CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 3 ottobre 2012
712.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 3 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Paolo RUSSO.

  La seduta comincia alle 13.40.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n. 5-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del documento, rinviato nella seduta del 2 ottobre 2012.

  Paolo RUSSO, presidente, avverte che nella seduta di ieri il relatore Zucchi ha svolto la relazione introduttiva e ha presentato una proposta di parere favorevole.

  Corrado CALLEGARI (LNP), intervenendo per dichiarazione di voto, annuncia l'espressione di un voto contrario da parte del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore. Fa presente infatti che il documento elaborato dalla nuova maggioranza si traduce in una vera e propria beffa nei confronti dei cittadini.
  Osserva in proposito che l'analisi dei dati contenuti nel documento mostra una serie di dati chiarissimi che illustrano la situazione, come quelli relativi al debito pubblico, passato dal dicembre 2011 da 1.897 miliardi a 1.967 nel luglio 2012, con Pag. 176un incremento del 3,7 per cento in valore percentuale e di 70 miliardi di euro in valore assoluto. Ritiene pertanto che da ciò si evinca chiaramente che dieci mesi di provvedimenti economici non solo non hanno sortito alcun risultato, ma hanno peggiorato la situazione e che, quindi, ci sia qualcosa che non funziona. Inoltre, per coprire tale disavanzo lo Stato ha dovuto emettere titoli di debito pubblico, passando da una emissione di 1.592 miliardi nel dicembre 2011 a ben 1.653 nel luglio 2012, con un incremento del 6 per cento in valore percentuale e di 91 miliardi in valore assoluto, ammontare di debito ulteriore sul quale si dovranno pagare ulteriori interessi.
  Dunque, ritiene che tutto quello che viene prodotto dal Governo Monti non possa che essere qualificato come una «bufala», perché i dati che contano sono quelli relativi al debito pubblico e ai titoli di Stato emessi per coprire il debito stesso. Altri dati confermano questa lettura, oltre alle dichiarazioni degli istituti di rating. L'ammontare dei titoli di Stato acquistati dalle banche italiane è passato da dicembre 2011 da 224 a 331 del luglio 2012, con un incremento percentuale del 48 per cento e di 107 miliardi in valore assoluto. Qualora i titoli di Stato dovessero essere considerati titoli «spazzatura», anche la quotazione delle banche che hanno effettuato la massiccia operazione di acquisto potrebbero subire un contemporaneo declassamento.
  Osserva, insomma, che tutti i provvedimenti assunti dal Governo Monti, come quelli sull'IMU o sulla tesoreria unica, non hanno assolutamente invertito il trend nazionale negativo.
  Per quanto esposto, ribadisce il voto contrario del gruppo della Lega Nord Padania.

  Anita DI GIUSEPPE (IdV), nel ringraziare il relatore per il lavoro prodotto, osserva che non può condividere le ottimistiche dichiarazioni – più politiche che tecniche – rilasciate dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell'economia e delle finanze, stando almeno alle cifre ufficiali che registrano un peggioramento del deficit nel 2012, con un aumento della spese e del tasso di disoccupazione, previsto nel 2013 all'11,4 per cento. La situazione economica delle famiglie è infatti mediamente peggiorata fino al punto in cui sono molti coloro che non possono permettersi di mandare i figli all'università. Si tratta di valutazioni su cui ritiene che il Governo Monti non abbia posto la dovuta attenzione. Per quanto detto, non può che considerare il bilancio del Governo Monti assolutamente fallimentare.
  Per quanto riguarda l'agricoltura, apprezza le considerazioni svolte dal relatore nella sua proposta di parere, laddove rileva che il sistema produttivo agricolo risente di alcune rigidità strutturali (dimensioni ridotte delle aziende agricole e debolezza nell'organizzazione dell'offerta, con prezzi all'origine che non arrivano a coprire i costi di produzione e non garantiscono la giusta remunerazione all'attività agricola) e di talune variabili economiche specifiche (volatilità dei prezzi, stagionalità, cambiamenti climatici e condizionalità ambientale). A suo giudizio, tuttavia, si sarebbe dovuto semmai affermare che tali rigidità strutturali e variabili economiche sono numerose e comunque troppe. Bisogna infatti prendere atto che la situazione dell'agricoltura è grave e che dall'inizio della legislatura non vi è stato Governo che si sia fatto adeguatamente carico della soluzione dei suoi problemi. Anche le proposte di iniziativa parlamentare sono di fatto bloccate dalla mancanza delle necessarie risorse finanziarie, mentre le uniche risorse messe a disposizione (dal decreto-legge n. 83 del 2012, per misure a sostegno del settore agricolo e specifici interventi di contrasto alle crisi di mercato) sono i circa 20 milioni di euro sottratti al comparto bieticolo-saccarifero. Ritiene pertanto che il Governo dovrebbe finalmente assumersi finalmente la responsabilità di intervenire.

  Teresio DELFINO (UdCpTP), premesso che non intende replicare alle affermazioni dei colleghi intervenuti, sottolinea che dalla puntuale relazione del relatore Pag. 177Zucchi emerge che lo scenario delineato dalla Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza è sostanzialmente in linea con quanto già previsto. Pertanto, poiché a quello scenario non è estranea la gestione di un Governo sostenuto anche dalla Lega Nord Padania, ritiene che non si possa eccedere nel pessimismo, presentando il recente passato come momento «virtuoso», senza tener conto che l'azione del Governo Monti ha invece consentito di evitare al Paese conseguenze ben peggiori. Invita quindi alla sobrietà nel negare il processo di cambiamento avviato dal Governo Monti, che non promette «magie», perché magie, creatività finanziaria e un atteggiamento forzatamente ottimistico erano piuttosto caratteristiche del Governo precedente. Bisogna dunque prendere atto che il percorso di riequilibrio e risanamento richiede serietà e non improvvisazione, che la crisi è un processo di lungo corso e che i dati macroeconomici correnti sono la conseguenza della mancata adozione delle riforme necessarie al Paese.
  Preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore, osserva che la stessa realisticamente mette in evidenza gli elementi positivi e negativi della situazione del comparto agroalimentare. In particolare, si segnala l'aumento delle esportazioni, che – malgrado le difficoltà che le imprese devono fronteggiare – dimostra una capacità competitiva sulla quale si deve puntare. Per quanto riguarda gli elementi negativi, quali le rigidità strutturali del sistema produttivo agricolo, si tratta di aspetti sui quali impegnarsi e lavorare, invece di condurre sterili polemiche, come pure si dovranno proseguire con decisione le politiche a sostegno delle famiglie e del mondo del lavoro.
  In conclusione, sottolineando che l'azione del Governo dovrà trovare nella legittimazione popolare la sua conferma, dichiara che la sua parte politica non si sottrae ad un'assunzione di responsabilità per il bene del Paese, che richiede rigore finanziario per evitare scenari più gravi, ma ritiene anche che sia giunto il tempo di interventi più decisi per la crescita economica, per ridare speranza ai giovani, alle famiglie e alle imprese.

  Giovanna NEGRO (LNP) desidera rilevare che appare arduo parlare di un processo di riequilibrio avviato da questo Governo, quando invece il debito è cresciuto di 70 miliardi di euro. Giudica pertanto riduttive le affermazioni del deputato Delfino rispetto all'intervento del collega Callegari, che ha fornito dati precisi.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD) esprime la valutazione favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore.

  La Commissione approva infine la proposta di parere favorevole presentata dal relatore (vedi allegato).

  La seduta termina alle 14.

COMITATO RISTRETTO

  Mercoledì 3 ottobre 2012.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.
C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone, C. 4503 Di Giuseppe, C. 5099 Delfino e C. 5306 Fiorio.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14 alle 14.10.

Rilancio del comparto ippico per la tutela delle razze equine.
C. 5133 Brandolini, C. 5182 Marinello, C. 5196 Faenzi, C. 5262 Delfino, e C. 5304 Callegari.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.10 alle 14.15.

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi.
C. 1823 Carlucci, C. 2132 Fiorio, C. 5095 Di Giuseppe e C. 5191 Faenzi.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.15 alle 14.20.

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Interventi per il settore ittico.
C. 2236 Oliverio, C. 2874 Nastri, C. 5110 Delfino, C. 5129 Di Giuseppe, C. 5192 Catanoso, C. 5199 Paolo Russo e C. 5281 Callegari.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.20 alle 14.25.

Disposizioni per il contenimento dei danni causati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche.
C. 781 Carlucci, C. 2117 Bellotti, C. 2354 Cenni, C. 4414 Nola, C. 4588 Negro e C. 5340 Consiglio regionale della Lombardia.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.

Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometro zero e di qualità.
C. 1481 Realacci, C. 2876 De Girolamo, C. 3022 Cosenza, C. 4544 Dima, C. 5112 Delfino e C. 5237 Fogliato.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.30 alle 14.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.35 alle 14.40.

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