CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 11 dicembre 2012
753.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (IX e X)
COMUNICATO
Pag. 31

SEDE REFERENTE

  Martedì 11 dicembre 2012. — Presidenza del presidente della IX Commissione, Mario VALDUCCI. – Intervengono il sottosegretario per le infrastrutture e i trasporti, Guido Improta, e il sottosegretario per lo sviluppo economico, Claudio De Vincenti.

  La seduta comincia alle 10.40.

DL 179/2012: Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5626 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 10 dicembre 2012.

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che sono state presentate 373 proposte emendative (vedi allegato), alcune delle quali presentano profili di criticità relativamente alla loro ammissibilità.
  In proposito, ricorda che, ai sensi del comma 7 dell'articolo 96-bis del Regolamento, non possono ritenersi ammissibili le proposte emendative che non siano strettamente attinenti alle materie oggetto dei decreti-legge all'esame della Camera.
  Tale criterio risulta più restrittivo di quello dettato, con riferimento agli ordinari progetti di legge, dall'articolo 89 del medesimo Regolamento, il quale attribuisce al Presidente la facoltà di dichiarare inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che siano estranei all'oggetto del provvedimento. Ricordo, inoltre, che la lettera circolare del Presidente della Camera del 10 gennaio 1997 sull'istruttoria legislativa precisa che, ai fini del vaglio di ammissibilità delle proposte emendative, la materia deve essere valutata con riferimento «ai singoli oggetti e alla specifica problematica affrontata dall'intervento normativo».
  La necessità di rispettare rigorosamente tali criteri ancor più si impone a seguito della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 22 del 2012 e della lettera del Presidente della Repubblica del 23 febbraio 2012.
  Pertanto, alla luce di quanto testé detto, i presidenti non possono che applicare le suddette disposizioni regolamentari e quanto previsto dalla citata circolare del Presidente della Camera dei deputati del Pag. 321997. Con riferimento al provvedimento in esame, quindi, sono da considerarsi ammissibili solo gli emendamenti che intervengono sulle materie già oggetto del decreto-legge in esame o che siano strettamente connesse o consequenziali alle stesse.
  Sono pertanto da considerarsi inammissibili le seguenti proposte emendative che non recano disposizioni strettamente connesse o consequenziali a quelle contenute nel testo del decreto-legge:
   Formisano Anna Teresa 5.01 che introduce nel codice penale il delitto di sostituzione di persona o di identità digitale su reti e servizi di comunicazione elettronica;
   Formisano Anna Teresa 6.2, il quale, attraverso una modifica dell'articolo 32 della legge n. 69/2009 (c.d. «collegato sviluppo»), posticipa dal 1o gennaio 2013 al 1o gennaio 2016, il termine a decorrere del quale le pubblicazioni effettuate in forma cartacea non hanno valore di pubblicità legale;
   Lulli 6.3 il quale abroga l'articolo 4 del decreto legislativo n. 261/1999 che prevede l'affidamento in esclusiva al fornitore del servizio universale di posta (e cioè Poste italiane Spa) dei servizi inerenti le notificazioni di atti a mezzo posta e di comunicazioni a mezzo posta connesse con la notificazione di atti giudiziari e con quella di violazioni del codice della strada;
   Fava 6.01 che prevede che a partire dal 1o gennaio 2013 le società a responsabilità limitate che non abbiano nominato il collegio sindacale possano redigere il bilancio secondo una schema semplificato e consente inoltre ai soggetti in contabilità semplificata ed ai lavoratori autonomi che effettuano operazioni con incassi e pagamenti interamente tracciabili di sostituire gli estratti conti bancari alla tenuta delle scritture contabili;
   Caparini 7.01 il quale prevede misure di semplificazione della denuncia di infortunio o malattia professionale, attraverso modifiche al Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionale (decreto del Presidente della Repubblica 1124/1965);
   Desiderati 8.8 il quale, attraverso una modifica al codice della strada, prevede la vendita attraverso procedure di gara dei veicoli definitivamente confiscati a seguito di violazioni al codice della strada;
   Gidoni 8.9 che modifica i limiti di sagoma di cui all'articolo 164 del codice della strada;
   Fava 8.11 il quale abroga il comma 4-quinquies dell'articolo 4 del DL n. 347/2003 (misure per le imprese in stato di insolvenza) che prevede una deroga alla normativa antitrust di cui alla legge n. 287/1990 per le operazioni di concentrazione previste nel programma di risanamento presentato dal Commissario straordinario;
   Desiderati 8.12 il quale reca disposizioni specifiche per l'accesso delle navi di tutte le nazionalità al porto franco di Trieste;
   Caparini 9-bis.01 il quale reca una disposizione specifica in materia di software di controllo dell'Agenzia delle entrate, che devono essere resi disponibili entro il 31 gennaio del periodo di imposta da porre in verifica;
   Crosio 11.9 il quale prevede l'equiparazione del regime fiscale dei libri in versione digitale ed in versione cartacea;
   Crosio 11.16, il quale prevede, attraverso un inciso, l'estensione del tempo pieno nelle scuole con modalità da definirsi con decreto ministeriale di natura non regolamentare;
   Crosio 11.21 il quale prevede in maniera indistinta per tutte le case editrici un obbligo di predisporre software e contenuti digitali interattivi;
   Caparini 11.22, Fava 11.24 i quali estendono ai libri realizzati su supporto diverso da quello cartaceo e distribuiti Pag. 33attraverso piattaforma telematica, l'aliquota agevolata IVA prevista per i libri;
   Torazzi 11.23 il quale prevede un'intesa in sede di Conferenza unificata per il riparto della somma di 500 milioni di euro nell'anno 2013 tra le regioni per l'attuazione di un piano straordinario di sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi;
   Di Biagio Aldo 11-bis.01 che aggiunge un nuovo articolo, l'11-ter, prevedendo, in maniera retroattiva, che a decorrere dal 2006 sia considerato abrogata la disposizione che prevede come causa ostativa all'erogazione dei contributi all'editoria il collegamento e controllo tra imprese editrici;
   Caparini 11-bis.02 che interviene sulla legge in materia di protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio (L. n.633/1941), prevedendo che sia consentita la pubblicazione attraverso internet di immagini e musiche a bassa risoluzione, per uso didattico o scientifico e solo nel caso in cui l'utilizzo non sia a scopo di lucro;
   Crosio 11-bis.03 che inserisce un nuovo articolo 11-ter, prevedendo che le università statali si dotino di piattaforme sulle quali mettere gratuitamente materiali didattici; gli studenti che svolgono attività organizzativa relativa alla registrazione del materiale hanno diritto a vedere riconosciuta tale attività come formativa extracurricolare e ad avere accesso ai contributi per l'associazionismo studentesco. A tal fine è istituito un apposito Fondo con dotazione di 10 milioni per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015;
   Caparini 14-bis.1 il quale modifica la disciplina sul riparto tra emittenza televisiva privata locale e radiofonica e giornali quotidiani e periodici della pubblicità di amministrazioni ed enti pubblici;
   Caparini 16.01, che, modificando l'articolo 490 c.p.c. – disciplina la pubblicità degli atti esecutivi tramite avvisi sulle televisioni locali in digitale terrestre, specializzate in vendite e aste giudiziarie;
   Vignali 16.02, che modifica il d.lgs. 28 del 2010, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali;
   Desiderati 17.1, volto a modificare la disciplina dell'inventario dei beni del fallito, attribuendo al giudice delegato l'eventuale nomina di uno stimatore;
   Monai 17.2, diretto ad attribuire al giudice la designazione del professionista chiamato ad attestare la fattibilità del piano di risanamento i cui atti sono sottratti alla revocatoria fallimentare;
   Desiderati 17.3, volto a modificare la disciplina delle vendite e degli altri atti di liquidazione posti in essere in esecuzione del programma di liquidazione, in particolare con riguardo ai soggetti di cui il curatore si può avvalere;
   Monai 17.4, volto a rimuovere l'inefficacia rispetto ai creditori anteriori al concordato delle ipoteche giudiziali iscritte nei novanta giorni che precedono la data della pubblicazione del ricorso per l'ammissione alla procedura di concordato preventivo;
   Monai 17.5, 17.6 e 17.7, diretti a modificare la disciplina dello scioglimento del debitore dai contratti in corso di esecuzione, alla data della presentazione del ricorso per l'ammissione al concordato preventivo;
   Monai 17.8, concernente i creditori che non hanno esercitato il voto nell'adunanza per l'adesione alla proposta di concordato preventivo;
   Stradella 17.01 e Mastromauro 17.02, diretti a introdurre disposizioni sul concordato preventivo riferito a gruppi di imprese;
   Desiderati 18.01. e Desiderati 18.02 che novellano differenti aspetti della disciplina prevista dal decreto legislativo n. 122 del 2005 a tutela dei diritti patrimoniali degli acquirenti di immobili da costruire;Pag. 34
   Benamati 20.4, che istituisce, al fine di razionalizzare i consumi di energia elettrica, l'Osservatorio nazionale sull'illuminazione pubblica;
   Formisano Anna Teresa 23.3, in quanto disciplina l'iscrizione alla gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli artigiani da parte delle cooperative artigiane;
   Fava 24-bis.01, in quanto intende innalzare l'aliquota Ires applicabile alle banche che non destinino all'erogazione di credito una specifica percentuale delle risorse ricevute dalla BCE;
   Torazzi 24-bis.02, in quanto reca disposizioni che prevedono la stipula di un protocollo d'intesa finalizzato alla concessione di credito alle PMI per il pagamento dei debiti tributari;
   Fava 24-ter.01, in quanto delega il governo ad adottare disposizioni per la operazione tra banche commerciali e banche d'affari;
   Fava 29.02, in quanto intende introdurre misure fiscali di vantaggio per le imprese site in zone di confine, contestualmente riducendo gli incentivi alle imprese e ponendo un tetto al trattamento pensionistico erogato da gestioni previdenziali pubbliche;
   Fava 29.03, in quanto intende introdurre un regime fiscale agevolato per le nuove iniziative imprenditoriali, contestualmente riducendo gli incentivi alle imprese e ponendo un tetto al trattamento pensionistico erogato da gestioni previdenziali pubbliche;
   Fava 29.04, 29.05 29.06, in quanto intendono ridurre l'aliquota Irap nei confronti di imprese con specifiche soglie di dipendenti, contestualmente riducendo gli incentivi alle imprese e ponendo un tetto al trattamento pensionistico erogato da gestioni previdenziali pubbliche;
   Fava 29.07, in quanto intende ridurre l'aliquota Irap nei confronti delle piccole e medie imprese, contestualmente riducendo gli incentivi alle imprese e ponendo un tetto al trattamento pensionistico erogato da gestioni previdenziali pubbliche;
   Fava 29.08, 29.09, 29.010, 29.011, 29.012, 29.013, in quanto intendono introdurre agevolazioni Irap sotto forma di deduzioni in favore di specifiche tipologie di imprese che effettuano nuove assunzioni, contestualmente riducendo gli incentivi alle imprese;
   Fava 29.014, in quanto intende innalzare la misura della deduzione forfetaria Irap per le imprese con una specifica soglia di dipendenti, contestualmente riducendo gli incentivi alle imprese e ponendo un tetto al trattamento pensionistico erogato da gestioni previdenziali pubbliche;
   Torazzi 29.015, in quanto intende esentare dall'Irpef i lavoratori assunti a tempo determinato e indeterminato di età inferiore a 35 anni, altresì ponendo un tetto al trattamento pensionistico erogato da gestioni previdenziali pubbliche;
   Torazzi 33.5, relativo alla ripartizione fra regioni del Mezzogiorno e regioni del Centro-Nord delle risorse del Fondo per la coesione e lo sviluppo (ex Fondo per le aree sottoutilizzate);
   Toto 33.11, in quanto relativo alla proroga del termine di scadenza della concessione per le autostrade A24 e A25;
   Di Biagio 33.20, in quanto incidente sulla disciplina dell'agevolazione fiscale del credito d'imposta di cui alla legge n. 296 del 2006 a favore delle imprese che investono nelle aree sottoutilizzate;
   Lanzarin 33.22, in quanto reca disposizioni sull'affidamento degli appalti pubblici relativi agli interventi per la ricostruzione delle zone danneggiate dal sisma del maggio 2012;
   gli identici Stradella 33.23 e Mastromauro 33.26, nonché l'analogo Anna Teresa Formisano 33-octies.021 in quanto incidenti sui presupposti necessari per la realizzazione della condizione di utilizzazione edificatoria richiesta ai fini del godimento, Pag. 35in caso trasferimento di beni immobili, del regime agevolativo in materia di imposta di registro;
   Saglia, 33.24, in quanto recante disposizioni relative alle agevolazioni a favore degli impianti di cogenerazione abbinati ad una rete di teleriscaldamento ad uso di ambienti agricoli;
   Saglia 33.25, in quanto prevede la facoltà, anziché l'obbligo, per il Ministero della giustizia di affidare ad una società partecipata al 100 per cento dal MEF dei compiti relativi alle procedure per la realizzazione di nuovi istituti penitenziari;
   gli identici emendamenti Anna Teresa Formisano 33.9, Iannuzzi 33.10, Stradella 33.21, Mastromauro 33.27, nonché l'analogo Anna Teresa Formisano 33.3, in quanto relativi alla disciplina della responsabilità solidale fra appaltatore e subappaltatore in ordine a obblighi obblighi tributari;
   gli identici Iannuzzi 33-octies.0.1, Stradella 33-octies.09, Mastromauro 33-octies.016, Anna Teresa Formisano 33-octies.0.14, relativi alla disciplina della permuta nei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture;
   gli identici Iannuzzi 33-octies.03, Stradella 33-octies.0.6, Mastromauro 33-octies.018, Anna Teresa Formisano 33-octies.019, relativi alla quota di lavori da affidare a terzi con procedure di gara da parte dei concessionari di lavori pubblici;
   gli identici Iannuzzi 33-octies.04, Stradella 33-octies.08, Anna Teresa Formisano 33-octies.015 e Mastromauro 33-octies.017, relativi alla sospensione dei lavori da parte dell'esecutore di lavori pubblici in caso di mancato pagamento del corrispettivo;
   gli identici Iannuzzi 33-octies.05, Stradella 33-octies.07, Mastromauro 33-octies.010, Anna Teresa Formisano 33-octies.012, in quanto recano modifiche alle norme contenute nel decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010 (Regolamento di attuazione del Codice degli appalti pubblici) relative alla qualificazione e direzione tecnica per l'esecuzione di lavori pubblici riguardanti il i beni del patrimonio culturale;
   Anna Teresa Formisano 33-octies.0.22 in quanto in quanto reca modifiche alle norme contenute nel decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010 (Regolamento di attuazione del Codice degli appalti pubblici) in tema di requisiti richiesti in caso di lavori pubblici eseguiti da raggruppamenti temporanei d'impresa;
   Fugatti 34.1, che modifica la decorrenza del regime di perequazione speciale per le piccole imprese di distribuzione di energia elettrica;
   gli identici Montagnoli 34.2 e Saglia 34.13, che prorogano il periodo di incentivazione della produzione elettrica da impianti fotovoltaici prevista dal decreto ministeriale 5 luglio 2012;
   Saglia 34.4, che reca una speciale disciplina per il porto franco di Trieste;
   Desiderati 34.5, che abroga alcune disposizioni in materia di pagamento della tassa annuale delle unità da diporto;
   Di Biagio 34.6, che prevede il trasferimento all'ANAS della struttura di vigilanza delle Concessionarie autostradali;
   Saglia 34.7, che prevede una disciplina in favore degli impianti che non hanno ricevuto quote di emissione di CO2 a titolo gratuito nel periodo 2008-2012;
   Fava 34.8, che destina una quota pari al 30 per cento dei rifiuti urbani indifferenziati agli impianti di termovalorizzazione;
   Lanzarin 34.9, che prevede disposizioni per la redazione del rapporto di sicurezza per gli stabilimenti del settore galvanotecnico;
   gli identici Strizzolo 34.21, Montagnoli 34.22 e Cesario 34.23, e l'analogo Abrignani 34.24, che recano un'interpretazione Pag. 36autentica sulle disposizioni in materia di crediti vantati verso la pubblica amministrazione;
   Fava 34.25, che reca disposizioni concernenti il rispetto del patto di stabilità da parte degli enti locali che riducono i propri consumi energetici;
   Crosio 34.27, che reca una disciplina relativa alle procedure per l'indizione di gare ad evidenza pubblica ai fini dell'aggiudicazione delle concessioni idriche;
   Crosio 34.29, che modifica la disciplina relativa alla valutazione dei criteri per l'aggiudicazione delle concessioni idroelettriche;
   Crosio 34.30, che modifica i criteri per la definizione dei parametri di aggiudicazione delle gare per le concessioni idroelettriche;
   Crosio 34.31, che prevede modifiche alla disciplina relativa al trasferimento dal concessionario cedente al subentrante del ramo di azienda relativo all'esercizio della concessione idroelettrica;
   Lanzarin 34.32, concernente la responsabilità in solido dell'appaltatore nei confronti del subappaltante in relazione al versamento all'erario di ritenute fiscali;
   Formisano 34.33, concernete la qualificazione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande;
   Lanzarin 34.34, che prevede la messa a disposizione gratuita da parte dei gestori della rete elettrica delle infrastrutture necessarie alla separazione della rete di illuminazione pubblica comunale;
   Lanzarin 34.38, che interviene in materia di obblighi di riciclaggio e recupero da parte dei produttori degli imballaggi usati;
   Carlucci 34.49, che prevede un credito d'imposta in favore di soggetti che contribuiscono alla produzione di opere cinematografiche di nazionalità italiana;
   Naro 34.50, che prevede l'istituzione di ticket d'ingresso per la visita dei siti vulcanici che richiedano particolari controlli di allerta da parte dei comuni interessati dai fenomeni di vulcanismo attivo;
   Lanzarin 34.53, che prevede modifiche alla disciplina transitoria della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico;
   Formisano Anna Teresa 34.58 il quale interviene sulle modalità con cui devono essere resi pubblici il prezzo di emissione o di vendita, di riacquisto o di rimborso delle quote di fondi comuni di investimento comunitari ed extracomunitari;
   Formisano Anna Teresa 34.59 e 34.60 che sopprimono (34.59) ovvero modificano (34.60) la previsione del DL 63/2012 in base alla quale la gestione degli strumenti informatici e della rete telematica del sistema di distribuzione della stampa quotidiana e periodica è svolta, in maniera condivisa ed unitaria, con la partecipazione di tutti i componenti della filiera distributiva, editori, distributori e rivenditori, che stabiliscono di comune accordo lo sviluppo della rete, la gestione dati e i costi di collegamento.
   Formisano Anna Teresa 34.61, che dispone in materia di autorizzazioni alla vendita di stampa quotidiana e periodica;
   Lulli 34.62 il quale dispone in materia le misure delle aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio usato per autotrazione;
   Di Biagio 34.63 che esclude anche il personale della polizia locale dall'abrogazione degli istituti dell'accertamento della dipendenza dell'infermità da causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata disposta dall'articolo 6 del decreto-legge n. 201/2011;
   Ruggeri 34.64 che differisce il termine entro il quale il contribuente deve effettuare il versamento periodico dell'IVA, ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 100/1998;Pag. 37
   Formisano Anna Teresa 34.66 che prevede che la rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni non negoziate in mercati regolamentati e dei terreni edificabili e con destinazione agricola si applichi agli immobili posseduti al 1o luglio 2012 e non al 1o luglio 2011 come attualmente previsto dall'articolo 2 del DL 282/2002;
   Formisano Anna Teresa 34.67 che sposta il termine per la rivalutazione dei beni immobili, ad esclusione delle aree fabbricabili e degli immobili alla cui produzione o al cui scambio è diretta l'attività di impresa, facendola valere per tutti i beni risultanti dal bilancio in corso al 31 dicembre 2011;
   Zeller 34.68 che ricostituisce la Commissione per le funicolari aeree e terrestri;
   Torazzi 34.72 il quale prevede l'introduzione di un sistema di etichettatura obbligatoria dei prodotti finiti ed intermedi;
   Torazzi 34.73 che prevede che il decreto ministeriale chiamato a disciplinare, ai sensi dell'articolo 2 della legge n. 55/2010, il sistema di etichettatura obbligatoria e di impiego dell'indicazione «Made in Italy» sia adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge in esame;
   Torazzi 34.74 che prevede che il ministro dello sviluppo economico promuova la nascita di un tavolo di confronto per l'adozione di un regolamento per l'introduzione di un sistema di etichettatura obbligatoria dei prodotti extraeuropei;
   Torazzi 34.75 che prevede che l'accesso alle risorse disponibili presso la CEB – Banca di sviluppo del Consiglio d'Europa sia consentito anche a regioni, province e comuni;
   Vignali 34.76, che in materia di rilascio del permesso di costruire, come disciplinato dal decreto del Presidente della Repubblica 380/2001, modifica i termini di conclusione del procedimento;
   Marchioni 34-quinquies.1 che modifica la disciplina in materia di detrazione per interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico di cui al DL 83/2012;
   Garofalo 34-decies. 4 il quale dispone in materia di compartecipazione a carico dello Stato per la compensazione degli oneri di servizio pubblico relativi ai collegamenti aerei con le isole minori della Sicilia dotate di scali aeroportuali;
   Fava 34.duodecies.01, che innalza l'onere finanziario a carico dello Stato per la riduzione del prezzo del carburante nelle rivendite di benzina situate vicino al territorio svizzero, contestualmente riducendo gli incentivi alle imprese;
   Vignali 34.duodecies.02, che reca una articolata disciplina volta ad incidere sulla parte IV del Codice ambientale, in materia – tra l'altro – di bonifica dei siti contaminati e di terre e rocce da scavo;
   Di Biagio 34.duodecies.04 e 34.duodecies.05, in quanto rimodulano gli incentivi in favore del comparto di produzione di energia da bioliquidi;
   Torazzi 34.duodecies.06, che intende sottoporre ad accisa anche le cartine e i filtri per sigarette;
   Caparini 34.duodecies.07, in quanto intende estendere le vigenti detrazioni per ristrutturazioni edilizie anche alle spese sostenute per l'acquisto, montaggio e installazione di mobili fissi;
   Caparini 35.03, che introduce una serie di agevolazioni fiscali e contributive alle aziende straniere che avviano una nuova impresa in Italia;
   Formisano Anna Teresa 36.2, in quanto intende prorogare al 2012 le norme in materia di riallineamento e rivalutazione volontari di valori contabili di cui al decreto-legge n. 185 del 2008;
   Formisano Anna Teresa 36.3, in quanto reca norme in materia di riallineamento e rivalutazione volontari di valori contabili;Pag. 38
   Vignali 36.9, in quanto reca norme in materia di disciplina dei patti di famiglia;
   Formisano Anna Teresa 36.10, in quanto estende l'ambito applicativo della deroga ai limiti all'uso di contante, ora limitata alle sole operazioni legate al turismo, a tutte le cessioni di beni e prestazioni di servizi effettuate nei confronti di persone straniere residenti all'estero e comunque non cittadini dell'Unione europea o dello Spazio economico europeo;
   Formisano Anna Teresa 36.11, in quanto elimina il divieto di trasferimento di denaro contante, legato all'acquisto di beni e prestazioni di servizi effettuati da persone straniere residenti all'estero a specifiche condizioni;
   Torazzi 36.01, che reca la disciplina dell'uso del marchio «ristorante italiano»;
   Torazzi 36-bis.01, in quanto reca disposizioni sul contenuto obbligatorio delle buste paga;
   Fava 36-bis.02, in quanto sospende i versamenti fiscali in favore delle imprese che chiedono la verifica analitica, riducendo contestualmente gli incentivi alle imprese;
   Vignali 36-bis.03, volto a modificare la disciplina concernente la responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore;
   Fava 37.01, che introduce deroghe al patto di stabilità interno per gli enti locali, contestualmente disponendo il riordino degli incentivi alle imprese;
   Torazzi 37.02, che introduce il divieto di procedere a nuove assunzioni per il decennio 2013-2023 in capo alle amministrazioni dello Stato il cui numero dei dipendenti è superiore alla media nazionale del rapporto dipendenti/abitanti;
   Torazzi 37.03, che prevede la riduzione dei dipendenti pubblici regionali nelle regioni non virtuose tenuto conto del rapporto PIL regionale/numero di abitanti;
   Torazzi 38.2, che prevede la promozione della nascita di un tavolo di confronto finalizzato a proporre alle autorità europee apposite misure antidumping sulle importazioni;
   Caparini 38.01, che introduce deroghe al patto di stabilità interno per gli enti locali, contestualmente disponendo il riordino degli incentivi alle imprese;
   Caparini 38.02, che prevede l'alienazione della partecipazione dello Stato nella RAI entro giugno 2013;
   Caparini 38.03, che introduce norme in materia degli organi di revisione degli enti locali;
   Caparini 38.04, che consente ai soggetti passivi Iva di scomputare dall'importo dovuto in sede di liquidazione periodica l'imposta relativa alle fatture insolute;
   Caparini 38.05 e 38.06, che recano disposizioni in materia di riduzione del numero dei componenti dei consigli regionali e degli emolumenti ad essi attribuiti;
   Caparini 38.07, che disciplina la soppressione dell'Istituto mutualistico artisti interpreti esecutori IMAIE e il trasferimento delle relative competenze alla SIAE.
   Fissa quindi il termine per la presentazione delle domande di revisione del giudizio di inammissibilità alle ore 11.30 della giornata odierna.

  Raffaele VOLPI (LNP), premesso che l'eterogeneità delle materie contenute nel decreto-legge rende a suo avviso difficile individuare argomenti estranei per materia, preannuncia la presentazione di domande di revisione del giudizio di inammissibilità su alcune proposte emendative presentate da deputati del proprio gruppo che auspica possano essere accolte da parte delle Presidenze.

  Jonny CROSIO (LNP), associandosi alle considerazioni del collega Volpi, sottolinea che le proposte emendative presentate dal proprio gruppo riguardano in maniera puntuale le diverse materie recate dal decreto-legge.

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  Mario VALDUCCI, presidente, sospende la seduta per consentire il decorso dei termini per la presentazione delle domande di revisione dei giudizi di inammissibilità.

  La seduta, sospesa alle 11, è ripresa alle 11.40.

   Mario VALDUCCI (PdL), presidente, in merito ai ricorsi presentati conferma l'inammissibilità dei seguenti emendamenti:
   Caparini 9-bis.01 che reca una disposizione specifica in materia di software di controllo dell'Agenzia delle entrate, che devono essere resi disponibili entro il 31 gennaio del periodo di imposta da porre in verifica; in proposito si segnala che il provvedimento non contiene disposizioni specifiche in materia di attività dell'Agenzia delle Entrate prevedendo invece l'articolo 9-bis misure per agevolare l'acquisizione di software innovativi da parte della pubblica amministrazione;
   Crosio 11.9 il quale prevede l'equiparazione del regime fiscale dei libri in versione digitale ed in versione cartacea intervenendo in una materia, quella del regime fiscale dei prodotti editoriali non compresa nel provvedimento che prevede invece all'articolo 11 disposizioni per agevolare l'adozione da parte delle scuole di libri di testo in versione digitale o mista; analoghe considerazioni valgono per gli emendamenti Caparini 11.22 e Fava 11.24 per i quali si conferma il giudizio di inammissibilità;
   Crosio 11.21 il quale prevede in maniera indistinta per tutte le case editrici un obbligo di predisporre software e contenuti digitali interattivi; anche in questo caso interessando la generalità dei prodotti editoriali e non il settore specifico dell'editoria scolastica oggetto di attenzione nel provvedimento;
   Caparini 11-bis.02, che interviene sulla legge in materia di protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo esercizio (L. n. 633/1941), che non risulta modificata dal provvedimento in esame;
   Crosio 11-bis.03, limitatamente ai commi 3, 4 e 5, in quanto inserisce disposizioni sui contributi per l'associazionismo studentesco, materia non contemplata dal provvedimento in esame;
   Monai 17.8, che, concernendo i creditori che non hanno esercitato il voto nell'adunanza per l'adesione alla proposta di concordato preventivo, interviene su un profilo della disciplina delle procedure fallimentari, che è affrontata nel decreto soltanto per quanto concerne le modalità di utilizzo della posta elettronica certificata;
   Vignali 34.76 poiché modifica i termini di conclusione del procedimento di rilascio del permesso di costruire, materia questa non ricompresa tra quelle trattate dal provvedimento in esame.

  Jonny CROSIO (LNP) lamenta la conferma del giudizio di inammissibilità in particolare sul proprio emendamento 11.9 e sugli analoghi Caparini 11.22 e Fava 11.24 che prevedono l'equiparazione del regime fiscale dei libri in versione digitale e in versione cartacea. Ritiene che la materia sia perfettamente rispondente alle disposizioni recate dall'articolo 11 del decreto-legge e che non possano neppure essere addotte motivazioni di mancanza di copertura dal momento che il provvedimento in esame interviene a modificare settori quali l'anagrafe dei cittadini residenti all'estero che funzionano perfettamente e per i quali non vi sarebbe alcun motivo di prevedere regimi diversi.

  Andrea LULLI (PD) annuncia, a nome del proprio gruppo, il ritiro di tutte le proposte emendative presentate confidando nell'impegno assunto dal rappresentante del Governo nella seduta di ieri a modificare alcuni aspetti problematici del decreto-legge in esame in altro provvedimento legislativo.

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  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), a nome del proprio gruppo, ritira tutte le proposte emendative presentate.

  Enzo RAISI (FLpTP), a nome del proprio gruppo, ritira tutte le proposte emendative presentate.

  Giovanni FAVA (LNP) sottolinea che il proprio gruppo non intende ritirare le proposte emendative per una serie di motivi che si accinge ad esporre. In primo luogo, il provvedimento più che occuparsi dello sviluppo del paese reca una serie di misure di proroga di termini e non entra nel vivo delle numerose questioni che preoccupano le famiglie italiane, principalmente di natura economica. Sottolinea che, in questo momento di crisi, non vi è carenza di liquidità, ma di circolazione di denaro. Lamenta l'assoluta rigidità che si registra sul versante del credito e stigmatizza la totale mancanza di disposizioni sulla materia all'interno del decreto-legge in esame. Il Governo ha finora condotto una politica a sostegno delle banche trascurando le esigenze delle famiglie e delle imprese. La seconda considerazione è di metodo e riguarda la scelta di porre la questione di fiducia sul provvedimento già nella seduta di domani. In considerazione del fatto che il Governo è dimissionario, chiede come sia possibile esprimere nei suoi confronti un voto di fiducia da parte di una maggioranza che non esiste più. Lamenta infine l'indisponibilità a modificare il testo, evidente dal fatto che i gruppi del PD e dell'UdCpTP hanno ritirato i propri emendamenti con un accordo sottobanco raggiunto in sede extraparlamentare. Sottolinea che il gruppo della Lega intende invece verificare ogni possibilità di modifica e preannuncia che, se vi fosse una disponibilità in questo senso, orienterebbe conseguentemente il proprio comportamento.

  Andrea LULLI (PD) obietta al deputato Fava che il proprio gruppo non ha realizzato nessuna intesa al di fuori delle aule parlamentari, né tantomeno accordi sottobanco. La scelta di ritirare le proposte emendative è stata motivata dalla necessità di dare corso alla conversione del decreto-legge.

  Silvia VELO (PD), relatore per la IX Commissione, d'accordo con il relatore per la X Commissione, invita al ritiro di tutte le proposte emendative presentate, esprimendo altrimenti parere contrario.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA concorda con il parere espresso dai relatori.

  Giovanni FAVA (LNP) contesta al collega Lulli una difesa d'ufficio delle scelte del suo gruppo. Chiede al Governo di conoscere chiaramente su quali questioni sono state raggiunte intese per modificare con un provvedimento successivo alcuni punti del decreto-legge in esame. Illustra quindi le finalità del proprio emendamento 2.3, volto a sopprimere il comma 2 dell'articolo 2 che prevede l'anagrafe nazionale della popolazione residente.

  Carlo MONAI (IdV), nel dichiarare voto contrario sull'emendamento Fava 2.3, sottolinea che la previsione di una anagrafe nazionale della popolazione residente rappresenta un elemento di semplificazione rendendo più agevole l'identificazione dei soggetti.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) sottolinea che l'emendamento Fava 2.3 è volto a tutelare le autonomie locali continuamente danneggiate dai recenti provvedimenti di stampo centralista varati dall'attuale Governo. Ritiene che l'anagrafe nazionale sia un istituto del tutto inutile in linea con la cancellazione del federalismo voluta dall'Esecutivo.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) ribadisce le motivazioni del proprio gruppo a sostegno dell'emendamento Fava 2.3. Osserva che il decreto legge opera, in materia di anagrafi, un ulteriore intervento di centralizzazione. Rileva altresì che i comuni effettuano un'attività di accertamento che è essenziale per verificare la Pag. 41veridicità delle richieste di modifica della residenza.

  Jonny CROSIO (LNP) interviene a favore dell'emendamento Fava 2.3, segnalando l'opportunità della soppressione del comma 2, con particolare riferimento alla situazione delle province di confine, per le quali si presentano i problemi e le difficoltà derivanti dall'esigenza di confrontarsi con l'AIRE.

  Giancarlo DI VIZIA (LNP) interviene a favore dell'emendamento Fava 2.3, lamentando che la materia dell'anagrafe risulta palesemente non pertinente rispetto alle finalità di sviluppo dell'economia che il Governo dichiara di perseguire con il decreto-legge.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fava 2.3.

  Giovanni FAVA (LNP) interviene a favore del proprio emendamento 2.4, osservando che scelte essenziali per l'economia del Paese, quali segnatamente la decisione di offrire al gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena un aiuto nell'ordine di quattro miliardi di euro, sono prese in altre sedi, mentre nel decreto-legge in esame vengono trattate materie che non hanno alcuna rilevanza sotto il profilo economico e finanziario.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) interviene a favore dell'emendamento Fava 2.4. Rileva che il Governo fornisce quattro miliardi di euro ad un gruppo bancario, mentre non è in grado di dare ai comuni le risorse necessarie per svolgere le loro funzioni fondamentali. Segnala altresì che l'insieme delle misure contenute nel decreto-legge in materia di anagrafe ha l'unico effetto di impedire i controlli dei comuni e, in definitiva, di rendere più facile la concessione della cittadinanza agli immigrati. Evidenzia infine che non risulta per niente chiaro come sarà finanziata l'istituzione e il funzionamento del nuovo sistema di anagrafe nazionale della popolazione residente previsto dal decreto-legge.

  Jonny CROSIO (LNP) interviene a favore dell'emendamento Fava 2.4, che, a suo giudizio, migliora il testo, anche per quanto concerne le modalità di utilizzo delle poche risorse disponibili. In generale ritiene il provvedimento in esame fortemente carente rispetto alle finalità di sviluppo che esso si propone. Ciò vale in particolare per le misure relative all'agenda digitale, che rappresenta uno dei più evidenti fallimenti del Governo in carica. Sotto questo profilo critica il giudizio di inammissibilità formulato dalle Presidenze rispetto agli emendamenti presentanti dal proprio Gruppo su questa materia. Ribadisce infine che le misure concernenti l'organizzazione dell'anagrafe, di cui all'articolo 2, provocheranno uno sperpero di risorse, con l'unico risultato di rendere più confuse e meno efficienti le relative procedure.

  Paola GOISIS (LNP), intervenendo a favore dell'emendamento Fava 2.4, esprime un giudizio decisamente contrario al provvedimento in esame che non contiene misure concrete per lo sviluppo e la crescita del Paese. Nel ribadire la sua contrarietà sul contenuto dell'articolo 2, ricorda che in questi giorni ricorre l'anniversario della morte dell'imprenditore padovano Schiavò suicidatosi perché non riusciva a riscuotere i crediti che vantava nei confronti della pubblica amministrazione, tragica sorte condivisa da molti altri imprenditori veneti trovatisi nelle medesime condizioni. Stigmatizza che il Governo neanche in questo decreto-legge abbia previsto specifici interventi per sostenere le imprese in crisi e, in particolare, quelle del Nord.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fava 2.4.

  Giovanni FAVA (LNP) ritira gli emendamenti 2.5, 2.1 e 2.2, di cui è primo firmatario.

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  Carlo MONAI (IdV) insiste per la votazione dell'emendamento Borghesi 3.1.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 3.1.

  Mario VALDUCCI, presidente, constatata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Zeller 5.1, 5.2 e 5.3, dichiara che si intende che vi abbiano rinunciato.

  Giovanni FAVA (LNP), ritira il proprio emendamento 6.1.
  Intervenendo, quindi, sul proprio articolo aggiuntivo 6.02, rileva come nel testo del provvedimento in esame vi sia una contraddizione di fondo fra le teoriche finalità di semplificazione che esso si propone e le misure concrete in esso contenute che di fatto complicano la vita delle imprese. In particolare, ritiene sufficiente che l'obbligo della marcatura dei libri sociali possa essere limitato ad una sola volta l'anno. Si tratta, a suo giudizio, di intervenire per ridurre l'ennesimo aggravio burocratico che rappresenta un notevole costo soprattutto per le piccole imprese che faticano più delle altre a rimanere competitive sul mercato.

  Maurizio FUGATTI (LNP), intervenendo in favore dell'articolo aggiuntivo Fava 6.02, sottolinea come si tratti di una modifica normativa non onerosa. L'intervento mira a semplificare la vita delle imprese sul versante degli adempimenti burocratici che rappresentano, a suo giudizio, un notevole costo ed un ostacolo per la loro competitività.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Fava 6.02.

  Giovanni FAVA (LNP) illustra le finalità del proprio emendamento 7.1 sottolineando di non comprendere le ragioni di una diversa disciplina relativa alla trasmissione telematica delle certificazioni di malattia fra il settore pubblico ed il settore privato.

  Luca Rodolfo PAOLINI (LNP) ritiene che le disposizioni previste dall'articolo 7 non affrontino efficacemente il problema dell'assenteismo per malattia nella pubblica amministrazione. Si tratterebbe in realtà di prevedere misure ben più rigorose che possano rappresentare un reale disincentivo per i medici a sottoscrivere false certificazioni e per i dipendenti a presentarle.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fava 7.1.

  Carlo MONAI (IdV) ritira il proprio emendamento 8.1.

  Raffaello VIGNALI (PdL) ritira il proprio emendamento 8.10.

  Mario VALDUCCI, presidente avverte che, su richiesta del presentatore, deve considerarsi accantonato l'emendamento Meta 8.3. Deve pertanto considerarsi accantonato anche l'identico emendamento Desiderati 8.4.

  Francesco PROIETTI COSIMI (FLpTP) chiede chiarimenti alle Presidenze in merito all'accantonamento dell'emendamento Meta 8.3 che, sulla base delle dichiarazioni fatte dal capogruppo del Partito Democratico all'inizio della ripresa della seduta, dovrebbe risultare ritirato.

  Michele Pompeo META (PD) rassicura il collega Proietti sul fatto che tale richiesta non rappresenta una decisione diversa da quella annunciata dal collega Lulli, ma deriva da un normale svolgimento della dialettica tra il Governo e le Commissioni e dalle proprie valutazioni, in qualità di presentatore dell'emendamento, sulla rilevanza dello stesso. Ribadisce pertanto la richiesta di accantonamento del proprio emendamento 8.3.

  Giovanni FAVA (LNP) dichiara di non condividere la decisione di accantonare l'emendamento Meta 8.3, decisione che contrasta con quanto dichiarato dal rappresentante del Partito Democratico circa Pag. 43la volontà di ritirare tutti gli emendamenti presentati.

  Mario VALDUCCI, presidente, nel sottolineare l'assoluta regolarità della procedura seguita, ribadisce che gli identici emendamenti Meta 8.3 e Desiderati 8.4 devono intendersi accantonati.

  Giovanni FAVA (LNP) ritira l'emendamento Desiderati 8.7 e il proprio emendamento 9.1.

  Carlo MONAI (IdV), in qualità di cofirmatario, ritira gli emendamenti Borghesi 9-bis.1, Cimadoro 9-bis.2 e Borghesi 10.1. Dichiara quindi di ritirare tutte le successive proposte emendative presentate dal proprio gruppo.

  Jonny CROSIO (LNP), illustrando le finalità del proprio emendamento 11.6, sottolinea la necessità di misure concrete a favore delle famiglie fra le quali potrebbe rientrare certamente l'equiparazione dell'IVA agevolata per i libri in formato digitale ed in versione cartacea. Ritiene infatti sbagliato che non si voglia prevedere un regime fiscale più favorevole per le cosiddette piattaforme digitali così come avviene nei principali Paesi europei. Si tratterebbe di mettere a disposizione delle famiglie ulteriori risorse finanziarie anche al fine di superare i problemi di alfabetizzazione informatica che determinano un sostanziale digital divide culturale e che rendono di fatto meno competitivo il nostro Paese in questo settore. Auspica quindi che i relatori e il rappresentante del Governo possano riconsiderare il giudizio su tale proposta emendativa.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crosio 11.6.

  Giovanni FAVA (LNP) ritira gli emendamenti Torazzi 11.8, Crosio 11.11 e 11.12.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) richiama le finalità dell'emendamento Crosio 11.17 volto a sopprimere, al comma 1, lettera c), dell'articolo 11, il capoverso 3-ter, in cui si prevede che la scuola assicura la disponibilità dei supporti tecnologici necessari alla fruizione dei contenuti digitali su richiesta delle famiglie e a carico delle stesse.

  Jonny CROSIO (LNP) giudica vergognoso mettere a carico delle famiglie gli oneri per la fruizione di contenuti digitali da parte degli studenti e sottolinea che in altri Paesi europei è previsto l'obbligo che i testi scolastici siano arricchiti di contenuti digitali.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Crosio 11.17.

   Il sottosegretario Guido IMPROTA osserva che il dibattito sulla fruizione di contenuti digitali è stato condizionato dai tempi di conversione del decreto-legge. Su questo punto particolare, sottolinea che il testo inizialmente approvato dalla Commissione Industria del Senato prevedeva la fruizione di contenuti digitali solo nelle classi cosiddette 2.0, già dotate dei supporti tecnologici necessari. Il testo è stato successivamente modificato in seguito al parere vincolante espresso dalla Commissione Bilancio, ex articolo 81, quarto comma della Costituzione. Invita pertanto i presentatori dell'emendamento testé respinto a presentare un ordine del giorno di analogo contenuto nel corso dell'esame in Assemblea.

  Giovanni FAVA (LNP) prende atto delle dichiarazioni e della disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo e ritira tutte le proposte emendative presentate dal proprio gruppo all'articolo 11 del decreto-legge.

  Mario VALDUCCI, presidente, ritiene opportuna una breve sospensione della seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.25, è ripresa alle 14.10.

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  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, in considerazione delle proposte emendative che già sono state ritirate, le Commissioni riprenderanno l'esame dall'articolo 14.

  Giovanni FAVA (LNP), prima di passare all'esame delle proposte emendative presentate all'articolo 14, chiede al rappresentante del Governo la disponibilità a valutare positivamente il contenuto del proprio emendamento 36.12, volto a modificare l'articolo 59-bis del decreto-legge n. 83 del 2012, in materia di contraffazione dei prodotti agricoli e alimentari, nel senso di rendere volontaria e facoltativa l'integrazione dell'etichettatura dei prodotti con sistemi di sicurezza realizzati dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
  Illustra quindi le finalità dell'emendamento Desiderati 14.2, volto a sopprimere il comma 7 dell'articolo 14 che consente agli operatori di comunicazione di accedere, anche senza il consenso dei singoli proprietari, alle parti comuni degli edifici durante la fase di sviluppo della propria rete.

  Jonny CROSIO (LNP) si associa alle osservazioni del collega Fava. Ritiene tuttavia opportuno ritirare l'emendamento Desiderati 14.2.

  Giovanni FAVA (LNP) ritira gli emendamenti Desiderati 14.3 e 15.1, Torazzi 15.5 e 19.2, Desiderati 20.1 e 22.1, nonché il proprio emendamento 22.3.
  Illustra quindi le finalità del proprio emendamento 23.quater.1 volto a prevedere tra le cause di scioglimento degli organi con funzioni di amministrazione e di controllo delle banche la non ottemperanza dell'obbligo di impiego delle risorse finanziarie concesse a tasso agevolato dallo Stato, o correlate ai prestiti della Banca centrale europea, per finalità sostegno dell'economia reale tramite l'ampliamento della concessione di credito a famiglie e imprese. Lamenta l'ingente finanziamento concesso dal Governo a carico di risorse pubbliche al Monte dei Paschi di Siena. Ritiene che, in questi casi, si dovrebbe seguire il modello di ricapitalizzazione della Royal Bank of Scotland, per cui il Governo britannico decise di intervenire salvaguardando l'indipendenza del management e incidendo direttamente sulla governance dell'istituto. Ritiene necessario che lo Stato possa intervenire sugli assetti e sul piano industriale del Monte dei Paschi dal momento che ha concesso un finanziamento di 4 miliardi, pari a circa il doppio del suo valore.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fava 23.quater.1.

  Giovanni FAVA (LNP) illustra le finalità del proprio articolo aggiuntivo 23.quater.01 recante misure per favorire il credito alle imprese.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP), nel condividere le osservazioni del collega Fava sulla necessità di consentire a famiglie e imprese l'accesso al credito per favorire la ripresa economica del Paese, auspica l'approvazione dell'articolo aggiuntivo in esame.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Fava 23.quater.01.

  Giovanni FAVA (LNP), a nome del proprio gruppo, ritira tutte le restanti proposte emendative presentate, ad eccezione dell'emendamento del proprio emendamento 36.12.

  Raffaello VIGNALI (PdL), aggiungendo la propria firma all'emendamenti Cosenza 33.4, lo ritira. Ritira quindi le proprie proposte emendative 33-octies.02, 34.14 e 34.15. Aggiungendo infine la propria firma agli emendamenti Stradella 34.52 e Abrignani 34.quater.1, li ritira.

  Mario VALDUCCI, presidente, con riferimento al proprio emendamento 34-decies.3, osserva che esso interviene su una questione in cui è in gioco la credibilità dello Stato. Ricorda infatti che è stata svolta una gara, che è stata aggiudicata ad un raggruppamento di imprese di carattere Pag. 45internazionale. È stato quindi siglato un contratto. Non ritiene, a questo punto, che con un articolo inserito in questo decreto-legge, quale l'articolo 34-decies, possano essere modificate o cancellate obbligazioni previste dal contratto. Una simile misura, oltre ad essere palesemente incostituzionale, pregiudica, anche a livello internazionale, la credibilità dello Stato italiano quale parte contraente tenuta ad adempiere alle obbligazioni che ha sottoscritto.

  Deborah BERGAMINI (PdL) chiede di aggiungere la propria firma all'emendamento Valducci 34-decies.3. Ritiene infatti che, anche quando si tratta dello Stato, gli impegni assunti debbano essere rispettati.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA evidenzia che l'articolo 34-decies del decreto-legge in esame interviene su clausole contrattuali che non risultano pienamente chiare, con la finalità, di carattere cautelativo, di evitare che si determinino oneri che graverebbero sul bilancio dello Stato relativi ad un'opera di cui non sono al momento pienamente verificate neppure le condizioni strutturali. Osserva altresì che le disposizioni dell'articolo 34-decies introducono obblighi del Governo di trasparenza nei confronti del Parlamento, che potrà pertanto verificare l'attuazione che sarà data alle previsioni dell'articolo medesimo. Non può pertanto che ribadire il parere contrario del Governo sull'emendamento Valducci 34-decies.3.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Valducci 34-decies.3.

  Giovanni FAVA (LNP) invita il rappresentante del Governo ad esprimere le proprie valutazioni sull'emendamento 36.12, di cui è primo firmatario.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI chiarisce che l'integrazione dell'etichettatura, alla quale fa riferimento l'emendamento Fava 36.12, è volontaria e facoltativa, come espressamente indicato nell'emendamento medesimo. Dichiara pertanto la disponibilità del Governo ad accogliere un ordine del giorno, volto a impegnare il Governo stesso, in sede di emanazione del regolamento attuativo, che è in corso di predisposizione, a chiarire espressamente la natura volontaria e facoltativa dell'etichettatura stessa.

  Giovanni FAVA (LNP), preso atto delle dichiarazioni del rappresentante del Governo, ritira il proprio emendamento 36.12.

  Raffaello VIGNALI (PdL), intervenendo sull'articolo aggiuntivo 36.02, di cui è primo firmatario, osserva l'esigenza che, in materia di pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, si applichi una normativa uniforme, che superi i regimi speciali. Pur dichiarando che intende ritirare il proprio articolo aggiuntivo 36.02, invita il Governo a considerare con attenzione le finalità perseguite mediante tale proposta emendativa.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI ritiene che il decreto legislativo n. 192 del 2012, di recepimento della direttiva comunitaria in materia di ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, affronti in modo soddisfacente la questione sollevata dal deputato Vignali, di cui condivide le valutazioni. Assume peraltro l'impegno a verificare, con riferimento all'attuazione del decreto legislativo n. 192, che il problema possa effettivamente ritenersi superato, assumendo, in caso contrario, le opportune iniziative.

  Raffaello VIGNALI (PdL) osserva che il problema non può ritenersi superato in quanto le disposizioni dettate dal decreto-legge n. 1 del 2012 si configurano come disciplina speciale, e pertanto prevalente, rispetto alla disciplina generale prevista dal decreto legislativo n. 192 del 2012. Ribadisce in ogni caso di ritirare il proprio articolo aggiuntivo 36.02.

  Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che è stato accantonato l'emendamento Meta 8.3.

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  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, intervenendo sull'emendamento Meta 8.3, con il quale si propone la soppressione del comma 9-quater dell'articolo 8, che prevede la possibilità per gli enti proprietari di strade di adottare ordinanze con cui si prescrive, al di fuori dei centri abitati, l'utilizzo esclusivo di pneumatici invernali, dichiara che il Governo si impegna ad intervenire sulla questione nel senso auspicato dagli emendamenti medesimi in un atto di rango legislativo che sarà sottoposto prossimamente all'approvazione del Parlamento.

  Michele Pompeo META (PD) si dichiara soddisfatto dall'impegno assunto dal rappresentante del Governo e ritira il proprio emendamento 8.3. Al tempo stesso annuncia la presentazione di un ordine del giorno con cui si impegna il Governo ad intervenire sulla questione nella prima occasione utile.

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che tutte le proposte emendative dichiarate ammissibili, non espressamente esaminate, devono ritenersi respinte, anche ai fini della loro ripresentazione in Assemblea. Avverte quindi che sono pervenuti i pareri delle Commissioni I, II, III, IV, VI, VII, VIII, XI, XII, XIII, XIV, della Commissione per le questioni regionali e del Comitato per la legislazione.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime, anche a nome del collega Improta, un sincero ringraziamento alle Commissioni per la validità e il carattere costruttivo delle osservazioni di merito formulate nel corso del dibattito e, al tempo stesso, per i tempi con cui l'esame si è svolto, che hanno tenuto conto dell'esigenza prioritaria di pervenire alla conversione in legge del decreto.

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato ai relatori a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che le Presidenze delle Commissioni si riservano di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 15.30.

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