CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 ottobre 2012
711.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 147

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.

Sulla programmazione dei lavori della Commissione.

  Silvano MOFFA, presidente, comunica che, a seguito della riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, di mercoledì 26 settembre 2012, è stato predisposto il seguente programma dei lavori della Commissione:

PROGRAMMA DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE PER IL PERIODO OTTOBRE-DICEMBRE 2012

OTTOBRE 2012

Sede referente

Disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori.
C. 2438 Codurelli e C. 5382 Cazzola.

Pag. 148

Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.
C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga.

Modifica dell'ordinamento e della struttura organizzativa degli enti previdenziali.
C. 5463 Moffa.

Disciplina del collocamento e del rapporto di lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista.
C. 375 Volontè, C. 1176 Mancuso, C. 1413 De Angelis, C. 4177 Toto, C. 4821 Schirru.

Norme in materia di gestione della previdenza complementare da parte dell'INPS.
C. 4851 Poli.

Disposizioni per favorire la funzionalità didattica delle scuole nei territori montani e nelle isole.
C. 5268 Siragusa (Commissioni riunite VII e XI).

Modifiche agli articoli 23-bis e 23-ter del decreto-legge n. 201 del 2011, in materia di trattamenti economici erogati a carico delle finanze pubbliche.
C. 4901 Dal Lago, C. 5035 Bressa C. 5170 Vassallo (Commissioni riunite I e XI).

Sede consultiva

Disegni di legge di bilancio e di stabilità 2013 (subordinatamente all'effettiva assegnazione).

NOVEMBRE 2012

Sede referente

Modifiche alla vigente normativa in materia di requisiti per la fruizione delle deroghe in materia di accesso al trattamento pensionistico.
Testo unificato C. 5103 Damiano, C. 5236 Dozzo, C. 5247 Paladini (se non concluso).

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del diritto alla pensione supplementare.
Testo unificato C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli (se non concluso).

Modifica dell'ordinamento e della struttura organizzativa degli enti previdenziali.
C. 5463 Moffa.

Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.
C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga (se non concluso).

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.

Norme in materia di gestione della previdenza complementare da parte dell'INPS.
C. 4851 Poli.

Disposizioni per la tutela dei lavoratori dello spettacolo, dell'intrattenimento e dello svago.
C. 762 Bellanova, C. 1550 Ceccacci Rubino, C. 2112 Borghesi, C. 2654 Delfino.

Disposizioni in materia di contributi previdenziali e assistenziali dovuti dai datori di lavoro agricolo.
C. 4859 Poli.

Pag. 149

Disciplina del collocamento e del rapporto di lavoro dei centralinisti telefonici e degli operatori della comunicazione con qualifiche equipollenti minorati della vista.
C. 375 Volontè, C. 1176 Mancuso, C. 1413 De Angelis, C. 4177 Toto, C. 4821 Schirru.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.

Interventi per il sostegno dell'imprenditoria e dell'occupazione giovanile e femminile e delega al Governo in materia di regime fiscale agevolato.
C. 3696 Antonino Foti, C. 4052 Mura, C. 4068 Damiano, C. 4119 Fedriga, C. 4225 Minardo, C. 4674 Gianni (Commissioni riunite X e XI).

Modifiche agli articoli 23-bis e 23-ter del decreto-legge n. 201 del 2011, in materia di trattamenti economici erogati a carico delle finanze pubbliche.
C. 4901 Dal Lago, C. 5035 Bressa C. 5170 Vassallo (Commissioni riunite I e XI).

DICEMBRE 2012

Sede referente

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio (se non concluso).

Disposizioni per la tutela delle vittime di vessazioni o maltrattamenti psicologici nell'ambito dell'attività lavorativa (mobbing).
C. 764 Carlucci, C. 1976 Codurelli, C. 3048 Maurizio Turco, C. 3050 Di Stanislao, C. 3469 Miglioli, C. 4411 Margiotta.

Disposizioni per il passaggio di personale civile dell'Amministrazione della difesa dall'area professionale A all'area professionale B.
C. 102 Vico.

Norme per favorire l'inserimento lavorativo dei detenuti.
C. 124 Angeli, C. 859 Pisicchio, C. 937 D'Ippolito Vitale, C. 3010 Renato Farina.

Modifica all'articolo 18 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di quote di riserva per le assunzioni obbligatorie.
C. 4089 Schirru.

Disposizioni temporanee in materia di contratti di lavoro, concernenti l'introduzione di clausole di flessibilità oraria e di modificazione delle mansioni del lavoratore con l'applicazione di misure indennitarie e l'attuazione di programmi di formazione professionale.
C. 4727 Fedriga.

Disposizioni per l'adeguamento delle pensioni al costo della vita e per l'unificazione degli istituti di previdenza.
C. 4268 Di Pietro.

Norme concernenti i ruoli e le carriere del personale del Corpo di polizia penitenziaria.
C. 1022 Carlucci, C. 1137 Samperi, C. 1542 Tassone, C. 1768 Cassinelli, C. 2486 Catanoso, C. 2961 Vitali, C. 4628 Girlanda.

Norme sul riconoscimento e sulla promozione del diritto alla formazione e allo sviluppo professionale.
C. 1079 Bobba, C. 2418 Cazzola, C. 2610 Delfino.

Disciplina dell'assunzione di lavoratori con contratto di dirigente temporaneo.
C. 3642 Mosca e C. 3978 Cazzola.

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità.
C. 1847 Bragantini, C. 945 D'Ippolito Vitale, C. 1158 Lamorte, C. 2140 Capitanio Santolini, C. 2767 Franzoso, C. 2782 Lorenzin, C. 2837 Guzzanti, C. 2988 Bitonci, C. 3166 Milo, C. 4010 Schirru, C. 4011 Gnecchi, C. 4016 Bobba e C. 4150 Poli.

Pag. 150

Interpretazione autentica dell'articolo 73, secondo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748, relativo al parametro di riferimento per la liquidazione delle pensioni ordinarie e degli assegni sostitutivi per i funzionari delle qualifiche ad esaurimento.
C. 3999 Paladini.

Disposizioni in materia di agevolazioni per la ricollocazione di lavoratori licenziati da privati datori di lavoro non imprenditori.
C. 4306 Galletti.

Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti il sostegno alla maternità e l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio.
C. 2618 Mosca, C. 3023 Saltamartini, C. 15 Brugger, C. 2413 Caparini, C. 2672 Calabria, C. 2829 Jannone, C. 2993 Reguzzoni, C. 3534 Donadi, C. 3815 Golfo, C. 4838 Savino.

Norme in favore del personale a contratto in servizio presso le rappresentanze italiane all'estero.
C. 111 Angeli, C. 719 Fedi, C. 1632 Di Biagio, C. 1963 Lenzi.

Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, concernenti l'istituzione della figura professionale del progettista della sicurezza.
C. 3341 Antonino Foti.

Disposizioni in materia di previdenza per i lavoratori autonomi non esercenti professioni regolamentate.
C. 2312 Saglia e C. 2345 Narducci.

Modifica all'articolo 9 della legge 12 marzo 1999, n. 68, in materia di richieste di avviamento dei disabili al lavoro.
C. 473 Anna Teresa Formisano.

Disposizioni per la tutela previdenziale dei medici in formazione specialistica.
C. 3361 Di Virgilio.

  Segnala che le modalità di attuazione del programma (e, in particolare, l'inserimento all'ordine del giorno della Commissione dei provvedimenti già iscritti nel programma) saranno stabilite mediante i calendari dei lavori della Commissione, predisposti – con cadenza settimanale – dall'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi; il programma potrà, inoltre, essere integrato e aggiornato con l'esame di ulteriori provvedimenti, in relazione alla valutazione della loro urgenza e conformemente alle determinazioni che l'ufficio di presidenza assumerà nel corso dei mesi di riferimento del programma medesimo.
  Comunica, infine, che saranno iscritti all'ordine del giorno: i disegni di legge di conversione di decreti-legge; gli ulteriori atti del Governo sui quali la Commissione sia chiamata ad esprimere un parere; lo svolgimento di interrogazioni in Commissione e di eventuali risoluzioni nel frattempo segnalate; lo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata; gli ulteriori progetti di legge assegnati in sede consultiva, sollecitati dalle Commissioni di merito.

  La Commissione prende atto.

  La seduta termina alle 14.05.

INTERROGAZIONI

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.05.

5-06869 Schirru: Maggiorazione contributiva per i lavoratori con invalidità in aspettativa sindacale.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Pag. 151

  Amalia SCHIRRU (PD), nel manifestare una certa soddisfazione per l'impegno assunto dal Governo a prendersi carico del problema, ritiene che la questione meriti un serio approfondimento, trattandosi di riconoscere una maggiorazione contributiva a lavoratori invalidi o sordomuti, in applicazione della legge n. 388 del 2000, anche per i periodi nei quali sono stati collocati in aspettativa sindacale. Fatto notare che sulla materia dell'età pensionabile di tali lavoratori, anche in ordine al problema delle pensioni di anzianità e al calcolo della relativa posizione contributiva, permane una forte incertezza di interpretazione giuridica, auspica un intervento risolutore del Governo presso il competente istituto previdenziale, che possa agevolare l'individuazione di una soluzione che vada a tutela dei lavoratori coinvolti.

5-06913 Schirru: Diritto alla pensione di vecchiaia per lavoratori con elevata percentuale di disabilità.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Amalia SCHIRRU (PD), pur giudicando di sicuro rilievo le rassicurazioni fornite dal Governo sulla conversione dell'assegno di invalidità in assegno di vecchiaia, ritiene che sussistano ancora talune incertezze interpretative, sotto il profilo dell'anzianità, per i lavoratori con un determinato grado di disabilità. Auspica, pertanto, che sul punto possa essere fatta chiarezza al più presto, anche per quanto concerne l'individuazione esatta dei limiti di età pensionabile riferiti a tale categoria di lavoratori.

5-07983 Muro: Situazione di taluni lavoratori socialmente utili in servizio presso il comune di Procida.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Luigi MURO (FLpTP) ritiene di non potere che dichiararsi soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, che fornisce ampie garanzie ai lavoratori interessati.

5-07984 Rondini: Entità dei risarcimenti dell'INAIL per infortuni sul lavoro.

  Il viceministro Michel MARTONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Marco RONDINI (LNP) si dichiara insoddisfatto della risposta del Governo che, a suo avviso, non sembra realmente intenzionato a risolvere il problema in oggetto. Nel ritenere vergognoso e immorale che la perdita della vita di giovani lavoratori sia stimata a cifre così ridicole, fa notare che la normativa in materia appare ormai anacronistica e riferita a un contesto sociale superato, dal momento che non prende in considerazione il dato – chiaramente riscontrabile nella società contemporanea – della tardiva uscita dei giovani dalla famiglia. Auspica, quindi, un'iniziativa del Governo che conduca ad appropriate modifiche normative su tale materia, al fine di garantire mezzi di sostentamento adeguati ai superstiti delle vittime sul lavoro.
  Esprimendo poi considerazioni di natura più generale, manifesta perplessità sulle correnti modalità di amministrazione dell'INAIL, che non sembrerebbero improntate a quei criteri di trasparenza ed economicità a cui vorrebbe ispirarsi il Governo in carica. Dopo avere rilevato l'anomalia della recente nomina, da parte del Ministro Fornero, del nuovo presidente dell'Istituto, fortemente voluta dallo stesso Ministro, fa altresì notare che si profila, tra le altre iniziative in fase di studio, anche la concessione in appalto, in favore di soggetti esterni, della gestione di servizi vitali dell'ente, che sarebbe più appropriato ed economicamente conveniente, a suo avviso, affidare al personale interno. Fatto presente che le scelte strategiche compiute da questo Istituto hanno un Pag. 152impatto diretto sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini e che, dunque, non possono non tenere in considerazione anche principi di contenimento della spesa pubblica, preannuncia la presentazione di una nuova interrogazione in materia, che faccia chiarezza su tali aspetti.

  Silvano MOFFA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. – Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 14.25.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n. 5-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Giulio SANTAGATA (PD), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esaminare in sede consultiva, per l'espressione del relativo parere alla V Commissione (Bilancio), la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (DEF) 2012; la Nota di aggiornamento, adottata in attuazione dell'articolo 7 della legge di contabilità n. 196 del 2009, che ne prevede la presentazione entro il 30 settembre, costituisce uno degli strumenti nei quali si articola il ciclo annuale di bilancio. In particolare, segnala che l'articolo 10-bis della legge di contabilità prevede che la Nota di aggiornamento del DEF contenga l'eventuale aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il periodo di riferimento, nonché le eventuali integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo sul Programma di stabilità e al PNR; l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici individuati dal DEF, al fine di prevedere una loro diversa ripartizione tra lo Stato e le amministrazioni territoriali ovvero di recepire le indicazioni contenute nelle raccomandazioni eventualmente formulate dalla Commissione europea; l'obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale; il contenuto del Patto di stabilità interno e le sanzioni da applicare in caso di mancato rispetto del Patto medesimo, nonché il contenuto del Patto di convergenza, e le misure volte a realizzare il percorso di convergenza previsto dall'articolo 18 della legge n. 42 del 2009 di attuazione del federalismo fiscale; l'indicazione di eventuali disegni di legge collegati. Fa notare poi che alla Nota di aggiornamento del DEF sono allegate le relazioni programmatiche sulle spese di investimento per ciascuna missione di spesa del bilancio dello Stato e le relazioni sullo stato di attuazione delle relative leggi pluriennali.
  Quanto ai contenuti del quadro programmatico, osserva che tutte le variabili del quadro macroeconomico manifestano un rallentamento: la Nota prevede, in particolare, una riduzione (in termini reali) del PIL pari al 2,4 per cento nel 2012 ed allo 0,2 per cento nel 2013; un successivo ritorno alla crescita del medesimo PIL, pari all'1,1 per cento nel 2014 e all'1,3 per cento nel 2015; un tasso di inflazione programmata pari all'1,5 per cento per ciascuno degli anni 2012-2015; un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni, in rapporto al PIL, pari al 2,6 per cento per il 2012, all'1,8 per cento per il 2013, all'1,5 per cento per il 2014 e all'1,3 per cento per il 2015. Fa presente, altresì, che il valore del debito pubblico, in termini programmatici, subisce una flessione dal 2012 al 2015, al netto della quota dei fondi utilizzati per i prestiti Pag. 153diretti alla Grecia, che è stimata dal 123,3 per cento al 116,1 per cento rispetto al PIL.
  Rileva, inoltre, che – per quanto concerne il mercato del lavoro – la Nota prevede anzitutto un tasso di occupazione pari al 57 per cento sia nel 2012 che nel 2013, al 57,3 per cento nel 2014 e al 57,7 per cento nel 2015; vengono, poi, riviste in senso peggiorativo le stime del tasso di disoccupazione, il quale si attesterebbe nel 2012 al 10,8 per cento (un valore più alto di circa 1,5 punti percentuali rispetto alle stime di aprile) e registrerebbe una ulteriore crescita nel 2013, raggiungendo l'11,4 per cento; nel biennio successivo il tasso di disoccupazione dovrebbe tornare a ridursi fino al 10,9 per cento nel 2015. Al contempo, rileva che la Nota illustra anche un incremento del tasso di partecipazione al lavoro, il quale è chiaramente da ascrivere, in via principale, all'aumento dell'età pensionabile: sotto questo profilo, osserva che occorre, quindi, tenere conto degli effetti «perversi» che l'aumento dell'età pensionabile, che incide sul tasso di partecipazione al lavoro, può produrre rispetto ad una tendenza depressiva del livello di occupazione, in particolare di quella giovanile. Fa notare, quindi, che il documento afferma che al «mantenimento della stabilità finanziaria il Governo sta affiancando una forte azione di sostegno della crescita economica e della produttività fondata su alcuni pilastri fondamentali», quali: il miglioramento dei meccanismi del mercato del lavoro; le liberalizzazioni e gli altri interventi in favore della concorrenza; la promozione delle attività di ricerca e sviluppo e dell'istruzione; l'adozione di nuovi meccanismi per accelerare l'allestimento delle infrastrutture. Infine, fa presente che il documento ricorda che, nello scorso mese di luglio, il Consiglio Ecofin ha rivolto all'Italia specifiche raccomandazioni, che sollecitano il Governo ad alcuni interventi, tra i quali l'adozione di ulteriori misure contro la disoccupazione giovanile, migliorando il percorso formativo e facilitando il passaggio al mondo del lavoro, anche attraverso incentivi per l'avvio di nuove imprese e per le assunzioni di dipendenti; l'attuazione della riforma del mercato del lavoro, al fine di affrontare la segmentazione del medesimo e di istituire un sistema integrato per le indennità di disoccupazione; la promozione della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, fornendo servizi per l'assistenza all'infanzia ed agli anziani; il potenziamento del quadro regolamentare per la determinazione dei salari, al fine di contribuire all'allineamento della crescita salariale con l'andamento della produttività, a livello settoriale e d'impresa; il proseguimento della lotta contro l'evasione fiscale, l'economia sommersa ed il lavoro non dichiarato, mediante l'intensificazione delle verifiche e dei controlli; l'attuazione delle misure già adottate di liberalizzazione e semplificazione nel settore dei servizi; la semplificazione ulteriore del quadro normativo per le imprese.
  Precisa, poi, che la dinamica della spesa pensionistica è esaminata in un apposito paragrafo della Nota di aggiornamento: tale documento osserva che le misure adottate nel corso degli anni, nonché quelle introdotte, da ultimo, con l'articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011, compensano in larga parte l'andamento negativo (cosiddetta «gobba pensionistica») che si prospettava per i prossimi decenni, dovuto all'incremento della speranza di vita ed al passaggio alla fase di quiescenza delle generazioni del baby boom. In particolare, evidenzia che il rapporto fra spesa pensionistica e PIL, attualmente di poco superiore al 16 per cento, tenderà a ridursi fino al 2030, quando dovrebbe attestarsi al 14,6 per cento: tale tendenza sarà più accentuata a partire dal 2015, in virtù di una dinamica di crescita più favorevole rispetto a quella attuale, del rafforzamento del processo di elevamento dei requisiti pensionistici e del progressivo passaggio al metodo di calcolo contributivo; successivamente, il rapporto fra spesa pensionistica e PIL tornerebbe a crescere, a causa dell'ampliamento delle tendenze negative delle dinamiche demografiche ed in ragione degli effetti derivanti dal precedente posticipo del collocamento in quiescenza sull'importo delle pensioni, Pag. 154fino a raggiungere un valore massimo di circa il 15,6 per cento nel triennio 2045-2047; in una fase ancora successiva, il rapporto fra spesa pensionistica e PIL tornerà a decrescere per effetto del passaggio dal sistema di calcolo misto al sistema contributivo e alla progressiva eliminazione delle coorti dei pensionati nati negli anni del baby boom, fino ad attestarsi al 13,9 per cento nel 2060.
  In conclusione, nell'esprimere un orientamento complessivamente positivo su una Nota di aggiornamento che riflette necessariamente l'attuale situazione di difficoltà economica e finanziaria globale, ricorda che – in occasione dell'esame del DEF nello scorso mese di aprile – la XI Commissione, oltre a taluni rilievi legati alla riforma del mercato del lavoro, ormai definitivamente approvata dalle Camere, ritenne opportuno richiamare anche, nel proprio parere favorevole, alcune questioni (come quella dei cosiddetti «esodati» e delle ricongiunzioni onerose), sulle quali vi è tuttora un forte impegno a livello parlamentare, con l'obiettivo di pervenire a soluzioni adeguate e condivise.
  A tal fine, dunque, presenta una proposta di parere favorevole con osservazioni sul documento in esame (vedi allegato 5), nella quale giudica opportuno inserire un riferimento alle predette questioni.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) osserva che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012 certifica in modo oggettivo il fallimento del Governo in carica, che, a suo avviso, si è esercitato in un vero e proprio accanimento ai danni dell'economia reale. Si chiede come sia possibile che i gruppi di maggioranza ipotizzino di continuare a sostenere il Presidente del Consiglio Monti, eventualmente anche prefigurandone un rinnovo dell'incarico, a fronte dei palesi insuccessi conseguiti attraverso politiche fiscali aggressive e sbagliate, che hanno inciso negativamente sul reddito delle famiglie, sul costo del lavoro e sui profitti delle imprese, innescando spirali controproducenti per lo sviluppo. Fatto notare che il rigore applicato in campo economico non ha sortito neanche un benefico effetto sul debito pubblico, manifesta preoccupazione per i dati relativi all'occupazione – soprattutto quella giovanile, ostacolata, a suo avviso, da una riforma del mercato del lavoro sbagliata – e alla diminuzione del PIL, che è addirittura previsto in ulteriore decrescita, osservando che il consenso acquisito dall'attuale Esecutivo negli ambienti europei appare immeritato e inspiegabile.
  Auspica, dunque, che i gruppi di maggioranza abbiano un sussulto d'orgoglio e decidano di mettere il Governo con le spalle al muro, chiedendogli di assumere finalmente misure adeguate alla ripresa economica, a partire dallo sblocco delle risorse per il finanziamento del provvedimento a favore degli «esodati», da tempo in discussione in Commissione.

  Giovanni PALADINI (IdV) fa notare che il Governo in carica, in nome del rigore finanziario, ha intrapreso politiche tese a colpire i soggetti più deboli della società, elaborando riforme sbagliate in materia di economia, previdenza e lavoro. Manifestata preoccupazione per i dati relativi alla disoccupazione e al PIL – aggravati, a suo avviso, dalla mancata assunzione di misure a favore dei giovani – rileva che le politiche dell'Esecutivo non hanno fatto altro che danneggiare le imprese e i lavoratori, attraverso una tassazione esagerata, che ha svolto una funzione depressiva dei consumi delle famiglie. Osserva che nessuna misura è stata assunta poi in favore del finanziamento delle imprese, a fronte di un'attività di sostegno delle banche che non ha condotto ad alcun beneficio concreto per la collettività, ricordando gli effetti devastanti della riforma delle pensioni, in particolare a danno dei cosiddetti «esodati», e i tagli rilevanti operati nel settore pubblico.
  Osserva, in conclusione, che chiunque, al posto del Governo in carica, avrebbe fatto meglio, auspicando un deciso cambio di rotta delle politiche economiche dell'Esecutivo, affinché gli interessi dei cittadini Pag. 155tornino al primo posto nella lista delle priorità individuate dalla classe dirigente del Paese.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazioni formulata dal relatore.

Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche statali.
Emendamenti testo unificato C. 953 e abb.

(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame degli emendamenti.

  Donella MATTESINI (PD), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata a esprimere il parere alla VII Commissione (Cultura) sugli emendamenti, approvati in linea di principio in sede legislativa, riferiti al testo unificato delle proposte di legge C. 953 e abbinate, ricordando, in proposito, che, secondo prassi consolidatasi nell'ambito dell'esame in sede legislativa dei provvedimenti, è previsto che le Commissioni permanenti, in sede consultiva, si esprimano sulle proposte di modifica approvate in «prima istanza» dalla Commissione di merito, affinché quest'ultima possa procedere alla definitiva approvazione degli emendamenti e giungere, quindi, alla conclusione dell’iter di esame del relativo testo.
  Osserva preliminarmente che sul provvedimento nel suo complesso la XI Commissione si è già espressa favorevolmente nella seduta del 27 marzo 2012 (con riferimento al testo unificato elaborato in sede referente), rilevando come esso miri a rafforzare gli organismi scolastici, a favore del riconoscimento di una maggiore autonomia statutaria. Rammenta, infatti, che la finalità del provvedimento è quella di affrontare alcuni nodi problematici del sistema educativo, alla luce delle modifiche costituzionali e legislative intervenute dalla XIII legislatura in avanti, nell'ottica di superare un'impostazione centralistica e burocratica nel governo delle istituzioni scolastiche, ormai inadeguata a sostenere i processi di innovazione nel settore dell'istruzione. Fa notare, peraltro, che, in occasione dell'espressione di quel parere, la XI Commissione, nel giudicare in termini sostanzialmente positivi il provvedimento, ebbe modo di segnalare alla Commissione di merito l'esigenza di valutare l'opportunità di inserire tra i componenti del consiglio dell'autonomia (organismo di indirizzo generale dell'attività scolastica disciplinato dal provvedimento) anche un rappresentante del personale ATA.
  Ritiene, quindi, che vada rilevato che, a seguito del trasferimento del provvedimento alla sede legislativa, in relazione a quel testo sono stati approvati taluni emendamenti in linea di principio – sui quali, come già detto, la Commissione è chiamata a pronunciarsi – tra i quali giudica particolarmente significativo e di interesse l'emendamento 4.15 del relatore (nuova formulazione): quest'ultimo, infatti, accogliendo la richiamata segnalazione della Commissione, prevede, tra l'altro, che del consiglio dell'autonomia faccia parte un rappresentante eletto dal personale amministrativo, tecnico e ausiliare. Preso atto, pertanto, dell'introduzione di tale novità – rispondente ad esigenze di adeguata rappresentanza del personale ATA all'interno dei nuovi organismi di autogoverno della scuola – e considerato che le restanti proposte di modifica, tese ad un complessivo miglioramento del testo, non appaiono incidere in modo esplicito sulle materie di competenza della Commissione, ritiene che vi siano le condizioni per proporre di esprimere un parere favorevole sugli emendamenti approvati in linea di principio dalla Commissione di merito in sede legislativa.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) chiede di poter valutare con maggiore attenzione il complesso degli emendamenti approvati in linea di principio dalla Commissione di merito, al fine di giungere ad una deliberazione pienamente consapevole sugli aspetti di competenza.

Pag. 156

  Donella MATTESINI (PD), relatore, conferma che l'unico emendamento che presenta aspetti di più immediata competenza della XI Commissione è quello segnalato nella sua relazione introduttiva.

  Silvano MOFFA, presidente, ricorda che la tempestività dell'espressione del parere da parte della Commissione è motivata dall'esigenza di evitare un ingiustificato rallentamento dei lavori della Commissione di merito in sede legislativa.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara la disponibilità del suo gruppo a deliberare sin d'ora sulla proposta di parere del relatore, a condizione che tale proposta si riferisca esclusivamente alla nuova formulazione dell'emendamento 4.15; in caso contrario, ribadisce la formale richiesta di rinviare la votazione ad altra seduta.

  Amalia SCHIRRU (PD) fa notare che, avendo personalmente seguito l'esame del provvedimento in sede referente presso la Commissione di merito, gli emendamenti approvati in linea di principio investono materie di competenza di quella Commissione: pertanto, ritiene che in questa sede si possano valutare complessivamente le proposte emendative approvate, soffermandosi però sulle sole parti di più diretto interesse della XI Commissione.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP) dichiara che l'ultimo intervento svolto dimostra che, di fatto, la Commissione esprimerà un parere sul complesso degli emendamenti approvati in linea di principio dalla Commissione di merito.

  Silvano MOFFA, presidente, al fine di evitare un ritardo nell'espressione del parere, si domanda se non sia possibile – pur formulando una valutazione complessiva che riguarda tutti gli emendamenti trasmessi dalla VII Commissione – limitare i rilievi formali al solo emendamento di interesse della XI Commissione.

  Donella MATTESINI (PD), relatore, si dichiara disponibile a formulare la sua proposta di parere nel senso di specificare, nelle premesse, che l'interesse della Commissione è limitato esclusivamente alla nuova formulazione dell'emendamento 4.15.

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), giudicando insufficiente la proposta del relatore, insiste nella richiesta di poter approfondire nel merito il complesso degli emendamenti trasmessi dalla VII Commissione: si tratta, a suo avviso, di una richiesta di buon senso, che la presidenza dovrebbe accogliere, anche al fine di tutelare i diritti dei gruppi di opposizione.

  Silvano MOFFA, presidente, preso atto delle ripetute richieste formulate dal deputato Fedriga, ritiene che la deliberazione della Commissione sulla proposta di parere favorevole del relatore – conciliando le esigenze di approfondimento istruttorio con quelle di celerità dei lavori parlamentari – possa essere differita alla giornata di domani.
  Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 2 ottobre 2012.

Disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori.
C. 2438-5382-A.

  Il comitato dei nove si è riunito dalle 14.50 alle 15.20.

Pag. 157