CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 27 novembre 2012
745.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 42

SEDE REFERENTE

  Martedì 27 novembre 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. — Interviene il sottosegretario di stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 14.

Sui lavori della Commissione.

  Ermete REALACCI (PD) segnala anzitutto alla presidenza della Commissione l'esigenza che il seguito dell'audizione del Ministro per lo sviluppo economico, Corrado Passera, sulla definizione della nuova strategia energetica nazionale, prevista per giovedì prossimo congiuntamente alla X Commissione, mantenga la forma del dibattito parlamentare, consentendosi così ai membri delle Commissioni di formulare in quella sede rilievi e quesiti ulteriori rispetto a quelli già pervenuti al Ministro secondo quanto convenuto a margine della prima parte dell'audizione del Ministro medesimo, svoltasi nella seduta di giovedì, 18 novembre 2012.
  Aggiunge, inoltre, che, a suo avviso, è necessario che il Ministro dell'ambiente riferisca con tutta l'urgenza del caso alla Commissione in ordine agli sviluppi in atto della vicenda dell'ILVA di Taranto e alle iniziative che il Governo intenda assumere per risolvere la grave situazione che si è determinata.

  Giuseppe VATINNO (IdV), nell'associarsi a quanto appena detto dal collega Realacci, aggiunge di ritenere indispensabile Pag. 43che su una questione fondamentale come quella della definizione della nuova strategia energetica nazionale, che è al centro dell'audizione del Ministro Passera in programma per giovedì 29 novembre 2012, sia garantito il libero confronto fra il Ministro audito e tutti i deputati che vorranno interloquire con lui nel corso della prevista audizione. Quanto, poi, alla richiesta che il Ministro Clini venga a riferire in Commissione sulla situazione dell'ILVA di Taranto, nel ribadire le critiche rivolte all'azione del Governo già formulate nel corso del dibattito sul decreto-legge n. 129 del 2012, chiede alla presidenza della Commissione di adoperarsi, per quanto in suo potere, affinché l'audizione del Ministro in Commissione si svolga prima del previsto incontro fra Governo, parti sociali e amministratori fissato, a quanto si apprende dagli organi si stampa, per giovedì, 29 novembre, alle ore 15.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA) manifesta il proprio orientamento contrario alla richiesta audizione del Ministro Clini in Commissione giacché ritiene che il caso ILVA investa l'azione del Governo nel suo complesso, con particolare riferimento alle scelte complessive di politica industriale, e che per questo la giusta sede parlamentare di dibattito debba essere individuata nell'Assemblea e non nella VIII Commissione.

  Raffaella MARIANI (PD) ribadisce, a nome del suo gruppo, l'esigenza che il Ministro Clini venga a riferire in Commissione sulla situazione dell'ILVA di Taranto, ferma restando la possibilità che di tale caso ci si occupi anche in altra sede.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, assicura i deputati intervenuti che sottoporrà al presidente della Commissione le richieste e le considerazioni pervenute.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materia ambientale C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060 Faenzi.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue, quindi, l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del 20 novembre scorso.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, comunica che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi alla proposta di legge in esame, che sono in distribuzione (vedi allegato). In proposito, ricorda che, ai sensi dell'articolo 70, comma 2, del regolamento, nel caso di nuovo esame di un testo precedentemente approvato dalla Camera e modificato dal Senato, la Camera stessa delibera solo sulle modificazioni apportate dall'altro ramo del Parlamento e sugli emendamenti ad esse conseguenti. Pertanto, in base alla citata norma regolamentare, la presidenza ha ritenuto non ricevibili tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi che non sono riferiti direttamente o in via consequenziale alle modifiche introdotte dal Senato.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, su tutti gli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati, fatta eccezione per le seguenti proposte emendative sulle quali esprime parere favorevole: Piffari 1.1; Mariani 13.1 a condizione che venga riformulato anche riferendolo più correttamente all'articolo 26-septies (vedi allegato); Mariani 14.1, a condizione che venga riformulato (vedi allegato); Mariani 16.11 e 21.2; gli identici Bonciani 25.3 e Ghiglia 25.4 a condizione che vengano riformulati nel senso di prevedere l'unificazione dell'ammontare dei due contributi in essi attualmente previsti, fissandolo a 250 euro (vedi allegato); Mariani 26.1. Raccomanda poi l'approvazione del suo emendamento 26-decies.1. Infine presenta gli articoli aggiuntivi 26-decies.03, 26-decies.04 e 26-decies.05, di cui raccomanda quindi l'approvazione.

Pag. 44

  Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere conforme a quello del relatore, fatta eccezione per l'emendamento Mariani 21.2 sul quale, pur apprezzandone le ragioni e le finalità, esprime parere contrario in considerazione dei possibili effetti finanziari da esso derivanti.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, con riferimento agli articoli aggiuntivi del relatore 26-decies.03, 26-decies.04 e 26-decies.05 testé presentati, fa presente di avere acquisito, per le vie brevi, dai rappresentanti dei gruppi la disponibilità a rinunciare al termine per la presentazione di subemendamenti.

  La Commissione prende atto.
  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Piffari 1.1.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) invita il relatore ed il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere contrario da entrambi espresso sull'emendamento a sua firma 1.2.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, conferma il proprio parere contrario sull'emendamento Zeller 1.2.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI conferma il proprio parere conforme a quello del relatore.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira l'emendamento 1.2 a sua prima firma.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Osvaldo Napoli 2.1: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Piffari 2.2.

  Manuela LANZARIN (LNP) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.1, sottolineando comunque l'esigenza che venga individuata una soluzione per i manufatti richiamati.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Osvaldo Napoli 3.2: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 3.3.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) invita il relatore ed il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere contrario da entrambi espresso sugli emendamenti 3.4 e 3.5 di cui è cofirmatario.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, conferma il proprio parere contrario sugli emendamenti Brugger 3.4 e 3.5.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI conferma il proprio parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti Brugger 3.4 e 3.5.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Brugger 3.4 e 3.5.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Osvaldo Napoli 3.6, 3.7, 3.9 e 4.1: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Santori 4.3: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'emendamento Bonciani 4.2.

  Manuela LANZARIN (LNP) ritira l'emendamento Negro 4.4, di cui è cofirmataria.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza dei presentatori degli emendamenti Osvaldo Napoli 7.1 e Santori 12.1: s'intende che vi abbiano rinunciato.

Pag. 45

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 12.2.

  Manuela LANZARIN (LNP) ritira l'emendamento Maggioni 12.3, di cui è cofirmataria.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Santori 12.4: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira gli emendamenti a sua prima firma 12.5 e 12.6.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Santori 12.7 e 12.8: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 12.9.

  Manuela LANZARIN (LNP) ritira l'emendamento Fogliato 12.10, di cui è cofirmataria.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Santori 12.11: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 12.12.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Santori 12.01: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Bonciani 12.02.

  Raffaella MARIANI (PD) accetta la nuova formulazione del proprio emendamento 14.1, proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Mariani 14.1 (Nuova formulazione).

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, fa presente che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Mariani 14.1 (Nuova formulazione), gli emendamenti Lanzarin 14.2 e Bonciani 14.3 risultano preclusi.

  Raffaella MARIANI (PD) ritira l'emendamento a sua prima firma 16.1.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Osvaldo Napoli 16.2: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Raffaella MARIANI (PD) invita il relatore e il rappresentante del Governo a riconsiderare il parere contrario espresso sull'emendamento a sua firma 16.3, che dà risposta alla questione molto delicata, venutasi a creare dopo l'introduzione, con il decreto-legge n. 201 del 2011 (cosiddetto «decreto salva Italia»), della nuova tassa sui rifiuti, relativa alla riscossione del nuovo tributo. Conclude, quindi, richiamando il Governo, ove voglia confermare il parere contrario precedentemente espresso, alla necessità di farsi carico, comunque, della questione evidenziata prima dell'entrata in vigore della nuova normativa, e dunque prima del 1o gennaio 2013.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI riconosce che la questione sollevata dall'onorevole Mariani merita la più attenta considerazione, anche se non è questa la sede per risolverla, dato che l'eventuale approvazione del suo emendamento, comportando effetti finanziari, rischierebbe di compromettere il prosieguo dell’iter parlamentare del provvedimento in esame.

  Ermete REALACCI (PD), pur prendendo atto di quanto testé affermato dal sottosegretario Fanelli, sottolinea la gravità della situazione nella quale potrebbero venirsi a trovare gli enti locali fra poche settimane, anche sotto il profilo della predisposizione dei propri bilanci, ove il Governo non provvedesse entro pochi giorni a risolvere la questione evidenziata con la presentazione dell'emendamento Mariani 16.3.

Pag. 46

  Il sottosegretario Tullio FANELLI assicura che il Ministero dell'ambiente ha svolto un'accurata istruttoria per dare risposta alla questione evidenziata dall'emendamento Mariani 16.3, esprimendo l'auspicio che la soluzione ipotizzata dal suo dicastero possa essere condivisa in tempo utile dal Governo nella sua collegialità.

  Raffaella MARIANI (PD), alla luce di quanto affermato dal rappresentante del Governo, ritira gli emendamenti a sua prima firma 16.3, 16.4, 16.5, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9 e 16.10.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Mariani 16.11.

  Raffaella MARIANI (PD) ritira gli emendamenti a sua prima firma 16.12 e 16.13.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Osvaldo Napoli 16.14: s'intende che vi abbia rinunciato.
  Considerata quindi l'imminenza delle votazioni in Assemblea, propone di rinviare il seguito dell'esame al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea.

  La Commissione concorda.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame al termine delle votazioni pomeridiane in Assemblea.

  La seduta termina alle 15.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 27 novembre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

  La seduta comincia alle 15.25.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.
Testo unificato C. 3905 Nastri ed abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Ugo LISI (PdL), relatore, illustra il provvedimento elaborato dalla XIII Commissione recante disposizioni in materia di agricoltura sociale, cioè di quelle attività, che sono andate sviluppandosi negli ultimi anni e che vedono l'agricoltore come soggetto che fornisce servizi socio-sanitari in aggiunta all'esercizio della prevalente sua attività di produzione di beni agricoli.
  In proposito, ricorda che le esperienze più significative di agricoltura sociale sono rappresentate nel nostro Paese dalle cosiddette «fattorie sociali», vale a dire da quelle aziende agricole, economicamente e finanziariamente autonome, che svolgono la propria attiva agricola o zootecnica per vendere i propri prodotti sul mercato, ma lo fanno in maniera «integrata» e a vantaggio di soggetti deboli (portatori di handicap, tossicodipendenti, detenuti, anziani, ecc.), ovvero di persone residenti in aree fragili (montagne o centri isolati).
  Si tratta, a suo avviso, di esperienze particolarmente meritorie, che testimoniano la capacità degli imprenditori agricoli e degli operatori sociali, in collaborazione con gli amministratori e le comunità locali, di dare vita a politiche di welfare territoriale in grado di coniugare le attività di produzione di beni per il mercato con quelle dirette a favorire il reinserimento terapeutico di soggetti svantaggiati nella comunità, ovvero a sostenere il mantenimento di quel minimo di residenzialità necessario non solo per il funzionamento delle micro-economie locali, ma anche per il mantenimento della cura del territorio e per la prevenzione dei fenomeni di dissesto idrogeologico.
  Sottolinea che, se è vero, dunque, che il contenuto specifico del provvedimento in esame interessa solo marginalmente le Pag. 47materie di diretta competenza della VIII Commissione, è altrettanto vero che tale provvedimento, nel suo complesso, propone obiettivi ai quali la VIII Commissione ha sempre riconosciuto grande rilievo non solo sotto il profilo umano e sociale, ma anche della sostenibilità delle attività economiche, intesa come attenzione agli aspetti sociali e di tutela dell'ambiente.
  Detto questo sul piano generale, osserva che con il provvedimento in titolo si intende dare riconoscimento legislativo e sostegno a tutte le realtà che operano in questo campo, mediante la definizione di linee generali che ne favoriscano uno sviluppo uniforme nel nostro Paese e nel rispetto sia delle competenze costituzionalmente riconosciute agli enti territoriali che degli indirizzi europei orientati alla promozione e alla diversificazione delle attività imprenditoriali nelle zone rurali.
  Quanto al contenuto specifico, osserva brevemente che il provvedimento si compone di 7 articoli, il primo dei quali individua la finalità del provvedimento, volto alla promozione dell'agricoltura sociale, mentre l'articolo 2 definisce la nozione di agricoltura sociale, comprendendovi le attività volte all'inserimento socio-lavorativo di soggetti svantaggiati e alla fornitura di servizi socio-sanitari esercitate dall'imprenditore agricolo in forma singola o associata.
  L'articolo 3 prevede che le regioni adeguino le proprie leggi al fine di consentire l'accreditamento degli operatori dell'agricoltura sociale presso gli enti preposti alla gestione dei servizi; in caso di inerzia, il Ministro per i rapporti con le regioni, di concerto con il Ministro delle politiche agricole, è chiamato a definire con decreto i relativi requisiti.
  L'articolo 4 stabilisce la possibilità per gli operatori dell'agricoltura sociale di costituire organizzazioni di produttori, costituite da almeno tre imprese, senza limiti di carattere regionale e con un volume minimo di produzione pari a 90.000 euro.
  L'articolo 5 prevede la possibilità di utilizzare i locali esistenti sul fondo agricolo per l'esercizio di tale attività, assimilati, ad ogni effetto, ai fabbricati rurali. Le regioni sono chiamate a disciplinare gli interventi per il recupero del patrimonio edilizio;
  L'articolo 6 reca, poi, misure di sostegno delle attività di agricoltura sociale. Si tratta di diverse misure, di cui una interessa direttamente le materie di competenza della VIII Commissione.
  Oltre a stabilirsi, infatti, che le pubbliche amministrazioni possano prevedere criteri di priorità per l'assegnazione a soggetti dell'agricoltura sociale delle terre demaniali e dei beni immobili confiscati in base alle leggi antimafia, ovvero che i comuni possano definire particolari modalità per valorizzare nei mercati agricoli di vendita diretta i prodotti dell'agricoltura sociale, il citato articolo 6 del provvedimento prevede anche che le istituzioni pubbliche che gestiscono le gare per i servizi di fornitura alle mense scolastiche e agli ospedali possano prevedere criteri di priorità per i prodotti provenienti dall'agricoltura sociale.
  Al riguardo, osserva, peraltro, che si tratta di disposizioni che non presentano alcun profilo problematico per quel che concerne le valutazioni di competenza della VIII Commissione, giacché si inseriscono a pieno titolo in quel complesso di misure di inclusione attiva che sia il legislatore europeo che quello nazionale hanno cercato di rafforzare progressivamente e che sono già presenti nel Codice degli appalti pubblici (decreto legislativo n. 163 del 2006).
  Fra i principi ispiratori del Codice degli appalti pubblici e gli elementi che ne caratterizzano la modernità e il pregio si ritrovano, infatti, proprio quelli diretti a garantire che l'aggiudicazione di appalti pubblici possa essere anche occasione e strumento per perseguire finalità sociali e che le esigenze del mercato, ispirate fondamentalmente alle regole della libera concorrenza, possano essere coordinate con quelle di politica sociale, oltre che di tutela dell'ambiente, per realizzare uno sviluppo che possa essere sempre più equo e sostenibile.
  Detto, infine, che l'articolo 7 del provvedimento istituisce l'Osservatorio sull'agricoltura Pag. 48sociale, chiamato a monitorare lo sviluppo dell'agricoltura sociale e a definire le linee guida per l'attività delle istituzioni pubbliche in questo settore, fa notare come la Commissione Agricoltura sia giunta alla definizione del testo in esame, all'unanimità, e all'esito di un proficuo lavoro conoscitivo condotto tramite lo svolgimento di un'indagine conoscitiva molto partecipata e apprezzata dagli operatori del settore, che ha consentito di acquisire dati, informazioni e valutazioni sulle iniziative di agricoltura sociale già avviate sul territorio nazionale, sulle loro caratteristiche qualitative e quantitative, sui risultati raggiunti e sulle possibili forme di sostegno da mettere a loro disposizione, i quali sono stati poi tradotti nelle disposizioni contenute nel provvedimento in titolo.
  Ciò premesso, ritiene che la Commissione possa senz'altro esprimere un parere pienamente favorevole sul provvedimento in esame.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 27 novembre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI. — Interviene il sottosegretario di stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 19.40.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materia ambientale.
C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060 Faenzi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti in titolo, rinviato da ultimo nella seduta del pomeriggio.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, ricorda che nella seduta pomeridiana il relatore e il rappresentante del Governo hanno espresso il parere sugli emendamenti e articoli aggiuntivi presentati e la Commissione si è espressa fino all'emendamento Osvaldo Napoli 16.14.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, prima di procedere nell'esame dell'emendamento Piffari 16.15, fa presente di avere effettuato un supplemento di istruttoria in merito alla questione della riscossione del nuovo tributo sui rifiuti introdotto dal decreto-legge n. 201 del 2011 già affrontata nel corso della seduta pomeridiana. Presenta, pertanto, l'emendamento 16.30 (vedi allegato) volto a fornire una soluzione adeguata alla questione, raccomandandone l'approvazione.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere favorevole sull'emendamento del relatore 16.30.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente di avere acquisito per le ve brevi dai rappresentanti dei gruppi la disponibilità a rinunciare al termine per la presentazione dei subemendamenti all'emendamento 16.30 del relatore.

  La Commissione prende atto.
  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 16.30 del relatore.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) ritira gli emendamenti a sua prima firma 16.15 e 16.20.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Osvaldo Napoli 16.16: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) invita il relatore a riconsiderare il parere contrario sul proprio emendamento 16.17.

Pag. 49

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, conferma il proprio parere contrario sull'emendamento Zeller 16.17.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) ritira l'emendamento a sua prima firma 16.17.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Santori 16.18: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 16.19.

  Angelo ALESSANDRI (Misto) ritira l'emendamento a sua prima firma 17.1 e l'articolo aggiuntivo a sua prima firma 17.01.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore degli emendamenti Osvaldo Napoli 18.1 e 18.2: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Zeller 20.1 e Ghiglia 21.1.

  Raffaella MARIANI (PD), in ragione delle considerazioni formulate nella seduta pomeridiana dal sottosegretario Fanelli, ritira l'emendamento a sua prima firma 21.2, ribadendo, in ogni caso, la necessità che il Governo intervenga con urgenza sul piano legislativo per garantire le condizioni minime per il buon funzionamento degli enti parco nazionali e dei loro organi di vertice.

  Angelo ALESSANDRI (Misto) ritira l'emendamento a sua prima firma 22.1.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione respinge, con distinte votazioni, gli emendamenti Ghiglia 25.1 e Tommaso Foti 25.2.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) accetta la riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 25.3, proposta dal relatore nella seduta pomeridiana.

  La Commissione approva l'emendamento Bonciani 25.3 (nuova formulazione).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Bonciani 25.3 (nuova formulazione), gli emendamenti Ghiglia 25.4 e Bonciani 25.5 risultano preclusi.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 25.6.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento Mariani 26.1.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Mariani 26.1, l'emendamento Tommaso Foti 26.2 risulta assorbito.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) invita il relatore a riconsiderare il parere contrario espresso sull'emendamento a sua prima firma 26-ter.1.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, modificando il precedente orientamento, esprime parere favorevole sull'emendamento Zeller 26-ter.1, a condizione che venga riformulato sostituendo il termine di sei mesi previsto nel testo con il termine di un anno anziché di tre anni.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI, rivedendo il precedente suo orientamento, esprime parere favorevole sulla proposta di riformulazione dell'emendamento Zeller 26-ter.1 avanzata dal relatore.

  Karl ZELLER (Misto-Min.ling.) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 26-ter.1.

  La Commissione approva l'emendamento Zeller 26-ter.1 (nuova formulazione).

Pag. 50

  Agostino GHIGLIA (PdL) ritira il suo emendamento 26-sexies.1.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) ritira l'emendamento a sua prima firma 26-sexies.2.

  Agostino GHIGLIA (PdL), invita il relatore a riconsiderare il parere contrario espresso sul suo emendamento 26-sexies.3.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, ribadisce il parere contrario sull'emendamento Ghiglia 26-sexies.3 già espresso nella seduta pomeridiana.

  Agostino GHIGLIA (PdL), ritira quindi il suo emendamento 26-sexies.3.

  Raffaella MARIANI (PD) accetta la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 26-septies.10 (ex 13.1), formulata dal relatore nella seduta pomeridiana.

  La Commissione approva l'emendamento Mariani 26-septies.10 (ex 13.1) (nuova formulazione).

  Angelo ALESSANDRI, presidente, fa presente che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Mariani 26-septies.10 (ex 13.1) (nuova formulazione), gli emendamenti Tommaso Foti 26-septies.1, nonché gli identici emendamenti Bonciani 26-septies.2 e Mariani 26-septies.3 risultano preclusi.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 26-decies.1 del relatore.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'articolo aggiuntivo Osvaldo Napoli 26-decies.01: s'intende che vi abbia rinunciato.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva, con distinte votazione, gli articoli aggiuntivi 26-decies.03, 26-decies.04 e 26-decies.05 del relatore.

  Angelo ALESSANDRI (Misto) avverte che il testo, come risultante dall'approvazione degli emendamenti e degli articoli aggiuntivi, sarà trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva, anche ai fini dell'eventuale trasferimento alla sede legislativa.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 20.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-01027 Benamati: sull'assunzione di iniziative normative per il ristoro degli edifici di culto danneggiati dal sisma del 22 e 29 maggio 2012 che ha colpito l'Emilia.

7-01021 Alessandri: sull'elevata concentrazione di arsenico nelle acque potabili.

7-01034 Realacci: sulle iniziative da assumersi per ridefinire il quadro normativo delle aree marine protette.

Pag. 51