CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 31 ottobre 2012
729.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 113

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 31 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Luigi BOBBA. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 9.

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5-08005 Cazzola: Continuità occupazionale del personale della IGEI SpA.

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paola PELINO (PdL), cofirmataria dell'interrogazione in titolo, ringraziato il rappresentante del Governo per la risposta, prende atto degli impegni che sembrerebbe aver assunto l'INPS sull'argomento in discussione, auspicando che quanto prospettato nella risposta si traduca, con la collaborazione dei ministeri vigilanti, in atti concreti a tutela della continuità occupazionale dei lavoratori interessati, le cui professionalità, a suo avviso, vanno adeguatamente salvaguardate, considerata anche la crisi in atto.

5-08110 Picierno: Inquadramento di lavoratori socialmente utili presso la regione Campania.

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Pina PICIERNO (PD), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la risposta fornita, fa presente che la questione posta con l'interrogazione in titolo riguarda lavoratori altamente specializzati (architetti e geometri inquadrati come lavoratori socialmente utili presso il settore provinciale del genio civile di Caserta), che richiedono il superamento dell'anomalo rapporto di lavoro che li vede impiegati, presso la regione Campania, da circa quattordici anni senza alcuna garanzia contrattuale. Fatto notare che la regione ha più volte tentato di trovare una soluzione alla problematica in oggetto, senza riuscire, tuttavia, a produrre positivi risultati, prende atto con favore dell'ingente trasferimento di risorse disposto dal Governo, sollecitando una verifica puntuale circa l'effettivo utilizzo di tali somme, da parte dei competenti organi regionali, per le finalità di stabilizzazione dei lavoratori indicati. Ritenuto, infatti, probabile che gli stanziamenti finora disposti non siano stati usati per tale scopo, chiede al Governo uno sforzo ulteriore di attenzione nei confronti del problema segnalato, per assicurare, attraverso un attento monitoraggio sull'utilizzo delle risorse disponibili, la risoluzione di una problematica che si trascina ormai da troppi anni.

5-08136 Fedriga: Salvaguardia dei livelli occupazionali della Duke di Trieste.

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Guido BONINO (LNP), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, prende atto della risposta del rappresentante del Governo, auspicando che l'Esecutivo continui a monitorare gli sviluppi della vicenda, al fine di garantire l'avvio di un tavolo di confronto tra le parti interessate che eviti un peggioramento della condizione dei lavoratori in questione.

  Luigi BOBBA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 9.10.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 31 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Luigi BOBBA. — Interviene il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali Cecilia Guerra.

  La seduta comincia alle 9.10.

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7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA.
(Seguito della discussione e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione in titolo, rinviata nella seduta del 3 ottobre 2012.

  Luigi BOBBA, presidente, ricorda che nella precedente seduta, in cui è stata presentata una nuova versione della risoluzione in discussione (vedi Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 712, di mercoledì 3 ottobre 2012), la Commissione ha convenuto sull'opportunità di concedere al Governo il tempo necessario per valutarne con attenzione il contenuto.

  Il sottosegretario Cecilia GUERRA, facendo seguito alla richiesta formulata dalla Commissione nella precedente seduta, consegna una documentazione relativa all'argomento trattato nella nuova versione della risoluzione in discussione (vedi allegato 4), facendo presente che in tale documentazione sono state puntualmente ricostruite le ragioni di natura tecnico-giuridica e finanziaria che richiedono al Governo di prospettare ai presentatori una riformulazione degli impegni contenuti nell'atto di indirizzo.
  In tal senso, ritiene che il suo dicastero possa trovarsi nelle condizioni di accogliere positivamente la nuova versione della risoluzione in titolo, ove il primo e il secondo impegno fossero riformulati nel senso di invitare il Governo ad assumere ogni utile iniziativa che consenta di conoscere la consistenza del patrimonio immobiliare di cui il fondo è dotato e la relativa destinazione d'uso e a valutare la possibilità, compatibilmente con gli effetti finanziari, di adottare eventuali iniziative, anche di natura normativa, che consentano ai lavoratori di Poste Italiane SpA di usufruire di un costante aggiornamento del valore dell'indennità di buonuscita, nonché per consentire il diritto di corresponsione della buonuscita di detti lavoratori, pur in costanza di rapporto di lavoro.
  Osserva, infine, che il terzo impegno incluso nella nuova versione della risoluzione dovrebbe, invece, essere eliminato, in quanto esso non può essere accolto a causa dell'insussistenza per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali di un potere di impartire direttive alla società Poste Italiane, in particolare per ciò che concerne l'esercizio dell'attività negoziale.

  Lucia CODURELLI (PD), nel riservarsi di valutare la documentazione consegnata dal rappresentante del Governo, si dichiara disponibile ad un approfondimento della stessa, anche alla luce delle proposte di riformulazione testé avanzate, sulle quali ritiene che i gruppi debbano svolgere un'adeguata riflessione di merito. Osserva, infatti, che l'obiettivo del suo atto di indirizzo non è quello di far approvare alla Commissione una risoluzione generica, che preveda impegni meramente formali in capo al Governo, bensì quello di fornire una risposta concreta ai lavoratori interessati, la cui annosa vicenda sta diventando insopportabile. Auspica pertanto che, a seguito dei necessari approfondimenti, si possa fissare al più presto una nuova seduta della Commissione sull'argomento, al fine di giungere all'approvazione di un testo condiviso, che garantisca la definitiva soluzione di questa problematica.

  Luigi BOBBA, presidente, nel ritenere che l'approfondimento della nuova versione della risoluzione possa proseguire nella prima seduta utile della prossima settimana, secondo modalità da concordare nell'ambito dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.20.

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SEDE REFERENTE

  Mercoledì 31 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Giuliano CAZZOLA, indi del vicepresidente Luigi BOBBA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.30.

Modifiche dell'ordinamento e della struttura organizzativa degli enti previdenziali.
C. 5463 Moffa, C. 5503 Cazzola, C. 5539 Motta.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato nella seduta del 9 ottobre 2012.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, comunica preliminarmente che – dopo quanto preannunciato in occasione dell'ultima seduta – sono state assegnate alla Commissione le proposte di legge nn. 5503 Cazzola e 5539 Motta: poiché tali proposte vertono su materia analoga a quella recata dal progetto di legge n. 5463, la presidenza ne ha disposto l'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77, comma 1, del Regolamento. Invita, pertanto, il relatore a procedere all'illustrazione delle proposte di legge appena abbinate, fermo restando che il dibattito di carattere generale potrà proseguire in una prossima seduta della Commissione.

  Nedo Lorenzo POLI (UdCpTP), relatore, ricorda che nella precedente seduta si è avviato l'esame della proposta di legge C. 5463, di iniziativa del presidente Moffa, recante modifiche dell'ordinamento e della struttura organizzativa degli enti previdenziali: in quella occasione, la Commissione ha convenuto sull'opportunità che – risultando in corso di presentazione altre proposte di legge vertenti sulla medesima materia – si dovesse attendere la loro assegnazione prima di avviare il dibattito di carattere generale. Essendo state ora abbinate le predette proposte, passa a illustrarne sinteticamente il contenuto, cercando di individuare i principali elementi di novità rispetto alla proposta di legge di cui è già iniziato l'esame.
  In proposito, rileva anzitutto che il progetto di legge C. 5503 (di iniziativa dei deputati Cazzola e altri) affronta il problema della nuova governance degli enti previdenziali (riguardante non solo l'INPS, ma anche l'INAIL) tramite lo strumento della legge delega, a cui dare attuazione entro diciotto mesi dalla data di entrata in vigore della legge. Fa presente, quindi, che la proposta, nell'indicare i principi e criteri direttivi a cui dovrà attenersi il Governo nell'adottare i decreti legislativi, prevede i seguenti organi istituzionali degli enti previdenziali: il presidente, che è rappresentante legale dell'Istituto e sovrintende a tutte le sue attività; il comitato di indirizzo strategico, al quale spetta il compito di delineare gli scenari dell'evoluzione del settore e di proporre misure idonee a mantenere in equilibrio il sistema pensionistico; il consiglio di sorveglianza (composto dai rappresentanti delle forze sociali), che ha i medesimi poteri e svolge le medesime funzioni riconosciute al consiglio di indirizzo e vigilanza dal decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 479 (in materia di riordino e soppressione di enti pubblici di previdenza e assistenza); il collegio dei sindaci, che esercita le funzioni di cui agli articoli 2403 e seguenti del codice civile.
  Rileva che – diversamente dalle altre proposte in esame – l'intervento normativo in questione non prevede la presenza di un consiglio di amministrazione e conferma l'attuale assetto organizzativo di vertice degli enti, a carattere monocratico, rimettendo al Governo il compito di definire in termini più chiari la distinzione di funzioni tra gli organi; distanziandosi dalle normative vigenti, la proposta in esame, inoltre, non conferisce al direttore generale il profilo di organo. Rispetto all'impostazione generale di tale proposta di legge, fermo restando che essa contiene – a suo giudizio – interessanti elementi di novità, ritiene tuttavia opportuno precisare Pag. 117sin d'ora che la Commissione dovrebbe scegliere di percorrere una strada di riforma che riconosca al Parlamento il «diritto-dovere» di innovare direttamente l'ordinamento in una materia importante come quella dell'ordinamento degli enti, senza delegare all'Esecutivo l'assunzione di scelte che appaiono essenziali per le sorti della collettività: sotto questo profilo, ritiene che possano apparire preferibili le iniziative normative che, senza rinviare a futuri provvedimenti legislativi del Governo, si assumono esplicitamente l'onere di riordinare complessivamente il sistema degli enti previdenziali ed assicurativi, anche con scelte di parziale riforma del regime esistente (ovvero quello determinato, di fatto, dal decreto-legge n. 78 del 2010).
  Per quanto riguarda, poi, la proposta di legge C. 5539 (di iniziativa dei deputati Motta e altri), si fa presente che essa, secondo quanto indicato nella relazione illustrativa, propone un nuovo modello di ordinamento degli enti previdenziali ed assicurativi, al fine di garantire una governance degli enti equilibrata, collegiale e trasparente, volta ad assicurare, tra l'altro: il rispetto del principio di separazione tra indirizzo politico e gestione; la salvaguardia del principio di rappresentatività delle parti sociali in un organismo con poteri rafforzati; l'efficacia dei sistemi di controllo. Giudica opportuno rilevare che tale provvedimento (composto da due articoli), a differenza della proposta di legge di iniziativa del deputato Cazzola, limita al riordino degli organi collegiali territoriali dell'INPS e dell'INAIL il conferimento della delega al Governo, disciplinando direttamente una riorganizzazione dell'assetto della governance complessiva che prevede un ritorno al sistema duale, nel quale al consiglio di amministrazione si affianca il consiglio di strategia e vigilanza (integrati dalla presenza del consiglio dei sindaci e del direttore generale, al quale, in questo caso, diversamente dal provvedimento precedente, si riconosce qualità di organo).
  Per ciò che attiene al contenuto più specifico dell'articolato, evidenzia, peraltro, l'esigenza di approfondirne taluni aspetti. Ritiene opportuno, in particolare, riflettere sulle definizioni utilizzate nella proposta per taluni organi: ad esempio, al comma 3 dell'articolo 1, il consiglio di amministrazione è qualificato come «vertice gestionale dell'ente» (definizione più propriamente riferibile al direttore generale), mentre, al comma 4, sembrerebbe più opportuno definire il consiglio di strategia e vigilanza come organo di indirizzo politico-strategico e non «organo di indirizzo politico-amministrativo» (in ragione della prevista conferma del sistema duale). Sempre con riferimento ai commi 3 e 4 dell'articolo 1, rileva una sostanziale sovrapposizione tra le ipotesi di fattispecie a formazione progressiva (ad esempio, laddove non appare chiaro che il consiglio di amministrazione predispone i criteri generali dei piani di investimento e disinvestimento, mentre il consiglio di strategia e vigilanza approva i criteri generali dei piani di investimento e disinvestimento). Rimanendo al contenuto del comma 4, giudica opportuno, altresì, riflettere su talune questioni relative alla composizione del consiglio di strategia e vigilanza (ad esempio, la rappresentanza delle organizzazioni dei datori di lavoro è estesa anche a quelle dei datori di lavoro pubblici; mentre il consiglio di sicurezza e vigilanza INAIL è integrato da un rappresentante ANMIL, inspiegabilmente privato del diritto di voto). Dopo aver sottolineato l'esigenza di disciplinare anche l'ipotesi di espressione di parere non favorevole delle competenti Commissioni parlamentari e del consiglio di strategia e vigilanza nel procedimento di nomina del consiglio di amministrazione, richiamo l'attenzione su una novità, recata al comma 6 dell'articolo 1, rappresentata dall'intervento del consiglio di sicurezza e vigilanza, a mezzo di formulazione della proposta, nel procedimento di nomina del direttore generale, facendo notare che sarebbe opportuno, in tal caso, specificare a chi spetta in concreto avanzare la proposta (ad esempio, specificare se spetti alle parti sociali). Segnala, infine, talune imprecisioni nella formulazione del comma 7 dell'articolo 1, nonché taluni elementi di contraddizione Pag. 118tra il comma 8, relativo al procedimento di nomina dell'organismo indipendente di valutazione, e talune previsione del comma 4 del medesimo articolo (nomina dell'organo di controllo interno).
  In conclusione, ritiene che alla Commissione spetti ora approfondire le delicate questioni poste dai provvedimenti in esame, ai fini dell'elaborazione di un testo unificato che sappia riassumere in sé gli aspetti positivi recati da ciascuna proposta. Si rimette, pertanto, alle valutazioni che la Commissione intenderà svolgere sul punto, anche sulla base degli spunti di interesse che dovessero emergere dal dibattito.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, nel prendere atto che non vi sono obiezioni a proseguire il dibattito nella prossima settimana, intende precisare – in ordine alle considerazioni svolte dal relatore circa la sua proposta di legge – che l'oggetto delle modifiche recate dai progetti di legge in esame è proprio un decreto legislativo, emanato nel 1994 sulla base di una delega conferita dalle Camere al Governo.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) preannuncia la presentazione, da parte del suo gruppo, di una proposta di legge sulla medesima materia, auspicando che la Commissione possa attendere la sua assegnazione prima di concludere l'esame preliminare.

  Giuliano CAZZOLA, presidente, sollecitati tutti i gruppi – e, in particolare, il gruppo Misto, che ha preannunciato analoga iniziativa – a presentare quanto prima le proprie proposte di legge in materia ai fini di una spedita prosecuzione dell’iter, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disciplina del collocamento e del rapporto di lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista.
C. 375 Volontè, C. 1176 Mancuso, C. 1413 De Angelis, C. 4177 Toto, C. 4821 Schirru.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti in titolo.

  Paola PELINO (PdL), relatore, osserva che le proposte di legge in esame intervengono sulla disciplina del collocamento al lavoro e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti, recata dalla legge 29 marzo 1985, n. 113: le proposte di legge C. 375, C. 1413, C. 4177 e C. 4821 propongono la modifica espressa della legge n. 113 del 1985, mentre la proposta di legge C. 1176 detta ex novo una diversa disciplina della materia, che di fatto comporta l'abrogazione implicita delle corrispondenti disposizioni della legge n.113 del 1985. Più specificamente, rileva che i provvedimenti in esame intervengono sulla disciplina dell'albo professionale dei centralinisti e degli operatori della comunicazione minorati della vista (articolo 1 di tutte le proposte di legge in esame, anche se con diverse modalità); sulla disciplina relativa all'abilitazione alle funzioni di centralinista e operatore della comunicazione (articolo 2 delle proposte di legge nn. 375, 1176 e 1413), ai relativi corsi di aggiornamento e alle promozioni e progressioni di carriera (articoli 3 e 4 delle proposte di legge nn. 1176, articolo 7 della proposta di legge C. 1413); sugli obblighi dei datori di lavoro relativi alle assunzioni obbligatorie dei centralinisti ed operatori della comunicazione minorati della vista e sui connessi adempimenti, nonché sulle modalità per il loro collocamento (articoli da 3 a 6 delle proposte di legge nn. 375 e 1811, articoli da 5 a 8 della proposta di legge C. 1176, articolo 3 delle proposte di legge nn. 4177 e 4821 e articoli da 3 a 5 della proposta di legge C. 1413); sulla disciplina del rapporto di lavoro, con particolare riferimento al trattamento economico e normativo, nonché a specifiche tutele per il caso di riduzione dei posti di lavoro (articolo 7 della proposta di legge C. 375, articolo 9 della proposta di legge C. 1176, articolo 6 della proposta di legge C. 1413); sulla disciplina che pone a carico delle regioni gli oneri relativi alla trasformazione dei centralini finalizzata all'impiego dei soggetti minorati Pag. 119della vista (articolo 8 della proposta di legge C. 375, articolo 10 della proposta di legge C. 1176); sul riconoscimento ai centralinisti telefonici e agli operatori della comunicazione di una indennità di mansione e di specifici benefici pensionistici (articolo 9 della proposta di legge C. 375, articolo 11 della proposta di legge C. 1176, articolo 8 della proposta di legge C. 1413, articolo 3 delle proposte di legge nn. 4177 e 4821); sull'apparato sanzionatorio previsto in caso di inadempimento degli obblighi posti a carico del datore di lavoro (articolo 10 della proposta di legge C. 375, articolo 13 della proposta di legge C. 1176, articolo 9 della proposta di legge C. 1413).
  Fa presente che la sola proposta di legge n. 1176 contiene, inoltre, una disposizione in materia di vigilanza sull'applicazione delle norme in materia di collocamento al lavoro dei centralinisti e degli operatori della comunicazione (articolo 14), nonché una norma di copertura finanziaria (articolo 12).
  Con riguardo al tema oggetto delle proposte di legge in esame, segnala che presso la 11a Commissione del Senato è in corso l'esame in sede referente delle proposte di legge S. 406 (Mongiello), S. 1184 (Nessa) e S. 2560 (Costa), che intervengono sulla medesima materia del collocamento e del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti, anch'esse attraverso la modifica della legge n. 113 del 1985. In particolare, fa notare che la XI Commissione del Senato ha avviato l'esame il 29 ottobre 2008 e ha poi trasmesso la richiesta di parere alle Commissioni competenti in sede consultiva: al momento, l'esame risulta sospeso, in quanto la Commissione Bilancio non ha ancora espresso il parere di competenza.
  Tenendo conto dei lavori in corso al Senato e, in particolare, del fatto che l'articolo 78 del Regolamento della Camera prescrive che, quando sia posto all'ordine del giorno di una Commissione un progetto di legge avente un oggetto identico o strettamente connesso rispetto a quello di un progetto di cui il Senato abbia già avviato l'esame (come nel caso in esame), il Presidente della Camera ne informi il Presidente del Senato per raggiungere le possibili intese, propone pertanto di assumere tutte le iniziative dirette a definire in tempi brevi le forme più opportune di coordinamento con l'altro ramo del Parlamento, al fine di giungere ad una soluzione condivisa e propositiva della questione.

  Luigi BOBBA, presidente, intende richiamare l'attenzione della Commissione su un profilo di carattere procedurale, concernente il coordinamento con l'attività in corso di svolgimento nell'altro ramo del Parlamento. Rileva, infatti, che – secondo quanto comunicato dallo stesso relatore – la 11a Commissione del Senato ha avviato, pressoché all'inizio della corrente legislatura, l'esame di provvedimenti su analoga materia; benché l'esame di detti provvedimenti al Senato si sia, di fatto, interrotto da tempo, atteso che l'ultima seduta della Commissione risale all'ottobre del 2011, ricorda tuttavia che, ai sensi dell'articolo 78 del Regolamento della Camera, in questi casi è comunque prevista l'attivazione di precise procedure di comunicazione tra i due rami del Parlamento, dirette a coordinare gli interventi legislativi tra loro connessi che siano pendenti presso le due Camere.
  Per tale ragione, giudica opportuno prevedere sin d'ora una verifica informale tra i rappresentanti dei gruppi all'interno delle due Commissioni, che preceda anche le formali iniziative della presidenza riguardanti le possibili intese, al fine di concordare le decisioni da assumere per assicurare il necessario coordinamento tra i lavori dei due rami del Parlamento, che dovranno in ogni caso essere ispirati – a suo avviso – dal comune obiettivo di individuare una soluzione positiva, in tempi rapidi, rispetto alla questione oggetto dei provvedimenti in esame.

  La Commissione conviene.

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  Paola PELINO (PdL), relatore, ricollegandosi all'esigenza – testé richiamata – di attivare le procedure regolamentari previste al fine di assicurare il necessario coordinamento tra i lavori dei due rami del Parlamento, ribadisce l'esigenza che, in tale ottica, oltre all'iniziativa dei singoli gruppi parlamentari, sia anche la presidenza della Commissione a farsi carico di agire presso le presidenze della Camera e dell'omologa Commissione del Senato, proprio nella prospettiva di rafforzare i canali di comunicazione e agevolare una rapida conclusione dell’iter.

  Amalia SCHIRRU (PD), ferma restando l'utilità di un confronto informale tra gruppi di Camera e Senato, che provvederà a promuovere personalmente, conviene sull'opportunità di avviare un'iniziativa anche da parte della presidenza della Commissione, al fine di assumere i necessari contatti con la presidenza del Senato e della omologa Commissione dell'altro ramo del Parlamento, in vista della definizione delle modalità di esame del provvedimento più idonee a garantire una sollecita conclusione dell’iter. Auspica, pertanto, che l'attivazione di tali procedure consenta di giungere quanto prima all'approvazione di un provvedimento molto atteso dai soggetti interessati.

  Luigi BOBBA, presidente, nel riservarsi di comunicare alla presidenza della Commissione quanto appena emerso nel corso del dibattito, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 31 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.50.

Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.
C. 5520 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta di ieri.

  Marialuisa GNECCHI (PD), relatore, alla luce del dibattito svoltosi ieri, presenta una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 5), rilevando che con essa si invitano le Commissioni di merito a riflettere sull'opportunità di meglio definire le disposizioni in materia di limitazione dei vitalizi e dei trattamenti pensionistici degli amministratori e dei legislatori degli enti territoriali, soprattutto per quanto concerne la loro applicabilità rispetto alle regioni che abbiano già legiferato sul punto o che siano ancora chiamate a farlo.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), auspicando che anche le Commissioni di merito diano una corretta interpretazione alle norme in materia di limitazione dei vitalizi e dei trattamenti pensionistici, giudica opportune le osservazioni formulate dal relatore nella sua proposta di parere, che ritiene possano contribuire a fissare l'esatto significato dell'intervento normativo in oggetto. Preannuncia, quindi, che il suo gruppo voterà a favore della proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.55.

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COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 31 ottobre 2012.

Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.
C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga.

  Il comitato ristretto si è riunito dalle 14.55 alle 15.10.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 31 ottobre 2012.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

  Il comitato ristretto si è riunito dalle 15.10 alle 15.15.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 31 ottobre 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.15 alle 15.20.

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