CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 12 ottobre 2012
719.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Venerdì 12 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Franco NARDUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Staffan de Mistura.

  La seduta comincia alle 12.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell'India sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 10 agosto 2012.
C. 5521 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Franco NARDUCCI, presidente, in sostituzione del relatore, presidente Stefani, impossibilitato a prendere parte alla seduta, illustra l'Accordo in titolo, siglato lo scorso 10 agosto, segnalando che esso ha lo scopo di sviluppare la cooperazione tra Italia e India per il trasferimento delle persone condannate al fine di facilitarne la riabilitazione sociale che, come noto, risulta di più agevole realizzazione nel contesto in cui la persona condannata sia presumibilmente assistita da più saldi legami sociali e familiari. Segnala che l'Accordo, che si compone di venti articoli, prevede che una persona condannata nel territorio di uno Stato contraente possa essere trasferita nel territorio dell'altro Stato al fine di scontare la pena che gli è stata inflitta. In tal modo, sarà possibile che i cittadini italiani, reclusi in carceri indiane, possano tornare in Italia evitando di essere sottoposti a quella «pena nella pena», rappresentata dalle difficoltà di ambientamento, di comunicazione e socializzazione che incontra chi sia detenuto fuori dal proprio paese.
  Rileva che il testo dell'Accordo segue i modelli generali internazionalmente applicati in tale materia. L'Autorità centrale competente è individuata per l'Italia nella Direzione generale della giustizia penale presso il Ministero della giustizia. Sono da Pag. 4segnalare in particolare le condizioni poste dall'articolo 4, tra cui il consenso, volontario ed informato, del detenuto da trasferire e l'esigenza che ciascun provvedimento di trasferimento riguardi un caso singolo. Il trasferimento delle persone condannate implica comunque, ai sensi dell'articolo 9, la continuazione dell'esecuzione della condanna, salvo l'ipotesi di un'eventuale revisione che resta di competenza dello Stato trasferente, ai sensi dell'articolo 10, ovvero l'ipotesi di concessione di grazia, amnistia e indulto, ai sensi dell'articolo 11, riconosciuta a ciascuno Stato. Quanto alle spese, esse saranno a carico dello Stato ricevente, ad eccezione di quelle sostenute esclusivamente nel territorio dello Stato trasferente.
  Per quanto concerne il disegno di legge di autorizzazione alla ratifica, oltre alle formule di rito, segnala la quantificazione della copertura finanziaria, a decorrere dall'anno 2012, in euro 94.120 cui si aggiungono euro 4.500 per le spese di traduzione. Tale quantificazione è stata effettuata prevedendo un numero massimo di 20 detenuti da trasferire annualmente.
  Raccomanda, infine, il celere iter del provvedimento, auspicandone una calendarizzazione presso l'Assemblea a partire dalla prossima settimana. Sottolinea, infatti, quanto l'Accordo in esame possa migliorare le condizioni di vita dei concittadini attualmente detenuti nelle carceri indiane, chiedendo al riguardo al rappresentante del Governo se dispone di informazioni relativamente al loro numero, nonché al numero dei detenuti indiani in Italia, il cui trasferimento potrebbe contribuire a diminuire la pressione carceraria. Ritiene, peraltro, non possa sfuggire a nessun collega l'importanza di migliorare in questa materia delicata il quadro giuridico pattizio bilaterale, al fine di accrescere il livello di fiducia reciproca tra i due ordinamenti, chiamati in questa fase a dirimere la nota controversia dei marò italiani sotto processo nel Kerala, che è seguita con apprensione e partecipazione non solo dal Parlamento ma anche da tutta l'opinione pubblica.

  Il sottosegretario Staffan de MISTURA sottolinea l'importanza di procedere in modo celere alla ratifica dell'accordo in titolo, destinato a produrre effetti benefici per la condizione dei circa venti detenuti italiani che si trovano nelle carceri indiane, tra cui figura anche una giovane coppia di recente condannata all'ergastolo, oltre che per gli oltre cento cittadini indiani detenuti in Italia.

  Margherita BONIVER (PdL) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in titolo, nel ricordare la condizione di grave disagio in cui versano in generale i detenuti italiani che si trovano anche in altri Paesi. Coglie l'occasione, quindi, per auspicare rapidi sviluppi positivi per i due marò italiani, detenuti in India e in attesa di sentenza definitiva esprimendo preoccupazione per i tempi del procedimento a loro carico. Riferendosi anche alle comunicazioni rese nella seduta di ieri dal Ministro degli esteri, prospetta l'opportunità di eventuali iniziative di diplomazia parlamentare che possano contribuire ad un esito favorevole di tale vicenda.

  Francesco TEMPESTINI (PD) esprime la posizione favorevole del suo gruppo sul provvedimento in titolo. Nell'associarsi, quindi, agli auspici espressi dalla collega Boniver dichiara pieno sostegno al Governo per quanto concerne la vicenda dei due marò e sottolinea che ogni iniziativa parlamentare sulla questione presuppone necessariamente una cornice definita nell'esclusivo interesse della positiva soluzione del caso.

  Fabio PORTA (PD) rileva che le ragioni di urgenza circa l’iter di esame del disegno di legge in titolo sono intuibili e sono le stesse che suggerirebbero di procedere celermente alla ratifica di analoghi accordi già siglati con altri Paesi, come ad esempio il Brasile e in generale i Paesi dell'America Latina in cui sono detenuti alcuni nostri concittadini. Segnala quindi che la vigenza di accordi sul trasferimento delle persone condannate presenta benefici anche sul versante della riduzione della spesa.

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  Il sottosegretario Staffan de MISTURA ringrazia i gruppi parlamentari per il sostegno al provvedimento in titolo, dando risalto alla visione collaborativa che ha contraddistinto la linea del Governo indiano nell'averlo siglato e che potrebbe riverberarsi anche nella vicenda dei due marò, per il cui ritorno in Italia il Governo sta profondendo ogni sforzo, con il convinto conforto del Parlamento.

  Enrico PIANETTA (PdL) dà atto al sottosegretario de Mistura dell'impegno che ha personalmente svolto per la positiva soluzione del caso dei due marò, la cui vicenda sta particolarmente a cuore all'opinione pubblica italiana. Richiama quindi l'intervento tenuto ieri dal ministro Terzi davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato, dichiarando a nome del suo gruppo la piena disponibilità ad operare sul piano parlamentare con tutti gli strumenti utili ad un eventuale approfondimento sulla questione e ad un'evoluzione favorevole della controversia.

  Furio COLOMBO (PD) chiede chiarimenti circa la natura degli approfondimenti auspicati dal collega Pianetta, manifestando pieno appoggio alla linea di condotta rappresentata dal sottosegretario de Mistura.

  Enrico PIANETTA (PdL) precisa che ogni iniziativa parlamentare sulla vicenda dei marò può avere luogo solo in un quadro di piena condivisione tra i gruppi e di raccordo con l'esecutivo.

  Margherita BONIVER (PdL) precisa, a sua volta, che sono da scongiurare gesti o iniziative di natura velleitaria ringraziando il collega Pianetta per il suo contributo.

  Francesco TEMPESTINI (PD) dichiara la disponibilità del suo gruppo ad un'ulteriore riflessione sulla vicenda dei due militari italiani sotto processo in India, da condurre in stretta sinergia con il Governo.

  Franco NARDUCCI, presidente, osserva che, nel pieno apprezzamento per quanto il Governo sta operando a tutela dei due militari italiani, la ratifica di accordi come quello in titolo rappresenta un adempimento di impegni assunti a livello internazionale, con particolare riferimento agli strumenti del diritto internazionale elaborati dal Consiglio d'Europa, ed è da considerare un improcrastinabile passo di civiltà, al di là di ogni vicenda singola.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, avverte quindi che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Come di consueto, se non vi sono specifiche segnalazioni da parte dei gruppi, si intende che si sia rinunziato al termine per la presentazione degli emendamenti. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000.
C. 5465 Peterlini, approvata dal Senato e C. 5086 Brugger.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 10 ottobre scorso.

  Franco NARDUCCI, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli della Commissione affari costituzionali e della Commissione parlamentare per le questioni regionali, mentre le Commissioni ambiente, trasporti e attività produttive hanno espresso parere favorevole con una condizione che prevede l'impegno al Governo ad allegare allo strumento di ratifica una dichiarazione interpretativa, sia in relazione alla possibilità di realizzare infrastrutture di comunicazione sul territorio nazionale sia in relazione alla facoltà di internalizzare i costi esterni.
  Ricorda che queste problematiche sono emerse anche nel corso dell'esame Pag. 6in sede referente e potranno far oggetto di un ordine del giorno da presentare in Assemblea.
  In considerazione della richiesta da parte della Commissione bilancio della relazione tecnica al Governo entro la giornata di lunedì, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta nell'auspicio che il provvedimento possa essere approvato comunque la prossima settimana dall'Assemblea al fine sia di concludere un percorso parlamentare ormai troppo risalente sia di promuovere una modernizzazione del sistema italiano dei trasporti.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18 dicembre 2002.
C. 5466 Marcenaro, approvata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 10 ottobre scorso.

  Franco NARDUCCI, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissione affari costituzionali e giustizia, mentre la Commissione bilancio ha richiesto al Governo per la giornata di lunedì la relazione tecnica.

  Jean Leonard TOUADI (PD) richiama i termini del dibattito di merito già svolto nella precedente seduta per ribadire l'urgenza che l'Italia adempia finalmente agli obblighi assunti in sede internazionale. Tale urgenza, a suo avviso, è rafforzata dalla necessità di fare emergere il ruolo positivo che il Parlamento deve sapere esercitare su un tema così importante e di assicurare un quadro giuridico certo anche alla presenza dei militari italiani all'estero nel quadro delle missioni internazionali.

  Francesco TEMPESTINI (PD) auspica ogni iniziativa utile ad evidenziare la sensibilità del Parlamento sul tema della tortura, contribuendo ad indebolire ogni forma di resistenza ormai non più sostenibile. Chiede in tal senso una sollecitazione nei confronti della Commissione bilancio.

  Franco NARDUCCI, presidente, accertato al riguardo il consenso dei gruppi, preannuncia che rappresenterà alla Commissione bilancio l'esigenza di non ritardare oltre l'espressione del parere di competenza, nell'auspicio che il provvedimento possa essere approvato comunque la prossima settimana dall'Assemblea.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.