CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 10 ottobre 2012
717.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
Pag. 46

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 ottobre 2012.

Audizione del Segretario Generale della Convenzione delle Alpi, Dott. Marco Onida, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5465 Peterlini, approvata dal Senato, e C. 5086 Brugger, recanti «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9 alle 9.30.

Audizione di rappresentanti della Confederazione generale italiana dei trasporti e della logistica (CONFETRA), nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5465 Peterlini, approvata dal Senato, e C. 5086 Brugger, recanti «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 9.30 alle 10.

Audizione di rappresentanti di Confcommercio, nell'ambito dell'esame delle proposte di legge C. 5465 Peterlini, approvata dal Senato, e C. 5086 Brugger, recanti «Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000».

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10 alle 10.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 10 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Guido Improta.

  La seduta comincia alle 10.30.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000.
C. 5465 Peterlini, approvata dal Senato, e C. 5086 Brugger.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 ottobre scorso.

  Stefano STEFANI, presidente, sottolinea il carattere costruttivo delle audizioni informali appena svolte con il Segretario generale della Convenzione delle Alpi e con i rappresentanti della Confetra e della Confcommercio.
  Ringrazia per la sua presenza il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta che, a seguito di quanto auspicato nella seduta del 3 ottobre scorso, ha aderito alla richiesta di una sua presenza a questa seduta.
  Avverte che nel pomeriggio avrà luogo un'ulteriore seduta sul provvedimento in esame, alla quale ha preannunciato la sua presenza il Ministro per l'ambiente, Corrado Clini, che ha appena assunto la presidenza di turno della Convenzione delle Alpi.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, ricordando le note criticità afferenti all’iter di ratifica del Protocollo Trasporti alla Convenzione delle Alpi del 1991, ritiene opportuno contemperare le residue preoccupazioni con soluzioni atte a mediare tra i diversi orientamenti finora emersi in merito alla procedura medesima, tenendo conto del fatto che l'Italia è l'unico Paese per il quale l'attraversamento delle Alpi è vitale in quanto unica via terrestre di collegamento con il mercato unico europeo e internazionale.
  In tale ottica, rileva che le condizioni previste dall'articolo 11 del Protocollo per la realizzazione di nuove strade di grande comunicazione per il trasporto Transalpino, unitamente alle previsioni di cui all'articolo 8, riferibili anche alle infrastrutture Pag. 47intralpine, presentano profili d'incertezza sia di natura procedurale, relativi alla necessità di ricorrere, comunque, ad una consultazione interstatale per raccogliere gli avvisi di tutti i Paese interessati, sia di natura amministrativa in ordine all'eccezione di un potenziale contrasto con accordi internazionali se non addirittura ipotesi di violazione di legge, con i prevedibili derivanti contenziosi.
  Ritiene peraltro impossibile prescindere dalla compatibilità sia con la politica comunitaria di settore, in quanto i corridoi di collegamento in tale ambito implicano l'adozione, da parte degli Stati membri, di misure anche di carattere infrastrutturale, per rafforzare gli assi al servizio dei corridoi stessi (le cosiddette «opere a corredo»), sia con la politica nazionale di settore, al fine di salvaguardare le realizzazioni di quelle infrastrutture già decise ai sensi dell'ordinamento nazionale o di cui si sia riconosciuta la necessità, con legge, al momento dell'approvazione del Protocollo.
  Fa presente pertanto come l'articolo 11 del Protocollo non possa essere inteso nel senso di operare una cristallizzazione dello status quo nell'area di interesse, che potrebbe assumere, sine die, i caratteri dell'intangibilità dei luoghi, a prescindere da qualsiasi evoluzione delle necessità dei traffici e da ogni diversa determinazione riguardante l'infrastrutturazione del territorio.
  Al riguardo, richiama l'impegno strategicamente assunto dal Governo per riappropriarsi di un ruolo direttivo nella politica dei trasporti a livello europeo.
  Passa quindi ad esaminare la questione dell'internalizzazione dei costi esterni, dal momento che il Protocollo prevede, all'articolo 14, un impegno per le Parti a sostenere l'applicazione di un sistema di calcolo capace di individuare i costi esterni, per introdurre progressivamente sistemi di tassazione che permettono di coprire i costi reali generati. Tale impegno appare travalicare anche il contenuto delle direttive 2011/76/UE, la cosiddetta «Eurovignette III», su cui l'Italia, in ogni caso, ha espresso voto contrario nel corso della procedura normativa europea e che, in ogni caso, è improntata ad un principio di facoltà di applicazione. Segnala pertanto la rilevante portata delle previsioni del Protocollo capaci, potenzialmente, di determinare un aumento del costo delle materie prime e dei beni di consumo, conseguenti ad un aumento artificioso del costo del trasporto di merci importate ed esportate, non giustificato da fattori di mercato. Verrebbero poi ad accentuarsi le difficoltà economiche delle imprese di trasporto italiane, che già oggi vivono una situazione di grave crisi, testimoniata da numerose cessazioni di attività e fallimenti, dovuti non solo all'attuale congiuntura economica sfavorevole, ma anche alla concorrenza, spesso legalmente dubbia, di operatori dell'Est europeo. Ricorda infatti che il settore soffre per il forte ritardo sul riequilibrio modale, il vetusto parco circolante e la parcellizzazione aziendale.
  Nel prendere tuttavia atto che, anche in considerazione della circostanza che l'Italia, oltre ad ospitare gli uffici del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi, ne ha appena assunto la presidenza della Convenzione a partire dallo scorso mese di settembre, il Ministero degli affari esteri si è fatto interprete dell'esigenza di procedere in tempi brevi alla ratifica anche del Protocollo in esame, concorda sull'ipotesi di adozione di una dichiarazione interpretativa di salvaguardia che sancisca, da un lato, la possibilità di realizzare infrastrutture di comunicazione sul territorio nazionale, comprese le opere necessarie per i collegamenti con i Paesi situati a nord dell'arco alpino e, per altra parte, preveda la mera facoltà di internalizzazione dei costi esterni, conformemente all'orientamento comunitario. Una simile soluzione, suggerita dallo stesso Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi in una nota del 15 maggio 2011, risulta essere stata già adottata dalla Francia e consentirebbe di fugare le preoccupazioni che hanno caratterizzato il dibattito parlamentare e le obiezioni che tutt'ora permangono. Conclusivamente, auspica che la Camera dei deputati possa individuare lo strumento più idoneo a Pag. 48conseguire questo obiettivo, che costituirebbe il «punto di caduta» dei lavori parlamentari, richiamando gli orientamenti che stanno manifestando in tal senso anche presso alcune delle Commissioni competenti in sede consultiva.

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, nel ringraziare il sottosegretario Improta per la chiarezza delle argomentazioni prospettate, prende atto dell'orientamento favorevole a procedere alla ratifica in titolo anche da parte del dicastero da lui rappresentato, nella speranza che si possa così evitare di arrivare alla quarta legislatura nell'esame del provvedimento. Ribadisce la disponibilità ad affrontare le criticità senza però rallentare la procedura parlamentare in corso, la cui urgenza è stata anche sottolineata a livello europeo dall'ex Presidente del Parlamento europeo, Pat Cox. Fa comunque presente al sottosegretario che, nel corso dell'audizione di stamane del Segretario generale della Convenzione delle Alpi, è stato esplicitamente escluso l'aggravio procedurale che potrebbe derivare dal combinato disposto degli articoli 8 e 11 del Protocollo. Nel richiamare il virtuoso esempio della Svizzera, rileva come la percentuale del traffico su gomma in Italia sia peraltro straordinariamente elevata.
  Prospetta quindi l'eventualità di un ordine del giorno da presentare in Assemblea che dia mandato al Governo di depositare una dichiarazione interpretativa di salvaguardia.

  Enrico PIANETTA (PdL), nell'unirsi al ringraziamento al sottosegretario Improta per la chiara esposizione, prende atto con soddisfazione della convergenza che viene maturando sull'inserimento nel contesto europeo senza penalizzare la strategicità del settore dei trasporti, richiamata anche nell'audizione appena svolta dai rappresentanti della Confcommercio. Condivide la modalità della dichiarazione interpretativa che consentirebbe la ratifica dell'accordo internazionale salvaguardando i diritti e gli interessi del Paese. Concordando con il presidente Stefani sulla costruttività delle audizioni effettuate, si dice fiducioso in una conclusione positiva che non precluda una ratifica immediata.

  Daniele GALLI (FLpTP) si dichiara soddisfatto dell'intervento del sottosegretario Improta, giudicando positivamente l'esempio francese. Invita comunque il Governo a chiarirsi le idee sulle alternative al trasporto su gomma e a darsi delle priorità, superando ad esempio il persistente dualismo tra il Sempione e il San Gottardo. A suo avviso, infatti, se non procede lo sviluppo del sistema ferroviario, il trasporto su gomma finirà per coprire la totalità della mobilità in Italia.

  Stefano STEFANI, presidente, richiamando la dichiarazione interpretativa formulata dalla Francia a proposito dell'articolo 11 del Protocollo, ritiene utile valutare l'opportunità che l'autorizzazione alla ratifica in titolo sia accompagnata da un atto di indirizzo di contenuto analogo che vincoli il Governo in termini più precisi rispetto a quelli degli ordini del giorno approvati dal Senato. Eventuali proposte emendative comporterebbero invece il ritorno della proposta di legge all'altro ramo del Parlamento.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA prende atto della portata vincolante che assumerebbe l'indirizzo parlamentare nel senso prospettato dal Presidente.

  Enrico PIANETTA (PdL) ritiene opportuno che il Parlamento prenda una posizione chiara, forte e determinata con un atto di indirizzo al Governo in ragione del clima costruttivo sviluppatosi nel confronto con le parti interessate e con i rappresentanti dell'esecutivo.

  Francesco TEMPESTINI (PD) ritiene che non siano percorribili, a questo punto, strade diverse rispetto a quella di un ordine del giorno da presentare in Assemblea. Auspica comunque che la Commissione tragga le sue conclusioni dopo aver ascoltato anche il ministro dell'ambiente oggi pomeriggio.

Pag. 49

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, esclude in ogni caso la possibilità di rimandare all'altro ramo del Parlamento la ratifica in esame.

  Stefano STEFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento in titolo e fissa, con il consenso dei rappresentanti dei gruppi, alle ore 14 della giornata odierna il termine per la presentazione degli emendamenti. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 10 ottobre 2012.

Audizione dell'Ambasciatore Antonio Armellini, Commissario straordinario per l'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11 alle 11.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 10 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Stefano STEFANI. – Intervengono il ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, Corrado Clini, e il sottosegretario di Stato agli affari esteri, Staffan de Mistura.

  La seduta comincia alle 15.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di attuazione della Convenzione per la protezione delle Alpi del 1991 nell'ambito dei trasporti, fatto a Lucerna il 31 ottobre 2000.
C. 5465 Peterlini, approvata dal Senato, e C. 5086 Brugger.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta antimeridiana.

  Stefano STEFANI, presidente, ringrazia il ministro Clini per la disponibilità a partecipare a questa seduta in accoglimento degli auspici espressi dalla Commissione, formulandogli i migliori auguri per l'assunzione della presidenza di turno della Convenzione delle Alpi. Con riferimento al provvedimento in titolo, segnala al ministro l'orientamento prevalente nella Commissione di concluderne celermente l'esame, unitamente alla predisposizione di un atto di indirizzo al Governo a salvaguardia degli interessi nazionali.

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, nell'associarsi al ringraziamento già espresso dal presidente Stefani, ritiene che la presidenza italiana della Convenzione delle Alpi rappresenti un'occasione per valorizzare e difendere adeguatamente gli interessi strategici del nostro Paese. Nel richiamare le audizioni informali svolte nel corso della giornata, segnala che le questioni emerse riguardano sostanzialmente l'opportunità che al deposito dello strumento di ratifica si accompagni una dichiarazione interpretativa utile ad esplicitare taluni profili sensibili per i settori produttivi e per la questione della internalizzazione dei costi esterni. Ciò premesso, sottolinea che l'Italia più di tutti gli altri Stati Parte è portatrice di un interesse alla tutela dell’habitat alpino e alla tutela delle popolazioni di quelle regioni. Nel richiamare la posizione dell'Italia sulla cosiddetta «Eurovignette», esprime l'auspicio che in futuro possa essere incrementato il volume delle merci trasportate al di là delle Alpi, come pure la capacità logistica, scongiurando diseconomie e inefficienze nel sistema dei trasporti. In generale, formula l'auspicio che il provvedimento possa essere definitivamente approvato in questa legislatura, considerata l'esigenza di compiere un salto di qualità nella questione dei trasporti intermodali.

  Il ministro Corrado CLINI considera positivo che l’iter di esame del provvedimento Pag. 50in titolo si avvii verso la conclusione. Sottolinea che il Protocollo in titolo può costituire oggetto di interpretazione da parte degli Stati Parte e che ciò vale a maggior ragione per i Paesi che sono anche Stati membri dell'Unione europea e che sono tenuti ad una valutazione accorta dei profili di compatibilità comunitaria. Richiama quindi le finalità del Protocollo sui trasporti che, nel sistema rappresentato dalla Convenzione e dagli altri Protocolli annessi, mira ad una riduzione dell'impatto ambientale dei trasporti di merci e di persone sulla regione alpina. Peraltro, segnala che anche in assenza di strumenti internazionali ad hoc molte regioni e le stesse Province autonome di Trento e Bolzano stanno introducendo misure analoghe a quelle contemplate dal Protocollo. Rileva quindi che a livello europeo la tendenza è per la riduzione del trasporto su gomma a favore di quello su rotaia, soprattutto per le merci. Fa presente che la Svizzera ha notoriamente investito risorse straordinarie per aggiornare la propria rete di trasporti in modo da adeguarla a requisiti più rigorosi di tutela ambientale e agli accresciuti volumi di traffico. Nel ritenere che l'Italia sia chiamata a compiere prima o poi uno sforzo analogo, rileva che la Convenzione delle Alpi offre un quadro di priorità e di impegni che deve essere recepito nell'ordinamento interno. Ritiene che la ratifica del Protocollo in titolo offrirebbe al nostro Paese uno strumento in più per negoziare meglio anche in altre politiche di settore, condividendo l'eventualità che un atto di indirizzo parlamentare chiarisca la posizione italiana.

  Il sottosegretario Staffan de MISTURA concorda sull'opportunità di concludere la ratifica in titolo nel più breve tempo possibile, anche alla luce della convergenza delle posizioni che è emersa nell’iter presso la Camera dei deputati.

  Furio COLOMBO (PD) prospetta al ministro Clini l'opportunità di intervenire sull'antinomia che vede da un lato l'intensificarsi della propaganda a favore del trasporto su rotaia e dall'altra il venire in rilievo di progetti importanti per il rafforzamento ulteriore di quello su gomma mediante la realizzazione di nuove arterie autostradali. Fa riferimento in particolare alla realizzazione del cosiddetto «corridoio tirrenico» che dovrebbe aggiungersi all'arteria già esistente, rappresentata dalla strada statale Aurelia, e irrompere in un territorio ecologicamente e turisticamente assai delicato, quale la Maremma tosco-laziale. Fa presente che la realizzazione del progetto autostradale porterebbe sicuri profitti ad una società privata a fronte di svantaggi assai gravi per quel territorio e per tutto il Paese, indirizzando peraltro gli autotreni verso Torino da dove non avrebbero modo di proseguire per altra utile destinazione.

  Enrico PIANETTA (PdL) esprime compiacimento per l'approssimarsi dell'approvazione definitiva del provvedimento in titolo che opportunamente sarà corredata di un chiarimento interpretativo volto a tutelare gli interessi del sistema economico italiano. Al riguardo auspica che il Governo voglia dare seguito all'ordine del giorno che potrà essere presentato nelle successive fasi di esame presso l'Assemblea.

  Francesco TEMPESTINI (PD) esprime soddisfazione per le parole del ministro Clini che sconfessano le posizioni corporative e poco proficue per gli interessi del Paesi portate da certi segmenti attestati su posizioni di retroguardia. Preannuncia quindi il voto favorevole del suo gruppo sul provvedimento in titolo, che tutela gli interessi del nostro Paese ponendolo in una posizione di dialogo più paritario con gli altri Stati Parte. Esprime sostegno ad un ordine del giorno che possa meglio esprimere gli oggettivi interessi italiani rispetto al Protocollo in esame, sulla base dell'eccellente lavoro del relatore ed in linea con le parole del ministro Clini, auspicando che la presidenza della Convenzione delle Alpi possa costituire un momento di valorizzazione del nostro sistema Paese.

  Franco NARDUCCI (PD), relatore, concorda con il collega Tempestini sul fatto Pag. 51che la presidenza della Convenzione delle Alpi offrirà l'occasione per affrontare e risolvere molte questioni. Ricorda lo sforzo congiunto compiuto dall'Italia e dalla Germania per l'apertura dei valichi del San Gottardo e del Sempione e fa presente che dall'Italia ci si aspetta uno sforzo specifico sul tema della intermodalità, tenuto conto delle percentuali di incremento del traffico passeggeri in tratte come quelle tra Zurigo e Briga. Il Protocollo in esame descrive una strategia precisa, rispetto alla quale il nostro Paese è portatore di una responsabilità specifica e che costituisce un'occasione di sviluppo economico.

  Il ministro Corrado CLINI ricorda che il nostro Paese presenta un grave deficit infrastrutturale che deve essere colmato soprattutto sul terreno del rapporto tra trasporto su strada e trasporto su gomma, nel raffronto con gli altri Paesi europei. Fa presente che in sede europea è stata richiesta un'eccezione al Patto di stabilità per consentire la realizzazione di opere infrastrutturali ferroviarie in grado di garantire lo sviluppo degli hub e ridurre l'attuale riparto del trasporto di merci, che per l'ottanta per cento avviene su gomma, con ciò rappresentando un vincolo alla crescita.

  Stefano STEFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che, non essendo stati presentati emendamenti, è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sulle immunità giurisdizionali degli Stati e dei loro beni, fatta a New York il 2 dicembre 2004, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno.
C. 5434 Governo.
(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 ottobre scorso.

  Stefano STEFANI, presidente, comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, Trasporti, Attività produttive e Lavoro.

  Mario BARBI (PD), relatore, rileva che dall'approfondimento istruttorio svolto dalla Commissione in merito alla modalità di accessione dell'Italia alla Convenzione in oggetto emerge l'opportunità di ridefinire il testo del provvedimento quale autorizzazione legislativa all'adesione piuttosto che alla ratifica di un atto internazionale che il nostro Paese non ha sottoscritto entro il termine prefissato dalla Convenzione stessa. Pur avendo verificato la sussistenza dei requisiti giuridici della formula adottata in sede di presentazione del disegno di legge in titolo, ritiene preferibile quella appena indicata, come del resto riconosciuto anche dal rappresentante del Governo nella seduta precedente. Presenta, pertanto, un emendamento in tal senso (vedi allegato).

  La Commissione approva l'emendamento 1.1 del relatore.
  La Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore, onorevole Barbi, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Stefano STEFANI, presidente e relatore, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione del Protocollo opzionale alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura e altri trattamenti o pene crudeli, inumani o degradanti, fatto a New York il 18 dicembre 2002.
C. 5466 Marcenaro, approvata dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento del progetto di legge C. 4765).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 ottobre scorso.

Pag. 52

  Stefano STEFANI, presidente, avverte che al provvedimento in esame è abbinata il progetto di legge n. 4765 il cui primo firmatario è il collega Mecacci.
  Comunica che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia, mentre la Commissione Bilancio non ha ancora espresso il parere di competenza.
  Rinvia pertanto il seguito dell'esame ad altra seduta, prendendo atto dell'auspicio dei gruppi perché anche questo provvedimento possa essere calendarizzato la prossima settimana in Assemblea.

  La seduta termina alle 15.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.45 alle 15.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 712 del 3 ottobre 2012, a pagina 54, nona riga, le parole «per l'anno 2012» devono intendersi sostituite con le seguenti «per l'anno 2014».

Pag. 53