CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 ottobre 2012
711.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
Pag. 59

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 11.05.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2012.
Doc. LVII, n. 5-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 settembre scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente, ricorda che il relatore, Causi, nella precedente seduta di esame del provvedimento ne ha illustrato il contenuto.

  Marco CAUSI (PD), relatore, formula una proposta di parere favorevole con osservazioni (vedi allegato 1), la quale raccoglie gli spunti emersi nel corso del dibattito.

  Maurizio FUGATTI (LNP) dichiara il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere formulata dal relatore, esprimendo altresì una valutazione negativa sulla Nota di aggiornamento.

  Antonio BORGHESI (IdV) esprime il voto contrario del gruppo dell'Italia dei Valori sulla proposta di parere del relatore, valutando altresì in termini negativi il documento in esame.

Pag. 60

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dal relatore.

  La seduta termina alle 11.10.

SEDE REFERENTE

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 11.10.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 5291 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 27 settembre scorso.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte innanzitutto che, per mero errore materiale, l'articolo aggiuntivo Fugatti 15.03 era stato presentato privo di una sua parte, relativa alla sostituzione, nel comma 1 dell'articolo 188-bis del TUIR, delle parole «20 per cento» con quelle «30 per cento»: pertanto, la formulazione della proposta emendativa è stata corretta nei testi in distribuzione.
  Invita quindi il relatore ed il Governo ad esprimere i pareri sulle proposte emendative.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, prima di passare all'espressione dei pareri ribadisce come, ai fini della valutazione delle proposte di parere, si sia attenuto al criterio di mantenere fermi i confini del disegno di legge delega. Pertanto, pur apprezzando, nel merito, il contenuto di molti emendamenti, ritiene di dover esprimere un parere contrario, o un invito al ritiro, su tutti quelli che si spingano al di là dei contenuti del disegno di legge che, anzi, a suo avviso dovrebbe essere probabilmente snellito. Unica eccezione a tale principio di valutazione è stata fatta per quanto riguarda la tematica della riorganizzazione dell'Amministrazione finanziaria, trattandosi di una questione da tempo all'attenzione della Commissione, la quale ha approvato su di essa la risoluzione 7-00916 Ventucci, sottoscritta da quasi tutti i gruppi, che impegna appunto il Governo a operare una revisione della riorganizzazione dell'Amministrazione finanziaria proprio nell'ambito del disegno di legge di delega in esame.
  Sottolinea quindi l'esigenza di giungere, nel lavoro che la Commissione si accinge a compiere, a definire alcuni cardini fondamentali del sistema tributario che, a prescindere dall'alternarsi delle maggioranze politiche possano rimanere stabili nel tempo. In tale prospettiva preannuncia la presentazione, da parte del relatore, di alcuni emendamenti volti a raccogliere in una formulazione unitaria alcuni orientamenti comuni presenti nell'ambito delle proposte emendative presentate: tali emendamenti del relatore assorbiranno dunque numerosi emendamenti, sui quali formulerà un invito al ritiro.
  Invita al ritiro dell'emendamento Messina 1.1, rilevando inoltre come gli emendamenti Cambursano 1.2, Bernardo 1.3 e 1.4, Montagnoli 1.5, Bernardo 1.6, Comaroli 1.8, Fugatti 1.10, Pagano 1.9, limitatamente al capoverso comma 1-bis, Fugatti 1.11, 1.12 e 1.13 risulteranno, in larga parte, sostanzialmente assorbiti da un emendamento del relatore con il quale si riformulerà l'intero articolo 1: invita pertanto i presentatori a ritirarli. Esprime altresì parere contrario sull'emendamento Pagano 1.9, per quanto riguarda la parte, volta a sostituire l'articolo 5.

  Maurizio FUGATTI (LNP) chiede di capire se, con riferimento all'articolo 1, il relatore intenda proporre riformulazioni di alcuni emendamenti presentati, ovvero presentare una propria proposta emendativa.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, ribadisce la sua intenzione di presentare un emendamento Pag. 61all'articolo 1 che lo riscriva complessivamente, riprendendo una serie di spunti comuni a molte delle proposte emendative presentate. A tale proposito ritiene che il lavoro della Commissione non debba mirare ad attribuire paternità politiche particolari a questo o quell'intervento normativo, ma debba essere finalizzato a definire, in uno spirito di collaborazione tra tutte le forze politiche, principi di delega atti a definire norme tributarie il più possibile stabili nel tempo.

  Maurizio LEO (PdL) domanda al relatore di chiarire quando intenda presentare l'emendamento che riformula l'articolo 1, al fine di poter organizzare nella maniera migliore i lavori della Commissione.

  Renato CAMBURSANO (Misto) si dichiara disponibile ad accogliere l'invito al ritiro espresso sul proprio emendamento 1.2, riservandosi peraltro di verificare se l'emendamento che sarà presentato dal relatore accolga la sostanza della predetta proposta emendativa.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, riprendendo l'espressione dei pareri, invita al ritiro dell'emendamento Pagano 2.5, esprime parere favorevole sull'emendamento Leo 2.1, invita al ritiro dell'emendamento Forcolin 2.6, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Montagnoli 2.7, Albini 2.8 e Osvaldo Napoli 2.2, a condizione che siano riformulati nel senso di sostituire la lettera a) del comma 1 dell'articolo 2 con la seguente: «a) assicurare il coinvolgimento dei comuni nel cui territorio sono collocati gli immobili, ai sensi della legislazione vigente».
  Invita al ritiro dell'emendamento Montagnoli 2.9, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 2.10, a condizione che sia riformulato nel senso di sostituire la parola: «quinquennio» con la seguente: «triennio».
  Invita al ritiro degli emendamenti Pagano 2.11. Zeller 2.12, il quale risulterebbe assorbito dai successivi identici emendamenti Fugatti 2.20 e Leo 2.21, Bernardo 2.14, 2.15 e 2.16, Pagano 2.13, nonché Zeller 2.4, il quale risulterebbe a sua volta assorbito dai successivi identici emendamenti Fugatti 2.20 e Leo 2.21. Esprime parere favorevole sull'emendamento Cambursano 2.3 mentre invita al ritiro degli emendamenti Cambursano 2.17, Graziano 2.18 e Zeller 2.19, il quale risulterebbe assorbito dai successivi identici emendamenti Fugatti 2.20 e Leo 2.21.
  Esprime quindi parere favorevole sugli identici emendamenti Fugatti 2.20 e Leo 2.21, i quali assorbono anche l'emendamento Zeller 2.22. Esprime parere favorevole sull'emendamento Leo 2.23, mentre invita al ritiro degli emendamenti Galletti 2.24, Aniello Formisano 2.25 e Comaroli 2.26. Propone di accantonare gli emendamenti Albini 2.27, gli identici Montagnoli 2.28 e Osvaldo Napoli 2.30, nonché Barbato 2.31. Invita al ritiro degli emendamenti Pagano 2.29, Zeller 2.32 e 2.33, mentre esprime parere contrario sugli emendamenti Osvaldo Napoli 2.35, Montagnoli 2.36 e Albini 2.34, i quali intendono ampliare il perimetro della delega, affrontando anche il tema della gestione delle funzioni catastali.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Leo 2.37, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «Al comma 2, lettera b), aggiungere, in fine, le parole: con particolare riferimento alla raccolta e allo scambio delle informazioni necessarie alla elaborazione dei valori e delle rendite, introducendo piani operativi, concordati tra comuni o gruppi di comuni e l'Agenzia, volti a stabilire modalità e tempi certi per il rispetto di tali piani.»
  Invita al ritiro degli emendamenti Causi 2.38, Bernardo 2.39, 2.40, 2.43 e 2.42, nonché Causi 2.41, mentre esprime parere contrario sull'emendamento Leo 2.44.
  Propone di accantonare l'emendamento Messina 2.45, nonché gli emendamenti Ventucci 2.70 e 2.69 e Galletti 2.46, i quali affrontano una materia sulla quale si riserva di presentare un proprio emendamento.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Ventucci 2.71, mentre invita al ritiro degli identici emendamenti Montagnoli 2.47 ed Albini 2.48, nonché dell'emendamento Pag. 62Zeller 2.49. Esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 2.50 a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare: conseguentemente invita al ritiro degli identici emendamenti Barbato 2.51 e Ventucci 2.72, Forcolin 2.52, degli identici Cesario 2.73 e Barbato 2.54, Barbato 2.53 e Galletti 2.55, i quali risulterebbero assorbiti dall'emendamento Causi 2.50, come riformulato. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Cambursano 2.56, nonché degli identici Montagnoli 2.57 e Osvaldo Napoli 2.58, i quali risulterebbero assorbiti dal successivo emendamento Causi 2.61. Propone di accantonare gli emendamenti Montagnoli 2.59 e 2.60 mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Marchignoli 2.62 il quale assorbirebbe l'emendamento Barbato 2.63. Esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 2.61, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare. Invita al ritiro dell'emendamento Causi 2.64 limitatamente alla parte relativa al comma 3, mentre propone di accantonare la restante parte della proposta emendativa, nonché l'emendamento Leo 2.65. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Comaroli 2.66.
  Invita al ritiro degli emendamenti Galletti 3.2, Albini 3.3, degli identici Montagnoli 3.4 e Osvaldo Napoli 3.5, Borghesi 3.1, Cambursano 3.6, Fugatti 3.7 e Barbato 3.8, degli identici Galletti 3.9 e Causi 3.10, i quali affrontano una materia che sarà oggetto di uno specifico emendamento del relatore, nonché Borghesi 3.11. Esprime parere favorevole sull'emendamento Comaroli 3.12 a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare, rilevando come l'accoglimento di tale ultima proposta emendativa assorbirebbe l'emendamento Messina 3.13. Invita al ritiro degli identici emendamenti Barbato 3.14 e Ventucci 3.25, nonché dell'emendamento Barbato 3.15, in quanto essi affrontano una tematica che sarà oggetto di un emendamento del relatore. Propone di accantonare l'emendamento Bernardo 3.16, riservandosi di presentare una proposta di riformulazione relativa all'articolo 9, che preveda di espungere, comunque, le parole «poste in essere da cittadini extracomunitari,». Invita al ritiro degli emendamenti Causi 3.19 e Cambursano 3.17, in quanto essi affrontano una materia che sarà oggetto di un emendamento del relatore.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Galletti 3.18, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «Al comma 2, aggiungere in fine, le seguenti parole: «evidenziando, ove possibile, il recupero di evasione attribuibile alla maggiore propensione all'adempimento da parte dei contribuenti.»
  Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Messina 3.23 a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare. Invita al ritiro dell'emendamento Fugatti 3.21, nonché degli emendamenti Borghesi 3.24, Comaroli 3.22 e Fugatti 3.20, i quali affrontano una tematica, quella della destinazione delle maggiori entrate derivanti dal contrasto all'evasione fiscale, che sarà oggetto di un emendamento del relatore.
  Invita al ritiro degli emendamenti Messina 4.8, Comaroli 4.7 e Baretta 4.1 e 4.5, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 4.4. Invita al ritiro degli emendamenti Zeller 4.2 e 4.3, Messina 4.9, Barbato 4.6, Marsilio 4.11, Pagano 4.10, Marsilio 4.12, nonché sugli articoli aggiuntivi Galletti 4.01 e Galletti 4.02, i quali affrontano anch'essi la tematica della destinazione delle maggiori entrate derivanti dal contrasto all'evasione fiscale, che sarà oggetto di un emendamento del relatore. Invita altresì al ritiro degli articoli aggiuntivi Di Biagio 4.03 e 4.04, Fugatti 4.06 e 4.07, Montagnoli 4.09 e Fugatti 4.08, mentre propone di accantonare l'articolo aggiuntivo Leo 4.05, che interviene sulla questione del riordino delle agenzie fiscali.
  Invita al ritiro degli identici emendamenti Pagano 5.1 e Zeller 5.2, dell'emendamento Borghesi 5.3, il quale non è formulato in forma di delega, nonché dell'emendamento Messina 5.4. Esprime parere favorevole sull'emendamento Causi 5.5, a condizione che sia riformulato nel senso di espungere le lettere b) e c) della Pag. 63proposta emendativa. Invita al ritiro degli emendamenti Cambursano 5.7, Leo 5.6, Montagnoli 5.8, Leo 5.9, Galletti 5.10 e Barbato 5.11, mentre esprime parere favorevole sugli emendamenti Ventucci 5.15 e Causi 5.12, a condizione che siano riformulati nel senso di riferire le modifiche da essi proposte all'articolo 6. Invita quindi al ritiro degli emendamenti Montagnoli 5.13 e Zeller 5.14.
  Invita al ritiro degli emendamenti Barbato 6.1, Cambursano 6.2 e Comaroli 6.3, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Ventucci 6.6, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «Al comma 2, sostituire le parole: può, altresì, prevedere con le seguenti: è altresì delegato a prevedere». Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Comaroli 6.4, a condizione che sia riformulato nel senso di espungere le modifiche relative al comma 2 dell'articolo; esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Cesario 6.7, a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «Dopo il comma 3 aggiungere il seguente: 3-bis. Nell'introduzione delle norme di cui al comma 3 il Governo prevede l'istituzione di forme premiali, consistenti in una riduzione degli adempimenti, in favore dei contribuenti che aderiscano ai meccanismi di tutoraggio.».
  Invita quindi al ritiro dell'emendamento Di Biagio 6.5.
  Invita al ritiro degli emendamenti Montagnoli 7.6 e Forcolin 7.8, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Forcolin 7.4, a condizione che sia riformulato nel senso di riferire la modifica proposta all'articolo 11, lettera b). Invita al ritiro degli emendamenti Fugatti 7.5 e 7.7, nonché Galletti 7.3, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Leo 7.1 a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare. Invita al ritiro degli emendamenti Comaroli 7.9, Bernardo 7.2, che invita a trasformare in ordine del giorno, Fugatti 7.10, 7.11 e 7.12, Cambursano 7.19, nonché Gioacchino Alfano 7.13, il quale affronta un problema che potrà essere considerato nell'ambito dell'esame dell'articolo 10. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Leo 7.18, rilevando come la parte concernente la revisione della normativa sulle società di comodo sarà oggetto di un emendamento del relatore. Invita quindi al ritiro degli emendamenti Bernardo 7.14 e 7.15, che invita a trasformare in ordine del giorno, Bernardo 7.16 e 7.17, Montagnoli 7.20, Fugatti 7.22, Montagnoli 7.21, Comaroli 7.23 e 7.24, degli identici Forcolin 7.26 e Borghesi 7.27, nonché degli emendamenti Donadi 7.28 e 7.29.
  Invita al ritiro degli emendamenti Leo 8.3, Cambursano 8.1 e Leo 8.2, mentre esprime parere favorevole sugli identici Ventucci 8.15, Barbato 8.6, Comaroli 8.14, nonché sull'emendamento Comaroli 8.12, a condizione che siano riformulati nel senso di prevedere la possibilità di affidare la custodia giudiziale di beni sequestrati nell'ambito di procedimenti penali tributari a tutti gli organi dell'Amministrazione finanziaria e non solo, come ora essi prevedono, agli organi di polizia giudiziaria. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Ventucci 8.16, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare.
  Invita al ritiro degli emendamenti Barbato 8.7 e 8.8, Montagnoli 8.11, il quale risulterebbe assorbito dall'emendamento Ventucci 8.16, nonché degli identici Barbato 8.5 e Causi 8.13, in quanto si riserva di presentare, come relatore, un emendamento volto a riformulare il comma 2 dell'articolo 8. Esprime parere favorevole sull'emendamento Leo 8.4, mentre invita al ritiro dell'emendamento Savino 8.9 ad eccezione della lettera d), che propone di accantonare. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Pagano 8.10 e degli articoli aggiuntivi Messina 8.01 e Savino 8.02.
  Invita al ritiro dell'emendamento Bernardo 9.3, rilevando come esso affronti una materia oggetto dell'emendamento, riferito all'articolo 1, che si riserva di presentare come relatore. Invita altresì al ritiro degli emendamenti Donadi 9.1, Fugatti 9.5, Bernardo 9.9 e Montagnoli 9.4, il quale affronta una materia che sarà oggetto di un emendamento del relatore; invita quindi al ritiro degli emendamenti Pag. 64Fugatti 9.7, Fugatti 9.8, il quale riguarda una questione che sarà oggetto del decreto-legge in materia di sviluppo che il Governo si accinge ad adottare, nonché degli emendamenti Borghesi 9.2 e 9.6 e degli articoli aggiuntivi Borghesi 9.01 e Donadi 9.02.
  Propone invece di accantonare gli articoli aggiuntivi Cesario 9.04 e Barbato 9.03, i quali riguardano il tema della riorganizzazione dell'Amministrazione finanziaria.
  Invita al ritiro degli emendamenti Montagnoli 10.5 e Fugatti 10.7, mentre propone di accantonare l'emendamento Fugatti 10.9. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Leo 10.1, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Ventucci 10.14, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare. Invita al ritiro dell'emendamento Favia 10.2, propone di accantonare l'emendamento Ventucci 10.13, mentre invita al ritiro degli emendamenti Causi 10.10, Bernardo 10.11 e Montagnoli 10.6, i quali affrontano una problematica, quella della organizzazione della riscossione degli enti locali, che è oggetto anche dell'emendamento Ventucci 10.12, sul quale esprime parere favorevole. Invita al ritiro degli emendamenti Barbato 10.3 e 10.4, Comaroli 10.8, nonché degli articoli aggiuntivi Borghesi 10.02 e 10.03 e Messina 10.01, i quali ultimi affrontano un tema, quello della sospensione dell'attività di riscossione, che è già oggetto di un provvedimento legislativo da tempo all'esame della Commissione Finanze del Senato.
  Invita al ritiro degli identici emendamenti Leo 11.1 e Bernardo 11.4, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Albini 11.13, a condizione che sia riformulato nei termini che si riserva di indicare. Invita al ritiro dell'emendamento Bernardo 11.5, mentre propone di accantonare l'emendamento Ventucci 11.15. Invita altresì al ritiro dell'emendamento Comaroli 11.6, degli emendamenti Forcolin 11.9 e 11.8, i quali risulterebbero assorbiti dall'emendamento Forcolin 7.4 in materia di regimi speciali per i contribuenti minori, degli emendamenti Bernardo 11.3 e 11.12, degli emendamenti Ventucci 11.16 e Cesario 11.14, anch'essi assorbiti dal predetto emendamento 7.4, nonché degli emendamenti Forcolin 11.10, Barbato 11.2 e Fugatti 11.11.
  Esprime invece parere favorevole sull'emendamento Comaroli 11.7.
  Invita al ritiro di tutti gli emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 12, specificando che parte dell'articolo aggiuntivo 12.06 risulterebbe assorbita dall'emendamento Comaroli 11.7 in materia di definizione dei requisiti organizzativi per l'assoggettabilità all'IRAP dei professionisti e dei piccoli imprenditori.
  Invita al ritiro di tutti gli emendamenti ed articoli aggiuntivi riferiti all'articolo 13, specificando che l'emendamento Savino 13.1 risulterebbe anch'esso assorbito dall'emendamento Comaroli 11.7 e che l'emendamento Fugatti 13.11 affronta la questione della riduzione del costo del carburante nelle zone di confine che è già in via di risoluzione in via amministrativa.
  Esprime parere favorevole sull'emendamento Ventucci 14.8, soppressivo dell'articolo 14, esprimendo conseguentemente parere contrario su tutti gli altri emendamenti riferiti all'articolo 14.
  Propone di accantonare gli emendamenti Barbato 15.13 e Ventucci 15.14, mentre esprime parere favorevole sull'emendamento Garavini 15.3.
  Invita quindi al ritiro degli emendamenti Barbato 15.11, 15.8, 15.7 e 15.9, mentre propone di accantonare l'emendamento Messina 15.12.
  Con riferimento agli emendamenti Garavini 15.4, 15.5 e 15.6, nonché Barbato 15.10, riferiti al comma 2 dell'articolo 15, rileva come norme analoghe, in materia di ludopatia e di tutela dei minori nel settore dei giochi pubblici, siano contenute nell'articolo 7 del decreto-legge n. 158 del 2012, attualmente all'esame in sede referente da parte della Commissione Affari sociali della Camera: ritiene, pertanto, che una valutazione su tali proposte emendative potrà essere effettuata solo quando il Governo avrà chiarito quale sia lo strumento legislativo a suo avviso più utile per affrontare tale materia, onde evitare sovrapposizioni Pag. 65tra le norme di delega e quelle, già in vigore, contenute nel predetto decreto-legge.
  Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento Paolo Russo 15.1 mentre propone di accantonare l'emendamento Leo 15.2, che interviene sui temi della riorganizzazione dell'Amministrazione finanziaria.
  Invita quindi al ritiro degli articoli aggiuntivi Causi 15.04, che interviene su una materia che sarà oggetto di un emendamento del relatore, Forcolin 15.06, Caparini 15.08, Fugatti 15.011 e 15.010, Comaroli 15.017 e 15.015, Fugatti 15.03, Comaroli 15.016 e 15.018, Fugatti 15.07 e Comaroli 15.013.
  Invita al ritiro dell'emendamento Montagnoli 16.1, riservandosi di presentare, come relatore, un emendamento volto a riformulare l'articolo 16, nel senso di prevedere modalità rafforzate per l'espressione del parere parlamentare sugli schemi di decreto legislativo emanati ai sensi della delega.
  Invita inoltre al ritiro degli emendamenti Borghesi 17.1 e Fugatti 17.2.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che le proposte emendative per le quali il relatore ha chiesto l'accantonamento devono considerarsi accantonate.
  Rammenta quindi che alle ore 17 di oggi è fissato il termine per la segnalazione, da parte dei gruppi, delle proposte emendative, sulle quali il relatore ed il Governo non abbiano già espresso parere favorevole o per quali non ci sia una proposta di riformulazione o accantonamento, mentre le altre proposte si intenderanno respinte ai fini della discussione in Assemblea del provvedimento.
  Ritiene, quindi, che nella seduta convocata alle 20,30 di oggi la Commissione potrà procedere prioritariamente all'esame delle questioni sulle quali il relatore si è riservato di presentare emendamenti.

  Antonio BORGHESI (IdV), nel rammentare come nella fase di avvio dei lavori il relatore avesse fatto presagire un'effettiva disponibilità a valutare senza alcuna pregiudiziale le proposte emendative presentate da tutti i gruppi, avanza rilievi critici sulla circostanza che, in sede di espressione del parere sulle proposte emendative, si profili invece un'evidente contrarietà del relatore e del Governo rispetto alla maggior parte degli emendamenti presentati dal gruppo dell'Italia dei Valori.
  Ritiene inoltre che l'invito al ritiro espresso dal relatore rispetto a proposte emendative che egli presume contengano un eccesso di delega appaia improprio, ritenendo invece per tali ipotesi preferibile limitarsi al parametro della inammissibilità. Sostiene, pertanto, che gli emendamenti che la Presidenza non ha dichiarato inammissibili dovrebbero essere attentamente valutati dal relatore, che non dovrebbe limitarsi a chiederne il ritiro sulla base della mancata conformità ai principi della delega.

  Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento alle considerazioni espresse dal deputato Borghesi, rileva come la Presidenza della Commissione abbia dichiarato inammissibili solo le proposte emendative del tutto estranee al contenuto del disegno di legge; peraltro, anche alla luce dell'orientamento in tal senso emerso in seno alla Commissione, si è sostanzialmente convenuto di concentrare la discussione su quelle proposte emendative che operino all'interno del perimetro definito dal provvedimento di delega. Pertanto il relatore ha ritenuto di invitare al ritiro tutti gli emendamenti che incidessero su tematiche ulteriori rispetto agli ambiti di delega.

  Antonio BORGHESI (IdV) ribadisce l'assunto per cui, qualora si ravvisasse un eccesso di delega nel contenuto di talune proposte emendative, dovrebbe opportunamente essere pronunciata l'inammissibilità degli emendamenti medesimi e non invece, come prospettato dal relatore, l'invito al ritiro. Pag. 66
  Passando ad alcuni aspetti di merito del provvedimento, ritiene eccessivo il termine di delega di nove mesi previsto dal disegno di legge, in quanto oggettivamente incongruo rispetto alla durata della legislatura, che finirà tra pochi mesi. Rammenta, al riguardo, che l’iter della delega e dei decreti legislativi delegati, anch'essi sottoposti all'esame parlamentare, presenta tempi eccessivamente dilatati rispetto alle esigenze poste dalla crisi economica e soprattutto in relazione ai limitati margini temporali di azione dell'attuale Governo.
  Richiama quindi i contenuti di alcune delle proposte emendative presentate dal suo gruppo, tra cui segnala, in particolare, quelle volte a definire procedure relative al recupero delle maggiori entrate derivanti dal contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale, quelle che intendono introdurre una distinzione tra maggiori imposte accertate e maggiori imposte effettivamente riscosse, al fine di contrastare la costante crescita dei residui che si sta registrando negli ultimi anni, quelle che intendono distinguere tra proventi dell'attività di accertamento e proventi derivanti dal recupero di somme dichiarate e non versate, nonché quelle che prevedono di indicare nel Documento di economia e finanza il divario tra le previsioni delle imposte dovute e l'ammontare delle imposte che si prevede non saranno pagate.
  Evidenzia, quindi, l'importanza che assume il tema della finalizzazione delle maggiori somme recuperate, le quali devono essere prioritariamente destinate alla riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente.
  Alcune proposte propongono di introdurre un meccanismo annuale di verifica delle spese sostenute dai contribuenti, per raffrontarle, a fini antievasivi, ai redditi dichiarati.
  In riferimento ai temi dell'abuso del diritto, reputa necessario apprestare una puntuale disciplina antielusiva, non sufficientemente definita nelle norme di delega, le quali risultano del resto carenti anche sotto il profilo del riordino, della razionalizzazione e della semplificazione degli adempimenti a carico del contribuente.
  In merito alle problematiche della riscossione coattiva, evidenzia il rischio che si moltiplichino a livello locale una serie di inutili strutture burocratiche dedicate all'attività di riscossione, con effetti deleteri sia sotto il profilo dell'efficienza sia sotto quello dei costi.
  Per quanto riguarda l'imposizione sui carburanti, rileva come questa rappresenti l'unica voce di entrata che è cresciuta di circa 5 miliardi ogni anno, ritenendo in tale contesto inaccettabile che non si sia voluto introdurre alcun efficace meccanismo per sterilizzare quanto meno gli effetti sull'IVA degli incrementi di accisa disposti ripetutamente negli ultimi anni.
  Si riserva altresì di valutare le proposte del relatore in merito alla disciplina dei giochi pubblici, reputando comunque che sia necessario rafforzare le norme in materia di concessioni, escludendo quelle società che siano controllate direttamente o indirettamente, da soggetti residenti in paradisi fiscali o in Paesi che non assicurino un adeguato scambio di informazioni.
  Rammenta altresì l'esigenza che, con apposita clausola, si introduca una norma che precluda ulteriori aumenti della pressione fiscale complessiva, oltre al tetto già raggiunto.
  Auspica, in conclusione, che i contributi forniti dal suo gruppo, in parte richiamati, possano essere valutati con attenzione dal relatore e dal Governo.

  Renato CAMBURSANO (Misto) auspica che il provvedimento in esame si configuri effettivamente quale proficuo contributo al sostegno della crescita economica, anche attraverso un più incisivo contrasto all'evasione ed all'elusione fiscale. In tale ottica evidenzia come la politica fiscale debba saper coniugare lo sviluppo della crescita economica all'equità nella distribuzione delle risorse e nel carico fiscale. Ritiene pertanto opportuno valutare se sia possibile superare l'orientamento dominante secondo cui la finanza pubblica, nell'attuale quadro di crisi economica, non Pag. 67avrebbe alcun margine di riduzione della pressione fiscale sulle persone e sulle imprese. Considera, al contrario, utile tentare di invertire tale tendenza, in quanto il contenimento del livello del prelievo, nonché, in particolare, la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro, potrebbe consentire margini di crescita al momento non quantificabili, liberando risorse da destinare ai consumi ed agli investimenti e favorendo in tal modo la ripresa del PIL e l'incremento delle stesse entrate tributarie.
  Evidenzia quindi la necessità di approntare una radicale razionalizzazione dell'intera materia fiscale, che appare sempre più fuori controllo, stigmatizzando al contrario, come il disegno di legge di delega si limiti a perseguire obiettivi di piccola portata, operando una mera manutenzione della disciplina vigente e non certo una riforma organica di quest'ultima, che meriterebbe ben più ampio respiro.
  Considera quindi necessario realizzare un maggiore equilibrio tra il tema dell'abuso del diritto da parte dei contribuente e quello dell'abuso dei poteri di accertamento e contestazione da parte degli uffici dell'Amministrazione finanziaria.
  Lamenta inoltre talune carenze del provvedimento, in particolare per quanto riguarda la mancata previsione del principio secondo cui le entrate tributarie derivanti dalla lotta all'evasione devono essere destinate alla riduzione del debito ed alla mitigazione del cuneo fiscale, nonché l'assenza di previsioni che inibiscano il ricorso ai condoni fiscali, i quali favoriscono evasione e dispersione di risorse, richiamando a tale ultimo proposito una proposta emendativa a sua firma recante il principio dell'irretroattività della norma fiscale, unico strumento, a suo parere, che possa appunto evitare l'utilizzo dei condoni.
  Sottolinea, altresì, come il provvedimento non contempli alcun utile strumento per individuare le persone fisiche che si celano dietro le società di comodo intestatarie di immobili e di ingenti beni patrimoniali e che godono del patrimonio e dei redditi di tali strutture in elusione dei propri obblighi tributari.
  Auspica quindi che nel corso del dibattito possano essere maggiormente approfondite le proposte emendative presentate dal suo gruppo afferenti ai profili testé evidenziati.

  Maurizio LEO (PdL) dichiara di condividere l'impostazione di metodo delineata dal Presidente in ordine al prosieguo dei lavori.
  In tale contesto fa notare come il suo gruppo intenda approfondire le questioni più delicate che saranno oggetto degli emendamenti segnalati, rendendosi disponibile a collaborare con il relatore ed il Governo al fine di migliorare i contenuti della delega. In particolare, osserva come la normativa in materia di abuso del diritto sia del tutto carente e necessiti di una efficace approfondimento, soprattutto per quanto riguarda le incertezze circa l'applicazione delle sanzioni penali in materia fiscale, nonché circa gli effetti delle sentenze di primo grado degli organi della giustizia tributaria ai fini dell'iscrizione a ruolo delle somme controverse.
  Si riserva, quindi, di intervenire in modo più puntuale sui profili di maggior rilevanza del provvedimento che saranno affrontati nel corso del dibattito.

  Francesco BARBATO (IdV) ricorda come nella precedente seduta di esame del provvedimento si fosse convenuto in merito ad un metodo di lavoro, da lui pienamente condiviso, che la Commissione avrebbe dovuto seguire ai fini dell'esame del provvedimento. In tale contesto esprime apprezzamento per la disponibilità mostrata dal relatore e dal Governo ad apportare modifiche al disegno di legge, consentendo a tutti i gruppi di portare un contributo al miglioramento del testo. Ritiene che tale impostazione di fondo debba essere confermata, sottolineando l'importanza dell'intervento legislativo che può, se opportunamente arricchito e rafforzato, risultare utile a rispondere alle esigenze dei cittadini, nell'interesse collettivo del Paese.Pag. 68
  Non esprime, quindi, alcuna preconcetta ostilità al provvedimento, non ritenendo inoltre di condividere il sentimento di delusione espresso, in termini preventivi e pregiudiziali dal deputato Borghesi circa i contenuti del disegno di legge.
  Ritiene, infatti, che tale atteggiamento non rappresenti metodo migliore per realizzare positivamente la funzione che la Costituzione attribuisce ai gruppi parlamentari ed ai loro componenti, sottolineando come la politica debba essere sempre orientata positivamente al perseguimento di obiettivi corrispondenti agli interessi generali, e non possa limitarsi ad un'azione di contrasto sterile ed improduttivo. Nel caso specifico, ritiene che l'esame del provvedimento costituisca un'importante occasione per innovare l'impostazione della politica tributaria, alleggerendo finalmente il prelievo sui lavoratori, i pensionati a basso reddito, disoccupati, esodati, le piccole e medie imprese attraverso una significativa riduzione dei costi della politica.
  In tale contesto auspica che sia possibile completare il lavoro costruttivo finora svolto dalla Commissione.

  Marco CAUSI (PD) segnala come l'articolo 8, in materia di sanzioni, intervenga su questioni di competenza della Commissione Giustizia, ritenendo per tal motivo opportuno acquisire il parere di tale Commissione prima di esaminare nel merito la predetta tematica.

  Gianfranco CONTE, presidente, rileva come molte delle proposte emendative presentate affrontino le medesime tematiche, ponendosi gli stessi obiettivi. Alla luce di tale circostanza il relatore intende pertanto porre a fattore comune gli spunti contenuti nelle predette proposte ed ha pertanto preannunciato la presentazione di emendamenti che raccolgano in termini organici ed unitari il contenuto delle proposte stesse.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI condivide pienamente l'impostazione dei lavori della Commissione, che considera particolarmente proficua. Rileva infatti come, sui temi segnalati in modo trasversale da molte proposte emendative presentate ci sia la disponibilità del Governo a migliorare il testo, attraverso emendamenti del relatore che riassumano in termini condivisi gli spunti provenienti dai gruppi politici, tenendo conto della posizione dell'Esecutivo.

  Gianfranco CONTE, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già convocata alle 20,30 della giornata odierna.

  La seduta termina alle 12.45.

SEDE REFERENTE

  Martedì 2 ottobre 2012. — Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 20.05.

Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita.
C. 5291 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che sono state segnalate dai gruppi talune proposte emendative, alcune delle quali, peraltro, erano già state prese in considerazione dai relatori. Avverte inoltre che il relatore ha formulato l'emendamento 1.100 (vedi allegato 2), che riformula l'articolo 1 assorbendo sostanzialmente quasi tutti gli emendamenti riferiti al medesimo articolo: pertanto propone, concorde la Commissione, di non procedere a fissare un termine per la presentazione di subemendamenti Pag. 69al predetto emendamento 1.100.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, illustra il suo emendamento 1.100, che intende ricomprendere nel suo contenuto i temi oggetto di diversi emendamenti presentati dai colleghi all'articolo 1, quali il tema dello Statuto del contribuente e della relativa retroattività delle norme, il tema del federalismo fiscale, il tema della semplificazione tributaria. Segnala che non è invece ricompreso nel contenuto del suo emendamento 1.100 l'emendamento 1.1 Messina, riguardante i termini per l'esercizio della delega legislativa in esame, su cui ribadisce il suo invito al ritiro.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che l'approvazione dell'emendamento 1.100 del relatore determinerebbe l'assorbimento degli emendamenti Bernardo 1.3 e 1.4, Montagnoli 1.5, Bernardo 1.6, Comaroli 1.8, Fugatti 1.10, Pagano 1.9, limitatamente alla parte concernente l'inserimento nell'articolo di un nuovo comma 1-bis, nonché Fugatti 1.12 e 1.13. Precisa inoltre che la seconda parte dell'emendamento Pagano 1.9 deve intendersi accantonata, unitamente all'emendamento Fugatti 1.11.

  Maurizio LEO (PdL), con riferimento all'emendamento Bernardo 1.6, rileva come esso preveda una serie di principi e criteri direttivi più ampia di quelli contemplati dall'emendamento 1.100, in particolare per quanto riguarda la lettera i) del nuovo comma 1-bis, la quale prevede che la sanzione fiscale si concentri sul soggetto che ha tratto effettivo beneficio dalla violazione: tuttavia concorda circa il fatto che la riformulazione generale dell'articolo 1 operata dall'emendamento 1.100 possa risultare sostanzialmente assorbente dell'emendamento 1.6.

  Maurizio FUGATTI (LNP) non concorda circa il fatto che l'approvazione dell'emendamento 1.100 comporti l'assorbimento anche del suo emendamento 1.10, che chiede pertanto di accantonare.

  Gianfranco CONTE, presidente, con riferimento all'osservazione del deputato Fugatti, rileva come l'emendamento 1.10 abbia un contenuto più ristretto dell'emendamento 1.6, e come, pertanto, analogamente a quest'ultimo, anche il predetto emendamento 1.10 debba considerarsi assorbito dall'eventuale approvazione dell'emendamento 1.100.

  La Commissione approva l'emendamento 1.100 del relatore, risultando pertanto assorbiti gli emendamenti Bernardo 1.3 e 1.4, Montagnoli 1.5, Bernardo 1.6, Comaroli 1.8, Fugatti 1.10, Pagano 1.9, limitatamente alla parte concernente l'inserimento nell'articolo di un nuovo comma 1-bis, nonché gli emendamenti Fugatti 1.12 e 1.13.
  La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, gli emendamenti Messina 1.1 e Cambursano 1.2.

  Alessandro PAGANO (PdL) accoglie l'invito del relatore, ritirando il proprio emendamento 2.5.

  Maurizio FUGATTI (LNP) fa proprio, a nome del proprio gruppo, l'emendamento Pagano 2.5.

  Alessandro PAGANO (PdL) dichiara il proprio voto di astensione sull'emendamento 2.5, fatto proprio dal gruppo della Lega.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge l'emendamento 2.5 ed approva l'emendamento Leo 2.1.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, ribadisce l'invito a ritirare l'emendamento 2.6 Forcolin, in quanto il relativo dispositivo normativo è già previsto dalla legislazione vigente.

  Gianluca FORCOLIN (LNP) chiede al relatore di svolgere un'ulteriore riflessione in merito, accantonando il suo emendamento 2.6, in quanto il problema non è affatto risolto, anche se vi è una norma Pag. 70dell'attuale ordinamento che regola la fattispecie in esame.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI concorda con il relatore, ribadendo che la previsione proposta dall'emendamento 2.6 è già in vigore e che quindi appare pleonastico inserirne una di analogo tenore nella delega legislativa in esame. Invita, piuttosto, a presentare un ordine del giorno volto a monitorare l'attuazione della normativa in merito da parte del Governo.

  Gianluca FORCOLIN (LNP) osserva come la presentazione di un mero ordine del giorno non appaia in realtà efficace per risolvere la questione segnalata.

  Marco CAUSI (PD) ricorda, al riguardo, come il Governo abbia messo in campo nella recente legislazione dei forti incentivi nei confronti dei Comuni affinché questi individuino gli immobili non censiti in catasto.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI ricorda, in proposito, come sia previsto che parte del gettito relativo all'accertamento in materia di IMU sia attribuito ai Comuni, ribadendo la sua contrarietà ad introdurre una nuova norma in materia, atteso che sono già stati pubblicati gli elenchi relativi degli immobili cosiddetti fantasma. Si dichiara peraltro disposto ad accettare un eventuale ordine del giorno in materia.

  Gianfranco CONTE, presidente, ritiene che la tematica oggetto dell'emendamento Forcolin 2.6 possa essere affrontata integrando il contenuto degli identici emendamenti 2.7, 2.8 e 2.2, nel senso di prevedere il coinvolgimento dei comuni nel processo di revisione del catasto anche per assoggettare a tassazione gli immobili non censiti.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, pur ritenendo che l'integrazione proposta possa risultare ultronea, accoglie il suggerimento del Presidente e chiede ai presentatori di riformulare ulteriormente gli identici emendamenti Montagnoli 2.7, Albini 2.8 e Osvaldo Napoli 2.2, nel senso di prevedere che, nel quadro della riforma del catasto, il coinvolgimento dei comuni, nel cui territorio sono collocati gli immobili, anche al fine di assoggettare a tassazione gli immobili ancora non censiti.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) riformula il proprio emendamento 2.7 nel senso indicato dal relatore.

  Tea ALBINI (PD) riformula a sua volta il proprio emendamento 2.8 nel senso indicato dal relatore.

  Maurizio BERNARDO (PdL) sottoscrive l'emendamento Osvaldo Napoli 2.2, riformulandolo nel senso indicato dal relatore.

  Gianluca FORCOLIN (LNP) ritira il proprio emendamento 2.6.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Montagnoli 2.7, Albini 2.8 e Osvaldo Napoli 2.2, risultando pertanto assorbiti gli emendamenti Aniello Formisano 2.25 e Comaroli 2.26.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra il suo emendamento 2.9, chiedendo se sia possibile riconsiderare il parere contrario del relatore.

  Gianfranco CONTE, presidente, segnala al deputato Montagnoli che il tema è stato già affrontato dalla recente legislazione in materia.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ritira il proprio emendamento 2.9.

  Marco CAUSI (PD) riformula il proprio emendamento 2.10 nel senso indicato dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Causi 2.10, come riformulato.

  Alessandro PAGANO (PdL) ritira il proprio emendamento 2.11.

Pag. 71

  Alberto FLUVI (PD), relatore, propone di accantonare l'emendamento Bernardo 2.14 sul tema dell'invarianza del gettito complessivo delle imposte erariali e comunali, al fine di consentire una riformulazione del suo contenuto.

  Gianfranco CONTE, presidente, accantona l'emendamento Bernardo 2.14.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, propone di accantonare l'emendamento Bernardo 2.15, ritenendo che sarebbe opportuno valutare la previsione di un'imposizione differenziata in base alla composizione del nucleo familiare, senza tuttavia incidere sulla rendita degli immobili.

  Maurizio LEO (PdL) dichiara di apprezzare le finalità dell'emendamento Bernardo 2.15, pur condividendo le perplessità espresse dal relatore circa il meccanismo agevolativo da esso previsto.

  Maurizio BERNARDO (PdL) sottolinea l'opportunità di recuperare i contenuti dell'emendamento 2.15 a sua firma anche attraverso una diversa formulazione del medesimo.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, osserva come appaia improprio delineare un sistema di rendite catastali differenziate sulla base dell'ISEE, invitando il presentatore della proposta emendativa a trasformarlo in un ordine del giorno.

  Gianfranco CONTE, presidente, ritiene opportuno accantonare gli emendamenti Bernardo 2.15 e 2.16, al fine di discutere la tematica da essi affrontata in altro ambito del provvedimento.

  Marco CAUSI (PD) fa notare come il sistema dell'ISEE contempli già specifici criteri soggettivi applicabili al meccanismo dell'imposta; segnala, altresì, come la probabile, futura riforma dell'IMU tenderà presumibilmente a rimodulare l'assetto delle agevolazioni fiscale collegandole ai parametri ISEE, in sostituzione del criterio della detrazione fissa. Reputa, quindi, che tale delicato tema debba essere affrontato nell'ambito dell'esame della disciplina di tale imposta.

  Gianluca FORCOLIN (LNP), pur concordando con il relatore, rileva come il decreto – legge cosiddetto «Salva-Italia» preveda un sistema rigido di detrazioni dall'IMU, ricordando come il suo gruppo avesse presentato in quella sede emendamenti che consentivano ai comuni un'adeguata differenziazione dell'imposta in base alla composizione familiare. Esorta quindi il Governo ad intervenire attraverso tempestive iniziative volte a riconoscere più ampia autonomia in merito agli enti locali, affinché possano meglio gestire le diverse situazioni relativamente alla materia in oggetto.

  Antonio PEPE (PdL), pur ritenendo necessario affrontare il tema delle agevolazioni alle famiglie numerose e disagiate, ritiene che ciò non debba avvenire attraverso una modulazione differenziata delle rendite catastali.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, pur considerando legittime le diverse posizioni politiche su questo tema, ribadisce come esso non possa essere affrontato nell'ambito dell'articolo 2, chiarendo la sua intenzione di non mutare il parere negativo già espresso sull'emendamento 2.15.

  Gianfranco CONTE, presidente, accantona gli emendamenti Bernardo 2.15 e 2.16, nonché l'emendamento Galletti 2.24.

  Alessandro PAGANO (PdL) ritira il proprio emendamento 2.13.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Cambursano 2.3 e respinge gli emendamenti Cambursano 2.17 e Graziano 2.18; approva quindi gli identici emendamenti Fugatti 2.20 e Leo 2.21, risultando pertanto assorbiti gli emendamenti Zeller 2.12, 2.4, 2.19 e 2.22. Approva altresì l'emendamento Leo 2.23.

Pag. 72

  Alberto FLUVI (PD), relatore, in relazione all'emendamento Pagano 2.29 ed agli emendamenti 2.27, 2.28 e 2.30, 2.31. 2.32 e 2.33, vertenti sulla medesima materia, rileva come essi intervengano, da un lato, sulla partecipazione degli enti locali alle commissioni censuarie, nonché, dall'altro, sulle problematiche afferenti ai meccanismi giurisdizionali in materia di catasto, che attualmente prevedono la possibilità di ricorrere dinanzi al giudice amministrativo, per i profili di legittimità avverso le tariffe catastali e di ricorrere alle commissioni tributarie nei confronti delle singole rendite catastali attribuite.
  Al riguardo, sottolinea come l'emendamento Pagano 2.29 preveda la possibilità di impugnare dinanzi al TAR, anche per ragioni di merito, le tariffe catastali: dal momento che tale ampliamento degli strumenti giurisdizionali può determinare alcune problematiche, alterando l'assetto del sistema, assieme al Governo ha ipotizzato di individuare un diverso percorso, volto ad introdurre un ulteriore elemento di tutela relativamente al processo di formazione delle tariffe, prevedendo che esse siano sottoposte alla validazione delle commissioni censuarie.

  Maurizio LEO (PdL), pur ritenendo interessante la prospettazione del relatore, fa notare che la commissione censuaria non è un organo giurisdizionale e che il suo coinvolgimento in tale fase potrebbe comprimere il contraddittorio giurisdizionale.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, precisa che l'ipotesi da lui avanzata risponde all'esigenza di coinvolgere nel procedimento un soggetto terzo, quale potrebbe essere considerata la commissione censuaria in ragione della sua composizione, al fine di consentire una sorta di validazione della procedura di formazione delle tariffe d'estimo.

  Maurizio LEO (PdL) ribadisce le proprie riserve sui contenuti della proposta del relatore, ritenendo preferibile mantenere l'assetto attuale.

  Marco CAUSI (PD) ricorda che la richiesta di prevedere un soggetto terzo garante della procedura amministrativa di costruzione delle tariffe d'estimo sia stata avanzata dai rappresentanti di Confedilizia. Reputa, tuttavia, che il riconoscimento alle commissioni censuarie dell'ulteriore funzione di validazione delle tariffe d'estimo, costituisca un appesantimento dell'intera procedura.

  Antonio PEPE (PdL) esprime perplessità sull'ipotesi di inserire i rappresentanti dei comuni nelle commissioni censuarie; ritiene, peraltro, non agevole l'individuazione delle amministrazioni comunali che dovrebbero farne parte.

  Alessandro PAGANO (PdL) ritiene di mantenere il proprio emendamento 2.29.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI sottolinea come sarebbe forse opportuno limitare ad un rappresentante scelto dall'ANCI a livello locale o provinciale la presenza delle amministrazioni comunali nelle commissioni censuarie. Fa inoltre notare che il complessivo processo di revisione del catasto sarà comunque attuato con la partecipazione delle amministrazioni comunali, ritenendo quindi preferibile mantenere il testo attuale del disegno di legge.
  In ordine ai profili relativi al sistema dei ricorsi in materia catastale, fa notare che, oltre alle menzionate due modalità di ricorso dinanzi al giudice amministrativo e alle commissioni tributarie, sussista attualmente la possibilità di ricorrere in via amministrativa contro gli atti di attribuzione delle singole rendite. Ritiene, pertanto, pericoloso mutare tale assetto giurisdizionale, paventando al riguardo il rischio che si possa stravolgere il complessivo sistema, introducendo una quarta possibilità di ricorso amministrativo che rischierebbe di bloccare l'intero processo di revisione del catasto.

  Alessandro PAGANO (PdL), nel sottolineare come le garanzie a tutela dei diritti dei contribuenti non possono mai essere considerate eccessive, ravvisa l'opportunità Pag. 73che il suo emendamento 2.29 venga accantonato per consentire un'ulteriore riflessione su tale tematica.

  Marco CAUSI (PD), nel concordare con le considerazioni espresse dal Sottosegretario, ritiene che sarebbe possibile demandare le modalità di individuazione dei rappresentanti dei comuni nelle commissioni censuarie ad un'intesa in sede di Conferenza Stato-Città.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI segnala come solitamente non sia facile raggiungere l'intesa in sede di Conferenza Stato-Città, segnalando il rischio che tale appesantimento possa rallentare il processo di riforma degli estimi. Ritiene pertanto preferibile rendere non necessaria ma soltanto eventuale la partecipazione dei rappresentati dei comuni nelle commissioni censuarie.

  Tea ALBINI (PD) reputa opportuna la presenza dei comuni nelle commissioni censuarie, in quanto essi dispongono degli strumenti urbanistici necessari per il completamento del processo di riforma del catasto.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) ritiene che le amministrazioni comunali debbano partecipare al processo di definizione delle tariffe che si attua nelle commissioni censuarie, in quanto gli enti locali conoscono le diverse specificità territoriali, segnalando la possibilità che la definizione della relativa rappresentanza in seno alle predette commissioni censuarie sia demandata ad una intesa in sede di Conferenza Stato-Città.

  Gianfranco CONTE, presidente, accantona l'emendamento Albini 2.27, gli identici Montagnoli 2.28 e Osvaldo Napoli 2.30, nonché gli emendamenti Barbato 2.31, Pagano 2.29, Zeller 2.32 e 2.33, Montagnoli 2.59 e 2.60. In tale ambito segnala al relatore l'opportunità di affrontare anche il problema dell'applicazione della revisione del catasto anche ai catasti tavolari in vigore in alcune aree del Paese.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, assicura che il problema segnalato dal Presidente è all'attenzione del relatore e del Governo.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra il proprio emendamento 2.36.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge gli emendamenti Osvaldo Napoli 2.35, Montagnoli 2.36 e Albini 2.34.

  Maurizio LEO (PdL) accoglie l'invito del relatore a riformulare il suo emendamento 2.37.

  La Commissione approva l'emendamento Leo 2.37, come riformulato.

  Marco CAUSI (PD) ritira i propri emendamenti 2.38 e 2.41, chiedendo tuttavia al rappresentante del Governo di assumere l'impegno ad accogliere due ordini del giorno in materia.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI si impegna a valutare positivamente gli ordini del giorno che saranno presentati in relazione al contenuto degli emendamenti 2.38 e 2.41.

  Maurizio BERNARDO (PdL) ritira i propri emendamenti 2.39, 2.40, 2.43 e 2.42.

  Maurizio LEO (PdL) ritira il proprio emendamento 2.44.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Ventucci 2.71 e respinge gli identici emendamenti Montagnoli 2.47 e 2.48, nonché l'emendamento Zeller 2.49.

  Alberto FLUVI (PD), relatore, ribadisce il parere favorevole espresso sull'emendamento Causi 2.50, a condizione che sia riformulato nel senso di sopprimere, dopo le parole: «aggravamento del carico fiscale» la parola: «medio».

  Marco CAUSI (PD) accoglie la richiesta di riformulazione avanzata dal relatore.

Pag. 74

  La Commissione approva l'emendamento Causi 2.50, come riformulato, risultando assorbiti gli identici emendamenti Barbato 2.51 e Ventucci 2.72, l'emendamento Forcolin 2.52, gli identici Cesario 2.73 e Barbato 2.54, l'emendamento Barbato 2.53, nonché la prima parte dell'emendamento Galletti 2.55. La Commissione respinge quindi, con distinte votazioni, l'emendamento Cambursano 2.56 e la seconda parte dell'emendamento Galletti 2.55.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) illustra il suo emendamento 2.57, che prevede l'attivazione, ove necessario, di adeguati strumenti di compensazione finanziaria a seguito della determinazione delle nuove rendite catastali, raccomandandone l'approvazione.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI con riferimento all'emendamento Montagnoli 2.57, rileva come, l'attuale sistema di riequilibrio della finanza comunale preveda che ogni modifica della disciplina IMU abbia effetti sulla distribuzione tra i comuni delle risorse del Fondo di riequilibrio: in tale contesto il Governo non ha ritenuto di inserire alcun criterio specifico in materia nell'ambito del disegno di legge di delega. Peraltro ritiene che al riguardo si possa precisare che, qualora intervengono modifiche delle rendite catastali che incidano sul gettito IMU dei comuni, si debba tener conto del sistema di finanziamento della finanza locale, in coerenza con la nuova formulazione dell'articolo 1, che prevede il coordinamento dei decreti legislativi predisposti ai sensi della delega con quanto previsto dalla legge n. 42 del 2009, in materia di federalismo fiscale.

  Gianfranco CONTE, presidente, accantona gli identici emendamenti Montagnoli 2.57 e Osvaldo Napoli 2.58, nonché l'emendamento Causi 2.61.

  La Commissione approva l'emendamento Marchignoli 2.62, risultando pertanto assorbito l'emendamento Barbato 2.63 e respinge la prima parte dell'emendamento Causi 2.64, restando invece accantonata la seconda parte del medesimo emendamento.

  Maurizio FUGATTI (LNP) chiede di accantonare l'emendamento Comaroli 2.66.

  Gianfranco CONTE, presidente, accantona l'emendamento Comaroli 2.66.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta già convocata alle ore 13,30 di domani.

  La seduta termina alle 21.25.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 710 del 27 dicembre 2012, a pagina 42, seconda colonna, ventinovesima riga, le parole: «*2. 5.» sono sostituite dalle seguenti «*2. 7»; a pagina 104, prima colonna, quarantunesima riga, dopo le parole «n. 917» sono aggiunte le seguenti: «le parole: «20 per cento» sono sostituite dalle seguenti: «30 per cento» ed».

Pag. 75