CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 13 dicembre 2012
755.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 13 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 13.10

DL 207/2012 Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.
C. 5617 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VIII e X).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 12 dicembre 2012.

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  Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che il relatore ha presentato una proposta di parere (vedi allegato 1).

  Manlio CONTENTO (PdL) esprime una serie di perplessità sul provvedimento evidenziando in primo luogo l'incongruità del criterio relativo al numero minimo di dipendenti, individuato in duecento, necessario per poter considerare uno stabilimento industriale di interesse strategico nazionale, ritenendo che tale qualifica debba dipendere piuttosto dal tipo di produzione svolta, la quale potrebbe essere di interesse strategico nazionale pur in presenza di un numero inferiore di lavoratori. Ritiene del tutto incongrua anche la previsione del comma 3 dell'articolo 1, secondo cui la mancata osservanza delle prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale è punita con sanzione amministrativa pecuniaria fino al 10 per cento del fatturato della società risultante dall'ultimo bilancio approvato, senza tuttavia graduare la sanzione in base alla gravità dell'inosservanza compiuta, attribuendo pertanto all'autorità amministrativa una discrezionalità che appare eccessiva anche in considerazione del fatto che la sanzione deve essere parametrata all'intero bilancio della società, il cui ammontare in molti casi può essere estremamente rilevante. A tale proposito, osserva che da notizia di stampa sembrerebbe che il fatturato dell'ILVA si a addirittura di 11 miliardi d euro.

  Donatella FERRANTI (PD), relatore, dopo aver dichiarato di condividere i rilievi dell'onorevole Contento ed aver preannunciato di inserire nelle premesse del parere le considerazioni sulla sanzione prevista dal comma 3 dell'articolo 1, illustra la proposta di parere la quale mira a risolvere la questione di fondo che pone il decreto-legge: il mancato raccordo con gli atti dell'autorità giudiziaria ed, in particolare, con i provvedimenti di sequestro preventivi già emanati relativamente all'ILVA di Taranto.

  Manlio CONTENTO (PdL) dichiara di apprezzare lo sforzo compiuto dalla relatrice per cercare di rimediare a una situazione alquanto complessa e imbarazzante, attenendo ai rapporti tra poteri dello Stato, ma ritiene che non si sia raggiunto lo scopo prefissato, sembrando piuttosto che le soluzioni prospettate possano complicare ulteriormente i rapporti con l'autorità giudiziaria. Considerando che tali soluzioni sono state formulate addirittura come condizioni, preannuncia il voto di astensione del suo gruppo sulla proposta di parere.

  Donatella FERRANTI (PD), relatore, ritenendo che sia estremamente importante che la Commissione giustizia si esprima all'unanimità su una questione tanto rilevante quanto quella oggetto del decreto in esame, dichiara di essere disponibile a trasformare le condizioni in osservazioni.

  Manlio CONTENTO (PdL) dichiara che in tal caso il suo gruppo voterebbe a favore della proposta di parere.

  Donatella FERRANTI (PD), relatore, prendendo atto della dichiarazione dell'onorevole Contento, riformula la proposta di parere (vedi allegato 2).

  Francesco Paolo SISTO (PdL) dichiara a titolo personale di astenersi dalla votazione sulla proposta di parere del relatore, anche dopo la riformulazione.

  La Commissione approva la nuova proposta di parere del relatore.

Modifica della disciplina transitoria del conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali e di collaboratore restauratore di beni culturali.
C. 5613, approvato dal Senato.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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  Pasquale CIRIELLO (PD), relatore, osserva come la proposta di legge, approvata dal Senato, novelli l'articolo 182 del Codice dei beni culturali e del paesaggio (di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004), modificando la disciplina transitoria per il conseguimento delle qualifiche di restauratore e di collaboratore restauratore di beni culturali.
  In particolare, con riferimento alla qualifica di restauratore, la proposta ne prevede l'acquisizione diretta in esito ad apposita procedura di selezione pubblica basata sulla valutazione di titoli e attività, ovvero l'acquisizione previo superamento di una prova di idoneità. Analogamente dispone per l'acquisizione della qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali.
  La proposta di legge mira a risolvere i problemi derivanti dall'incongruità delle prescrizioni relative ai requisiti necessari per il riconoscimento della qualifica di restauratore, che limitano fortemente la possibilità di accesso al titolo. Nell'attuale normativa, infatti, i professionisti sono tenuti a dimostrare la loro competenza attraverso la certificazione dell'attività svolta e dei periodi di formazione sostenuti alla data di entrata in vigore del regolamento di cui al decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 24 ottobre 2001, n. 420.
  Ne consegue, come emerso anche durante il dibattito al Senato, che numerosi professionisti e imprese sono esclusi dalla possibilità di ottenere la qualificazione necessaria per partecipare alle procedure di affidamento di appalti pubblici per l'esecuzione di lavori di restauro, con il rischio di disperdere un grande patrimonio di professionalità, che assicura da sempre al Paese un primato mondiale nel campo della conservazione e tutela del patrimonio storico-artistico.
  La proposta di legge in esame, prevede quindi all'articolo 1 l'attribuzione della qualifica di restauratore di beni culturali ai soggetti che abbiano maturato un'adeguata competenza professionale nell'ambito del restauro dei beni culturali mobili e delle superfici decorate dei beni architettonici. La qualifica viene attribuita per settori specifici, essendo a tal fine il testo corredato di un allegato che reca un elenco dei diversi settori di competenza.
  Nel dettaglio, la qualifica di restauratore viene attribuita in esito ad apposita procedura di selezione pubblica, indetta entro il 31 dicembre 2012 e da concludere entro il 30 giugno 2015, consistente nella valutazione dei titoli e delle attività, e nell'attribuzione dei relativi punteggi, secondo le indicazioni dell'allegato B. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, da emanare entro il 31 dicembre 2012, saranno definite le linee guida per l'espletamento della procedura di selezione, sentite le organizzazioni imprenditoriali e sindacali più rappresentative.
  Con riguardo all'acquisizione dell'esperienza professionale, viene considerata attività di restauro di beni culturali mobili e superfici decorate di beni architettonici l'attività caratterizzante il profilo di competenza del restauratore di beni culturali, secondo quanto previsto nell'allegato A al regolamento di cui al decreto del Ministro per i beni e le attività culturali 26 maggio 2009, n. 86.
  Viene riconosciuta soltanto l'attività di restauro effettivamente svolta dall'interessato, direttamente e in proprio ovvero direttamente e in rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, ovvero nell'ambito di rapporti di lavoro alle dipendenze di amministrazioni pubbliche preposte alla tutela dei beni culturali, con regolare esecuzione certificata nell'ambito della procedura di selezione pubblica.
  La qualifica di restauratore di beni culturali può essere acquisita anche da coloro i quali abbiano acquisito la qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali, per i quali è necessario tuttavia il superamento di una prova di idoneità con valore di esame di Stato abilitante.
  Una prova di idoneità finalizzata al conseguimento della qualifica di restauratore di beni culturali viene poi prevista per coloro i quali, attraverso un percorso di studi della durata complessiva di almeno cinque anni, abbiano conseguito «la laurea o il diploma accademico di primo livello in Restauro delle Accademie di Pag. 42belle arti, nonché la laurea specialistica o magistrale ovvero il diploma accademico di secondo livello in Restauro delle Accademie di belle arti, corrispondenti ai titoli previsti nella tab. 1 dell'allegato B.
  Con riferimento alla qualifica di collaboratore restauratore, si prevede quindi un'apposita procedura di selezione pubblica destinata a coloro i quali, alla data di pubblicazione del bando, siano in possesso di uno dei titoli indicati nella proposta di legge.
  È previsto, infine, che la qualifica di collaboratore restauratore di beni culturali venga attribuita con provvedimenti del Ministero che danno luogo all'inserimento in un apposito elenco reso accessibile a tutti gli interessati; alla tenuta dell'elenco deve provvedere il Ministero medesimo, senza nuovi o maggiori oneri per l'erario.
  L'articolo 2 prevede la clausola di invarianza finanziaria.
  Formula una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Norme a tutela della qualità e della trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini.
C. 5565, approvata dal Senato, ed abbinate.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato il 12 dicembre 2012.

  Marilena SAMPERI (PD), relatore, rileva come il provvedimento sia stato approvato all'unanimità dal Senato e sia molto atteso non solo dai produttori ma anche dalle associazioni dei consumatori. Tenendo conto che la legislatura sia avvia ad una rapida conclusione, modificare il testo significherebbe sostanzialmente impedirne la definitiva approvazione. Pertanto, pur comprendendo i colleghi che hanno manifestato talune perplessità sulla formulazione delle disposizioni rientranti nella competenza della Commissione giustizia, ritiene che quest'ultima debba esprimere un parere che non pregiudichi la possibilità della Commissione di merito di approvare il provvedimento senza modifiche in sede legislativa.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 3).

  Manlio CONTENTO (PdL) osserva come il testo contenga delle disposizioni sanzionatorie assolutamente sproporzionate e ingiustificate, delle quali occorre necessariamente chiedere la soppressione o la modifica apponendo al parere delle apposite condizioni. Medesime condizioni soppressive devono riguardare tutte le disposizioni processuali penali.

  Francesco Paolo SISTO (PdL) pur comprendendo l'importanza del tema oggetto del provvedimento, ritiene che sia indispensabile sopprimere quantomeno gli articoli 14 e 15, che contengono sanzioni sproporzionate e svincolate dal principio di personalità della pena.

  Carolina LUSSANA (LNP) concorda con la relatrice e preannuncia il voto favorevole del gruppo della Lega Nord sulla proposta di parere presentata.

  Angela NAPOLI (FLpTP) ritiene che, nonostante le perplessità manifestate, il provvedimento debba essere approvato quanto prima. Preannuncia quindi il voto favorevole sulla proposta di parere della relatrice.

  Donatella FERRANTI (PD) ritiene che la Commissione giustizia non venga meno al suo dovere di rilevare le criticità tecnico-giuridiche del provvedimento se queste sono evidenziate, anziché tramite condizioni, attraverso un'articolata premessa ed osservazioni, così come nella proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice. Osserva come d'altra parte le disposizioni sanzionatorie in questione siano Pag. 43poste a presidio di beni ed interessi di primaria rilevanza quali la salute, la concorrenza e l'economia nazionale. Preannuncia quindi il voto favorevole del gruppo del PD sulla proposta di parere della relatrice.

  Enrico COSTA (PdL) ritiene che le norme penalistiche contenute nel provvedimento siano, anche sotto il profilo tecnico, tra le peggiori che la Commissione giustizia si sia trovata ad esaminare nel corso della legislatura. Preannuncia quindi il voto contrario del gruppo del PdL sulla proposta di parere del relatore, ritenendo indispensabile che un eventuale parere favorevole della Commissione sia condizionato alla soppressione delle predette norme. Avverte che, in caso di approvazione della proposta di parere del relatore, chiederà al rappresentante del gruppo del PdL presso la Commissione di merito di revocare la richiesta di trasferimento dell'esame del provvedimento alla sede legislativa.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 3).

Sui lavori della Commissione.

  Francesco Paolo SISTO (PdL) rileva che non sono stati posti dall'ordine del giorno di oggi della Commissione le proposte di legge in materia di adozione delle quali è relatore, nonostante fosse previsto di esaminare gli emendamenti al testo unificato adottato dalla Commissione.

  Giulia BONGIORNO, presidente, osserva che, in considerazione del particolare momento in cui versa la legislatura, l'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, ha stabilito di togliere dall'ordine del giorno tutti i provvedimenti che si trovano in sede referente, non avendo alcuna possibilità di essere approvati dalla camera.

  Francesco Paolo SISTO (PdL) ritiene che sarebbe comunque importante, anche in vista della prossima legislatura, che la Commissione esamini gli emendamenti ed approvi un testo che sia condiviso da tutti i gruppi.

  La seduta termina alle 13.45.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 13 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia, Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 13.45

5-08302 Bernardini: Sulle vicende relative alle condizioni di salute di un detenuto del carcere di Parma.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Rita BERNARDINI (PD) si dichiara insoddisfatta della risposta del Governo, dalla quale emerge una ulteriore conferma di quanto l'aspetto sanitario nelle carceri sia trascurato, in particolare per i detenuti sottoposti al regime del 41-bis. Ricorda quindi come la Corte di cassazione, nella sentenza n. 46479 del 2011, abbia affermato che il diritto alla salute va tutelato anche al di sopra delle esigenze di sicurezza sicché, in presenza di gravi patologie, si impone la sottoposizione al regime degli arresti domiciliari o comunque il ricovero in idonee strutture.

5-08319 Bernardini: Sulle condizioni umane e sociali nella sezione femminile del carcere di Castrovillari.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Rita BERNARDINI ritiene singolare l'affermazione secondo la quale la manifestazione pacifica delle detenute non fosse correlata al sovraffollamento e alle precarie Pag. 44condizioni igieniche del penitenziario in questione. Osserva peraltro come il continuo monitoraggio sull'operato del Ministero della giustizia, attuato anche tramite gli atti di sindacato ispettivo, abbia evidentemente indotto l'amministrazione ad intervenire con un'iniziativa per la prevenzione delle patologie tipiche della donna.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-08070 Borghesi: Sull'autorizzazione all'assunzione di tutti i vincitori del concorso per profilo professionale di educatore, concorso pubblicato nella G.U. n. 30 del 16 aprile 2004.

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