CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 7 dicembre 2012
751.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Venerdì 7 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Gianfranco Polillo.

  La seduta comincia alle 9.25.

Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione.
C. 5603 Giancarlo Giorgetti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 6 dicembre 2012.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che i relatori hanno presentato le nuove formulazioni degli emendamenti 9.19, 9.21, 15.3 e 20.5.

  Lino DUILIO (PD), relatore, illustra le riformulazioni relative agli emendamenti 9.19 e 9.21, sottolineando come l'equilibrio raggiunto possa ritenersi soddisfacente alla luce del dibattito svolto nella seduta di ieri.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva come, attraverso le disposizioni di cui all'articolo 9, come modificato dalle proposte emendative dei relatori, si dà una maggiore forza giuridica al principio della virtuosità di bilancio per gli enti locali.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP), Roberto SIMONETTI (LNP) e Maino MARCHI (PD) annunciano il voto favorevole dei rispettivi gruppi sugli emendamenti 9.18, 9.19 (Nuova formulazione) e 9.21 (Nuova formulazione) dei relatori.

  Pier Paolo BARETTA (PD) chiede se i relatori hanno svolto una riflessione sui commi 2 e 3 dell'articolo 12, strettamente legati alle questioni di cui all'articolo 9.

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  Lino DUILIO (PD), relatore, riservandosi di illustrare con maggiore compiutezza la posizione dei relatori sul tema al momento del passaggio all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 12, fa presente che la situazione individuata è di tipo analogico e che i relatori hanno inteso introdurre un riferimento all'andamento delle entrate che è effettivamente sensibile della effettiva situazione economica.

  Renato CAMBURSANO (Misto) nel concordare con le soluzioni prospettate dai relatori in riferimento all'articolo 9, osserva che l'emendamento 9.19 (Nuova formulazione) recepisce, nella sostanza il suo emendamento 9.14, del quale annuncia quindi il ritiro.

  Maino MARCHI (PD) chiede se si ritenga di confermare il parere favorevole precedentemente espresso sull'emendamento Zeller 9.11.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che i relatori hanno cambiato avviso, esprimendo parere contrario sulla richiamata proposta emendativa.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) chiede se si è inteso esplicitare un limite temporale per i piani di rientro di cui all'emendamento 9.19 (Nuova formulazione).

  Lino DUILIO (PD), relatore, osserva come sia preferibile lasciare tale precisazione alla legge ordinaria.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole sugli emendamenti 9.18, 9.19 (Nuova formulazione) e 9.21 (Nuova formulazione) dei relatori.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che tutte le proposte emendative riferite all'articolo 9 sono state ritirate dai presentatori ad eccezione di quelle dei relatori.

  La Commissione approva gli emendamenti 9.18, 9.19 (Nuova formulazione) e 9.21 (Nuova formulazione) dei relatori (vedi allegato).

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che si procederà ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 12, accantonate nella giornata di ieri.

  Lino DUILIO (PD), relatore, invita a considerare che l'emendamento 12.8 del relatori recepisce alcune delle preoccupazioni manifestate nella seduta di ieri dai componenti della Commissione, evidenziando che la proposta emendativa precisa che il concorso alla riduzione del debito pubblico sia proporzionale all'ammontare delle entrate proprie di ciascun ente territoriale. In questo senso, quindi, osserva che si è introdotto un parametro per la determinazione della misura del concorso alla riduzione del debito che consente di tenere conto anche dell'elasticità delle entrate.

  Maino MARCHI (PD) ritiene apprezzabile l'integrazione contenuta nell'emendamento 12.8 dei relatori, osservando tuttavia che sarebbe preferibile approvare l'emendamento Baretta 12.7, che fa espresso riferimento alla quota delle entrate degli enti locali influenzate dal ciclo economico.

  Lino DUILIO (PD), relatore, ritiene che il contenuto dell'emendamento Baretta 12.7 sia condivisibile ed annuncia pertanto, anche a nome dell'onorevole Alberto Giorgetti, il ritiro dell'emendamento 12.8. Esprime, quindi, parere favorevole sull'emendamento Baretta 12.7, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire le parole: «influenzate dal» con le seguenti: «influenzate dall'andamento del».

  Pier Paolo BARETTA (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) osserva come le integrazioni apportate dai relatori all'emendamento 9.21, superino in gran parte le perplessità da lui manifestate nella seduta di ieri. Osserva, peraltro, Pag. 31come le disposizioni dell'articolo 12 richiedano un avanzo per gli enti territoriali in una fase congiunturale nella quale il complesso delle amministrazioni pubbliche deve realizzare avanzi di bilancio.

  Renato CAMBURSANO (Misto) osserva come l'emendamento 12.8 dei relatori sia di contenuto pressoché identico al suo emendamento 12.5, rilevando che l'approvazione dell'emendamento Baretta 12.7 (Nuova formulazione) assorbirebbe sostanzialmente la sua proposta emendativa.

  La Commissione approva l'emendamento Baretta 12.7 (Nuova formulazione).

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nel segnalare che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Baretta 12.7 (Nuova formulazione), l'emendamento Cambursano 12.5 non verrà posto in votazione. Avverte, inoltre, che gli altri emendamenti riferiti all'articolo 12 si intendono ritirati.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che si procederà ad esaminare le proposte emendative riferite all'articolo 15, accantonate nella giornata di ieri.

  Lino DUILIO (PD), relatore, illustra la nuova formulazione dell'emendamento 15.3, evidenziando in particolare le innovazioni di cui ai commi 8 e 10.

  Renato CAMBURSANO (Misto), nel ringraziare i relatori per avere mantenuto gli impegni assunti, chiede un chiarimento sui tempi per la sperimentazione del cosiddetto bilancio a base zero.

  Lino DUILIO (PD) osserva che i termini previsti dal comma 10 dell'emendamento 15.3 (Nuova formulazione) consentiranno al prossimo Parlamento di valutare gli esiti della sperimentazione ed adottare le opportune iniziative legislative.

  Pier Paolo BARETTA (PD) chiede ai relatori se hanno approfondito la questione segnalata dall'onorevole Marchi nella seduta di ieri e quindi l'emendamento a sua firma 15.2 e in riferimento al comma 10 esprime qualche perplessità sull'opportunità di inserire la sperimentazione del cosiddetto bilancio a base zero nella legge rinforzata in esame.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) si associa alle perplessità espresse dall'onorevole Baretta sull'opportunità di inserire nell'ambito della proposta di legge rinforzata in esame la sperimentazione del bilancio a base zero, sottolineando inoltre come il tema andrebbe ulteriormente approfondito poiché una tale impostazione contabile metterebbe in discussione la tutela dei diritti soggettivi, nonché le previsioni delle leggi di spesa a carattere pluriennale, che sarebbero riconsiderate ogni anno dal Parlamento.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO evidenzia come vi sono diverse ragioni per le quali il Governo è favorevole all'inserimento della sperimentazione del bilancio a base zero nella proposta di legge rinforzata in esame. In primo luogo, evidenzia come vi siano ragioni di sistematicità dovute alla particolare fonte in esame. Inoltre ricorda come tale sperimentazione, malgrado sia sempre stata annunciata, non sia mai stata prevista in alcun testo normativo ed espungerne il riferimento in questa sede finirebbe per bloccarne la realizzazione in via definitiva. Sottolinea come una tale configurazione del bilancio consentirebbe al Parlamento e al Governo di agire con maggiore determinazione ed efficacia nella strada della spending review, vincendo le resistenze fin qui opposte da talune amministrazioni. Nel rilevare come tale comma rappresenti la parte forse maggiormente innovativa della proposta emendativa, esprime parere favorevole sull'emendamento 15.3 (Nuova formulazione) dei relatori.

  Amedeo CICCANTI (UdCpTP) ribadisce la preoccupazione che una tale impostazione possa intaccare diritti soggettivi.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, osserva come effettivamente potrebbe cambiare, Pag. 32accogliendosi questa impostazione, l'approccio sui diritti soggettivi.

  Lino DUILIO (PD) ricorda come non è stata possibile, per evidenti ragioni pratiche, una sostanziale unificazione delle attuali leggi di stabilità e di bilancio e rileva come la proposta sperimentazione del bilancio a base zero sia volta ad una valorizzazione del ruolo del Parlamento nella decisione di bilancio, attraverso il riconoscimento in tal modo di nuovi e maggiori poteri decisionali. Osserva comunque come oggi si introdurrebbe solo una sperimentazione, mentre la discussione nel merito sui vantaggi e sulle criticità di tale nuova impostazione del bilancio sarà effettuata nella sede propria, cioè nel nuovo Parlamento all'esito della sperimentazione medesima.

  Maino MARCHI (PD) rileva come, se venisse accolta la proposta dei relatori, vi sarebbero ulteriori ragioni per richiedere un supporto documentale più ampio alla Ragioneria generale dello Stato e invita quindi i relatori a riconsiderare l'accoglimento dell'emendamento a sua prima firma 15.2.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, fa presente che tale punto fa parte dell'equilibrio raggiunto nella riunione informale con il Ministro dell'economia e delle finanza alla presenza dei relatori e del Ragioniere generale dello Stato. Ricorda come alla stessa stregua il Governo aveva convenuto sull'impostazione dell'organismo indipendente proposta nella giornata di ieri dai relatori e, malgrado il cambiamento di opinione rappresentato nel corso della seduta di ieri, in ossequio all'equilibrio raggiunto con il Ministro, ha posto in votazione gli emendamenti dei relatori sull'argomento. Parimenti intende dunque sottoporre al voto della Commissione l'emendamento 15.3 (Nuova formulazione) dei relatori nel testo presentato, sottolineando come sulla sperimentazione del bilancio a base zero si fosse registrata una convergenza tra tutti i partecipanti al richiamato incontro.

  Pier Paolo BARETTA (PD) osserva come nel dibattito l'opportunità di procedere alla sperimentazione della redazione di un bilancio «a base zero» sia stata sostenuta con argomenti diversi, in quanto il relatore Duilio ha giustamente valorizzato il ruolo di controllo e di decisione attribuito al Parlamento, mentre il sottosegretario Polillo ha sottolineato la maggiore discrezionalità attribuita all'Esecutivo nella gestione del bilancio. Ritiene, pertanto, opportuno un approfondimento circa le implicazioni della nuova modalità di redazione del bilancio.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, sottolinea come il passaggio alla redazione di un bilancio «a base zero» rappresenti una profonda innovazione rispetto alle procedure attualmente utilizzate e ritiene, pertanto, che si renderà necessario un adeguamento delle strutture ministeriali e dei procedimenti da esse seguiti.

  Maino MARCHI (PD) invita i relatori a considerare il contenuto dell'emendamento 15.2, di cui è primo firmatario, che intende precisare in modo più analitico il contenuto delle relazioni tecniche allegate ai provvedimenti legislativi che recano oneri per la finanza pubblica.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO osserva come sia difficilmente ipotizzabile un modello fortemente standardizzato di redazione delle relazioni tecniche, considerando l'estrema variabilità nel contenuto dei provvedimenti legislativi. Ritiene, pertanto, opportuno mantenere adeguati margini di flessibilità. Invitando quindi i presentatori a ritirare l'emendamento Marchi 15.2.

  Lino DUILIO (PD), relatore, osserva come i relatori presentino grande attenzione al tema delle relazioni tecniche, osservando come nell'emendamento 15.3 (Nuova formulazione) si è deciso di richiedere la presentazione di una relazione tecnica non solo con riferimento alla prima sezione del disegno di legge di bilancio, ma anche con riferimento alle Pag. 33rimodulazioni previste dalla seconda sezione. Più in generale, sottolinea come in passato non sempre le relazioni tecniche allegate ai provvedimenti all'esame del Parlamento non siano state redatte in modo pienamente soddisfacente, segnalando altresì che in molti casi le Commissioni, in risposta alle richieste di chiarimento formulate, abbiano ricevuto documenti sintetici e assertivi, spesso non redatti dalla Ragioneria generale dello Stato, ma dall'Ufficio legislativo del Ministero dell'economia e delle finanze. Ritiene, pertanto, che vi sia l'esigenza di un rafforzamento del corredo informativo a disposizione del Parlamento, osservando tuttavia come la particolare natura del provvedimento in esame sconsigli l'inserimento di una specifica norma al riguardo. Fa presente, tuttavia, che, con riferimento a questi temi, si potrebbe valutare la presentazione di un ordine del giorno.

  Alberto GIORGETTI (PdL), relatore, concorda con le considerazioni dei colleghi Marchi e Duilio, osservando come potrebbe essere più efficace approvare una risoluzione in Commissione sul tema delle relazioni tecniche.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO ritiene che nella valutazione dell'esaustività e dell'ampiezza della documentazione trasmessa dal Governo non si possa non tenere conto delle difficili condizioni nelle quali opera la Ragioneria generale dello Stato, che deve esaminare un numero esorbitante di provvedimenti e di proposte emendative in tempi contenutissimi e difficilmente programmabili, in ragione della scarsa prevedibilità dei lavori parlamentari. Ritiene, pertanto, che si possa senz'altro migliorare e potenziare le strutture della Ragioneria generale dello Stato, evidenziando tuttavia che il lavoro del Ministero dell'economia e delle finanze sarebbe assai facilitato da una migliore programmazione dei lavori parlamentari.

  Maino MARCHI (PD) preso atto della disponibilità manifestata dai relatori a considerare la presentazione di un atto di indirizzo, ritira il suo emendamento 15.2 e annuncia il proprio voto favorevole sull'emendamento 15.3 (Nuova formulazione) dei relatori.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 15.3 (Nuova formulazione) e 19.1 dei relatori.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che si procederà all'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 20, avvertendo che gli emendamenti Mantovano 20.2 e 20.3, nonché Cambursano 20.1 devono intendersi ritirati.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO esprime parere favorevole sull'emendamento 20.5 (Nuova formulazione) dei relatori.

  La Commissione approva l'emendamento 20.5 (Nuova formulazione) dei relatori.

  Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene che sia opportuna un'ulteriore riflessione sulla formulazione dell'articolo 6, comma 3, osservando come la previsione che il piano di rientro sia attuato a decorrere dall'esercizio successivo a quelli per i quali è autorizzato lo scostamento rischia di dimostrarsi troppo vincolante, in quanto preclude al Governo la possibilità di scegliere la decorrenza delle correzioni.

  Il sottosegretario Gianfranco POLILLO osserva che la soppressione del riferimento alla decorrenza del piano di rientro dall'esercizio successivo a quelli per i quali è autorizzato lo scostamento potrebbe determinare un rinvio eccessivo della correzione.

  Pier Paolo BARETTA (PD) ritiene che la soppressione del vincolo rimetta alla responsabilità del Governo la decisione sulla decorrenza del piano di rientro. Fa presente, peraltro, che la modifica da lui suggerita consentirebbe altresì l'avvio del piano di rientro già a partire da uno degli esercizi per i quali è autorizzato lo scostamento.

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  Lino DUILIO (PD), relatore, osserva come la decisione è relativa alla valutazione della crisi cui si riferisce, evidenziando come il Parlamento autorizza lo scostamento per un periodo coerente alla durata presunta della crisi stessa, sulla base della relazione del Governo. Rileva che il Parlamento ben potrebbe valutare un percorso di rientro anticipato nel caso in cui si riscontrasse una più rapida conclusione della crisi, a seguito di una apposita relazione del Governo. Evidenzia peraltro come un percorso di rientro che inizi prima della fine della crisi rappresenterebbe una contraddizione in termini, mentre è naturale che questo inizi al termine della crisi stessa senza indugio.

  Pier Paolo BARETTA (PD) pur comprendendo le argomentazioni del relatore, osserva come la norma approvata rischi di essere contemporaneamente debole ed eccessivamente rigida, rilevando che se fosse stata applicata all'attuale crisi, non sarebbero state effettuate manovre correttive prima del 2015.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta, al fine di acquisire i pareri delle Commissioni competenti.

  La seduta termina alle 10.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.50 alle 13.55.

SEDE REFERENTE

  Venerdì 7 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Giancarlo GIORGETTI. – Interviene il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri Giampaolo D'Andrea.

  La seduta comincia alle 13.55.

Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione.
C. 5603 Giancarlo Giorgetti.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella odierna seduta antimeridiana.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, avverte che la I Commissione affari costituzionali e la VI Commissione finanze hanno espresso i pareri di rispettiva competenza.

  Renato BRUNETTA (PdL), a nome del proprio gruppo, conferma ai relatori e ai componenti della Commissione l'assoluta volontà del Popolo delle Libertà di pervenire all'approvazione definitiva del provvedimento in esame. Sottolinea in proposito lo spirito di collaborazione tra le diverse parti parlamentari che ha caratterizzato l'esame dei progetti di legge che hanno introdotto nella Corte costituzionale il principio del pareggio di bilancio, nonché il proficuo dialogo instauratosi nel corso dell'esame presso questo ramo del Parlamento del disegno di legge di stabilità, evidenziando come esso abbia trovato rispondenza nell'esame della presente proposta di legge. Ribadisce, pertanto, l'impegno del proprio gruppo ad assicurare l'approvazione della proposta di legge in esame.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, sottolinea l'importanza della dichiarazione resa dall'onorevole Brunetta.

  Lino DUILIO (PD), relatore, precisando preliminarmente che le Commissioni hanno esaminato il testo iniziale della proposta di legge e quindi non hanno potuto valutare le modifiche apportate dalla Commissione, riguardo alle condizioni contenute nel parere espresso dalla I Commissione, fa presente che è da considerarsi accolta quella relativa all'articolo 5, in quanto la disposizione non prevede più un livello massimo di spesa pubblica. Pag. 35Segnala che l'inciso «sentita la Commissione europea», contenuto nell'articolo 6, comma 3, consente agli organi politici di verificare la coerenza del ricorso all'indebitamento nel caso di eventi eccezionali con l'ordinamento della UE e ricorre in numerose disposizioni di legge. Ritiene condivisibile la soppressione dell'inciso, «su iniziativa del Governo» all'articolo 6, comma 4, in quanto sembra presupporre una riserva di iniziativa legislativa nei confronti del Governo. Segnala che, all'articolo 9, comma 4, la Commissione ha ritenuto che la previsione, proprio perché rinvia alla legge ordinaria dello Stato, non sia innovativa e non vadano quindi chiarite le modalità con cui gli obblighi di concorso al rispetto dei vincoli UE debbono essere fatti valere nei confronti delle autonomie speciali. Evidenzia che all'articolo 10, comma 3, non appare necessario introdurre una disciplina di dettaglio delle intese in ambito regionale, in quanto, per espressa indicazione della legge costituzionale n. 1 del 2012, il presente provvedimento deve recare disposizioni di principio. Rileva che all'articolo 10, comma 4, appare sufficientemente chiara la scelta di ripartire il saldo negativo tra gli enti che non hanno rispettato il saldo previsto in misura corrispondente alle rispettive responsabilità. Sottolinea che la condizione relativa all'articolo 16, è stata già accolta dalle ultime modifiche apportate a tale articolo. Rileva che l'articolo 20 si limita a confermare la legislazione vigente riconoscendo in tal modo alle funzioni di controllo della Corte dei conti un ruolo rilevante nell'assicurare l'equilibrio dei bilanci pubblici. Riguardo alle condizioni contenute nel parere espresso dalla VI Commissione, osserva come l'integrazione dell'articolo 15, richiesta dalla Commissione, riguardi un aspetto di dettaglio destinato a rimanere oggetto esclusivamente della legge di contabilità e finanza pubblica. Presenta quindi, anche a nome del collega Alberto Giorgetti, gli emendamenti 6.8, 19.2 e 21.2, di cui illustra il contenuto, precisando che sono volti rispettivamente a recepire una condizione contenuta nel parere della I Commissione, ad aggiornare la clausola di copertura finanziaria relativa agli oneri concernenti l'istituzione dell'Ufficio parlamentare di bilancio e a precisare la disposizione di coordinamento con la vigente legge di contabilità e finanza pubblica.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti 6.8, 19.2 e 21.2 dei relatori.

  Roberto SIMONETTI (LNP) annuncia il voto favorevole del suo gruppo, esprimendo soddisfazione per l'affermazione nella legge rinforzata del principio di virtuosità finanziaria degli enti locali e ricordando come il suo gruppo sia sempre stato favorevole, in linea di principio, al pareggio di bilancio.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) invita a considerare l'opportunità di modificare il comma 4 dell'articolo 9 nei termini indicati nel parere approvato dalla Commissione affari costituzionali.

  Lino DUILIO (PD) in relazione alle osservazioni dell'onorevole Zeller, precisa che la proposta di legge in esame non reca disposizioni innovative dell'ordinamento in tema di rapporti con le autonomie speciali. Evidenzia che tale questione potrà essere affrontata nella sede propria della definizione della legislazione ordinaria di attuazione.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) sottolinea come il parere della Commissione affari costituzionali sia stato approvato in modo unanime dopo una lunga discussione, al termine della quale si è ritenuto necessario introdurre una clausola di salvaguardia al fine di assicurare che la legge dello stato di cui all'articolo 9, comma 4, non si ponga in contrasto con le disposizioni contenute negli statuti delle Regioni a statuto speciale.

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  Lino DUILIO (PD) rileva che la legge ordinaria dovrà muoversi nel quadro della disciplina costituzionale e pertanto ritiene che non vi saranno problemi nei rapporti con le autonomie speciali.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritiene che la questione da lui sollevata debba essere attentamente valutata in sede di esame in Assemblea del provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, propone di conferire il mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento.

  Pier Paolo BARETTA (PD), nel ringraziare i relatori per il lavoro svolto, annuncia il voto favorevole del suo gruppo sul conferimento ai relatori del mandato a riferire in senso favorevole in Assemblea. Sottolinea come, contrariamente a quanto spesso si dica, in questo Parlamento ed in particolare nella Commissione, si è sempre registrata una proficua collaborazione sulle questioni attinenti alle regole che disciplinano il governo della finanza pubblica, dall'approvazione della legge di contabilità e finanza pubblica, all'introduzione in Costituzione del principio del pareggio di bilancio, fino alla proposta di legge in esame oggi. Ritiene che ciò possa costituire un percorso importante anche per il futuro e rappresenti la dimostrazione della capacità di distinguere i momenti in cui è necessaria la contrapposizione, anche molto dura, da quelli in cui è necessario un confronto positivo nell'interesse del Paese.

  Renato CAMBURSANO (Misto) ringrazia il presidente e i relatori per l'ottimo lavoro svolto, che ha consentito di sviluppare un dibattito adeguato all'importanza del provvedimento in esame, evidenziando come tutti i componenti della Commissione abbiano dimostrato un grande senso responsabilità, testimoniato, da ultimo, dall'intervento dell'onorevole Brunetta. Sottolinea, infatti, che l'approvazione della proposta di legge in esame, così come quella del disegno di legge di stabilità, rappresenta un segnale forte all'Europa e ai mercati finanziari, dimostrando come il Parlamento italiano, pur essendo oggetto di molte critiche, è in grado di affrontare in modo serio e responsabile temi di grande rilievo e complessità Richiama, in proposito, l'approvazione della riforma costituzionale volta a introdurre nella Carta costituzionale il principio del pareggio di bilancio, l'esame del disegno di legge di stabilità, nonché la discussione sulla proposta di legge in esame. A tale ultimo riguardo, ritiene che il dibattito svoltosi, nel quale pure sono emerse sensibilità e opinioni diverse, abbia consentito di raggiungere soluzioni equilibrate sui temi più controversi, quali, in particolare, la disciplina del rapporto tra Stato ed enti territoriali, nonché dell'organizzazione e del funzionamento dell'organismo indipendente in materia di finanza pubblica. Annuncia, pertanto, il proprio voto favorevole sulla proposta di conferire il mandato ai relatori a riferire favorevolmente sul provvedimento in esame.

  Antonio BORGHESI (IdV) annuncia il voto favorevole di Italia dei Valori sul conferimento del mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea sul provvedimento, rappresentando tuttavia di non potersi impegnare circa le decisioni che il gruppo assumerà riguardo al voto finale sul provvedimento.

  Giancarlo GIORGETTI, presidente, ringrazia i relatori per l'efficacia e l'efficienza del lavoro svolto in un termine temporale ristrettissimo.

  La Commissione delibera di conferire il mandato ai relatori a riferire favorevolmente in Assemblea sul testo della proposta di legge in esame, risultante dall'esame in sede referente. Deliberà altresì di autorizzarli a riferire oralmente.

  La seduta termina alle 14.20.

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ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 750 del 6 dicembre 2012, a pagina 14, prima colonna, sostituire dalla trentunesima alla trentacinquesima riga con le seguenti: «La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Cambursano 6.3 e Baretta 6.7 (Nuova formulazione).

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