CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 ottobre 2012
726.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 25 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Franco NARDUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 9.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013).
C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.

Tabella 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri per l'anno 2013 e per il triennio 2013-2015.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

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  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta di ieri.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ ringrazia la Commissione per il costante impegno che profonde al fine di garantire al Ministero degli affari esteri le basi finanziarie necessarie a garantirne la capacità operativa. Al riguardo, segnala il rischio che si stia toccando una sorta di soglia critica nella riduzione delle risorse stanziate, superata la quale esisteranno reali problemi di funzionamento delle politiche. Menzionando, in particolare, la recente visita effettuata nei Paesi Bassi al seguito del Presidente della Repubblica fa presente che il bilancio del Ministero degli affari esteri olandese è pari al 2,5 per cento dei conti pubblici, percentuale di gran lunga superiore alla quota di cui dispone la Farnesina, così come del resto viene confermato dalla comparazione con la media europea. Coglie altresì l'occasione per rivendicare la razionalizzazione che il Ministero sta compiendo orientandosi verso la politica estera economica ed allineandosi quindi alla riconosciuta comune priorità della diplomazia economica internazionale.
  Passando a riferire circa i chiarimenti richiesti dal relatore nella seduta di ieri, si sofferma sul contenimento della spesa disposto dall'articolo 3 del disegno di legge di stabilità, che ricade sul Ministero degli affari esteri per l'ammontare di 26,8 milioni di euro. Con riferimento alla riduzione dell'ISE, precisa che si tratta della conferma del prelievo straordinario di solidarietà previsto dalla Legge di Stabilità dell'anno scorso e che ora costituisce un risparmio che copre anche il periodo preso in esame (2013-2015). Quanto al definanziamento degli sportelli unici, nel riconoscere l'importanza della questione sollevata, fa presente che la legge relativa risulta ormai superata dal nuovo assetto derivante dalla trasformazione dell'ICE in Agenzia per l'internazionalizzazione, di cui si attende il decollo. Rileva comunque positivamente l'avvio del lavoro della «cabina di regia», di cui il Ministero degli affari esteri è parte integrante, e ribadisce la crescente importanza della domanda internazionale per le imprese italiane. Per quanto concerne la riduzione di spesa relativa ai fondi PESC, evidenzia la flessibilità intrinseca che li caratterizza per cui la partecipazione dell'Italia non risulta in effetti pregiudicata. La riduzione in parola è altresì motivata dalla conclusione della missione in Ciad. In ogni caso, ove nuove esigenze si palesassero, potranno essere allocati altri fondi. Segnala poi che la chiusura del Centro internazionale di Trieste è avvenuta in accordo con l'UNIDO, sulla base di una valutazione dei risultati di gestione.
  Condivide quindi le riflessioni svolte sull'introduzione della cosiddetta Tobin Tax, ricordando la non facile decisione del varo in sede europea della relativa cooperazione rafforzata. Osserva al riguardo che l'introduzione del principio assume forse ancor più valore di quello che ne potrà essere l'esito pratico. Facendo riferimento in particolare alla Francia, rammenta la scelta di destinare una parte consistente del gettito atteso a favore della cooperazione allo sviluppo, ma ricorda che ogni decisione in materia spetta comunque ai singoli Stati membri.
  Sottolinea l'importanza dell'assegnazione al Ministero degli affari esteri dell'importo di 31 milioni di euro in Tabella A per procedere alla copertura finanziaria della ratifica degli accordi internazionali sottoscritti, considerandolo comunque ancora non sufficiente a coprire gli impegni assunti. Sottolinea altresì l'aumento dei fondi per la cooperazione bilaterale allo sviluppo, pari a circa 100 milioni, la cui incidenza percentuale risulta particolarmente elevata in ragione delle precedenti riduzioni subite dai fondi stessi, che sono comunque in tal modo riportati a livelli di operatività minima.

  Mario BARBI (PD), nel fare riferimento all'audizione svolta ieri dal Segretario generale del Ministero degli affari esteri nonché alla dettagliata relazione dell'onorevole Pianetta ed ai chiarimenti appena forniti dal rappresentante del Governo, Pag. 25torna a ribadire l'inadeguatezza delle risorse destinate alla presenza internazionale dell'Italia. Considera comunque un segnale di incoraggiamento, di cui non disconosce il rilievo, l'inversione di tendenza registrata dal finanziamento della cooperazione allo sviluppo, apprezzando altresì la maggiore trasparenza della relazione tecnica circa lo stato della partecipazione italiana alle banche di sviluppo ed ai fondi multilaterali. Invita in ogni caso a contenere i facili entusiasmi sulla base degli importi pur sempre limitati, oltreché della minore significatività degli incrementi rispetto ai dati assestati. In tale contesto, richiama però l'attenzione sulla mancanza di qualsiasi riferimento alla contribuzione italiana al Fondo per la lotta all'AIDS, su cui più volte la Commissione si è intrattenuta, a suo tempo anche sulla base di una sua iniziativa legislativa. Chiede al riguardo chiarimenti al rappresentante del Governo.
  Nel sostenere poi lo spirito dell'introduzione della Tobin Tax, auspica che la finalizzazione del relativo gettito avvenga nel solco delle aspettative maturate, anche in vista del conseguimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Sempre sul tema della cooperazione allo sviluppo, rileva invece negativamente la franchigia che è stata introdotta sulla detraibilità delle donazioni alle ONLUS, che certo non ne incentiverà il finanziamento da parte dei soggetti privati. Chiede infine chiarimenti al Governo anche sulla dotazione del Fondo per lo sminamento umanitario.

  Gennaro MALGIERI (PdL), nel ringraziare il sottosegretario Dassù per il suo intervento, chiede ulteriori chiarimenti circa i tagli dei fondi per gli istituti italiani di cultura all'estero, di cui auspica la riforma, ricordando i numerosi tentativi del passato che purtroppo non hanno conseguito gli effetti sperati.

  Francesco TEMPESTINI (PD), nel ritenere particolarmente costruttiva la relazione del collega Pianetta anche in quanto riflette il lavoro comune sin qui svolto dalla Commissione, concorda con il sottosegretario Dassù sull'attualità dell'importanza di ogni sforzo volto all'internazionalizzazione dell'economia. Non può però non rilevare al riguardo la ricaduta negativa di scandali come quello che sta investendo la Finmeccanica oppure di sentenze come quella di condanna degli scienziati per il terremoto dell'Aquila, da cui è derivata una dannosa campagna di stampa a livello mondiale.
  Condivide le osservazioni del collega Barbi circa la cooperazione allo sviluppo, cogliendo il significato dell'incremento dei fondi, che restano comunque molto lontani dagli obiettivi a suo tempo prefissati e sollecitando in ogni caso una loro gestione che valorizzi la qualità rispetto alla quantità.
  Richiamandosi alle considerazioni svolte dal rappresentante del Governo circa l'intesa europea sulla Tobin Tax, ribadisce l'esigenza della destinazione di larga parte del relativo gettito alla cooperazione internazionale, preannunciando la presentazione di un atto di indirizzo al riguardo. Per quanto concerne la riorganizzazione del Ministero degli Affari esteri, si rifà alle valutazioni emerse in occasione dell'audizione di ieri del Segretario generale, Ambasciatore Valensise, che potranno essere peraltro approfondite nel seguito dell'audizione stessa.

  Enrico PIANETTA (PdL), relatore, nel ringraziare il rappresentante del Governo per i chiarimenti forniti, prende atto in particolare della flessibilità che caratterizzerebbe i fondi PESC, ma ritiene che la riduzione in se stessa rappresenti comunque un segnale negativo. Chiede ulteriori chiarimenti circa lo stato degli impegni derivanti dal Trattato di amicizia italo-libico. Chiede altresì se la riduzione dell'ISE riguardi anche gli insegnanti italiani all'estero. Ritiene poi che la decisione circa la chiusura del Centro internazionale di Trieste meriti comunque di essere più approfondita.

  Franco NARDUCCI, presidente, segnala al rappresentante del Governo che, nell'ambito Pag. 26della Tabella n. 6, il capitolo 3081 relativo alle spese per le elezioni dei COMITES risulta soppresso per l'anno 2014, vale a dire proprio per l'anno in cui tali elezioni dovrebbero avere luogo a seguito del rinvio legislativamente disposto. Chiede al riguardo rassicurazioni sulla natura di tale omissione.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ ribadisce l'importanza dell'inversione di tendenza nel settore della cooperazione allo sviluppo, nonostante la difficoltà della situazione finanziaria globale. Rispondendo all'onorevole Barbi, segnala che nel recente Forum di Milano è stato ribadito l'impegno dell'Italia a continuare a contribuire al Fondo per la lotta all'AIDS, che comporta il ripianamento di un'esposizione pari a 360 milioni di euro. Per completezza, ricorda che ulteriori fondi per la cooperazione allo sviluppo saranno come sempre inseriti nel decreto-legge di rifinanziamento delle missioni internazionali. Sempre rispondendo all'onorevole Barbi segnala che la dotazione richiesta per il fondo per lo sminamento umanitario ammonta a 750 mila euro circa.
  Concorda con l'onorevole Malgieri sulla necessità di una riforma degli istituti italiani di cultura e di una razionalizzazione della loro rete, sottolineando l'importanza che gli addetti culturali possano comunque operare presso le ambasciate. Rinnova, ricordando l'audizione svolta dal Segretario Generale, il forte impegno del Ministero degli Affari esteri a favore della promozione della lingua italiana, mettendo in evidenza l'aumento dello stanziamento per gli enti gestori dei corsi di lingua. Precisa poi all'onorevole Pianetta che la riduzione dell'ISE è prevista anche per il personale docente inviato all'estero, per un ammontare di circa 700 mila euro.
  Riprendendo le considerazioni già svolte sulla Tobin Tax, concorda sulla correlazione tra la sua origine e la sua destinazione in parte significativa alla cooperazione allo sviluppo. Fa presente, al riguardo, che l'orientamento della Francia sembrerebbe attestarsi a destinare a tal fine una quota pari al 20 per cento del relativo gettito, mentre altri paesi europei si attesterebbero tra il 10 ed il 20 per cento.
  Con riferimento alle relazioni italo-libiche, richiamate dall'onorevole Pianetta, ribadisce l'impegno dell'Italia con particolare riguardo all'assunzione del 50 per cento degli oneri necessari alla realizzazione di un sistema di controllo elettronico della frontiera meridionale libica. Al contempo, ricorda che l'accordo prevede l'impegno alla realizzazione di progetti infrastrutturali di base e allo sviluppo della cooperazione in materia sanitaria. Sottolinea comunque la perdurante incertezza della situazione interna, esprimendo fiducia nella capacità libica di proseguire nel processo politico avviato con le elezioni del luglio scorso, attraverso la rapida formazione di un nuovo esecutivo, così da poter dialogare con una parte rafforzata nella sua legittimità.
  Richiama quindi l'urgenza di assicurare il finanziamento italiano ai lavori per la costruzione della nuova sede del Quartiere generale del Consiglio atlantico a Bruxelles, che deriva da un impegno internazionale e che creerebbe un serio problema di credibilità per il nostro Paese nei confronti dei nostri principali alleati se fosse disatteso. Esprime viva preoccupazione per le conseguenze che potrebbero derivare dallo stralcio intervenuto della relativa norma dal disegno di legge di stabilità ed auspica che il relativo stanziamento trovi comunque collocazione all'interno dei provvedimenti in esame.
  Coglie infine l'occasione per rimarcare l'opportunità di interventi legislativi che migliorino l'organizzazione del Ministero degli Affari esteri, in materia di trasferimento del personale, di capitalizzazione delle spese di affitto, di valorizzazione del patrimonio immobiliare, di estensione del bilancio in sede alle delegazioni speciali, di impiego degli addetti culturali nella rete estera. Auspica altresì il rifinanziamento delle leggi n. 72 e n. 73 del 2001 a favore degli esuli e delle minoranze italiane in Slovenia e in Croazia nonché la previsione di uno stanziamento ad hoc per il Museo dell'emigrazione italiana.

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  Franco NARDUCCI, presidente, riprendendo l'ultimo accenno del rappresentante del Governo, ribadisce l'esigenza di assicurare continuità al patrimonio museale dell'emigrazione italiana al Vittoriano, che è meta di sempre più numerosi visitatori, tra cui lo stesso Presidente del Consiglio.
  Esprime poi vivo apprezzamento per il ritmo assai favorevole delle esportazioni italiane che è paragonabile a quello della Germania e che oggi rappresenta una voce essenziale della nostra economia. In tale ottica, auspica la rapida definizione dell'accordo fiscale con la Svizzera che consentirebbe di incrementare ulteriormente il già positivo interscambio bilaterale.

  La seduta termina alle 10.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 25 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Franco NARDUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri Marta Dassù.

  La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.
C. 4434-B, approvato dal Senato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato.

(Parere alle Commissioni riunite I e II).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Franco NARDUCCI, presidente e relatore, segnala che la Commissione è chiamata ad esprimere un parere sul provvedimento in titolo in ragione della sua calendarizzazione presso l'Assemblea a partire dalla prossima settimana. Segnala quindi che, con riferimento all'articolo 1, comma 1, del testo in esame l'altro ramo del Parlamento ha provveduto a dare conto dell'approvazione definitiva della legge n. 110 del 2012 di autorizzazione alla ratifica della Convenzione penale sulla corruzione, fatta a Strasburgo il 27 gennaio 1999. Propone quindi che la Commissione esprima parere favorevole, raccomandando un celere iter del provvedimento al fine della piena attuazione della predetta Convenzione (vedi allegato 1).

  Il sottosegretario Marta DASSÙ si associa alle considerazioni svolte dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere favorevole come formulata dal relatore.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2013).
C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2013 e per il triennio 2013-2015.
C. 5535 Governo.

Tabella 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno 2013 e per il triennio 2013-2015 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri per l'anno 2013 e per il triennio 2013-2015.
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Relazione favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ, riferendosi a quanto già fatto presente nella precedente seduta, ribadisce l'importanza che sia assicurata adeguata copertura ai fondi per il rifinanziamento per i prossimi tre anni degli interventi a favore degli esuli e delle minoranze italiane in Slovenia e in Croazia, di cui alle leggi n. 72 e n. 73 del Pag. 282001. Al riguardo, segnala che il Ministero degli affari esteri ha stimato il relativo fabbisogno, rispettivamente, in 2,3 milioni di euro e in 3,5 milioni di euro.

  Franco FRATTINI (PdL), in merito al tema degli esuli, richiamato dal sottosegretario Dassù, rappresenta il significativo e perdurante impegno italiano, mantenuto durante il suo mandato alla guida della Farnesina, a tutela delle consistenti minoranze italiane in Croazia e Slovenia, che hanno propri rappresentanti nei Parlamenti dei due Paesi. Ritiene che, a fronte degli appelli fatti in passato ai governi di Zagabria e Lubiana per il rispetto delle regole fissate in tema di impegni finanziari, sarebbe fonte di un certo imbarazzo e di perdita di credibilità se l'Italia mancasse di svolgere il proprio ruolo fino in fondo, anche alla luce del negoziato in corso sulla questione degli indennizzi. Tale situazione diverrebbe, a suo avviso, insostenibile nel momento in cui la Croazia farà il proprio ingresso nell'Unione europea.
  Allo stesso modo ritiene imprescindibile che l'Italia mantenga il proprio impegno per il finanziamento del Quartier generale del Consiglio atlantico a Bruxelles, provvedendo ad un incremento dello stanziamento nella Tabella B, considerato che si tratta di impegni pluriennali e che dal mancato versamento del dovuto maturerebbero in ogni casi oneri per il pagamento degli interessi di mora.

  Franco NARDUCCI, presidente, condivide le considerazioni del collega Frattini quanto alla situazione delle comunità dei nostri connazionali in Croazia e Slovenia, esprimendo l'auspicio affinché il Governo predisponga rigorosi meccanismi di controllo a garanzia dell'impiego delle risorse finanziarie in linea con il nobile spirito che caratterizza la linea del nostro Paese.

  Enrico PIANETTA (PdL), relatore, presenta una proposta di parere favorevole con due condizioni e un'osservazione, di cui dà lettura, sottolineando che essa è stata predisposta tenendo conto degli autorevoli contributi assicurati a questo dibattito sia dai colleghi commissari che dal rappresentante del Governo (vedi allegato 2).

  Mario BARBI (PD), con riferimento alla proposta di parere testé illustrata dal relatore, auspica una più esplicita evidenziazione della questione connessa al Fondo Globale per la lotta all'AIDS, al fine di lamentare il mancato rifinanziamento del Fondo e l'esigenza che il Governo dia tempestiva informativa al Parlamento sul ripianamento dell'esposizione dell'Italia, anche al fine del recupero della nostra posizione in seno all'organismo amministrativo del Fondo stesso. Ritiene, infatti, da chiarire il mancato richiamo, nei testi in esame, della questione del Fondo Globale a fronte della dettagliata illustrazione degli impegni dell'Italia rispetto alle banche e ai fondi di sviluppo multilaterali, nonché delle notizie diffuse sui mezzi di informazione circa un recesso tout court dell'Italia dal Fondo. In generale, considera che i richiami più volte operati nel corso di questa legislatura alla questione del Fondo, peraltro promosso dal nostro Paese in occasione del Vertice G8 del 2001, rendono doverosa una presa di posizione in questa sede, anche alla luce degli elementi forniti dal sottosegretario Dassù nella precedente seduta.

  Il sottosegretario Marta DASSÙ precisa che il Governo italiano non ha optato per il recesso dal Fondo Globale per la lotta l'AIDS, lanciato al vertice G8 del 2001 e fortemente sostenuto dall'Italia. Ritiene che la questione sollevata dall'onorevole Barbi derivi dal complesso sistema di governance del Fondo, basata su un meccanismo di quote di partecipazione e di calcolo ponderato di tali quote, che dà luogo all'attribuzione dei seggi in seno al Fondo. Sottolinea che il venir meno del nostro contributo al Fondo, che ci pone oggi nella condizione di dovere affrontare un ripianamento per 260 milioni di euro, ha avuto come effetto una graduale modifica nella qualità della nostra partecipazione all'organismo di gestione, per cui da Pag. 29un seggio di tipo nazionale l'Italia figura adesso all'interno di un'altra tipologia, allargata, di constituency.

  Francesco TEMPESTINI (PD) sollecita il relatore a valutare una riformulazione della proposta di relazione, che possa tenere conto dell'aspetto sollevato dal collega Barbi.

  Enrico PIANETTA (PdL), relatore, ritiene che non vi sia conflitto tra quanto osservato dal collega Barbi e il chiarimento fornito dal rappresentante del Governo. Propone, quindi, una riformulazione della proposta di relazione favorevole che, in recepimento dell'indicazione fornita dal collega Barbi, prevede la trasformazione in osservazione del punto della premessa relativo al Fondo Globale, integrato dal richiamo ad un'informativa del Governo al Parlamento che fornisca i modi e i tempi della regolarizzazione dei versamenti (vedi allegato 3).

  La Commissione approva quindi la proposta di relazione favorevole con condizioni e osservazioni, come riformulata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.50.

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