CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 novembre 2012
733.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 7 novembre 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per la salute Adelfio Elio Cardinale, e il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 15.05.

Norme riguardanti interventi in favore delle gestanti e delle madri volti a garantire il segreto del parto alle donne che non intendono riconoscere i loro nati.
C. 3303 Lucà e C. 1266 Consiglio regionale del Piemonte.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 luglio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente e relatore, avverte che è stato presentato un unico emendamento al provvedimento in titolo (vedi allegato) che in assenza del presentatore, deputato Palagiano, impegnato a presiedere la Commissione errori e disavanzi sanitari, fa proprio e lo sottoscrive in quanto ne condivide la ratio, essendo tale proposta emendativa volta a sopprimere il comma 2 dell'articolo 9 della legge n. 40 del 2004, ai sensi del quale «La madre del nato a seguito dell'applicazione di tecniche di procreazione medicalmente assistita non può dichiarare la volontà di non essere nominata, ai sensi dell'articolo 30, comma 1, del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396».

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA si rimette alla Commissione sull'emendamento Palagiano 1.1, in linea con il comportamento tenuto dal Governo in tutte le precedenti occasioni in cui sono stati presentati emendamenti afferenti a questioni eticamente sensibili.

  Laura MOLTENI (LNP) chiede al presidente Palumbo la ragione per la quale la proposta di legge n. 5393, di cui è prima firmataria, non sia stata abbinata alle altre proposte di legge in discussione.

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  Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda all'onorevole Laura Molteni di aver già fatto presente in sede di ufficio di presidenza che la proposta di legge n. 5393 è stata assegnata dalla Presidenza della Camera alle Commissioni riunite II e XII in quanto recante modifica all'articolo 591 del codice penale, in materia di abbandono di persone minori, oltre che disposizioni concernenti la segretezza del parto nel caso in cui la madre non intenda essere nominata.
  Precisa altresì che, affinché la predetta proposta sia abbinata alle altre proposte di legge all'ordine del giorno presso la Commissione affari sociali, è necessario che la medesima sia assegnata alla sola Commissione Affari sociali. Ricorda infine che l'abbinamento può essere disposto dal presidente della Commissione fino al momento del conferimento del mandato al relatore.

  Laura MOLTENI (LNP), a seguito dei chiarimenti forniti dal presidente Palumbo, dichiara che presenterà una nuova proposta di legge in materia, che auspica possa essere abbinata alle proposte all'ordine del giorno non appena assegnata alla Commissione.
  Annuncia altresì il voto di astensione da parte del gruppo della Lega Nord sull'emendamento Palagiano 1.1.

  La Commissione approva l'emendamento Palagiano 1.1 (vedi allegato).

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che il testo risultante dall'emendamento approvato sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione del prescritto parere.
  Propone, altresì, la richiesta di trasferimento del provvedimento in esame alla sede legislativa che verrà inoltrata al Presidente della Camera dei deputati non appena sarà stata verificata la sussistenza dei requisiti di cui all'articolo 92, comma 6, del Regolamento.

  La Commissione concorda.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica.
Testo unificato C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 31 luglio 2012.

  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, ricorda di aver rivolto un appello ai rappresentanti dei diversi gruppi parlamentari presenti in Commissione nell'ambito di una riunione dell'ufficio di presidenza della Commissione stessa, chiedendo loro di chiarire se vi sia o meno la volontà di proseguire con l'esame del provvedimento in titolo. Ritiene, infatti, anche alla luce dell'imminente conclusione della legislatura, che sarebbe inutile andare avanti in mancanza di tale verifica.
  Fa presente altresì che i problemi lasciati irrisolti dall'attuale normativa in materia di assistenza psichiatrica sono stati rilevati, tra gli altri, dal professor Umberto Galimberti il quale, dalle colonne di un periodico certamente non vicino al partito di cui è esponente il relatore, ha fatto riferimento anche alla proposta di legge attualmente in corso di esame presso la XII Commissione.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), riconoscendo al relatore di aver rivolto un invito franco a tutti i gruppi in sede di ufficio di presidenza della Commissione, osserva tuttavia come a tale invito non abbia poi fatto seguito alcuna proposta di incontri informali, volti a verificare concretamente l'esistenza di spazi reali affinché l’iter del provvedimento in titolo possa proseguire.
  A questo proposito, fa presente al relatore che, anche qualora si procedesse Pag. 111con l'esame degli emendamenti, i lavori della Commissione si bloccherebbero comunque una volta che si passi alla discussione delle norme più controverse dal testo, costituite dall'articolo 3 ma, ancor di più, dagli articoli 4 e 5, concernenti rispettivamente gli interventi sanitari obbligatori e necessari e il trattamento sanitario necessario extraospedalieri. Questo perché il provvedimento in oggetto si basa su di un'impostazione che il gruppo del Partito Democratico reputa non condivisibile.
  Per tali ragioni, ritiene che non vi siano le condizioni politiche che consentano alla Commissione di proseguire nell'esame del provvedimento in titolo.

  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, ricorda come nei confronti della proposta di legge in discussione vi sia stato un atteggiamento elusivo e colpevole da parte del ministro della salute del precedente Governo, Fazio. Nonostante il nuovo ministro della salute, Balduzzi, abbia mostrato maggiori aperture verso il tema in oggetto, si registra tuttavia l'indisponibilità da parte delle forze politiche.
  Ritiene che tale atteggiamento sia ingiustificabile, tenuto conto di quanto si sono rivelate inutili le linee guida approvate nel corso degli anni e, soprattutto, del lungo elenco di persone decedute a causa della mancata revisione della legge n. 180 del 1978 e delle carenze legate all'assistenza psichiatrica.
  Osserva altresì che, nel momento in cui la politica dimostra la propria incapacità a risolvere i problemi reali dei cittadini, non ci si deve poi stupire di fronte all'ondata di antipolitica.

  Paola BINETTI (UdCpTP), dopo aver premesso che tutto ciò che riguarda il tema della salute mentale è di per sé particolarmente complesso e controverso, fa presente come a suo avviso il testo unificato elaborato dal relatore sia eccessivamente sbilanciato verso il trattamento sanitario obbligatorio.
  Tuttavia, ritiene al tempo stesso che la Commissione affari sociali potrebbe fare qualcosa di concreto per la salute mentale prima della fine della legislatura, e in questo senso andrebbe verificata la volontà politica da parte di tutti i gruppi, compreso il Partito Democratico.
  Ricordando poi di aver presentato una mozione sulle salute mentale dell'infanzia, osserva che, per quanto riguarda la proposta di legge all'ordine del giorno, si potrebbe valutare l'idea di tornare in comitato ristretto una volta verificata la volontà di portarne avanti l’iter.

  Gero GRASSI (PD) rileva che il deputato Ciccioli, evidentemente troppo preso nel difendere il provvedimento di cui è relatore, ha dimenticato come l’ex ministro Fazio non sia stato affatto elusivo, avendo invece egli espresso chiaramente il fatto di non condividere i contenuti della proposta di legge in titolo. Sottolinea altresì come anche l'atteggiamento tenuto dal Popolo della Libertà, il gruppo di appartenenza del relatore, sia stato assolutamente «tiepido» rispetto alla predetta proposta.
  Fa presente inoltre di aver tenuto insieme ad altri colleghi del Partito Democratico un atteggiamento collaborativo, non prevenuto, che ha portato alla presentazione di numerose proposte emendative dal carattere non ostruzionistico.
  Come è stato rilevato dalla collega Miotto, il provvedimento presenta allo stato attuale delle disposizioni rispetto alle quali è impossibile trovare un accordo. Tuttavia, qualora ci fosse un'apertura sostanziale da parte del relatore, nel senso di accogliere alcune delle proposte emendative presentate, il gruppo del Partito Democratico sarebbe disponibile a riprendere il dialogo.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, cercando di trarre una sintesi delle varie posizioni espresse, evidenzia che la proposta di legge nella versione attuale non può evidentemente andare avanti. Chiede quindi al relatore di verificare se c’è la volontà di pervenire ad un accordo espungendo dal testo le disposizioni più controverse, in particolare quelle recate dagli articoli 4 e 5.

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  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, ritiene che non ci sia tempo da perdere, a fronte dell'imminente conclusione della legislatura. Chiede quindi di sapere se esista una controproposta al testo che egli stesso ha provveduto ad elaborare. Rileva altresì che l'eventuale espunzione di talune disposizioni, che porterebbero alla trasformazione del provvedimento attuale in una mera legge di principio, non avrebbe senso.

  Carmelo PORCU (PdL) ricorda come i provvedimenti concernenti l'assistenza psichiatrica si trascinino oramai da diverse legislature, senza successo, essendo sempre prevalsa la logica della contrapposizione, così tutti i giorni si continuano a registrare tragedie familiari e sociali.
  Alla luce di tali considerazioni, condivide l'appello al senso di responsabilità rivolto a tutte le forze politiche da parte del deputato Ciccioli, anche tenuto conto del fatto che è rimasto poco tempo da qui alla fine della legislatura affinché la Commissione possa intervenire concretamente in questa materia.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, osserva come per quanto concerne la psichiatria, a differenza di quanto accade per tutte le altre branche della medicina, vi sia una netta separazione tra «psichiatria di destra» e «psichiatri di sinistra», come è emerso negli anni in cui egli stesso ha presieduto la Commissione affari sociali della Camera non tanto e non solo dal dibattito politico svolto sulle proposte di legge in materia di assistenza psichiatrica che, come ricordava il deputato Porcu, si sono succedute nel corso delle legislature, ma anche dalle numerose audizioni di esperti che hanno avuto luogo.

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) chiede di sapere chi abbia autorizzato gli uffici a distribuire copia a tutti i componenti della Commissione dell'articolo di stampa cui faceva riferimento il deputato Ciccioli nel suo intervento iniziale.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente all'onorevole Farina Coscioni che è prassi corrente consentire la distribuzione di documenti che afferiscono agli argomenti all'ordine del giorno della Commissione, trattandosi nel caso di specie di un articolo di giornale inerente al tema oggetto della proposta di legge di cui è relatore l'onorevole Ciccioli e che il medesimo ha chiesto di portare a conoscenza dei componenti la Commissione.

  Gero GRASSI (PD) rileva che, se in una Commissione parlamentare diventa un problema la distribuzione di un documento di cui certamente ogni deputato può fare l'uso che ritiene, dubita del fatto stesso che la medesima Commissione abbia titolo ad affrontare un tema delicato come quello dell'assistenza psichiatrica.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), replicando all'intervento del relatore il quale ha parlato di presunte inadempienze da parte della politica rispetto al tema dell'assistenza psichiatrica, ricorda che il Partito Democratico ha presentato delle proposte emendative che intervengono del merito del provvedimento, esenti da finalità ostruzionistiche. Fa presente pertanto che il relatore potrebbe tenerne conto, mostrando in tal modo un'apertura reale nella prospettiva di costruire un dialogo costruttivo tra le diverse parti politiche su questo tema.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, alla luce dei diversi interventi che si sono succeduti, invita i rappresentanti dei vari gruppi parlamentari presenti in Commissione a verificare la possibilità, anche attraverso incontri informali, di modificare il testo del provvedimento in titolo, essendo evidente che, in caso contrario, la prosecuzione dell’iter di tale provvedimento risulterebbe impossibile. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.55.

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