CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 ottobre 2012
711.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 82

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 2 ottobre 2012.

Valorizzazione del sistema dell'alta formazione e specializzazione artistica e musicale.
C. 4822 sen. Asciutti, approvata dal Senato, e abbinate C. 814 Angela Napoli e C. 3808 Carlucci.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 11.15 alle 12.20.

INTERROGAZIONI

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 13.10.

5-04405 Frassinetti: Episodio di protesta verificatosi presso l'Istituto comprensivo Montessori di San Giuliano Milanese.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Elena CENTEMERO (PdL), replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, soprattutto in relazione alla raccomandazione alla docente citata nell'interrogazione a ponderare in maniera più accurata, per il futuro, i propri comportamenti nello svolgimento dell'attività didattica.

5-05367 Centemero: Chiarimenti sulla classe di laurea 50/S modellistica matematico-fisica per l'ingegneria.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Elena CENTEMERO (PdL) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, volta ad acquisire maggiori informazioni su quali siano le classi di concorso alle quali possono avere accesso coloro che hanno conseguito la laurea specialistica nella classe di laurea 50/S modellistica matematico-fisica per l'ingegneria o la laurea magistrale nella classe di laurea LM-44 modellistica matematico-fisica per l'ingegneria. Auspica, in proposito, che il Ministero renda al più presto note le date Pag. 83relative alla pubblicazione dei bandi per l'accesso a tali classi di concorso.

5-07118 Maurizio Turco: Sulla sperequazione ed il privilegio professionale ed economico a vantaggio dei docenti di religione.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Maurizio TURCO (PD) replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo, in quanto numerosi tribunali del lavoro hanno già puntualmente smentito quanto affermato dal Ministero, ossia che gli insegnanti di religione cattolica non godano di un particolare «privilegio professionale ed economico». Osserva, infatti, che i docenti precari non di religione cattolica subiscono un'ingiustificata discriminazione rispetto ai docenti precari di religione cattolica, gli unici che maturano, oltre agli scatti biennali di anzianità, anche una progressione economica di carriera, dopo quattro anni di insegnamento, con classi di stipendio corrispondenti all'80 per cento di quelle attribuite ai docenti laureati di ruolo, secondo quanto previsto dalla legge n. 312 del 1980. Auspica, pertanto, un tempestivo intervento del Governo volto a porre termine fine a tale sperequazione nei confronti dei docenti non di ruolo, da un lato rispetto ai docenti con contratto a tempo indeterminato, dall'altro rispetto agli insegnanti non di ruolo di religione.

5-07190 Siragusa: Sui fatti accaduti al Conservatorio musicale Antonio Scontrino di Trapani.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Alessandra SIRAGUSA (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, auspicando che corrisponda al vero quanto riferito in merito al conferimento degli incarichi al figlio ed al marito della precedente direttrice del conservatorio di musica «Antonio Scontrino» di Trapani. Ritiene necessario, in proposito, attendere gli esiti delle indagini e delle valutazioni che i competenti organi della magistratura stanno svolgendo riguardo a tale vicenda.

5-07194 Ciccanti: Iniziative a tutela dei diritti degli insegnanti di scuola primaria in possesso di diploma di maturità magistrale.

  Il sottosegretario Marco ROSSI DORIA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Manuela GHIZZONI, presidente, replicando in qualità di cofirmataria, si dichiara insoddisfatta della risposta fornita dal rappresentante del Governo, che, recando indicazioni relative all'accesso dei diplomati magistrali alle scuole paritarie, non risulta pertinente rispetto alla problematica prospettata nell'atto parlamentare in questione. Auspica, quindi, che il Governo fornisca in tempi brevi notizie in merito alle iniziative legislative che intende assumere al fine di salvaguardare il valore di abilitazione all'insegnamento dei diplomi di maturità magistrale, tema affrontato dalla Commissione anche la scorsa settimana, nell'ambito delle audizioni informali svolte.
  Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.30.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Marco Rossi Doria.

  La seduta comincia alle 13.30.

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Istituzione della Commissioni nazionale per la promozione e la protezione dei diritti umani.
Ulteriore nuovo testo unificato C. 4534 Governo, approvato dal Senato, ed abbinate.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 26 settembre 2012.

  Manuela GHIZZONI, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole del relatore.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n. 5-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 27 settembre 2012.

  Maria COSCIA (PD), relatore, propone di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

Istituzione del sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell'ambiente e ordinamento delle funzioni ad esso relative dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
Nuovo testo unificato C. 55 Realacci e abb.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Caterina PES (PD), relatore, osserva che il nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 55 Realacci e C. 3371 Bratti in esame reca l'istituzione del sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell'ambiente e ordinamento delle funzioni ad esso relative dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale. Nel dettaglio, ricorda che l'articolo 1, al comma 1, al fine di assicurare omogeneità ed efficacia all'esercizio dell'azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell'ambiente a supporto delle politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria della salute pubblica, istituisce e disciplina il Sistema nazionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente, di seguito denominato «Sistema nazionale», del quale fanno parte l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, di seguito denominato «ISPRA» e le Agenzie regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano per la protezione dell'ambiente, di seguito denominate «Agenzie». Ai sensi del comma 2, il Sistema nazionale concorre al perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, di salvaguardia e di promozione della qualità dell'ambiente e della tutela delle risorse naturali, anche in relazione agli obiettivi nazionali e regionali di promozione della salute umana, mediante lo svolgimento delle attività tecnico-scientifiche di cui alla presente legge.
  Evidenzia, quindi, che l'articolo 2 reca le definizioni rilevanti, intendendosi per «Sistema nazionale» l'insieme composto dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, già istituito ai sensi dell'articolo 28 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e dalle Agenzie regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano per la protezione dell'ambiente, già istituite in attuazione del decreto legge 4 dicembre 1993, n. 496, e inteso come rete che attua i livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (lepta), di cui al successivo articolo 7; per «stato dell'ambiente» la qualità delle componenti delle matrici ambientali; per «pressioni sull'ambiente» le Pag. 85cause specifiche dovute alle attività antropiche degli impatti sull'ambiente, quali le emissioni in aria, acqua e suolo, nonché gli agenti fisici e biologici, i rifiuti e l'uso di risorse naturali; per «impatti», effetti sull'ambiente e sulla salute pubblica determinati dall'alterazione delle qualità ambientali; per «livello essenziale di prestazione», lo standard qualitativo e quantitativo di attività che deve essere garantito in modo omogeneo a livello nazionale, ai sensi dell'articolo 117, comma 2, lettera m) della Costituzione, di cui i lepta, di cui al successivo articolo 7, costituiscono l'applicazione in materia ambientale. Precisa, altresì, che l'articolo 3 prevede che, nel rispetto delle competenze delle Regioni e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, il Sistema nazionale svolga le seguenti funzioni: a) monitoraggio dello stato dell'ambiente, delle risorse ambientali e della loro evoluzione in termini quantitativi e qualitativi avvalendosi di reti osservative e strumenti modellistici; b) controllo dei fattori di inquinamento delle matrici ambientali e delle pressioni sull'ambiente derivanti da fenomeni di origine antropica o naturale anche di carattere emergenziale e dei relativi impatti, mediante attività di campionamento, analisi e misura, sopralluogo ed ispezione, ivi inclusa la verifica delle forme di autocontrollo previste dalla normativa vigente; c) produzione delle informazioni e delle conoscenze sullo stato dell'ambiente e sulla sua evoluzione, sui fattori di inquinamento, sulle pressioni ambientali, sui relativi impatti, sui rischi naturali ed ambientali e trasmissione sistematica ai diversi livelli istituzionali preposti al governo delle tematiche ambientali, nonché diffusione al pubblico dell'informazione ambientale ai sensi del decreto legislativo 19 agosto 2005 n. 195; d) supporto tecnico-scientifico alle autorità competenti all'esercizio di funzioni amministrative previste dalla legislazione vigente in materia ambientale o da cui possano derivare conseguenze sull'ambiente, mediante la redazione di istruttorie tecniche ed elaborazione di proposte sulle modalità di attuazione nell'ambito di procedimenti autorizzativi e di valutazione, esecuzione di prestazioni tecnico-scientifiche analitiche e di misura, formulazione di pareri e valutazioni tecniche anche nell'ambito di conferenze di servizi ai sensi della legge 7 agosto 1990 n. 241; e) supporto tecnico alle amministrazioni e agli enti competenti con particolare riferimento alla caratterizzazione dei determinanti ambientali degli effetti sanitari, anche ai fini di cui all'articolo 7-quinquies del decreto legislativo 30 dicembre 1992 n. 502; f) collaborazione con le amministrazioni competenti per la predisposizione e per l'attuazione di programmi di divulgazione e di educazione ambientali nonché di formazione e di aggiornamento del personale di enti e di organismi pubblici operanti in campo ambientale; g) partecipazione, anche attraverso azioni di integrazione dei sistemi conoscitivi ed erogazione di servizi specifici, ai sistemi nazionali e regionali competenti nell'ambito degli interventi di protezione civile, sanitaria e ambientale nonché collaborazione con gli organismi aventi compiti di vigilanza e ispezione; h) attività di monitoraggio degli effetti sull'ambiente derivanti dalla realizzazione di opere infrastrutturali di interesse nazionale e locale, anche attraverso la collaborazione con gli osservatori ambientali eventualmente costituiti; i) funzioni di supporto tecnico allo sviluppo e all'applicazione di procedure di certificazione di qualità ecologica dei prodotti e dei sistemi di produzione.
  Segnala che l'articolo 4 stabilisce che l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) è persona giuridica di diritto pubblico dotato di autonomia tecnico-scientifica, organizzativa, finanziaria, gestionale, patrimoniale e contabile, sottoposto alla vigilanza del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. L'ISPRA, fermi restando i compiti e le funzioni attribuiti dalla normativa vigente, adegua la propria struttura organizzativa e tecnica al perseguimento degli obiettivi di cui alla presente legge. Sono altresì revisionati e adeguati dal Ministero dell'ambiente i relativi regolamenti di funzionamento e organizzazione. Pag. 86L'ISPRA, in base alla propria legge istitutiva, svolge funzioni tecniche e scientifiche per la più efficace pianificazione e attuazione delle politiche di sostenibilità, sia a supporto del Ministero dell'ambiente, sia in via diretta, in materia di monitoraggio, valutazione, controllo, gestione dell'informazione ambientali e coordinamento del Sistema nazionale ai sensi della presente legge. L'ISPRA emana, anche con il concorso e come prodotti del Sistema nazionale, norme tecniche in materia di monitoraggio, valutazioni ambientali, controllo, gestione dell'informazione e coordinamento del Sistema nazionale, per assicurare l'armonizzazione, l'efficacia e l'efficienza, nonché il continuo aggiornamento, in coerenza con il quadro normativo nazionale e sovranazionale, delle modalità operative del Sistema nazionale e degli altri soggetti tecnici operanti in materie ambientali. Per il più efficace espletamento delle proprie attribuzioni, l'ISPRA opera in una logica di rete, assicurando il pieno raccordo con gli altri soggetti competenti e favorendo le più ampie sinergie. I componenti del Consiglio di Amministrazione, del Consiglio Scientifico, il Direttore Generale e il Presidente dell'ISPRA durano in carica per quattro anni e possono essere rinnovati per un solo mandato. Osserva che l'articolo 5 prevede che le funzioni di indirizzo e coordinamento tecnico dell'ISPRA sono finalizzate a rendere omogenee, sotto il profilo tecnico, le attività del Sistema nazionale e sono svolte con il contributo e la partecipazione di tutte le componenti del sistema. Tali funzioni ricomprendono: a) le procedure per la determinazione dei livelli essenziali di prestazioni tecniche ambientali (lepta) che costituiscono parametro di riferimento obbligatorio per la definizione dei piani di attività delle Agenzie al fine di garantire l'omogenea attività del Sistema nazionale; b) la definizione di procedure ufficiali, da adottare entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, relative alle specifiche attività che ISPRA è chiamata a svolgere a supporto e/o in collaborazione con le Agenzie, sul territorio di competenza delle Agenzie; c) la definizione degli strumenti, delle modalità operative e dei criteri di periodicità e di omogeneità per l'esecuzione delle attività di controllo, nonché la definizione di metodologie per le attività di raccolta, validazione e analisi dei dati ambientali e per la valutazione degli stessi; d) la promozione ed il coordinamento della rete laboratoristica nazionale fiduciaria accreditata; e) lo sviluppo e la gestione del sistema nazionale di qualità dei dati di monitoraggio ambientale, a completamento e in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 10 dicembre 2010 n. 219 e dal decreto legislativo 13 agosto 2010 n. 155; f) la realizzazione e la gestione del sistema informativo nazionale ambientale; g) le attività di coordinamento con l'Agenzia europea per l'ambiente e con gli organismi europei ed internazionali competenti in materia ambientale con specifico riferimento all'attività di trasferimento dei dati ambientali.
  Evidenzia, quindi, che l'articolo 6 prevede che le Agenzie regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano per la protezione dell'ambiente sono persone giuridiche di diritto pubblico, dotate di autonomia tecnico-scientifica, amministrativa e contabile. L'articolo 7 stabilisce che i livelli essenziali delle prestazioni tecniche ambientali (lepta) rappresentano livelli essenziali di prestazioni ai sensi del titolo V della Costituzione e costituiscono il livello minimo omogeneo su tutto il territorio nazionale delle attività, di cui all'articolo 3 della legge, che il Sistema nazionale è tenuto a garantire, anche ai fini del perseguimento degli obiettivi di prevenzione collettiva previsti dai livelli essenziali di tutela sanitaria. L'articolo 8 fa obbligo all'ISPRA, previo parere vincolante del Consiglio del Sistema nazionale, di cui all'articolo 11, di predisporre il programma triennale delle attività del Sistema nazionale individuando le principali linee di intervento finalizzate ad assicurare l'attuazione dei lepta sull'intero territorio nazionale. L'articolo 9 obbliga l'ISPRA a provvedere alla realizzazione e alla gestione del sistema informativo nazionale ambientale (SINA) in una logica di rete Pag. 87distribuita, i cui poli territoriali sono costituiti dai punti focali regionali (PFR). L'articolo 10 prevede che il Sistema nazionale organizza i propri laboratori che si occupano di analisi ambientali in una rete laboratoristica nazionale accreditata per armonizzare i sistemi di conoscenza, monitoraggio e controllo delle matrici ambientali, anche al fine di assicurare economie nelle attività laboratoristiche che presentino natura di elevata complessità e specializzazione. L'articolo 11 istituisce, al fine di promuovere e di indirizzare lo sviluppo coordinato delle attività del Sistema nazionale, il Consiglio del Sistema nazionale, presieduto dal presidente di ISPRA e composto dai legali rappresentanti delle Agenzie, dal direttore generale di ISPRA. L'articolo 12 prevede che l'ISPRA, con il contributo delle Agenzie, elabori una proposta di regolamento che stabilisce le modalità di individuazione del personale incaricato degli interventi ispettivi nell'ambito delle funzioni di controllo svolte dal Sistema nazionale, ai sensi della vigente normativa ambientale e comunitaria, le competenze del personale ispettivo e i criteri generali per lo svolgimento delle attività ispettive, favorendo il principio di rotazione del medesimo personale al fine di garantire la terzietà dell'intervento ispettivo. L'articolo 13 prevede che il finanziamento delle funzioni di ISPRA previste dalla legge sia garantito con un contributo dello Stato quantificato periodicamente in relazione alle previsioni del piano annuale delle attività dell'Istituto, ad integrazione del fondo ordinario previsto per lo svolgimento delle altre attività istituzionali. Le Agenzie, in considerazione del preminente concorso alle funzioni di tutela e prevenzione della salute pubblica che la loro attività persegue, sono finanziate mediante una quota del fondo sanitario regionale. Le Regioni annualmente dispongono la destinazione di una quota, non inferiore all'un per cento, del proprio fondo sanitario alle Agenzie, determinando l'importo di tale finanziamento in relazione ai lepta da garantire nell'anno di riferimento.
  Ricorda, infine, che l'articolo 14 reca le norme transitorie e finali, restando attribuite, se più favorevoli, ad ISPRA e alle Agenzie regionali e delle Province autonome di Trento e di Bolzano le risorse economiche e le strutture tecniche di cui dispongono alla data di entrata in vigore della legge. Sono fatte salve, sino alla data di entrata in vigore delle nuove disposizioni introdotte dalla legge, le vigenti disposizioni regionali e delle Province autonome. L'articolo 15 stabilisce che alla data di entrata in vigore della legge è abrogata la legge 21 gennaio 1994 n. 61, per le parti non coerenti o confliggenti.
  Propone, quindi, di esprimere parere favorevole sul provvedimento in esame.

  La Commissione approva, quindi, la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 13.50.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI.

  La seduta comincia alle 14.

Proposte di nomina del dottor Stefano Rulli, in qualità di presidente, nonché del dottor Nicola Giuliano, del professor Aldo Grasso e del dottor Carlo Verdone a componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia.
Nomine nn. 153-154-155-156.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto delle proposte di nomina all'ordine del giorno.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata a esprimere il proprio parere sulle proposte di nomina del dottor Stefano Pag. 88Rulli, in qualità di presidente, e del dottor Nicola Giuliano, del professor Aldo Grasso e del dottor Carlo Verdone a componenti del consiglio di amministrazione della Fondazione Centro sperimentale di cinematografia. Segnala che il Centro sperimentale di cinematografia svolge delle funzioni fondamentali sia in materia di ricerca di sperimentazione sia in materia di produzione. Ricorda le sue principali finalità sono: a) lo sviluppo dell'arte e della tecnica cinematografica e audiovisiva a livello d'eccellenza, attraverso la ricerca, la sperimentazione, la produzione, l'attività di alta formazione, perfezionamento e aggiornamento, curando la promozione ed il coordinamento di iniziative di formazione sul territorio nazionale, anche in collaborazione con istituti pubblici e privati e con le università, e, mediante intese, con le regioni, le province ed i comuni; b) la conservazione, l'incremento, il restauro e la promozione, in Italia ed all'estero, del patrimonio culturale cinematografico, anche mediante convenzioni con enti, istituzioni ed associazioni culturali, scuole ed università; c) la ricerca e la sperimentazione di nuovi criteri, metodi e tecnologie nonché di linguaggi innovativi, in tutti i campi connessi alla cinematografia ed agli audiovisivi, da rendere accessibili ai nuovi autori e professionalità emergenti, anche attraverso iniziative di formazione interne alla struttura o partecipazione ad attività di formazione esterne alla stessa. Il Centro sperimentale di cinematografia, per il perseguimento di tali finalità, si articola in due distinti settori, denominati Scuola Nazionale di Cinema e Cineteca Nazionale. Sottolinea inoltre che i candidati proposti posseggono i requisiti per essere nominati nel consiglio di amministrazione del Centro sperimentale di cinematografia. In considerazione dell'elevato profilo culturale e professionale di tali personalità e delle loro comprovate capacità organizzative, propone quindi di esprimere parere favorevole sulle proposte di nomina in esame. Osserva, tuttavia, come le proposte di nomina in esame non contengano alcuna candidatura femminile, in evidente inosservanza della cosiddetta legge Golfo, n. 120 del 2011. Auspica, quindi, che il Ministro dell'economia e delle finanze indichi, con riguardo alla nomina di sua competenza, una figura femminile per l'incarico ancora non assegnato, al fine di conseguire un riequilibrio dei generi nell'ambito del futuro consiglio di amministrazione della fondazione.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), preannunciando il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere del relatore, osserva tuttavia, con riguardo alla richiesta del relatore di invitare il ministro dell'economia e delle finanze a indicare una donna quale ulteriore componente del consiglio di amministrazione, che la Commissione cultura è chiamata a rendere parere in ordine alle proposte di nomina del ministro per i beni e le attività culturali. Propone, quindi, di chiedere al suddetto ministro per i beni e le attività culturali la sua disponibilità a sostituire una delle quattro personalità indicate con una di sesso femminile.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) apprezza innanzitutto le persone che sono state indicate dal ministro per i beni e le attività culturali, auspicando di incontrare presto nella sede della Commissione i membri del futuro consiglio di amministrazione, anche per discutere nel merito dei relativi programmi. Condivide, quindi, la richiesta del relatore sulla necessità di indicare una candidatura femminile per il consiglio di amministrazione, ricordando al riguardo la già citata legge Golfo di recente approvata. Auspica, peraltro, al riguardo che su tali candidature femminili eviti di scatenarsi l’appetito dei partiti politici, chiedendo invece che venga aperto un confronto pubblico avente ad oggetto una serie di candidature di donne, sulla base di competenze e professionalità determinate. Preannuncia, quindi, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Enzo CARRA (UdCpTP), a nome del suo gruppo, apprezza le personalità indicate nelle proposte di nomina, osservando, Pag. 89a proposito della riserva di posti a favore del genere femminile nel consiglio di amministrazione, che avrebbe dovuto essere il ministro per i beni e le attività culturali a curarsene. Condiziona, quindi, il parere favorevole del suo gruppo sulle proposte di nomina alla necessità di rappresentare al ministro Ornaghi che almeno una delle quattro candidature debba rappresentare il mondo femminile.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV), apprezzate le candidature indicate nelle proposte di nomina in esame, espressione di elevata professionalità e competenza, auspica che il ministro per i beni e le attività culturali, piuttosto che il ministro dell'economia e delle finanze, possa indicare per almeno la metà dei posti del consiglio di amministrazione delle candidature femminili. Condiziona a tale necessità il parere favorevole del suo gruppo sulla proposta del relatore.

  Giuseppe GIULIETTI (Misto) condivide le osservazioni dell'onorevole Carra e dell'onorevole De Biasi, ritenendo che sia improprio chiedere la proposta di nomina della componente femminile al ministro dell'economia e delle finanze.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che il parere della Commissione sulle nomine del Governo non può essere condizionato.

  Ricardo Franco LEVI (PD) esprime dissenso rispetto a tutto ciò che è stato espresso finora, in quanto ritiene che spetti al Governo nel suo complesso farsi carico della salvaguardia dell'equilibrio dei generi, nel caso contrario rispondendone al Parlamento. Ricorda, fra l'altro, in particolare come il ministro dell'economia e delle finanze abbia di recente proposto la nomina di una donna – la dottoressa Anna Maria Tarantola, proveniente dai ruoli della Banca d'Italia – al vertice della RAI, società concessionaria del servizio televisivo pubblico.

  Paola GOISIS (LNP) stigmatizza, innanzitutto, il fatto che la Commissione si trovi a doversi pronunciare su proposte di nomina in relazione alle quali non è stata assolutamente coinvolta nella fase istruttoria. Ritiene, al riguardo, come di fronte a questo fatto compiuto venga assolutamente sminuito il ruolo parlamentare. Tiene a precisare poi, che non condivide il contenuto della legge Golfo che riserva una quota nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa e alle società partecipate allo Stato al genere femminile.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), relatore, sulla scorta del dibattito svolto sin qui in Commissione, riterrebbe opportuno rappresentare al ministro Oranghi l'invito a richiedere al ministro dell'economia e delle finanze di indicare una componente femminile nel consiglio di amministrazione della fondazione.

  Manuela GHIZZONI, presidente, osserva come le modalità di rappresentazione di un eventuale indirizzo condiviso della Commissione nei confronti del ministro Ornaghi saranno decise nell'ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi. Auspica, quindi, in ogni caso, che si possa procedere all'audizione del prossimo consiglio di amministrazione sui programmi futuri della fondazione.

  Ricardo Franco LEVI (PD) osserva come le audizioni dovrebbero essere svolte prima dell'approvazione delle proposte di nomina, come avviene, per un atto di civiltà parlamentare in tutti gli altri Parlamenti di Europa.

  Manuela GHIZZONI, presidente, ribadisce che si tratta di una procedura consolidata, della quale si è già avuto modo di dibattere. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

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SEDE REFERENTE

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.
Nuovo testo unificato C. 136 Carlucci, C. 459 Ciocchetti, C. 769 Carlucci, C. 1018 Froner, C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi, C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C. 1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli, C. 1935 Caparini e C. 2280 Goisis.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 9 maggio 2012.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che il relatore ha presentato alcune proposte emendative (vedi allegato 6) volte a recepire, in particolare, i rilievi della Commissione bilancio.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), relatore, ricorda, con particolare riguardo agli emendamenti riferiti alla copertura finanziaria del provvedimento, che illustra, che essi utilizzano la dotazione della società ARCUS, trasferita al bilancio del Ministero per i beni e le attività culturali dopo la soppressione della suddetta società a seguito della spending review del Governo. Ringrazia quindi l'onorevole De Biasi per il costante ed appassionante supporto fornito nella definizione del provvedimento. Chiede, al riguardo, che tale contributo possa venire formalmente evidenziato anche nel testo del titolo della legge inserendo il nome dell'onorevole De Biasi subito dopo il suo.

  Manuela GHIZZONI, presidente, assicura che verificherà la richiesta della collega Carlucci nel rispetto della prassi e della procedura regolamentare.

  Emilia Grazia DE BIASI (PD) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo sugli emendamenti del relatore, auspicando inoltre che nel provvedimento si possa inserire anche nel corso dell'esame in Assemblea un apposito emendamento sulla proposta di legge n. 3126 sulle orchestre giovanili, presentata dall'onorevole Buttiglione.

  Pierfelice ZAZZERA (IdV) congratulandosi con il lavoro svolto dal relatore e dall'onorevole De Biasi, chiede tuttavia un congruo periodo di tempo per valutare gli emendamenti appena presentati, pur rinunciando al termine per presentare eventuali subemendamenti.

  Enzo CARRA (UdCpTP) intende segnalare l'importanza del lavoro condiviso che è stato svolto in Commissione con la definizione del provvedimento in esame, come esempio di quella politica virtuosa che si dovrebbe sempre perseguire.

  Erica RIVOLTA (LNP) si associa alla richiesta dell'onorevole Zazzera.

  Emerenzio BARBIERI (PdL), associandosi alle richieste dell'onorevole Zazzera e dell'onorevole Rivolta, chiede chiarimenti al relatore su taluni emendamenti presentati, con particolare riguardo all'emendamento 13.1.

  Gabriella CARLUCCI (UdCpTP), relatore, si riserva di fornire i chiarimenti richiesti nel corso della prossima seduta.

  Manuela GHIZZONI, presidente, prende atto del fatto che i gruppi abbiano rinunciato alla facoltà di subemendare gli emendamenti del relatore. Invita il relatore e l'onorevole De Biasi a considerare i rilievi evidenziati dall'onorevole Barbieri, per risolvere eventuali questioni che dovessero emergere sugli emendamenti.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Società italiana degli autori ed editori.
Doc. XXII, n. 32.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 26 settembre 2012.

  Manuela GHIZZONI, presidente, avverte che sul testo della proposta di legge in esame sono stati presentati emendamenti (vedi allegato 7). Si riserva quindi di valutarne l'ammissibilità.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per l'organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell'emigrazione italiana.
Testo unificato C. 4698 Narducci e abbinate C. 521 Osvaldo Napoli e C. 660 D'Antona.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 19 luglio 2012.

  Manuela GHIZZONI (PD), presidente, avverte che sul testo unificato delle proposte di legge in esame la I e la III Commissione hanno espresso un parere favorevole con osservazioni; la Commissione parlamentare per le questioni regionali ha espresso un parere favorevole con osservazione. Si resta in attesa dell'espressione di parere della Commissione V (Bilancio), che ha richiesto ulteriori approfondimenti alla Commissione.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per il sostegno e la valorizzazione dei festival musicali ed operistici italiani di assoluto prestigio internazionale.
C. 5419 sen. Possa, approvata dalla 7a Commissione permanente del Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 26 settembre 2012.

  Paola GOISIS (LNP) ritiene opportuno che si proceda ad un rinvio dell'esame del provvedimento al fine di svolgere ulteriori approfondimenti.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni per la celebrazione del centenario della fondazione dell'Istituto nazionale per il dramma antico e per la valorizzazione dei siti e degli edifici storici di interesse culturale ad esso collegati.
C. 5239 Granata.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Benedetto Fabio GRANATA (FLpTP), relatore, osserva che la proposta di legge in esame ha l'obiettivo di favorire – in occasione del centenario, nel 2014, della fondazione dell'Istituto nazionale per il dramma antico (INDA) – la diffusione in Italia e nel mondo della tradizione classica e del teatro antico e di potenziare l'attività del medesimo Istituto. A tal fine, affida al Ministero per i beni e le attività culturali (MIBAC) il compito di promuovere iniziative che, come evidenzia la relazione illustrativa, saranno «concordate con la regione Sicilia», che ha competenza esclusiva sul patrimonio culturale dell'isola. Al riguardo, ricorda che lo statuto della Sicilia – approvato con regio decreto legislativo 15 maggio 1946, n. 455, convertito dalla legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 2 – attribuisce all'Assemblea regionale, nell'ambito della regione e nei limiti delle leggi costituzionali dello Stato, la competenza legislativa esclusiva in materia, tra l'altro, di conservazione delle antichità e delle opere artistiche, nonché in materia di musei, biblioteche e accademie (articolo Pag. 9214, lettere n) ed r)). Ai sensi dell'articolo 1 del decreto del Presidente della Repubblica n. 637 del 1975, recante norme di attuazione dello statuto siciliano in materia di tutela del paesaggio e di antichità e belle arti, l'amministrazione regionale esercita nel territorio della regione, per quanto qui interessa, tutte le attribuzioni delle amministrazioni centrali e periferiche dello Stato in materia di antichità, opere artistiche e musei. A tal fine, gli atti previsti dalle leggi di tutela sono adottati dall'amministrazione regionale, che ne dà comunicazione, per conoscenza, al Ministero per i beni e le attività culturali. Analogamente, la vigilanza e la tutela spettanti alle amministrazioni dello Stato sugli enti e sugli istituti locali esistenti nel territorio della regione sono esercitate dall'amministrazione regionale. Con legge regionale 1 agosto 1977, n. 80 – oggetto di successive modifiche – sono state varate le norme per la tutela, la valorizzazione e l'uso sociale dei beni culturali e ambientali – tra i quali sono inclusi i beni architettonici, storici e artistici (articolo 2) – assegnando, tra l'altro, le competenze in materia all'Assessorato regionale dei beni culturali e ambientali e della pubblica istruzione (articolo 3) ed istituendo il Consiglio regionale per i beni culturali e ambientali con compiti, in particolare, di consulenza e di proposta per l'elaborazione di piani di tutela, valorizzazione, fruizione e censimento dei beni culturali (articoli 4-6).
  Segnala, peraltro, che, come specificato con circolare dell'assessore ai beni culturali del 9 marzo 2006, n. 7, la disciplina recata dal Codice dei beni culturali e del paesaggio (decreto legislativo n. 42 del 2004) si applica, con riferimento al settore dei beni culturali (Parte Prima e Seconda del Codice), anche nella regione Sicilia. Nella circolare si evidenzia, infatti, che il Codice costituisce la legge sostanziale cui deve fare riferimento l'Assessorato regionale il quale, a mente delle norme di attuazione emanate con il decreto del Presidente della Repubblica n. 637 del 1975, e della legge regionale n. 80 del 1977, applica in Sicilia il disposto delle norme nazionali in materia di beni culturali. La circolare ricorda, comunque che, in forza della potestà normativa esclusiva e dell'autonomia organizzativa della Regione, confermate dall'articolo 8 del Codice, l'Assessorato regionale dei beni culturali ed ambientali provvede istituzionalmente sia alla tutela che alla valorizzazione. Osserva, quindi, che l'articolo 1 della proposta di legge in esame ne esplicita la finalità, affidando al Ministero per i beni e le attività culturali., in occasione della celebrazione del centenario della nascita dell'INDA, la promozione di iniziative volte a diffondere in Italia e nel mondo la tradizione classica e il teatro antico e a potenziare l'attività dell'INDA attraverso un programma straordinario di interventi, nonché mediante il recupero e la valorizzazione degli edifici storici di interesse culturale ad esso collegati. Al riguardo, ricorda che già l'articolo 156, comma 1, lettera p), del decreto legislativo n. 112 del 1998 ha affidato allo Stato il compito di preservare ed incentivare la rappresentazione del repertorio classico del teatro greco-romano, in coordinamento con l'INDA. Osserva che, ai fini indicati, l'articolo 2 prevede la concessione di finanziamenti da parte dello Stato, quantificati dall'articolo 6 in un milione di euro annui per il periodo 2012-2014. Evidenzia sin da ora che il provvedimento non specifica i soggetti cui tali finanziamenti possono essere concessi, né rinvia ad un atto secondario per la definizione delle modalità di erogazione del contributo. In particolare, segnala che all'articolo 2 sono definiti «meritevoli di finanziamento» gli interventi di promozione, ricerca, salvaguardia e diffusione della conoscenza del teatro antico e della tradizione classica legata all'attività del Teatro greco di Siracusa aventi la finalità di: promuovere la conoscenza del patrimonio teatrale, artistico, documentario e musicale legato all'INDA e le attività di ricerca in materia di tradizione classica (lettere a) e b)); promuovere l'attività dell'INDA nelle scuole di ogni ordine e grado (lettera d)); valorizzare e promuovere il Teatro greco, il teatro comunale e il liceo classico Tommaso Pag. 93Gargallo, siti in Siracusa (lettera c)), nonché tutelare e valorizzare, anche con finalità di promozione turistica, i luoghi nei quali l'INDA «è stata fondata e ha svolto la sua attività», anche attraverso interventi di manutenzione, restauro e potenziamento delle strutture esistenti (lettera e)). Si verte, dunque, in ambito sia di tutela che di valorizzazione.
  Osserva che la relazione illustrativa ricorda che il teatro comunale di Siracusa è sede della scuola e dell'accademia dell'INDA (concetto espresso anche nell'articolo 4, comma 2) e che il liceo classico Tommaso Gargallo, intitolato al fondatore dell'INDA, è il luogo in cui l'Istituto è stato concepito. Rileva che sembrerebbe opportuno esplicitare meglio a quali luoghi si intenda fare riferimento con l'espressione «luoghi nei quali l'INDA è stata fondata e ha svolto la sua attività». Precisa che l'articolo 3 dispone l'istituzione, con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, del Comitato per la celebrazione del centenario dell'INDA, composto da sei membri, ossia presidente e soprintendente dell'INDA, nonché quattro personalità che si sono contraddistinte per particolari meriti artistici o accademici nei settori della cultura classica, del teatro antico o dell'archeologia. Il Comitato – i cui membri operano a titolo gratuito – propone al Ministro per i beni e le attività culturali il programma della celebrazione e degli interventi (si intende, gli interventi aventi le finalità indicate nell'articolo 2). La sua durata è fissata fino al 31 dicembre 2014, per concludere gli adempimenti amministrativi e redigere un resoconto analitico della propria attività. Rileva inoltre che non è indicato né il termine di intervento del decreto ministeriale di nomina del Comitato, né il termine entro il quale il Comitato deve presentare al Ministro il programma della celebrazione e degli interventi. Non è, infine, indicato l'atto da adottare a seguito della proposta del programma degli interventi da parte del Comitato. Precisa quindi che è, invece, fissato, all'articolo 4, il termine – novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge – entro il quale il Ministro predispone il programma degli interventi, ma limitatamente a quelli di manutenzione e restauro del teatro comunale di Siracusa e della sede storica del liceo classico Tommaso Gargallo. Evidenzia, inoltre, che non è indicato con che tipologia di atto il Ministro deve predisporre il programma degli interventi relativi alle attività di manutenzione e restauro indicate. In generale, rileva che appare necessaria una riflessione sul coordinamento fra la previsione di «promozione» di iniziative e interventi da parte del MIBAC – recata dall'articolo 1 –, quella di «predisposizione» (sempre in capo al MIBAC) di un programma di interventi per la manutenzione e il restauro di due strutture – recata dall'articolo 4 – e, infine, quella di «proposizione» al MIBAC, da parte del Comitato, del programma della celebrazione e degli interventi, recata dall'articolo 3 (nel quale programma non è chiaro se rientrino anche gli interventi poi esplicitamente citati all'articolo 4) In questo quadro, infine, non risultano chiare le modalità di coinvolgimento della regione Sicilia. L'articolo 5 affida al Ministro per i beni e le attività culturali, d'intesa con il Presidente della regione siciliana, l'istituzione, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge, del Museo nazionale dell'INDA, presso il Palazzo greco di Siracusa, nonché la nomina del direttore del Museo fra personalità del mondo accademico esperte nella storia del teatro antico, scegliendolo nell'ambito di una terna proposta dall'INDA.
  Segnala che all'articolo 5, la parola «scelte» deve essere sostituita con la parola «scelto», poiché il riferimento è al direttore e non alle personalità nell'ambito delle quali sceglierlo. Al riguardo, ricordo inoltre che tra le finalità dell'Istituto individuate dal d.lgs. n. 20 del 1998 rientra quella di «provvedere alla costituzione del Museo dell'Istituto, con sede in Siracusa» (articolo 3, comma 1, lettera e)). Precisa che la relazione della Corte dei Conti per gli esercizi 2004-2006 riferisce che «il progetto di istituzione di un museo della Fondazione, da ubicare nello stabile del Palazzo Greco in Siracusa dove è situata la Pag. 94sede amministrativa, è stato perfezionato nel corso del 2004 dopo interventi di riattamento e di sistemazione dell'edificio di proprietà della INDA». Sono poi elencate le varie attività espositive del museo fino al dicembre 2006. Ricorda, altresì, che, con riferimento all'attività svolta negli esercizi 2007 e 2008, la Corte dei Conti riferisce che «il Museo sul Dramma antico programma annualmente una mostra tematica costruita intorno a un nucleo scelto di volta in volta tra i materiali della Fondazione» e che le immobilizzazioni immateriali si riferiscono, in particolare, «all'allestimento delle mostre e delle manifestazioni museali a Palazzo Greco». I medesimi contenuti sono presenti anche nella già citata relazione della Corte dei Conti relativa agli esercizi 2009 e 2010. Al riguardo, rileva che appare, pertanto, necessario un chiarimento. Peraltro, non è indicata la tipologia di atto del Ministro per l'istituzione del Museo e la nomina del direttore. L'articolo 6 quantifica l'onere derivante dall'attuazione della legge in un milione di euro l'anno – per complessivi 3 milioni di euro – per il triennio 2012-2014 e individua la relativa copertura nella corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2012-2014, nell'ambito del fondo speciale di parte corrente dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per il 2012, allo scopo parzialmente utilizzando l'accantonamento relativo al Ministero per i beni e le attività culturali.
  Segnala che la tabella A della legge n. 183 del 2011 (legge di stabilità 2012) non reca accantonamenti relativi al MIBAC in nessun anno del triennio 2012-2014. Ricorda che l'articolo 7 dispone l'immediata entrata in vigore della legge. Con riguardo ai profili di costituzionalità, osserva che la disciplina recata dalla proposta di legge riguarda sia la tutela dei beni culturali, che la valorizzazione degli stessi e l'organizzazione di attività culturali. Con riferimento ad una delle finalità riguarda anche il turismo. Relativamente all'ambito dei beni culturali, l'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione ha annoverato la tutela tra le materie di competenza esclusiva dello Stato (prevedendo, altresì, la possibilità di attivare, su iniziativa della regione interessata, ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, ai sensi dell'articolo 116, terzo comma, della Costituzione), mentre il terzo comma ha incluso la valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali tra le materie di legislazione concorrente. Inoltre, l'articolo 118, comma 3, della Costituzione, ha devoluto alla legge statale il compito di disciplinare «forme di intesa e coordinamento nella materia della tutela dei beni culturali» tra Stato e regioni. Al riguardo, la consolidata giurisprudenza della Corte costituzionale, in relazione all'istituzione di fondi a destinazione vincolata, ben sintetizzata nella sentenza n. 168 del 2008, stabilisce che «nel caso in cui un fondo istituito con legge statale incida su àmbiti non riconducibili ad un'unica materia, devono distinguersi due ipotesi. Se una materia è nettamente prevalente sulle altre, essa determina la competenza legislativa e, qualora questa sia statale, determina anche la legittimità del fondo con vincolo di destinazione. Se, invece, non vi è una materia sicuramente prevalente, riconducibile alla competenza dello Stato, si applica il principio di leale collaborazione, che impone alla legge statale di predisporre adeguati strumenti di coinvolgimento delle Regioni, a salvaguardia delle loro competenze (sentenze. nn. 63 e 50 del 2008; n. 201 del 2007; nn. 211 e 133 del 2006)». Infine, la materia turismo spetta alla competenza residuale delle Regioni (articolo 117, quarto comma, della Costituzione). Rileva necessario, pertanto, valutare se la proposta di legge preveda un adeguato coinvolgimento della Regione Sicilia.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

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INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Manuela GHIZZONI.

  La seduta comincia alle 15.10.

Sulla proposta di legge C. 2367 Argentin, in materia di norme per l'inserimento dello studio della tecnica e della tecnologia atte al superamento delle barriere architettoniche negli edifici pubblici e privati nei programmi didattici.
Audizione di esperti del settore.
(Svolgimento e conclusione).

  Manuela GHIZZONI, presidente, propone che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso, la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Introduce, quindi, l'audizione.

  Svolgono una relazione sui temi oggetto dell'audizione Fabrizio VESCOVO, architetto, Tommaso EMPLER, architetto presso lo studio MT – Roma e Giovanni DEL ZANNA, architetto presso lo studio GDZ – Milano.

  Intervengono quindi, per formulare domande ed osservazioni, i deputati Antonio PALMIERI (PdL), Ileana ARGENTIN (PD), Maria Letizia DE TORRE (PD) e Manuela GHIZZONI, presidente.

  Rispondono ai quesiti formulati Fabrizio VESCOVO, a più riprese, Tommaso EMPLER, Matteo CLEMENTE, architetto presso lo studio MT – Roma e Giovanni DEL ZANNA.

  Manuela GHIZZONI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringrazia gli intervenuti e dichiara quindi conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Sulla missione svolta il 2 luglio 2012 nei territori colpiti dal sisma del 20 e del 29 maggio 2012.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

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