CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 20 luglio 2012
687.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Venerdì 20 luglio 2012. — Presidenza del presidente della X Commissione Manuela DAL LAGO, indi del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE. — Intervengono il viceministro per il lavoro Michel Martone, il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti, il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta, il sottosegretario per l'economia e le finanze Vieri Ceriani.

  La seduta comincia alle 9.40.

DL 83/2012: Misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5312 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 19 luglio 2012.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che i relatori hanno presentato gli emendamenti 55.11, 67.9 e 69.9 (vedi allegato 1), nonché il subemendamento 0.67.018.90 (vedi allegato 2). Fissa alle ore 11 il termine per la presentazione dei subemendamenti agli emendamenti dei relatori appena citati.
  Segnala altresì che i relatori stanno predisponendo un ulteriore emendamento. Ritiene pertanto opportuno sospendere la seduta fino alle ore 10.

  La seduta, sospesa alle 9.45, è ripresa alle 10.10.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Duilio 8.1, relativo alla fabbrica del Duomo di Milano.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Duilio 8.1.

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  Alberto FLUVI (PD) relatore per la VI Commissione, avverte che il subemendamento 0.67.018.90 dei relatori recepisce i contenuti dell'emendamento Sereni 10.26 e di altre proposte emendative di analogo tenore, recanti interventi per la ricostruzione nelle zone dell'Umbria colpite dal terremoto.

  Alberto TORAZZI (LNP) dichiara di voler conoscere in che modo saranno reperite le risorse necessarie per la copertura finanziaria del subemendamento 0.67.018.90 dei relatori, nonché i parametri di ripartizione delle relative destinazioni di finanziamento. Ritiene eccessivo, peraltro, che nell'ambito del decreto-legge in esame siano previste risorse anche per eventi sismici risalenti nel tempo.

  Walter VERINI (PD) precisa che le proposte emendative in questione si riferiscono al terremoto che ha colpito l'Umbria nel 2009.

  Gianfranco CONTE, presidente della VI Commissione, avverte che le questioni connesse al subemendamento dei relatori 0.67.018.90 saranno affrontate in una successiva fase dell'esame del provvedimento.

  Alberto FLUVI (PD) ravvisa l'esigenza di mantenere accantonato l'emendamento Bratti 11.45, che presenta criticità sotto il profilo della copertura.

  Laura FRONER (PD) dissente dal parere contrario espresso dai relatori sul predetto emendamento, in quanto non ritiene che esso determini oneri a carico della finanza pubblica.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, invita i presentatori a ritirare gli articoli aggiuntivi Froner 31.01, Galletti 31.03, Lazzari 31.038 e Froner 31.039 per ragioni di copertura finanziaria.

  Laura FRONER (PD), ritira i propri articoli aggiuntivi 31.01 e 31.039.

  Gian Luca GALLETTI (UdCpTP) ritira il proprio articolo aggiuntivo 31.03.

  Luigi LAZZARI (PdL), ritira il proprio articolo aggiuntivo 31.038.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, passando ad esprimere il proprio parere sui subemendamenti riferiti all'emendamento 32.43 dei relatori, esprime parere favorevole sul subemendamento Ventucci 0.32.43.5, a condizione che sia riformulato, mentre esprime parere contrario sui restanti subemendamenti presentati. Raccomanda infine l'approvazione dell'emendamento 32.43 dei relatori.

  Il Sottosegretario Vieri CERIANI, esprime parere conforme a quello dei relatori ed esprime parere favorevole sull'emendamento 32.43 dei relatori.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Mastromauro 0.32.43.1.

  Cosimo VENTUCCI (PdL), in ordine al subemendamento 0.32.43.5, evidenzia che la riformulazione prospettata dal relatore potrebbe essere accolta, purché sia tenuto fermo il principio che ne ispira il contenuto. Segnala che la cosiddetta cambiale finanziaria è uno strumento che nel tempo ha perso rilievo in quanto mai utilizzato dall'ISVAP; ritiene opportuno, tuttavia, che ne venga favorito l'utilizzo per facilitare il reperimento di liquidità da parte delle piccole e medie imprese.

  Le Commissioni approvano il subemendamento Ventucci 0.32.43.5 nel testo riformulato (vedi allegato 3). Respingono quindi, con distinte votazioni, i subemendamenti Mastromauro 0.32.43.2, Strizzolo 0.32.43.3 e Marchignoli 0.32.43.4. Approvano infine l'emendamento 32.43 dei relatori, come subemendato.

  Alberto FLUVI (PD) invita i presentatori a ritirare le restanti proposte emendative riferite all'articolo 32, osservando che numerose proposte in essi contenute Pag. 5sono riprese dall'emendamento 32.43 dei relatori, appena approvato.

  Gianfranco CONTE, presidente, rileva che per effetto dell'approvazione dell'emendamento 32.43 dei relatori, come subemendato, devono considerarsi assorbiti gli emendamenti Ventucci 32.1, gli identici emendamenti Fava 32.5, Abrignani 32.7, Romani 32.17 e 32.20.

  Stefano SAGLIA (PdL) dopo averli sottoscritti, ritira gli emendamenti Romani 32.10, 32.11, 32.16 e Savino 32.2.

  Deodato SCANDEREBECH (FLpTP), dopo averlo sottoscritto, ritira l'emendamento Raisi 32.37.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli articoli aggiuntivi Fava 32.09 e Fugatti 32.010.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI commissione, formula un invito al ritiro del subemendamento Cimadoro 0.32.012.1 e raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 32.012 dei relatori, segnalando peraltro di aver presentato una nuova formulazione, che differisce dal testo inizialmente presentato solo per la parte relativa alla copertura finanziaria.

  Gabriele CIMADORO (IdV), aderendo all'invito, ritira il proprio subemendamento 0.32.012.1.

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo 32.012 dei relatori, come da ultimo riformulato.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che molte delle proposte emendative riferite all'articolo 33 attengono a materie già affrontate dall'emendamento 33.24 dei relatori. Fa presente, quindi, che i presentatori hanno ritirato gli emendamenti Romani 33.8 e 33.10, Lazzari 33.11, gli identici Simeoni 33.12 e Abrignani 33.13, Abrignani 33.14, Lazzari 33.15, Di Biagio 33.18 e 33.19, e Romani 33.23. Avverte, inoltre, che è ancora in corso la valutazione in ordine alla copertura finanziaria dell'emendamento Saltamartini 33.20, che propone di accantonare.

  Le Commissioni concordano sull'accantonamento dell'emendamento Saltamartini 33.20.

  Gabriele CIMADORO (IdV), osserva che sia il testo iniziale dell'articolo 33 del decreto-legge sia le modifiche successivamente introdotte dai relatori non recano misure in grado di superare la grave inefficienza dell'istituto fallimentare, che necessiterebbe un intervento che riscriva integralmente la disciplina vigente. Sottolinea, infatti, che con le attuali procedure gli unici beneficiari della situazione sono i curatori fallimentari, che godono di una cospicua rendita di posizione, mentre ai creditori resta una quota assai scarsa delle risorse del fallimento. Ritiene, pertanto, necessaria una riforma complessiva della disciplina delle procedure concorsuali, sottolineando come essa sia stata a lungo discussa in Parlamento, senza tuttavia il dibattito approdasse ad esiti positivi.

  Alberto TORAZZI (LNP), associandosi alla considerazione del deputato Cimadoro, rileva che le attuali procedure vanno a beneficio solamente dei consulenti, dei periti e dei curatori fallimentari. Ritiene, pertanto, che in questa sede si potrebbe dare un primo segnale per una riforma più coraggiosa delle procedure fallimentari.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che si passerà all'esame dell'emendamento Cesario 44.6 e dell'articolo aggiuntivo Savino 44.01.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore per la X Commissione, formula un invito al ritiro dell'emendamento Cesario 44.6 e dell'articolo aggiuntivo Savino 44.01, evidenziando che le proposte emendative affrontano un problema assai serio, che crea grandi difficoltà alle piccole e medie imprese. Nel sottolineare come la disciplina del patto di famiglia sia stata oggetto di Pag. 6una storica battaglia della Confindustria del nord est, evidenzia come il tema della successione nel patrimonio imprenditoriale meriti una attenta considerazione. Ritiene, tuttavia, che nelle attuali condizioni non sia possibile svolgere i necessari approfondimenti anche sulla formulazione delle disposizioni e reputa, pertanto, opportuno un ritiro delle proposte emendative a fronte di un impegno del Governo ad affrontare seriamente la questione in tempi ravvicinati.

  Maurizio FUGATTI (LNP), concordando sulla rilevanza della materia affrontata dall'emendamento Cesario 44.6 e dell'articolo aggiuntivo Savino 44.01, evidenzia l'opportunità di intervenire sulla questione già in questo provvedimento.

  Andrea LULLI (PD), condivide la proposta formulata dal relatore per la X Commissione, rappresentando che il proprio gruppo allo stato non è in grado di dare una valutazione positiva sulle proposte emendative in esame. Come capogruppo del Partito Democratico nella X Commissione, si impegna, tuttavia, ad affrontare la questione in un prossimo provvedimento.

  Alberto TORAZZI (LNP), fa presente che l'intera disciplina fiscale in materia successoria si basa sul presupposto di un vantaggio nel trasferimento, che tuttavia non si realizza nel caso del patto previsto dalle proposte emendative in discussione. Ritiene, pertanto, che l'approvazione di tali proposte potrebbe costituire uno stimolo per agire in futuro, eventualmente modificando il testo approvato. Sottolinea, peraltro, che la disciplina vigente in Austria e in Germania favorisce la continuità aziendale attraverso lo strumento delle fondazioni, evidenziando come di tale disciplina si siano giovate anche imprese di grandi dimensioni. Chiede, pertanto, ai colleghi di Commissione di compiere uno sforzo perché la mancata approvazione delle proposte emendative in discussione rischierebbe di rinviare indefinitamente la questione.

  Gabriele CIMADORO (IdV), pur dichiarando la disponibilità del proprio gruppo ad approvare le proposte emendative in discussione, evidenzia come esse affrontino un tema tutto sommato marginale rispetto a quello, già segnalato, della riforma della disciplina fallimentare, per la quale ritiene necessario un impegno preciso del Governo per un rapido intervento.

  Giampaolo FOGLIARDI (PD), osserva come le questioni poste dall'emendamento Cesario 44.6 e dall'articolo aggiuntivo Savino 44.01 siano assimilabili a quelle poste dalla proposta emendativa da lui presentata in materia di società di comodo. Ritiene, pertanto, che, come per tale proposta, si potrebbe ipotizzare l'individuazione di una soluzione nell'ambito dell'esame del disegno di legge recante la delega per la riforma fiscale.

  Maurizio LEO (PdL) sottolinea come la delega fiscale, con l'imposta sul reddito imprenditoriale, la cosiddetta IRI, realizzerà un accorpamento della tassazione sulle imprese.

  Gianfranco CONTE, presidente, ritiene che la materia affrontata dagli emendamenti in discussione non possa essere affrontata nell'ambito della delega fiscale, in quanto le disposizioni in questione attengono essenzialmente a rapporti di tipo civilistico, che non incidono direttamente sul sistema fiscale. Tenuto conto dell'esito del dibattito, ritiene tuttavia che i presentatori potrebbero accedere al ritiro delle proprie proposte emendative a fronte di un impegno del Governo ad accogliere un ordine del giorno volto a richiedere un approfondimento della questione e una valutazione delle sue diverse implicazioni, anche al fine di un intervento normativo in un futuro provvedimento.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI si dichiara disponibile a considerare un ordine del giorno in materia.

  Stefano SAGLIA (PdL), sottoscrive l'emendamento Cesario 44.6 e lo ritira.

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  Elvira SAVINO (PdL) ritira il proprio articolo aggiuntivo 44.01.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, invita i presentatori a ritirare l'articolo aggiuntivo Causi 45.05, precedentemente accantonato, in considerazione del fatto che la medesima materia è affrontata da una proposta emendativa dei relatori.

  Marco CAUSI (PD), ritira il proprio articolo aggiuntivo 45.05.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione passando all'esame dei subemendamenti accantonati riferiti all'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo, precisa che l'emendamento 0.67.018.90 dei relatori si riferisce al sisma che ha colpito l'Umbria il 15 dicembre 2009 e che la copertura finanziaria prevede l'utilizzo delle risorse derivanti dalla riduzione dei rimborsi elettorali ai partiti politici.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere favorevole sul subemendamento 0.67.018.90 dei relatori.

  Le Commissioni approvano il subemendamento 0.67.018.90.

  Alberto FLUVI (PD) relatore per la VI Commissione rappresenta l'esigenza di mantenere accantonato il subemendamento Fava 0.67.018.75, in quanto si sta valutando una sua possibile riformulazione che tenga conto della verifica da parte del Governo in ordine all'individuazione di un'idonea copertura finanziaria.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI fa presente che è in corso un approfondimento da parte della Ragioneria generale dello Stato in ordine alla disponibilità di alcuni fondi in materia di infrastrutture. Segnala, in ogni caso, che, qualora la verifica in corso abbia buon esito, sarebbero disponibili circa 30 milioni di euro ed occorrerebbe, pertanto, riformulare la proposta emendativa in discussione in modo da adeguarne gli oneri a tale importo.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, ribadisce l'opportunità di mantenere accantonato il subemendamento Fava 0.67.018.75. Segnala, altresì, l'esigenza di una correzione al testo dell'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo, nel senso di sopprimere, all'articolo 67-quater, comma 10, la parola «comunque».

  Alberto TORAZZI (LNP) illustra il subemendamento Fava 0.67.018.75, contestando la progressiva erosione dell'ammontare del credito d'imposta destinato alle imprese danneggiate dal sisma del 20 e 29 maggio 2012 rispetto a come originariamente configurato. Pur comprendendo che siano necessari ulteriori approfondimenti per reperire le risorse necessarie, sottolinea come l'ammontare del credito di imposta debba essere modulato tenendo conto dello scopo per il quale è previsto, che consiste nel fornire un contributo idoneo a favorire il recupero della produttività di un distretto industriale di fondamentale importanza per il Paese. Ritenendo pertanto che l'eccessiva riduzione della misura del credito d'imposta renda tale strumento sostanzialmente inutile, precisa come il subemendamento in esame sia volto a ripristinare una efficace configurazione dei presupposti e della misura del credito di imposta medesimo.

  Massimo MARCHIGNOLI (PD) ritiene assolutamente inaccettabile la decurtazione, prospettata dal rappresentante del Governo, del 70 per cento della misura del credito d'imposta rispetto a quanto originariamente proposto, atteso che un simile taglio renderebbe impossibile finanziare, tramite questa misura di defiscalizzazione, gli imprenditori colpiti dal sisma e far ripartire il distretto industriale in questione. Ritiene inoltre che il reperimento delle risorse sia una mera questione di volontà politica. Invita quindi il Governo a dimostrare l'effettiva sussistenza di una volontà politica in tal senso, attivandosi per risolvere rapidamente il problema Pag. 8della copertura finanziaria. Invita infine a procedere alla votazione del subemendamento Fava 0.67.018.75.

  Ludovico VICO (PD) ritiene che, ove il Governo lo voglia, sia sicuramente possibile individuare le modalità tramite le quali reperire le risorse per finanziare il credito d'imposta.

  Ugo SPOSETTI (PD) esprime una ferma sollecitazione nei confronti del Governo ad reperire una copertura finanziaria idonea rispetto all'intervento prospettato dal subemendamento Fava 0.67.018.75.

  Fabio GARAGNANI (PdL) si associa all'invito rivolto al Governo, auspicando che vi sia la reale consapevolezza della gravità della situazione dei distretti industriali colpiti dal sisma dello scorso mese di maggio e dei pesanti effetti che tale situazione determina sul sistema economico complessivo del Paese.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte quindi che i relatori hanno presentato l'emendamento 16.34, che ripropone una questione, vale a dire la realizzazione in tempi certi del prolungamento a nord dell'autostrada A31, oggetto di proposte emendative del deputato Fugatti.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 16.34 dei relatori.

  Il Sottosegretario Guido IMPROTA si rimette alle Commissioni sull'emendamento 16.34 dei relatori.

  Laura FRONER (PD), esprime assoluta contrarietà rispetto all'emendamento 16.34 dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 16.34 dei relatori.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento 69.9 dei relatori.

  Gianfranco CONTE, presidente, osserva che anche questo emendamento riprende una questione sollevata dal deputato Fugatti, in particolare con il subemendamento 0.67.018.73, del quale l'emendamento dei relatori assorbe sostanzialmente il contenuto.

  Il Sottosegretario Guido IMPROTA si rimette alle Commissioni sull'emendamento 69.9 dei relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 69.9 dei relatori.

  Gianfranco CONTE (PdL), presidente, ritiene opportuno sospendere brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 11.25, è ripresa alle 11.40.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, raccomanda l'approvazione dell'emendamento dei relatori 55.11.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI, esprime parere favorevole sull'emendamento dei relatori 55.11.

  Le Commissioni approvano l'emendamento dei relatori 55.11.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sul subemendamento Cimadoro 0.67.9.1, mentre raccomanda l'approvazione dell'emendamento 67.9 dei relatori.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI, esprime parere conforme a quello dei relatori e parere favorevole sull'emendamento 67.9 dei relatori.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Cimadoro 0.67.9.1 e approvano l'emendamento 67.9 dei relatori.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che è stato presentato il subemendamento Froner 0.69.9.1, riferito all'emendamento 69.9 dei relatori.

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  Laura FRONER (PD), illustrando il proprio subemendamento 0.69.9.1 dichiara la propria contrarietà all'emendamento 69.9 dei relatori. Osserva in primo luogo che l'emendamento risulta incongruo rispetto al contenuto dell'articolo 69, che reca disposizioni finanziarie. Rileva, altresì, la materia affrontata non è di competenza statale e le previsioni recate dal subemendamento risultano in contrasto con l'autonomia garantita alle province autonome di Trento e di Bolzano dallo Statuto speciale della regione Trentino-Alto Adige. Osserva pertanto che le disposizioni dell'emendamento in questione saranno dichiarate costituzionalmente illegittime dalla Corte costituzionale. Ha ritenuto comunque opportuno presentare un subemendamento che espressamente stabilisca che le misure in questioni si applicano compatibilmente con le competenze attribuite alle province autonome di Trento e di Bolzano ai sensi dello Statuto speciale e delle relative norme di attuazione.

  Alberto TORAZZI (LNP), dichiara la propria sorpresa ed il proprio stupore per il fatto che il Presidente abbia segnalato la presentazione di un subemendamento ad un emendamento dei relatori che già era stato votato. Ritiene che quanto prospettato dal presidente Conte rappresenti una forzatura procedimentale soprattutto se, sul piano del merito, la proposta della collega Froner ha l'effetto di stravolgere la portata dell'emendamento dei relatori approvato.

  Maurizio FUGATTI (LNP), rileva che il testo dell'emendamento 69.9 dei relatori fa espressamente riferimento all'autonomia statutaria delle province autonome di Trento e Bolzano.

  Manuela DAL LAGO, presidente, alla luce di quanto accade, ritiene che sia opportuno porre il tema dell'ordinato andamento dei lavori parlamentari e chiedere ai colleghi deputati di collaborare con le presidenze per prevenire simili circostanze.

  Erminio Angelo QUARTIANI (PD) osserva che sulla base della disciplina regolamentare si può procedere ad annullare la votazione già svolta in quanto non regolare. In alternativa i relatori possono proporre una riformulazione dell'emendamento 69.9, che recepisca il subemendamento Froner 0.69.9.1.

  Gianfranco CONTE, presidente, riconosce che l'emendamento 69.9 dei relatori è già stato posto in votazione per un disguido, dal momento che soltanto da pochi minuti è stato predisposto il fascicolo in cui sono riuniti l'emendamento e l'unico subemendamento ad esso presentato. Ritiene, comunque opportuno acquisire la valutazione nel merito della questione da parte del deputato Fugatti, che ha sollecitato i relatori a predisporre l'emendamento in questione.

  Maurizio FUGATTI (LNP) ritiene che il subemendamento Froner 0.69.9.1 possa essere accolto, in quanto sostanzialmente non modifica i contenuti dell'emendamento 69.9 dei relatori.

  Gianfranco CONTE, presidente, pone in votazione il subemendamento Froner 0.69.9.1.

  Le Commissioni approvano il subemendamento Froner 0.69.9.1.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che si procederà di nuovo alla votazione dell'emendamento dei relatori 69.9, annullando la votazione sul medesimo emendamento già effettuata in precedenza.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 69.9 dei relatori, come subemendato.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che, come già indicato nel corso del dibattito, sussistono problemi di copertura finanziaria per quanto concerne l'emendamento Bratti 11.45, l'emendamento Saltamartini 33.20 e il subemendamento Fava 0.67.018.75.

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  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sul subemendamento Saglia 0.24.024.1 e parere contrario sui subemendamenti Abrignani 0.24.024.2, 0.24.024.3 e 0.24.024.4. Raccomanda quindi l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 24.024 dei relatori.

  Il viceministro Michel MARTONE esprime parere contrario su tutti i subemendamenti riferiti all'articolo aggiuntivo 24.024 del Governo. Esprime altresì parere contrario sull'articolo aggiuntivo 24.024 dei relatori.

  Le Commissioni approvano il subemendamento Saglia 0.24.024.1 e respingono, con distinte votazioni, i subemendamenti Abrignani 0.24.024.2 e 0.24.024.3.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL) illustra il proprio subemendamento 0.24.024.4 volto a prevedere il ricorso a contratti di collaborazione a progetto per le attività telefoniche outbound.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore per la X Commissione, condivide le finalità del subemendamento Abrignani 0.24.024.4, ma sottolinea che l'articolo aggiuntivo 24.024 rappresenta la mediazione raggiunta tra i diversi gruppi politici.

  Le Commissioni respingono il subemendamento Abrignani 0.24.024.4 e approvano l'articolo aggiuntivo 24.024 dei relatori, nel testo subemendato.

  Gianfranco CONTE, presidente, comunica che i relatori sono impegnati nella predisposizione di un ulteriore emendamento. Sospende pertanto brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 12.15, è ripresa alle 12.30.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che i relatori, d'intesa con il Governo, hanno presentato l'emendamento 13.25, riguardante lo sportello unico dell'edilizia. Sottolinea, inoltre, che l'esame dell'emendamento 13.25 dei relatori potrebbe essere particolarmente celere qualora i gruppi decidessero di non presentare subemendamenti.

  Manuela DAL LAGO, presidente, intervenendo a nome del proprio gruppo, manifesta apprezzamento per il contenuto dell'emendamento 13.25 dei relatori, che considera uno dei pochi punti qualificanti dell'intero provvedimento. Fa presente che il proprio gruppo rinuncia alla presentazione di subemendamenti.

  Andrea LULLI (PD) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sull'emendamento 13.25 dei relatori, che giudica un intervento molto incisivo ai fini della semplificazione delle procedure e del rilancio del settore edilizio. Comunica altresì che il suo gruppo si asterrà dal proporre subemendamenti.

  Gabriele CIMADORO (IdV) esprime apprezzamento sul testo dell'emendamento 13.25 dei relatori che potrà contribuire a rilanciare un settore in difficoltà. Fa presente che anche il proprio gruppo non intende presentare subemendamenti.

  Stefano SAGLIA (PdL), sottolineato che il settore dell'edilizia rappresenta una parte significativa del PIL e contribuisce in maniera rilevante al gettito fiscale, dichiara il voto favorevole sull'emendamento 13.25 dei relatori e rinuncia a richiedere un termine per la presentazione dei subemendamenti.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) fa presente che anche il proprio gruppo è disponibile a votare immediatamente l'emendamento 13.25 dei relatori senza presentare subemendamenti al testo. Auspica quindi che, insieme allo sportello unico per l'edilizia, possa finalmente diventare operativo anche lo sportello unico per le imprese.

  Marco CAUSI (PD) chiede se il testo dell'emendamento 13.25 dei relatori sia Pag. 11stato valutato dal Ministero per i beni culturali.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI assicura che sul testo proposto è stato acquisito il consenso del Mibac.

  Deodato SCANDEREBECH (FLpTP) dichiara voto favorevole sull'emendamento 13.25 dei relatori che auspica possa semplificare l'attività delle imprese edilizie.

  Alberto TORAZZI (LNP) esprime apprezzamento per il contenuto dell'emendamento 13.25 dei relatori che recepisce le richieste degli operatori del settore e rappresenta uno delle pochissime misure del provvedimento che possono dare un efficace contributo alla ripresa dell'economia del Paese.

  Cosimo VENTUCCI (PdL) auspica che lo sportello unico dell'edilizia abbia migliore sorte rispetto allo sportello unico doganale, istituito nel 2004, ma non ancora operativo.

  Gianfranco CONTE, presidente, sospende brevemente la seduta per permettere ai relatori di completare l'istruttoria sulle proposte emendative.

  La seduta, sospesa alle 12.40, è ripresa alle 12.50.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che si passerà alla votazione dell'emendamento 13.25 dei relatori, al quale non sono stati presentati emendamenti.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, lamenta che l'emendamento in esame è stato anticipato ieri dai principali organi di stampa, senza che i relatori ne fossero a conoscenza. Nel condividere pienamente il merito dell'emendamento, ritiene che il Governo avrebbe dovuto inserirlo nel testo originario del decreto-legge, evitando di chiedere ai relatori di intervenire alla conclusione dell'esame in Commissione senza alcun precedente coinvolgimento nella decisione, secondo una modalità che mortifica il ruolo dei parlamentari.

  Gianfranco CONTE, presidente, prende atto delle dichiarazioni del relatore Fluvi. Auspica per il futuro una migliore collaborazione tra Parlamento e Governo che, in questa circostanza, ha più volte manifestato orientamenti contrastanti al proprio interno, rendendo altresì evidente la carenza di un coordinamento tra i diversi ministeri.

  Ugo SPOSETTI (PD) chiede di conoscere da dove provenga l'emendamento 13.25 dei relatori.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI fa presente che le misure contenute nell'emendamento sono state elaborate da parte del Ministero dello sviluppo economico.

  Le Commissioni approvano l'emendamento 13.25 dei relatori.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che è stata presentata una nuova formulazione dell'emendamento Saltamartini 33.20, che reca una specifica previsione di copertura finanziaria.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Saltamartini 33.20 (vedi allegato 1), come riformulato.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI concorda.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Saltamartini 33.20, nel testo riformulato.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, esprime parere contrario sul subemendamento Fava 0.67.018.75, precedentemente accantonato.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI concorda, precisando che, nonostante un approfondimento con la Ragioneria Pag. 12generale dello Stato, non è stata trovata una copertura finanziaria adeguata.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI conferma che, al momento, non è stato possibile reperire le risorse necessarie per defiscalizzare la sostituzione di macchinari danneggiati dagli eventi sismici dello scorso mese di maggio.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) sottoscrive il subemendamento Fava 0.67.018.75 e stigmatizza il fatto che sia mancata la volontà di trovare risorse per un intervento assolutamente necessario al rilancio dell'economia nelle zone terremotate. Chiede quindi che il subemendamento sia posto in votazione.

  Manuela DAL LAGO, presidente, sottoscrive il subemendamento Fava 0.67.018.75. Nel condividere il richiamo del presidente Conte al rispetto del Parlamento da parte del Governo, ritiene che il medesimo rispetto si sarebbe dovuto pretendere ieri, nei confronti delle posizioni espresse dalla Commissione Giustizia, relativamente alle proposte emendative riferite all'articolo 54 in materia di inammissibilità dell'appello. Stigmatizzata la mancanza di volontà politica a reperire la copertura finanziaria, insiste per la votazione del subemendamento Fava 0.67.018.75.

  Fabio GARAGNANI (PdL) sottolinea che il subemendamento Fava 0.67.018.75, che sottoscrive, risponde alle esigenze manifestate da un'ampia e importante area produttiva e reca misure di sostegno alla ripresa economica delle regioni colpite dal recente terremoto.

  Gabriele CIMADORO (IdV) sottoscrive, a nome del proprio gruppo, il subemendamento Fava 0.67.018.75. Invita i colleghi della maggioranza a sostenere la proposta emendativa, nonostante il parere contrario espresso dai relatori.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), a nome del proprio gruppo, sottoscrive il subemendamento Fava 0.67.018.75. Ritiene che il sostegno alle zone terremotate dell'Emilia-Romagna possa avere, nel medio periodo, un effetto positivo sulla filiera produttiva a livello nazionale.

  Alberto TORAZZI (LNP) rileva come i distretti produttivi dell'Emilia-Romagna colpiti dagli eventi sismici rappresentino un motore economico per l'intero Paese. Sollecita pertanto il Governo a reperire le risorse richieste per un loro veloce rilancio. Esprime quindi perplessità sulle scelte adottate dal Governo, i cui rappresentanti non ritiene all'altezza dei compiti loro attribuiti.

  Marco CAUSI (PD) invita il Governo a fornire ulteriori informazioni sulla copertura finanziaria del subemendamento in esame. Auspica una veloce soluzione alle questioni poste da tutti i gruppi politici intervenuti nella discussione del subemendamento Fava 0.67.018.75 e, a tal fine, sollecita il Governo ad assumere un serio impegno per pervenire in tempi molto rapidi ad una soddisfacente definizione dell'intervento, analogamente all'impegno già assunto per quanto concerne la defiscalizzazione delle infrastrutture.

  Maurizio LEO (PdL) ricorda che il credito di imposta richiamato dal subemendamento in esame attiene all'acquisto di macchinari e, pertanto, sviluppa un'attività economica che comporta una significativa produzione di reddito, con positivi e non marginali effetti fiscali.

  Erminio Angelo QUARTIANI (PD), nel condividere il contenuto del subemendamento Fava 0.67.018.75, ritiene che sicuramente possa essere trovata una idonea copertura. Invita pertanto le Commissioni a procedere al voto sul subemendamento.

  Andrea LULLI (PD), nel concordare con il collega Quartiani, rileva che il Governo potrebbe individuare una diversa e più adeguata copertura finanziaria, anche in un Pag. 13distinto provvedimento all'esame del Parlamento. In ogni caso ritiene necessario che il Governo si adegui alla volontà inequivoca delle Commissioni parlamentari.

  Il sottosegretario Vieri CERIANI assicura che il Governo riserva una piena attenzione alle problematiche del sisma in Emilia-Romagna e, al riguardo, richiama il decreto-legge n. 74 del 2012, che reca incisive misure di finanziamento a favore delle zone colpite dal terremoto. Conferma che, riguardo al subemendamento in esame, sussistono seri problemi di copertura, e ritiene opportuno evitare interventi frammentari e non coordinati per affrontare l'emergenza terremoto.

  Manuela DAL LAGO, presidente, ritiene che qualora la proposta emendativa fosse approvata dalle Commissioni, il Governo sarebbe necessariamente tenuto ad individuare la più adeguata copertura finanziaria.

  Donata LENZI (PD) sottolinea che la proposta emendativa in esame risulta pienamente pertinente, in quanto l'articolo 10 del decreto-legge si riferisce alle questioni relative al terremoto in Emilia-Romagna. Dichiara che appare inopportuno utilizzare le risorse recate da altri provvedimenti e, in particolare, dal decreto-legge in materia di spending review, per riservare una quota comunque insufficiente di finanziamenti ad una molteplicità di interventi, inevitabilmente in contrapposizione l'uno con l'altro.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore per la X Commissione, conferma il parere contrario sul subemendamento Fava 0.67.018.75 per motivi di copertura finanziaria. Rende atto al relatore Fluvi, ai presidenti delle Commissioni e al Governo di aver tentato ogni possibilità per individuare una soluzione che rendesse possibile la concessione di un credito d'imposta per la sostituzione dei macchinari danneggiati dal terremoto.

  Ugo SPOSETTI (PD) reputa inopportuno che le Commissioni disattendano il parere contrario espresso sul subemendamento in esame dai relatori. Invita pertanto i relatori a modificare il proprio parere e a rimettersi alle Commissioni.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore per la X Commissione, conferma il parere contrario sul subemendamento Fava 0.67.018.75.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, conferma anch'egli il parere contrario sul subemendamento.

  Le Commissioni approvano il subemendamento Fava 0.67.018.75.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, ricorda, come già segnalato, che occorre apportare una correzione al testo dell'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo, nel senso di sopprimere, all'articolo 67-quater, comma 10, la parola «comunque».

  Le Commissioni approvano l'articolo aggiuntivo dei relatori 67.018, come subemendato.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Bratti 11.45, a condizione che sia riformulato, prevedendo, tra l'altro, una copertura finanziaria.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI concorda con il parere espresso dal relatore.

  Alessandro BRATTI (PD), intervenendo sul proprio subemendamento 11.45, lamenta che sulla materia delle detrazioni per l'efficientamento energetico si procede con continue proroghe, mentre sarebbe opportuno stabilizzare gli interventi per un ragionevole periodo di tempo.

  Alberto TORAZZI (LNP) sottoscrive l'emendamento Bratti 11.45, come riformulato.

  Stefano SAGLIA (PdL) dichiara, a nome del suo gruppo, di condividere i Pag. 14contenuti dell'emendamento Bratti 11.45, come riformulato.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Bratti 11.45 come riformulato.

  Gianfranco CONTE, presidente, avverte che tutte le proposte emendative non espressamente esaminate devono ritenersi respinte, anche ai fini della loro ripresentazione in Assemblea.
  Invita quindi le Commissioni ha deliberare le correzioni di forma al testo, come risultante dalle proposte emendative approvate.

  Le Commissioni deliberano le correzioni di forma proposte dalle Presidenze (vedi allegato 4).

  Andrea LULLI (PD) manifesta il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo nel corso dell'esame del provvedimento.

  Il sottosegretario Claudio DE VINCENTI, nel rilevare che il testo è stato arricchito e migliorato nel corso dell'esame parlamentare, ringrazia le Commissioni e le Presidenze per l'impegno profuso nel corso di tutto l'esame del provvedimento.

  Alberto TORAZZI (LNP) preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sul proposta di conferire mandato ai relatori a riferire in senso favorevole sul provvedimento in esame.

  Le Commissioni deliberano di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Deliberano altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Gianfranco CONTE, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 13.40.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 686 del 19 luglio 2012, a pagina 168, prima colonna, le righe dalla quarantatreesima alla quinta riga della seconda colonna sono sostituite dalle seguenti:

ART. 16.

  Al comma 4, apportare le seguenti modificazioni:
   a) sostituire la parola: sessanta con la seguente: novanta;
   b) sostituire le parole: del presente decreto con le seguenti: della legge di conversione del presente decreto;
   c) aggiungere, in fine, il seguente periodo: A seguito del trasferimento della proprietà sociale, le predette regioni, a copertura degli oneri necessari per la regolazione delle partite debitorie delle società di cui al primo periodo, possono utilizzare, entro il limite complessivo di euro 100 milioni, per ciascuna regione, le risorse del fondo per lo sviluppo e la coesione ad esse assegnate. Gli accordi di trasferimento devono essere corredati da una dettagliata ricognizione della situazione debitoria e creditoria delle società trasferite.
16. 21. (Nuova formulazione) Santelli, Bernardo, Dima, Antonino Foti, Galati, Golfo, Traversa.

  A pagina 173, prima colonna, trentacinquesima riga, sostituire le parole: «70 milioni di euro» con le seguenti: «20 milioni di euro».
  A pagina 173, seconda colonna, terza riga, sostituire le parole: «20 milioni di euro», con le seguenti: «5 milioni di euro»
  A pagina 177, prima colonna, dodicesima riga, sostituire le parole: «120 milioni di euro», con le seguenti: «70 milioni di euro».
  A pagina 200, prima colonna, venticinquesima riga, sopprimere le parole: «: quanto ad euro 14.164.000 per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015, ed euro 11.844.000 a decorrere dall'anno 2016,».

Pag. 15