CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 26 luglio 2012
691.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 156

SEDE REFERENTE

  Giovedì 26 luglio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Massimo Vari.

  La seduta comincia alle 9.40.

Disposizioni per l'Agenda digitale.
Testo unificato C. 4891 Gentiloni Silveri e C. 5093 Palmieri.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del testo unificato in oggetto.

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che sono state presentate proposte emendative riferite al testo unificato in esame e che il relatore ha presentato, dopo la scadenza del termine di presentazione, l'articolo aggiuntivo 8.0100, che prevede che si consideri pratica commerciale scorretta la richiesta di un sovrapprezzo non giustificato dei costi per il completamento di una transazione elettronica con un fornitore di beni o servizi. Al riguardo, constata che non vi sono richieste per la presentazione di subemendamenti.

  Il sottosegretario Massimo VARI, nel fare presente che molte delle disposizioni del testo necessitano, per quanto riguarda le possibili conseguenze finanziarie, di un approfondimento che rinvia all'esame che si svolgerà presso la Commissione Bilancio, ritiene opportuno fare alcune considerazioni preliminari di merito su specifiche disposizioni del testo unificato, e, in particolare, sul catasto delle infrastrutture civili in fibra ottica di cui all'articolo 3, comma 2, sugli incentivi fiscali previsti all'articolo 20, in materia di apprendistato nel settore delle tecnologie dell'informazione e sul software libero nelle pubbliche amministrazioni, di cui all'articolo 28, comma 1.
  In particolare, fa presente che la disposizione che prevede il catasto delle infrastrutture civili è parzialmente divergente con le intenzioni del Governo riguardo Pag. 157all'istituzione, prevista nel decreto-legge che verrà emanato volto a promuovere la digitalizzazione del Paese, cosiddetto «Italia digitale», del catasto nazionale federato, volto a far sì che le infrastrutture costituiscano un sistema unico e censito a livello nazionale. Quanto invece agli incentivi fiscali in materia di apprendistato nel settore delle tecnologie dell'informazione, evidenzia alcune criticità legate ai profili di compatibilità comunitaria. In ultimo, rispetto alla disposizione relativa al software libero nelle pubbliche amministrazioni, richiama l'attenzione della Commissione sulla recente approvazione di un emendamento al decreto-legge cosiddetto «sviluppo Italia», volto a favorire l'applicazione dell’open source.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, nel ringraziare il sottosegretario per lo spirito collaborativo da sempre dimostrato nei confronti del Parlamento, riguardo agli utili spunti di riflessione forniti, rinviando la valutazione delle conseguenze finanziarie del testo all'esame che si terrà presso la Commissione Bilancio, per quanto riguarda il catasto delle infrastrutture civili in fibra ottica di cui all'articolo 3, comma 2, rileva che la previsione di catasti comunali non esclude la possibilità che i dati acquisiti da ciascun comune possano confluire in un unico sistema centralizzato a livello statale e si riserva di intervenire sul testo nel corso dell'esame in Assemblea. Per quanto concerne, invece, gli incentivi fiscali previsti all'articolo 20, in materia di apprendistato nel settore delle tecnologie dell'informazione, si riserva di svolgere un approfondimento nel corso del prosieguo dell’iter legislativo in ordine al profilo di compatibilità con la normativa comunitaria sollevato dal rappresentante del Governo. Per quanto attiene, infine, al software libero nelle pubbliche amministrazioni di cui all'articolo 28, comma 1, ritiene opportuno intervenire sul testo per coordinarlo con il decreto-legge «sviluppo Italia» nel corso dell'esame in Assemblea, dal momento che in quel momento le disposizioni contenute nel decreto-legge saranno ormai consolidate, per effetto della conversione in legge del decreto stesso.

  Mario VALDUCCI, presidente, fa presente che l'emendamento Monai 1.1 si intende decaduto per assenza del presentatore.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Crosio 1.3 e Toto 1.4 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento a propria firma 1.2, identico ai precedenti.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Crosio 1.3, Toto 1.4 e 1.2 del relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 1.2 del relatore, Crosio 1.3 e Toto 1.4. (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Rao 1.5, ritenendo necessario un approfondimento riguardo al crowdfunding, che giudica questione assolutamente meritevole di attenzione.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento Rao 1.5.

  Roberto RAO (UdCpTP), nell'esprimere apprezzamento per il lavoro svolto dal relatore, ritira l'emendamento a propria firma 1.5, ai fini di un approfondimento in vista dell'esame in Assemblea.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, riguardo all'emendamento Monai 2.1, sottolinea che esso appare limitare eccessivamente il ruolo del Parlamento in materia, prevedendo il solo esame di una relazione annuale presentata dal Governo, anziché l'approvazione di una legge annuale. Accogliendo lo spirito dell'emendamento, che è anche quello di evitare la presentazione di disegni di legge a scadenze Pag. 158molto ravvicinate, invita il presentatore a riformulare l'emendamento, prevedendo la presentazione da parte del Governo di un disegno di legge ogni due anni e di una relazione annuale. Esprime quindi parere favorevole sull'emendamento a condizione che sia riformulato nei seguenti termini: «all'articolo 2, comma 2, sostituire le parole: «entro il 30 aprile di ogni anno» con le seguenti: «ogni due anni, entro il 30 aprile,»; conseguentemente, al medesimo articolo 2, comma 4, alinea, sostituire le parole da: «Il Governo» fino a «una relazione» con le seguenti: «Entro il 31 ottobre di ogni anno il Governo presenta alle Commissioni parlamentari competenti una relazione».

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento Monai 2.1, come riformulato.

  Carlo MONAI (IdV) nell'esprimere perplessità sulla riformulazione proposta dal relatore, giudica opportuno svolgere una riflessione sull'introduzione di un obbligo relativo alla presentazione di un disegno di legge annuale, dal momento che, a differenza, ad esempio, del disegno di legge comunitaria, la cui scadenza annuale è dettata dalla necessità di attuazione di direttive comunitarie, non appare opportuno fissare una scadenza predeterminata per eventuali interventi da parte del Governo. Ritiene invece che la presentazione al Parlamento di una relazione annuale sull'attuazione dell'Agenda digitale possa, da un lato, fornire utili elementi al Parlamento al riguardo e contestualmente permettere che il Governo possa, attraverso appositi provvedimenti, promuovere interventi legislativi che diano impulso e attuino il coordinamento delle disposizioni relative all'Agenda digitale in qualsiasi momento lo ritenga necessario.

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD), nell'apprezzare il tentativo di mediazione del relatore, sottolinea che il meccanismo delle leggi annuali è stato previsto da molti anni in riferimento alla legge finanziaria e comunitaria e che, in seguito, sono state previste leggi annuali in relazione a temi considerati di grande rilevanza, cui il Parlamento ha voluto assegnare una forte priorità. Osservando che, in ogni caso, su tali temi si può intervenire in via legislativa in qualsiasi momento, giudica a suo avviso opportuno, per quanto sopra esposto, che il Parlamento assegni un carattere di priorità a tale tema, anche attraverso la previsione di una legge annuale e giudica opportuno che il presentatore ritiri il proprio emendamento volto ad abolire tale previsione.

  Il sottosegretario Massimo VARI ricorda che la prima legge annuale è stata prevista in occasione della legge finanziaria, la cui tempistica era dettata dall'opportunità di riequilibrare il quadro delle previsioni di spesa prima dell'inizio dell'esercizio finanziario e che successivamente tale schema fu adottato dal Ministro La Pergola per la legge comunitaria, in ragione della necessità dettata dall'obbligo di attuazione delle direttive comunitarie entro tempi prestabiliti. Quanto all'Agenda digitale, ritiene utile che, oltre alla relazione annuale, il Governo sia tenuto alla presentazione di un disegno di legge che in qualche modo lo porti a riflettere e a fare proposte concrete al Parlamento per la rimozione di ostacoli legislativi e per la reale attuazione dell'Agenda digitale, sulla quale in ogni caso potranno essere approvati interventi legislativi anche in momenti diversi da quello della legge annuale o biennale.

  Carlo MONAI (IdV), alla luce dei chiarimenti forniti dal rappresentante del Governo, riformula l'emendamento 2.1 nel senso indicato dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 2.1, come riformulato (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore a ritirare l'articolo aggiuntivo Lusetti, 2.01, ritenendo necessario un approfondimento riguardo alla Pag. 159web reputation, che giudica comunque argomento fortemente meritevole di attenzione.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento.

  Roberto RAO (UdCpTP), aggiunge la propria firma all'articolo aggiuntivo Lusetti 2.01 e lo ritira.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Toto 3.4 e Crosio 3.6. Raccomanda, quindi, l'approvazione dell'emendamento a propria firma 3.5, identico ai precedenti.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Toto 3.4, Crosio 3.6 e 3.5 del relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti 3.5 del relatore, Crosio 3.6 e Toto 3.4 (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Crosio 3.1 e Toto 3.3, in quanto la soppressione dell'ultimo periodo del comma 1 dell'articolo 3, potrebbe creare dubbi interpretativi riguardo all'esclusione del pagamento della tassa di occupazione per i tratti di reti metalliche.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sugli identici emendamenti Crosio 3.1 e Toto 3.3.

  Jonny CROSIO (LNP) e Daniele TOTO (FLpTP) ritirano rispettivamente gli emendamenti 3.1 e 3.3.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Toto 3.7 e Crosio 3.8, in quanto l'obbligo di condivisione degli spazi per realizzare la coubicazione con altri operatori che forniscono reti di comunicazione elettronica appare in contrasto con la disciplina europea. Inoltre, invita i presentatori al ritiro degli identici emendamenti Crosio 3.10 e Toto 3.12 in quanto l'eliminazione dell'obbligo di richiedere il rilascio dell'autorizzazione paesaggistica per le opere indicate dall'emendamento potrebbe comportare conseguenze negative sul paesaggio.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sugli identici emendamenti Toto 3.7 e Crosio 3.8 e sugli identici emendamenti Crosio 3.10 e Toto 3.12.

  Jonny CROSIO (LNP), nel condividere le osservazioni svolte dal sottosegretario riguardo alla necessità di un unico catasto delle infrastrutture, e conformemente a quel principio, giudica che debba essere sventato con forza il rischio che le infrastrutture di rete non siano connesse tra di loro, ritenendo del tutto praticabile ed efficace il criterio della coubicazione. Nel rammentare, a tale riguardo, le risoluzioni approvate in materia dalla Commissione, fa presente che soggetti diversi hanno intenzione di investire risorse consistenti per realizzare reti del tutto alternative e sovrapponibili, con un grave sperpero di risorse che è inaccettabile, in generale, ma ancora di più nel periodo di crisi che il Paese sta attraversando. Quanto all'autorizzazione paesaggistica, oggetto dell'emendamento 3.10, rammenta che il rilascio di tale titolo è di competenza della provincia, che allo scopo riunisce una commissione di esperti che è tenuta ad esaminare una grande quantità di richieste, che spesso non riesce ad evadere in tempi congrui. Nel ritenere assolutamente coerente con la recente soppressione di alcune province anche uno snellimento delle competenze in capo ad esse, ritiene che finalità del provvedimento debba essere quella di incentivare la rapida costruzione delle reti, cercando di eliminare quei vincoli burocratici che rallentano la tempistica degli interventi infrastrutturali, senza in realtà apportare alcun reale beneficio. In ultimo, sottolinea la necessità Pag. 160che l'Italia compia scelte che siano riferite maggiormente alla propria situazione nazionale, senza quello spirito di sottomissione alle regole europee, che la stessa commissaria Kroes ha dichiarato suscettibili di alcune correzioni.

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD), nel ritenere corretto il merito di alcune affermazioni del collega Crosio, condivide tuttavia l'invito del relatore al ritiro degli identici emendamenti Toto 3.7 e Crosio 3.8, dal momento che è pervenuta una lettera di messa in mora da parte della Commissione europea sul caso analogo della manutenzione dell'ultimo miglio, originata non dal merito della disposizione, bensì dal mancato coinvolgimento dell'Agcom e dalla sovrapposizione del Parlamento alle competenze di quest'ultima. Riterrebbe quindi opportuno che la questione oggetto degli emendamenti fosse affrontata nel corso dell'esame in Assemblea, quando si avranno maggiori elementi sulla risposta del Governo alla citata lettera di messa in mora e sull'evoluzione di tale vicenda, analoga a quella appena esaminata. Quanto agli identici emendamenti Crosio 3.10 e Toto 3.12 osserva che si tratta di una questione delicata, che mette in campo due opposte esigenze, quella degli operatori, da un lato, che chiedono una sempre maggiore semplificazione delle procedure e quella delle comunità locali dall'altro, che sono molto sensibili al tema dell'elettromagnetismo e dell'integrità del paesaggio.

  Carlo MONAI (IdV), pur condividendone la finalità, giudica inapplicabile e generica la disposizione contenuta negli identici emendamenti Toto 3.7 e Crosio 3.8, ed esprime perplessità anche dal punto di vista della sua costituzionalità, dal momento che essa introduce un obbligazione ex lege in un rapporto di natura squisitamente privatistica. Giudicherebbe, invece, opportuno che tale obbligo di coubicazione fosse imposto agli enti pubblici, per porre in condizioni di pari opportunità tutti gli operatori interessati. In ogni caso, riterrebbe opportuno compiere un approfondimento al riguardo.

  Daniele TOTO (FLpTP) chiede al relatore chiarimenti in merito al contrasto della disposizione contenuta nel proprio emendamento 3.7 con la disciplina comunitaria.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, nel ribadire quanto già detto dal collega Gentiloni Silveri, fa presente che l'approvazione di una disposizione siffatta porterebbe la Commissione europea a fare i medesimi rilievi effettuati già in altre occasioni, relativamente al sostituirsi del legislatore in scelte che rientrano nelle competenze proprie delle autorità indipendenti.

  Jonny CROSIO (LNP), nel ritenere giudiziose le osservazioni del collega Gentiloni Silveri riguardo al proprio emendamento 3.8, giudica incoerente la posizione tenuta al riguardo dal collega Monai, che, in precedenti occasioni, si era espresso con forza a favore della coubicazione delle infrastrutture di rete. Quanto invece all'emendamento a propria firma 3.10 ribadisce che l'autorizzazione paesaggistica costituisce un aggravio del tutto inutile, poiché molti altri strumenti urbanistici, come ad esempio i piani regolatori, sono in grado di regolare tale aspetto.

  Carlo MONAI (IdV), in risposta alle osservazioni del deputato Crosio, sottolinea che il dibattito cui si riferisce il citato deputato era del tutto diverso da quello attuale, dal momento che allora si discuteva dell'opportunità che la rete di distribuzione dei cavi per la banda larga potesse essere regolata dall'ente pubblico, che avrebbe dovuto evitare sovrapposizioni di reti, mentre nel caso in esame si tratta di imporre un'obbligazione in un rapporto di natura privatistica nel quale regna un'assoluta autonomia negoziale.

  Mario VALDUCCI, presidente, nel sollecitare il Governo a dare tempestiva attuazione agli impegni assunti in sede di approvazione delle risoluzioni Crosio 7-00903 e Gentiloni Silveri 7-00932 riguardo alla realizzazione delle reti in fibra Pag. 161ottica, giudica opportuno svolgere un approfondimento su entrambe le questioni contenute negli emendamenti, ai fini dell'esame in Assemblea.

  Il sottosegretario Massimo VARI, nel ribadire la necessità di un approfondimento sulle questioni contenute negli emendamenti Toto 3.7 e Crosio 3.8, osserva che l'obbligo di condivisione degli spazi è già previsto dal decreto-legge n. 112 del 2008, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, e che il codice delle comunicazioni affida all'Agcom il potere di imporre tali obblighi. Invita, quindi, i presentatori a ritirare le proposte emendative.

  Jonny CROSIO (LNP), nel ritirare l'emendamento a propria firma 3.8, osserva che nel Paese ci sono zone nelle quali le reti esistono, sono addirittura sovradimensionate e sono disponibili investimenti per costruirne di nuove, mentre in altri territori c’è un'assoluta carenza di reti, con una conseguente grave disomogeneità nelle possibilità di sviluppo e crescita delle varie aree del Paese.
  Ritira inoltre il proprio emendamento 3.10, preannunciando, tuttavia, la presentazione di un analogo emendamento nel corso dell'esame in Assemblea.

  Daniele TOTO (FLpTP) ritira gli emendamenti a propria firma 3.7 e 3.12.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Gentiloni Silveri 3.13.

  Il sottosegretario Massimo VARI, nel rinviare gli approfondimenti in merito alle possibili conseguenze finanziarie dell'emendamento all'esame che si svolgerà successivamente in Commissione Bilancio, si rimette alla Commissione, ricordando che le tariffe oggetto dell'emendamento non vengono aggiornate dal 2003 e che il Ministero dell'economia e delle finanze sta prendendo in considerazione l'ipotesi di un incremento pari al 30 per cento di tali importi.
  La Commissione approva l'emendamento Gentiloni Silveri 3.13 (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita i presentatori a ritirare gli identici emendamenti Crosio 4.2 e Toto 4.3, in quanto, sopprimendo il riferimento allo spettro di frequenze libere, prevedono la mera comunicazione in carta semplice all'agenzia provinciale o regionale per la protezione dell'ambiente, anche nel caso di impianti che trasmettono, nello spettro di frequenze non libere, con potenza alla singola antenna uguale o inferiore a 3 Watt.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sugli identici emendamenti Crosio 4.2 e Toto 4.3.

  Jonny CROSIO (LNP) e Daniele TOTO (FLpTP) ritirano, rispettivamente, gli emendamenti 4.2 e 4.3.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Gentiloni Silveri 4.1 e sugli identici articoli aggiuntivi Crosio 4.02 e Toto 4.03. Raccomanda, infine, l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 4.01 a propria firma, identico ai precedenti.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere favorevole sull'emendamento Gentiloni Silveri 4.1 e sugli identici articoli aggiuntivi Crosio 4.02, Toto 4.03 e 4.01 del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva l'emendamento Gentiloni Silveri 4.1 e gli identici articoli aggiuntivi 4.01 del relatore, Crosio 4.02 e Toto 4.03. (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Rao 5.1, a condizione che venga riformulato limitando l'intervento normativo alla sola lettera c), ossia limitando i benefici previsti dall'emendamento al solo contributo di 50 euro per la realizzazione Pag. 162di impianti Internet satellitare nelle zone non coperte dal cablaggio. L'emendamento, a seguito della riformulazione, risulterebbe quindi il seguente: « Al comma 1, dopo la lettera b), aggiungere la seguente: c) un contributo di 50 euro per la realizzazione di impianti Internet satellitare nelle zone non coperte dal cablaggio»

  Il sottosegretario Massimo VARI, nel rinviare, per eventuali approfondimenti in merito alle possibili conseguenze finanziarie dell'emendamento, all'esame che si svolgerà successivamente in Commissione Bilancio, e ribadendo quanto già esposto nella precedente seduta del 29 maggio scorso riguardo alla scarsa incisività dell'intervento proposto, si rimette alla Commissione sull'emendamento Rao 5.1, come riformulato.

  Roberto RAO (UdCpTP) accetta la riformulazione proposta dal relatore e si riserva di presentare nel corso dell'esame in Assemblea un emendamento che riproponga la disposizione di cui al comma 1-bis contenuto nel proprio emendamento 5.1.

  Carlo MONAI (IdV) concorda con il sottosegretario, osservando che la previsione di un contributo per il solo anno 2013 potrebbe dare un carattere di eccessiva temporaneità alla disposizione.

  La Commissione approva l'emendamento Rao 5.1, come riformulato (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Gentiloni Silveri 5.01, a condizione che sia riformulato sopprimendo le parole: «abilitati a ricevere ed autenticare pagamenti in modalità contactless», in modo da poter estendere la detrazione fiscale a tutti i terminali POS, nonché sopprimendo nella rubrica dell'articolo 5-bis, introdotto dalla proposta emendativa, le parole: «per pagamenti in modalità contactless».

  Il sottosegretario Massimo VARI, nell'esprimere alcune perplessità sull'articolo aggiuntivo in esame, in quanto la scarsa propensione all'utilizzo di tali dispositivi deriva non già dagli oneri fiscali, ma dai costi legati alle commissioni sulle singole transazioni e da ragioni poco commendevoli relative alla tracciabilità delle transazioni medesime, si rimette alle valutazioni della Commissione sulla riformulazione dell'articolo aggiuntivo Gentiloni Silveri 5.01.

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD) accetta la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Gentiloni Silveri 5.01, come riformulato (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, nel raccomandare l'approvazione dell'articolo aggiuntivo a propria firma 8.0100, sottolinea l'opportunità di inserire nel codice del consumo una disposizione che consideri pratica commerciale scorretta la richiesta di un sovrapprezzo non giustificato dei costi per il completamento di una transazione elettronica con un fornitore di beni o servizi.
  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 8.0100 del relatore.

  Carlo MONAI (IdV), nel ritenere pienamente condivisibili le finalità della proposta emendativa del relatore, osserva che sarebbe opportuno effettuare un approfondimento ai fini dell'esame in Assemblea volto a precisare le situazioni in cui tale sovrapprezzo non è giustificato.

  Jonny CROSIO (LNP) condivide le finalità della proposta emendativa del relatore.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo 8.0100 del relatore (vedi allegato).

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  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Monai 12.1.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento Monai 12.1.

  Carlo MONAI (IdV) ritira il proprio emendamento 12.1.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Palmieri 15.1, in quanto estende le esenzioni fiscali previste per la remunerazione delle prestazioni d'opera professionali e lavorative tramite quote sociali a tutte le società.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento Palmieri 15.1.

  La Commissione approva l'emendamento Palmieri 15.1 (vedi allegato).

  Mario VALDUCCI, presidente, avverte che, a seguito dell'approvazione dell'emendamento Palmieri 15.1, risulta assorbito l'emendamento Palmieri 15.2.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Palmieri 17.1, in quanto non appare coerente con la natura del fondo rotativo l'erogazione, prevista dall'emendamento stesso, di risorse a fondo perduto.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento Palmieri 17.1.

  Antonio PALMIERI (PdL) ritira il proprio emendamento 17.1.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Palmieri 18.1, in quanto appare estremamente onerosa la deduzione fiscale integrale del costo dell'immobile, anche in caso di uso promiscuo per sede ed abitazione, nei primi tre anni di attività di una startup innovativa.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento Palmieri 18.1.

  Antonio PALMIERI (PdL) ritira l'emendamento a propria firma 18.1, riservandosi di ripresentarlo con una diversa formulazione durante l'esame in Assemblea.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita i presentatori a ritirare gli identici articoli aggiuntivi Toto 20.02 e Crosio 20.03, in quanto il beneficio fiscale previsto non appare sufficientemente selettivo.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sugli identici articoli aggiuntivi Toto 20.02 e Crosio 20.03.

  Daniele TOTO (FLpTP) chiede chiarimenti riguardo all'invito al ritiro formulato dal relatore.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, rileva che è necessario che venga meglio definita la platea dei beneficiari.

  Daniele TOTO (FLpTP) e Jonny CROSIO (LNP) ritirano, rispettivamente, gli articoli aggiuntivi 20.02 e 20.03.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore al ritiro degli articoli aggiuntivi Crosio 21.02 e 21.04, in quanto appaiono in contrasto con il principio della neutralità tecnologica, dal momento che i benefici fiscali riconosciuti riguardano la sola banda larga mobile.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sugli articoli aggiuntivi Crosio 21.02 e 21.04.

  Jonny CROSIO (LNP) ritira gli articoli aggiuntivi a propria firma 21.02 e 21.04.

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  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Toto 22.1 e Crosio 22.2 e raccomanda l'approvazione dell'emendamento 22.3 a propria firma.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere favorevole sugli identici emendamenti Toto 22.1, Crosio 22.2 e 22.3 del relatore.

  La Commissione approva gli identici emendamenti Toto 22.1, Crosio 22.2 e 22.3 del relatore (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Rao 22.4, in quanto esso prevede l'applicazione dell'aliquota IVA ridotta al 4 per cento sulla compravendita di prodotti editoriali digitali via Internet.

  Il sottosegretario Massimo VARI, nell'esprimere perplessità sulla proposta emendativa in esame, in ragione della possibile contrarietà della disposizione da essa introdotta con la normativa comunitaria, sottolinea, tuttavia, di condividere la finalità dell'emendamento, riguardo alla quale la Cabina di regia, recentemente istituita, sta portando avanti un dibattito, che auspica proficuo, in sede europea. Pertanto si rimette alle valutazioni della Commissione sull'emendamento Rao 22.4.

  La Commissione approva l'emendamento Rao 22.4 (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Gentiloni Silveri 23.1, in quanto, a suo avviso, non appare opportuno sopprimere l'articolo 23, dal momento che esso prevede benefici fiscali per le aziende video ludiche, ossia per aziende nazionali tra le più dinamiche ed esposte alla concorrenza internazionale.

  Il sottosegretario Massimo VARI, pur concordando sulle finalità dell'emendamento, che tuttavia reca un intervento focalizzato su un solo settore, si rimette alle valutazioni della Commissione.

  Antonio PALMIERI (PdL) fa presente che le finalità dell'articolo 23 del testo unificato in oggetto sono quelle di mantenere un impegno preso da parlamentari dei gruppi del PdL e del PD nel corso del Game Forum, dal momento che il settore video-ludico ha forti impatti di tipo sia sociale che economico, di favorire gli sviluppatori italiani di video giochi e quindi creare opportunità di lavoro e facilitare lo sviluppo dell'imprenditoria nazionale e di riproporre un intervento che, già sperimentato nel settore del cinema, ha dato un forte sostegno al mercato italiano.

  Paolo GENTILONI SILVERI (PD), pur nella consapevolezza dell'importanza del settore video ludico, e apprezzando il Game Forum promosso dal collega Palmieri, fa presente di aver presentato l'emendamento ritenendo ragionevoli alcune obiezioni poste in relazione alla creazione di una corsia preferenziale per un solo settore, diversamente che per gli altri. In esito al dibattito, tuttavia, ritira il proprio emendamento 23.1.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'articolo aggiuntivo Palmieri 24.01.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'articolo aggiuntivo Palmieri 24.01.

  Antonio PALMIERI (PdL) ritira il proprio articolo aggiuntivo 24.01.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sugli emendamenti Palmieri 25.1, 25.2, 25.3 e 27.1.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sugli emendamenti Palmieri 25.1, 25.2, 25.3 e 27.1.

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  La Commissione, con distinte votazioni, approva gli emendamenti Palmieri 25.1, 25.2, 25.3 e 27.1 (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, invita il presentatore al ritiro dell'emendamento Mereu 28.2, in quanto le funzioni di gestione dei servizi in modalità digitale da parte delle pubbliche amministrazioni sono svolte dall'Agenzia per l'Italia digitale, recentemente istituita dal decreto-legge n. 83 del 2012, recante misure urgenti per la crescita del Paese.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Antonio MEREU (UdCpTP) ritira il proprio emendamento 28.2.

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sulle proposte emendative Gentiloni Silveri 28.1 e 28.01.

  Il sottosegretario Massimo VARI esprime parere conforme a quello del relatore sull'emendamento 28.1, mentre si rimette alla Commissione sull'articolo aggiuntivo 28.01, dal momento che, da un lato, suscita perplessità il trasferimento in capo alle amministrazioni locali di un onere non irrilevante derivante dalla fornitura di servizi digitali al cittadino, dall'altro, segnala come l'emendamento potrebbe essere più puntualmente formulato in relazione a non trascurabili aspetti applicativi.

  Jonny CROSIO (LNP) preannuncia il voto di astensione del proprio gruppo sull'articolo aggiuntivo Gentiloni Silveri 28.01.

  La Commissione, con distinte votazioni, approva le proposte emendative Gentiloni Silveri 28.1 e 28.01 (vedi allegato).

  Deborah BERGAMINI (PdL), relatore, esprime parere favorevole sull'emendamento Biasotti 30.1, a condizione che l'emendamento sia riformulato nei seguenti termini: all'articolo 30, comma 1, aggiungere, in fine, le seguenti parole: «, salvo che il destinatario non sia dotato di posta elettronica certificata o che non abbia manifestato diverso avviso».

  Il sottosegretario Massimo VARI, fa presente che l'emendamento trae origine dalla necessità di mantenere attivo anche il sistema tradizionale di notifica degli atti giudiziari, sulla scorta di una paventata minore affidabilità del sistema elettronico. Sull'emendamento 30.1, come riformulato, si rimette comunque alle valutazioni della Commissione.

  Antonio PALMIERI (PdL) e Luca D'ALESSANDRO (PdL) sottoscrivono l'emendamento 30.1 e accettano la riformulazione proposta dal relatore.

  La Commissione approva l'emendamento Biasotti 30.1, come riformulato (vedi allegato).

  Mario VALDUCCI, presidente, dopo aver ringraziato i gruppi per la collaborazione, avverte che il testo unificato, come risultante dalle proposte emendative approvate, sarà trasmesso alle commissioni competenti per il parere.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di veicoli, di accertamento della guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti, di pagamento delle sanzioni e di effetti della revoca della patente.
C. 5361 Valducci.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 24 luglio 2012.

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  Mario VALDUCCI, presidente, ricorda che, nella seduta del 24 luglio scorso, il relatore ha svolto la relazione introduttiva chiedendo alcuni chiarimenti al Governo e il rappresentante del Governo si era riservato di intervenire nel prosieguo dell'esame.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, in ordine alle richieste di chiarimenti formulate dal relatore, per ciò che concerne la disposizione di cui all'articolo 2, ritiene che la formulazione dell'articolo possa ingenerare profili di incompatibilità con la disciplina comunitaria, atteso che – come correttamente osservato nella relazione al disegno di legge in esame – la direttiva 2007/46/CE, in materia di omologazione dei veicoli a motore e dei loro rimorchi, nonché dei sistemi, componenti ed entità tecniche destinate a tali veicoli, definisce espressamente la «massa massima» come «massa a pieno carico tecnicamente ammissibile», precisando, peraltro, che ai fini del calcolo della massa è necessario ricomprendere anche la massa del conducente ed eventualmente quella dell'accompagnatore, nonché il serbatoio del carburante.
  In tale prospettiva, osserva che risulterebbe oltremodo forzata una previsione di normativa nazionale che escludesse da tale «massa massima» il peso delle apparecchiature interne, senza considerare poi l'obiettiva difficoltà che ne deriverebbe in fase di controllo, in quanto non risulta plausibile una verifica su strada che consenta di verificare quanto del peso si possa addebitare agli arredi e quanto alla massa a pieno carico in assenza degli stessi.
  Per ciò che concerne la problematica della sanzione accessoria inerente all'omicidio colposo, consistente nella revoca della patente di guida nei casi di omicidio colposo di cui all'articolo 589 del codice penale, secondo comma (omicidio commesso per violazioni del codice della strada) e terzo comma (guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o di assunzione di sostanze stupefacenti) e nell'impossibilità di riacquistarla se non dopo 5 anni dalla commissione del reato nel caso di violazione della previsione di cui al secondo comma dell'articolo 589, ovvero dopo 15 anni nell'ipotesi di cui al terzo comma, si ritiene apprezzabile il lavoro parlamentare che, in luogo della creazione di nuove ed autonome fattispecie, che avrebbero scardinato l'impianto codicistico, si limita ad intervenire sulle sanzioni accessorie, nell'ottica di una prevenzione di comportamenti particolarmente pericolosi per la collettività. Come correttamente osservato in seno alla relazione, la previsione di un periodo di inibizione alla guida che non sia «sine die», ma modulato in relazione alla diversa gravità del fatto e che, per ciò, evita i rilievi di carattere comunitario, risponde all'esigenza di tutela della pubblica incolumità oltre che all'esigenza di giustizia dei familiari delle vittime della strada. Peraltro, come correttamente osservato nella citata relazione, la giurisprudenza della Corte costituzionale è pacifica nel riconoscere la legittimità di restrizioni anche significative alla possibilità di utilizzo dei veicoli e ciò risulta ancor più vero nel caso in esame, laddove viene in rilievo l'esigenza di contemperare il diritto alla libertà di movimento di cui all'articolo 16 della Costituzione con il superiore diritto alla vita e alla salute, diritti, questi ultimi che – nell'ottica di siffatto bilanciamento – non possono che considerarsi prevalenti.
  Precisa, infine, che un'interdizione alla guida per periodi relativamente lunghi in presenza di fattispecie particolarmente gravi, non rappresenterebbe una novità del nostro sistema nazionale ma è conosciuta anche da altre realtà europee.

  Silvia VELO (PD), relatore, nel ringraziare il sottosegretario per gli approfondimenti e per la preziosa collaborazione del Governo con il Parlamento, giudica fondamentale che ci sia un'ampia condivisione sul tema delle sanzioni e delle pene connesse alle violazioni a norme del codice della strada, la cui modifica scatena sempre delle reazioni assai accese, a cui la stampa dà in genere ampia risonanza. Osserva che devono essere formulate, al riguardo, delle proposte equilibrate, che Pag. 167diano ragione sia delle istanze poste dalle associazioni delle vittime della strada sia a coloro che, invece, considerano le misure proposte troppo punitive.
  Infine, per quanto concerne l'articolo 2, fa presente che la Commissione si è occupata della questione della massa degli autocaravan ai fini della guida con patente B da molto tempo e che le industrie del settore, che in Italia vantano poli importanti, come ad esempio il distretto del camper nel territorio senese, si lamentano del differente regime normativo dell'Italia rispetto a quello degli altri Paesi europei.

  Carlo MONAI (IdV) ritiene che vada fatto un approfondimento in ordine alla disposizione relativa alla possibilità di effettuare prelievi di materiale organico senza prevedere, però, la fattispecie del rifiuto dell'interessato, necessaria affinché la disposizione non si configuri come un trattamento sanitario obbligatorio. Ritiene altresì necessario un approfondimento anche relativamente al momento a partire dal quale si ritiene di dover applicare la revoca della patente nei casi indicati all'articolo 5, poiché l'applicazione della revoca dal momento dell'accertamento del reato sembrerebbe far presupporre la revoca della patente dal momento in cui la sentenza è passata in giudicato, il che farebbe trascorrere un periodo che potrebbe essere anche molto lungo prima che l'applicazione della sanzione accessoria sia efficace. Ritiene inoltre opportuno che ci sia una valutazione, ai fini della graduazione della sanzione, relativamente all'eventuale concorso di colpa della vittima e preannuncia la presentazione di emendamenti in tal senso.

  Antonio MEREU (UdCpTP), nel ringraziare il sottosegretario per le precisazioni fornite, preannuncia la presentazione di emendamenti da parte del proprio gruppo, volti a perfezionare il testo nell'ottica di condivisione che da sempre ha caratterizzato i lavori della Commissione.

  Mario VALDUCCI, presidente, nel precisare che alle ipotesi di aggravio della sanzione accessoria della revoca dovrebbero soggiacere anche e a fortiori i soggetti che vengono individuati nei giorni successivi a quello in cui è stato commesso il fatto, ricorda che il termine di presentazione degli emendamenti è fissato per lunedì 30 luglio alle ore 12.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.35.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

SEDE CONSULTIVA

Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici.
Nuovo testo C. 4041, approvata dal Senato, e abb.

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