CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 2 agosto 2012
694.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 2 agosto 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. — Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Antonino Gullo e Sabato Malinconico.

  La seduta comincia alle 12.05.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia.
Atto n. 483.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato il 17 luglio 2012.

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  Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che il relatore, onorevole Angela Napoli, ha presentato una proposta di parere (vedi allegato 1) sullo schema di decreto legislativo in esame.

  Angela NAPOLI (FLpTP), relatore, illustra la proposta di parere presentata evidenziando in primo luogo come in realtà il Codice antimafia non possa essere considerato un vero e proprio codice, intendendo questo come un testo normativo che esaurisce, almeno tendenzialmente, la disciplina giuridica di una determinata materia. A suo parere, infatti, il Codice antimafia non è esaustivo se si considera il complessivo sistema normativo antimafia, in quanto, da un lato, non contiene una parte rilevante di tale sistema, come, ad esempio, le norme sul cosiddetto «41-bis», sullo scioglimento dei consigli comunali, sui Comitati di sorveglianza sulle grandi opere, sugli agenti sotto copertura, sull'antiracket e antiusura e, dall'altro, ha risentito negativamente dei limiti dei principi e criteri direttivi di delega, i quali hanno consentito unicamente un'attività meramente ricognitiva della normativa vigente, quando invece, in una ottica di coordinamento di tutto il sistema normativo antimafia, sarebbe stato necessario poter apportare ad esso modifiche ed integrazioni. Auspica pertanto l'adozione di un corpo normativo che contenga tutta la normativa antimafia adeguatamente coordinata, ritenendo che non si tratterebbe di un vero e proprio strumento volto a rendere ancora più efficace la lotta contro la mafia da parte dello Stato.
  Rileva che la proposta da lei presentata è stata formulata sulla base delle indicazioni emerse dall'indagine conoscitiva nel cui ambito sono stati sentiti il Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, il Prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, il Direttore dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, Giuseppe Caruso, il Presidente della sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, Antonio Balsamo, e di rappresentanti dell'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE), il Presidente dell'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, Sergio Santoro, il Presidente della sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Milano, Giuliana Merola, i rappresentanti di Avviso pubblico – enti locali e regioni per la formazione civile contro le mafie e i rappresentanti di Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.
  Passa quindi a illustrare la proposta di parere auspicando che quanto prima si proceda all'emanazione di un Testo unico che comprenda tutta la legislazione antimafia, ritenendo che si tratterebbe di un vero e proprio strumento volto a rendere ancora più efficace la lotta contro la mafia da parte dello Stato.

  Donatella FERRANTI (PD) dichiara di condividere pienamente la proposta di parere della relatrice che, sulla base delle indicazioni emerse nel corso delle audizioni, forniscono spunti di notevole interesse al fine sia di correggere quelle disposizioni che si sono dimostrate carenti nel primo anno della loro applicazione sia di integrare il codice inserendovi disposizioni ritenute necessarie.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 1).

  La seduta termina alle 12.20.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 2 agosto 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. — Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Antonino Gullo e Sabato Malinconico.

  La seduta comincia alle 12.20.

Disposizioni concernenti la disciplina degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.
Nuovo testo unificato C. 2715 Damiano e C. 3522 Di Biagio.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

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  Mario CAVALLARO (PD), relatore, osserva come il nuovo testo unificato della proposte di legge C. 2715 (Damiano ed altri) e C. 3522 (Di Biagio ed altri) detti norme in materia di previdenza e assistenza dei liberi professionisti, proponendone un riordino organico finalizzato ad affrontare i profili di criticità emersi nel settore a distanza di circa quindici anni dall'adozione dei provvedimenti di privatizzazione. Il provvedimento è volto, in particolare, ad assicurare il rafforzamento degli enti e dei margini di efficienza e di trasparenza delle gestioni, nell'interesse del miglioramento e dell'estensione delle prestazioni per gli associati.
  Dove avere evidenziato la particolare importanza del provvedimento, che riguarda profili di competenza della Commissione giustizia di estrema rilevanza, rileva come l'articolo 1 definisca il regime giuridico degli enti previdenziali dei professionisti (di seguito «enti»), peraltro ribadendo il contenuto di molte disposizioni vigenti, recate dagli articoli 1 e 2 del decreto legislativo n. 509 del 1994.
  L'articolo 2 prevede l'obbligo per gli enti di adottare, nell'esercizio della loro autonomia statutaria, appositi regolamenti riguardanti, tra l'altro, le modalità di attuazione dello statuto; la disciplina dei contributi e delle prestazioni; le regole di contabilità e di redazione dei bilanci; la composizione e il funzionamento degli organi di amministrazione e di controllo; la disciplina della gestione delle risorse.
  L'articolo 3 reca disposizioni in materia di vigilanza.
  L'articolo 4 demanda ad un apposito decreto interministeriale l'individuazione dei parametri necessari per la valutazione di stabilità delle gestioni previdenziali, nonché le modalità di redazione dei bilanci pluriennali di mandato.
  L'articolo 5 estende agli enti previdenziali il regime tributario delle forme pensionistiche complementari, di cui all'articolo 17 del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252.
  L'articolo 6 istituisce un fondo di garanzia tra gli iscritti, al fine di assicurare stabilità finanziaria e certezza dei trattamenti previdenziali.
  L'articolo 7 disciplina la possibilità per gli enti di accorparsi tra loro ed includere altre categorie professionali «similari» di nuova istituzione (comprese le professioni non regolamentate), nel caso in cui queste siano prive di una protezione previdenziale pensionistica.
  L'articolo 8 reca disposizioni volte a garantire l'adeguatezza delle prestazioni erogate dalle Casse professionali. A tal fine, in primo luogo si prevede la possibilità di adottare variazioni in aumento di carattere permanente delle aliquote contributive, attraverso il contestuale incremento dell'aliquota soggettiva (a carico del professionista e legata all'entità del suo reddito) e dell'aliquota integrativa (a carico della committenza, legata al volume d'affari annuale); inoltre, si consente l'utilizzo della percentuale di contributo integrativo eccedente la misura del 2 per cento per finalità previdenziali, tenuto conto dei criteri di gradualità e di equità fra generazioni.
  L'articolo 9 reca disposizioni in materia di previdenza complementare, riconoscendo la possibilità di aderire alle forme pensionistiche istituite dagli enti anche ai professionisti non iscritti all'ente promotore e agli esercenti professioni non regolamentate.
  L'articolo 10 prevede la facoltà per gli enti di istituire prestazioni di natura solidaristica in favore dei propri iscritti, comprese forme di integrazione del reddito per sospensione o per cessazione dell'attività professionale.
  L'articolo 11 dispone la non applicabilità del massimale contributivo ai soggetti iscritti agli enti istituiti ai sensi del decreto legislativo n.103 del 1996.
  L'articolo 12 riduce del 50 per cento il numero dei componenti degli organi di indirizzo generale degli enti.
  L'articolo 13 detta disposizioni finali, intervenendo in particolare sull'attività della Commissione di vigilanza degli enti previdenziali (COVIP).Pag. 7
  L'articolo 14 delega il Governo all'adozione, entro un anno, di un testo unico delle disposizioni vigenti in materia.
  Formula quindi una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 12.30.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 2 agosto 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. — Intervengono i sottosegretari di Stato per la giustizia Antonino Gullo e Sabato Malinconico.

  La seduta comincia alle 12.30.

Delega al Governo in materia di depenalizzazione, pene detentive non carcerarie, sospensione del procedimento per messa alla prova e nei confronti degli irreperibili.
C. 5019 Governo, C. 879 Pecorella, C. 4824 Ferranti, C. 92 Stucchi, C. 2641 Bernardini, C. 3291-ter Governo, C. 2798 Bernardini e C. 3009 Vitali.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 31 luglio 2012.

  Rita BERNARDINI (PD) rileva con rammarico che da parte della Commissione continua ad essere trascurato il disegno di legge in esame, al cui esame non si riesce a passare neanche quando è posto all'ordine del giorno, venendo privilegiati altri provvedimenti su cui concentrare l'attenzione della Commissione.
  Per quanto attiene al merito del provvedimento, constata che ancora non si è proceduto allo stralcio dell'articolo 2 in materia di depenalizzazione nonostante da lungo tempo ne sia stata annunciata la decisione. Per tale ragione ritiene che l'esame debba tener conto anche della materia della depenalizzazione, in merito alla quale ha presentato da ultimo la proposta di legge n. 5380 volta a legalizzare e, quindi, a depenalizzare la coltivazione e il commercio dei derivati della cannabis indica. Si tratta di un provvedimento al quale può essere attribuita una doppia valenza: deflazionare notevolmente la popolazione carceraria e portare un duro colpo alla criminalità organizzata.
  Chiede al rappresentante del Governo se, indipendentemente dalla questione dello stralcio, vi sia da parte dell'Esecutivo l'intenzione comunque di procedere ad una depenalizzazione reale ed efficace e, in particolare, quale sia la posizione del Governo sulle proposte in materia di depenalizzazione da lei presentate, tra le quali segnala la proposta n. 5380 appena richiamata.

  Giulia BONGIORNO, presidente, fa presente che, considerata la formulazione del disegno di legge del Governo e, in particolare, dell'articolo 2 in materia di depenalizzazione, non è possibile procedere allo stralcio se preventivamente non si adotta come testo base tale disegno di legge riformulato in un nuovo testo in cui la delega sulla depenalizzazione venga ricompresa in uno o più articolo dotati di una autonomia propria che consenta di enuclearli successivamente in un unico disegno di legge.

  Donatella FERRANTI (PD), relatore, ribadisce che insieme al correlatore, l'onorevole Costa, sta procedendo alla formulazione di una proposta di nuovo testo del disegno di legge del Governo diretta a trasformare le disposizioni di delega relative alla messa alla prova ed agli irreperibili in disposizioni precettive e, quindi, applicabili direttamente, senza la mediazione di decreti legislativi. Tale proposta di testo sarà formulata in maniera tale da poter chiedere lo stralcio della delega in materia di depenalizzazione. Ricorda le esigenze istruttorie da lei rappresentate nel corso dell'ultima Pag. 8seduta, ritenendo la loro soddisfazione necessaria per predisporre un testo realmente efficace.

  Andrea ORLANDO (PD), soffermandosi sulla questione della depenalizzazione, ritiene che questa debba anche coinvolgere i reati di immigrazione clandestina, la cui offensività sotto il profilo penalistico è pressoché nulla, secondo quanto previsto specificamente da una proposta di legge del PD.

  Rita BERNARDINI (PD) ricorda all'onorevole Orlando che la Commissione ha già respinto la proposta da lei formulata di abbinare a quelle in esame una sua proposta di legge contenente proprio la depenalizzazione del reato di immigrazione clandestina.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che in quel caso non si è proceduto all'abbinamento in ragione della eterogeneità della proposta di legge dell'onorevole Bernardini, che contiene una serie di disposizioni relative ad altri istituti non toccati dai progetti di legge in esame.

  Enrico COSTA (PdL), relatore, interviene non tanto nel ruolo di relatore, quanto piuttosto di rappresentante del gruppo PdL. Rileva che la tematica oggetto del disegno di legge è strettamente connessa a quella delle misure cautelari personali, che necessita di una riforma adeguata. Ritiene a tale proposito che si potrebbero inserire nel testo del Governo degli emendamenti proprio volti ad intervenire sulla disciplina delle misure cautelari.

  Giulia BONGIORNO, presidente, ricorda che la materia delle misure cautelari è trattata da altre proposte di legge che attualmente si trovano all'esame della Commissione e che, se non si procede ad una unificazione attraverso l'abbinamento al disegno di legge in esame, gli emendamenti prospettati dall'onorevole Costa saranno considerati inammissibili per estraneità di materia.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici.
C. 4041, approvata dal Senato, C. 541 Vitali, C. 2514 Galati, C. 2608 Torrisi, C. 3682 Duilio, C. 4139 Maggioni e C. 4168 Giammanco.

(Rinvio del seguito dell'esame).

  La Commissione prosegue l'esame dei provvedimenti, rinviato il 12 luglio 2012.

  Giulia BONGIORNO, presidente, avverte che tutte le Commissioni competenti hanno espresso il parere sul provvedimento, fatta eccezione per la Commissione bilancio. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.45.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 2 agosto 2012. — Presidenza del presidente Giulia BONGIORNO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la giustizia Antonino Gullo.

  La seduta comincia alle 12.45.

5-06725 Bernardini: Sul sovraffollamento del carcere di Piacenza.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Rita BERNARDINI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta della risposta, atteso che le misure indicate non sono idonee a colmare la carenza di organico del carcere in questione. Più in generale, rileva come il piano di ripartizione del personale da assegnare presso ciascun istituto alla conclusione del 164o corso per agenti sarà, a detta dei sindacati, appena sufficiente a coprire i pensionamenti. Quanto al tema Pag. 9del sovraffollamento, il Governo continua a richiamare il concetto di «capienza tollerabile», che non è previsto dalla legge, nella quale si fa riferimento alla sola «capienza regolamentare». Esprime infine forti perplessità sull'idoneità della legge n. 9 del 2012 a ridurre significativamente lo stato di tensione detentiva.

5-06726 Bernardini: Sul suicidio di un detenuto nel carcere Sollicciano Firenze.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Rita BERNARDINI (PD), replicando, premette che l'interrogazione è stata presentata il 7 gennaio 2012 e che solo oggi il Governo risponde, in Commissione, perché sollecitato ai sensi dell'articolo 134, secondo comma, del Regolamento. Sottolinea come, se il Governo rispondesse nei termini previsti dal Regolamento alle interrogazioni a risposta scritta, si produrrebbe il duplice vantaggio di ottenere delle risposte tempestive, che potrebbero consentire di intervenire più rapidamente sulle situazioni prospettate negli atti di sindacato ispettivo, e di non riversare ulteriore lavoro sulla Commissione.
  Si dichiara quindi insoddisfatta della risposta, nella quale si afferma che la questione dei suicidi in carcere è considerata prioritaria dal Ministero, essendo evidente come tale considerazione prioritaria non si traduca in provvedimenti efficaci e concreti, non solo con riferimento al caso di specie, ma, più in generale, tenendo conto che lo scorso mese di luglio è stato uno dei più luttuosi degli ultimi anni in termini di morti in carcere.
  Ribadisce quindi l'importanza e il ruolo fondamentale degli psicologi negli istituti penitenziari, per lo svolgimento dell'attività dei quali è impensabile che non siano stanziati fondi adeguati.

5-06786 Bernardini: Sul tentativo di suicidio di un detenuto e sul sovraffollamento del carcere Bari.

  Il sottosegretario Antonino GULLO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Rita BERNARDINI (PD), replicando, prende atto della risposta del Governo quanto al tentativo di suicidio del detenuto in questione. Si dichiara invece totalmente insoddisfatta della parte della risposta relativa al sovraffollamento del carcere di Bari, che risulta generica ed elusiva.

  Giulia BONGIORNO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.10.

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