CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 ottobre 2012
711.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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COMITATO RISTRETTO

  Martedì 2 ottobre 2012.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materia ambientale C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060 Faenzi.

  Il Comitato ristretto si è tenuto dalle 12 alle 13.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

  La seduta comincia alle 13.40.

Reintegrazione delle competenze dei comuni della regione Campania in materia di gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani.
C. 4661 Iannuzzi.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 settembre 2012.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, avverte che il Governo ha chiesto, per le vie brevi, un supplemento di istruttoria, manifestando la disponibilità ad esprimere il proprio orientamento sulla proposta di legge in esame entro la prossima settimana. Propone pertanto, di rinviare il seguito del dibattito ad altra seduta.

  La Commissione concorda.

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  Salvatore MARGIOTTA, presidente, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA.

  La seduta comincia alle 14.35.

Proposta di nomina del dottor Giuseppe Bonanno a presidente dell'Ente parco nazionale dell'Arcipelago de La Maddalena.
Nomina n. 157.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame della proposta di nomina in titolo.

  Mauro PILI (PdL), relatore, osserva, anzitutto, che la Commissione è chiamata ad esprimere il parere – ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento – sulla proposta di nomina del dottor Giuseppe Bonanno a Presidente dell'Ente Parco nazionale dell'Arcipelago de La Maddalena.
  Rileva, altresì, che tale proposta, la quale si configura propriamente come una conferma del dottor Bonanno alla guida dell'Ente Parco, di cui è presidente dal maggio del 2007, è una candidatura pienamente rispondente ai presupposti previsti dalla legge n. 394 del 1991.
  Sottolinea, quindi, che poche settimane fa, rispondendo ad un atto parlamentare di sindacato ispettivo, il Ministro dell'Ambiente ha avuto modo di fornire dati ed elementi di valutazione positivi sull'attività svolta dal dottor Bonanno alla guida del Parco della Maddalena, evidenziando, fra l'altro, che «in data 28 giugno 2012 con una nota congiunta ben undici dodicesimi del Direttivo dell'ente parco (tra i quali i due rappresentanti del Ministero, i due rappresentanti delle associazioni ambientaliste ed i quattro rappresentanti della comunità del parco) hanno richiesto la conferma nell'incarico dell'attuale Presidente, evidenziandone i risultati positivi raggiunti “dopo anni di immobilismo”».
  Osserva, inoltre, che in questi anni il Parco della Maddalena, a detta dei più attenti osservatori, è stato caratterizzato da correttezza ed efficienza gestionale che, sostanzialmente, sono confermate in sede parlamentare dalla citata nota del Ministro dell'Ambiente.
  Ritiene per questo utile fornire uno schematico quadro delle attività dell'ente Parco negli ultimi anni, evidenziando in particolare i buoni risultati gestionali del Presidente Bonanno. Al riguardo segnala il miglioramento degli standard di tutela del territorio del parco»: con un'intensa attività di monitoraggio svolta in diversi ambiti e con l'assunzione di molteplici iniziative che spaziano dall'ambito amministrativo, con la riorganizzazione ex novo dell'ente Parco, a quello interistituzionale, con la valorizzazione della rete di relazioni esterne anche a livello internazionale con la partecipazione in qualità di partner a cinque progetti comunitari, l'implementazione degli interventi di promozione della fruizione ecosostenibile dell'Arcipelago; col ripristino della rete sentieristica dell'Isola di Caprera, da anni in stato di abbandono, con l'effettuazione di lavori di ammodernamento del Centro di educazione ambientale (CEA) del Parco a Caprera e la realizzazione di un impianto fotovoltaico che alimenta gli immobili presenti nell'area; con lo sviluppo delle attività svolte congiuntamente proprio con l'ente locale, come dimostrano le attività di sensibilizzazione e di pulizia delle spiagge, che negli ultimi anni sono sempre state effettuate congiuntamente tra Parco, Comune e Provincia di Olbia-Tempio; con la realizzazione del progetto di mobilità sostenibile di bike sharing, finanziato a seguito della partecipazione dei due enti (Parco ed Amministrazione comunale) ad un bando del Ministero dell'ambiente; con lo svolgimento integrato di operazioni quali quelle relative alla disinfestazione Pag. 119degli arenili e al contenimento delle colonie feline; con la comune predisposizione della documentazione istruttoria a supporto della richiesta per l'ottenimento della «Bandiera Blu» 2012.
  Sottolinea, infine, che nella seduta della VIII Commissione della Camera del 2 maggio 2007 (XV legislatura), nel corso della quale si discusse la prima proposta di nomina del dottor Bonanno a presidente del Parco della Maddalena, si registrarono interventi autorevoli di esponenti della più «tradizionale» cultura ambientalista, che si dichiararono pienamente favorevoli alla nomina del dottor Bonanno, riconoscendone espressamente le competenze scientifiche e le doti professionali indispensabili per una buona ed efficiente gestione dell'ente Parco.
  Conclude, pertanto, esprimendo la convinzione che la Commissione abbia sufficienti elementi per esprimere un parere favorevole sulla proposta di nomina del dottor Bonanno a presidente del Parco nazionale de La Maddalena.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) fa presente, senza voler sminuire l'importanza dei dati e degli elementi forniti dal relatore a sostegno della conferma del dottor Bonanno alla presidenza del Parco de La Maddalena, che dal territorio, e in particolare dal comune de La Maddalena, interamente ricompreso nel perimetro dell'ente parco, viene lamentato uno scarso coinvolgimento dell'ente locale nella procedura che ha portato alla proposta di nomina in esame. Chiede, per questo, al relatore se a lui risulti che ci sia stato effettivamente un adeguato coinvolgimento dei rappresentanti delle comunità locali nel percorso che ha portato alla designazione del dottor Bonanno.

  Mauro PILI (PdL), relatore, in risposta alla sollecitazione del collega Bonciani, ritiene utile ribadire l'importanza del fatto – già evidenziato nella relazione introduttiva – che undici dodicesimi del direttivo dell'ente parco, oltre ai rappresentanti della provincia di Olbia-Tempio, hanno formalmente richiesto la conferma nell'incarico dell'attuale presidente. Condivide, peraltro, le ragioni che sono alla base dell'intervento del collega Bonciani, auspicando che la scelta delle persone da designare alla guida degli enti parco sia sempre improntata ad un largo coinvolgimento dei rappresentanti delle istituzioni territoriali.

  Raffaella MARIANI (PD), nel fare presente che, a suo avviso, sarebbe sempre auspicabile un coinvolgimento pieno da parte della Regione dei rappresentanti del territorio nella individuazione della personalità più idonea a ricoprire l'incarico di presidente dell'ente parco, chiede conferma al relatore circa il conseguimento della prescritta intesa fra Ministero dell'Ambiente e regione Sardegna in ordine alla proposta di nomina in esame.

  Mauro PILI (PdL), relatore, in risposta alla richiesta formulata dalla collega Mariani, precisa che sulla proposta di nomina del dottor Bonanno il presidente della regione autonoma della Sardegna, con nota del 19 luglio 2012, ha espresso la formale intesa prevista dall'articolo 9 dalla legge n. 394 del 1991.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) fa notare come non spetti all'organo parlamentare verificare le modalità con cui la regione sia comunque addivenuta all'intesa sulla persona da proporre alla guida dell'ente parco. All'organo parlamentare spetta, invece, il compito di verificare che la persona designata abbia le qualità e le competenze indicate dalla legge n. 394 del 1991, necessarie per esercitare al meglio le funzioni di presidente di un parco nazionale.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessun'altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani 3 ottobre.

  La seduta termina alle 14.45.

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del vicepresidente Salvatore MARGIOTTA. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Guido Improta.

  La seduta comincia alle 14.45.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n, 5-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, ricorda che l'ordine del giorno reca l'esame in sede consultiva della Nota di Aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012 (Doc. LVII, n. 5-bis).
  Fa presente che alla Nota di aggiornamento è allegato il cosiddetto «Allegato Infrastrutture» vale a dire il programma delle infrastrutture strategiche predisposto ai sensi dell'articolo 1, della legge n. 443 del 2001, pervenuto nella serata di ieri.
  La Nota di aggiornamento e l'allegata documentazione sono stati assegnati alla V Commissione (Bilancio) e per il parere, a tutte le altre Commissioni permanenti e alla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  Ricorda, peraltro che in considerazione del fatto che la Nota di aggiornamento risulta iscritta nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire dalla seduta del 4 ottobre 2012 e che la V Commissione Bilancio dovrebbe concludere il suo esame entro la giornata di domani 3 ottobre ore 11, la Commissione dovrà esprimere il proprio parere in modo da consentire alla V Commissione di concludere i propri lavori secondo quanto programmato.

  Roberto TORTOLI (PdL), relatore, ricorda che la Commissione avvia oggi l'esame della Nota di aggiornamento del DEF in relazione alle parti di competenza della Commissione, e in particolare dell'Allegato infrastrutture.
  Nella sua relazione, innanzitutto, da conto degli elementi principali contenuti nel 10o Allegato infrastrutture che, segnala, è stato trasmesso ufficialmente al Parlamento solo ieri pomeriggio. Al riguardo, segnala al Governo la necessità che siano rispettati per il futuro i tempi previsti dalla legge al fine di consentire alle Commissioni permanenti un'istruttoria adeguata in considerazione delle tematiche oggetto del documento, che investono primariamente gli ambiti di competenza della Commissione.
  Ciò premesso, rileva che il 10o Allegato infrastrutture, che per il secondo anno consecutivo viene presentato nei dettagli in occasione della presentazione della Nota di aggiornamento del DEF, presenta una struttura più articolata del precedente in conseguenza di quanto anticipato dalle Linee guida presentate ad aprile e del disposto dell'articolo 41 del decreto legge n. 201 del 2011, che ha definito i criteri di selezione delle opere prioritarie nell'ambito del Programma delle infrastrutture strategiche.
  Il 10o allegato infrastrutture, di aggiornamento del PIS, secondo quanto riportato nel documento, oltre a recare le tabelle concernenti lo stato di attuazione del PIS, ha una struttura articolata in due macrosezioni:
   la prima relativa all'analisi della pianificazione avvenuta nel corso degli ultimi 10 anni e del relativo stato di attuazione (due diligence);
   la seconda dedicata alla programmazione, volta a definire, a partire dall'analisi delle condizioni attuali, in linea con il dettato dell'articolo 41 del decreto-legge 201/2011, un nuovo quadro prospettico e programmatico di medio e lungo periodo.

  Segnala che la tabella 0 del 10o allegato riassume il contenuto complessivo del PIS, elencando, per ogni macro opera, per ogni intervento e per ogni lotto funzionale di Pag. 121cui si compone quell'intervento, i dati di costo, la fonte di finanziamento, la disponibilità e lo stato di avanzamento dell’iter procedurale aggiornati al giugno 2012. Per ogni intervento si riporta inoltre una classificazione a seconda che si tratti di interventi: confermati; a completamento del PIS; ricadenti nel core network (rete essenziale dei corridoi TEN); con finanziamento dei privati; compresi nel Piano nazionale per il Sud (PNS). La classificazione di tali interventi era stata anticipata nel Rapporto intermedio. Il valore globale degli interventi elencati nella tabella 0 è pari a 235,3 miliardi di euro, di cui disponibili 96,6 miliardi. Da un raffronto con le tabelle riportate nelle Linee guida dell'Allegato presentate ad aprile 2012 e nel 9o Allegato infrastrutture (aggiornamento di settembre 2011) segnalo che il Programma comprende, rispetto ai precedenti allegati, le piccole e medie opere nelle regioni del Sud (Basilicata, Puglia, Campania, Molise, Calabria, Sicilia, Sardegna). Per quanto riguarda le voci, segnalo un consistente incremento del costo della macro categoria «Hub portuali» pari a 8.787,50 milioni euro. La tabella 1 contiene le medesime informazioni ma relative al sottoinsieme di opere del Programma che risultano ultimate o in fase di realizzazione, cioè le opere o cantierate, o in esercizio, o in fase di collaudo, o i lavori ultimati. Il valore globale degli interventi è pari a 73,4 miliardi di euro, di cui disponibili 61 miliardi. La tabella 2 riguarda invece il sottoinsieme delle opere del PIS in fase di progettazione (preliminare, definitiva, esecutiva). Il valore globale degli interventi in fase di progettazione è di 161,9 miliardi di euro, di cui disponibili 35,6 miliardi.
  Nella sezione riguardante la pianificazione vengono riportati gli esiti della due diligence del Programma delle Infrastrutture Strategiche, già anticipata nelle Linee guida di aprile 2012, in cui vengono esposte, due tabelle, indicate come «Documento Uno», dal titolo «La logica funzionale e territoriale di alcune opere avviate oggetto della due diligence», e «Documento due», dal titolo «Le opere strategiche da avviare nel rispetto dell'articolo 41 della legge n. 214/2011». Il costo totale delle opere comprese nel Documento Uno che, secondo quanto riportato nel documento relativa è relativa ad opere avviate, è pari a 71,4 miliardi di euro con una disponibilità pari a 40,13 miliardi. Il costo totale delle opere comprese nel Documento Due, relativo a interventi che trovano attuazione nel medio-lungo periodo, è pari a 57,09 miliardi di euro con una disponibilità pari a 5,43 miliardi. L'Allegato precisa che l’«analisi non mette in dubbio la strategicità dei vari interventi, ma solo una rivisitazione delle fasi attuative e dei tempi di programmazione, dovrà necessariamente avvenire solo a valle di un confronto sistematico e capillare con le singole Regioni e con le Province autonome di Trento e Bolzano. Solo dopo tale confronto sarà esplicitata e ciò nel rispetto della legge 443/2001».
  In merito alle esigenze finanziarie da assicurare nel triennio 2013-2015 vengono articolate tre priorità funzionali, che sono: priorità obbligate (tra cui i contratti di programma 2013 dell'ANAS e di RFI; ulteriori tranche del sistema Mo.SE; nuovo asse ferroviario Torino-Lione; nuovo valico ferroviario del Brennero (quota italiana); messa in sicurezza ponti e viadotti Anas; interventi di completamento di opere già cantierate e bloccate; fondo mirato ad evitare l'ennesima proroga degli sfratti); priorità legate alle decisioni comunitarie sul nuovo assetto delle Reti TEN-T (fanno parte di tale filone una serie di interventi diffusi ubicati all'interno delle seguenti tre aree programmatiche: assi viari; nodi metropolitani; nodi logistici di particolare rilievo, quali porti, aeroporti e interporti); priorità supportate da un reale coinvolgimento di capitali privati. Per quanto concerne le esigenze finanziarie l'Allegato precisa che «sarà cura del Dicastero esporre nelle sedi opportune e alla luce degli attuali vincoli di finanza pubblica, riportare quali sono i livelli finanziari minimi necessari per consentire condizioni di crescita e di sviluppo».
  Per quanto concerne la programmazione l'Allegato sottolinea che viene ulteriormente Pag. 122rafforzato» l'obiettivo di realizzare progressivamente le tratte italiane dei quattro corridoi europei «Adriatico-Baltico», «Mediterraneo», «Helsinki-La Valletta» e «Genova-Rotterdarm», partendo dai principali colli di bottiglia (bottleneck): nodi urbani, portuali, aeroportuali e interportuali, nonché dagli archi congestionati della rete transeuropea di trasporto essenziale. L'Allegato riporta inoltre alcuni progressi registrati per quanto riguarda la programmazione finanziaria attuale, tra i quali il finanziamento del collegamento Milano-Genova, l'approvazione del progetto preliminare Torino-Lione, l'assegnazione alla tratta Treviglio Brescia. Con riguardo ai contributi finanziari europei, il documento espone un riferimento al prossimo ciclo di programmazione dei fondi europei 2014/2020 legati all'adempimento della condizionalità entro il 31 dicembre 2016. Viene infine indicato un nuovo quadro strategico delle priorità impianto di priorità che interessa i seguenti ambiti funzionali: 1) i nodi urbani; 2) i sistemi multi portuali e gli altri porti essenziali; 3) gli aeroporti; 4) gli interporti; 5) i valichi alpini; 6) gli archi dei corridoi essenziali di interesse nazionale ed europeo; 7) gli archi nazionali di adduzione ai corridoi europei della rete essenziale; 8) le altre infrastrutture strategiche di interesse nazionale da completare o da avviare; 9) le reti energetiche e l'ottimizzazione dei consumi; 10) le proposte relative alle disposizioni urgenti per l'Agenda Digitale Italiana per la crescita e lo sviluppo del Paese; 11) i criteri di un Master Plan della Logistica.
  Passa inoltre a segnalare qualche elemento che riguarda la nota di aggiornamento, che è stata emanata sulla base di quanto previsto dall'articolo 10-bis della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196/2009 e costituisce uno degli strumenti nei quali di articola il ciclo del bilancio. Segnalo che la Nota presenta una revisione al ribasso delle stime formulate ad aprile sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso e per gli anni successivi, in considerazione del deterioramento dello scenario macroeconomico internazionale manifestatosi nel corso dell'anno, a seguito dell'acuirsi delle tensioni sui mercati del debito sovrano, nonché per effetto dell'incertezza che ha caratterizzato il contesto dell'area dell'euro. Riguardo agli investimenti fissi lordi, il settore delle costruzioni continua a manifestare una forte debolezza e risente ancora della crisi immobiliare, infatti gli indicatori più recenti mostrano un indebolimento sia della produzione che delle transazioni nel comparto residenziale, mentre un lieve recupero è previsto per il biennio 2014-2015. La situazione del credito evidenzia una domanda in lieve contrazione per i mutui immobiliari. La Nota, presenta dunque, oltre alle nuove previsioni macroeconomiche, un aggiornamento degli obiettivi programmatici di finanza pubblica. Il nuovo quadro di finanza pubblica tiene altresì conto degli interventi contenuti nel decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 (convertito nella legge n. 135/2012) sulla spending review, che mira a rafforzare la correzione strutturale degli andamenti tendenziali della spesa, operandone una correzione pari complessivamente, nel quadriennio 2012-2015, a circa 39 miliardi di euro, destinati in parte prevalente a compensare il differimento dell'incremento delle aliquote IVA, precedentemente previsto a decorrere dall'ottobre del 2012 ed, in parte residuale, a finanziare alcune spese impreviste o indifferibili tra le quali il terremoto in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.
  Alla Nota di aggiornamento del DEF sono allegate le relazioni programmatiche sulle spese di investimento per ciascuna missione di spesa del bilancio dello Stato e le relazioni sullo stato di attuazione delle relative leggi pluriennali che possono risultare di interesse per gli ambiti di competenza della Commissione.
  In conclusione, si riserva di presentare una proposta di parere che tenga conto anche degli elementi emersi nel corso del dibattito.

  Raffaella MARIANI (PD) chiede di poter approfondire i contenuti dell'Allegato Infrastrutture, trasmesso solo ieri sera dal Pag. 123Governo, e della relazione appena svolta dal collega Tortoli.
  Rileva in ogni caso, anche rifacendosi alle anticipazioni di stampa, un contrasto fra i grandi annunci del Governo e del Ministro Passera in ordine alla ripresa degli interventi infrastrutturali e la dura realtà costituita da cantieri ancora chiusi e da un sostanziale blocco dei lavori relativi al completamento delle infrastrutture strategiche.

  Aurelio Salvatore MISITI (Misto-G.Sud-PPA) ritiene che l'Allegato Infrastrutture, anche nella versione trasmessa ieri dal Governo, rappresenti ormai uno strumento vecchio e inadeguato alla definizione delle politiche infrastrutturali del Paese, stante il profondo cambiamento del quadro politico e normativo europeo.

  Daniele MARANTELLI (PD), nel condividere pienamente la preoccupazione di carattere generale espressa dalla collega Mariani, si sofferma sulla questione, a suo avviso, delicata e importante della mancata definizione di efficaci ed organici interventi in materia di infrastrutture per il trasporto aereo. Al riguardo denuncia il fatto che, a fronte della annunciata presentazione di un piano nazionale del trasporto aereo, l'Allegato Infrastrutture non ne anticipi in alcun modo le scelte e gli indirizzi, configurandosi per questo come un testo deludente e generico.
  Conclude quindi richiamando il Governo alla necessità di passare con tutta l'urgenza del caso dagli annunci alle decisioni, colmando in questo modo il deficit programmatorio e normativo sempre più indispensabile per il rilancio delle politiche infrastrutturali e per attirare capitali privati.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, esprime anzitutto apprezzamento per la relazione svolta dal deputato Tortoli che dimostra di avere ben colto i punti essenziali dell'Allegato Infrastrutture all'attenzione della Commissione. Al riguardo sottolinea che quest'anno l'Allegato Infrastrutture si caratterizza per essere uno strumento improntato, come mai prima, a realismo e concretezza.
  Ritiene infatti che al «del libro dei sogni», rappresentato ormai dallo sterminato elenco di opere contenuto nel Programma delle Infrastrutture strategiche (PIS), occorra contrapporre invece quel realismo che consenta al Governo e al Parlamento di commisurare le scelte di politica infrastrutturale alla effettiva disponibilità di risorse finanziarie. Dopo aver illustrato quindi i criteri che hanno presieduto alla distinzione, all'interno dell'Allegato Infrastrutture, fra le opere cantierate e quelle ancora da cantierare, esprime il convincimento che proprio in questo ambito il Parlamento possa proficuamente svolgere, nel dialogo con il Governo, i propri compiti di indirizzo e di definizione delle priorità infrastrutturali.
  Nel ribadire quindi che, l'Allegato Infrastrutture all'esame della Commissione, costituisce un concreto passo avanti in termini di trasparenza e di chiarezza metodologica, riconosce che resta immutato il nodo politico, da dipanare nel confronto fra Governo e Parlamento, rappresentato dalla necessità di selezionare le opere del citato Programma delle Infrastrutture strategiche (PIS), anche al fine di offrire al capitale privato interessato ad investire in questo settore strategico un quadro certo e stabile.

  Salvatore MARGIOTTA, presidente, nessun'altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani, 3 ottobre.

  La seduta termina alle 15.