CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 dicembre 2012
749.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 138

AUDIZIONI

  Mercoledì 5 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il Ministro per la pubblica amministrazione e per la semplificazione, Filippo Patroni Griffi.

  La seduta comincia alle 9.15.

Audizione del Ministro per la pubblica amministrazione e per la semplificazione, Filippo Patroni Griffi, sulle problematiche derivanti dal monitoraggio degli esuberi del personale nelle pubbliche amministrazioni.
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, e conclusione).

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata, oltre che attraverso l'attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso, anche mediante la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione Pag. 139diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Il Ministro Filippo PATRONI GRIFFI svolge una relazione sull'argomento oggetto dell'audizione.

  Intervengono, per porre quesiti e formulare osservazioni, i deputati Marialuisa GNECCHI (PD), Donella MATTESINI (PD), Oriano GIOVANELLI (PD), Maria Grazia GATTI (PD), Lucia CODURELLI (PD) e Cesare DAMIANO (PD).

  Il Ministro Filippo PATRONI GRIFFI rende, quindi, considerazioni conclusive e fornisce precisazioni in ordine al complesso dei quesiti posti.

  Silvano MOFFA, presidente, ringrazia il Ministro per il contributo fornito e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 10.15.

  N.B.: Il resoconto stenografico dell'audizione è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 5 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA.

  La seduta comincia alle 10.15.

Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012. Proroga di termine per l'esercizio di delega legislativa.
C. 5520-B, Governo, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere il parere di competenza alle Commissioni riunite I e V sul disegno di legge di conversione del decreto-legge 10 ottobre 2012, n. 174, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato. Nel rilevare che il testo trasmesso dal Senato è frutto di un maxi-emendamento presentato dal Governo presso quel ramo del Parlamento, formulato in sostanziale recepimento del lavoro svolto in Commissione e sottoposto alla votazione fiduciaria dell'Aula, ricorda che il provvedimento risponde all'esigenza di provvedere a una più compiuta definizione del quadro normativo dei controlli esterni sulle autonomie territoriali, attraverso il rafforzamento degli strumenti per il coordinamento della finanza pubblica tra i livelli di governo in cui si articola la Repubblica, recando altresì disposizioni finalizzate alla riduzione dei costi della politica nelle regioni, nonché interventi per i territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012. Evidenzia, peraltro, che il provvedimento, giunto alla sua terza lettura, è stato già oggetto di un approfondito esame presso entrambi i rami del Parlamento, che ne hanno senza dubbio migliorato l'impianto complessivo, introducendo significative modifiche al decreto-legge originario: si tratta ora di completare il lavoro parlamentare fin qui svolto, convertendo definitivamente in legge il decreto, il cui esame dovrà essere concentrato esclusivamente, a norma dell'articolo 70, comma 2, del Regolamento, sulle parti di competenza della Commissione che sono state modificate dal Senato.
  Prima di procedere all'illustrazione di tali parti, peraltro, ricorda come già nel corso del precedente esame in sede consultiva la XI Commissione abbia offerto un importante contributo ai fini del superamento di taluni elementi di criticità del testo, prospettando, in particolare, alle Commissioni di merito l'esigenza di precisare la formulazione delle disposizioni in materia di erogazione dei trattamenti pensionistici per i titolari di organi regionali: ciò ha consentito di Pag. 140esplicitare, già in prima lettura alla Camera, il divieto di erogare trattamenti pensionistici, a decorrere dalla data di entrata in vigore del provvedimento, salvo che ricorrano le condizioni più restrittive previste dall'articolo 2, comma 1, lettera m), nonché di salvaguardare la disciplina delle regioni che abbiano già introdotto il regime contributivo pro rata e abolito l'istituto del vitalizio; tali disposizioni, infatti, sono state confermate nel medesimo testo dal Senato.
  Quanto alle parti modificate dall'altro ramo del Parlamento, segnala, invece, nell'ambito dell'articolo 1, i nuovi commi da 13 a 15, che consentono alle regioni sottoposte al piano di stabilizzazione finanziaria – di fatto, alla regione Campania, che è l'unica regione in cui è stata certificata la non osservanza del patto di stabilità per il 2009 – di chiedere un'anticipazione di cassa, di importo non superiore a 50 milioni di euro, per il pagamento delle spese correnti già impegnate, relative a spese di personale, alla produzione di servizi in economia e all'acquisizione di servizi e forniture. Evidenzia, quindi, che una simile disposizione è stata introdotta anche all'articolo 3, che nel Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUEL) ha inserito un nuovo articolo 243-quinquies, recante una specifica disciplina volta a garantire la stabilità finanziaria e prevenire il dissesto negli enti locali sciolti per fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso (la norma sembrerebbe riferirsi, in particolare, al Comune di Reggio Calabria), prevedendo la facoltà di richiedere un'anticipazione di cassa per far fronte al pagamento delle retribuzioni per il personale dipendente e ai conseguenti oneri previdenziali; a tal fine, pertanto, sono stanziate risorse pari a 20 milioni di euro. Fa presente, poi, che nel corso dell'esame al Senato è stata modificata anche la lettera q) del comma 1 dell'articolo 3, che – introducendo un nuovo comma 3-bis all'articolo 243 del predetto TUEL, relativamente ai controlli centrali sugli enti strutturalmente deficitari – reca l'obbligo di inserire nei contratti di servizio tra gli enti locali e le società da questi partecipate apposite clausole, volte a prevedere la riduzione delle spese di personale delle medesime società, laddove si verifichino condizioni di deficit strutturale dell'ente.
  Osserva, quindi, che, nell'ambito dell'articolo 11, il comma 01 e il comma 1, lettera a), n. 1-bis, intervengono, rispettivamente, in materia di incremento delle risorse decentrate fino a un massimo del 5 per cento della spesa di personale, in favore dei comuni e delle unioni di comuni interessati dai fenomeni sismici, nonché in materia di rispetto del Patto di stabilità. Segnala, inoltre, i commi da 7 a 12 del medesimo articolo 11, che disciplinano lo specifico finanziamento per provvedere al pagamento dei tributi, dei contributi previdenziali e dei premi sospesi nei territori colpiti dagli eventi sismici del maggio 2012, nella parte in cui chiariscono che tale finanziamento può essere richiesto anche dai titolari di reddito di lavoro autonomo, dagli esercenti attività agricole, nonché dai titolari di reddito di lavoro dipendente, proprietari di un'unità immobiliare adibita ad abitazione principale classificata in specifiche categorie.
  In conclusione, preso atto del contenuto del provvedimento e considerato che si tratta di favorire la rapida conversione in legge di un decreto già ampiamente discusso in ambito parlamentare, propone di esprimere un parere favorevole sul disegno di legge in esame.

  Silvano MOFFA, presidente, alla luce della relazione appena svolta, evidenzia ironicamente come il Senato sia riuscito nell'invidiabile obiettivo di salvare, pur in un quadro di palese difficoltà economica, le amministrazioni territoriali in crisi, senza alcuna distinzione di colore politico.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 10.25.

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COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 5 dicembre 2012.

Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.
C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga.

  Il comitato ristretto si è riunito dalle 10.25 alle 11.10.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 5 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 11.10.

Modifiche dell'ordinamento e della struttura organizzativa degli enti previdenziali.
C. 5463 Moffa, C. 5503 Cazzola, C. 5539 Motta, C. 5572 Fabbri.

(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta dell'8 novembre 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che nella precedente seduta si è convenuto di dedicare la settimana corrente allo svolgimento di un dibattito di carattere generale sulle proposte di legge in titolo, per poi proseguire con l'ulteriore istruttoria legislativa dei provvedimenti abbinati.

  Carmen MOTTA (PD) evidenzia l'importanza del tema in discussione, sottolineando la necessità di riformare in tempi celeri l'ordinamento degli enti previdenziali, al fine di porre termine al lungo periodo di sostanziale commissariamento di tali enti. Osserva, in proposito, che il decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, ha decretato il superamento dei consigli di amministrazione, trasferendone i poteri ai presidenti, senza però prevedere un ampliamento dei poteri di controllo e di esigibilità dei consigli di indirizzo e vigilanza degli enti medesimi. Ritiene altresì che tale intervento di riforma sia opportuno anche in virtù dei recenti provvedimenti governativi che, nel razionalizzare il sistema degli enti, hanno di fatto dato luogo ad accorpamenti significativi, conducendo ad un complesso sistema di gestione del welfare, incardinato sui due poli della previdenza e della sicurezza, affidati, rispettivamente, a INPS e INAIL. Fa notare come tali istituti abbiano quindi assunto un ruolo assai esteso, che si pone al di là delle competenze più strettamente amministrative, andando ad orientare la scelta su rilevanti politiche sociali, suscettibili di dar vita ad importanti risvolti di natura economica. A fronte di queste problematiche molto complesse, fa presente che la Camera dei deputati, con la mozione n. 1-01028, approvata il 9 maggio 2012, ha impegnato il Governo a una verifica dell'attuale modello di governance degli enti previdenziali e assicurativi, attualmente basato su un organo monocratico. Inoltre, rileva che le stesse parti sociali hanno sottoscritto un avviso comune con il quale hanno invitato il Governo e il Parlamento a realizzare, in tempi brevi, una riforma degli enti previdenziali e assicurativi, prevedendo la revisione del modello organizzativo mediante l'abbandono del governo monocratico, al fine di garantire il raggiungimento della cosiddetta «esigibilità» delle decisioni, per consentire ai rappresentanti dei lavoratori e delle imprese di verificare che le risorse degli istituti siano gestite coerentemente con le finalità istituzionali degli enti. Ricorda, peraltro, che il 30 giugno 2012 è stato depositato il documento finale del gruppo di lavoro incaricato dal Ministro del lavoro e delle Pag. 142politiche sociali di approfondire il tema della governance degli enti (INPS e INAIL) e di fornire indicazioni per interventi di riordino del suddetto modello.
  Sottolinea, dunque, che tutte le proposte di legge all'esame, ad eccezione di quella a prima firma del deputato Cazzola, sembrano orientarsi lungo le linee indicate nei predetti documenti, che prefigurano un superamento del sistema di governance monocratico. In particolare, fa notare che la proposta di legge a sua prima firma mira a garantire una governance degli enti equilibrata, collegiale e trasparente, volta ad assicurare: il rispetto del principio di separazione tra indirizzo politico e gestione; la salvaguardia del principio di rappresentatività delle parti sociali in un organismo con poteri rafforzati; l'efficacia dei sistemi di controllo; adeguati livelli di professionalità nell'esercizio delle funzioni assegnate ai diversi organi; processi decisionali definiti allo scopo di evitare possibili conflitti; una corretta ed efficiente gestione dei processi di programmazione, attuazione, controllo e valutazione.
  Si sofferma, quindi, sull'articolo 2 della propria proposta di legge, facendo notare che esso, riprendendo un ottimo lavoro collegiale svolto anni fa in collaborazione con i rappresentanti dei Comitati di indirizzo e vigilanza (CIV) e dei consigli di amministrazione, conferisce una delega legislativa al Governo al fine di prevedere un riordino degli organi collegiali territoriali dell'INPS e dell'INAIL. Intende poi chiarire il contenuto di taluni aspetti del suo provvedimento, sui quali il relatore, nel suo intervento illustrativo, ha svolto alcune considerazioni critiche. Fatto notare, innanzitutto, che le definizioni degli organi utilizzate in tale provvedimento sono state riprese sostanzialmente da quelle generalmente riconosciute nell'ordinamento vigente, evidenzia come, in materia di piani di investimento e disinvestimento, il consiglio di amministrazione abbia la competenza di deliberare i criteri generali, da sottoporre poi all'approvazione del consiglio di strategia e vigilanza. Rileva, inoltre, che l'estensione della rappresentanza delle organizzazioni dei datori di lavoro anche a quelle dei datori di lavoro pubblici sia ormai inevitabile, in ragione del recente assorbimento dell'INPDAP nell'INPS. Ritiene, altresì, che non vi sia alcuna preclusione di sorta a prevedere una partecipazione, con diritto di voto, di un rappresentante dell'ANMIL nel consiglio di sicurezza e vigilanza dell'INAIL, che giudica anzi auspicabile, fatta salva l'esigenza di verificare eventuali situazioni di incompatibilità derivanti da rapporti di finanziamento intercorrenti tra tali soggetti. Quanto al procedimento di nomina del direttore generale, si augura che l'eventuale testo definito dalla Commissione possa indicare l'organo al quale spetterebbe in concreto di avanzare la relativa proposta, purché esso sia espressione, quanto più possibile unitaria e convergente, dei lavoratori e delle imprese.
  Auspica, in conclusione, un rapido svolgimento dell'ulteriore iter di esame, anche considerando che è prossima la scadenza dei CIV, fissata al prossimo febbraio, e che si rende conseguentemente necessario garantire una certa continuità nel governo degli enti interessati.

  Giuliano CAZZOLA (PdL) evidenzia come il relatore, nel proprio intervento illustrativo delle diverse proposte di legge abbinate, rivendicando il diritto-dovere del Parlamento di legiferare in materia, abbia mostrato una certa preferenza per i progetti di legge volti a riformare direttamente il regime esistente, rispetto a quello da lui stesso presentato, che, al contrario, rimette al Governo l'adozione di provvedimenti delegati. Pur rispettando l'orientamento del relatore, dichiara di non condividere una simile impostazione concettuale, dal momento che, a suo avviso, lo strumento della delega legislativa – finora sempre utilizzato in caso di riforma del sistema degli enti – consente di evitare un sovraccarico delle procedura parlamentari, che giudica non del tutto adeguate a favorire una rapida approvazione di un provvedimento così delicato. Fa notare, Pag. 143inoltre, che la sua proposta, rinviando gli interventi di riordino a una delega legislativa, consente di spostare al 2015 l'entrata in vigore delle misure adottate, ponendo le basi per realizzare progressivamente una riforma meditata e adeguata, che coincida con la fine del commissariamento di tali enti. Fa, quindi, presente che il suo provvedimento, a differenza delle altre proposte di legge in esame, prevede un'ampia rappresentanza all'interno degli organi di indirizzo strategico, favorendo quindi la partecipazione di diversi soggetti istituzionali ed economici, quali la Ragioneria dello Stato, la Banca d'Italia, nonché esperti del settore. Si dichiara, altresì, d'accordo col relatore nel prevedere un'adeguata rappresentanza dell'ANMIL presso l'INAIL, facendo notare come l'esistenza di un rapporto finanziario tra di essi non possa costituire un ostacolo, tenuto conto che, in situazioni analoghe (cita il caso dei patronati), la concessione di un contributo non pregiudica il riconoscimento dei diritti di rappresentanza presso l'ente erogatore dello stesso.
  Fatto notare che i margini temporali per la conclusione dell’iter parlamentare di esame dei testi sono ristretti e non fanno propendere per un positivo esito finale presso i due rami del Parlamento (essendo vicine le elezioni politiche, che in ogni caso si augura possano svolgersi all'inizio del mese di aprile), ritiene auspicabile che sia il Governo, in collaborazione con il Parlamento (anche facendo riferimento all'egregio lavoro svolto presso la XI Commissione), a individuare soluzioni adeguate e condivise, da far confluire in provvedimenti che possano avere una sufficiente certezza di definitiva approvazione.

  Silvano MOFFA, presidente, osserva come dal presente dibattito stiano emergendo orientamenti non del tutto convergenti, che in parte disattendono quella unanimità con cui tutti i gruppi sembravano voler procedere celermente alla definitiva approvazione del provvedimento, dando seguito alle richieste formulate – anche nel corso di diverse audizioni informali svolte in Commissione – dalle parti sociali.

  Cesare DAMIANO (PD), condividendo le considerazioni svolte dal deputato Motta e giudicando non del tutto infondate talune delle osservazioni procedurali formulate dal deputato Cazzola, ritiene importante che il Governo intervenga con urgenza sulla materia, quantomeno per le parti di più immediata necessità, anche tenuto conto dell'imminente scadenza dei CIV, prevista per il febbraio 2013. Auspica, pertanto, che sia possibile adottare sull'argomento misure normative adeguate ed efficaci, utilizzando il primo provvedimento utile in fase di definizione da parte dell'Esecutivo, come, ad esempio, il consueto decreto-legge di proroga di termini in scadenza.

  Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), relatore, essendosi concluso il dibattito di carattere generale sui progetti di legge in titolo, ritiene anzitutto essenziale che il Governo valuti con immediatezza la questione legata all'imminente scadenza dei CIV.
  Quanto al seguito dell’iter, inoltre, giudica opportuna la nomina di un Comitato ristretto, al fine di approfondire in quella sede le importanti questioni poste dai diversi provvedimenti abbinati, in vista della predisposizione di un testo unificato condiviso e realmente efficace. Resta inteso, a suo avviso, che qualsiasi iniziativa assunta dal Governo in materia, purché adeguatamente portata a conoscenza del Parlamento e confrontata con esso, non potrebbe che trovare il consenso dei gruppi rappresentati in Commissione.

  Il viceministro Michel MARTONE fa notare che il Governo presta la massima attenzione al contenuto delle proposte di legge in esame, che giudica molto interessanti, valutando positivamente un intervento normativo teso a ripristinare un sistema di governance pluralista degli enti, alla luce della significativa dimensione – superiore anche a quella di omologhi istituti esistenti a livello europeo – che tali Pag. 144enti hanno assunto all'interno dell'ordinamento.

  Silvano MOFFA, presidente, nel ringraziare sin d'ora il rappresentante del Governo per il contributo che esso vorrà fornire al lavoro della Commissione e preso atto di quanto prospettato dal relatore, propone di procedere – anche al fine di verificare la possibile definizione, in tempi celeri, di un testo unificato dei progetti di legge in esame – alla nomina di un Comitato ristretto per il seguito dell'istruttoria legislativa delle proposte di legge nn. 5463, 5503, 5539 e 5572.

  La Commissione delibera di nominare un Comitato ristretto, riservandosi la presidenza di indicarne i componenti sulla base delle designazioni dei gruppi.

  Silvano MOFFA, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.45.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 5 dicembre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA indi del vicepresidente Giuliano CAZZOLA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 11.45.

7-01023 Codurelli: Sulle comunicazioni dell'INPS concernenti la revoca di periodi di congedo straordinario e la cancellazione dei relativi contributi figurativi.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che nella seduta odierna avrà luogo soltanto l'illustrazione della risoluzione in titolo, mentre l'orientamento del Governo – secondo le intese intercorse per le vie brevi – sarà acquisito in una successiva seduta, da convocare in base alle determinazioni che verranno assunte nell'ambito di una prossima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi.

  Lucia CODURELLI (PD), nell'illustrare la propria risoluzione, evidenzia come essa faccia riferimento all'ennesimo caso di richiesta ai lavoratori di ripetizione di indebito da parte dell'INPS, che dimostra come il campo di azione di tale istituto sia sempre più esteso e richieda quell'ampio intervento di riordino invocato a più riprese dal Parlamento. Rileva che la Commissione ha già approvato atti di indirizzo di analogo tenore, ai quali, tuttavia, fa notare che non è ancora seguita alcuna azione concreta da parte del Governo, il quale, pertanto, ha mostrato di disattendere, più volte e arbitrariamente, le indicazioni recepite in ambito parlamentare.
  Passando al contenuto specifico della risoluzione, precisa che essa mira ad evidenziare le scorrette procedure di verifica e di comunicazione messe in atto dall'INPS, che, sulla base di una discutibile interpretazione della normativa vigente, ha proceduto a revocare il congedo straordinario a numerosi lavoratori, incidendo, con un ritardo inaccettabile e con efficacia retroattiva, sulla vita di persone già duramente provate e non meritevoli di ulteriori privazioni: si tratta di permessi già concessi a questi lavoratori, da oltre un anno e mezzo, sulla base della legislazione previgente, la cui revoca – disposta per lettera dall'INPS – rischia di incrementare la situazione di crisi e di impoverimento reale in cui già versano molte delle famiglie coinvolte.
  Fatto notare che i provvedimenti dell'INPS potrebbero, addirittura, incidere anche sulla contribuzione figurativa nel frattempo maturata da tali lavoratori, auspica che l'Esecutivo intervenga con la massima urgenza, al fine di tutelare la condizione economica e contribuiva dei Pag. 145soggetti coinvolti, evitando che la lentezza e l'inefficienza mostrate dall'INPS si ripercuotano negativamente su di essi, sotto forma di provvedimenti gravemente lesivi di diritti ormai acquisiti.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ricorda che il rappresentante del Governo, prima di esplicitare il proprio orientamento sull'atto di indirizzo in titolo, ha chiesto – come indicato dalla presidenza all'inizio della discussione – di poter svolgere i necessari approfondimenti sull'argomento, che auspica possano portare alla soluzione di una situazione di oggettivo disagio per i numerosi lavoratori coinvolti.
  Rinvia, quindi, il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.55.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.