CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 luglio 2012
685.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 18 luglio 2012.

Audizione di rappresentanti di Caronte & Tourist SpA sull'attuale situazione del trasporto marittimo.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.25 alle 15.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 18 luglio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 15.

5-07034 Giammanco: Mancata emanazione del decreto ministeriale volto ad individuare le modalità di utilizzo dei dispositivi acustici e lampeggianti per il trasporto di animali.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Gabriella GIAMMANCO (PdL), replicando, nel dichiararsi soddisfatta della risposta resa dal rappresentante del Governo, auspica che pervenga quanto prima il parere del Consiglio di Stato, in modo che il Governo possa emanare al più presto il decreto ministeriale volto ad individuare le modalità di utilizzo dei dispositivi acustici e lampeggianti per il trasporto di animali, come richiesto da molte associazioni di tutela degli animali.

  La seduta termina alle 15.05.

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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 18 luglio 2012. — Presidenza del presidente Mario VALDUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 15.05.

DL 83/2012: Misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5312 Governo.

(Parere alle Commissioni VI e X).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 12 luglio 2012.

  Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, formula una proposta di parere favorevole con condizioni (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, quanto all'ottava condizione del parere del relatore, fa presente preliminarmente che, nell'ambito del processo di liberalizzazione dei servizi di trasporto pubblico locale, viene assegnata una precisa responsabilità politica alle regioni. Tale responsabilità, a suo avviso, potrebbe essere compromessa dall'introduzione di quanto previsto dalla condizione in esame che pone precisi obblighi a carico dello Stato. Per quanto riguarda inoltre gli oneri concernenti l'ammortamento degli investimenti effettuati, ritiene che essi vadano riconosciuti limitatamente al settore del trasporto pubblico su gomma.

  Silvia VELO (PD), nell'esprimere apprezzamento per l'approfondito lavoro svolto dal relatore, che nel parere ha tenuto conto degli elementi emersi durante il dibattito e anche delle proposte emendative presentate alle Commissioni in sede referente, rileva che l'approvazione da parte del Governo di una fitta decretazione d'urgenza rende assai complicato il lavoro della Commissione, che si trova espropriata di fatto del proprio ruolo, potendo semplicemente esprimere un parere su questioni di grande rilevanza che rientrano nella propria competenza ma che sono esaminate in sede referente da altre Commissioni. Riguardo al provvedimento in esame, esprime perplessità sui criteri di ammissibilità delle proposte emendative adottati dalle presidenze delle Commissioni competenti in sede referente, dal momento che sono stati dichiarati inammissibili, sia in una prima valutazione, sia dopo un riesame a seguito di un ricorso, gli articoli aggiuntivi Velo 13.03 e Toto 13.06 volti ad inserire nel decreto-legge la normativa in materia di interporti e piattaforme territoriali logistiche, approvata a larga maggioranza dalla Camera, i cui contenuti sono ora riportati dalla prima delle condizioni poste nel parere. Sono stati invece dichiarati ammissibili o riammessi a seguito di ricorso emendamenti che avrebbero potuto essere legittimamente considerati estranei per materia, come ad esempio quello volto ad introdurre nel decreto-legge la normativa in materia di veicoli elettrici. Pur condividendo la finalità politica di tale riammissione, ritiene che i criteri di ammissibilità debbano essere di carattere tecnico e chiede quindi al Presidente della Commissione di farsi portavoce di un'iniziativa presso il Presidente della Camera, affinché possa essere riammesso l'emendamento relativo agli interporti. Nel preannunciare quindi il voto favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, chiede al Governo di adottare, nel corso dell'esame degli emendamenti presso le Commissioni di merito, un atteggiamento coerente con quanto dichiarato nella seduta odierna.

  Daniele TOTO (FLpTP), nel condividere quanto espresso dalla collega Velo riguardo alla questione degli interporti e delle piattaforme territoriali logistiche, sottolinea la necessità di presentare un'istanza al Presidente della Camera per la riammissione dei citati articoli aggiuntivi.

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  Mario VALDUCCI, presidente, prendendo atto della richiesta emersa durante il dibattito, concorda con la necessità di presentare un ricorso al Presidente della Camera sui predetti articoli aggiuntivi.

  Gian Carlo DI VIZIA (LNP), pur apprezzando il lavoro svolto dal collega Garofalo, preannuncia il voto contrario del proprio gruppo sulla proposta di parere, non ritenendo soddisfacente la disciplina recata dal decreto-legge in materia di porti e sottolineando la propria contrarietà rispetto al mancato finanziamento del progetto Tirreno Brennero – TiBre.

  Mario VALDUCCI, presidente, riguardo alla quarta condizione della proposta di parere del relatore, giudica opportuno che, al fine di attestare che le società interessate si trovino in una situazione patrimoniale adeguata al trasferimento, vengano aggiunte, in fine, le seguenti parole: «previa ricognizione puntuale delle condizioni debitorie e creditorie delle suddette società».

  Antonio MEREU (UdCpTP), nel ringraziare il relatore e nel preannunciare il parere favorevole del proprio gruppo sulla proposta di parere del relatore, condivide le preoccupazioni espresse dalla collega Velo rispetto al ruolo subordinato della Commissione rispetto a questioni di propria competenza.

  Vincenzo GAROFALO (PdL), relatore, nel condividere le preoccupazioni emerse nel corso del dibattito riguardo ai criteri di ammissibilità degli emendamenti adottati dalle presidenze delle Commissioni di merito e ribadendo la necessità di un'iniziativa del presidente al riguardo, concorda con la formulazione proposta dal presidente riguardo alla quarta condizione della proposta di parere. Riformula altresì, come richiesto dal Governo, l'ottava condizione del parere nei seguenti termini: «sia introdotto, ai fini della determinazione dei corrispettivi da porre a base d'asta per l'aggiudicazione dei servizi di trasporto regionale e locale, un sistema di costi che tenga conto, nel settore del trasporto pubblico su gomma, anche degli oneri concernenti l'ammortamento degli investimenti effettuati». In conclusione, auspica che, nel prosieguo dell'esame del provvedimento, il rappresentante del Governo possa essere il più forte ambasciatore delle istanze della Commissione.

  Il sottosegretario Guido IMPROTA, nel concordare sulla proposta di parere del relatore come riformulata, fa presente, in ordine all'articolo 15, che la finalità che si prefigge il Governo è anche quella di consentire investimenti a soggetti stranieri, come nel caso del porto di Savona e di alcuni porti del Sud Italia.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore, come riformulata (vedi allegato 3).

Modifiche alla legge 3 agosto 2007, n. 124, concernente il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e la disciplina del segreto.
C. 5284 D'Alema ed emendamenti.

(Parere alla I Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole sul testo – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Piero TESTONI (PdL), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere sulla proposta di legge C. 5284 e sui relativi emendamenti approvati, in linea di principio, dalla Commissione Affari costituzionali nel corso della discussione in sede legislativa.
  Sottolinea che la proposta di legge che, come precisa la relazione illustrativa, è stata elaborata nell'ambito dell'attività del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), apporta diverse modifiche alla legge n. 124 del 2007 concernente la sicurezza della Repubblica, al fine di rafforzare i poteri di controllo sulle attività di intelligence da parte del Copasir. L'articolo 6, ai fini dello svolgimento Pag. 141di indagini sulla rispondenza dei comportamenti di appartenenti ai Servizi ai compiti istituzionali previsti dalla legge, prevede, tra l'altro, che il Governo non possa opporre il segreto di Stato quando il Copasir deliberi con maggioranza dei due terzi, anziché, come attualmente previsto, all'unanimità. L'articolo 7 stabilisce che il Copasir renda un parere sulle delibere assunte dal Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica in merito alla ripartizione delle risorse finanziarie tra il DIS (Dipartimento per le informazioni per la sicurezza), l'Agenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) e l'Agenzia informazioni e sicurezza interna (AISI) nonché in ordine ai relativi bilanci preventivi e consuntivi. Gli articoli 10 e 11 intervengono sulla disciplina del segreto di Stato, prevedendo che in caso di opposizione del segreto, il Presidente del Consiglio non si debba limitare a comunicarne le «ragioni essenziali» ma debba fornire al Presidente e al Vicepresidente del COPASIR l'intero quadro informativo.
  In particolare, segnala, per quanto attiene alla competenza della IX Commissione, l'articolo 1, il quale introduce all'articolo 1 della legge n. 124 del 2007 un nuovo comma 3-bis. Fa presente che tale disposizione prevede che il Presidente del Consiglio, sentito il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica, emani direttive per rafforzare la protezione delle infrastrutture critiche materiali e immateriali, con particolare riguardo alla protezione cibernetica e alla sicurezza informatica nazionali. Conseguentemente, all'articolo 3 si introduce tra i compiti del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, struttura della Presidenza del Consiglio che coordina le attività di intelligence interna ed esterna, anche il coordinamento delle attività informative volte a rafforzare la sicurezza informatica e la protezione cibernetica nazionale. Inoltre, all'articolo 9 si prevede che alla relazione annuale trasmessa dal Governo al Parlamento sulla politica dell'informazione per la sicurezza sia allegato un documento di sicurezza nazionale dedicato alla protezione delle infrastrutture critiche, materiali e immateriali, e alla definizione delle politiche strategiche di protezione cibernetica e sicurezza informatica nazionali.
  Osserva che si tratta di un tema di fondamentale importanza, sul quale la Commissione Trasporti si è molto impegnata, anche promuovendo un'indagine conoscitiva sulla sicurezza informatica delle reti. Evidenzia che, nel corso dell'esame, in sede legislativa, da parte della Commissione Affari costituzionali sono stati approvati in linea di principio alcuni emendamenti, anch'essi trasmessi alla Commissione per il parere.
  Tra le proposte emendative approvate, segnala come particolarmente significativi gli emendamenti 10.50 e 11.50 i quali prevedono che il quadro informativo sulle ragioni dell'apposizione del segreto di Stato non debba essere fornito ai soli presidente e vicepresidente del COPASIR, bensì al Comitato convocato in seduta segreta, su richiesta del Presidente del Comitato stesso, inoltre anziché fare riferimento all’«intero quadro informativo», l'emendamento fa riferimento al «quadro informativo idoneo al fine di consentire nel merito la conferma dell'opposizione del segreto di Stato.
  Fa presente che risultano d'interesse per la IX Commissione gli emendamenti 1.50 e 9.2.
  Quanto all'emendamento 1.50 sottolinea che questo specifica il contenuto delle direttive che il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica potrà emanare con riferimento alla protezione delle infrastrutture critiche, alla protezione cibernetica e alla sicurezza informatica. In particolare si precisa che tali direttive riguarderanno il rafforzamento delle attività informative concernenti tali materie e non semplicemente le materie medesime. L'emendamento Santellli 9.2 sopprime, invece, dal contenuto del documento di sicurezza nazionale allegato alla relazione sulla politica dell'informazione e della sicurezza, da trasmettere al Parlamento, il riferimento alla sicurezza informatica, mantenendo comunque quello alla protezione cibernetica. Al riguardo, ricorda che con «sicurezza informatica» si Pag. 142intende il ramo dell'informatica che si occupa di tutelare i sistemi di elaborazione, siano essi reti complesse o singoli computer, dalla possibile violazione, sottrazione o modifica non autorizzata di dati riservati in essi contenuti. Con il termine Cyber Security si intendono, invece, le attività di protezione delle infrastrutture tecnologiche.
  In proposito, sottolinea che l'emendamento in esame non appare coerente con le altre disposizioni del testo del provvedimento – concernenti le direttive emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri, di cui all'articolo 1, e il coordinamento delle attività informative effettuato dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, di cui all'articolo 3 – che fanno invece riferimento sia alla protezione cibernetica sia alla sicurezza informatica. Giudica quindi opportuno prevedere che anche il documento di sicurezza nazionale da trasmettere al Parlamento in allegato alla relazione sulla politica dell'informazione e della sicurezza, faccia riferimento ad entrambi i profili citati.
  Per tali ragioni, propone quindi di esprimere un parere favorevole sul provvedimento e nulla osta sugli emendamenti approvati in linea di principio, ad esclusione dell'emendamento Santelli 9.2 sul quale, per le ragioni evidenziate in precedenza, propone di esprimere parere contrario.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 16.

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