CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 ottobre 2012
716.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 146

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 9 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 10.20.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
Nuovo testo C. 5291 Governo.

(Parere alla VI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione inizia l'esame del nuovo testo del nuovo testo del disegno di legge, trasmesso dalla Commissione di merito.

  Paolo RUSSO, presidente e relatore, fa presente che il testo elaborato dalla Commissione Finanze, a seguito dell'esame degli emendamenti, contiene, all'articolo 4, comma 7, una delega per il riordino della normativa in materia di giochi pubblici e, in tale ambito, alla lettera l), una delega per il rilancio del settore ippico. Si tratta di materia oggetto delle proposte di legge C. 5133 Brandolini, C. 5182 Marinello, C. 5196 Faenzi, C. 5262 Delfino e C. 5304 Pag. 147Callegari, attualmente in corso di esame presso la Commissione Agricoltura, in sede di Comitato ristretto. Nel richiamare i lavori del Comitato, illustra una proposta di parere favorevole, con una condizione volta alla riformulazione delle disposizioni concernenti tale materia (vedi allegato 1).

  Corrado CALLEGARI (LNP) sottolinea che la ferma contrarietà del suo gruppo al disegno di legge delega per la riforma fiscale esce rafforzata dalle modifiche apportate dalla Commissione Finanze relative al settore ippico, sulle quali si è registrata una durissima presa di posizione delle principali organizzazioni di categoria. Inoltre, giudica non corretto il modo in cui si sta procedendo alla riforma, tanto più che prevedibilmente il Governo porrà la questione di fiducia sul provvedimento, nel corso dell'esame in Assemblea. A suo giudizio, sarebbe stato necessario almeno far precedere le proposte emendative relative al settore ippico da una approfondita discussione in Commissione Agricoltura, che invece è mancata. Segnala infine l'esigenza di procedere all'audizione delle rappresentanze delle categorie interessate.

  Teresio DELFINO (UdC) fa presente che, da parte delle organizzazioni agricole, è stato rilevato che il testo in esame, per la parte relativa all'imposizione fiscale sui redditi d'impresa di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a), contiene modifiche che potrebbero suscitare equivoci in merito al regime fiscale applicabile ai redditi derivanti dall'esercizio dell'attività di impresa agricola, che va invece fatto salvo. Invita pertanto a richiedere una precisazione del testo nel senso indicato.

  Angelo ZUCCHI (PD), nel segnalare di aver già richiamato informalmente l'attenzione del Presidente sulla questione posta dall'on. Delfino, sottolinea che l'articolo 11 del disegno di legge originario faceva riferimento ai redditi d'impresa «commerciale o di lavoro autonomo», mentre il nuovo testo, all'articolo 4, comma 1, lettera a), fa riferimento generico ai redditi d'impresa. Al riguardo, la modifica potrebbe ritenersi ispirata da ragioni di ordine sistematico, in quanto la definizione di redditi d'impresa è quella di cui all'articolo 55 del testo unico delle imposte sui redditi (ovvero quelli che derivano dall'esercizio di imprese commerciali), ritiene tuttavia opportuno precisare meglio che la disposizione non si riferisce alle imprese agricole, che sono assoggettate ad imposizione in base alla propria categoria dei redditi agrari ai sensi degli articoli 32 e seguenti del citato testo unico.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV), nel concordare con la proposta dei colleghi, osserva che il testo in esame non deve richiamare l'attenzione della Commissione Agricoltura solo per la parte relativa al settore ippico. A suo giudizio, infatti, sarebbe necessario approfondire quale sistema fiscale si prospetta per le imprese agricole.

  Paolo RUSSO, presidente e relatore, presenta una nuova formulazione della sua proposta di parere (vedi allegato 2). In particolare, segnala che la prima condizione riprende la proposta dei colleghi Delfino e Zucchi, di cui condivide l'opportunità, mentre la seconda condizione è stata riformulata dal punto di vista formale.

  Angelo ZUCCHI (PD) si dichiara favorevole alla proposta di parere del relatore.

  Sandro BRANDOLINI (PD) sottolinea che la presa di posizione delle organizzazioni di categoria citata dal deputato Callegari si riferisce allo schema di testo unificato delle proposte di legge sul settore ippico, recentemente presentato dal relatore al Comitato ristretto, e proviene solo da una parte non maggioritaria delle organizzazioni ippiche, perché altre sono invece favorevoli. Ritiene comunque opportuno procedere ad ulteriori approfondimenti, anche attraverso audizioni delle rappresentanze delle categorie.
  In ogni caso, per quanto riguarda il problema delle risorse finanziarie, ricorda che le risorse stanziate con il decreto-legge Pag. 148n. 185 del 2008 hanno subito riduzioni all'epoca del ministro Romano e dovrebbero rendersi di nuovo disponibili, almeno parzialmente, compatibilmente con le riduzioni di spesa che interesseranno il Dicastero agricolo. Richiama infine l'attenzione sulla drammatica situazione che sta vivendo l'ippica italiana.

  Corrado CALLEGARI (LNP) deve precisare che il comunicato delle categorie che in precedenza ha richiamato si riferisce chiaramente al testo approvato dalla Commissione Finanze.

  Monica FAENZI (PdL), nel sottolineare la complessità dell’iter di riforma del settore ippico, dichiara che può comprendere le perplessità espresse dal deputato Callegari circa il modo in cui essa si sta definendo e circa l'auspicabilità di una proposta unitaria della Commissione. Ritiene tuttavia che è ormai necessario accelerare l’iter della stessa riforma, per intervenire in primo luogo sulla governance del settore e sulla vigilanza da parte del Ministero agricolo. Per quanto riguarda la posizione delle categorie, rileva che le stesse lamentano soprattutto la mancanza di certezze in ordine alle risorse finanziarie, problema che effettivamente sussiste per tutta l'attività legislativa del Parlamento.
  Per questi motivi, si dichiara favorevole alla proposta di parere del Presidente.

  Teresio DELFINO (UdC) ricorda che il suo gruppo non ha condiviso l'inserimento delle disposizioni sul settore ippico nella delega per la riforma fiscale, non tanto per il merito, visto che lo stesso gruppo ha presentato una proposta di legge con analoghe finalità, ma soprattutto per ragioni relative allo strumento stesso della delega al Governo. Sottolinea infatti che l'attuazione della delega, per la posizione di autonomia del Governo, soprattutto solo il profilo tecnico, si svolge solo in parte sotto il controllo del Parlamento e non garantisce che tutte le istanze che dovrebbero essere rappresentate trovino effettiva accoglienza.
  Per questi motivi, tenuto conto che il suo rilievo in merito all'articolo 4, comma 1, lettera a), è stato accolto dal Presidente, dichiara l'astensione del suo gruppo nella imminente votazione.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV) ribadisce la contrarietà del suo gruppo sul testo in esame.
  Per quanto riguarda il settore ippico, ricorda che il tentativo di riforma già realizzato con l'istituzione dell'ASSI con tutta evidenza non ha prodotto effetti positivi, visto che si è intervenuti nuovamente per sopprimere la stessa ASSI e vista la grave situazione del settore, con la chiusura degli ippodromi. Dubita quindi che questo nuovo tentativo di riforma, con l'istituzione dell'Unione ippica italiana, possa migliorare tale situazione.
  Dichiara altresì la contrarietà del suo gruppo sul provvedimento nel suo complesso, anche a causa del mancato accoglimento degli emendamenti presentati per la riduzione della pressione fiscale e per il sostegno alla competitività delle imprese.

  Corrado CALLEGARI (LNP) tiene a rimarcare che con il voto che stanno per esprimere i gruppi stanno assumendo una grave responsabilità verso il mondo dell'allevamento italiano.

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole con condizioni, come riformulata dal relatore.

Sui lavori della Commissione.

  Paolo RUSSO, presidente, fa presente che la Commissione Affari sociali non ha concluso l'esame delle proposte emendative al disegno di legge C. 5440, di conversione del decreto-legge n. 58 del 2012. Nel ricordare che nella seduta del 26 settembre la Commissione aveva espresso un parere favorevole con una condizione sul testo originario del provvedimento, rinvia l'esame del nuovo testo del provvedimento alla seduta di domani, se lo stesso Pag. 149sarà trasmesso in tempo utile, ovvero a quella di giovedì.

  La seduta termina alle 10.45.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 9 ottobre 2012.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.
C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone, C. 4503 Di Giuseppe, C. 5099 Delfino e C. 5306 Fiorio.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 10.45 alle 10.50.

Rilancio del comparto ippico per la tutela delle razze equine.
C. 5133 Brandolini, C. 5182 Marinello, C. 5196 Faenzi, C. 5262 Delfino, e C. 5304 Callegari.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 10.50 alle 11.

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi.
C. 1823 Carlucci, C. 2132 Fiorio, C. 5095 Di Giuseppe e C. 5191 Faenzi.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11 alle 11.05.

Disposizioni per il contenimento dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche.
C. 781 Carlucci, C. 2117 Bellotti, C. 2354 Cenni, C. 4414 Nola, C. 4588 Negro e C. 5340 Consiglio regionale della Lombardia.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.05 alle 11.10.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 11.10 alle 11.20.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

DL 58/2012, disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute.
Nuovo testo C. 5440 Governo.
(Parere alla XII Commissione).

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari del 6 settembre 2012 a pagina 121, seconda colonna, ultima riga: «La seduta termina alle 10.45.» con: «La seduta termina alle 13.45.».

Pag. 150