CAMERA DEI DEPUTATI
Lunedì 13 maggio 2013
19.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Lunedì 13 maggio 2013. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. — Intervengono i sottosegretari di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta e Alberto Giorgetti.

  La seduta comincia alle 11.10.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco BOCCIA, presidente, propone che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante la loro trasmissione attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

DL 35/2013: Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali.
C. 676 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 9 maggio 2013.

  Francesco BOCCIA, presidente, comunica che, nella giornata di venerdì 10 maggio 2013 sono stati presentati gli emendamenti 1.182, 3.03, 6.67, 6.68, 7.51, 9.48, 9.49, 9.50 e 12.18 dei relatori che ritiene ammissibili (vedi allegato 1).
  Con riferimento all'emendamento 3.37 dei relatori, volto a consentire il rifinanziamento urgente della Croce rossa italiana, presentato nella medesima giornata, fa presente che esso, incidendo su materie non strettamente attinenti all'oggetto del decreto-legge, potrà essere considerato ammissibile solo in presenza di un consenso unanime dei gruppi. Pag. 4
  Avverte che sono stati presentati, nella giornata di sabato 11 maggio 2013, 29 subemendamenti ai richiamati emendamenti dei relatori (vedi allegato 1).
  Avverte inoltre che non ritiene ammissibili, ai sensi del combinato disposto degli articoli 96-bis, comma 7, e 123-bis, comma 3-bis, del Regolamento i seguenti subemendamenti, in quanto non strettamente attinenti alla materia oggetto del decreto-legge, nonché all'emendamento cui si riferiscono, presentandosi in sostanza come nuovi emendamenti presentati oltre la scadenza del termine di presentazione dei medesimi: gli identici Giampaolo Galli 0. 7. 51. 6 e Palese 0. 7. 51. 8, volti a novellare l'articolo 9, del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, volto ad introdurre una nuova procedura in materia di certificazione dei crediti in riferimento alle società in house; Palese 0. 9. 48. 1, Palese 0. 9. 49. 3 e Palese. 0. 9. 49. 2 volti ad incidere su parte del testo rispettivamente non oggetto degli emendamenti 9.48 e 9.49.
  Segnala che risultano inammissibili per carenza di compensazione le seguenti proposte emendative: Palese 0.9.48.1; Palese 0.9.49.2; Palese 0.9.49.3, Palese 0.9.50.2, Palese 0.9.50.3 e De Mita 0.12.18.5. Informa altresì che i subemendamenti Sorial 0.12.18.2, 0.12.18.3 e 0.12.18.4 possono essere considerati ammissibili nel presupposto che sia determinata dal Governo la riformulazione delle voci di spesa indicate nell'allegato 1. Avverte inoltre che i relatori hanno presentato una proposta di correzioni di forma (vedi allegato 2) che sarà posta in votazione prima del conferimento del mandato al relatore.
  Fa presente, infine, che i relatori hanno presentato l'emendamento 6.69 e che i gruppi hanno rinunciato alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali subemendamenti.

  Giulio MARCON (SEL), a nome del proprio gruppo, si dichiara contrario all'annullamento dell'emendamento 3.37 dei relatori osservando che, utilizzando il medesimo metro di giudizio, dovrebbero essere considerati ammissibili gli articoli aggiuntivi Airaudo 11.02, Marcon 11.03, Di Salvo 11.04 e 11.010. Si dichiara altresì contrario all'ammissibilità dell'articolo aggiuntivo Vignali 10.04.

  Maino MARCHI (PD) sottolinea come sul tema del finanziamento della cassa integrazione in deroga sia in corso di predisposizione un apposito decreto-legge, risultando quindi inopportuno estendervi l'oggetto del provvedimento in esame. Quanto alla situazione di crisi della Croce rossa, evidenzia come vi sia un problema di pagamenti che rende la materia analoga a quella del decreto in esame.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) ritiene che anche il tema del salvataggio della Croce rossa sia estraneo alla materia del provvedimento in esame, richiedendosi pertanto anche in questo caso uno specifico decreto-legge.

  Rocco PALESE (PdL) sottolinea come i temi in questione richiedano un'approfondita riflessione anche ai fini del giudizio di ammissibilità delle relative proposte emendative. Con specifico riferimento al tema della Croce rossa, ritiene che si debba verificare come sia stato possibile arrivare all'attuale situazione e che non si possa consentire un fallimento della stessa.

  Laura CASTELLI (M5S) non ritiene opportuno che si inseriscano materie estranee ed eterogenee nel provvedimento in oggetto, ritenendo preferibile rinviare l'esame dei temi in questione alle sedi opportune.

  Luigi BOBBA (PD) ritiene che l'interpretazione autentica contenuta nell'articolo aggiuntivo Vignali 10.04 sia particolarmente utile per garantire l'operatività dei sindaci nell'attuazione di interventi di pubblica utilità.

  Dario PARRINI (PD) condivide l'intervento del collega Bobba e ritiene che si debba evitare di mettere in difficoltà i sindaci, anche con riferimento al completamento di opere appaltate.

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  Marco CAUSI (PD), relatore, dichiara la disponibilità dei relatori a ritirare l'emendamento 3.37, chiedendo ai presentatori originari di presentare un analogo ordine del giorno. Ritiene che sulle ulteriori questioni sia necessario un supplemento di riflessione da condurre insieme alla Commissione.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che occorra scindere il tema delle regole dai contenuti.
  Ricorda infatti che la Commissione ha deciso che sarebbe stato ampliato l'ambito di ammissibilità degli emendamenti anche a proposte non direttamente attinenti alla materia del decreto-legge solo in caso di accordo generale.
  Per quanto riguarda l'emendamento relativo alla Croce Rossa, osserva che le difficoltà in cui si imbatte derivano ugualmente dai ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione, a cui il Parlamento è chiamato a dare una risposta. Osserva peraltro che è facoltà di ciascun deputato assumersi pubblicamente la responsabilità di una posizione contraria sul punto specifico.
  Ricorda infine che la Commissione è chiamata a votare il mandato al relatore entro le ore 15, al fine di rispettare il calendario dei lavori definito dalla Conferenza dei presidenti di gruppo.

  Giulio MARCON (SEL) accoglie l'invito ad una ulteriore riflessione sull'articolo aggiuntivo Vignali 10.04, specialmente dopo aver ascoltato le riflessioni dei colleghi.
  Sull'emendamento relativo alla Croce Rossa, invece, ribadisce la posizione del suo gruppo, data l'evidenza dell'estraneità di materia e la possibilità del Governo di adottare rapidamente un decreto-legge in materia, senza stravolgere quello in esame con materie che, per esempio, sono meno urgenti di quello della cassa integrazione. Osserva infine che l'urgenza in materia di Croce Rossa è stata evidenziata solo nella giornata di ieri mentre, se vi fosse stata veramente urgenza, la questione sarebbe stata posta molto prima.

  Laura CASTELLI (M5S) invita il presidente della Commissione a scegliere un metodo di valutazione dell'ammissibilità e a portarlo avanti coerentemente.

  Francesco BOCCIA, presidente, manifesta la sua difficoltà a comprendere la critica avanzata dalla deputata Castelli, dal momento che si è espressamente deciso di derogare ai criteri di ammissibilità solo in presenza di un accordo unanime tra i gruppi.

  Andrea ROMANO (SCpI) concordando con quanto esposto dal collega Tabacci in merito all'emendamento relativo alla Croce Rossa, preannuncia che il suo gruppo si asterrà rispetto alle valutazioni circa la sua ammissibilità, essendovi altri argomenti meritevoli che non rientrano nel provvedimento.

  Marco CAUSI, relatore, anche a nome del collega Bernardo esprime il parere sugli emendamenti accantonati riferiti all'articolo 1 del decreto-legge. Rileva che gli identici Borghesi 1.120 e Carfagna 1.85 e Marchi 1.112 sono assorbiti tecnicamente dall'emendamento dei relatori 1.179 (Nuova formulazione). Segnala che l'emendamento dei relatori 1.178 è ritirato. Esprime parere favorevole sull'emendamento Moscatt 1.114, a condizione che ne sia modificata la copertura finanziaria; invita l'onorevole Pisano a ritirare l'emendamento a sua prima firma 1.160 e l'onorevole Marcon a ritirare il subemendamento 0.1.181.1. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 1.181; rileva che gli identici emendamenti Valiante 1.6 e Valentini 1.35 risultano essere assorbiti dall'emendamento 1.182 dei relatori. Esprime parere favorevole sull'emendamento Rughetti 1.20. Invita l'onorevole Calabria a ritirare l'emendamento a sua prima firma 1.65, l'onorevole Rughetti a ritirare l'emendamento a sua prima firma 1.140 e l'onorevole Di Salvo a ritirare l'emendamento a sua prima firma 1.2. Invita, quindi, gli onorevoli Vignali, Marchi e Matarrese a ritirare gli identici emendamenti 1.95, 1.104 e 1.168. Esprime Pag. 6parere favorevole sul subemendamento Guerra 0.1.182.1. Invita l'onorevole Rughetti a ritirare il subemendamento a sua prima firma 0.1.182.2 e l'onorevole Castelli a ritirare il subemendamento a sua prima firma 0.1.182.3. Chiede, tuttavia, di accantonare l'esame dell'emendamento 1.182 al fine di individuare una diversa copertura finanziaria. Invita i primi firmatari a ritirare i seguenti emendamenti: Carfagna 1.162, Marchi 1.151, gli identici Borghesi 1.9, Borghi 1.23, Calabria 1.98 e Sorial 1.175, gli identici Calabria 1.59 e 1.96, Marchi 1.150 e Borghesi 1.8, nonché Borghesi 1.19.
  Fa quindi presente che se lo scopo del subemendamento Rughetti 0.1.182.2 era quello di facilitare i piccoli e piccolissimi comuni meno coinvolti dalla questione dei pagamenti dei debiti pregressi, qualora si riscontrasse una eccessiva estensione, si potrebbe valutare una perimetrazione dell'intervento ai comuni con popolazione inferiore a 5 mila abitanti.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, esprime parere conforme a quello espresso dal relatore.
  In relazione poi all'osservazione relativa agli identici emendamenti Borghesi 1.9 e Borghesi 1.23, fa presente che la dizione «dissesto» è superflua in quanto la gestione ordinaria è compresa sicuramente nel piano dei pagamenti che il Governo sta varando.

  La Commissione approva quindi l'emendamento Moscatt 1.114 (Nuova formulazione) (vedi allegato 3).

  Francesco BOCCIA, presidente, chiede ai presentatori dell'emendamento Pisano 1.160 se accolgono l'invito al ritiro formulato dai relatori e dal Governo.

  Girolamo PISANO (M5S), non accoglie l'invito al ritiro ed insiste per la votazione del suo emendamento che consente di non operare una discriminazione sulla base dell'appartenenza ad ente più o meno virtuoso, preferendo il criterio cronologico nazionale puro, che, tra l'altro, avrebbe anche il vantaggio di non esporre la pubblica amministrazione a successivi ricorsi.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Pisano 1.160.

  Giulio MARCON (SEL) chiede chiarimenti sul parere negativo formulato con riferimento al suo subemendamento 0.1.181.1.

  Marco CAUSI (PD), relatore, fa presente che si tratta di problemi relativi alla copertura finanziaria.

  Angelo RUGHETTI (PD) osserva che se fosse accolto si escluderebbero dal computo tutti i pagamenti effettuati dal 2 gennaio all'8 aprile, e le aziende non prenderebbero soldi.

  La Commissione respinge quindi il subemendamento Marcon 0.1.181.1 ed approva gli emendamenti 1.181 dei relatori e Rughetti 1.20.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori non insistono per la votazione degli identici emendamenti Calabria 1.65 e Rughetti 1.140 e i presentatori dell'emendamento Di Salvo 1.2 insistono perché sia messo in votazione.

  La Commissione respinge quindi l'emendamento Di Salvo 1.2.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori non insistono gli identici emendamenti Vignali 1.95, Marchi 1.104 e Matarrese 1.168.

  La Commissione approva quindi il subemendamento Guerra 0.1.182.1 e accantona il subemendamento Rughetti 0.1.182.2.

  Laura CASTELLI (M5S) con riferimento al suo subemendamento 0.1.182.3, ritiene che esso affronti il problema dell'assurdo inserimento dell'accisa e la destinazione delle maggiori entrate al fondo di garanzia di cui all'articolo 2, comma Pag. 7100 lettera a) della legge 662/1996, a tutela delle piccole e medie imprese.

  Maino MARCHI (PD) invita ad accantonare l'esame del subemendamento e dell'emendamento 1.182 dei relatori, in attesa della copertura finanziaria di tale ultima proposta.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA fa presente che il Governo è impegnato a reperire l'idonea copertura.

  Laura CASTELLI (M5S), chiede l'accantonamento del suo subemendamento.

  La Commissione delibera di accantonare il subemendamento Castelli 0.1.182.3 e l'emendamento 1.182 dei relatori.

  Rocco PALESE (PdL), non insiste per la votazione dell'emendamento Carfagna 1.162, di cui è cofirmatario.

  Angelo RUGHETTI (PD), con riferimento all'emendamento Marchi 1.151, fa presente che non vi sono problemi di copertura finanziaria.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA precisa, come richiesto dal relatore, che le norme previste si intendono riferibili sia agli enti dissestati che a quelli in pre-dissesto.

  Marco CAUSI (PD), relatore, osserva inoltre che gli enti in pre-dissesto hanno fatto piani di ammortamento, mentre gli enti in dissesto, per quanto riguarda la gestione ordinaria, potrebbero procedere ad un nuovo piano di ammortamento.

  Maino MARCHI (PD) non insiste per la votazione del suo emendamento 1.151

  Stefano BORGHESI (LNA), non insiste per la votazione del suo emendamento 1.9.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i presentatori non insistono per la votazione degli emendamenti Borghi 1.23, Calabria 1.98, Sorial 1.175, Marchi 1.150, Calabria 1.59 e 1.96.

  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Borghesi 1.8 e 1.19.

  Francesco BOCCIA, presidente, invita il relatore a rendere il parere sulle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 2.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, con riferimento alle proposte emendative riferite all'articolo 2, esprime parere favorevole sull'emendamento Marchi 2.35 con la seguente riformulazione: «All'articolo 2, comma 6, dopo il primo periodo aggiungere il seguente: Limitatamente alla regione siciliana, il principio di cui al presente comma, si estende anche alle somme assegnate agli enti locali dalla Regione e accreditate sui conti correnti di tesoreria regionale». Rileva che gli identici emendamenti Calabria 2.25, Di Salvo 2.11, Borghesi 2.41 e Sorial 2.56, nonché l'emendamento Marchi 2.55 sarebbero assorbiti dall'emendamento 1.182 dei relatori.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme al relatore.

  Maino MARCHI (PD) accetta la riformulazione del suo emendamento 2.35, proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Marchi 2.35 (Nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che gli identici emendamenti Calabria 2.25, Di Salvo 2.11, Borghesi 2.41 e Sorial 2.56 e che l'emendamento Marchi 2.55 permangono accantonati in attesa della riformulazione dell'emendamento 1.182 dei relatori.

  Marco CAUSI (PD), relatore, passando ai pareri sulle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 3, fa presente che, essendo stato dichiarato inammissibile Pag. 8l'emendamento 3.37 dei relatori, sono da ritenersi inammissibili anche i subemendamenti Cariello 0.3.37.1 e 0.3.37.2. Raccomanda, quindi, approvazione dell'articolo aggiuntivo 3.03 dei relatori.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme al relatore.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 3.03 dei relatori.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, invita al ritiro il presentatore dell'emendamento Oliverio 5.1, facendo presente che su questo tema potrebbe essere presentato un ordine del giorno nel corso del successivo iter in Assemblea.

  Edoardo FANUCCI (PD), fa notare come l'emendamento 5.1, di cui è cofirmatario, sia volto a risolvere un problema reale, dal momento che la filiera ittica non riceve i dovuti pagamenti dal mese di agosto del 2012. Ritiene, pertanto, che occorra porre rimedio a una situazione di discriminazione venutasi a creare tra i vari settori produttivi, rilevando come alcuni di essi siano assolutamente svantaggiati sul piano della riscossione dei crediti.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA prospetta l'impegno da parte del Governo all'accoglimento di un eventuale ordine del giorno che dovesse essere presentato su questo tema, a condizione che avvenga il ritiro dell'emendamento Oliverio 5.1.

  Edoardo FANUCCI (PD), stante l'assicurazione da parte del rappresentante del Governo, non insiste per la votazione dell'emendamento Oliverio 5.1, di cui è cofirmatario.

  Marco CAUSI (PD), relatore, esprime il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 6, invitando al ritiro i presentatori degli emendamenti Vignali 6.16, Marchi 6.43, Mazziotti Di Celso 6.57, Marchi 6.37 e Abrignani 6.19, in quanto trattano tematiche che sono sostanzialmente riprese dagli identici emendamenti Calabria 7.18 e Marchi 7.28, sui quali sarà espresso parere favorevole. Raccomanda altresì l'approvazione dell'emendamento 6.67 dei relatori. Invita, poi, al ritiro i presentatori dei subemendamenti Galli 0.6.64.1 e Sorial 0.6.64.2. Raccomanda, inoltre, l'approvazione dell'emendamento 6.64 dei relatori, con una riformulazione volta a sopprimere le parole da: «o che abbiano comunque i requisiti richiesti dall'ordinamento dell'Unione europea, per la gestione in house», nonché dell'emendamento 6.65 dei relatori, con una riformulazione volta a coordinare tale proposta emendativa con gli identici emendamenti Galli 6.44 e Vignali 6.11, già approvati. In particolare, la riformulazione proposta prevede che al comma 11, dopo le parole: «previsti dal presente Capo» siano aggiunte le seguenti: «hanno natura non regolamentare e» e che, conseguentemente, sia soppresso il secondo periodo. Dopo aver fatto presente che l'emendamento 6.66 dei relatori risulta assorbito dall'emendamento Galli 6.44, già approvato, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 6.68 dei relatori. Esprime, infine, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Matarrese 6.01, identico agli articoli aggiuntivi Mariani 6.05 e Vignali 6.010, con la seguente riformulazione: «al capoverso comma 23-bis, sostituire le parole: 10 per cento con le seguenti: 15 per cento».

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme al relatore.

  Rocco PALESE (PdL) non insiste per la votazione dell'emendamento 6.16, di cui è cofirmatario.

  Maino MARCHI (PD) non insiste per la votazione del suo emendamento 6.43.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) esprime perplessità sull'invito al ritiro del suo emendamento 6.57, evidenziando come esso tragga origine da una problematica reale, concernente la penalizzazione dei crediti pro soluto nell'ambito dei pagamenti.

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  Girolamo PISANO (M5S), invita il relatore e il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere espresso sull'emendamento Mazziotti Di Celso 6.57.

  Maino MARCHI (PD), rilevando preliminarmente come tutti gli emendamenti presentati pongano questioni serie e intendano risolvere problematiche reali, ricorda tuttavia che la risoluzione unitaria presentata nell'ambito dell'esame della Relazione al Parlamento presentata, ai sensi dell'articolo 10-bis, comma 6, della legge n. 196 del 2009, approvata da tutti i gruppi parlamentari, prevedeva che nell'ordine dei pagamenti dovesse essere assicurata priorità alle imprese rispetto alle banche.

  Girolamo PISANO (M5S) rileva che l'emendamento Mazziotti Di Celso 6.57 affronta una questione tecnica, precisando l'applicazione delle disposizioni relative ai crediti ceduti.

  Andrea ROMANO (SCpI), con riferimento alla Relazione richiamata dal collega Marchi, fa presente che, se l'obiettivo generale è sicuramente quello di garantire priorità ai crediti vantati dalle imprese rispetto a quelli delle banche, ciò non esclude tuttavia che siano presentati emendamenti volti a specificare meglio le categorie in favore delle quali devono essere erogati i pagamenti.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime la preoccupazione che l'aggravarsi delle procedure finalizzate a favorire i pagamenti delle pubbliche amministrazione finisca con il comportare come conseguenza un ampliamento dei tempi, ciò che contrasta con l'esigenza di procedere con la massima celerità in questa materia.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) contesta l'osservazione per cui l'emendamento 6.57 comporterebbe un aggravio dal punto di vista procedurale, obiettando che, stante l'attuale formulazione del comma 8 dell'articolo 7 del decreto-legge in esame, l'Associazione bancaria italiana è tenuta comunque a comunicare al Ministero dell'economia e delle finanze una serie di dati ai fini della ricognizione dei debiti contratti dalle pubbliche amministrazioni.

  Marco CAUSI (PD), relatore, evidenzia come il tema oggetto dell'emendamento 6.57 sia stato ben presente nell'ambito del tavolo tecnico al quale hanno partecipato i relatori sul provvedimento in esame e il Governo. Precisa altresì che, secondo quanto previsto dalla risoluzione approvata a conclusione dell'esame della suddetta Relazione, la linea seguita è stata quella di assicurare priorità ai crediti non ceduti e ai crediti ceduti pro solvendo, ritenendo che prendere in considerazione anche i crediti ceduti pro soluto significherebbe dilatare i tempi previsti per l'erogazione dei pagamenti. Ricorda, inoltre, quanto anticipato in precedenza circa l'intenzione dei relatori di esprimere parere favorevole sugli identici emendamenti Calabria 7.18 e Marchi 7.28, che vertono sulla stessa materia.

  Laura CASTELLI (M5S) osserva che il tema trattato specificamente dall'emendamento 6.57 è sicuramente rilevante sotto il profilo della riattivazione del rapporto di fiducia tra imprese e banche e che, pertanto, merita di essere affrontato dalla Commissione.

  Andrea ROMANO (SCpI) chiede che l'emendamento Mazziotti Di Celso 6.57, di cui è cofirmatario, sia posto in votazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa notare che il tema affrontato dall'emendamento in questione sarà comunque trattato in sede di esame dell'articolo 7, rispetto al quale i relatori hanno raggiunto una posizione di chiarezza, decidendo di accogliere gli identici emendamenti Calabria 7.18 e Marchi 7.28.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) obietta che si tratta invece di problematiche differenti, rilevando in questa sede la discriminazione tra due situazioni analoghe dal punto di vista finanziario. A suo Pag. 10avviso, infatti, più che di cessione del credito pro solvendo e pro soluto sarebbe corretto parlare di cessione di crediti una tantum in contrapposizione ai crediti di lunga durata. Il punto nodale su cui concentrare l'attenzione, dunque, è costituito dalla continuità del rapporto da cui scaturisce il credito.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, con riferimento ai rilievi da ultimo formulati, ribadisce l'esigenza di procedere con la massima tempestività ai pagamenti dei debiti delle amministrazioni pubbliche, evitando di soffermarsi in questa sede sulle dinamiche connesse alla cessione pro solvendo e pro soluto.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che la distinzione tra crediti pro solvendo e pro soluto ai fini dei pagamenti ha assunto rilevanza ai fini dei pagamenti solo da qualche mese a questa parte.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) ribadisce che attraverso l'emendamento 6.57 si pone un problema reale, fatto presente con forza dal mondo delle imprese in quanto, stante l'attuale formulazione del testo del decreto-legge, l'impresa titolare di un credito derivante da una contratto di factoring, ad esempio, viene penalizzata per quanto riguarda l'erogazione del pagamento in suo favore.
  Ritiene, pertanto, indispensabile che il testo del decreto-legge sia modificato in questo punto, eventualmente anche in una forma più semplificata rispetto a quanto prevede il predetto emendamento 6.57.

  Marco CAUSI (PD), relatore, alla luce delle argomentazioni addotte a sostegno dell'emendamento Mazziotti Di Celso 6.57, tenuto altresì conto dell'esigenza di non allungare eccessivamente i tempi per il pagamento dei debiti, propone, quale soluzione di mediazione, di esprimere parere favorevole sull'emendamento Abrignani 6.19 purché venga ritirato l'emendamento Mazziotti Di Celso 6.57.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA si riserva di valutare la proposta avanzata da ultimo dal relatore Causi.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, concordando la soluzione di compromesso proposta dal collega Causi, ricorda che si tratta di un tema giù affrontato nei giorni precedenti, in sede di tavolo tecnico con il Governo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA precisa che le ragioni della riserva da parte del Governo rispetto alla soluzione avanzata dal relatore Causi sono connesse all'esigenza di prendere opportunamente in considerazione le conseguenze derivanti sull'impianto complessivo dall'approvazione dell'emendamento Abrignani 6.19.

  Laura CASTELLI (M5S) esprime il timore che si faccia riferimento all'esigenza di assicurare tempi brevi per escludere una discussione di merito su specifici temi, che non si intende affrontare.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA precisa che il riferimento alla necessità di garantire tempi celeri non riguarda la durata dell'esame parlamentare, ma l'effettivo pagamento ai creditori delle pubbliche amministrazioni. Sottolinea, infatti, che correttivi e possibili miglioramenti del testo rischiano di rallentare le procedure di pagamento già avviate. Ritiene, pertanto, che il Parlamento, qualora nella sua sovranità decida di intervenire su aspetti procedurali, dovrà assumersi espressamente la responsabilità di eventuali rallentamenti nei pagamenti.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) ritiene che sia necessario precisare meglio la graduazione dei pagamenti tra le diverse categorie di crediti ceduti. Escludendo, peraltro, che il riferimento a crediti ceduti a imprese di factoring ai sensi della legge n. 52 del 1991 comporterebbe ritardi procedurali, in quanto i dati relativi a tale categoria di cessione di credito sono agevolmente reperibili. Qualora il suo emendamento 6.57 non risultasse approvabile, si dichiara, pertanto, disponibile a considerare la soluzione prospettata nell'emendamento Abrignani 6.19.

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  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda come la distinzione tra cessioni pro soluto e pro solvendo dei debiti delle pubbliche amministrazioni è frutto della scelta compiuta lo scorso anno dal legislatore, che ha fatto riferimento anche a tale forma di cessione dei crediti in una fase nella quale sembrava che gli istituti bancari incontrassero difficoltà a proseguire nell'acquisizione di crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO (SCpI) sottolinea l'esigenza di non penalizzare quanti hanno acquisito crediti attraverso una cessione pro soluto.

  Francesco BOCCIA, presidente, sottolinea come non si possa non tenere conto della particolarità dell'esame del presente decreto, che contiene numerosi termini già scaduti o di prossima scadenza, ricordando come esso sia stato predisposto dal precedente Esecutivo e sia stato esaminato prima dalla Commissione speciale istituita ai sensi dell'articolo 22 del Regolamento della Camera e solo da ultimo dalla Commissione bilancio. Pone, quindi, in votazione l'emendamento Mazziotti Di Celso 6.57.

  La Commissione respinge l'emendamento Mazziotti Di Celso 6.57.

  Maino MARCHI (PD) non insiste per la votazione dell'emendamento 6.37, di cui è primo firmatario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA chiede di poter approfondire l'esame delle implicazioni dell'emendamento Abrignani 6.19.

  La Commissione, con distinte votazioni, delibera di accantonare l'emendamento Abrignani 6.19 e approva l'emendamento 6.67 dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che il subemendamento Giampaolo Galli 0.6.64.1 è stato ritirato dal presentatore.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) raccomanda l'approvazione del subemendamento 0.6.6.64.2, di cui è primo firmatario, sottolineando come sia necessario che il testo legislativo fissi criteri univoci per i pagamenti, riducendo incertezze interpretative e valutazioni discrezionali.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Sorial 0.6.64.2, approva gli emendamenti 6.64 (Nuova formulazione), 6.65, 6.68 e 6.69 dei relatori e delibera di accantonare gli identici articoli aggiuntivi Matarrese 6.01, Mariani 6.05 e Vignali 6.010.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 6.04, di cui è primo firmatario, osservando come vi sia il rischio di pagare imprese che si siano rese responsabili di gravi delitti contro l'ordine pubblico, come quelli relativi all'associazione mafiosa, alimentando in questo modo il circolo della criminalità organizzata.

  Marco CAUSI (PD), relatore, pur esprimendo la propria condivisione delle finalità dell'articolo aggiuntivo Sorial 6.04, ritiene che la proposta emendativa utilizzi strumenti giuridici inadeguati. Ricorda, infatti, che già sussistono nell'ordinamento specifici divieti di contrattare con la pubblica amministrazione per soggetti che abbiano commesso particolari categorie di reati. Per quanto attiene, invece, alla situazione di soggetti che avessero la possibilità di contrarre e per i quali sia sopravvenuta una condanna passata in giudicato, osserva che dovrebbe valutarsi con attenzione l'opportunità di escludere pagamenti per prestazioni e lavori comunque realizzati. Ritiene, peraltro, che sia estremamente complesso praticare lo scorporo, dai compensi contrattuali stabiliti, della quota riferita alle retribuzioni dei lavoratori.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA condivide la distinzione tra la ratio dell'articolo aggiuntivo Sorial 6.04, sicuramente apprezzabile, e gli strumenti giuridici Pag. 12utilizzati, osservando come il mancato pagamento per lavori comunque realizzati rischia di creare difficoltà sia ad imprese che molto spesso sono oggetto di confisca e di gestione commissariale sia alla catena di eventuali pagamenti sottostanti.

  Carla RUOCCO (M5S) osserva come si è molto dibattuto del tema della virtuosità degli enti locali, chiedendosi quali siano le ragioni che impediscono di distinguere tra imprese oneste e criminali.

  Maino MARCHI (PD) ritiene che la stesura dell'articolo aggiuntivo Sorial 6.04 presenti significative criticità, osservando come, al di là delle buone intenzioni dei presentatori, non sia opportuno realizzare in questa sede interventi di riforma, che potranno trovare migliore collocazione nell'ambito delle specifiche proposte di legge già elaborate al riguardo, che operano in continuità con la normativa vigente.

  Angelo RUGHETTI (PD) sottolinea che la contrarietà espressa con riferimento all'articolo aggiuntivo Sorial 6.04 non deve imputarsi ad una scarsa sensibilità ai temi relativi al contrasto alla criminalità organizzata, ma alla volontà di non approvare disposizioni difficilmente applicabili. Nel ricordare i vigenti limiti alla partecipazione alle gare di soggetti connessi alla criminalità organizzata, ritiene comunque che in presenza di lavori effettuati si debba comunque procedere al pagamento, anche al fine di escludere un doppio danno ai lavoratori e alle aziende fornitrici.

  Sergio BOCCADUTRI (SEL) sottolinea la vigenza di una normativa specifica relativa al divieto di contrarre per i soggetti condannati per le categorie di reato considerate nell'articolo aggiuntivo Sorial 6.04. Per quanto attiene invece a imprese che siano interessate da gestioni commissariali a seguito della loro confisca, ritiene che, piuttosto che escludere i pagamenti, si dovrebbe favorirne lo sblocco.

  Antonio LEONE (PdL), nell'annunciare il voto contrario del proprio gruppo sull'articolo aggiuntivo Sorial 6.04, evidenzia come tale orientamento non sia frutto di accondiscendenza rispetto alla criminalità organizzata, ma derivi dalla circostanza che la materia è già oggetto di specifica disciplina legislativa.

  Carla RUOCCO (M5S) ritiene che quanto si verifica in concreto dimostri la presenza di carenze normative.

  Antonio LEONE (PdL) osserva che eventuali criticità possono porsi anche in relazione ai tempi dell'azione giudiziaria e non soltanto per la presenza di lacune nella disciplina legislativa.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) dichiara la propria contrarietà all'articolo aggiuntivo Sorial 6.04, poiché ritiene che lo strumento attraverso il quali si intende intervenire sia inadeguato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ritiene che non sia opportuno votare contro l'articolo aggiuntivo in questione precludendo alla Commissione di ragionare su un tema tanto importante. Dichiara quindi la disponibilità del gruppo del MoVimento 5 Stelle a valutare una eventuale riformulazione della proposta emendativa.

  Francesco BOCCIA, presidente, rileva come la materia in questione possa, previo ritiro dell'articolo aggiuntivo, costituire eventualmente l'oggetto di un ordine del giorno condiviso.

  Angelo CAPODICASA (PD) ritiene che non sia necessario neanche un ordine del giorno posto che la materia è già adeguatamente disciplinata dall'ordinamento vigente. Si riferisce, in particolare, alla normativa sul certificato antimafia e alle procedure legate alla confisca dei beni appartenenti a soggetti collusi con le organizzazioni criminali.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) osserva come la normativa citata possa in concreto Pag. 13dimostrarsi inefficiente. Si riserva comunque di presentare un ordine del giorno in caso di reiezione dell'articolo aggiuntivo 6.04.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda come, in base all'articolo 88, comma 2, del Regolamento, non possano essere presentati ordini del giorno che riproducano emendamenti o articoli aggiuntivi respinti.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA dichiara la disponibilità ad accogliere un ordine del giorno formulato nel senso di invitare il Governo a prevedere criteri rigorosi ovvero ad adottare provvedimenti più incisivi per raggiungere la finalità che attualmente costituisce la ratio dell'articolo aggiuntivo 6.04.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) non insiste per la votazione dell'articolo aggiuntivo 6.04, auspicando che il Governo mantenga il proprio impegno.

  Francesco BOCCIA, presidente, auspica che il testo dell'eventuale ordine del giorno possa essere condiviso e, quindi, non la mera trasposizione del testo dell'articolo aggiuntivo ma il frutto di un dialogo e di un confronto con il Governo, che ha già descritto, in termini generali, quale formulazione sarebbe disposto ad accogliere.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) auspica che il confronto si possa estendere anche agli altri gruppi e conferma di non insistere per la votazione dell'articolo aggiuntivo 6.04, di cui è primo firmatario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA nel ribadire l'invito al ritiro dell'emendamento Abrignani 6.19, esprime parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Matarrese 6.01, Mariani 6.05 e Vignali 6.010, ove riformulati con la sostituzione, al capoverso, delle parole «10 per cento» con le seguenti: «15 per cento».

  Marco CAUSI (PD), relatore, anche a nome del correlatore, onorevole Bernardo, esprime parere conforme.

  Rocco PALESE (PdL) dichiara di non insistere per la votazione dell'emendamento 6.19, del quale è cofirmatario.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che i presentatori hanno accolto la proposta di riformulazione degli identici articoli aggiuntivi 6.01, 6.05 e 6.010.

  La Commissione approva gli identici articoli aggiuntivi Matarrese 6.01 (Nuova formulazione), Mariani 6.05 (Nuova formulazione) e Vignali 6.010 (Nuova formulazione).

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, passando all'esame delle proposte emendative accantonate riferite all'articolo 7, anche a nome del correlatore, onorevole Causi, invita al ritiro degli identici emendamenti Marchi 7.38, Vignali 7.13 e Matarrese 7.46, segnalando come la questione sia ripresa dall'emendamento 9.50 dei relatori; esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Marchi 7.30 e Tabacci 7.45, ove riformulati prevedendo al comma 9, in fine, le seguenti parole: «ovvero può prevedere l'effettuazione di operazioni finanziarie finalizzate all'estinzione di debiti certi, liquidi ed esigibili delle pubbliche amministrazioni». Invita al ritiro dell'emendamento Sorial 7.44, degli identici subemendamenti Giampaolo Galli 0.7.52.1 e Palese 0.7.51.2, del subemendamento Zanetti 0.7.51.5, degli identici subemendamenti Giampaolo Galli 0.7.51.4 e Palese 0.7.51.7; esprime parere favorevole sull'emendamento 7.51 dei relatori; invita al ritiro degli identici emendamenti Vignali 7.7 e Giampaolo Galli 7.36, dell'emendamento Borghesi 7.26 e degli identici emendamenti Bobba 7.23 e Vignali 7.22; esprime parere favorevole sugli emendamenti Calabria 7.18 e Marchi 7.28; invita al ritiro dell'emendamento Buttiglione 7.48; esprime parere favorevole sull'emendamento 7.50 dei relatori.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme ai relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che non insistono per la votazione i presentatori Pag. 14degli identici emendamenti 7.38, 7.13 e 7.46, degli identici subemendamenti 0.7.51.1 e 0.7.51.2, degli identici subemendamenti 0.7.51.4 e 0.7.51.7, del subemendamento 0.7.51.8, degli identici emendamenti 7.7 e 7.36, degli identici emendamenti 7.23 e 7.22 e dell'emendamento 7.48
  Avverte inoltre che i presentatori degli emendamenti 7.30 e 7.45 hanno accolto le proposte di riformulazione.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Marchi 7.30 (Nuova formulazione) e Tabacci 7.45 (Nuova formulazione).

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Sorial 7.44 è assorbito è assorbito dall'approvazione della nuova formulazione dei due identici emendamenti Marchi 7.30 e Tabacci 7.45.

  Andrea ROMANO (SCpI) chiede chiarimenti sull'invito al ritiro del subemendamento Zanetti 0.7.51.5.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, precisa che si vuole evitare un appesantimento delle procedure a carico degli enti locali, con la previsione di ulteriori scadenze temporali.

  Andrea ROMANO (SCpI) non insiste per la votazione del subemendamento Zanetti 0.7.51.5.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 7.51 dei relatori, respinge l'emendamento Borghesi 7.26, approva gli identici emendamenti Calabria 7.18 e Marchi 7.28, nonché l'emendamento 7.50 dei relatori.

  Marco CAUSI (PD), relatore, anche a nome del correlatore, onorevole Bernardo, invita al ritiro dell'emendamento Cancelleri 8.7 e dell'articolo aggiuntivo Gutgeld 8.02, sostanzialmente assorbito dagli identici emendamenti 7.30 e 7.45 precedentemente approvati.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere conforme.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) illustra l'emendamento Cancelleri 8.7, volto ad estendere agli avvocati e ai commercialisti il novero dei soggetti che effettuano le autenticazioni di cui al comma 2 dell'articolo 8, con modalità che consentano di non aumentare i costi.

  Marco CAUSI (PD), relatore, ricorda come nel corso del dibattito fosse già emersa una posizione propensa alla riduzione dei soggetti in questione, eliminando anche i notai, in modo che ciascuna amministrazione potesse certificare i propri debiti senza spese. Ci si è poi orientati verso il mantenimento del testo dell'articolo 8.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) ritiene che si debba restringere la platea dei soggetti certificatori.

  Fabio MELILLI (PD) rileva come la formulazione dell'articolo 8, comma 2, possa far sorgere conflitti tra segretari comunali e notai.

  Marco CAUSI (PD), relatore, manifesta disponibilità ad accogliere una proposta emendativa nella direzione proposta dal collega Melilli.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ritira l'emendamento 8.7, volto anche a calmierare i prezzi, sempre rivisti al rialzo, delle autenticazioni, auspica che il suo contenuto possa essere trasfuso in una proposta più puntuale, tenendo conto anche delle indicazioni fornite dal collega Melilli.

  Rocco PALESE (PdL) ritiene che si possa procedere in modo analogo a quanto previsto in generale per analoghi tipi di atti.

  La Commissione delibera di accantonare l'esame dell'emendamento Cancelleri 8.7.

Pag. 15

  Maino MARCHI (PD), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Gutgeld 8.02, prende atto che esso dovrebbe essere considerato assorbito, trattando sempre della Cassa depositi e prestiti.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI concorda sul punto con l'onorevole Marchi.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, intervenendo per rendere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 9, invita al ritiro del subemendamento Palese 0.9.50.1, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 9.50 dei relatori.
  Esprime quindi parere favorevole sugli identici subemendamenti Bobba 0.9.49.1 e Palese 0.9.49.4. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento 9.49 dei relatori e dell'emendamento 9.48 dei relatori. Chiede quindi di accantonare l'emendamento Marcon 9.3, in attesa della verifica della congruità dei termini in esso indicati.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Rocco PALESE (PdL) non insiste per la votazione del suo subemendamento 0.9.50.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento 9.50 dei relatori, gli identici subemendamenti Bobba 0.9.49.1 e Palese 0.9.49.4, nonché gli emendamenti dei relatori 9.49 e 9. 48.

  Giulio MARCON (SEL), con riferimento al suo emendamento 9.3, ritiene che la valutazione potrebbe essere riconsiderata qualora l'emendamento preveda un termine più realistico di quello del 15 maggio.

  Francesco BOCCIA, presidente, propone di sostituire la data del 15 maggio con quella del 30 giugno.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, concorda.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Marcon 9.3, nel testo da ultimo riformulato.

  Francesco BOCCIA, presidente, sospende la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.45, riprende alle 15.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, presenta una nuova formulazione dell'emendamento 1.182.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che il subemendamento 0.1.182.3 sarebbe assorbito dall'eventuale approvazione della nuova formulazione dell'emendamento 1.182 dei relatori.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Melilli 10.83, a condizione che il comma 1 sia sostituito con il seguente: «1. Al decreto-legge 6 luglio 2012, n. 135, all'articolo 16, comma 7 sono apportate le seguenti modifiche: a) al secondo periodo, le parole: «31 gennaio 2013» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre di ciascun anno precedente a quello di riferimento»; b) dopo il terzo periodo, è aggiunto il seguente: «Per gli anni 2013 e 2014, in deroga a quanto previsto dal periodo precedente, in caso di mancata deliberazione della Conferenza Stato-città ed autonomie locali, le riduzioni da imputare a ciascuna provincia sono determinate in proporzione alle spese desunte dal SIOPE sostenute nel 2011 per acquisto di beni e servizi con l'esclusione di quelle relative alle spese per formazione professionale, per trasporto pubblico locale, per la raccolta di rifiuti solidi urbani e per servizi socialmente utili finanziati dallo Stato.». Pag. 16
  Invita, quindi, al ritiro dell'emendamento Di Salvo 10.18, degli identici emendamenti Sorial 10.113 e Buttiglione 10.123, nonché dell'emendamento Plangger 10.7. Esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Vignali 10.04, ove i gruppi confermino la valutazione favorevole in ordine alla sua ammissibilità. Invita al ritiro dell'emendamento Barbanti 12.14, del subemendamento Caso 0.12.18.1, dei subemendamenti riammessi. Raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 12.18 e invita al ritiro degli emendamenti Borghesi 12.11, Sorial 12.15, Mazziotti Di Celso 12.16 e degli identici emendamenti Peluffo 12.7 e Vignali 12.4.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Maino MARCHI (PD), chiede ai relatori se nel disposto dell'emendamento Melilli 10.83 sarebbe opportuno anche fare riferimento ai fondi europei.

  Fabio MELILLI (PD), raccomandando l'approvazione del suo emendamento 10.83, manifesta sorpresa per il fatto che siano stati decisi dei tagli di risorse finanziarie specifici per ciascun ente territoriale, alterando così anche il relativo dibattito nella Conferenza Stato-città e autonomie locali. Ricorda, tra l'altro, come sia in corso di discussione un ricorso dinanzi al giudice amministrativo e che la formazione professionale risulta finanziata per l'80 per cento da fondi europei.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) osserva come la riformulazione dell'emendamento Melilli 10.83 presentato dai relatori costituisce in realtà una nuova norma, che dovrebbe essere presentata come nuovo emendamento da parte dei relatori, in ragione della novità del suo contenuto.

  Marco CAUSI (PD), relatore, concorda con le considerazioni del collega Tabacci e presenta quindi il nuovo emendamento 10.131 dei relatori.

  Francesco BOCCIA, presidente, prende atto che i gruppi hanno rinunciato alla facoltà di subemendare l'emendamento 10.131 dei relatori.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI esprime parere favorevole sull'emendamento 10.131 presentato dai relatori.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) manifestando la sua fiducia nei confronti dei relatori, preannuncia il suo voto favorevole sull'emendamento 10.131.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) chiede di chiarire quali sono i servizi socialmente utili che vengono finanziati dallo Stato.

  Marco CAUSI (PD), relatore, rispondendo all'onorevole Sorial, ricorda come le province esercitano funzioni in tale ambito di volta in volta delegate dalle regioni, con un contenuto quindi molto diverso.

  Rocco PALESE (PdL) ritiene che sul piano tecnico ci potranno essere delle difficoltà a considerare anche i fondi europei, benché lo ritenga giusto. Riterrebbe più corretto che i relativi criteri venissero definiti in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali.

  Marco CAUSI (PD), relatore, ricorda come il processo di riduzione della spesa pubblica che è stato intrapreso è stato basato dapprima sui tagli lineari e, quindi, in proporzione alle spese desunte dal SIOPE. Confida, pertanto, che i criteri si possano via via sempre più perfezionare.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI rileva che la questione dibattuta è oggetto di un preciso accordo tra il Governo e l'UPI. Precisa che, allo stato degli atti, non risulta possibile identificare la tipologia di spese richiamate nei precedenti interventi.

  La Commissione approva l'emendamento dei relatori 10.131.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che i presentatori non insistono per Pag. 17la votazione dell'emendamento Di Salvo 10.118 e degli identici emendamenti Sorial 10.113 e Buttiglione 10.123.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) illustra i contenuti dell'emendamento 10.7 a sua firma, che ritiene particolarmente utile al fine di valorizzare la specificità della disciplina in vigore nelle regioni a statuto speciale. Avanza, pertanto, riserve rispetto alla richiesta dei relatori di ritirare l'emendamento a sua firma.

  Marco CAUSI (PD), relatore, pur apprezzando il merito della proposta emendativa, ritiene opportuno confermare l'invito al ritiro della medesima. Fa notare che in taluni territori l'attuale tecnologia in uso per il sistema di raccolta dei rifiuti determina la presenza di una tariffa puntuale; ulteriori modifiche alla disciplina, rileva, andrebbero affrontate in una sede diversa.

  Albrecht PLANGGER (Misto-Min.Ling.) dichiara di non insistere per la votazione dell'emendamento 10.7 a sua firma, formulando l'auspicio che i contenuti del medesimo possano essere recepiti in un ordine del giorno per l'Assemblea.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che i gruppi hanno concordato sull'ammissibilità dell'articolo Vignali 10.04.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Vignali 10.04.

  Ettore ROSATO (PD) richiama l'attenzione sul tema della trasmissione dei dati dei comuni mediante la procedura di registrazione delle amministrazioni comunali nel portale della Ragioneria di Stato; fa notare, al riguardo, che il sistema delineato risulta non praticabile per le regioni a statuto speciale. Ravvisa, quindi, la necessità che si preveda un'apposita deroga per tale ipotesi al fine di evitare il contenzioso che ne potrebbe seguire.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, comprende le ragioni avanzate dal deputato Rosato e ritiene che debba essere trovata una soluzione.

  Ettore ROSATO (PD) fa notare che la previsione di una specifica deroga alla procedura per le regioni a statuto speciale non comporterebbe alcun onere aggiuntivo.

  Francesco BOCCIA, presidente, sottolinea che un'eventuale modifica alla disciplina potrebbe essere delineata solo attraverso un emendamento da presentare in sede di Comitato dei nove.

  Marco CAUSI (PD), relatore, evidenzia che il Governo aveva rilevato che la centralizzazione presso le regioni della procedura di trasmissione dei dati dei comuni rende complicata l'attuazione della disciplina. Ritiene pertanto necessario che il Governo fornisca ulteriori elementi informativi in ordine alla richiesta avanzata dal deputato Rosato.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) illustra i contenuti dell'emendamento Barbanti 12.14 e ne raccomanda l'approvazione.

  Marco CAUSI (PD), relatore, fa notare che l'emendamento in oggetto sarebbe parzialmente assorbito dall'emendamento dei relatori 12.18, che intende salvaguardare i comparti della istruzione e della ricerca.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) sottolinea che l'emendamento Barbanti 12.14 afferisce a questioni ben più specifiche rispetto all'emendamento dei relatori 12.18.

  Maurizio BERNARDO (PdL), relatore, rammenta che la questione è già stata trattata in ordine ad altri profili di intervento, su cui si era registrato un pieno accordo in Commissione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) fa notare che l'emendamento Barbanti 12.14 appare nei contenuti più ampio rispetto all'emendamento dei relatori 12.18, che riguarda Pag. 18profili puntuali di riduzione di spesa rispetto a taluni Dicasteri.

  Francesco BOCCIA, presidente, precisa che, pur sussistendo parziali sovrapposizioni, l'emendamento Barbanti 12.14 può comunque essere oggetto di valutazione.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) rileva che l'emendamento Barbanti 12.14 impone un approfondimento ulteriore in ordine alla tipologia delle spese correnti rispetto alle quali procedere ai tagli lineari.

  La Commissione respinge l'emendamento Barbanti 12.14.

  Daniele PESCO (M5S), nel raccomandare l'approvazione del subemendamento Caso 0.12.18.1, avanza rilievi critici in ordine agli interventi previsti per l'Expo di Milano e sostiene che sia indispensabile procedere a riduzioni di spesa non marginali in merito a tale iniziativa.

  Barbara SALTAMARTINI (PdL) fa notare che sulla iniziativa dell'Expo si gioca la credibilità internazionale dell'Italia. Sottolinea che in una fase di recessione quale quella attuale tale iniziativa rappresenti senza dubbio un utile volano per l'occupazione e la crescita economica. A nome del suo gruppo, dichiara di essere contraria al subemendamento Caso 0.12.18.1.

  Bruno TABACCI (Misto-CD) ricorda che l'Italia ha assunto un rilevante impegno internazionale in ordine all'attuazione di Expo Milano e sarebbe quindi deleterio per l'immagine dell'intero Paese un passo indietro rispetto ad una scelta che è stata fatta nell'interesse dell'Italia e non della sola Lombardia. Ritiene pertanto mistificatori e del tutto retorici gli appelli ad un ridimensionamento di tale iniziativa, che porterà certamente opportunità di occupazione e di crescita.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene non opportuno affrontare in tale sede un dibattito sulla legittimità dell'iniziativa Expo di Milano, anche considerati i tempi ristretti per la conclusione dell'esame del provvedimento.

  Roberto FICO (M5S) ritiene l'Expo di Milano una iniziativa miope e provinciale ed ancorata ad un modello di sviluppo inadeguato e che andrebbe prontamente superato. Nel rammentare gli interventi connessi alle Olimpiadi di Torino e ai Mondiali di calcio di Roma che hanno prodotto esclusivamente debiti nei bilanci pubblici e «cattedrali nel deserto», reputa necessario attuare congrui tagli alle spese per le iniziative connesse ad Expo di Milano. Auspica quindi l'affermazione di un nuovo sistema di sviluppo del territorio che superi la previsione di tali eventi, che assorbono ingenti risorse sottraendole ad altri settori ben più meritevoli per la cittadinanza.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) evidenzia che si delineano talune incongruenze in ordine ai dati su Expo di Milano; in particolare, rileva la mancanza, nell'allegato, di elementi informativi in ordine alla riduzione dei tagli alle infrastrutture. Precisa poi che rispetto alle iniziative dell'EXPO si registra un taglio di 12 milioni di euro riguardante la competitività e lo sviluppo delle imprese. Fa notare, tuttavia, che rispetto ad altri comparti strategici come il lavoro e la salute si delinea una minore riduzione dei tagli alle spese preventivati; il che appare del tutto incongruo ed ingiusto.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI conferma il parere contrario del Governo sul subemendamento Caso 0.12.18.1.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Caso 0.12.18.1 e Sorial 0.12.18.2.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) illustra il subemendamento 0.12.18.3, di cui è primo firmatario, chiarendo che la finalità dei subemendamenti presentati è quella di assicurare che le risorse attivate dal provvedimento siano destinate effettivamente Pag. 19al sostegno dell'economia reale. In questa ottica, ritiene che non si tratti tanto di discutere circa la realizzazione dell'Expo di Milano nel 2015, quanto di garantire risorse adeguate a politiche di particolare rilievo, quali quelle relative al lavoro e alla tutela della salute.

  Maino MARCHI (PD) sottolinea come i relatori, con l'accordo del Governo, abbiano compiuto due precise scelte nell'ambito dell'esame dell'articolo 12, escludendo in primo luogo tagli alla scuola, alla formazione e alla ricerca e prevedendo, poi, la salvaguardia delle risorse destinate al finanziamento dell'Expo di Milano, considerando gli impegni internazionali assunti dal nostro Paese a questo riguardo. Nel condividere questa scelta, ritiene che si debba proseguire sulla strada già intrapresa.

  La Commissione respinge il subemendamento Sorial 0.12.18.3.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) ricorda come l'unica vera avversaria della città di Milano per la celebrazione dell'Esposizione universale del 2015 sia stata la città turca di Smirne e come già si stiano riscontrando in sede di consuntivo spese per la preparazione dell'evento ben più alte di quelle preventivate, segnalando anche le indagini della magistratura su possibili turbative d'asta. Ritiene, pertanto, ingiustificato incidere su somme destinate alla tutela della salute per garantire gli stanziamenti destinati all'Expo, rilevando altresì che non si dovrebbe verificare la paventata perdita di credibilità per il nostro Paese. Osserva, infatti, che la credibilità di un Paese non deriva tanto dalla realizzazione di una esposizione universale, quanto piuttosto dalla circostanza che lo Stato è in grado di assicurare il benessere dei propri cittadini.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Sorial 0.12.18.4, approva l'emendamento 12.18 dei relatori e respinge gli emendamenti Borghesi 12.11 e Sorial 12.15.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che gli identici emendamenti Peluffo 12.7 e Vignali 12.4 devono intendersi assorbiti a seguito dell'approvazione dell'emendamento 12.18 dei relatori.

  Andrea ROMANO chiede ai relatori di chiarire le ragioni dell'invito al ritiro formulato con riferimento all'emendamento Mazziotti Di Celso 12.16.

  Marco CAUSI (PD), relatore, nel richiamare le scelte compiute dal provvedimento circa la destinazione di eventuali somme residue, evidenza che, sulla base dei primi dati disponibili, la presenza di somme residue appare altamente improbabile.

  Andrea ROMANO prende atto dei chiarimenti forniti dal relatore non insiste per la votazione dell'emendamento Mazziotti Di Celso 12.16.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento Speranza Dis 1.1 deve intendersi assorbito a seguito dell'approvazione degli emendamenti Marchi 7.30 (Nuova formulazione) e Tabacci 7.45 (Nuova formulazione). Avverte, quindi, che si passerà all'esame dell'emendamento 1.182 (nuova formulazione) e dei residui subemendamenti ad esso riferiti.

  Angelo RUGHETTI (PD) invita i relatori e il rappresentante del Governo a considerare che l'inserimento al comma 124 dell'articolo 1 della legge di stabilità per il 2013 di un vincolo degli spazi finanziari ceduti al pagamenti di obbligazioni in conto capitale sussistenti alla data del 31 dicembre 2012 non appare ragionevole, tenendo in considerazione che alcuni spazi erano già previsti dalla legge di stabilità e che è disposto un ampliamento degli spazi anche nel 2014.

  Il sottosegretario Alberto GIORGETTI si dichiara disponibile ad un ulteriore approfondimento della questione in vista della riunione del Comitato dei nove.

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  Mauro GUERRA (PD) evidenzia che la legge di stabilità per il 2013 già prevedeva la cessione di spazi finanziari da parte delle regioni e, pertanto, la finalizzazione prevista dall'emendamento 1.182 (Nuova formulazione) dovrebbe riferirsi solo agli spazi finanziari aggiuntivi.

  Luigi BOBBA (PD) sottolinea come si debba considerare anche la circostanza che per i comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti si tratta della prima applicazione del patto di stabilità interno.

  Angelo RUGHETTI (PD) non insiste per la votazione del suo subemendamento 0.1.182 (Nuova formulazione).2.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge il subemendamento Castelli 0.1.182 (Nuova formulazione).3 e approva gli emendamenti 1.182 (Nuova formulazione), 6.70 e 8.8 dei relatori. Approva quindi la proposta di correzioni di forma presentata dai relatori (vedi allegato 2).

  Francesco BOCCIA, presidente, essendosi concluso l'esame delle proposte emendative segnalate, degli emendamenti dei relatori e dei relativi subemendamenti, avverte che tutte le proposte emendative presentate e non poste in votazione devono considerarsi respinte al fine di consentirne la presentazione in Assemblea. Propone, quindi, di conferire ai relatori Bernardo e Causi il compito di riferire favorevolmente sul testo del provvedimento, così come risultante dall'esame in sede referente.

  Girgis Giorgio SORIAL (M5S) osserva che, nonostante gli sforzi compiuti per migliorare il testo iniziale del decreto, che a suo avviso presentava lacune assai gravi, permangono ancora notevoli elementi di incertezza, che lasciano aperti spazi a interpretazioni discordi. Ritiene, infatti, che non siano state affrontate alcune delle principali criticità, sottolineando come sia mancata un'attenzione sufficiente per il contenuto di molte delle proposte emendative presentate. Auspica, quindi, che nel futuro sia garantito un maggiore spazio per la discussione nell'ambito della Commissione, al fine di migliorare la qualità dei testi normativi approvati.

  Rocco PALESE (PdL) sottolinea come la Commissione abbia fatto un lavoro di qualità e dichiara quindi di non condividere le argomentazioni addotte dall'onorevole Sorial, ricordando come molte delle istanze portate dal gruppo del MoVimento 5 Stelle abbiano rappresentato un arricchimento e siano poi state condivise dai relatori e dalla Commissione. Evidenzia quindi come il provvedimento non potesse essere considerato un decreto omnibus, ma caratterizzato da un contenuto ben definito, rilevando quindi l'impossibilità di affrontare tutte le questioni poste. Ricorda inoltre come l'iter del provvedimento era iniziato in Commissione speciale, con lo svolgimento di un'ampia attività istruttoria, mentre alla Commissione spettava il compito non semplice di licenziare in tempi rapidi un testo il più possibile condiviso con senso di responsabilità verso i legittimi interessi degli imprenditori. Nell'annunciare il voto favorevole del suo gruppo sul mandato ai relatori auspica che il provvedimento possa sortire i risultati attesi e che l'Assemblea possa procedere in tempi rapidi alla sua approvazione in questo ramo del Parlamento.

  Maino MARCHI (PD), nell'esprimere un ringraziamento particolare ai relatori e ai rappresentanti del Governo che si sono succeduti nell'esame del provvedimento, osserva come sia stato svolto un lavoro particolarmente significativo conciliando l'esigenza di una veloce approvazione del testo, confermando le procedure già previste, con quella di apportare al medesimo i necessari miglioramenti. Ricorda in proposito gli equilibri raggiunti positivamente soprattutto in materia di patto verticale, di riconoscimento di spazi anche per i comuni più virtuosi, in favore dei piccoli comuni, nonché i passi avanti in tema di compensazioni, DURC e cessione pro soluto e pro solvendo. Rileva come è stato Pag. 21fatto il possibile, anche se permane qualche incertezza sulle coperture per gli anni successivi al 2014, sulle quali sarà possibile ritornare in seguito. Sottolinea comunque come, pur in presenza di un ulteriore taglio lineare per i ministeri, vi sia il segnale molto importante dell'esclusione della scuola e della ricerca, che non possono, a suo avviso, sopportare ulteriori riduzioni. Evidenzia il positivo confronto tra tutte le forze politiche ed annuncia quindi il voto favorevole sul conferimento dei mandato ai relatori.

  Andrea ROMANO (SCpI) esprime soddisfazione per il lavoro svolto in Commissione, sottolineando anche la continuità con l'azione del Governo Monti non solo sotto il profilo metodologico, ma anche per la ricerca concreta di soluzioni positive e condivise su temi importanti. Ricorda come l'oggetto principale del provvedimento sia quello di garantire il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione verso le imprese ed esprime quindi una particolare soddisfazione per l'obbligo di utilizzare le procedure elettroniche di certificazione, per l'impianto sanzionatorio previsto per i soggetti inadempienti e per l'introduzione di un monitoraggio che consentirà di tenere sotto controllo la situazione debitoria effettiva. Considerando il provvedimento un primo passo utile, annuncia il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento del mandato ai relatori.

  Giulio MARCON (SEL), nell'associarsi al ringraziamento espresso per l'attività svolta dai relatori e dal Governo rileva come permangano tuttavia taluni aspetti di criticità, ad iniziare dal ritardo con cui si è agito per risolvere l'annosa questione dei pagamenti dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni verso le imprese. Rileva come sia ormai necessario un ripensamento delle politiche economiche troppo restrittive fin qui seguite dal Paese, come richiesto da molti. Osserva come il provvedimento in esame rappresenti un primo passo in tale direzione. Ricorda quindi come, malgrado il riferimento fatto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, non si sia attribuita adeguata urgenza alla tematica del rifinanziamento della cassa integrazione in deroga posto con forza dal suo gruppo e rinviato ad altri provvedimenti, non essendo stati giudicati ammissibili gli emendamenti presentati in materia. Osserva come un altro elemento di criticità sia rappresentato dalla timidezza dell'intervento sulle modifiche al patto di stabilità interno ed esprime infine perplessità sulle procedure previste, facendo proprie le preoccupazioni di taluni soggetti auditi. Rileva come, alla luce di ciò rimane l'impegno del suo gruppo per apportare ulteriori miglioramenti al testo.

  Bruno TABACCI (Misto-CD), nell'annunciare il voto favorevole del suo gruppo sul contenuto del mandato ai relatori, ricorda come il provvedimento abbia iniziato il suo percorso nella Commissione speciale per l'esame di atti del Governo e come in quella sede fosse apparsa evidente la necessità che la pubblica amministrazione pagasse al più presto i propri debiti. Osserva come, contrariamente alle aspettative, il percorso successivo del provvedimento in seno alla Commissione si sia presentato non particolarmente complesso, tanto da consentire al MoVimento 5 Stelle di portare all'attenzione della Commissione temi, a suo avviso strumentali, e non strettamente volti al miglioramento del testo. Ricorda come il suo gruppo, al contrario, abbia presentato un solo emendamento su un tema molto delicato quale il possibile ruolo della Cassa depositi e prestiti. Osserva come non vi siano stati grossi contrasti politici e come anzi la maggioranza si sia definita nel corso dell'esame. Nell'auspicare quindi una rapida approvazione da parte dell'Assemblea, esprime un ringraziamento ai relatori ed al rappresentante del Governo.

  Francesco BOCCIA, presidente, sottolinea come quella che si conclude oggi sia stata un'esperienza straordinaria per tutti, ricordando come i componenti la Commissione abbiano ereditato un lavoro già avviato da colleghi oggi membri di altre Pag. 22Commissioni che avevano preso parte ai lavori della Commissione speciale per l'esame di atti del Governo. Ringrazia in particolar modo i relatori che hanno confermato il proprio impegno pur essendo nel frattempo divenuti membri della VI Commissione. Nel ribadire l'unicità della situazione, osserva come la Commissione abbia esaminato circa 200 proposte emendative segnalate dai gruppi riservando a ciascuna un adeguato livello di approfondimento. Fa presente di avere volutamente concesso ai gruppi tempi anche maggiori a quelli a quali avrebbero avuto diritto, in ragione del clima non ostruzionistico registratosi nel corso dei lavori. Nel sottolineare tale atteggiamento positivo, esprime quindi l'auspicio che, pure al di là delle inevitabili distinzioni in Assemblea, si possa proseguire un lavoro positivo sulla valutazione delle politiche pubbliche.

  Edoardo FANUCCI (PD) osserva come giustamente, a suo avviso, si sia ritenuto opportuno soprassedere sulla tassazione delle sigarette elettroniche, ma rileva come occorrerebbe procedere ad un approfondimento relativo alla flessione delle entrate fiscali sui tabacchi aprendo un tavolo di confronto anche con le Commissioni competenti in materia di fisco e di salute.

  Francesco BOCCIA, presidente, rileva che il tema segnalato dall'onorevole Fanucci dovrà senz'altro essere oggetto di adeguato approfondimento.

  La Commissione delibera, infine, di conferire il mandato ai relatori Bernardo e Causi a riferire favorevolmente in Assemblea sul disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 35 del 2013, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali, deliberando altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Francesco BOCCIA, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 16.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.55 alle 17.10.

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