CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 ottobre 2012
716.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 79

SEDE REFERENTE

  Martedì 9 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 14.35.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 5291 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 ottobre scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri del Comitato per la legislazione, delle Commissioni Affari costituzionali, Affari esteri, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea, nonché della Commissione parlamentare per le questioni regionali, mentre non hanno ancora espresso il parere le Commissioni Giustizia, Bilancio, Cultura, Ambiente, Attività produttive ed Affari sociali.
  In tale contesto, segnala come la Commissione Bilancio non riuscirà a concludere l'esame in sede consultiva prima della ripresa dei lavori dell'Assemblea: pertanto non appare al momento possibile concludere l'esame in sede referente, prima di avere acquisito il parere della V Commissione.

  Francesco BARBATO (IdV) prende atto della comunicazione del Presidente, stigmatizzando il modo del tutto disorganizzato e schizofrenico nel quale la Commissione è costretta ad operare, in evidente dispregio del ruolo e della dignità degli organi parlamentari. Tale circostanza appare ancor più grave ove si consideri che la Commissione sta lavorando, da giorni, su una tematica fondamentale per gli interessi dei cittadini e dell'intero Paese, ad ennesima riprova dell'estrema debolezza dell'attuale compagine governativa, che non riesce ad avere una compiuta configurazione politica in Parlamento. Ribadisce quindi la necessità che si concluda al più presto l'esperienza del presente Esecutivo, che non appare in alcun modo Pag. 80in grado di dare reali soluzioni agli impellenti problemi del Paese.

  Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad una seduta da convocare al termine dei lavori pomeridiani dell'Assemblea.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 9 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 20.35.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 5291 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nell'odierna seduta pomeridiana.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che sono pervenuti anche i pareri delle Commissioni Giustizia, Bilancio, Cultura, Ambiente, Attività produttive ed Affari sociali.
  In particolare evidenzia come il parere formulato dalla Commissione Giustizia contenga una condizione, formulata ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, la quale chiede di sopprimere i commi 12 e 13 dell'articolo 3, recanti i criteri di delega per l'organizzazione dell'Amministrazione finanziaria. Nell'esprimere forte rammarico per tale condizione, la quale incide su un aspetto qualificante del lavoro compiuto dalla Commissione in sede referente, rileva come, ai sensi delle norme regolamentari, in caso di mancato recepimento della condizione stessa, essa verrebbe automaticamente trasformata in emendamento, ai fini della discussione in Assemblea del provvedimento.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, formula gli emendamenti 1.1000, 2.1000, 2.1001, 2.1002, 2.1003, 2.1004, 3.1000, 3.1001, 3.1002, 3.1003 e 4.1000 (vedi allegato), i quali recepiscono molte delle condizioni ed osservazioni contenute nei pareri espressi sul provvedimento.
  In particolare, gli emendamenti 1.1000, 2.1001, 3.1002 e 3.1003 recepiscono tutte le condizioni formulate dalla Commissione Bilancio ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, mentre l'emendamento 2.1003 recepisce un'ulteriore condizione della stessa Commissione Bilancio. L'emendamento 2.1000 recepisce la condizione formulata dalla Commissione Cultura, l'emendamento 2.1002 reca una correzione di carattere non sostanziale alla formulazione dell'articolo 2, comma 4, lettera c), gli emendamenti 2.1004 e 3.1000 recepiscono rilievi del Comitato per la legislazione, l'emendamento 3.1001 recepisce l'osservazione di cui alla lettera e) del parere approvato dalla Commissione Giustizia, mentre l'emendamento 4.1000 recepisce, in parte, la condizione di cui alla lettera b) del parere approvato dalla Commissione Agricoltura.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI esprime parere favorevole sugli emendamenti formulati dal relatore.

  Gianfranco CONTE, presidente, preannuncia che non voterà l'eventuale questione di fiducia che dovesse essere apposta sull'articolo 3 del provvedimento, qualora privo dei commi 12 e 13, rilevando come la soppressione dei citati commi 12 e 13 rappresenti un grave sgarbo nei confronti della Commissione e come le argomentazioni, addotte dalla Ragioneria generale circa l'onerosità di tali commi per giustificare la richiesta di abrogazione delle predette disposizioni, risultino assolutamente non convincenti nel merito. Rileva, peraltro, come già in precedenza le quantificazioni effettuate dalla Ragioneria Pag. 81si siano rilevate infondate, richiamando a tale proposito la vicenda relativa alle norme in materia di ampliamento della possibilità di rateazione dei tributi che, secondo la Ragioneria, avrebbero dovuto determinare minori entrate per oltre 100 milioni di euro e che, invece, hanno comportato un rilevante maggior gettito per l'erario.

  Francesco BARBATO (IdV), richiamandosi alle considerazioni appena espresse dal Presidente, ritiene che quanto stia avvenendo non rappresenti solo uno sgarbo, cioè una mancanza di carattere formale nei confronti della Commissione, ma costituisca un fatto politico di estrema gravità, in quanto si intende incidere illegittimamente sulle decisioni democraticamente assunte da un organo politico, la Commissione, appunto, le cui scelte non possono in alcun modo essere inficiate da considerazioni di carattere tecnico.
  Nel sottolineare l'ottimo lavoro svolto nel corso dell'esame in sede referente, che ha consentito di ampliare e migliorare il testo del provvedimento, sottolinea la necessità di procedere ulteriormente in tale lavoro, respingendo indebite intromissioni che, oltre tutto, appaiono del tutto sbagliate sotto il profili del merito. Rileva, infatti, come, sulla base di valutazioni acquisite nel corso dell'istruttoria legislativa, l'accorpamento delle agenzie e degli organismi dell'amministrazione finanziaria previsto dal decreto-legge n. 95 del 2012 produrrà maggiori oneri, in contrasto con quanto affermato dal Governo e dalla Ragioneria generale. Con specifico riferimento alla soppressione dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato, evidenzia, peraltro, come il rilievo strategico che tale organismo riveste ai fini della vigilanza e controllo pubblicistici sul delicatissimo settore dei giochi pubblici renda necessario mantenerlo in vita, a prescindere da considerazioni relative ai costi.
  In tale contesto ritiene che la Commissione debba lanciare un forte segnale politico, sottolineando la necessità di mantenere i commi 12 e 13 dell'articolo 3.

  Bruno CESARIO (PT) considera incresciosa la situazione verificatasi, rilevando come la Commissione Finanze, dopo avere svolto in queste ultime settimane un proficuo e pregevole lavoro, riuscendo a portare a sintesi, in un clima di fattiva collaborazione, le proposte formulate dalle diverse parti politiche per migliorare il provvedimento in esame, debba constatare con amarezza come le sia chiesto di espungere dal testo i commi 12 e 13 dell'articolo 3, in materia di razionalizzazione e revisione dell'organizzazione dell'Amministrazione finanziaria, la cui formulazione, peraltro, recepiva le risultanze delle audizioni preliminarmente svolte, nel corso delle quali finanche taluni dirigenti dell'Amministrazione finanziaria avevano riconosciuto la maggiore onerosità per la finanza pubblica di un assetto basato sull'incorporazione dell'Agenzia del territorio nell'Agenzia delle entrate e dell'Amministrazione autonomia dei Monopoli di Stato nell'Agenzia delle dogane.
  Rileva, inoltre, come la predetta richiesta di soppressione contraddica quanto più volte affermato in Assemblea dal Presidente della Camera, secondo il quale deve essere salvaguardato il lavoro svolto dalle Commissioni in sede referente.
  Ritiene, quindi, che la Commissione debba rifiutarsi di creare un precedente, che sarebbe pericoloso per le stesse istituzioni rappresentative, in quanto costituirebbe una mortificazione delle prerogative parlamentari. Preannuncia pertanto che non voterà la questione di fiducia che il Governo dovesse eventualmente porre su un testo dell'articolo 3 del disegno di legge delega privo dei commi 12 e 13.

  Cosimo VENTUCCI (PdL) preannuncia che anch'egli non voterà la fiducia al Governo qualora questo dovesse porre la questione di fiducia su un testo dell'articolo 3 non comprendente gli attuali commi 12 e 13, rilevando come la richiesta di sopprimere le disposizioni da essi recate costituisca un vero e proprio sgarbo istituzionale nei confronti della Commissione, la quale ha proceduto, nel corso dell'esame in sede referente, ad una valutazione Pag. 82molto approfondita delle ragioni militanti a favore e contro l'accorpamento delle strutture dell'Amministrazione finanziaria.
  Rileva, inoltre, come il fatto che ben tre delle condizioni di cui al parere espresso dalla Commissione Bilancio si riferiscano non al testo modificato dalla Commissione, ma a quello presentato dal Governo, costituisca una testimonianza delle significative divergenze esistenti all'interno della compagine governativa.
  Nel merito, osserva come l'impostazione della Commissione, tradottasi nei predetti commi 12 e 13 dell'articolo 3 del disegno di legge delega, accolga l'idea di attribuire all'Agenzia delle dogane le competenze finora esercitate dall'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato in materia di accisa sui tabacchi, nell'ambito dell'unificazione della gestione delle imposte di consumo in capo all'Agenzia medesima, conservando, invece, all'Amministrazione autonoma, di cui è prevista la trasformazione in Agenzia dei giochi, lo svolgimento dei delicati compiti di politica industriale connessi alla gestione del settore del gioco lecito.
  Ritiene, pertanto, che la Commissione debba riaffermare con orgoglio la qualità particolarmente elevata del lavoro svolto in queste ultime settimane, rifiutando la soppressione dal testo dell'articolo 3 dei menzionati commi 12 e 13.

  Angelo CERA (UdCpTP) esprime il proprio rammarico per quanto verificatosi, osservando come la condizione posta dalla Commissione Bilancio con riferimento ai commi 12 e 13 dell'articolo 3 del provvedimento mortifichi sostanzialmente l'ottimo lavoro svolto dalla Commissione Finanze, la quale, pur avendo dimostrato di saper conseguire risultati importanti, soprattutto grazie all'atteggiamento costruttivo e allo spirito di collaborazione delle forze politiche in essa presenti, si trova, evidentemente, a fare le spese della generale situazione di debolezza della classe politica.
  Preannuncia, quindi, che non voterà l'eventuale questione di fiducia che dovesse essere posta sull'articolo 3 del provvedimento, nel caso in cui dal testo dello stesso fossero espunti i predetti commi 12 e 13.

  Gianluca FORCOLIN (LNP), nel preannunciare il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento, ringrazia il relatore per la disponibilità dimostrata nel corso dell'esame in sede referente, rilevando, tuttavia, come sia mancato, in taluni casi, il coraggio necessario per approvare, oltre a quelle già oggetto di parere favorevole, altre proposte emendative, presentate dalla propria parte politica, che avrebbero realizzato un miglioramento sostanziale del disegno di legge delega, il cui contenuto appare, allo stato, ancora insufficiente per dare alle famiglie e alle imprese le risposte che esse attendono dalle istituzioni.
  Preannuncia, pertanto, che tali proposte emendative saranno ripresentate nel corso dell'esame in Assemblea del provvedimento.

  Francesco BARBATO (IdV) sottolinea come i rilievi formulati dalla Ragioneria generale sui profili di copertura di alcune norme contenute nel testo del provvedimento, come modificato nel corso dell'esame in sede referente, possano essere risolti in sede di redazione dei decreti legislativi, i quali potranno, eventualmente, apportare variazioni di carattere finanziario di diverso segno, tali da rendere complessivamente neutro, sul piano degli effetti finanziari, l'esercizio della delega.
  Nel sottolineare come la maggior parte delle condizioni ai sensi dell'articolo 81, quarto comma, della Costituzione, espresso dalla Commissione Bilancio, riguardino parti del testo già contenute nel testo originario del disegno di legge, invita quindi il Sottosegretario Ceriani, che pure apprezza per la personale professionalità e disponibilità al dialogo, a prendere atto delle evidenti, gravissime insufficienze e contraddizioni emerse nell'azione del Governo rispetto all'intervento legislativo in esame, ed a rassegnare conseguentemente le sue dimissioni.

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  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 1.1000, 2.1000, 2.1001, 2.1002, 2.1003, 2.1004, 3.1000 e 3.1001 del relatore.
  Respinge quindi l'emendamento 3.1002 del relatore ed approva, con distinte votazioni, gli emendamenti 3.1003 e 4.1000 del relatore.

  La Commissione delibera di conferire il mandato al relatore a riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Gianfranco CONTE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 21.15.

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