CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 dicembre 2012
758.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

AUDIZIONI

  Mercoledì 19 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Simone Andrea CROLLA.

  La seduta comincia alle 8.35.

Audizione del ministro Cristina Ravaglia, Direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del regolamento).

  Simone Andrea CROLLA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione di impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce quindi l'audizione.

  Cristina RAVAGLIA, Direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni Franco NARDUCCI (PD), Laura GARAVINI (PD), Guglielmo PICCHI (PdL) ed Enrico PIANETTA (PdL).

  Cristina RAVAGLIA, Direttore generale per gli italiani all'estero e le politiche migratorie del Ministero degli affari esteri, replica ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.

  Simone Andrea CROLLA, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 9.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI ALL'ESTERO

  Mercoledì 19 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Simone Andrea CROLLA.

  La seduta comincia alle 9.30.

Esame di uno schema di relazione.

  Simone Andrea CROLLA, presidente, segnala di avere predisposto, ai sensi dell'articolo 22, comma 4, del Regolamento, una relazione sull'attività del Comitato nella XVI legislatura, anche ai fini di una deliberazione da parte della Commissione (vedi allegato 1). Esprime quindi piena soddisfazione per la positiva soluzione della trattativa con il Governo del Canada concernente l'esercizio del diritto di voto per gli italiani residenti in tale Paese, cui questo Comitato ha positivamente contribuito, così come emerso dall'audizione appena svolta.

  Franco NARDUCCI (PD) si congratula con il presidente Crolla per l'organizzazione efficiente dei lavori del Comitato che in breve tempo ha conseguito risultati ragguardevoli, di cui la condivisibile proposta di relazione dà conto.

  Enrico PIANETTA (PdL) si associa agli apprezzamenti del collega Narducci, esprimendo l'opportunità che la proposta di relazione valorizzi il ruolo del Museo dell'emigrazione italiana all'estero.

  Il Comitato adotta quindi la relazione come predisposta dal presidente.

  La seduta termina alle 9.40.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 19 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 13.30.

DL n. 223/2012: Disposizioni urgenti per lo svolgimento delle elezioni politiche nell'anno 2013.
C. 5657 Governo.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, illustra il provvedimento in titolo sottolineando che esso introduce alcune disposizioni, con carattere d'urgenza, intese a garantire, esclusivamente in occasione delle elezioni politiche dell'anno 2013, l'adeguamento di alcune fasi del procedimento elettorale: ciò in particolare per quanto attiene alla riduzione del numero delle sottoscrizioni per la presentazione delle liste di candidati e alla modifica dei termini temporali di rimozione delle cause di ineleggibilità (articolo 1).
  Considera particolarmente rilevanti, in relazione agli ambiti di competenza della nostra Commissione, le disposizioni introdotte, rispettivamente, dall'articolo 2, in tema di esercizio del diritto di voto di alcune categorie di cittadini temporaneamente all'estero per motivi di servizio o per missioni internazionali, dall'articolo 3, che modificano la disciplina dell'AIRE e dall'articolo 4, intese a consentire l'ammissione ai seggi elettorali degli osservatori internazionali dell'OSCE.
  L'articolo 2 dispone la possibilità dell'esercizio del voto per gli elettori temporaneamente all'estero per motivi di servizio, esclusivamente in occasione delle elezioni politiche del 2013. Tali elettori possono votare per corrispondenza, all'estero, per le circoscrizioni del territorio nazionale (Camera e Senato) in cui è compreso il comune di Roma Capitale. Disposizioni analoghe (ma non coincidenti) a quella in esame furono adottate anche in occasione delle elezioni politiche del 2006 e del 2008.
  Osserva che il comma 1 individua i soggetti ai quali è destinato l'intervento normativo. Si tratta del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia impegnato temporaneamente all'estero in missioni internazionali, dei dipendenti di amministrazioni dello Stato, di regioni o di province autonome che per ragioni di servizio si trovino all'estero in via transitoria, purché la durata prevista del soggiorno, attestata dall'amministrazione di appartenenza, sia superiore a tre mesi ed inferiore a 12 mesi, ovvero non siano comunque tenuti ad iscriversi all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE), dei familiari conviventi degli elettori di cui al punto precedente, qualora non iscritti alle anagrafi dei cittadini italiani residenti all'estero; dei professori e ricercatori universitari in servizio presso istituti universitari e di ricerca all'estero per almeno sei mesi e non più di dodici, purché, alla data di indizione delle elezioni, si trovino all'estero da almeno tre mesi, nonché i familiari conviventi, purché non iscritti all'AIRE.
  Precisa che le modalità e le procedure per l'ammissione al voto delle predette categorie di elettori, le modalità di espressione del voto e le specifiche procedure di scrutinio delle schede provenienti dall'estero sono disciplinate dettagliatamente dai commi 2 e seguenti.
  L'articolo 3 novella l'articolo 6, comma 4 della L. 470/1988, inserendovi la previsione che la dichiarazione presentata dai cittadini italiani all'estero agli uffici consolari (ai fini dell'iscrizione all'AIRE) sia corredata da documentazione comprovante l'effettiva residenza all'estero dei richiedenti.
  Come chiarisce la relazione illustrativa, segnala che «la disposizione intende impedire – per quanto possibile – casi di stabilimento di residenza fittizia all'estero, Pag. 55anche per ragioni elettorali, considerato che in molti Paesi non è possibile avvalersi della collaborazione delle Autorità locali ai fini dell'accertamento dei recapiti dei connazionali. Come noto, infatti, gli Uffici consolari non hanno i poteri di accertamento propri dell'ufficiale di anagrafe e, ove non sia possibile ottenere informazioni dalle Autorità locali, non possono che fare affidamento sulle dichiarazioni degli interessati».
  L'articolo 4 consente, anche in occasione dello svolgimento delle elezioni politiche del 2013, come avvenuto in passato per le consultazioni del 2006 e del 2008, l'ammissione ai seggi elettorali di osservatori internazionali in attuazione dell'impegno assunto al riguardo dall'Italia, con la sottoscrizione del Documento di Copenaghen del 1990, nell'ambito della Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).
  Sottolinea che uno specifico intervento normativo in tal senso si rende necessario perché nel nostro ordinamento è consentito l'accesso alla sala dell'elezione, oltre agli elettori, unicamente ai soggetti espressamente indicati dalla legge.
  Ricorda che il monitoraggio elettorale è un'attività tipica dell'OSCE, cui partecipano regolarmente i colleghi componenti della delegazione presso l'Assemblea parlamentare dell'OSCE. La sottoposizione a tale monitoraggio anche di Paesi di consolidata democrazia risponde alla logica paritaria che caratterizza la membership dell'OSCE.
  L'articolo 5 reca la copertura finanziaria del provvedimento, valutata in 1.050.000 euro, cui si provvede mediante utilizzo del Fondo da ripartire per fronteggiare le spese derivanti dalle elezioni politiche, amministrative, del Parlamento europeo e dall'attuazione dei referendum, iscritto nell'ambito dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2013, alla missione «Fondi da ripartire», programma «Fondi da assegnare». Conseguentemente, il Ministro dell'economia e delle finanze è autorizzato ad apportare con propri decreti le occorrenti variazioni di bilancio. Come chiarisce la relazione tecnica gli oneri di spesa sono interamente imputabili all'articolo 2 per il voto degli italiani temporaneamente all'estero.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ prende atto che la relazione ha chiarito gli aspetti salienti del provvedimento, segnalando l'interesse del Ministero degli esteri per l'attuazione delle disposizioni di cui all'articolo 2. Nel fare presente come sia stata positivamente risolta la questione del voto dei cittadini italiani residenti in Canada, rende noto che il suo dicastero ha comunque già impartito alla rete estera ogni opportuna direttiva per il corretto svolgimento delle imminenti elezioni, ivi inclusa la bonifica dei dati AIRE.

  Matteo MECACCI (PD) invita il relatore a prevedere nel parere la possibilità che l'ammissione ai seggi elettorali degli osservatori OSCE sia sancita in via definitiva e non più occasionale.

  Guglielmo PICCHI (PdL), nel concordare con la proposta del collega Mecacci, evidenzia come il suo gruppo consideri un nodo politico, da affrontare naturalmente anche nella commissione di merito, l'articolo 2 del provvedimento che, lungi dal facilitare, complica e rende quasi impossibile il voto dei cittadini italiani temporaneamente all'estero. In proposito, preannunciando la presentazione di un emendamento alla I Commissione, ritiene opportuno tornare alla normativa delle elezioni 2006, archiviando il precedente delle elezioni 2008 che fu dettato da un calcolo elettoralistico. Auspica, quindi, la formulazione di un parere che escluda ogni modifica alla composizione del corpo elettorale con metodi che suscitano molte perplessità. Invita poi a considerare con onestà intellettuale, come da lui già notato nell'audizione antimeridiana presso il Comitato permanente sugli italiani all'estero, l'impossibilità amministrativa di gestire la macchina elettorale in tempi troppo brevi. Ritiene infatti l'eventuale data del 17 febbraio assolutamente incompatibile con gli adempimenti necessari per lo svolgimento Pag. 56delle elezioni all'estero. Fa presente come l'AIRE sia ancora in difficoltà, a causa dei noti disallineamenti, ed abbia bisogno di una revisione seria pena il caos totale che determinerebbe una grave responsabilità istituzionale. Ribadisce che la certezza del corpo elettorale costituisce un requisito democratico indispensabile anche secondo gli standard internazionali.

  Enrico PIANETTA (PdL), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, appoggia con forza e determinazione le proposte del collega Picchi sia per quanto concerne il diritto di voto dei militari impegnati nelle missioni internazionali sia con riferimento ai tempi necessari per la bonifica dei dati AIRE.

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, ritiene assolutamente opportuno rifarsi alla normativa delle elezioni 2008 di cui nega il carattere strumentale, osservando come l'entità degli elettori interessati sia comunque ridotta. Fa presente come tra i cittadini temporaneamente residenti all'estero sia diffusa l'aspirazione a votare per la propria circoscrizione di provenienza, non riconoscendosi in alcun modo nella circoscrizione estero. Condivide l'appello alla trasparenza ed alla garanzia delle procedure di voto, ricordando come il problema dell'allineamento dei dati AIRE sia non nuovo e dipenda in buona parte dai Comuni e comunque dalle risorse umane impiegate. Giudica comunque positivo il dato del 91 per cento dell'attuale allineamento. Formula quindi una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 2), ispirate dal dibattito svolto, di cui potrà tenere conto la commissione di merito.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ precisa che il Governo ha formulato l'articolo 2 del provvedimento per superare alcune criticità del passato. Quanto ai tempi necessari alla regolarità delle operazioni elettorali, ricorda che le relative scadenze sono dettate da norme di legge.

  Guglielmo PICCHI (PdL) contesta il riferimento del parere proposto ad una prassi prevalente e fa rilevare al rappresentante del Governo il fatto che non sarà rispettata la scadenza naturale della legislatura. Ritiene poi comunque significativo il disallineamento residuo dei dati AIRE rispetto al numero complessivo degli elettori all'estero. Insiste perché il parere preveda una condizione in ordine ai tempi necessari ed all'espressione nella circoscrizione estero dei militari impegnati nelle missioni internazionali che hanno ormai assunto carattere pluriennale.

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, dichiara la sua disponibilità a sopprimere il riferimento alla prassi dal parere, ove ciò possa essere accolto positivamente dal gruppo PdL, ma ribadisce di avere ampiamente invitato il Governo alla massima vigilanza in tema di regolarità delle operazioni elettorali. Quanto all'incidenza del disallineamento, invita anche a considerare il tasso di partecipazione al voto.

  Matteo MECACCI (PD) ritiene che l'inserimento dei militari impegnati nelle missioni internazionali nella circoscrizione estero configurerebbe un'alterazione dello spirito della legge vigente.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ precisa il contenuto dell'articolo 2 del provvedimento e reitera l'impegno del Governo per la regolarità delle operazioni di voto all'estero.

  Stefano STEFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dà atto delle sostituzioni comunicate dai gruppi.

  La Commissione respinge la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

  Stefano STEFANI, presidente, a seguito della reiezione della proposta di parere del relatore e non essendo state presentate proposte alternative, prende atto che non vi sono le condizioni perché la Commissione si esprima sul provvedimento in titolo.

  La seduta termina alle 14.15.

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RISOLUZIONI

  Mercoledì 19 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.15.

7-01071 Allasia: Sulla situazione dei diritti umani in Corea del Nord.
7-01077 Mecacci: Sulla situazione dei diritti umani in Corea del Nord.
(Discussione congiunta e conclusione – Approvazione di un testo unificato).

  La Commissione inizia la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo.

  Stefano STEFANI, presidente, avverte che, se non vi sono obiezioni, vertendo le risoluzioni in titolo sullo stesso argomento, la discussione avrà luogo congiuntamente. Avverte che i presentatori delle risoluzioni in titolo hanno concordato di riformularle in un testo unificato (vedi allegato 3).

  Stefano ALLASIA (LNP), nel ringraziare la presidenza per la tempestiva calendarizzazione delle risoluzioni in titolo, ne sintetizza i contenuti, sottolineando lo spirito bipartisan che caratterizza questa iniziativa di indirizzo in coerenza con l'impegno della Commissione per tutta la legislatura in tema di tutela dei diritti umani e delle libertà fondamentali.

  Matteo MECACCI (PD) integra l'intervento del collega Allasia richiamando le audizioni svolte nella sede del Comitato permanente per i diritti umani di attivisti per i diritti umani nella Corea del Nord, che hanno tratteggiato una situazione assai drammatica che impone un impegno da parte del Parlamento italiano. Ricorda che d'altra parte il nostro Paese è stato il primo, all'inizio degli anni Novanta, ad allacciare relazioni diplomatiche a livello bilaterale con il governo nordcoreano ed ha così potuto registrare l'evoluzione in peggio della situazione di tale Paese, con le conseguenti iniziative assunte nella sede del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e del Parlamento europeo. Sottolinea, in particolare, la gravità della condizione in cui versa la popolazione nordcoreana sul piano della denutrizione e dell'insicurezza alimentare a fronte dei continui investimenti in armamenti da parte di Pyongyang. Per queste ragioni la risoluzione muove nella direzione di una decisa linea di impegno da parte del Governo italiano, da esplicare in tutte le sedi internazionali, sia di tipo bilaterale che multilaterale.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ si associa ai profili già richiamati dai presentatori delle due risoluzioni, con particolare riferimento alle violazioni delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sui test missilistici e sui diritti umani. Sottolinea l'importanza della risoluzione presentata per la prima volta dall'Unione europea in sede Onu per porre rimedio alla drammatica crisi umanitaria. Esprime quindi l'assenso del Governo sul testo unificato delle risoluzioni, testé presentato.

  Renato FARINA (PdL), sottoscrive il testo unificato delle risoluzioni in titolo, ricordando le audizioni svolte dal Comitato permanente per i diritti umani di attivisti per i diritti umani in Corea del Nord, da cui è emerso il contesto di violazioni, torture e violenze che sono sistematicamente perpetrate ai danni della popolazione nordcoreana.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva il testo unificato delle risoluzioni in titolo, che assume il n. 8-00225.

  La seduta termina alle 14.25.

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 19 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.25.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Armenia sulla cooperazione e sulla mutua assistenza in materia doganale, fatto a Yerevan il 6 marzo 2009.
C. 5510 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 28 novembre scorso.

  Stefano STEFANI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Finanze, Attività produttive e Politiche dell'Unione europea e che la Commissione Bilancio ha apposto una condizione al parere favorevole ai fini del rispetto dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione. Avverte pertanto che il relatore, onorevole Galli, ha presentato l'emendamento 3.1, volto a recepire tale condizione (vedi allegato 4).

  Daniele GALLI (FLpTP), relatore, illustra quindi il proprio emendamento 3.1.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ esprime parere favorevole sull'emendamento 3.1 del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.

  Renato FARINA (PdL) preannuncia il proprio voto favorevole in occasione della deliberazione per il conferimento del mandato al relatore, sottolineando che la cultura armena è parte del patrimonio europeo e che quindi ogni iniziativa volta ad integrare Yerevan nell'alveo dell'Unione europea deve essere sostenuta in modo convinto.

  La Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore, onorevole Galli, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Stefano STEFANI, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 14.30.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 19 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.30.

  Stefano STEFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-08688 Menia: Sul trattamento economico del personale locale presso la rete estera.

  Aldo DI BIAGIO (FLpTP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, ne richiama i contenuti salienti sottolineando come la questione degli stipendi sia aggravata dagli effetti della spending review.

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  Il sottosegretario Marta DASSÙ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Aldo DI BIAGIO (FLpTP), replicando, si dichiara insoddisfatto dalla risposta ricevuta,che non pare prospettare alcuna soluzione in considerazione delle disposizioni della spending review e del blocco degli adeguamenti che ne è derivato. Richiamando un'analoga interrogazione già presentata circa un anno fa, ritiene che il Ministero degli affari esteri dovrebbe compiere un passo in avanti tenendo conto che il personale a contratto rappresenta una risorsa per la nostra rete diplomatico-consolare. Auspica che si provveda affinché, laddove più conveniente per il potere d'acquisto, si possa fare ricorso alla moneta locale tenendo in considerazione che la conversione in euro di uno stipendio che nasce in valuta locale comporta inevitabilmente dei vizi di cambio. A tutto ciò si aggiunge la criticità relativa al profilo pensionistico, considerando che il calcolo dei contributi è definito su uno stipendio convenzionale, mentre le aliquote IRPEF sono calcolate sull'importo dello stipendio lordo. Esiste, dunque, una sorta di corto circuito normativo che di fatto rende complessa la situazione dei contrattisti all'estero. Appare, conclusivamente, urgente che la Farnesina definisca una road map e affronti una volta per tutte la questione per garantire la tutela dei diritti inderogabili dei lavoratori.

  Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento dell'interrogazione all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.40.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 19 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.40.

5-08664 Nirenstein: Sull'inserimento del movimento Hezbollah nella lista UE delle organizzazioni terroristiche.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Fiamma NIRENSTEIN (PdL) si dichiara insoddisfatta dalla risposta fornita dal rappresentante del Governo, dissentendo sulla sua impostazione di fondo che rappresenta la questione come inerente alla sola sicurezza di Israele e non invece a livello globale. Richiama quindi la condizione di grave insicurezza in cui versano i cittadini siriani a causa dell'ingerenza di Hezbollah, come peraltro affermato dal Segretario di Stato Clinton. Ribadisce le prese di posizioni convergenti assunte dai ministri degli esteri di Spagna, Austria, Olanda e Stati Uniti e ripercorre la lunga sequela di gravi attentati e stragi commesse da Hezbollah a partire dal 1983 fino all'eccidio di Burgas. Ribadisce che occorre che a livello internazionale siano assunte ferme iniziative per porre un freno al pericoloso attivismo di Hezbollah che in Siria si è reso complice della morte di oltre quarantacinquemila persone.

5-08666 Nirenstein: Sulla pubblicazione del rapporto dal titolo «Quanto ci costa delegittimare Israele ?».

  Il sottosegretario Marta DASSÙ risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Fiamma NIRENSTEIN (PdL), pur apprezzando la correttezza della risposta sul piano tecnico, si dichiara insoddisfatta ritenendo che vi sia da parte della Farnesina piena consapevolezza circa l'agire effettivo di molte organizzazioni non governative destinatarie di contributi anche in modo indiretto, ad esempio per il tramite degli enti locali, e che contribuiscono all'incitamento all'odio contro Israele. Richiama le competenze che la Costituzione attribuisce allo Stato in via esclusiva in materia di politica estera per Pag. 60richiamare la necessità che gli enti locali esercitino il proprio potere estero nel rispetto di una linea unitaria impressa a livello centrale. Richiama quindi taluni dati relativi ai contributi versati dall'Italia a favore di organizzazioni non governative che operano nei territori palestinesi e all'UNRWA, e che purtroppo finiscono per finanziare anche soggetti che diffondono messaggi antisemiti. Sottolinea che le stesse considerazioni valgono per il doveroso sostegno finanziario il nostro Paese assicura al settore dell'agricoltura palestinese oppure all'emancipazione delle donne palestinesi ma con esiti ben diversi da quelli auspicati. Esprime quindi l'esigenza che la Farnesina provveda in modo rigoroso a garantire la trasparenza delle procedure, che costituisce un principio cardine della democrazia, e a scongiurare ogni ambiguità verificando in modo accurato la base ideologica che anima l'attività dei soggetti destinatari dei finanziamenti.

  Stefano STEFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno segnalando che l'interrogazione n. 5-08604 presentata dal collega Bonavitacola, in assenza del presentatore e sussistendo l'assenso del Governo al riguardo, sarà trattata in una prossima seduta.

  La seduta termina alle 15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15 alle 15.05.

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