CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 6 settembre 2012
700.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 6 settembre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 13.10.

DL 129/2012: Disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto.
C. 5423 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite VIII e X).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Teresa BELLANOVA (PD), relatore, osserva che la Commissione è chiamata a esprimere un parere alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive) sul disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 7 agosto 2012, n. 129, recante disposizioni urgenti per il risanamento ambientale e la riqualificazione del territorio della città di Taranto. Sottolinea, innanzitutto, che il provvedimento in esame ha lo scopo di fronteggiare l'emergenza ambientale e sanitaria del territorio della città di Taranto e di dare attuazione agli interventi di bonifica e di riqualificazione previsti dal Protocollo Pag. 107d'intesa del 26 luglio 2012, stipulato tra il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dello sviluppo economico, il Ministro per la coesione territoriale, la regione Puglia, la provincia di Taranto, il comune di Taranto e il Commissario straordinario del porto di Taranto. Rileva che proprio al fine di assicurare l'attuazione degli interventi previsti dal richiamato Protocollo – che prevede, oltre all'obiettivo della revisione della complessiva strategia di bonifica del sito di Taranto e dello sviluppo di interventi infrastrutturali complementari a tale bonifica, anche l'individuazione di misure volte al mantenimento e al potenziamento dei livelli occupazionali – il provvedimento prevede la nomina di un Commissario straordinario, che viene demandata ad uno specifico DPCM. Fa notare che, in sostanza, il decreto-legge in esame cerca di dare attuazione concreta al predetto Protocollo d'intesa, contemperando le sue due finalità principali, ossia l'urgenza di fronteggiare e superare le gravi situazioni di criticità ambientale e sanitaria del territorio in questione, nell'ambito di una più complessiva azione tesa a salvaguardare i livelli produttivi e occupazionali di un'area di rilevante valenza strategica per il Paese: come evidenziato nella relazione illustrativa del disegno di legge di conversione, il Governo ritiene prioritaria, anche per fronteggiare le connesse ricadute sociali e occupazionali, la realizzazione degli interventi presi in considerazione dal Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) nella riunione del 3 agosto 2012; si tratta, quindi, di misure finalizzate a favorire la competitività di sistemi di imprese e a riqualificare aree strategiche per il Paese, attraverso interventi volti ad integrare lo sviluppo sperimentale e l'innovazione con la sostenibilità ambientale.
  Per quanto concerne i profili di più diretto interesse della XI Commissione inclusi nell'articolato del provvedimento, segnala, in primo luogo, l'articolo 1, comma 1, che, nel disciplinare la nomina del Commissario straordinario (che resta in carica per la durata di un anno prorogabile con un ulteriore DPCM), stabilisce che la sua nomina non dà diritto ad alcun compenso e non comporta oneri aggiuntivi per la finanza pubblica. Si sofferma poi sull'articolo 1, comma 6, che prevede che il Commissario possa avvalersi di un soggetto attuatore, previa delega delle funzioni, e degli uffici e delle strutture delle amministrazioni pubbliche, centrali, regionali e locali, nell'ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Osserva che la norma, nel precisare che al soggetto attuatore non spetterà alcun compenso, prevede che il Commissario possa avvalersi inoltre degli organismi partecipati nei termini di cui all'articolo 4, comma 2, del Protocollo che fa riferimento alla società in house «Puglia sviluppo».
  In conclusione, preso atto del contenuto del provvedimento e dei profili di competenza della XI Commissione, presenta una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Massimiliano FEDRIGA (LNP), nel manifestare una decisa contrarietà nei confronti del provvedimento in esame, giudica inaccettabile prevedere un intervento legislativo di tale portata limitandolo a una sola zona del territorio nazionale e ignorando, in tal modo, tutte le altre situazioni analoghe di crisi – produttive ed occupazionali – presenti nel resto del territorio (cita, a titolo di esempio, il caso di Trieste). Fatto notare che il provvedimento in esame introduce, pertanto, forti discriminazioni tra imprese e lavoratori, a seconda della zona territoriale presa a riferimento, si dichiara sorpreso che nessun deputato eletto in circoscrizioni diverse dalla Puglia faccia sentire la propria voce in rappresentanza degli interessi di altri territori coinvolti dalla crisi in atto, rivendicando lo stanziamento di adeguate risorse economiche anche per altre emergenze produttive. In conclusione, preannunciando il voto contrario del suo gruppo rispetto alla proposta di parere favorevole formulata Pag. 108dal relatore, dichiara che sarà condotta una battaglia di principio contro il provvedimento in esame, sia in Commissione di merito sia in Assemblea, per rivendicare che siano assicurate le medesime condizioni di trattamento alle imprese e ai lavoratori su tutto il territorio.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2011.
C. 5324 Governo.

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2012.
C. 5325 Governo.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 4: Stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (limitatamente alle parti di competenza).
(Relazione alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 18 luglio 2012.

  Silvano MOFFA, presidente, avverte che l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, nella riunione del 7 agosto scorso, ha convenuto di concludere nella seduta odierna l'esame preliminare dei provvedimenti in titolo, attesa anche l'esigenza di riferire alla V Commissione in tempi coerenti con il loro inserimento nel calendario dei lavori dell'Assemblea.

  Giulio SANTAGATA (PD), soffermandosi anzitutto sul disegno di legge recante il rendiconto generale dello Stato, ritiene necessario approfondire la questione relativa all'incremento dei residui di competenza e di cassa, registratasi in maniera preoccupante e costante negli ultimi anni (anche sotto la responsabilità di Governi diversi), osservando che tale fenomeno, seppur in leggero miglioramento nel corrente esercizio, appare anomalo e produce effetti negativi anche sul piano della gestione concreta della spesa (incidendo, ad esempio, sul ritardo nei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni). Giudicato l'importo di tali residui sovradimensionato rispetto alle effettive capacità di spesa dell'amministrazione pubblica, anche in relazione allo stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (dicastero che ha richiesto, peraltro, lo stanziamento di ingenti risorse per il finanziamento di interventi straordinari), auspica un sollecito intervento del Governo per fare chiarezza su tale questione, in vista di un significativo snellimento delle voci di bilancio.
  Osserva, infine, che nell'ambito dell'assestamento di bilancio si registrano risparmi di spesa che appaiono valutati in modo non corretto e probabilmente sottostimati, soprattutto alla luce delle recenti riforme previdenziali che hanno prodotto – secondo stime dell'INPS – elevate economie di spesa, dalle quali, a suo avviso, si potrebbe invece attingere per il finanziamento di importanti interventi normativi correttivi (come, ad esempio, quello a sostegno dei cosiddetti esodati).

  Silvano MOFFA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare.
  Comunica, quindi, che il termine per la presentazione di eventuali emendamenti, per le parti di competenza, al disegno di legge recante l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2012 (C. 5325) – secondo quanto concordato nell'ambito dell'ultima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi – è fissato per le ore 16 di lunedì 10 settembre.

  La Commissione prende atto.

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  Silvano MOFFA, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 6 settembre 2012. — Presidenza del presidente Silvano MOFFA. — Interviene il viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Michel Martone.

  La seduta comincia alle 13.25.

Disciplina del rapporto di lavoro tra i membri del Parlamento e i loro collaboratori.
C. 2438 Codurelli e C. 5382 Cazzola.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame delle abbinate proposte di legge.

  Silvano MOFFA, presidente e relatore, osserva che le proposte di legge C. 2438 e C. 5382 recano disposizioni per la regolamentazione del rapporto di lavoro dei collaboratori parlamentari: si tratta di provvedimenti – di cui la Commissione inizia oggi l'esame anche a seguito di una forte sollecitazione provenuta in tal senso dall'Ufficio di presidenza della Camera – che sono volti a regolamentare alcuni aspetti peculiari del rapporto di lavoro tra deputati e loro collaboratori, nonché a consentire il pagamento diretto della retribuzione dei collaboratori da parte della Camera di appartenenza del singolo parlamentare. Più in generale, rileva che i provvedimenti intendono introdurre nell'ordinamento alcune limitate norme di rango legislativo necessarie a garantire il corretto svolgimento del rapporto di collaborazione, evitando incertezze interpretative circa la titolarità del contratto e la giurisdizione competente. In proposito, peraltro, ricorda che il tema è affrontato anche da una proposta di legge a sua prima firma (C. 4889), recante lo «Statuto dei componenti del Parlamento», che è ovviamente assegnata – vista la sua portata generale – alla I Commissione (Affari costituzionali), ma che contiene uno specifico articolo (articolo 6) che riconosce ai componenti del Parlamento il diritto a essere assistiti da collaboratori personali da loro liberamente scelti, prevedendo che le Camere assicurino la copertura delle spese effettivamente sostenute per l'impiego di tali assistenti.
  Passando, quindi, al contenuto delle due proposte di legge abbinate, osserva che esse presentano numerosi aspetti in comune; in particolare, entrambe le proposte prevedono: che il rapporto di lavoro tra parlamentare e collaboratore abbia natura fiduciaria e, salvo diverso accordo delle parti, abbia una durata commisurata a quella della legislatura; che il rapporto cessa di diritto in caso di cessazione anticipata del mandato parlamentare rispetto alla conclusione della legislatura; che la disciplina privatistica applicabile può essere quella del lavoro subordinato, della collaborazione di cui all'articolo 61 del decreto legislativo n. 276 del 2003 o del lavoro autonomo; che il rapporto di lavoro si instaura unicamente tra parlamentare e collaboratore, con esclusione di qualsiasi rapporto lavorativo tra quest'ultimo e le amministrazioni delle Camere; che gli Uffici di presidenza definiscono l'ammontare del contributo spettante ai parlamentari per la retribuzione dei collaboratori e disciplinano il pagamento diretto da parte dell'Amministrazione e l'assolvimento dei relativi oneri amministrativi, fiscali e previdenziali.
  Fa notare che la proposta di legge C. 2438 detta, poi, alcune disposizioni ulteriori (non rinvenibili nell'altra proposta di legge abbinata), volte a prevedere l'introduzione di una incompatibilità, per cui non possono svolgere le funzioni di collaboratore parlamentare i congiunti fino al terzo grado del parlamentare; inoltre, si prevede l'istituzione di un albo dei collaboratori parlamentari, a cui sono tenuti a iscriversi gratuitamente tutti i collaboratori, nonché la sottoscrizione da parte dei Pag. 110collaboratori di un codice etico, approvato d'intesa dagli Uffici di presidenza delle Camere.
  In conclusione, considerato che appare molto probabile l'inserimento di tali provvedimenti nel calendario dei lavori dell'Assemblea per il corrente mese di settembre, si riserva di valutare con attenzione gli elementi che emergeranno dal dibattito e di presentare – sin dal termine della seduta di martedì 11 settembre o, al più tardi, in quella che sarà fissata per il 12 settembre – una proposta di testo unificato dei due progetti di legge abbinati (nel cui ambito si potrebbe anche recuperare il principio di cui al progetto di legge C. 4889, citato in precedenza), in modo da procedere con celerità alla fissazione di un termine per la presentazione di eventuali emendamenti.

  Il viceministro Michel MARTONE si riserva di svolgere eventuali considerazioni di merito nel prosieguo del dibattito.

  Lucia CODURELLI (PD) dichiara di condividere la proposta formulata dal presidente – che ringrazia per la costruttiva relazione svolta – in ordine all'organizzazione dell'esame dei progetti di legge abbinati, giudicando utile procedere speditamente lungo l'iter di approvazione di un intervento normativo atteso da tempo, che si propone di affrontare con serietà un problema delicato, sul quale appare necessario agire al più presto.

  Silvano MOFFA, presidente, nessun alto chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.35.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 6 settembre 2012.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.35 alle 13.45.

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