CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 dicembre 2012
753.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per le questioni regionali
COMUNICATO
Pag. 354

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 11 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Davide CAPARINI.

  La seduta comincia alle 14.30.

Sull'ordine dei lavori.

  Davide CAPARINI, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, un'inversione dell'ordine del giorno, per passare immediatamente all'esame del progetto di legge C. 5565, approvato dal Senato, quindi al Pag. 355disegno di legge di conversione del decreto-legge 179/12, anch'esso approvato dal Senato.

  La Commissione concorda.

Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini.
C. 5565, approvato dal Senato.

(Parere alla XIII Commissione della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  La senatrice Maria Teresa BERTUZZI (PD), relatore, riferisce sul testo in esame, rilevando che l'articolo 1 stabilisce le modalità di applicazione dell'articolo 4 del decreto ministeriale 10 novembre 2009, che ha recato le disposizioni nazionali per la commercializzazione dell'olio di oliva. Precisa che le norme recano indicazioni in merito alla dimensione dei caratteri utilizzati, alla loro visibilità e leggibilità, alla distinguibilità dagli altri segni grafici, al luogo di apposizione dell'indicazione. Osserva che l'articolo 2 modifica l'articolo 43, comma 1-ter, del decreto-legge n. 83 del 2012, recante misure per la crescita del Paese, che ha regolato la procedura per la verifica, da parte dei comitati di assaggiatori, delle qualità organolettiche degli oli d'oliva vergini. Chiarisce che la norma rimanda ad un decreto del Ministro delle politiche agricole la definizione delle modalità di accertamento delle caratteristiche degli oli di oliva vergini. L'articolo 3, fa notare, reca una norma diretta a rendere di pubblico dominio il quantitativo di alchil esteri contenuto negli oli d'oliva vergini. Sottolinea che l'articolo 4, in ragione delle pratiche che con maggior frequenza inducono in errore il consumatore danneggiando la produzione nazionale, reca dettagliate indicazioni sulle pratiche ingannevoli. Osserva che gli articoli 5 e 6 disciplinano l'illecito uso di un marchio, le conseguenze amministrative, e le sanzioni. Con l'articolo 7, precisa, è stabilito ex lege il termine entro il quale il prodotto conserva, in adeguate condizioni di trattamento, le possedute proprietà specifiche. Segnala che l'articolo 8 regola il potere di vigilanza attribuito all'Autorità garante della concorrenza e del mercato, mentre l'articolo 9 è diretto ad evitare frodi in conseguenza dell'applicazione del regime di perfezionamento attivo, previsto per agevolare l'importazione dall'esterno della comunità dei prodotti necessari per produrne altri evitando doppie imposizioni. Sottolinea che l'articolo 10 obbliga gli uffici della sanità transfrontaliera a rendere accessibili le informazioni circa l'origine degli oli extra vergini e delle olive. Fa notare che la vendita sottocosto è regolata con l'articolo 11, mentre gli articoli 12, 13, 14 e 15 recano sanzioni e norme processuali. L'articolo 16, conclude, rende obbligatori l'istituzione e l'aggiornamento del fascicolo aziendale da parte di tutti i produttori di oli vergini, extravergini e lampanti.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 179/12: Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5626 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite IX e X della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore senatore Salvatore Piscitelli, riferisce sul testo in esame, approvato dal Senato, recante misure urgenti per la crescita del Paese, su cui la Commissione ha espresso parere alla 10a Commissione del Senato in data 7 novembre 2012. In ordine ai profili di competenza Pag. 356della Commissione, segnala che all'articolo 1, comma 1, in esito alle modifiche apportate dal Senato, si prevede che lo Stato promuove lo sviluppo dell'economia e della cultura digitali nel rispetto del principio di leale collaborazione con le autonomie regionali. Osserva che al comma 2 si dispone che l'ampliamento delle possibili utilizzazioni della carta d'identità elettronica sia definito con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell'interno e del Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano. L'articolo 3, evidenzia, dispone che il censimento permanente della popolazione e delle abitazioni sia attuato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione, previa intesa con la Conferenza unificata (e non più «sentita» la Conferenza). Al comma 4, osserva, il complessivo riordino del Sistema Statistico Nazionale è attuato con regolamento adottato previa intesa con la Conferenza unificata (e non più «sentita» la Conferenza). Chiarisce che l'articolo 11 prevede che dall'anno scolastico 2014-2015, in ambiti territoriali particolarmente isolati si potranno istituire centri scolastici digitali tramite apposite convenzioni con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, che consentano il collegamento multimediale degli studenti alle classi scolastiche; il comma 4-bis dispone che per consentire il regolare svolgimento del servizio scolastico in ambienti adeguati e sicuri, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca con proprio decreto, d'intesa con la Conferenza unificata, definisce le priorità strategiche per la predisposizione e per l'approvazione di appositi piani triennali di interventi di edilizia scolastica. Rileva che i commi da 1 a 8 ed il comma 15 dell'articolo 12 prevedono l'istituzione, da parte delle regioni e delle province autonome, del fascicolo sanitario elettronico (FSE); tale istituto è oggetto delle linee guida di cui all'Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. Il comma 2 dell'articolo 13, segnala, dispone che, dal 1o gennaio 2014, la prescrizione farmaceutica in formato elettronico sia valida sull'intero territorio nazionale nel rispetto delle disposizioni che regolano i rapporti economici tra le regioni, le Asl e le strutture convenzionate; con decreto del Ministro della salute, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, d'intesa (e non più solo «sentita») con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, sono definite le modalità di attuazione di tale norma. Riferisce che l'articolo 25 reca la disciplina della start-up, modello imprenditoriale atto a veicolare l'innovazione all'interno di un sistema economico, mentre l'articolo 33-octies disciplina il superamento del dissenso espresso nella conferenza di servizi. Evidenzia che il comma 3 dell'articolo 34 reca norme sull'Arsenale di Venezia; il comma 16 fissa, per le indicazioni in merito ai criteri e alle modalità di individuazione delle misure compensative in tema energetico, un termine di sei mesi per l'adozione di un decreto interministeriale che garantisca uniformità, congruenza e oggettività per gli accordi stipulati dalle regioni; i commi da 20 a 25 contengono disposizioni in tema di servizi pubblici locali. Precisa che l'articolo 34-quinquies dispone che su proposta del Ministro con delega al turismo, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, il Governo adotta un piano strategico di sviluppo del turismo in Italia, di durata almeno quinquennale. L'articolo 34-decies, osserva, reca disposizioni in materia di collegamento stabile viario e ferroviario tra Sicilia e continente. Rileva che l'articolo 37-bis individua le zone a burocrazia zero, non soggette a vincolo paesaggistico-territoriale o del patrimonio storico-artistico. Evidenzia l'opportunità, all'articolo 34-quinquies, che il piano strategico di sviluppo del turismo in Italia sia adottato dal Governo, su proposta del Ministro con delega al turismo, previa intesa in sede di Conferenza permanente Pag. 357per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano.

  Il deputato Mario PEPE (PD) propone al relatore di prevedere un'apposita condizione al parere volta a richiamare l'esigenza che in materia di turismo sia prevista l'intesa in sede di Conferenza permanente tra lo Stato, le regioni e le provincie autonome in ordine alla adozione del piano strategico di sviluppo del turismo.

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) ritiene che il testo presenti una pluralità di disposizioni disomogenee in relazione ai profili della gestione dei servizi pubblici essenziali, con conseguente pregiudizio rispetto alle funzioni di coordinamento che in materia sono riconosciute alle regioni.

  Davide CAPARINI, presidente e relatore, nel condividere le considerazioni del deputato Pepe e del senatore Vaccari in relazione alla disomogeneità delle norme recate dal testo in materia di servizi pubblici essenziali, formula una proposta di parere favorevole con condizione e osservazione (vedi allegato 2).

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), nel manifestare riserve sui contenuti e sulla portata generale del provvedimento, preannuncia la propria astensione sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per favorire la funzionalità didattica delle scuole nei territori montani e nelle isole.
Testo unificato C. 4093 e abb.

(Parere alle Commissioni riunite VII e XI della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Davide CAPARINI, presidente, in sostituzione del relatore senatore Francesco Bevilacqua, riferisce sui contenuti del provvedimento in titolo, recante disposizioni per favorire la funzionalità didattica delle scuole nei territori montani e nelle isole. Rileva che l'articolo 1 dispone che il provvedimento riconosce e valorizza le scuole di montagna e delle piccole isole al fine di garantire il diritto allo studio e alle pari opportunità, di salvaguardare la continuità territoriale, nonché di garantire l'obbligo di istruzione e la qualità del sistema scolastico anche nei territori geograficamente svantaggiati e in quelli a bassa densità demografica. Osserva che l'articolo 2 reca l'individuazione delle istituzioni scolastiche destinatarie degli interventi; in particolare, per scuole di montagna si intendono i plessi scolastici situati nei comuni montani individuati con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, previa intesa in sede di Conferenza unificata, situati nei territori caratterizzati da difficoltà di comunicazione e di trasporto tali da rendere svantaggioso il raggiungimento di un centro urbano. Riferisce che l'articolo 3 stabilisce che il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca destina agli istituti scolastici predetti un finanziamento per l'installazione di nuove tecnologie informatiche e telematiche. L'articolo 4, precisa, reca incentivi a favore della continuità didattica; ai dirigenti scolastici, ai docenti e al personale amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) di ruolo, che fanno espressa richiesta di servizio nelle scuole predette e che dimostrano di possedere contestualmente residenza e domicilio nei territori in cui tali scuole sono situate, è attribuita la precedenza di nomina nell'ordine delle rispettive graduatorie, nei trasferimenti, nei passaggi di cattedra e negli incarichi a tempo indeterminato. L'articolo 5, conclude, regola le supplenze brevi.
  Formula, quindi, una proposta di parere favorevole (vedi allegato 3).

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), nel condividere i contenuti del Pag. 358provvedimento, esprime il proprio parere favorevole sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

DL 207/12: Disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.
C. 5617 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VIII e X della Camera).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, riferisce sul provvedimento in esame, teso a introdurre disposizioni straordinarie e urgenti necessarie per consentire che, in caso di stabilimento industriale individuato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri come stabilimento di interesse strategico nazionale, quando presso tale stabilimento è occupato un numero di lavoratori subordinati non inferiore a duecento e sussiste una assoluta necessità di salvaguardia dell'occupazione e della produzione, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare possa autorizzare, in sede di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA), la prosecuzione dell'attività produttiva per un periodo di tempo determinato non superiore a trentasei mesi e a condizione che vengano adempiute le prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame della medesima autorizzazione, al fine di assicurare la più adeguata tutela dell'ambiente e della salute secondo le migliori tecniche disponibili. Osserva che il decreto individua l'impianto siderurgico dell'ILVA di Taranto come stabilimento di interesse strategico nazionale, anche in considerazione dei rilevanti profili di tutela dell'ambiente e della salute, e della salvaguardia dei livelli occupazionali, e detta disposizioni per assicurare la piena attuazione delle prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame dell'AIA, precedentemente rilasciata con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare in data 26 ottobre 2012 alla società ILVA Spa. L'AIA, con il provvedimento di riesame, contiene misure volte alla rimozione delle condizioni di criticità esistenti che possono incidere sulla salute e sull'ambiente, attraverso il sostanziale abbattimento delle emissioni inquinanti. Tale provvedimento di riesame dell'AIA, chiarisce, prevede una stretta sequenzialità di interventi volti al raggiungimento dei migliori standard previsti dalla normativa europea. Riferisce che l'articolo 1 dispone che in caso di stabilimento industriale individuato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri come stabilimento di interesse strategico nazionale il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare possa autorizzare, in sede di riesame dell'AIA, la prosecuzione dell'attività produttiva al fine di assicurare la più adeguata tutela dell'ambiente e della salute secondo le migliori tecniche disponibili, a condizione che vengano adempiute le prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame della medesima autorizzazione. Precisa che tali disposizioni trovano applicazione anche quando l'autorità giudiziaria abbia adottato provvedimenti di sequestro sui beni dell'impresa titolare dello stabilimento. Segnala che l'articolo 2 stabilisce che la gestione degli impianti, nonché le responsabilità derivanti da ogni obbligo di legge, restano in capo esclusivamente ai titolari dell'AIA; restano fermi i compiti dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) in qualità di autorità di controllo sull'attuazione dell'AIA. Fa notare che l'articolo 3 chiarisce che l'impianto siderurgico della società ILVA Spa di Taranto costituisce stabilimento di interesse strategico nazionale; si assegna piena efficacia normativa alle misure previste nel provvedimento di AIA per assicurare adeguata tutela ambientale e sanitaria. Chiarisce che la società ILVA è immessa nel possesso dei beni dell'impresa ed è in ogni caso autorizzata alla prosecuzione Pag. 359dell'attività produttiva nello stabilimento e alla conseguente commercializzazione dei prodotti per un periodo di trentasei mesi, a condizione che siano pienamente rispettate tutte le prescrizioni previste. Rileva che si prevede, ai fini del monitoraggio dell'esecuzione delle prescrizioni contenute nell'AIA, la nomina, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, di concerto con i Ministri dello sviluppo economico e della salute, previa delibera del Consiglio dei ministri, di un Garante incaricato di vigilare sull'attuazione delle disposizioni del decreto.

  Il deputato Mario PEPE (PD) ritiene opportuno che sia direttamente coinvolta l'azienda di protezione dell'ambiente regionale sulla verifica della corretta procedura di bonifica e della salvaguardia delle condizione di salute connesse ai processi produttivi dello stabilimento di Taranto.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) si associa alle considerazioni del collega Pepe e ravvisa la necessità che si riservi una più attenta riflessione sulle questioni relative alla ripresa delle attività dello stabilimento ed alle modalità di intervento a tutela dell'ambiente e della salute dei lavoratori e dei cittadini di Taranto. Reputa, altresì, necessaria una più incisiva verifica delle modalità di attuazione dell'AIA.

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP) ritiene del tutto insufficiente e inutile il provvedimento d'urgenza in esame, che segue un precedente decreto-legge del Governo intervenuto sulla stessa materia e che prevedeva specifiche modalità di salvaguardia ambientale e di tutela della salute connesse alla operatività dello stabilimento siderurgico. Sostiene che la regione e gli enti locali interessati non possono essere esonerati da responsabilità rispetto alla fallimentare gestione delle criticità evidenziate.

  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizione e osservazione (vedi allegato 4).

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), nel ribadire le proprie perplessità sul testo in esame, preannuncia il proprio voto contrario sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013).
S. 3584 Governo, approvato dalla Camera.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio 2013-2015.
S. 3585 Governo, approvato dalla Camera.

(Parere alla 5a Commissione del Senato).
(Esame congiunto e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazione sul disegno di legge S. 3584 Governo e parere favorevole sul disegno di legge S. 3585 Governo).

  La Commissione avvia l'esame del provvedimento.

  Il deputato Mario PEPE (PD), relatore, illustra il disegno di legge di stabilità 2013, riferendo che realizza gli obiettivi programmatici di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012, consentendo il raggiungimento, nel 2013, dell'obiettivo del pareggio di bilancio in termini strutturali. Sottolinea che gli effetti delle misure contenute nel disegno di legge di stabilità, come approvate dalla Camera, comportano nel 2013, in termini di indebitamento netto delle amministrazioni Pag. 360pubbliche, una correzione netta per un importo pari a circa 2,5 miliardi. Riferisce che il quadro di finanza pubblica riportato nel DEF, che prevedeva il raggiungimento del pareggio di bilancio entro il 2013, viene sostanzialmente confermato, pur in presenza di un deterioramento dei dati finanziari e nonostante il peggioramento delle previsioni macroeconomiche Fa notare che l'andamento del debito pubblico costituisce il problema più rilevante della finanza pubblica; il bilancio del 2013 sarà comunque il primo in equilibrio strutturale in attuazione degli obblighi assunti in sede europea e recepiti nella Carta costituzionale. Precisa che il testo uscito dalla prima lettura della Camera è molto diverso da quello licenziato dal Governo; migliorano i saldi nell'intero triennio di riferimento. In ordine alla finanza degli enti locali e delle regioni e al Patto di stabilità interno, segnala che il sistema degli enti territoriali reputa eccessivo il contributo alla manovra richiesto (1 miliardo per le regioni a statuto ordinario, 500 milioni per le regioni a statuto speciale e le province autonome; 500 milioni per i comuni e 200 milioni per le province). Rammenta che le autonomie regionali richiedono misure di allentamento del Patto di stabilità interno. Sul fronte della sanità, osserva, le Regioni riscontrano la non sostenibilità delle riduzioni della spesa sanitaria, che dal 2010 al 2015 ammontano a 26 miliardi di euro, se si considerano anche i tagli previsti dalla legge di stabilità, pari a 600 milioni di euro per il 2013 e ad un miliardo nel 2014. Nel dettaglio, per quanto concerne le autonomie locali, rileva che i commi da 89 a 94 dell'articolo 1 determinano gli ulteriori risparmi che le regioni e le province autonome sono tenute a realizzare rispetto alle somme già definite dal decreto-legge n. 95 del 2012 (cosiddetta spending review). Sottolinea che l'incremento del risparmio è fissato in 1.000 milioni di euro annui per le regioni a statuto ordinario (comma 89) e in 500 milioni di euro annui per le regioni a statuto speciale e le province autonome (comma 90). Aggiunge che il comma 95 incrementa la misura della già prevista riduzione percentuale (da 5 a 10 punti) degli importi relativi a contratti in essere di appalto di servizi o di fornitura di beni e di servizi stipulati da enti ed aziende del SSN; di fatto si riduce il livello di finanziamento del SSN stesso, nella misura di 600 milioni di euro per il 2013 e di 1.000 milioni di euro annui a decorrere dal 2014. Rileva che il comma 45 dell'articolo 3 introduce una clausola di salvaguardia in base alla quale le Regioni a statuto speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano attuano le disposizioni del provvedimento nelle forme stabilite dai rispettivi statuti di autonomia e dalle relative norme di attuazione. Ravvisa l'esigenza che sia prevista una rimodulazione delle riduzioni di spesa recate dalle previsioni in materia di autonomie territoriali, al fine di contenere e mitigare l'impatto della «Legge di stabilità» sul quadro delle risorse destinate agli enti territoriali e al comparto sanitario. Reputa altresì opportuno avviare una attenta riconsiderazione, alla luce dei provvedimenti emanati, delle norme che disciplinano un più autonomo e compiuto regionalismo e un più articolato e organico sistema delle autonomie locali in ordine all'esercizio di nuove e più adeguate funzioni amministrative.
  Riferisce quindi in ordine al disegno di bilancio per il 2013, che per effetto delle norme in materia di flessibilità, introdotte nella nuova legge di contabilità, non si configura più come legge formale, ma provvede alla rimodulazione delle dotazioni finanziarie attivabili tra le missioni del medesimo stato di previsione. Osserva che nell'impianto di classificazione delle voci di spesa vengono confermate le 34 missioni e si registra un aumento da 172 a 174 dei programmi di spesa. Segnala che il quadro generale riassuntivo evidenzia per il 2013 entrate finali per 544,8 miliardi euro e spese finali per 557,2 miliardi, mentre il saldo netto da finanziare risulta pari a 12,4 miliardi di euro e, in termini di cassa, è pari a 80,3 miliardi di euro. Evidenzia che, nel dettaglio, per quanto concerne le entrate tributarie per il 2013, esse sono previste nel quadro generale Pag. 361riassuntivo, redatto in termini di competenza, pari a 485.747 milioni, in aumento di circa 1 miliardo rispetto al dato assestato 2012. Per quanto riguarda le spese finali, precisa, esse sono iscritte nel bilancio di previsione per il 2013 per complessivi 557.250 milioni nel 2013. Sostiene che la necessità di potenziare la legge di bilancio, come strumento di programmazione economica, persegue l'obiettivo di rendere più trasparenti i processi di rimodulazione della spesa in una logica di flessibilità annuale. Rileva che il rinnovato contenuto del disegno di legge di bilancio dovrà tener conto anche dell'esigenza di una revisione e riqualificazione della spesa.

  Il deputato Luciano PIZZETTI (PD) segnala che le incisive modifiche apportate al testo del Governo nel corso dell'esame alla Camera hanno contribuito a migliorare l'articolato con particolare riferimento alle questioni sociali.

  La senatrice Mariangela BASTICO (PD) dichiara di apprezzare le considerazioni svolte dal relatore sul disegno di legge di stabilità e reputa necessario che nel testo del medesimo siano inserite apposite norme volte a disciplinare adeguatamente la fase transitoria del processo di riordino delle province, al fine di evitare incertezze normative che possano compromettere il pieno esercizio delle funzioni amministrative da parte degli enti locali interessati alla riforma.

  La senatrice Fiorenza BASSOLI (PD) paventa il rischio che si determini una situazione di grave emergenza nel comparto della sanità in quanto le risorse assegnate al settore sono del tutto insufficienti e il fondo a disposizione delle regioni nel 2013 risulterà inferiore, per la prima volta, rispetto alle risorse riconosciute nell'anno precedente. Valuta, quindi, negativamente la riduzione degli importi relativi ai contratti in essere di appalto di servizi o di fornitura di beni e di servizi stipulati da enti ed aziende del SSN. Tali pregiudizievoli misure, sottolinea, rischiano di compromettere l'attuazione del Patto per la salute e limitano di fatto il diritto alla salute dei cittadini.

  Il deputato Mario PEPE (PD), relatore, formula, quindi, una proposta di parere favorevole con condizione e osservazione sul disegno di legge S. 3584 Governo e parere favorevole sul disegno di legge S. 3585 Governo. (vedi allegato 5).

  Il senatore Gianvittore VACCARI (LNP), pur apprezzando i miglioramenti apportati al testo della legge di stabilità nel corso dell'esame alla Camera, preannuncia il proprio voto contrario sulla proposta di parere del relatore, in quanto appare inadeguata la disciplina in materia di autonomie territoriali, tesa di fatto a comprimere i margini di autonomia e l'esercizio delle funzioni costituzionalmente riconosciute a regioni ed enti locali.

  Il senatore Antonio FOSSON (UDC-SVP-AUT:UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), nel manifestare riserve e rilievi critici in ordine alle misure recate dal disegno di legge di stabilità in materia sanitaria e ritenendo non adeguata la portata generale del provvedimento rispetto alla crisi economica in atto, dichiara il proprio voto di astensione sulla proposta di parere del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore sul disegno di legge S. 3584, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013), e sul disegno di legge S. 3585, recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.

  La seduta termina alle 15.20.

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