CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 1 agosto 2012
693.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 7 AGOSTO 2012

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio FANELLI.

  La seduta comincia alle 11.30.

Decreto-legge 95/2012: Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini
C. 5389 Governo, approvato dal Senato.

(Alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

  Armando DIONISI (UdCpTP), relatore, ricorda che la Commissione è convocata per esprimere il parere sul decreto-legge n. 95 del 2012, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica, modificato dal Senato nel corso dell'esame in prima lettura. Osserva che il provvedimento si configura come il secondo intervento importante di revisione della spesa pubblica che segue il decreto-legge n. 52 del 2012 recentemente approvato dal Parlamento, dal quale si attendono risparmi di spesa. In ordine alle disposizioni di competenza e di interesse della VIII Commissione, rileva che oltre alle disposizioni concernenti la spesa pubblica, il decreto contiene disposizioni di competenza che riguardano alcune questioni recentemente oggetto di esame della Commissione e specificamente interventi a favore delle aree colpite dal sisma del maggio 2012 nei territori dell'Emilia, della Lombardia e del Veneto, e dei territori colpiti dal sisma abruzzese del 2009. Rileva che l'articolo 1, comma 2, prevede che i criteri di partecipazione alle gare devono essere tali da non escludere le piccole e medie imprese (PMI); la nuova formulazione del comma 2 viene introdotta quale novella all'articolo 2, comma 1, del D.Lgs. n. 163/2006 (Codice dei contratti pubblici). Il comma 2-bis, precisa, reca una serie di ulteriori modifiche al Codice dei contratti pubblici. In particolare, segnala, l'articolo 37, comma 13, che prevede che i concorrenti riuniti in raggruppamento temporaneo debbano eseguire le prestazioni nella percentuale corrispondente alla quota di partecipazione al raggruppamento, viene limitato ai soli lavori. All'articolo 41, comma 2, relativo ai requisiti richiesti ai fornitori e prestatori di servizi, viene aggiunto un periodo che prevede l'illegittimità dei criteri che fissano, senza congrua motivazione, limiti di accesso connessi al fatturato aziendale. Fa notare che all'articolo 75, comma 1, che prevede che l'offerta venga corredata da una garanzia, pari al due per cento del prezzo base indicato nel bando o nell'invito, sotto forma di cauzione o di fideiussione, a scelta dell'offerente, viene aggiunto un periodo che dispone che, per procedure di gara realizzate in forma aggregata da centrali di committenza, l'importo della garanzia sia fissato nel bando o nell'invito nella misura massima del due per cento del prezzo base. Rileva che all'articolo 113, comma 1, del Codice viene aggiunto un periodo che determina nella misura massima del dieci per cento dell'importo contrattuale l'importo della garanzia fideiussoria Pag. 309fissato nel bando o nell'invito, fermo restando quanto previsto dal periodo successivo che riguarda l'aumento della garanzia nel caso di aggiudicazione con ribasso d'asta superiore al 10 per cento. La disposizione, precisa, sembra trovare applicazione nel caso di procedure di gara realizzate in forma aggregata da centrali di committenza.
  Rileva che il comma 3 e i commi da 10 a 16 dell'articolo 1 recano disposizioni varie in materia di convenzioni quadro per l'acquisto di beni e servizi. Tra queste segnala che il comma 3 consente alle pubbliche amministrazioni di procedere in via temporanea allo svolgimento di autonome procedure di acquisto di beni e servizi, nell'ipotesi in cui le convenzioni quadro Consip o delle centrali di committenza regionali non siano ancora disponibili e in caso di motivata urgenza. Evidenzia che i commi 10 e 11 obbligano le centrali di committenza a comunicare al Commissario straordinario per la razionalizzazione della spesa per acquisti di beni e servizi e a Consip s.p.a. l'avvenuta stipula dei contratti quadro e delle convenzioni e prevedono l'istituzione di un elenco delle centrali di committenza. Il comma 12, chiarisce, consente all'aggiudicatario delle convenzioni quadro di offrire, nel corso della durata della convenzione e dei relativi contratti attuativi, una riduzione delle condizioni economiche previste nella medesima convenzione. Osserva che il comma 13 prevede il diritto di recesso da parte delle pubbliche amministrazioni nei contratti di fornitura, nel caso in cui i parametri delle convenzioni quadro stipulate da Consip S.p.A successivamente alla stipula dei contratti di fornitura siano migliorativi e l'appaltatore non acconsenta ad una modifica. Precisa che il comma 16-bis prevede che, in casi di particolare interesse per l'amministrazione, le convenzioni quadro possono essere stipulate con una o più imprese alle condizioni contrattuali migliorative rispetto a quelle proposte dal miglior offerente. Sottolinea che i commi 4 e 6 e 17-18 dell'articolo 1 contengono disposizioni volte allo sviluppo del sistema elettronico di acquisti di beni e servizi della pubblica amministrazione; in particolare, il comma 4 permette ai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti di effettuare i propri acquisti – in alternativa a quanto previsto dall'articolo 33, comma 3-bis del Codice dei contratti pubblici, che prevede l'affidamento obbligatorio ad un'unica centrale di committenza – utilizzando gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da altre centrali di committenza di riferimento, comprese le convenzioni Consip, nonché il mercato elettronico delle P.A. Rileva che l'articolo 3, comma 19-bis, inserito nel corso dell'esame al Senato, trasferisce la proprietà del complesso dell'Arsenale di Venezia al Comune di Venezia (con esclusione delle porzioni utilizzate dal Ministero della difesa per i suoi specifici compiti istituzionali), il quale ne deve assicurare l'inalienabilità, l'indivisibilità e la valorizzazione attraverso l'affidamento della gestione e dello sviluppo alla Società Arsenale S.p.A. Evidenzia che l'articolo 3-bis, introdotto durante l'esame del provvedimento al Senato, reca interventi agevolativi per le zone colpite dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. In particolare, segnala, si consente che i contributi per la ricostruzione degli immobili ubicati nelle zone colpite dal sisma siano concessi anche mediante finanziamenti agevolati; i relativi contratti sono assistiti da garanzia statale nel limite di 6 miliardi di euro; i beneficiari dei finanziamenti agevolati usufruiscono inoltre di un credito di imposta pari, per ciascuna scadenza di rimborso, all'importo ottenuto sommando alla sorte capitale gli interessi dovuti. Fa notare che sono inoltre previste deroghe ai fini dell'assunzione, per il biennio 2012-2013, per le strette finalità connesse alla situazione emergenziale prodottasi a seguito del sisma del 20 e 29 maggio 2012. Precisa che per l'attuazione delle norme recate dall'articolo 3-bis viene autorizzata la spesa massima di 450 milioni di euro annui, a decorrere dal 2013. Rileva che l'articolo 4, commi 6-8-bis, reca talune disposizioni concernenti l'acquisto dei servizi strumentali all'attività delle pubbliche amministrazioni; più specificamente, il comma 6 prevede Pag. 310che, a decorrere dal 1o gennaio 2013, le pubbliche amministrazioni possono acquisire a titolo oneroso da enti di diritto privato servizi di qualsiasi tipo, anche mediante la stipula di convenzioni, soltanto in base a procedure previste dalla normativa nazionale e comunitaria. Evidenzia che sono previste talune esclusioni relativamente all'applicazione della norma in esame relativamente, tra gli altri, agli enti e alle associazioni operanti nel campo dei servizi socio-assistenziali e dei beni ed attività culturali, dell'istruzione e della formazione, agli enti e associazioni di promozione sociale, agli enti di volontariato, alle cooperative sociali di cui alla legge n. 381/1991. Il comma 7, sottolinea, obbliga le pubbliche amministrazioni, a decorrere dal 1o gennaio 2014, ad acquisire sul mercato i beni e i servizi strumentali alla propria attività, mediante le procedure concorrenziali previste dal citato Codice dei contratti pubblici fatte salve le acquisizioni in via diretta effettuate tramite convenzione dagli enti richiamati. Evidenzia che il comma 8 dispone che, sempre a decorrere dal 1o gennaio 2014, l'affidamento diretto possa avvenire solo a favore di società a capitale interamente pubblico, nel rispetto dei requisiti richiesti dalla normativa comunitaria in materia di gestione in house e a condizione che il valore economico del servizio o dei beni non superi i 200.000 euro annui; il comma 8-bis, introdotto nel corso dell'esame al Senato, prevede che i commi 7 e 8 non si applicano alle procedure previste dall'articolo 5 della legge n. 381/1991, relative alle convenzioni che le cooperative sociali possono stipulare con la pubblica amministrazione per lo svolgimento di attività finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Precisa che i commi 20 e 21 dell'articolo 7 recano modifiche alle modalità di finanziamento del Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 20-29 maggio 2012, istituito dall'articolo 2 del decreto-legge n. 74 del 2012 in corso di esame al Senato; in luogo delle riduzione alle voci rimodulabili del bilancio dello Stato di cui all'allegato della legge n. 225/92 viene destinata al Fondo per la ricostruzione quota parte delle complessive riduzioni di spesa previste dal decreto-legge in esame, per un importo fissato, a seguito delle modifiche approvate nel corso dell'esame al Senato, in 550 milioni di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014 (in luogo di 1 miliardo di euro per ciascuno degli anni 2013 e 2014, come previsto nel testo originario della norma) in conseguenza dell'approvazione del nuovo articolo 3-bis. Chiarisce che i commi 24 e 25 dell'articolo 7 annullano l'Accordo di Programma tra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il comune e la provincia di Catanzaro e la regione Calabria relativo al trasferimento del Laboratorio Tipologico Nazionale nell'ambito del Centro per lo sviluppo del settore delle costruzioni di Catanzaro. Precisa che il comma 26 dell'articolo 7 reca disposizioni concernenti la spesa nell'ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT); in particolare il comma 26, lettera a), con una novella all'articolo 2, comma 172, secondo periodo, del decreto-legge 262/2006, prevede l'acquisizione al bilancio dello Stato di una quota pari a 2,5 milioni di euro per l'anno 2012, degli introiti che affluiscono annualmente a titolo di contribuzione degli utenti dei servizi del soppresso Registro italiano dighe (RID), le cui funzioni sono state trasferite al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT). Segnala che l'articolo 8, comma 4, dispone le riduzioni dei trasferimenti statali agli enti di ricerca facenti capo a vari Ministeri, a decorrere dal 2012, nella misura per ciascuno indicata nell'allegato 3; in caso di impossibilità di operare la riduzione, si prevede l'applicazione delle disposizioni di cui al comma 3 dell'articolo. Per quanto concerne gli enti di ricerca vigilati dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, fa notare, l'allegato 3 fa riferimento all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale – ISPRA. La riduzione è pari ad 1.454.510 di euro per il 2012, 3.878.692 di euro per il 2013 e 3.878.693 dal 2013. Evidenzia che l'articolo 12, comma 23, sottrae la Commissione Pag. 311scientifica CITES alla disciplina riguardante il riordino degli organi di amministrazioni pubbliche anche mediante soppressione o accorpamento delle strutture e dispone la gratuità della partecipazione alla stessa Commissione. Precisa che l'articolo 12, commi 78 e 79, modifica rispettivamente l'articolo 11 del decreto-legge 216/2011 e l'articolo 36 del decreto legge 98/2011 relativamente ai termini per l'entrata in operatività dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali e per il trasferimento delle partecipazioni detenute da ANAS nelle società co-concedenti a Fintecna S.p.A; in particolare, il comma 78, lettera a), differisce al 30 settembre 2012 il termine entro il quale, nelle more dell'adozione dello statuto dell'Agenzia, i relativi compiti continuano ad essere svolti dai competenti uffici delle Amministrazioni dello Stato e dall'Ispettorato di vigilanza sulle concessionarie autostradali e dagli altri uffici di Anas S.p.a.. Viene inoltre previsto, osserva, che in caso di mancata adozione, entro il predetto termine del 30 settembre 2012, dello statuto e del D.P.C.M. per l'individuazione delle unità di personale da trasferire all'Agenzia, la medesima Agenzia è soppressa e le attività e i compiti già ad essa attribuiti sono trasferiti al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti a decorrere dal 1° ottobre 2012. Sottolinea che la lettera b) novella il comma 6 dell'articolo 11 del decreto-legge 216/2011, prevedendo una proroga dal 31 luglio 2012 al 30 settembre 2012, del termine di cui all'articolo 36, comma 4, del decreto legge n. 98 del 2011 entro il quale l'Agenzia subentra ad Anas S.p.a. nelle funzioni di concedente per le convenzioni in essere alla stessa data e in tutti gli atti convenzionali con le società regionali, nonché con i concessionari autostradali; il comma 79, lettera b), proroga dal 31 luglio 2012 al 30 settembre 2012, il termine entro il quale la società ANAS Spa trasferisce alla società Fintecna Spa tutte le partecipazioni detenute da ANAS Spa in società co-concedenti. Sottolinea che l'articolo 23, comma 9, autorizza la spesa di 9 milioni di euro per il 2012 per gli interventi connessi alle eccezionali avversità atmosferiche del mese di febbraio 2012 (emergenza neve), i cui oneri sono posti a valere sulla quota di pertinenza statale dell'otto per mille del gettito IRPEF nonché sulle risorse del Fondo per il riparto della quota relativa al cinque per mille del gettito IRPEF; il comma 10-bis, inoltre, assegna a tale emergenza una quota massima di 6 milioni di euro delle risorse del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell'usura resesi disponibili al termine del 2011. Precisa che il comma 12-septies dell'articolo 23, introdotto durante l'esame al Senato, assegna al Comune de L'Aquila, ai comuni del cratere ed alla Provincia de L'Aquila un contributo straordinario, per il solo esercizio 2012 e non rinnovabile, al fine di garantire la stabilità dell'equilibrio finanziario, nel limite di complessivi 23 milioni di euro, indicando la relativa ripartizione tra i soggetti interessati. Evidenzia che il comma 12-quaterdecies dell'articolo 23, introdotto durante l'esame al Senato, introduce disposizioni volte a consentire la fruibilità di dati geospaziali acquisiti con risorse pubbliche, anche a fini di tutela ambientale, di mitigazione dei rischi e per attività di ricerca scientifica attribuendo specifici compiti in merito ad Ispra. Chiarisce che il comma 1-bis dell'articolo 23-ter, introdotto durante l'esame al Senato come emendamento al decreto legge n. 87/2012, successivamente confluito nel decreto legge in esame con il maxiendamento del Governo sul quale è stata posta la questione di fiducia, prevede, in materia di edilizia residenziale convenzionata, una riduzione da 30 a 20 anni del limite temporale da utilizzare per il calcolo della durata delle nuove convenzioni c.d. sostitutive, stipulate in sostituzione di quelle previste dall'articolo 31, comma 46, della L. 448/1998. In conclusione, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1) che richiama nelle premesse l'ordine del giorno sottoscritto dai rappresentanti dei gruppi in Commissione nel corso dell'esame del decreto legge 6 giugno 2012, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia Pag. 312di qualificazione delle imprese e di garanzia globale di esecuzione, che impegnava il Governo a non procedere con interventi frammentari sulla materia degli appalti pubblici, bensì attraverso un organico disegno di riforma del settore. Dichiara comunque la propria disponibilità ad integrare il contenuto della proposta di legge alla luce dei rilievi che dovessero emergere nel corso del dibattito.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP), intervenendo in relazione alle norme sui contratti pubblici, dichiara di condividere le finalità del testo ed in particolare la previsione volta ad escludere che il parametro del fatturato si configuri quale condizione che limita l'accesso alle piccole imprese. Sottolinea, tuttavia, che l'eliminazione del valore del fatturato quale specifico parametro di valutazione dei lavori e servizi rende comunque necessario adottare un diverso criterio di selezione delle imprese, anche per evitare il rischio che si riducano le garanzie previste a tutela delle stazioni appaltanti.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) evidenzia che il provvedimento contempla profili di non marginale interesse per la Commissione su cui occorre soffermarsi con attenzione. Preliminarmente, ritiene improprio il titolo del provvedimento, che non si limita affatto a misure di revisione della spesa, intervenendo al contrario su una pluralità di materie non tutte pertinenti rispetto agli obiettivi enunciati.
  Condivide il richiamo del relatore all'ordine del giorno sottoscritto dai rappresentanti dei gruppi della Commissione in materia di appalti pubblici e ribadisce la necessità che si proceda ad una riforma di carattere generale attraverso un provvedimento sistematico, e non mediante episodici e frammentari interventi normativi. Richiama l'attenzione della Commissione sull'opportunità di evitare il rischio che si comprimano le garanzie per le stazioni appaltanti, come può accadere eliminando il parametro del fatturato ai sensi delle previsioni del decreto-legge in esame. Sottolinea che la disciplina relativa all'ANAS ed al comparto autostrade appare anch'essa inadeguata e i ripetuti interventi normativi al riguardo di fatto limitano l'efficienza dell'ANAS e pregiudicano l'intento di perseguire effettivi risparmi di spesa.
  In relazione poi agli eventi sismici che hanno colpito l'Emilia-Romagna, nel ricordare le difficoltà nell'individuazione delle risorse per la copertura finanziaria degli interventi di ricostruzione e di indennizzo, sottolinea l'esigenza che si proceda in futuro attraverso un più organico e compiuto intervento normativo, affinché la complessa materia degli eventi sismici sia affrontata in modo uniforme nelle diverse realtà territoriali interessate. Esprime, in conclusione, una valutazione complessivamente negativa sui contenuti del decreto-legge.

  Raffaella MARIANI (PD), pur rilevando l'esiguità dei tempi a disposizione della Commissione per l'esame del provvedimento, ravvisa l'esigenza di approfondire con attenzione taluni contenuti del medesimo. Esprime rammarico per l'impossibilità di apportare utili modifiche al testo in esame, che considera opportune soprattutto in ordine alla disciplina delle infrastrutture ed al codice degli appalti. Su tali versanti sottolinea l'esigenza di procedere ad una riforma organica e complessiva della materia per venire incontro alle esigenze manifestate in più occasioni dal mondo delle imprese e dalle stazioni appaltanti. Auspica una semplificazione delle norme del settore, pur nella necessaria conformità alla disciplina comunitaria.
  Valuta quindi favorevolmente le previsioni del decreto-legge che erogano finanziamenti destinati al ristoro dei danni subiti dalle regioni colpite dai gravi eventi calamitosi dello scorso inverno, i cui oneri non avevano ancora ricevuto adeguata copertura finanziaria. Ravvisa la necessità, al riguardo, che regioni e comuni che hanno sostenuto spese per le calamità idrogeologiche avvenute dal 2008 ad oggi possano ricevere, quanto prima, tempestive risorse finanziarie per coprire gli interventi sostenuti. Pag. 313
  Considera apprezzabile il modello previsto dal provvedimento in esame per la ricostruzione dei territori colpiti dal sisma in Emilia-Romagna, attraverso la Cassa depositi e prestiti. Reputa positiva la maggiore circolazione delle informazioni e il sistema di interconnessione tra banche dati relativamente agli enti di ricerca; esprime tuttavia preoccupazione per la limitazione di risorse prevista per gli istituti di ricerca non vigilati dal Ministero della istruzione e della ricerca scientifica. Osserva, altresì, che la mancata istituzione della nuova Autorità per i trasporti, che dovrebbe assorbire le funzioni esercitate dall'ANAS, ha reso necessarie diverse proroghe dei termini stabiliti per il passaggio alla nuova disciplina, rendendo necessaria l'assegnazione al Ministero delle infrastrutture degli specifici compiti in materia di concessioni delle grandi infrastrutture.
  In conclusione, dichiara di valutare favorevolmente nel complesso il contenuto del provvedimento.

  Ermete REALACCI (PD), nel condividere l'intervento della collega Mariani, sostiene la necessità che in materia di appalti pubblici si proceda attraverso un intervento normativo organico e generale e non mediante misure frammentarie e disomogenee inserite in diversi provvedimenti normativi. Fa notare che il titolo del provvedimento, che enuncia l'invarianza dei servizi, rappresenta solo una mera esortazione, in quanto le norme recate dal provvedimento di fatto riducono il perimetro delle risorse nella disponibilità di regioni ed enti locali con la conseguenza di una pericolosa erosione dei servizi forniti ai cittadini dalle autonomie territoriali. Ritiene quindi necessario avviare una riflessione sulla modifica del metodo di revisione della spesa, procedendo ad una selezione qualitativa dei finanziamenti che occorre conservare rispetto ad altre poste di bilancio che possono essere eliminate in quanto improduttive e non efficienti. Ritiene che il parametro da adottare debba essere rappresentato dalla garanzia di non comprimere le funzioni essenziali delle amministrazioni locali legate ai servizi indispensabili per la cittadinanza.
  Ritiene quindi opportuno che il Ministero proceda ad una complessiva riflessione in ordine alla riduzione di finanziamenti ad esso. In particolare, precisa che il Ministero dell'ambiente, nell'esercizio delle sue competenze e nella sua autonomia gestionale, dovrebbe prospettare in tempi brevi una meditata razionalizzazione dell'intera struttura organizzativa, al fine di individuare ambiti e settori su cui operare un'oculata riduzione di risorse nel quadro del nuovo preannunciato intervento di spending review, e al ciò fine di non esporsi alla pregiudizievole sorte dei tagli lineari che comprometterebbe inevitabilmente politiche ambientali, che andrebbero invece tutelate e valorizzate.

  Gianluca BENAMATI (PD), pur ritenendo indispensabili le misure recate dal decreto-legge in esame, nel quadro del necessario contenimento delle spese in una fase di grave crisi economica che affligge il Paese, esorta la Commissione a valutare con particolare attenzione l'impatto sociale che potrebbe scaturire dalle ingenti riduzione di spesa previste dal provvedimento. Valuta favorevolmente le disposizioni volte a fronteggiare i danni prodotti dagli eventi sismici dell'Emilia-Romagna e, in particolare, le disposizioni relative ai finanziamenti, pari a circa 6 miliardi di euro, attraverso il metodo del credito d'imposta, venendo incontro almeno in parte alle esigenze della cittadinanza e delle imprese colpite dal terremoto. Valuta, quindi, positivamente le misure contenute nel decreto-legge in esame, anche se reputa opportuni taluni correttivi per mitigare il rigore della limitazione di risorse.

  Manuela LANZARIN (LNP), nel concordare con il relatore, esprime apprezzamento per il provvedimento nel suo complesso, in quanto reca disposizioni necessarie per il contenimento della spesa pubblica e per l'auspicato rilancio economico del Paese. Avanza rilievi critici in relazione alla circostanza che il Governo, in più occasioni, ha assunto l'impegno in Pag. 314Parlamento di varare provvedimenti che tuttavia non sono stati mai attuati, soprattutto in relazione al codice degli appalti ed al settore dell'ANAS e delle autostrade. In particolare, esorta il Governo a rivedere quanto prima la disciplina del codice degli appalti. Esprime perplessità sulle previsione di cui all'articolo 4, relativo alle società in house, in quanto le relative norme appaiono di incerta e non univoca interpretazione. Valuta negativamente le norme che prevedono riduzioni di risorse e tagli lineari nel settore della sanità, senza tener conto di elementi di virtuosità che caratterizzano determinati territori.

  Tommaso FOTI (PdL) rileva che il provvedimento assume una portata molto più estesa rispetto a quanto evochi il titolo e ciò rappresenta un esempio di cattiva legislazione. Valuta negativamente le continue proroghe relative all'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali che dovrebbe acquisire taluni compiti e funzioni dell'ANAS, determinando così solo incertezza e confusione nel settore delle concessioni e impedendo alla Commissione ed al Governo la necessaria interlocuzione in un settore di grande importanza per l'economia del paese quale quello delle infrastrutture stradali e autostradali.
  Aggiunge che il riordino delle province operato dal decreto-legge, attuato in modo non organico e con riferimenti temporali non sempre corretti, presenta evidenti incongruenze quali ad esempio l'incompatibilità fra i tempi assegnati alle regioni per procedere al riordino delle province ed i limiti temporali entro i quali il Governo può esercitare il potere sostitutivo. Esorta quindi la Commissione a considerare che i compiti assegnati alle nuove province afferiscono a competenze della VIII Commissione ambiente; in particolare fa notare che l'edilizia scolastica viene disciplinata stravolgendo di fatto le competenze attualmente assegnate agli enti locali.
  Rileva, in conclusione, che il decreto legge in esame è stato, a suo avviso, elaborato in modo affrettato e rispetto ad esso sono stati compressi i necessari tempi per un approfondito esame in Commissione. Ritiene che tale modo di procedere conduca di fatto ad un depotenziamento del ruolo del Parlamento e quindi delle Commissioni, che, in taluni casi e con riferimento a provvedimenti omnibus, come quelli in esame, vengono anche espropriate delle competenze in sede primaria.

  Giuseppe VATINNO (Misto-ApI), nel condividere le considerazioni svolte dal relatore, osserva che il Ministero dell'ambiente risulta particolarmente penalizzato negli ultimi anni dalla riduzione di investimenti determinata dalle leggi di contenimento delle spese degli apparati amministrativi. Fa notare che i rilevanti tagli lineari che hanno colpito il Ministero dell'ambiente determinano, di fatto, un complessivo indebolimento del ruolo svolto dal dicastero, la cui azione è stata nel tempo pregiudicata e depotenziata mediante una sempre più accentuata sottrazione di risorse. Richiama quindi i membri della Commissione ad una attenta riflessione sui profili evidenziati.

  Agostino GHIGLIA (PdL), nel condividere l'intervento del collega Foti, precisa che da diversi mesi l'ANAS risulta di fatto non operativo e le società da essa partecipate non vengono quindi poste nella condizione di esercitare il proprio ruolo con conseguenti danni all'economia del Paese, anche in ragione della carenza di finanziamenti alle opere appaltate. Ritiene inspiegabile il protrarsi della menzionata proroga dell'Agenzia per le infrastrutture stradali e autostradali che induce l'ANAS ad una condizione di inefficienza, pregiudicando così una delle possibili leve di sviluppo economico del Paese attraverso il blocco delle gare di appalto. Conclude sollecitando l'audizione dei rappresentanti della società Sogesin.

  Armando DIONISI (UdCpTP), relatore, sulla base delle considerazioni emerse nel corso del dibattito, formula una nuova proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).Pag. 315
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata.

  La seduta termina alle 13.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 13.

Istituzione del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e disciplina dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici.
C. 55 Realacci e C. 3271 Bratti.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Roberto TORTOLI, presidente e relatore, comunica che sono stati presentati emendamenti al testo unificato in esame (vedi allegato 3).
  Con riferimento a tali emendamenti, invita al ritiro, altrimenti esprime parere contrario, sugli emendamenti Cosenza 2.1, 2.2 e 2.3, Zamparutti 3.1, Lanzarin 4.1, Cosenza 5.1, Froner 6.1, Lanzarin 6.3, 7.1, Piffari 11.1 e 11.2, Zamparutti 11.3, 12.2, Froner 14.1, Zamparutti 14.2 e 14.3, nonché Zamparutti Tit.1. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Zamparutti 4.2 e 6.2 a condizione che venga riformulato (vedi allegato 3), Lanzarin 9.1, Piffari 12.1 a condizione che venga riformulato (vedi allegato 3), Piffari 13.1 e 13.2 a condizione che vengano riformulati (vedi allegato 3), nonché Zamparutti 14.4. Raccomanda quindi l'approvazione dell'emendamento Tit. 2 a sua firma.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiara di ritirare, ai fini di un'eventuale presentazione in Assemblea, gli emendamenti a sua firma sui quali vi è stato un invito al ritiro da parte del relatore o un parere contrario.

  Manuela LANZARIN (LNP) ritira, ai fini di un'eventuale presentazione in Assemblea, gli emendamenti presentati dal suo gruppo sui quali vi è stato un invito al ritiro da parte del relatore o un parere contrario.

  Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) invita il relatore e il rappresentante del Governo a rivedere il parere sugli emendamenti a sua prima firma 14.2 e 14.3 che mirano a riconoscere a regime in capo all'ISPRA le competenze della soppressa Agenzia per la sicurezza nucleare.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI sottolinea come l'invito al ritiro degli emendamenti Zamparutti 14.2 e 14.3 nasca dal fatto che è in attesa di prossima emanazione il decreto ministeriale sul trasferimento delle competenze della soppressa Agenzia per la sicurezza nucleare, che dovrebbero quindi essere allocate in capo ad una struttura interna all'ISPRA.

  Elisabetta ZAMPARUTTI (PD), alla luce delle dichiarazioni rese dal sottosegretario, ritira gli emendamenti a sua prima firma 14.2 e 14.3, nonché tutti gli altri emendamenti a sua prima firma sui quali vi è stato un invito al ritiro o un parere contrario da parte del relatore.

  Alessio BONCIANI (UdCpTP) richiama le dichiarazioni fatte dal Ministero dell'ambiente, Corrado Clini, nella recente audizione svolta presso la Commissione, con riferimento alla possibilità che le esigenze di razionalizzazione della spesa pubblica inducano a rivedere la struttura e l'ordinamento di vari enti vigilati dal Pag. 316Ministero dell'Ambiente. Ritiene pertanto che andrebbe verificata, proprio alla luce di tali dichiarazioni del Ministro, la posizione del Governo sul nuovo ordinamento dell'ISPRA che il provvedimento in esame intenderebbe introdurre, onde evitare che il lavoro parlamentare in corso venga poi vanificato da successivi interventi di razionalizzazione della spesa pubblica incidenti proprio sull'ISPRA.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI, nel precisare che, in riferimento agli enti vigilati, il Ministero dell'ambiente è attualmente impegnato solo nella predisposizione del decreto di trasferimento di competenze dalla soppressa Agenzia per la sicurezza nucleare all'ISPRA, sottolinea che non risulta essere nelle intenzioni del Governo un intervento di razionalizzazione della spesa pubblica incidente sull'ISPRA.

  Roberto TORTOLI, presidente e relatore, rileva come,in occasione della recente audizione richiamata dal collega Bonciani, il Ministro dell'ambiente, Corrado Clini, avesse evidenziato esclusivamente un problema di riorganizzazione del Ministero dell'ambiente che si riteneva di poter risolvere attraverso interventi sul personale dell'ISPRA. Si tratterebbe pertanto di un profilo diverso che non avrebbe alcuna incidenza sul nuovo ordinamento dell'ISPRA, sul quale si concentra invece il provvedimento in esame.

  Ermete REALACCI (PD) prende atto delle dichiarazioni del sottosegretario Fanelli sul trasferimento di competenze dalla soppressa Agenzia della sicurezza nucleare a un struttura interna dell'ISPRA, auspicando che si proceda al più presto alla definizione del decreto ministeriale recante tale trasferimento. Conclude invitando i diversi gruppi a valutare l'ipotesi di una richiesta di trasferimento alla sede legislativa sul provvedimento in esame, considerata l'ampia condivisione che su tale testo è stata registrata sia in ambito politico sia in ambito tecnico.

  Alessandro BRATTI (PD) si associa alle considerazioni testé svolte dal collega Realacci sul trasferimento alla sede legislativa, ricordando come già nella precedente legislatura le forze politiche abbiano provato, senza successo, ad emanare una legge recante l'istituzione del sistema nazionale delle agenzie per la protezione dell'ambiente. Ritiene quindi che l'elaborazione del testo unificato in esame costituisca un risultato molto importante, anche in considerazione dell'ampia condivisione che tale testo ha registrato sia da parte delle Agenzie regionali e dell'ISPRA sia da parte del Governo.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV), nel dichiararsi non contrario in linea di principio al trasferimento alla sede legislativa con riferimento al testo unificato in esame, si riserva di esprimere l'orientamento del suo gruppo al termine dell'esame in sede referente.

  Giulia COSENZA (PdL) ritira tutti gli emendamenti da lei presentati sui quali vi è stato un invito al ritiro o un parere contrario da parte del relatore.

  Nessun altro chiedendo di intervenire la Commissione approva l'emendamento Zamparutti 4.2.

  Roberto TORTOLI (PdL) constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Froner 6.1: si intende che vi abbia rinunciato.

  Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) dichiara di accogliere la proposta di riformulazione dell'emendamento a sua prima firma 6.2 avanzata dal relatore.

  La Commissione approva, con distinte votazioni gli emendamenti Zamparutti 6.2 (Nuova formulazione) e Lanzarin 9.1.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiara di accogliere le proposte di riformulazione degli emendamenti a sua firma 12.1, 13.1 e 13.2 formulate dal relatore.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Piffari 12.1 (Nuova formulazione), 13.1 (Nuova formulazione) e 13.2 (Nuova formulazione).

Pag. 317

  Roberto TORTOLI, presidente, constata l'assenza del presentatore dell'emendamento Froner 14.1: si intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione, approva, con distinte votazioni, gli emendamenti Zamparutti 14.4 e Tit. 2 del relatore.

  Roberto TORTOLI, presidente, avverte che il testo unificato, come risultante dall'approvazione degli emendamenti, sarà trasmesso, anche ai fini di un eventuale trasferimento alla sede legislativa, alle Commissioni competenti in sede consultiva. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.
C. 3465-4290-B Governo, approvato dal Senato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato.

(Seguito dell'esame e rinvio – Nomina di un Comitato ristretto).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 18 aprile scorso.

  Ermete REALACCI (PD), relatore, fa presente l'opportunità di procedere alla costituzione di un Comitato ristretto per definire il testo da adottare come testo base, anche in considerazione dell'inserimento nel decreto legge 83/2012 recante misure urgenti per la crescita del Paese di specifiche norme per promuovere l'auto elettrica, incidenti quindi sul medesimo tema oggetto anche del testo in esame trasmesso dal Senato.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) si dichiara favorevole alla costituzione di un Comitato ristretto, precisando al contempo che modifiche sostanziali al testo trasmesso dal Senato andrebbero attentamente valutate se si intende effettivamente giungere all'approvazione della legge.

  Giulia COSENZA (PdL), nel ringraziare il relatore per il proficuo lavoro svolto, sottolinea che i contenuti del provvedimento sono stati condivisi anche dal precedente Governo. Auspica pertanto che, in sede di Comitato ristretto, alla cui costituzione si dichiara favorevole, non venga vanificato il lavoro di condivisione finora svolto.

  Roberto MORASSUT (PD) si sofferma sulle previsioni dell'articolo 4, comma 3, segnalando l'opportunità di un intervento sul punto per chiarire la portata della norma, in quanto la formulazione attuale presenta elementi di incertezza interpretativa.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI ricorda che la disposizione richiamata dall'onorevole Morassut è stata formulata nel corso dell'esame da parte dell'Assemblea del Senato, al termine di un ampio e approfondito dibattito sul punto.

  Roberto TORTOLI, presidente, propone, quindi, alla luce della richiesta avanzata dal relatore, di nominare un Comitato ristretto per procedere alla definizione del testo da adottare come testo base per il prosieguo dei lavori in sede referente.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione delibera di costituire un Comitato ristretto, riservandosi il presidente di nominarne i componenti sulla base della designazione dei gruppi.

  Roberto TORTOLI, presidente, rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 15 della legge 23 marzo 2001, n. 93, concernente il Parco museo delle miniere di zolfo delle Marche e dell'Emilia Romagna.
Testo unificato C. 4258 Brandolini e C. 4467 Vannucci.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del testo unificato delle proposte di legge, rinviato nella seduta del 28 marzo 2012.

Pag. 318

  Roberto TORTOLI, presidente, comunica che sono pervenuti i seguenti pareri sul testo unificato delle proposte di legge in esame, come risultante dall'approvazione di emendamenti: parere favorevole con osservazione della I Commissione, parere favorevole con una condizione della V Commissione, parere favorevole della VII Commissione, parere favorevole della X Commissione, parere favorevole della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  Sergio PIZZOLANTE (PdL), relatore, presenta l'emendamento 1.100 (vedi allegato 4,) al fine di recepire il contenuto della condizione recata nel parere della V Commissione.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere favorevole sull'emendamento 1.100 del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'emendamento 1.100 del relatore.

  Roberto TORTOLI, presidente, considerato che per le vie brevi è stata manifestata la disponibilità al trasferimento alla sede legislativa con riferimento al testo unificato in esame, si riserva di trasmettere alla Presidenza della Camera la richiesta di tale trasferimento, una volta verificata la sussistenza dei requisiti prescritti dall'articolo 92, comma 6, del regolamento. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche alla disciplina legislativa in materia di sedi dell'ente «Parco nazionale Gran Paradiso».
C. 4913 Nicco ed abb.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 29 maggio scorso.

  Roberto TORTOLI, presidente, comunica che sono pervenuti i seguenti pareri sul testo della proposta di legge C. 4913 adottata come testo base: parere favorevole con osservazione della I Commissione, parere favorevole con condizione della V Commissione e parere favorevole della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
  In sostituzione del relatore impossibilito a partecipare ai lavori odierni della Commissione, presenta l'articolo aggiuntivo 1.0100 (vedi allegato 5) volto a recepire il contenuto della condizione recato dal parere della V Commissione.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 1.0100 del relatore.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva l'articolo aggiuntivo 1.0100 del relatore.

  Roberto TORTOLI, presidente, considerato che per le vie brevi è stata manifestata la disponibilità al trasferimento alla sede legislativa in relazione al testo della proposta di legge C. 4913, adottata come testo base, si riserva di trasmettere alla Presidenza della Camera la richiesta di tale trasferimento, una volta verificata la sussistenza dei requisiti prescritti dall'articolo 92, comma 6, del regolamento. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Delega al Governo per l'adozione di norme a salvaguardia della salute pubblica dai rischi di inquinamento nelle zone interessate da impianti, anche provvisori, per il deposito, il trattamento o lo smaltimento di rifiuti urbani e industriali.
C. 1909 Scilipoti.

(Rinvio del seguito dell'esame).

  La Commissione prosegue l'esame delle proposte di legge in titolo, rinviato nella seduta del 30 maggio scorso.

  Roberto TORTOLI, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per Pag. 319l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 14.

7-00821 Lanzarin: Sul sistema di raccolta delle acque reflue urbane.
(Discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Manuela LANZARIN (LNP) rileva che la risoluzione a sua firma intende principalmente affrontare la questione della procedura di infrazione della Commissione europea che pone termini particolarmente vincolanti alle regioni interessate per adeguarsi alla normativa comunitaria. Nel rilevare l'importate ruolo che dovrebbero assumere le nuove Autorità di ambito ottimale, raccomanda al Governo di intervenire in tempi celeri in ordine alle questioni segnalate.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI dichiara l'orientamento favorevole del Governo sul testo della risoluzione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 7-00821.

7-00853 Cosenza: Sugli impianti di depurazione delle acque reflue.
(Discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Giulia COSENZA (PdL), illustrando i contenuti della risoluzione a sua firma, evidenzia il particolare rilievo che assume il piano nazionale sulla depurazione delle acque e lamenta l'inadeguatezza degli accordi di programma che lo Stato ha stipulato con le regioni in materia di depurazione. Dichiara, quindi, di non comprendere i motivi per cui sono state stanziate risorse per coprire solo le spese per l'installazione di taluni depuratori. Ritiene necessario affrontare con tempestività le questioni enunciate nella risoluzione al fine di superare i rilievi mossi dagli organismi dell'Unione europea e le relative procedure d'infrazione. Fa notare che un intervento celere e razionale consentirebbe altresì di favorire il necessario sviluppo del turismo che potrebbe rappresentare un importante volano per l'economia dei territori interessati.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI dichiara l'orientamento favorevole del Governo sul testo della risoluzione in discussione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 7-00853.

7-00923 Mariani: Sugli eventi calamitosi del 25 ottobre 2011 in provincia di La Spezia.
(Discussione e conclusione – Approvazione).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Chiara BRAGA (PD) illustra la risoluzione di cui è cofirmataria vertente sul dissesto idrogeologico e sugli eventi alluvionali del 2011. Precisa che l'obiettivo perseguito dalla risoluzione è l'estensione dell'erogazione di risorse ad una serie di piccoli comuni della Val di Vara che sono stati esclusi dalla assegnazione di finanziamenti diretti prevalentemente ai comuni delle Cinque Terre e di La Spezia. Richiede, pertanto, una particolare attenzione del Governo su quei territori di minore richiamo turistico che sono stati parimenti colpiti dagli eventi alluvionali cui si riferisce la risoluzione.

  Gabriella MONDELLO (UdCpTP), nel ringraziare i colleghi che hanno sottoscritto la risoluzione, ribadisce l'esigenza che i comuni di piccole dimensioni siti nei Pag. 320territori della Val di Vara e dell'entroterra ligure ricevano un adeguato supporto e la dovuta attenzione per i gravi eventi alluvionali subiti.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI esprime parere favorevole sui contenuti della risoluzione.

  Nessuna altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 7-00923.

7-00895 Motta: Sul violento nubifragio dell'11 giugno 2011 che ha colpito la Pedemontana parmense e in particolare i comuni in provincia di Parma.
(Discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione 8-00198).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in titolo.

  Carmen MOTTA (PD), illustrando la risoluzione a sua firma, evidenzia che la stessa risulta sottoscritta da parlamentari appartenenti a diversi gruppi di maggioranza e di opposizione. Precisa che la risoluzione si giustifica in ragione dell'ingente quantità di pioggia caduta in breve tempo in un territorio che non vedeva da anni un tale fenomeno. Rammenta che il Dipartimento della Protezione Civile, in sede di valutazione dell'entità dell'evento, ritenne di non poter ravvisare il carattere di straordinarietà dell'evento piovoso, demandando quindi alla regione lo stanziamento di risorse, non avendo le relative disponibilità finanziarie per la copertura dei danni. Rammenta che la regione Emilia-Romagna ha investito una quota pari a 535 mila euro per coprire le spese necessarie per il ristoro dei danni provocati dall'evento e che dal 2009 non risulta più disponibile il Fondo regionale per la Protezione Civile. Fa notare che, per analoghi eventi alluvionali accaduti in altre regioni, quali le Marche, la Puglia e l'Abruzzo, è stato dichiarato lo stato di emergenza e si è proceduto ai relativi stanziamenti di risorse. Avanza pertanto la richiesta che il Governo si impegni a venire incontro alle esigenze di indennizzo per i danni subiti dai cittadini delle località interessate dai gravi danni menzionati nella risoluzione.

  Il sottosegretario Tullio FANELLI, nel rilevare che il Dipartimento della Protezione Civile aveva ritenuto che gli eventi richiamati dalla risoluzione in titolo non avessero il carattere di straordinarietà, precisa che si rende necessaria, da parte degli uffici del Ministero e del Dipartimento della Protezione Civile, un'ulteriore valutazione sulla portata degli eventi in questione. A tale fine avanza pertanto, al presentatore della risoluzione una proposta di riformulazione dell'impegno al Governo (vedi allegato 6).

  Carmen MOTTA (PD) dichiara di accogliere la proposta di riformulazione avanzata dal rappresentante del Governo.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la risoluzione n. 7-00895 Motta, come riformulata, che assume il numero 8-00198.

  La seduta termina alle 14.30.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 1o agosto 2012. — Presidenza del vicepresidente Roberto TORTOLI. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Tullio Fanelli.

  La seduta comincia alle 14.30.

Disposizioni per la celebrazione del secondo centenario della nascita di Giuseppe Verdi, per lo sviluppo del Festival Verdi, per la valorizzazione dell'Opera verdiana e sulla dichiarazione d'interesse nazionale della Villa Verdi in Sant'Agata di Villanova sull'Arda e della casa natale del musicista in Roncole Verdi.
C. 1373 e abb.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame emendamenti e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

Pag. 321

  Carmen MOTTA (PD), relatore, nel richiamare i contenuti del parere già espresso dalla VIII Commissione sulla proposta di legge volta a finanziare le celebrazioni della figura di Verdi e dell'Opera verdiana, illustra le proposte emendative approvate in linea di principio dalla VII Commissione. Nell'auspicare, quindi, una rapida conclusione dell’iter del provvedimento, formula, in conclusione, una proposta di parere favorevole sugli emendamenti trasmessi ai fini del parere.

  Tommaso FOTI (PdL), nel dichiarare il proprio voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, rammenta che il testo cui si riferiscono le proposte emendative è stato condiviso dal precedente Governo ed evidenziano l'attenzione mostrata anche in questa legislatura per la valorizzazione dell'Opera verdiana.

  Sergio Michele PIFFARI (IdV) dichiara il proprio voto di astensione sulla proposta di parere favorevole del relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole del relatore.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.50.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Modifica all'articolo 184 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni contro l'inquinamento ambientale e i danni alla salute derivanti dalla dispersione dei mozziconi dei prodotti da fumo nel suolo e nelle acque.

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