CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 luglio 2013
47.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 2 luglio 2013.

Audizione del presidente dell'Autorità portuale di Livorno e delegato italiano presso la Conferenza annuale 2013 dell'ESPO (European Sea Ports Organisation), nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 730 Velo ed altri recante «Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 12 alle 12.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del vicepresidente Ivan CATALANO.

  La seduta comincia alle 12.40.

Indagine conoscitiva sul trasporto pubblico locale.
Audizione di rappresentanti di Federmobilità.
(Svolgimento e conclusione).

  Ivan CATALANO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta Pag. 157odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Giovanni DE NICOLA, Vicepresidente di Federmobilità, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi i deputati Andrea VECCHIO (SCpI), Giorgio BRANDOLIN (PD) e Michele DELL'ORCO (M5S).

  Annita SERÌO, Direttore Federmobilità, risponde ai quesiti posti, fornendo ulteriori precisazioni.

  Ivan CATALANO, presidente, ringrazia i rappresentanti di Federmobilità per il loro intervento.
  Dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 13.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

RISOLUZIONI

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 13.15.

7-00020 Bergamini: Rischi derivanti dall'uso scorretto dei dispositivi mobili di comunicazione alla guida.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

  Deborah BERGAMINI (PdL), nell'illustrare la risoluzione a propria firma, nel ricordare gli obiettivi europei di dimezzamento delle vittime degli incidenti stradali nel 2020 e di azzeramento delle morti al 2050, sottolinea l'incidenza enorme che ha l'utilizzo di dispositivi mobili alla guida senza auricolari o apparecchi a viva voce sull'incidentalità stradale. Nell'evidenziare l'efficacia dell'apparato normativo al riguardo, che reca il divieto, per il conducente, di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, e consente l'uso di apparecchi a viva voce, o dotati di auricolare, prevedendo in caso di inosservanza la sanzione del pagamento di una somma da 160 a 641 euro, la decurtazione di 5 punti sulla patente di guida e la sospensione della patente di guida da uno a tre mesi in caso di recidiva nei corso di un biennio, osserva che sarebbe opportuno procedere ad una sensibilizzazione degli utenti della strada attraverso una campagna informativa mirata ad evidenziare gli alti rischi connessi a tale comportamento, anziché procedere ad un aumento delle sanzioni o restringere ancora i casi di utilizzo dei dispositivi mobili.
  Nel rilevare che tale questione è all'attenzione anche di altri Paesi dell'Unione europea e degli Stati Uniti, che si stanno orientando verso una maggiore repressione di tale comportamento, prevedendo un generale divieto di utilizzo alla guida di qualsiasi dispositivo mobile di comunicazione, fa presente che l'atto a propria firma, rispetto al quale auspica la sottoscrizione da parte dei colleghi della Commissione, impegna il Governo a promuovere una campagna informativa che evidenzi i rischi che potrebbero scaturire da un comportamento scorretto alla guida e a rafforzare i controlli su strada, che costituiscono un deterrente a tali comportamenti.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA fa presente che in Italia l'utilizzo del telefono cellulare durante la guida di un veicolo è disciplinato dall'articolo 173, comma 2, del codice della strada, che ne vieta l'uso, fatta eccezione per alcune categorie di soggetti, che ne sono esentati, e nei casi in cui si utilizzino dispositivi hands-free, i quali Pag. 158lasciano libero l'uso delle mani. Osserva che la guida distratta e l'andamento indeciso, in larga misura determinati dall'utilizzo del telefono durante la guida, rappresentano le principali cause degli incidenti stradali nel nostro Paese, come rilevato dal rapporto dell'Istituto nazionale di statistica per l'anno 2012, relativo agli rilevati nel 2011, dal quale emerge che tali comportamenti determinano il 16,9 per cento del totale degli incidenti, costituendo la prima causa di sinistrosità stradale.
  Rileva che, anche per questa ragione, il fenomeno in esame è considerato da sempre una priorità per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sotto il profilo della prevenzione e della repressione. Relativamente a questo secondo aspetto, precisa che nell'anno 2012, soltanto la Polizia stradale ha accertato e contestato 35.465 violazioni all'articolo 173 del Codice della strada.
  Quanto alla prevenzione, sottolinea che l'attività di sensibilizzazione ed educazione alla sicurezza stradale si è sviluppata attraverso campagne di comunicazione istituzionali, che rappresentano da sempre uno degli strumenti di prevenzione degli incidenti stradali posti in essere dal Ministero, dal momento che consentono di mantenere alto il livello di attenzione sui problemi, permettendo di aumentare l'informazione diretta all'opinione pubblica con la finalità di rafforzare e diffondere una sempre maggiore cultura della sicurezza stradale. In tale quadro, fa presente che tutte le campagne del Ministero hanno avuto come obiettivo generale quello di informare gli utenti della strada sui comportamenti corretti da tenere, evidenziando rischi, sia per sé che per gli altri, derivanti da atteggiamenti imprudenti o incuranti delle norme.
  Per quanto riguarda la specifica problematica evidenziata nella risoluzione in discussione, evidenzia che proprio le ultime campagne di comunicazione hanno trattato in modo specifico il tema dell'uso di apparecchi radiotelefonici durante la guida, con due spot dedicati: la campagna «dell'angelo» (anni 2003/2004) e la prima fase della campagna «sulla buona strada» (anni 2009/2010).
  Ricorda anche il «Progetto Icaro», copartecipato dal servizio di Polizia stradale, avviato nel 2001, con l'obiettivo di sensibilizzare i giovani sui temi della sicurezza stradale utilizzando linguaggi e strumenti di comunicazione (come la musica e il teatro) vicini a quelli del mondo giovanile. Fa presente che tale campagna, divenuta progetto europeo con «Icarus (Inter-Cultural Approaches for Road UsersSafety)», affronta anche i pericoli dell'uso del telefono cellulare alla guida, dedicando a questo tema una storia del film «Young Europe» realizzato nell'ambito dell'iniziativa europea.
  Rileva che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti negli ultimi anni ha intensificato anche le azioni educative rivolte ai giovani delle scuole di ogni ordine e grado, nella consapevolezza che solo una graduale maturazione etica, che parta fin dalla scuola materna, permetterà di adottare nel tempo uno stile di comportamento che ponga al centro il rispetto per la vita. Tra i vari programmi svolti nelle scuole segnala, per la particolare attenzione al tema della distrazione, di cui l'uso del cellulare alla guida è una delle cause principali, il progetto realizzato in collaborazione con la Federazione Italiana Pallacanestro dal titolo «Saper leggere le situazioni: dalle conoscenze agli atteggiamenti corretti – sviluppare le abilità cognitive», per i primi due anni della scuola secondaria superiore e il progetto dal titolo «La prevenzione degli incidenti: conoscenze, abitudini ed emozioni» dedicato invece agli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore.
  Sottolinea che, in continuità con quanto sopra detto, anche nelle prossime iniziative di comunicazione verrà certamente dedicata particolare attenzione al tema in questione, per far si che il messaggio già trasmesso venga ribadito ed ampliato, garantendo una sempre maggiore interiorizzazione dello stesso da parte dei guidatori. Giudica in ogni caso necessario far presenti i limiti ai quali, Pag. 159stante quanto disposto dal decreto-legge n. 78 del 2010, sul massimale per «spese per relazioni pubbliche, mostre, convegni, pubblicità, rappresentanza....», cui è stata assoggettata l'attività di comunicazione nel suo complesso, anche se derivante da compiti istituzionali. Ricorda che, secondo tale norma le amministrazioni pubbliche non possono effettuare spese per le finalità di cui trattasi per un ammontare superiore al 20 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2009 per le medesime finalità.
  Osserva che si tratta di limiti che si sovrappongono alle restrizioni degli stanziamenti di bilancio derivanti dalle misure di contenimento della finanza pubblica e che rendono sempre più complessa la diffusione di messaggi di comunicazione con la dovuta ampiezza e per un arco temporale che ne garantisca l'efficacia; rileva che, in mancanza di modifiche alla situazione sopra rappresentata, l'impegno richiesto al Governo non potrà che essere subordinato al rispetto del quadro normativo vigente. Sul piano normativo, invece, rappresenta che nel 2012 è stata approvata la legge 13 febbraio 2012 n. 11, che ha modificato il comma 2 del menzionato articolo 173 del Codice della strada, che ha ridotto ancora di più il novero del soggetti esenti dal divieto dal far uso di apparecchi radiotelefonici, escludendo l'applicazione dell'esenzione ai conducenti di veicoli adibiti ai servizi delle strade e delle autostrade e al trasporto di persone in conto terzi.
  Giudica altresì condivisibile, al fine del rafforzamento della sicurezza stradale, l'ipotesi di vietare in maniera assoluta l'utilizzo del telefono cellulare durante la guida, e dunque nemmeno attraverso apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, in quanto il pericolo connesso a tale comportamento non è legato soltanto all'uso delle mani, ma anche alla distrazione dello sguardo dalla strada e al calo di attenzione che ne deriva, essendo ampiamente dimostrata la sensibile diminuzione di concentrazione alla guida durante una conversazione telefonica.
  Ritiene che vada in ogni casa fatta salva l'esclusione dal divieto dei soggetti di cui al primo periodo del comma 2 dell'articolo 173, ossia dei conducenti di veicoli delle Forze armate, di polizia e dei Corpi chiamati ad attuare la sicurezza stradale, come, ad esempio, la Guardia di finanza, Corpo di Polizia penitenziaria, il Corpo forestale dello Stato.

  Mario TULLO (PD), anche a nome dei deputati componenti della Commissione appartenenti al proprio gruppo, dichiara di voler sottoscrivere la risoluzione in discussione, in ragione dell'esigenza, più volte sottolineata dalla Commissione, di rafforzare la sicurezza stradale.

  Vincenzo GAROFALO (PdL), a nome proprio e dei componenti della Commissione del proprio gruppo, dichiara di voler sottoscrivere la risoluzione, coerentemente con il lavoro svolto dalla Commissione in ordine alla sicurezza stradale.

  Andrea VECCHIO (SCpI), nel dichiarare di voler sottoscrivere la risoluzione in discussione, invita il Governo a valutare la possibilità di prevedere l'installazione, all'interno dei veicoli, di un dispositivo che blocchi la ricezione del segnale telefonico, in modo da impedire l'uso dei dispositivi mobili alla guida, giudicando insufficienti i divieti contenuti nella normativa vigente.

  Nicola BIANCHI (M5S), anche a nome dei componenti della Commissione del proprio gruppo, dichiara di voler sottoscrivere la risoluzione in discussione, che, al pari della risoluzione presentata dal collega Dell'Orco e recentemente approvata dalla Commissione in materia di barriere stradali, ha l'obiettivo di ridurre l'incidentalità.

  Roberta OLIARO (SCpI) dichiara, anche a nome del collega Vitelli, di voler sottoscrivere la risoluzione, di cui condivide i contenuti, soprattutto in relazione all'esigenza di sensibilizzare le giovani generazioni che massimamente fanno uso dei dispositivi mobili di comunicazione.

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  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.30.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 13.30.

Sulla missione a Dublino di un rappresentante della Commissione per la Conferenza dei Presidenti delle Commissioni competenti per le comunicazioni, l'istruzione e i trasporti dei Parlamenti dell'Unione europea (16 e 17 giugno 2013).

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che lo scorso 16 e 17 giugno, una delegazione della IX Commissione ha effettuato una missione a Dublino per partecipare alla riunione della Conferenza dei Presidenti delle Commissioni competenti per le comunicazioni, l'istruzione e i trasporti dei Parlamenti dell'Unione europea.

  Deborah BERGAMINI (PdL) fa presente che l'incontro interparlamentare è stato articolato in tre sessioni: la prima dedicata all'educazione nell'era digitale, la seconda ai «trasporti intelligenti», la terza all'attuazione complessiva dell'Agenda digitale europea. Rileva che nella prima sessione, di grande interesse ma solo marginalmente inerente alle competenze della IX Commissione, sono emerse criticità in ordine alla scarsità degli investimenti, soprattutto in ragione della crisi economica, allo scarso utilizzo delle tecnologie digitali, dovuto in parte anche alla ridotta formazione del corpo insegnante e il ridotto utilizzo dei corsi on line. Sottolinea che nel corso della seconda sessione, in cui è stato illustrato l'utilizzo dei sistemi di trasporto intelligenti, sono emerse criticità relative alla concentrazione di tali sistemi solo sul trasporto di persone e non anche di merci e all'effetto perverso che si potrebbe generare tra digital divide ed aree territoriali periferiche che di per sé risultano carenti per quanto concerne le infrastrutture di trasporto, e nelle quali l'applicazione auspicabile di tale sistema potrebbe non dare i risultati sperati. Per quanto riguarda l'attuazione generale dell'Agenda digitale europea, esprime preoccupazione per il forte ritardo nella digitalizzazione del Paese e auspica, come anche rappresentato nel corso dell'incontro, che gli investimenti per l'agenda digitale nazionale non rientrino nell'ambito dei vincoli stabiliti dal Patto di stabilità interno.
  Presenta quindi una relazione più dettagliata sui temi oggetto della predetta riunione (vedi allegato).

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 13.35.

SEDE REFERENTE

  Martedì 2 luglio 2013. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Rocco Girlanda.

  La seduta comincia alle 13.35.

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali.
C. 730 Velo ed altri.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 21 maggio 2013.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che nella seduta del 21 maggio 2013 l'onorevole Velo ha svolto la relazione introduttiva ed erano altresì intervenuti i deputati Oliaro, Catalano, Biasotti, Gandolfi, Tullo, Quaranta, Vitelli, Vecchio, De Lorenzis, Bruno, Caparini e Brandolin, mentre il rappresentante del Governo si Pag. 161era riservato di intervenire in sede di replica.
  Successivamente sono state svolte le audizioni dedicate al provvedimento richieste in sede di ufficio di presidenza, che si sono concluse con l'audizione del presidente dell'Autorità portuale di Livorno, che si è tenuta questa mattina.

  Il sottosegretario Rocco GIRLANDA, in merito alla proposta di legge in esame, esprime il proprio parere favorevole, considerato che tale proposta intende colmare la lacuna costituita dalla mancanza di una legge-quadro sugli interporti e le piattaforme territoriali logistiche, riordinando le competenze, attualmente distribuite su tre livelli (comunitario, nazionale e regionale), in materia di pianificazione di tali piattaforme logistiche territoriali per introdurre un quadro normativo generale in materia, aggiornando e ridefinendo le disposizioni vigenti, anche alla luce degli indirizzi e delle iniziative dell'Unione europea nel settore dei trasporti.
  Segnala l'istituzione di una cabina di regia facente capo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con il precipuo compito del riconoscimento delle piattaforme logistiche esistenti e dell'emanazione del piano generale per l'intermodalità.
  Osserva, peraltro, che il testo unificato delle proposte di legge n. 3681 Velo e 4296 Nastri era stato già esaminato ed approvato dalla Camera dei deputati, oltre ad essere debitamente approvato dalla Ragioneria generale dello Stato, ma non era riuscito a completare il suo iter legislativo presso il Senato prima dello scioglimento delle Camere.
  Si riserva di comunicare eventuali correzioni formali che tengano conto delle modifiche normative medio tempore intervenute, quali ad esempio il riferimento, contenuto nel testo oggi all'esame del Parlamento, alla Consulta generale per l'autotrasporto e la logistica, soppressa – come noto – a seguito dell'entrata in vigore dell'articolo 12, comma 20, del decreto-legge n. 95 del 2012 cosiddetto «Spending review».

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara chiusa la discussione sulle linee generali e propone di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a giovedì 11 luglio 2013 alle ore 15.

  La Commissione concorda.

  Michele Pompeo META, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 14.

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