CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 maggio 2013
27.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 67

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 maggio 2013. — Presidenza del vicepresidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 11.15.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011.
C. 118 e abb.-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, fa presente che, pochi minuti prima dell'inizio della seduta, la Ragioneria generale dello Stato ha trasmesso una nota sul disegno di legge in esame. Al fine quindi di consentire al relatore lo svolgimento degli opportuni approfondimenti, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta che sarà convocata per le ore 14.30.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, con Protocollo aggiuntivo, fatta a Roma il 21 marzo Pag. 682002, e del relativo Protocollo di modifica, fatto a Roma il 13 giugno 2012.
C. 875 Governo e abb.

(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Antonio LEONE (PdL), relatore, osserva che il disegno di legge in esame autorizza la ratifica della Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino stipulata a Roma il 21 marzo 2002, con Protocollo aggiuntivo. La Convenzione è volta ad evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e a prevenire le evasioni fiscali. Rileva che il provvedimento autorizza, inoltre, la ratifica del Protocollo di modifica della Convenzione firmato a Roma il 13 giugno 2012.
  Rileva che il disegno di legge è corredato di relazione tecnica, la quale tiene conto delle modifiche apportate dal Protocollo del 13 giugno 2012. In merito all'articolo 7 della Convenzione, concernente gli utili delle imprese, evidenzia che non è fornito alcun riscontro oggettivo per suffragare l'ipotesi adottata circa la quota di reddito imponibile, pari al 20 per cento, che rientrerebbe nel campo di applicazione della nuova disciplina. Osserva quindi che, in proposito, appaiono necessari chiarimenti. Circa gli articoli 8, 9, 10 e 11 della Convenzione, in materia, rispettivamente, di navigazione marittima ed aerea, di imprese associate, di dividendi e di interessi, tenuto conto anche di quanto evidenziato dalla relazione tecnica, non formula osservazioni al riguardo. Con riferimento all'articolo 12 della Convenzione, in materia di canoni, osserva che la quantificazione appare corretta sulla base dei dati forniti dalla relazione tecnica. In merito all'articolo 13, in materia di utili di capitale, osserva che sarebbe opportuno disporre di elementi volti a suffragare il carattere prudenziale dell'ipotesi formulata dalla relazione tecnica, che quantifica l'incidenza delle plusvalenze sull'ammontare complessivo degli utili di capitale nella misura del 25 per cento. Evidenzia come tale percentuale, tenuto conto dell'elevata variabilità nel tempo dei flussi in oggetto, dovrebbe essere definita considerando anche i flussi rilevati nelle precedenti annualità. Non formula osservazioni circa l'articolo 14 della Convenzione, recante professioni indipendenti, e in ordine all'articolo 15, in materia di lavoro subordinato. Per quanto attiene all'articolo 16 della Convenzione, concernente compensi e gettoni di presenza, evidenzia che, secondo la relazione tecnica, il criterio di imputazione indicato dal testo della Convenzione non opera in termini esclusivi e ciò consentirebbe allo Stato italiano di sottoporre ad imposta sia i compensi degli amministratori residenti in Italia sia quelli erogati da società italiane residenti a San Marino. Fa presente come la norma della Convenzione, invece, stabilisca testualmente che «i compensi, i gettoni di presenza e le altre retribuzioni analoghe che un residente di uno Stato contraente riceve in qualità di membro del consiglio di amministrazione o del collegio sindacale di una società residente nell'altro Stato contraente sono imponibili in detto altro Stato». Ritiene che sul punto appare necessario acquisire un chiarimento del Governo. In merito all'articolo 17, riguardante gli artisti e sportivi, osserva che, secondo la relazione tecnica, il criterio di imputazione indicato dal testo della Convenzione non opera in termini esclusivi e ciò consentirebbe allo Stato italiano di sottoporre ad imposta gli emolumenti percepiti da residenti per attività svolte a San Marino. Segnala come la norma della Convenzione preveda, invece, che i suddetti redditi siano imponibili nello Stato di prestazione dell'attività. Osserva che sul punto appare necessario acquisire un chiarimento del Governo. Rileva che, sempre al fine di suffragare l'ipotesi di neutralità finanziaria riferita alla norma in esame, appare opportuno che il Governo fornisca elementi di maggior dettaglio con riferimento alle somme corrisposte a sportivi residenti a San Marino e redditi assimilabili Pag. 69a tali attività soggetti a ritenuta, erogati da sostituti di imposta italiani. Con riguardo all'articolo 22, in materia di altri redditi, ritiene che sarebbe opportuno disporre di più puntuali elementi di valutazione delle ipotesi e dei dati sottostanti la stima degli effetti di minore entrata. Per quanto attiene all'articolo 25 della Convenzione, in materia di procedura amichevole, considera opportuno che il Governo fornisca dati ed elementi volti a verificare l'impatto finanziario dei possibili oneri connessi all'attività della Commissione prevista dalla norma. Non formula osservazioni circa l'articolo 26 della Convenzione e l'articolo V del Protocollo di modifica, in materia di scambio di informazioni. Da ultimo, con riguardo all'articolo 3, comma 1, del disegno di legge di ratifica, in merito ai profili di copertura finanziaria, rileva in via preliminare che l'accantonamento relativo al Ministero degli affari esteri del fondo speciale di parte corrente, iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, delle cui risorse si prevede l'utilizzo, reca le necessarie disponibilità. In ordine alla formulazione della disposizione in esame, segnala tuttavia che la medesima, laddove si prevede l'utilizzo delle proiezioni del fondo speciale, andrebbe riformulata in maniera conforme alla prassi vigente, prevedendo l'esplicito riferimento non solo all'anno 2014, ma anche all'anno 2015. Osserva altresì che l'autorizzazione di spesa è formulata in termini di previsione di spesa mentre non reca una specifica clausola di salvaguardia. Ricorda tuttavia che, in casi analoghi, tale clausola non è stata prevista atteso che, trattandosi di minori entrate, l'eventuale disallineamento tra gli oneri previsti e quelli effettivi, essendo verificabile solo a consuntivo, renderebbe automaticamente inefficace qualsiasi clausola di salvaguardia.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA chiede di rinviare il seguito dell'esame del provvedimento al fine di poter svolgere un approfondimento sulle questioni poste dal relatore.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) rappresenta al relatore ed al Governo l'esigenza di approfondire anche le implicazioni delle disposizioni di cui all'articolo 26 della Convenzione in materia di scambio delle informazioni fiscali, materia strettamente connessa all'applicazione del segreto bancario, che rappresenta, a suo avviso, un punto particolarmente delicato nelle relazioni tra Italia e Repubblica di San Marino.

  La seduta termina alle 11.25.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 28 maggio 2013. — Presidenza del vicepresidente Barbara SALTAMARTINI. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Carlo Dell'Aringa.

  La seduta comincia alle 11.25.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento per l'armonizzazione all'assicurazione generale obbligatoria dei requisiti minimi di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto difesa-sicurezza e del comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico, nonché di categorie di personale iscritto presso l'INPS, l’ex-ENPALS e l’ex-INPDAP.
Atto n. 11.

(Rilievi alla XI Commissione).

(Esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 21 maggio 2013.

  Il sottosegretario Carlo DELL'ARINGA conferma che i risparmi annuali derivanti dallo schema di decreto sono quelli indicati Pag. 70per ogni singolo anno nella Tabella presente nella relazione tecnica e che potranno essere scontati nei tendenziali di finanza pubblica solo una volta approvato in via definitiva il Regolamento e quindi, completato il relativo iter. Con riferimento agli articoli da 2 a 5 del regolamento, concernenti l'armonizzazione del sistema pensionistico del comparto difesa-sicurezza e del comparto Vigili del fuoco e soccorso pubblico, e, in particolare, alla richiesta del relatore di chiarire se i risparmi considerati tengano conto dell'effetto di maggiore importo dei trattamenti la cui decorrenza è differita ai sensi delle modifiche normative introdotte dal provvedimento in oggetto, conferma che i risparmi indicati tengono conto anche dei maggiori oneri corrispondenti al maggiore importo di pensione maturato. Per quanto concerne l'articolo 6, con riferimento ai chiarimenti richiesti in materia di estensione della disciplina di totalizzazione di cui all'articolo 1, comma 1, del decreto legislativo n. 42 del 2006, per i soggetti iscritti al soppresso Fondo previdenziale ed assistenziale degli spedizionieri doganali, fa presente che il citato articoli 1, comma 1, prevede la possibilità di totalizzazione, a determinate condizioni, per i soggetti «che non siano già titolari di trattamento pensionistico autonomo presso una delle predette gestioni». Nei termini previsti dalla disciplina complessiva del predetto articolo 1 sono stati computati i maggiori oneri per l'estensione agli iscritti al soppresso Fondo previdenziale ed assistenziale degli spedizionieri doganali del regime di totalizzazione, tenendo conto della decorrenza prevista dall'articolo 16 dello schema di regolamento in esame. Con riferimento, infine, alle richieste di chiarimenti in merito agli articoli 8, 9, 11, 12 e 15, fa presente che la relazione tecnica esplicita dettagliatamente per il periodo di previsione i parametri numerici e finanziari sottostanti le valutazioni ivi indicate, elaborate sulla base dei dati amministrativi delle diverse gestioni previdenziali interessate.

  Barbara SALTAMARTINI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 28 maggio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.30.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011.
C. 118 e abb.-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Andrea ROMANO (SCpI), relatore, ricorda che il provvedimento, recante la ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, fatta a Istanbul l'11 maggio 2011, è già stato esaminato dalla Commissione bilancio nella seduta del 21 maggio 2013. Rammenta che in quell'occasione la Commissione bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, prevedendo l'introduzione, all'articolo 3, di una esplicita clausola di neutralità finanziaria riferita alle misure amministrative necessarie all'esecuzione della Convenzione. Fa presente che, in pari data, la Commissione affari esteri ha concluso l'esame del provvedimento in sede referente, recependo la Pag. 71condizione formulata dalla Commissione bilancio. Osserva che il testo all'esame dell'Assemblea non sembra, quindi, presentare profili problematici dal punto di vista finanziario. Ricorda, infine, che non sono state presentate proposte emendative in Assemblea. Propone pertanto di esprimere un parere favorevole sul testo del provvedimento.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nel ricordare come il provvedimento non rechi una disposizione specificamente volta ad autorizzare il Governo ad esercitare la riserva per limitare o escludere l'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 78, paragrafi 2 e 3, della Convenzione, e, nel rammentare come la Commissione bilancio con il parere espresso nella seduta del 21 maggio 2013 abbia chiesto l'inserimento di una clausola di neutralità finanziaria, rappresenta l'esigenza che la medesima clausola sia estesa a tutti gli oneri derivanti dalla ratifica e non risulti limitata alle sole misure amministrative. Conseguentemente, rileva la necessità di espungere la parola «amministrativi» dal testo della predetta clausola di cui all'articolo 3 del provvedimento in esame. Sottolinea come ciò si renda necessario in quanto ai possibili oneri derivanti dall'applicazione della Convenzione si dovrà far fronte con le risorse che saranno disponibili a legislazione vigente ovvero con apposito provvedimento legislativo che rechi idonea copertura. Conferma comunque l'impegno assunto nella seduta del 21 maggio scorso ad adottare le iniziative necessarie al fine di prevedere, già nella prossima legge di stabilità, un apposito fondo destinato alla completa attuazione della Convenzione. Fa presente, pertanto, che il parere favorevole del Governo resta subordinato alla modifica dell'articolo 3 nel senso indicato.

  Andrea ROMANO (SCpI), relatore, in relazione ai rilievi formulati dal rappresentante del Governo, fa presente come sia di tutta evidenza che eventuali oneri ulteriori rispetto a quelli derivanti da misure amministrative non potranno che essere assunti attraverso l'adozione di autonomi provvedimenti legislativi. Evidenzia che le misure previste dalla Convenzione se autoapplicative e, in quanto tali, attuabili in via amministrativa dovranno realizzarsi nel rispetto della clausola di neutralità finanziaria prevista dal testo del provvedimento, viceversa se attuabili attraverso norme di rango primario, tali norme dovranno indicare gli oneri da esse derivanti e recare la necessaria copertura finanziaria. Ritiene pertanto che la predetta clausola di neutralità finanziaria risulti del tutto congrua e che una sua diversa formulazione riferita a tutti gli oneri derivanti dalla convenzione, come richiesto dal rappresentante del Governo, risulterebbe non solo inutile ma anche fuorviante rispetto alla corretta applicazione della convenzione stessa. Osserva inoltre come la riformulazione della clausola di invarianza finanziaria nel senso indicato dal rappresentante del Governo potrebbe apparire come la riproposizione, in forma diversa, della disposizione volta ad autorizzare espressamente il Governo ad esercitare la riserva su alcune disposizioni della Convenzione, come previsto dall'articolo 78, paragrafi 2 e 3, della Convenzione stessa. Pertanto ribadisce la proposta di parere favorevole sul testo del provvedimento.

  Rocco PALESE (PdL) ricorda che la Commissione ha già formulato un parere sul provvedimento nella seduta del 21 maggio scorso a seguito di un dibattito molto articolato. Ribadendo la necessità di procedere ad una rapida attuazione della Convenzione, ricorda come, in tale occasione, il Governo si fosse formalmente impegnato alla costituzione di un fondo destinato al risarcimento delle vittime di violenza, prevedendo nella successiva legge di stabilità lo stanziamento delle risorse necessarie. Osserva come tale procedura sia l'unica in grado di garantire l'effettiva attuazione delle disposizioni della Convenzione. Rileva inoltre come la Commissione debba esercitare il suo compito a garanzia della copertura finanziaria delle leggi e come debba all'uopo mantenere un intenso raccordo con la Ragioneria generale Pag. 72dello Stato. In proposito, rileva come sarebbe utile un dibattito sul nuovo articolo 81 della Costituzione e sulla successiva legge di attuazione del medesimo.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che la Commissione si è già espressa sul provvedimento e che la Ragioneria generale dello Stato ha inviato la nota contenente i rilievi sul parere già espresso dalla Commissione solo pochi minuti prima dell'inizio della seduta antimeridiana. Nel sottolineare come tale modo di procedere non faciliti un efficace raccordo e coordinamento tra la Ragioneria generale dello Stato e la Commissione, ritiene che, allo stato, non si possa che ribadire la posizione già espressa dalla Commissione nella seduta del 21 maggio 2013.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, pur non entrando nel merito dei rapporti tra la Ragioneria generale dello Stato e la Commissione, rileva come le osservazioni del relatore e del presidente siano ragionevoli. Tuttavia ribadisce come l'attuazione delle misure previste dal provvedimento di ratifica non possa che essere effettuata nell'ambito delle risorse previste dalla legislazione vigente, fermo restando l'impegno alla costituzione del fondo già richiamato. Rappresenta quindi la necessità che la clausola di neutralità finanziaria sia estesa a tutti gli oneri derivanti dal provvedimento di ratifica della Convenzione e non sia limitata alle sole misure amministrative.

  Maino MARCHI (PD) rileva come, sotto il profilo metodologico, la Commissione dovrebbe ribadire il parere già espresso e non mutare avviso al momento del passaggio in Assemblea. Tuttavia, prendendo atto della posizione rappresentata dal sottosegretario Baretta, osserva che occorrerebbe un supplemento di riflessione, ove la questione fosse dirimente ai fini della positiva verifica della relazione tecnica che accompagnerà il testo al momento del passaggio al Senato. In proposito, rileva come si potrebbe modificare il testo facendo un espresso riferimento alla necessità di adottare successivi provvedimenti legislativi ai fini di una completa attuazione della Convenzione.

  Fulvio BONAVITACOLA (PD) osserva come gli oneri previsti dalla Convenzione non possono che essere amministrativi dal momento che quelli diversi da questi ultimi dovranno trovare idonea quantificazione e copertura con distinti e successivi provvedimenti legislativi.

  Stefania PRESTIGIACOMO (PdL), nell'osservare come la questione all'esame della Commissione rappresenti un problema di carattere politico, sottolinea come la Convenzione non introduca alcun obbligo per l'Italia di aggiornare la sua legislazione in materia di violenze domestiche, essendo quest'ultima già rispettosa dei parametri fissati dalla Convenzione. Osserva, come già emerso dal dibattito, che i nuovi oneri che deriveranno dall'adozione degli ulteriori provvedimenti legislativi richiamati dalla Convenzione, dovranno prevedere idonee quantificazioni e coperture finanziarie. Osserva tuttavia come, se il Governo ribadisse solennemente il suo impegno alla costituzione di un apposito fondo nella prossima legge di stabilità, si potrebbe accedere alla richiesta di modifica della clausola di neutralità finanziaria rappresentata dal sottosegretario Baretta, posto che, alla luce di tale impegno, la modifica stessa assumerebbe carattere meramente formale.

  Andrea ROMANO (SCpI), relatore, ribadisce la delicatezza politica della questione, sottolineando come sarebbe improprio che la Commissione fosse ritenuta responsabile dell'eventuale apposizione delle riserve da parte del Governo.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), richiamando la posizione espressa dalla deputata Prestigiacomo, rileva come potrebbe valutarsi l'opportunità di accedere alla richiesta formulata dal rappresentante del Governo.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ricorda come l'innovazione principale prevista Pag. 73dalla Convenzione sia il risarcimento delle vittime a carico del bilancio dello Stato. Esprime quindi la preoccupazione che, malgrado i solenni impegni assunti in Assemblea, le disposizioni della Convenzione rimangano, di fatto, inattuate per carenza di disponibilità finanziarie.

  Lello DI GIOIA (Misto), nel richiamare il dibattito svoltosi nella seduta del 21 maggio 2013, rileva come, in seno alla Commissione di merito, fosse emerso un orientamento contrario all'apposizione della riserva. Concorda sull'opportunità di avviare una riflessione sul ruolo della Commissione rispetto alle altre e rispetto alla stessa Ragioneria generale dello Stato. Allo stato, ritiene tuttavia preferibile accedere alla richiesta formulata dal rappresentante del Governo.

  Giulio MARCON (SEL) esprime contrarietà ad accedere alla richiesta del rappresentante del Governo e propone quindi di confermare l'orientamento già espresso nella seduta del 21 maggio 2013.

  Francesco BOCCIA, presidente, osserva come la discussione svoltasi sia stata sostanzialmente determinata da rilievi tardivi espressi riguardo ad un parere già approvato dalla Commissione. Ciò premesso, ribadisce come misure diverse da quelle amministrative non potranno che essere previste con successivi provvedimenti legislativi, che saranno inevitabilmente oggetto di valutazione da parte della Commissione in quanto dovranno recare la quantificazione dei relativi oneri e la conseguente copertura finanziaria. Nel ritenere pertanto che la clausola di invarianza finanziaria riferita alle sole misure amministrative sia del tutto coerente con tale impostazione, giudica la proposta di parere favorevole formulata dal relatore pienamente condivisibile.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, nel sottolineare come non vi siano ragioni politiche alla base del ritardo nella trasmissione dei rilievi, ribadisce l'impegno del Governo alla costituzione del fondo per la piena attuazione della Convenzione. Nel riaffermare, infine, che sarebbe opportuno riformulare la clausola di neutralità finanziaria, si rimette comunque alle valutazioni della Commissione.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.10.