposte di legge C. 1033 e C. 1061).

  Luca SANI, presidente, avverte che sono state assegnate alla Commissione le proposte di legge C. 1033 Lattuca e C. 1061 L'Abbate che, vertendo sulla stessa materia dell'altra proposta di legge in titolo, di cui è già iniziato l'esame, sono state ad essa abbinate ai sensi dell'articolo 77 del regolamento. Ricorda inoltre che nella seduta del 12 giugno 2013 la Commissione ha proceduto alla nomina di un Comitato ristretto.
  Rinvia quindi ad altra seduta il seguito dell'esame.

Sui lavori della Commissione.

  Luciano AGOSTINI (PD) evidenzia la necessità che il Governo riferisca alla Commissione sulle iniziative in merito al fermo della pesca, tema che sta particolarmente allarmando le marinerie in questi giorni.

  La seduta termina alle 14.

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