CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 luglio 2012
685.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
Pag. 162

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 18 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 10.40.

5-06197 Farina Coscioni: Iniziative volte all'integrazione e al coordinamento tra i diversi soggetti impegnati nell'assistenza ai malati di SLA.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Pag. 163

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), replicando, si dichiara insoddisfatta, esprimendo il dubbio per cui il sottosegretario Cardinale non abbia letto la risposta all'interrogazione preparata dagli uffici prima della seduta.
  Ricorda che l'interrogazione in oggetto riguarda il caso di una signora malata di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) la quale ha subito l'interruzione del trattamento di fisioterapia che le era stato prescritto. Fa presente che casi come quello descritto non sono isolati, in quanto accade che spesso la fisioterapia domiciliare nei confronti delle persone affette da questa malattia inguaribile venga interrotta, specialmente nel mese di agosto, quando i malati di SLA vengono abbandonati a se stessi.
  Ribadisce, dunque, che non c’è stata, da parte del rappresentante del Governo, risposta all'interrogazione da lei presentata in quanto la risposta fornita non ha affrontato il punto dell'assistenza ai malati di SLA, prevista dai LEA nonché da un Accordo Stato-regioni.
  Non comprende, in particolare, perché mai nella risposta si dica che nel 2013 verrà effettuato il monitoraggio relativo al 2012 quando il caso da cui ha tratto origine l'interrogazione in oggetto si è verificato durante lo scorso anno.

5-06445 Farina Coscioni: Iniziative volte all'inserimento del servizio podologico tra le prestazioni previste nell'ambito dei LEA.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta articolata ed esaustiva fornita dal sottosegretario Cardinale.

5-06427 Mancuso: Iniziative volte a incentivare la donazione di sangue presso la popolazione italiana.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gianni MANCUSO (PdL) replicando, si dichiara soddisfatto. Ribadisce l'invito al Governo, già contenuto nell'interrogazione in oggetto, affinché possa incentivare la realizzazione di una massiccia campagna massmediatica di promozione delle donazioni di sangue, rivolte soprattutto ai giovani.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 11.05.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 11.05.

Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.
Nuovo testo unificato C. 4662 Valducci ed abb.
(Parere alla IX Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che,

  Mariella BOCCIARDO (PdL), relatore, ricorda che la Commissione è chiamata ad esprimere alla IX Commissione (Trasporti) il prescritto parere sulle parti di competenza del testo unificato delle proposte di legge n. 4662 e abbinate, recante «Delega al Governo per la riforma del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285», quale risultante dagli emendamenti approvati.Pag. 164
  Il provvedimento in esame si compone di tre articoli. In particolare, l'articolo 1 contiene la delega al Governo per la revisione e il riordino della disciplina concernente la motorizzazione e la circolazione stradale, contenuta nel codice della strada di cui al decreto legislativo n. 285 del 1992, e successivi modificazioni.
  Si prevede che tale delega venga esercitata entro ventiquattro mesi dall'entrata in vigore del provvedimento in esame, e che gli schemi dei decreti legislativi vengano trasmessi al Parlamento per l'espressione del parere da parte delle Commissioni competenti.
  Fa presente, quindi, che l'articolo 2 prevede i principi e criteri direttivi ai quali devono essere improntati i decreti legislativi che saranno adottati in attuazione della predetta delega, tra i quali compaiono, rispettivamente alle lettere l) e m) del comma 2, i seguenti principi e criteri, rilevanti per le competenze della XII Commissione: attribuzione al Ministero della salute del compito di predisporre linee guida cogenti per garantire a livello nazionale uniformità dell'operato delle commissioni mediche locali, nell'ambito delle procedure per la verifica dei requisiti fisici per il conseguimento o il rinnovo della patente di guida; m) disciplina generale delle modalità di sosta dei veicoli adibiti al servizio di invalidi.
  A questo proposito, ricorda che l'articolo 119 del codice della strada prevede, al comma 4, la costituzione di commissioni mediche locali in ogni provincia presso le unità sanitarie locali, ai fini dell'accertamento dei requisiti fisici e psichici per il conseguimento della patente di guida da parte di alcune categorie specifiche di soggetti elencati al medesimo comma 4. Le commissioni sono chiamate ad effettuare la comunicazione del giudizio di temporanea o permanente inidoneità alla guida alla motorizzazione civile che conseguentemente adotta il provvedimento di sospensione o revoca della patente.
  Ricorda altresì che l'articolo 158 del citato codice della strada prevede esplicitamente il divieto di fermata e di sosta dei veicoli in particolare (comma 2, lettera g) negli spazi riservati alla fermata o alla sosta dei veicoli per persone invalide, di cui all'articolo 188 dello stesso codice, e in corrispondenza degli scivoli o dei raccordi tra i marciapiedi, rampe o corridoi di transito e la carreggiata utilizzati dagli stessi veicoli. Il predetto articolo 188, poi, detta la disciplina per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide. Per le aree di sosta diverse da quelle appositamente dedicate, si prevede esclusivamente che i veicoli al servizio di persone invalide autorizzate non sono tenuti all'obbligo del rispetto dei limiti di tempo se lasciati in sosta nelle aree di parcheggio a tempo determinato.
  Osserva, infine, che l'articolo 3 prevede la possibilità per il Governo di adottare, entro tre anni dall'entrata in vigore del provvedimento in oggetto, uno o più decreti legislativi recanti disposizioni integrative e correttive dei decreti legislativi già adottati, con le medesime procedure e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti, nel rispetto degli stessi principi e criteri direttivi. La medesima disposizione reca inoltre la clausola di invarianza finanziaria.
  Avendo illustrato i contenuti principali del provvedimento in esame, con particolare riferimento alle competenze della XII Commissione, si riserva di presentare una proposta di parere all'esito del dibattito.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.10.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 18 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 11.10.

Pag. 165

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione dell'Associazione italiana della Croce rossa.
Atto n. 491.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 luglio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, comunica alla Commissione che al Senato nella seduta di ieri, in sede di approvazione del disegno di legge di conversione del decreto-legge concernente il Corpo nazionale dei Vigili del fuoco (n. 79 del 2012) è stato approvato dall'Assemblea un emendamento che differisce al 30 settembre 2012 il termine per l'esercizio della delega concernente il riordino dell'Associazione della Croce rossa italiana.
  Segnala pertanto che vi è questo ulteriore elemento di cui tenere conto in una vicenda complessa che, come ricordato da ultimo nella seduta precedente, ha richiesto il coinvolgimento di vari organi della Camera, a partire dalla stessa Presidenza, in ordine alla legittimità della predetta delega, senza peraltro che allo stato attuale essi si siano pronunciati.
  Ritiene dunque che la discussione sul merito del provvedimento in oggetto possa proseguire in modo che, quando si saranno definitivamente dissipati i dubbi, anche in ordine al termine entro il quale le competenti Commissioni di Camera a Senato devono esprimere il parere sullo schema di decreto legislativo in esame, i componenti della Commissione e, soprattutto, il relatore, avranno acquisito i necessari elementi di valutazione.

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), ricorda che, come è stato già rilevato dal presidente Palumbo, ieri al Senato l'emendamento 1.0.109 del senatore Ceccanti (PD), presentato all'ultimo minuto in Aula al disegno di legge di conversione del decreto legge 79 del 2012 (Vigili del fuoco), è stato approvato dall'Assemblea. Pertanto, il termine per l'esercizio della delega al Governo per riorganizzare la Croce Rossa, prevista dalla legge n. 183 del 2010 e scaduto il 30 giugno scorso, sarà prorogato al 30 settembre prossimo quando la legge di conversione del predetto decreto-legge entrerà in vigore.
  Fa presente, quindi, che il Partito Democratico, con l'emendamento a firma di Ceccanti, ignorando il richiamo del Presidente della Repubblica del 23 febbraio scorso in merito alla sentenza n. 22 del 2012 della Corte costituzionale in materia di decretazione d'urgenza, ha voluto sanare una illegalità con un'altra ancora peggiore e incostituzionale, prorogando un termine estraneo alla materia del decreto-legge e comunque scaduto, sancendo così di fatto la sua ormai profonda distanza dai lavoratori e l'assoluta vicinanza a coloro che voglio solo mettere le mani sul patrimonio della Croce Rossa Italiana.
  In ogni caso, fino a quando la legge di conversione del decreto-legge n. 79 del 2012 non sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, le Commissioni parlamentari continueranno ad operare nell'illegalità determinata da un termine scaduto.
  Alla luce delle suddette considerazioni, ritiene opportuno citare alcuni passaggi tratti dalla suddetta lettera inviata dal presidente della Repubblica ai Presidenti delle Camere: «Sottopongo alla vostra attenzione in spirito di leale collaborazione istituzionale, la necessità di attenersi, nel valutare l'ammissibilità degli emendamenti riferiti a decreti-legge, a criteri di stretta attinenza allo specifico oggetto degli stessi e alle relative finalità, anche adottando, se ritenuto necessario, le opportune modifiche dei regolamenti parlamentari, al fine di non esporre disposizioni, anche quando non censurabili nel merito, al rischio di annullamento da parte della Corte costituzionale per ragioni esclusivamente procedimentali ma di indubbio rilievo istituzionale».
  Nella lettera si sottolinea altresì quanto segue: «Ritengo utile che vengano informati delle mie considerazioni i Presidenti dei gruppi parlamentari e i Presidenti delle Commissioni permanenti».Pag. 166
  «Onorevoli Presidenti – si legge nella lettera del presidente Napolitano –, come è noto la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 22 del 2012, depositata il 16 febbraio scorso, ha, per la prima volta, annullato disposizioni inserite dalle Camere in un decreto-legge nel corso dell'esame del relativo disegno di legge di conversione. Lo ha fatto in relazione alla legge di conversione del decreto-legge n. 29 dicembre 2010 n. 225 (c.d. «mille proroghe»), anche per «estraneità» alla materia e alle «finalità» del medesimo’, a tutela dello speciale procedimento di conversione in legge previsto dall'articolo 77 della Costituzione».
  «Un procedimento, rileva la Corte, che ha un oggetto ben definito, appunto la conversione di un provvedimento di urgenza, e per ciò stesso è soggetto ad una particolare disciplina regolamentare che prevede tempi circoscritti e predeterminati e, conseguentemente, richiede una rigorosa delimitazione degli eventuali emendamenti secondo un criterio di stretta attinenza alle finalità e al contenuto originari del decreto-legge», si spiega.
  «Già con la lettera da me inviata il 22 febbraio 2011 ai Presidenti di Senato e Camera e al Presidente del Consiglio dei ministri, richiamata dalla stessa sentenza, sottolineavo la necessità di limitare gli emendamenti ammissibili, in sede di conversione dei decreti-legge, a quelli sostanzialmente omogenei rispetto al testo originario del decreto, in considerazione della particolare disciplina costituzionale e regolamentare del procedimento di conversione nonché a garanzia del vaglio preventivo spettante al Presidente della Repubblica in sede di emanazione del decreto-legge e di quello successivo sulla legge di conversione, anche per la difficoltà di esercitare la facoltà di rinvio prevista dall'articolo 74 della Costituzione in prossimità della scadenza del termine tassativo di 60 giorni fissato per la conversione in legge». «In quella lettera – prosegue il presidente Napolitano – ho del resto ripreso considerazioni svolte dal Presidente Ciampi nel messaggio inviato alle Camere il 29 marzo 2002 con il quale venne richiesta una nuova deliberazione sulla legge di conversione del decreto-legge n. 4 del 2002 e da me in varie occasioni anticipate fin dall'inizio del settennato ai Presidenti delle Camere e ai Governi che si sono succeduti, anche in relazione alle specifiche disposizioni legislative e dei regolamenti parlamentari relative alla decretazione d'urgenza».
  «Peraltro la prassi parlamentare non sempre si è attenuta ai criteri suindicati, con particolare riguardo al tradizionale decreto-legge di fine anno con il quale vengono prorogati termini di efficacia di varie disposizioni legislative, essendo prevalsa la linea di ritenere sufficiente, per l'ammissibilità degli emendamenti, una generica finalità di proroga non collegata con l'oggetto e spesso neppure con la materia e le finalità del provvedimento di urgenza. Talora, si sono anche consentite modifiche ordinamentali non strettamente limitate all'ambito temporale della proroga di tali termini», si legge nella lettera.
  «Anche in occasione del recente decreto-legge ’milleproroghe’ 29 dicembre 2011, n. 216 sono stati ammessi e approvati emendamenti che hanno introdotto disposizioni in nessun modo ricollegabili alle specifiche proroghe contenute nel decreto-legge, e neppure alla finalità indicata nelle premesse di garantire l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa. Le disposizioni così introdotte, se in possesso dei requisiti di straordinaria necessità ed urgenza, avrebbero dovuto trovare più corretta collocazione in un distinto apposito decreto-legge. Come è noto, il Capo dello Stato – si sottolinea – non dispone di un potere di rinvio parziale dei disegni di legge e non può quindi esimersi dall'effettuare, nei casi di leggi di conversione, una valutazione delle criticità riscontrabili in relazione al contenuto complessivo del decreto-legge, evitando una decadenza di tutte le disposizioni, comprese quelle condivisibili e urgenti, qualora la rilevanza e la portata di queste risultino prevalenti».

  Massimo POLLEDRI (LNP) ricorda alcune delle anomalie concernenti la gestione della Croce rossa: il commissariamento Pag. 167avvenuto per 17 degli ultimi 25 anni, il debito pari a 355 milioni di euro, il fatto che la Corte dei conti non controlli un bilancio dal 2005.
  Ritiene che la soluzione individuata nello schema di decreto legislativo in esame, che prevede un meccanismo di privatizzazione nell'ambito del quale lo Stato si assumerebbe la parte più gravosa, sia un'operazione rischiosa.
  Per quanto riguarda la situazione attuale della Croce rossa, ricorda che tale associazione, pur svolgendo un ottimo livello assistenziale nei confronti delle disabilità gravi, svolge le sue funzioni in regime di convenzione, assumendosi però costi aggiuntivi rispetto ad altri soggetti con cui vengono stipulate delle convenzioni.
  Rileva poi come lo svolgimento di talune funzioni, di carattere non remunerativo, presuppongano, a suo avviso, la natura di ente pubblico da parte dell'organo che le svolge.
  Evidenzia infine i pericoli connessi alla politica di dismissione immobiliare del patrimonio della Croce rossa, su cui invita in particolare il Governo a tenere alto il livello d'attenzione.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) esprime la propria preoccupazione con riferimento al contenuto dello schema di decreto legislativo concernente il riordino della Croce rossa, anche alla luce delle manifestazioni di protesta da parte dei lavoratori in difficoltà e delle loro famiglie.
  Ritiene pertanto che la Commissione debba dare il proprio contributo al fine di ottenere un miglioramento del testo presentato dal Governo. A tal fine, ritiene che si renda necessario procedere allo svolgimento di un ciclo di audizioni.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente che il tema delle audizioni da svolgere sul provvedimento in esame sarà affrontato in sede di ufficio di presidenza della Commissione. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.30.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 18 luglio 2012. — Presidenza del presidente Giuseppe PALUMBO. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Adelfio Elio Cardinale.

  La seduta comincia alle 11.30.

Disposizioni in materia di assistenza psichiatrica.
Testo unificato C. 919 Marinello, C. 1423 Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli, C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038 Garagnani e C. 3421 Polledri.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 17 maggio 2012.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti e articoli aggiuntivi al testo unificato delle proposte di legge n. 919 e abbinate, adottato come testo base dalla Commissione il 17 maggio scorso (vedi allegato 4). Invita, quindi, il relatore, on. Ciccioli, e il Governo ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 1.

  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, esprime parere contrario sull'articolo aggiuntivo Miotto 01.01, parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Miotto 01.02 e 01.03, parere contrario sull'articolo aggiuntivo Miotto 01.04, parere favorevole sugli articoli aggiuntivi Miotto 01.05 e 01.06, parere contrario sugli articoli aggiuntivi Miotto 01.07, 01.08 e 01.09, parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Miotto 01.10, parere contrario sull'emendamento Miotto 1.2, parere favorevole sugli emendamenti Miotto 1.3, Binetti 1.4, Palagiano 1.6 e Binetti 1.5. Si rimette alla Commissione sull'emendamento Laura Molteni 1.1. Esprime altresì parere favorevole sull'emendamento Miotto 1.7.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE si rimette alla Commissione su tutte le proposte emendative presentate all'articolo Pag. 1681, ad eccezione degli emendamenti Binetti 1.4 e Palagiano 1.6, sui quali esprime parere favorevole, e Binetti 1.5, sul quale esprime parere contrario.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), invita il relatore a modificare il parere espresso sull'articolo aggiuntivo 01.01, di cui è prima firmataria, in considerazione della sua importanza, essendo volto a definire l'ambito dell'intervento normativo in esame.
  Fa presente che una soluzione congrua potrebbe essere quella di accantonare tale articolo aggiuntivo, nonché l'articolo aggiuntivo 01.02, a sua prima firma, sul quale il relatore ha espresso parere favorevole, in modo tale da riformularli in un'unica proposta emendativa.

  Andrea SARUBBI (PD) dichiara di voler sottoscrivere tutti gli emendamenti di cui è prima firmataria l'onorevole Miotto.

  Gino BUCCHINO (PD) esprime richiesta identica a quella dell'onorevole Sarubbi.

  Massimo POLLEDRI (LNP), con riferimento all'articolo aggiuntivo Miotto 01.01, rileva che esiste un rischio di sovrapposizione rispetto all'articolo aggiuntivo Miotto 01.02, dato che anch'esso è volto ad inserire una disposizione, premissiva all'articolo 1, recante le finalità del provvedimento.
  Fa notare poi che sarebbe meglio evitare di utilizzare nei testi normativi espressioni poco rigorose, come quella contenuta nell'articolo aggiuntivo in esame, che parla di «diritti di cittadinanza delle persone affette da malattie mentali».

  Delia MURER (PD) si associa alle considerazioni svolte dall'onorevole Miotto circa la rilevanza dell'articolo aggiuntivo 01.01, ritenendo anch'essa che la soluzione più congrua da seguire sarebbe quella dell'accantonamento, in vista di una sua riformulazione.

  Vittoria D'INCECCO (PD), raccomandando l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Miotto 01.01, ne evidenzia l'importanza, in quanto volto a definire gli obiettivi della politica di salute mentale, ciò che ritiene particolarmente rilevante in considerazione dell'approccio, poco condivisibile, seguito del provvedimento in esame.

  Gino BUCCHINO (PD), pur non essendo contrario alla soluzione dell'accantonamento prospettata dall'onorevole Miotto e condivisa da altri colleghi, fa tuttavia notare che non vi è coincidenza di contenuto tra le due proposte emendative, poiché l'articolo aggiuntivo Miotto 01.01 tende, come è già stato rilevato, a definire gli obiettivi del provvedimento mentre l'articolo aggiuntivo Miotto 01.02 specifica cosa si deve intendere per «politica di salute mentale».
  Rileva altresì che sarebbe preferibile evitare di introdurre il concetto di cittadinanza quando si parla di diritto alla salute, di fronte al quale vi sono individui e non cittadini.

  Francesca MARTINI (LNP) esprime la propria preoccupazione per l'approccio che si sta seguendo in Commissione, in quanto un provvedimento così importante e tanto atteso, soprattutto dalle famiglie delle persone affette da malattie mentali, rischia di impantanarsi a causa di dissertazioni sterili, laddove invece occorrerebbe procedere con concretezza, esprimendo concetti precisi in maniera sintetica. Ribadisce quindi che le persone bisognose di assistenza psichiatrica costituiscono l'anello più debole della nostra società, insieme alle persone non autosufficienti.

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) concorda con l'onorevole Bocchino in ordine al fatto che i due articoli aggiuntivi Miotto 01.01 e 01.02 sono in realtà autonomi l'uno rispetto all'altro, per cui non si pone concretamente un rischio di sovrapposizione.
  Ricorda poi che il tema trattato dal provvedimento in esame è particolarmente delicato e oggetto di dibattito anche all'esterno Pag. 169delle sedi parlamentari, anche in connessione ai tagli alla spesa sanitaria che sono stati effettuati dal decreto-legge sulla spending review, in corso di conversione presso l'altro ramo del Parlamento.
  Si sofferma, quindi, sulle caratteristiche della materia in esame, la cui complessità è data anche dal fatto che si intersecano due elementi diversi, la sofferenza e la patologia, in quanto la malattia mentale non può essere trattata alla stregua di un'altra patologia.

  Laura MOLTENI (LNP), con riferimento all'articolo aggiuntivo Miotto 01.01 e, più in generale, ad alcune proposte emendative concernenti le finalità della proposta di legge in esame, ritiene che esse siano per alcuni aspetti fuorvianti e che su questo tema generino il rischio di creare divisioni di pensiero, ciò che sarebbe assolutamente improprio vista la rilevanza del provvedimento che la Commissione sta esaminando, concernente la riforma dell'assistenza psichiatrica.

  Luisa BOSSA (PD), richiamando le considerazioni critiche svolte da parte di alcuni colleghi intervenuti, fa notare come l'articolo aggiuntivo Miotto 01.01, teso a specificare le finalità che la proposta di legge in esame si propone, sia tutt'altro che irrilevante.
  Rileva poi che, data la delicatezza della materia e considerato che si sta discutendo di apportare modifiche ad una legge fondamentale quale la n. 833 del 1978 (cosiddetta legge Basaglia), non si può chiedere di agire con fretta.

  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, pur condividendo i rilievi espressi dell'onorevole Martini in ordine al fatto che l'articolo aggiuntivo Miotto 01.01 contenga, come altre proposte emendative presentate dallo stesso gruppo, dei «manifesti di intenti», ritiene che ogni provvedimento vada inquadrato nel contesto specifico in cui deve essere discusso e, quindi, approvato.
  Pertanto, considerati il Parlamento e il Governo attuali nonché la fase storica che si sta attraversando, ritiene che anche le norme recanti manifesti di intenti possano avere la loro utilità.
  È per questa ragione che egli stesso ha mostrato un atteggiamento di apertura verso le istanze provenienti dal gruppo del Partito democratico.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda al relatore che, a seguito del parere contrario espresso sull'articolo aggiuntivo Miotto 01.01, la stessa onorevole Miotto aveva chiesto l'accantonamento di tale proposta emendativa, oltre che dell'articolo aggiuntivo Miotto 01.02, nella prospettiva di una riformulazione.
  Precisa altresì che, qualora il relatore dovesse accedere a tale richiesta, sarebbe opportuno accantonare anche l'articolo aggiuntivo Miotto 01.03.

  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, fa presente che, non essendo pregiudizialmente contrario all'articolo aggiuntivo Miotto 01.01, sul quale aveva espresso parere contrario fondamentalmente per evitare che si venisse a creare una sovrapposizione in caso di approvazione dell'articolo aggiuntivo Miotto 01.02, anche a seguito degli interventi emersi dal dibattito fin qui svolto, è propenso a modificare il proprio orientamento.
  Esprime pertanto parere favorevole all'articolo aggiuntivo Miotto 01.01, chiedendo che sia posto subito in votazione, evitando così di attendere che vengano prospettate ipotesi di riformulazione.

  Il sottosegretario Adelfio Elio CARDINALE ribadisce la volontà del Governo di rimettersi alla Commissione sull'articolo aggiuntivo Miotto 01.01.

  La Commissione approva, con distinte votazioni, gli articoli aggiuntivi Miotto 01.01 e 01.02 (vedi allegato 4).

  Anna Margherita MIOTTO (PD) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo 01.03, di cui è prima firmataria.

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  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, fa notare di avere espresso parere favorevole sull'articolo aggiuntivo Miotto 01.03, al fine di evidenziare che l'intento del provvedimento in esame non è quello di porsi in contrapposizione con la legge n. 833 del 1978 bensì di modificarne gli aspetti rivelatisi oramai superati.

  Carmelo PORCU (PdL) annuncia la propria astensione in relazione all'articolo aggiuntivo Miotto 01.03, ritenendo inammissibile il fatto che nel testo di una proposta di legge compaiano termini come «destigmatizzazione».

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD) dichiara di voler aggiungere la propria firma all'articolo aggiuntivo Miotto 01.03, condividendo il fatto che siano richiamati determinati valori concernenti la politica di salute mentale, in coerenza con la cosiddetta legge Basaglia.
  Apprezzando il fatto che il relatore abbia espresso parere favorevole sulla proposta emendativa in esame, auspica che egli mantenga tale atteggiamento collaborativo anche nel prosieguo dell'esame del provvedimento.

  Laura MOLTENI (LNP), condividendo il rilievo fatto dall'onorevole Porcu, dichiara il voto di astensione da parte del suo gruppo sull'articolo aggiuntivo Miotto 01.03.

  La Commissione approva l'articolo aggiuntivo Miotto 01.03 (vedi allegato 4).

  Giuseppe PALUMBO, presidente, avverte che, in sede di coordinamento formale, i tre articoli aggiuntivi approvati dalla Commissione, a prima firma Miotto, costituiranno altrettanti commi di un unico articolo, concernente le finalità del provvedimento in esame.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) chiede al relatore un ripensamento a proposito del parere contrario espresso sull'articolo aggiuntivo 01.04, di cui è prima firmataria.

  Carlo CICCIOLI (PdL), relatore, fa presente che, essendo tale proposta emendativa formulata in maniera non accettabile, non è disponibile a modificare il proprio parere.

  Massimo POLLEDRI (LNP) fa presente che il tema delle competenze regionali in materia di politiche per la salute mentale è oggetto di una proposta emendativa presentata dal gruppo della Lega Nord.
  Per quanto riguarda l'articolo aggiuntivo Miotto 01.04, condivide le perplessità espresse dal relatore in merito alla sua formulazione.

  Laura MOLTENI (LNP) chiede alla presidenza della Commissione di effettuare un nuovo vaglio di ammissibilità in relazione l'articolo aggiuntivo Miotto 01.04.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, fa presente di avere valutato attentamente tutte le proposte emendative presentate senza che siano emersi profili problematici per quanto concerne la loro ammissibilità.

  Luciana PEDOTO (PD) ritiene che, rispetto alla formulazione dell'articolo aggiuntivo Miotto 01.04, occorrerebbe aggiungere un riferimento alla Carta di Ottawa, sottoscritta dagli Stati appartenenti all'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che definisce la promozione della salute come il processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla. La promozione della salute mira soprattutto a raggiungere l'eguaglianza nelle condizioni di salute. Il suo intervento si prefigge di ridurre le differenziazioni evidenti nell'attuale stratificazione sociale della salute, offrendo a tutti eguali opportunità e risorse per conseguire il massimo potenziale di salute possibile. Questo comprende: un saldo radicamento in un ambiente accogliente, l'accesso alle informazioni, le competenze necessarie alla vita, la possibilità di compiere scelte adeguate per quanto concerne la propria salute. Ne consegue che la promozione della salute non è responsabilità esclusiva del settore sanitario, Pag. 171dovendo coinvolgere anche i settori che influiscono sulla salute stessa con un approccio definito «intersettoriale» che preveda, cioè, l'intervento, la collaborazione e il coordinamento di settori diversi dalla sanità (istruzione, cultura, trasporti, agricoltura, turismo, ecc.) per realizzare iniziative in grado di migliorare lo stato di salute della popolazione. Essa porta il problema all'attenzione dei responsabili delle scelte in tutti i settori, a tutti i livelli, invitandoli alla piena consapevolezza delle conseguenze sul piano della salute di ogni loro decisione, e a una precisa assunzione di responsabilità in merito.
  Osserva, poi, che un altro aspetto rilevante riguarda la collocazione del «sociale» la cui vera integrazione con i servizi sanitari passa attraverso l'adozione, nei piani di zona del distretto sociosanitario, di progettualità comuni che non si fermino ai programmi di assistenza domiciliare integrata, ad alcuni servizi alla persona, ai centri diurni e di aggregazione, alla lotta alle dipendenze ed alle diseguaglianze, tutte progettualità pure importantissime, soprattutto perché ancora molto poco si è fatto.
  A suo avviso, l'integrazione con il sociale è la vera e più importante scommessa del futuro: si vincerà allorquando le punte di diamante del distretto ovvero le analisi statistico epidemiologiche espressione di una effettiva analisi dei bisogni, in grado di tracciare le mappe di rischio socio-sanitario, integreranno e influenzeranno in un «circolo virtuoso» le azioni di governo locale verso la prevenzione primaria, cioè quell'agire a monte del processo di deterioramento del processo di salute che costituisce poi la vera mission delle aziende sanitarie finanziate a quota capitaria.

  Massimo POLLEDRI (LNP) eccepisce il fatto che la collega Pedoto abbia dato lettura di un testo scritto, cosa che ritiene inaccettabile, anche in presenza di un atteggiamento ostruzionistico quale è, a suo avviso, quello tenuto in questa sede dal gruppo del Partito democratico.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, replica all'obiezione mossa dall'onorevole Polledri facendo notare che in Commissione ciascun deputato ha il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero, nei tempi e secondo le modalità previste dal regolamento della Camera dei deputati.

  Maria Antonietta FARINA COSCIONI (PD), con riferimento all'intervento dell'onorevole Polledri, fa presente che è in uso presso le Commissioni che i deputati diano lettura di un testo scritto, anche al fine di enfatizzare determinati passaggi di un discorso visto che la forma di pubblicità degli atti avviene mediante il resoconto sommario e non attraverso il resoconto stenografico, come accade invece per i lavori dell'Assemblea.
  Ciò detto, richiama il testo dell'articolo 13 della Costituzione, che tutela la libertà personale.

  Luisa BOSSA (PD) raccomanda l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Miotto 01.04, evidenziando come esso sia teso a specificare il ruolo delle regioni le quali, nel programmare le politiche per la salute mentale, devono tenere conto in primis delle disposizioni contenute nella legge n. 328 del 200, oltre che di una serie di atti, a livello sia europeo sia nazionale.

  Delia MURER (PD) ritiene che l'articolo aggiuntivo Miotto 01.04 non sia affatto invasivo delle competenze delle regioni, ma che sia funzionale a garantire una minima uniformità nell'attuazione, da parte di queste ultime, delle politiche per la salute mentale.
  Reputa altresì grave quanto affermato dall'onorevole Polledri, con riferimento all'intervento svolto dall'onorevole Pedoto.

  Anna Margherita MIOTTO (PD), ritiene che le critiche mosse dall'onorevole Polledri alla collega Pedoto non siano tollerabili, evidenziando come la lettura di un testo scritto da parte di un deputato sia piuttosto segno di diligenza, indice del Pag. 172fatto che questi ha approfondito un determinato argomento.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, ricorda che, a fronte delle critiche avanzate dall'onorevole Polledri, ha sostenuto che la libertà di parola deve essere garantita a tutti i deputati.

  Massimo POLLEDRI (LNP) rileva che vi sarebbero diversi precedenti, che ha comunque intenzione di acquisire, in cui è stato stigmatizzato il fatto che in Commissione venga data lettura di libri o comunque di altri testi scritti, anche in fase di ostruzionismo da parte di un gruppo parlamentare, come quella che è in atto presso la XII Commissione nei confronti del provvedimento in esame da parte del gruppo del Partito democratico e della quale invita il relatore a prendere atto.

  La Commissione respinge l'articolo aggiuntivo Miotto 01.04.

  Giuseppe PALUMBO, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.40.

COMITATO DEI NOVE

  Mercoledì 18 luglio 2012.

DL 89/2012: Proroga di termini in materia sanitaria.
C. 5323/A Governo.

  Il Comitato si è riunito dalle 12.50 alle 13 e dalle 15.45 alle 15.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13 alle 13.15.

AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare.
Nuovo testo unificato C. 2024 Livia Turco, C. 3381 Barani e C. 3463 Dal Lago.

Modifica dell'articolo 157 del decreto legislativo n. 219/2006, in materia di raccolta di medicinali inutilizzati o scaduti, e altre disposizioni concernenti la donazione di medicinali e la loro utilizzazione e distribuzione da parte di organizzazioni senza fini di lucro.
Nuovo testo C. 4771 Di Virgilio.

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