CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 novembre 2012
741.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 129

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 20 novembre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

  La seduta comincia alle 9.10.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, comunica di aver cessato di far parte del gruppo Lega Nord Padania e di essere entrato a far parte del gruppo Misto. Comunica altresì che l'onorevole Giuseppe Vatinno cessa di far parte del gruppo Misto ed entra a far pare del gruppo Italia dei Valori.

Riforma della legislazione in materia portuale.
Testo base C. 5453, approvato in un testo unificato dal Senato e C. 2311 Meta.

(Parere alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 13 novembre 2012.

  Raffaella MARIANI (PD) ritiene necessario evidenziare alcune criticità del provvedimento Pag. 130all'esame della Commissione che, a suo avviso, sono state fin qui molto sottovalutate. In questo senso, formula in primo luogo un giudizio negativo sulle disposizioni contenute nell'articolo 3 del testo approvato dal Senato che, sostituendo l'articolo 5 della legge n. 84 del 1994, istituisce una nuova Commissione competente in materia di valutazione ambientale strategica dei piani regolatori portuali. Ritiene, infatti, che l'istituzione di una nuova Commissione sia una misura sbagliata non solo perché va in direzione esattamente contraria a quella indicata dai recenti decreti del Governo sulla spending review, ma anche perché, dietro lo schermo della semplificazione delle procedure, si traduce di fatto in uno svuotamento del ruolo e delle funzioni di controllo ambientale a cui lo Stato è chiamato in ragione della normativa nazionale e soprattutto di quella europea.
  Al riguardo, osserva che, mentre in base alla normativa europea, recepita nell'ordinamento interno con il decreto legislativo n. 152 del 2006 (cosiddetto «Codice ambientale»), i progetti per la realizzazione dei porti e i piani regolatori portuali sono sottoposti oltre che a valutazione ambientale strategica (VAS) anche a valutazione di impatto ambientale (VIA), nelle disposizioni contenute nel testo approvato dal Senato si prevede – in modo peraltro poco chiaro – che, ove necessaria, la VIA è effettuata dalla citata Commissione di nuova istituzione.
  In terzo luogo, infine, ritiene che la previsione della drastica riduzione a 30 giorni dei termini per l'espressione del parere da parte di tale Commissione sia irrealistica e sbagliata, soprattutto se messa in relazione all'ulteriore disposizione secondo la quale, in caso di mancato rispetto di questo termine qualificato espressamente come perentorio, il parere si intende reso in senso positivo in applicazione del principio del silenzio-assenso.
  Conclude, quindi, ribadendo, a nome del suo gruppo, di essere convintamente a favore delle misure che hanno come obiettivo la semplificazione e l'accelerazione delle procedure burocratiche. Ritiene però che questo obiettivo non possa essere perseguito mettendo gli organi esistenti in condizione di svolgere rapidamente e bene i propri compiti e non introducendo norme che, di fatto, aggirano e svuotano di contenuto i controlli ambientali, anche e soprattutto quando questo rischia, come nel caso in questione, di porsi in contrasto con le norme europee e di risolversi nella creazione di ulteriori organi burocratici, con conseguenti nuove spese e oneri a carico della collettività.

  Alessandro BRATTI (PD) nell'esprimere piena condivisione per quanto appena detto dalla collega Mariani a nome di tutti i deputati del Partito Democratico, aggiunge la propria preoccupazione per il fatto che, ancora una volta, in questo scorcio di legislatura, il giusto principio di semplificazione delle procedure amministrative viene posto a schermo di iniziative legislative che sostanzialmente si configurano come operazioni di smantellamento dei controlli ambientali, nel caso di specie attraverso l'istituzione di un nuovo organo ad hoc.
  Conclude, quindi, richiamando su tale aspetto, che spinge a una valutazione negativa del provvedimento, l'attenzione del relatore e dei colleghi.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA), preliminarmente esprime un apprezzamento per il contenuto complessivo del provvedimento in esame che si configura come una riforma importante del sistema portuale italiano, capace di ridare slancio alle attività portuali italiane e di operare una positiva rivisitazione delle competenze dei vari livelli di governo in materia.
  Con riferimento, poi, alle osservazioni critiche svolte dai colleghi Mariani e Bratti, rileva che a suo avviso sarebbe necessario rivedere tutta la normativa attualmente in vigore in materia di VAS e di VIA sui progetti di grandi infrastrutture, nonché sul ruolo e sul funzionamento degli organi amministrativi deputati all'istruttoria delle relative procedure, a partire dalla Commissione tecnica di verifica Pag. 131dell'impatto ambientale VIA-VAS, attualmente operante presso il Ministero dell'ambiente, che, a suo avviso, appare troppo legata all'Esecutivo. In questo senso, ritiene che le disposizioni contenute nel provvedimento in esame, le quali prevedono, con riferimento ai porti, che il Ministero dell'ambiente eserciti le proprie funzioni in materia di VIA e di VAS d'intesa con il Ministero delle infrastrutture, sia pure avvalendosi di una Commissione appositamente costituita, costituiscano un primo passo positivo che andrà poi completato con una più incisiva riforma che preveda una maggiore terzietà di tutte le commissioni incaricate dell'istruttoria tecnica dei provvedimenti autorizzatori.
  Conclude, quindi, esprimendo un giudizio positivo sull'elemento centrale della nuova normativa che, a suo avviso, è da individuare nella previsione che le competenze in tema di VIA e di VAS siano svolte non più dal solo Ministero dell'ambiente, ma d'intesa fra questo Ministero e quello delle infrastrutture.

  Giuseppe VATINNO (IdV) ritiene, anche sulla base della esperienza direttamente maturata nel periodo in cui è stato membro Commissione VIA-VAS del Ministero dell'Ambiente, che alcune delle osservazioni critiche sul provvedimento in esame, svolte dai colleghi intervenuti nel dibattito, siano da tenere in attenta considerazione e che la nuova disciplina proposta potrebbe finire per rappresentare un grave fattore di rischio e di perturbazione dei meccanismi posti a tutela dei valori e dei beni ambientali.
  Al tempo stesso, ritiene opportuno che la Commissione affronti, cogliendo l'occasione del dibattito sul provvedimento in esame, la questione complessiva del riordino della complessa normativa che regola i compiti e il funzionamento degli organi preposti alle citate valutazioni VIA e VAS, ma anche al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale (AIA), che – come da ultimo dimostrato dal caso dell'ILVA di Taranto – presenta importanti connessioni con le prime due procedure. Ritiene che sono in tal modo sarà possibile dare stabilità, chiarezza e semplicità ad un quadro normativo che attualmente si pone come fattore gravoso di incertezza e di freno all'attività degli operatori economici.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), nell'associarsi alle considerazioni svolte dai colleghi Mariani e Bratti, esprime la sua forte perplessità anche per il contenuto delle norme del provvedimento in esame in materia di dragaggi che, a suo avviso, appaiono lacunose e inadeguate. Quanto alla questione più generale delle disposizioni contenute nel provvedimento approvato dal Senato in materia di assoggettamento delle infrastrutture portuali alle procedure di VIA e di VAS, osserva che all'oggettivo malfunzionamento delle procedure e degli organi esistenti occorre dare risposta con misure capaci di far funzionare bene tali organi, non con misure che li estromettano dai procedimenti e li svuotino di ruolo e di funzioni.
  Conclude, infine, stigmatizzando l'assenza del rappresentante del Ministero dell'ambiente ad un dibattito importante come quello che si sta svolgendo in Commissione, preannunciando l'intenzione di voler riproporre domani stesso, nel corso della prevista audizione del Ministro dell'ambiente, le questioni oggi sollevate dai colleghi intervenuti.

  Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), nel dichiararsi d'accordo con quanto fin qui detto dai colleghi del Partito Democratico intervenuti nel dibattito, segnala l'opportunità di una più attenta verifica degli effetti che le nuove disposizioni sui piani regolatori portuali potrebbero avere per quel che riguarda i rapporti fra Autorità portuali ed enti locali in materia di urbanistica e, più in generale, di governo del territorio. Conclude, quindi, preannunciando iniziative, anche legislative, volte a scongiurare rischi di questo tipo.

  Mauro PILI (PdL), relatore, ritiene che molte delle considerazioni svolte dai colleghi intervenuti, peraltro già rappresentate nella propria relazione illustrativa, Pag. 132siano meritevoli di essere prese in considerazione in sede di predisposizione della proposta di parere della Commissione. In particolare, sottolinea il fatto che le disposizioni contenute nel testo approvato dal Senato, nelle parti di competenza della VIII Commissione, siano in più punti mal coordinate con la normativa vigente e in alcuni casi incongrue. Al riguardo, indica, in via esemplificativa, le norme che si riferiscono alla VIA, prevista «ove necessaria», ma senza stabilire i casi in cui tale procedura deve ritenersi «necessaria», ovvero le norme secondo le quali il numero dei componenti della nuova commissione è individuato «nel rispetto dell'equilibrio delle competenze» dei due ministeri interessati, senza però indicare il numero dei componenti del nuovo organo. Con riferimento all'istituzione di tale nuovo organo, aggiunge, inoltre, che nel testo approvato dal Senato manca l'indicazione della relativa copertura finanziaria e che anche su tale fatto andrà svolto il necessario approfondimento. Esprime, infine, forti perplessità sulle disposizioni in tema di dragaggi che a suo avviso rischiano di appesantire anziché semplificare le procedure vigenti, presentando al tempo stesso serie lacune rispetto al quadro normativo che si intende modificare.
  Conclude, quindi, formulando l'auspicio che, anche grazie al contributo del Ministero dell'ambiente, sia possibile dare risposta alle questioni emerse nel corso del dibattito, in primo luogo in sede di predisposizione della proposta di parere.

  Armando DIONISI (UdCpTP), pur comprendendo le ragioni che sono alla base di molte delle osservazioni svolte dai colleghi intervenuti nel dibattito e dallo stesso relatore, sottolinea che, a suo avviso, l'obiettivo centrale che nel caso in questione il legislatore deve perseguire è quello della semplificazione delle procedure e, pur nel rispetto dei valori ambientali, della costruzione di un quadro normativo che renda più attrattivo per gli investitori nazionali e stranieri il settore portuale e le connesse strategiche attività industriali e turistiche.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia ad altra seduta il seguito dell'esame.

  La seduta termina alle 9.40.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 20 novembre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

  La seduta comincia alle 9.40.

Proposta di direttiva del Parlamento e del Consiglio sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia e dei trasporti e di servizi postali.
COM(2011)895 def.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sugli appalti pubblici.
COM(2011)896 def.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti rinviati nella seduta del 14 novembre scorso.

  Salvatore MARGIOTTA (PD), relatore, preannuncia la presentazione nella prossima seduta di una proposta di documento relativo alle due proposte di direttive europee sugli appalti pubblici all'esame della Commissione.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiudicazione dei contratti di concessione.
COM(2011)897 def.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 14 novembre scorso.

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  Roberto MORASSUT (PD), relatore, preannuncia la presentazione nella prossima seduta di una proposta di documento sulla proposta di direttiva europea sui contratti di concessione.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 20 novembre 2012. — Presidenza del presidente Angelo ALESSANDRI.

  La seduta comincia alle 9.45.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materia ambientale.
C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060 Faenzi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti rinviato da ultimo nella seduta del 5 settembre scorso.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, avverte che il Comitato ristretto, nominato per lo svolgimento dell'attività istruttoria sui provvedimenti in esame, ha concluso la sua attività elaborando, quale proposta di testo base, un nuovo testo della proposta di legge C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato. Fa presente, inoltre, che tale testo è stato predisposto inserendo ulteriori disposizioni ritenute consequenziali alle modifiche introdotte dal Senato in ragione della correlazione esistente tra l'oggetto e lo scopo delle citate modifiche introdotte dal Senato e delle ulteriori disposizioni inserite nella proposta di testo base.

  Alessandro BRATTI (PD), relatore, illustra il nuovo testo della proposta di legge C. 4240-B elaborato in seno al Comitato ristretto (vedi allegato), che propone di adottare come testo base per il prosieguo dei lavori in sede referente.
  Conclude, infine, formulando l'auspicio che, anche in considerazione dei tempi ristretti per la sua approvazione definitiva da parte dei due rami del Parlamento, su tale testo possa registrarsi il più ampio consenso possibile, anche ai fini dell'eventuale trasferimento del provvedimento alla sede legislativa.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, propone di adottare quale testo base per il prosieguo dei lavori in sede referente il nuovo testo illustrato dal relatore.

  La Commissione delibera quindi di adottare il nuovo testo della proposta di legge 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato, elaborato dal Comitato ristretto, quale testo base per il prosieguo dei lavori in sede referente.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, di fissare il termine per la presentazione di emendamenti e articoli aggiuntivi al nuovo testo della proposta di legge C. 4240-B adottato come testo base, alle ore 19 di giovedì 22 novembre prossimo.

  La Commissione concorda.

  Angelo ALESSANDRI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.

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