CAMERA DEI DEPUTATI
Venerdì 13 luglio 2012
682.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
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SEDE REFERENTE

  Venerdì 13 luglio 2012. — Presidenza del presidente della X Commissione Manuela DAL LAGO, indi del presidente della VI Commissione Gianfranco CONTE. — Intervengono il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Claudio De Vincenti e il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Guido Improta.

  La seduta comincia alle 10.10.

DL 83/2012: Misure urgenti per la crescita del Paese.
C. 5312 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 12 luglio scorso.

  Manuela DAL LAGO, presidente, informa che, a seguito degli approfondimenti svolti sull'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo, le Presidenze valutano ammissibile la proposta emendativa. Fissano quindi il termine per la presentazione dei subemendamenti alle ore 14 di lunedì 16 luglio 2012.
  Avverte che l'emendamento Quartiani 67.2, il quale integra il contributo in favore del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (CNSAS) del CAI, il contributo statale per il pagamento dei premi assicurativi dei volontari del CNSAS e del CAI, nonché il contributo al CAI per la manutenzione dei sentieri alpini, deve considerarsi inammissibile, sebbene, per errore materiale, non sia stato inserito nell'elenco delle proposte emendative dichiarate inammissibili.
  Segnala inoltre che l'articolo aggiuntivo Vico 51.05, recante misure di sostegno per imprese culturali dello spettacolo, analogo all'emendamento Ceccacci Rubino 51.01, già ammissibile, deve a sua volta intendersi ammissibile.
  Comunica, altresì, che l'emendamento Bernardo 32.25, che esclude dall'applicazione dell'imposta di bollo sulle comunicazioni periodiche le comunicazioni relative ai piani di partecipazione rivolti alla generalità dei dipendenti, deve considerarsi inammissibile, sebbene, per errore materiale, non sia stato inserito nell'elenco delle proposte emendative dichiarate Pag. 4inammissibili, in quanto analogo agli identici Baretta 32.29, Poli 32.23, Graziano 32.32 e Raisi 32.37, già dichiarati inammissibili.
  Segnala infine che i deputati Ventucci, Misuraca e Del Tenno hanno sottoscritto l'articolo aggiuntivo Bernardo 4.02 e il deputato Ghizzoni ha sottoscritto l'emendamento Duilio 8.1 e l'articolo aggiuntivo Vico 51.05.

  Maurizio FUGATTI (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, osserva come la dichiarazione di ammissibilità dell'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo, che si basa evidentemente su criteri diversi e più ampi rispetto a quelli seguiti per la valutazione di ammissibilità degli emendamenti presentati, dovrebbe portare ad una rivalutazione degli emendamenti già dichiarati inammissibili. Chiede, quindi, chiarimenti sul punto alle Presidenze.

  Manuela DAL LAGO, presidente, rispondendo all'onorevole Fugatti, ricorda come, pur essendo oramai preclusa la possibilità di un riesame degli emendamenti dichiarati inammissibili, possano essere presentati subemendamenti all'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo.

  Gianfranco CONTE, presidente della VI Commissione, osserva altresì come la dichiarazione di ammissibilità dell'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo, anche per quanto concerne le disposizioni di copertura finanziaria, porterà come necessaria conseguenza una identica valutazione di ammissibilità di emendamenti e subemendamenti di analogo tenore o tali comunque da proporre interventi riconducibili alla medesima tipologia.

  Erminio Angelo QUARTIANI (PD), pur ritenendo comprensibile e assolutamente giustificabile, vista la mole degli emendamenti presentati, l'errore materiale a seguito del quale il suo emendamento 67.2 non era stato inserito nell'elenco delle proposte emendative dichiarate inammissibili, evidenzia, tuttavia, nel merito, come il suddetto emendamento, a suo parere, dovesse essere ritenuto ammissibile. Dopo aver chiesto, in via preliminare, che siano concessi i termini per presentare ricorso contro la dichiarazione di inammissibilità, passa ad illustrare le ragioni della presentazione della proposta emendativa che, a suo giudizio, ne giustificano l'ammissibilità. Osserva, quindi, come il proprio emendamento 67.2 tenda ad attribuire al Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico (CNSAS) del Club alpino italiano (CAI) un contributo finanziario destinato anche al pagamento dei premi per l'assicurazione contro i rischi di morte, invalidità permanente e responsabilità civile verso terzi dei volontari impegnati nelle operazioni di soccorso. Ricorda, in proposito, come tale contributo finanziario, già previsto dalla legislazione vigente, fosse di recente venuto meno per un errore materiale nella redazione, da parte degli uffici ministeriali competenti, dei documenti annuali di bilancio. Contesta, poi, che il suo emendamento 67.2 possa essere considerato estraneo per materia, in quanto il servizio fornito dal soccorso alpino è strettamente strumentale al buon andamento della stagione turistica in montagna. Al riguardo, ricorda come l'articolo 67 del decreto-legge in esame istituisca addirittura una Fondazione di studi universitari e di perfezionamento sul turismo, che ai fini dello sviluppo e del rilancio del settore turistico non appare sicuramente più importante della necessità di assicurare il funzionamento del soccorso alpino e speleologico.

  Manuela DAL LAGO, presidente, invita i relatori ad esprimere il parere sulle proposte emendative segnalate dai gruppi.

  Alberto FLUVI (PD) , relatore per la VI Commissione, riservandosi di approfondire l'esame delle proposte emendative presentate all'articolo 1 e all'articolo 2, per quanto concerne le proposte emendative riferite all'articolo 3, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Fugatti 3.2 e parere favorevole sull'emendamento Galletti 3.9.

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  Il Sottosegretario Guido IMPROTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Maurizio FUGATTI (LNP) chiede l'accantonamento dell'emendamento 3.2 a propria firma, al fine di poter condurre con i relatori un ulteriore confronto sul suo contenuto.

  Alberto FLUVI (PD) , relatore per la VI Commissione, rispondendo all'onorevole Fugatti, osserva che l'emendamento 3.2 contiene una riscrittura pressoché completa dell'articolo 3, per cui, pur dichiarandosi disponibile al confronto richiesto, non può che ribadire il parere contrario già espresso.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Fugatti 3.2 e approvano l'emendamento Galletti 3.9 (vedi allegato 1).

  Alberto FLUVI (PD) , relatore per la VI Commissione, per quanto concerne le proposte emendative riferite all'articolo 4, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere contrario sull'emendamento Cambursano 4.1. Esprime parere favorevole sugli emendamenti Iannuzzi 4.7, Galletti 4.12, Causi 4.8, Mariani 4.18 e Galletti 4.19, a condizione che siano formulati in identico testo, prevedendo il mantenimento al 60 per cento della percentuale che i titolari di concessioni sono tenuti ad affidare a terzi e anticipando dal 1o gennaio 2015 al 1o gennaio 2014 la decorrenza di applicazione di tale previsione. Invita il presentatore a ritirare l'emendamento Bernardo 4.10. Esprime infine parere favorevole sugli identici articoli aggiuntivi Bernardo 4.02 e Baretta 4.014.

  Il Sottosegretario Guido IMPROTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Gabriele CIMADORO (IdV) ritiene che la fissazione di una percentuale minima per l'affidamento di lavori a terzi nelle concessioni vada nella giusta direzione ma osserva che la fissazione di percentuali più alte potrebbe avere ricadute maggiori in termini di occupazione per le piccole imprese.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Cambursano 4.1.

  Andrea LULLI (PD) aggiunge la propria firma agli emendamenti 4.7 e 4.18 e accetta la riformulazione proposta dai relatori.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) accetta la riformulazione proposta dai relatori degli emendamenti 4.12 e 4.19 di cui è cofirmataria.

  Marco CAUSI (PD) accetta la riformulazione proposta dai relatori dell'emendamento a propria firma 4.8.

  Le Commissioni approvano l'identica nuova formulazione degli emendamenti Iannuzzi 4.7, Galletti 4.12, Causi 4.8, Mariani 4.18 e Galletti 4.19.

  Stefano SAGLIA (PdL) aggiunge la propria firma all'emendamento Bernardo 4.10 e lo ritira.

  Le Commissioni approvano gli identici articoli aggiuntivi Bernardo 4.02 e Baretta 4.014.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, per quanto concerne l'unica proposta emendativa segnalata tra quelle riferite all'articolo 5, vale a dire l'articolo aggiuntivo Galletti 5.010, anche a nome del relatore per la X Commissione, ritiene utile un accantonamento, poiché esso affronta un argomento molto importante e delicato, quale la responsabilità solidale negli appalti, che è oggetto di numerose proposte emendative relative ad altre parti del provvedimento. Ritiene pertanto necessaria una riflessione, al fine di verificare la possibilità di pervenire ad una riformulazione idonea a raggiungere le finalità perseguite dal complesso di tali proposte.

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  Il Sottosegretario Guido IMPROTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), concorda sull'opportunità di accantonare l'articolo aggiuntivo 5.010 e invita i relatori, il Governo e le Commissioni a considerare con grande attenzione la questione della responsabilità solidale negli appalti.

  Le Commissioni accantonano l'articolo aggiuntivo Galletti 5.010.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, per quanto concerne le proposte emendative riferite all'articolo 6, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Fava 6.01 e Fugatti 6.02, mentre ritiene opportuno accantonare gli identici articoli aggiuntivi Testa 6.06 e Realacci 6.07.

  Il Sottosegretario Guido IMPROTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Maurizio FUGATTI (LNP) esprime perplessità sul parere costantemente contrario espresso dai relatori sulle proposte emendative presentate dal gruppo Lega Nord.
  Con riferimento all'articolo aggiuntivo Fava 6.01, osserva che il tema della compensazione tra crediti e debiti fra le pubbliche amministrazioni e le imprese, potrebbe rivelarsi uno strumento idoneo per restituire liquidità alle imprese, soprattutto se non ci si limitasse ad affrontare il problema alle somme iscritte a ruolo, ma si agisse con uno strumento automatico di compensazione tra il dare e l'avere tra lo Stato e le imprese, con particolare riferimento a quanto è dovuto per l'IRES, l'IRAP e altre imposte. Ricorda che anche il Pdl, sulla base delle dichiarazioni del segretario Angelino Alfano, aveva dichiarato che il pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche dei debiti nei confronti delle imprese rappresentava la priorità del proprio programma legislativo. Non risulta pertanto comprensibile come i deputati appartenenti a tale gruppo possano votare contro gli articoli aggiuntivi 6.01 e 6.02.
  Invita pertanto i relatori a compiere un approfondimento sul tema, soprattutto sui costi di una tale misura, non ancora quantificati esattamente, e invita i colleghi a cogliere l'occasione offerta dall'esame dell'articolo aggiuntivo per compiere una riflessione più generale sugli strumenti utili a dotare le imprese del Paese di tutta la liquidità disponibile, evitando, come è accaduto nel caso del gruppo PdL, che siano rilasciate alla stampa dichiarazioni alle quali non corrispondono i comportamenti in sede parlamentare.

  Gabriele CIMADORO (IdV), nel ritenere che il gruppo della Lega abbia intrapreso un percorso ostruzionistico con riferimento al provvedimento in esame, invita i relatori e il Governo a considerare misure finalizzate a facilitare la compensazione tra crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni e debiti fiscali delle stesse imprese nei confronti dello Stato.

  Gianluca FORCOLIN (LNP) nell'associarsi alle considerazioni del collega Fugatti, ritiene infondata l'affermazione secondo la quale gli interventi dei deputati appartenenti al gruppo della Lega Nord sarebbero dettati da intenti ostruzionistici e non da un effettivo interesse al merito delle questioni affrontate. Ritiene invece di poter condividere pienamente l'invito rivolto dal collega Cimadoro a operare una riflessione complessiva sul tema, attraverso un accantonamento dell'emendamento, per affrontare seriamente il problema di una compensazione tra crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni e debiti fiscali delle stesse imprese nei confronti dello Stato. Permettere tali compensazioni rappresenterebbe un importante vantaggio, in particolare per le piccole e medie imprese. Non si stupirebbe peraltro, se, dopo numerose affermazioni sulla stampa, in cui si Pag. 7dichiarava il massimo impegno ad affrontare la questione, la maggioranza decidesse, in sede di votazione parlamentare, di respingere le proposte per un intervento efficace a sostegno delle imprese avanzate dal proprio gruppo.

  Giovanni FAVA (LNP), nell'associarsi alle espressioni dei colleghi del proprio gruppo, ritiene che si aggiunga a questo punto un problema di natura politica. Infatti il tema della compensazione tra crediti che le imprese vantano nei confronti delle pubbliche amministrazioni e debiti fiscali delle stesse imprese nei confronti dello Stato, lanciato dal segretario del PdL, ha poi lasciato spazio ad un realismo che ha portato il PdL stesso ad essere a pieno titolo forza di maggioranza, con una posizione ben diversa in sede parlamentare. Ritiene pertanto che il problema politico che si pone a questo punto è comprendere se, anche in connessione con l'avvicendamento al vertice di tale partito, si registri una discontinuità rispetto alla politica finora seguita, anche per quanto concerne il tema del pagamento dei crediti delle imprese affrontato nelle proposte emendative in esame.
  In ogni caso, nel rigettare l'affermazione secondo la quale gli interventi della Lega sarebbero stato dettati da ragioni ostruzionistiche e non da motivazioni fondate nel merito, ritiene che non possa può essere perpetuato un rapporto diseguale tra cittadini, imprese e Stato, per cui lo Stato può far valere i propri crediti, ma non onora i propri debiti.

  Ignazio ABRIGNANI (PdL), con riferimento agli articoli aggiuntivi Fava 6.01 e Fugatti 6.02, manifesta stupore per il fatto che i presentatori non abbiano adeguatamente considerato l'entità degli oneri recati da tali proposte emendative, valutabili in alcuni miliardi di euro.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Fava 6.01, di cui è cofirmatario, sottolinea l'importanza della compensazione dei crediti delle aziende nei confronti della pubblica amministrazione, soprattutto in un momento di grave crisi economica. La disponibilità di 2 miliardi di euro per il 2012 e di 4 miliardi per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015 potrebbe rappresentare uno strumento fondamentale per evitare il fallimento di molte aziende italiane. Invita, pertanto, i relatori a valutare la possibilità di un accantonamento degli articoli aggiuntivi Fava 6.01 e Fugatti 6.02.

  Silvana Andreina COMAROLI (LNP), nell'associarsi alle considerazioni dei colleghi precedentemente intervenuti, sottolinea che molte aziende italiane chiudono anche per responsabilità dello Stato che non onora i propri debiti nei loro confronti. Lamenta che molte imprese aspettano ancora i rimborsi IVA dell'anno 2005, mentre sono costrette a pagare rigorosamente entro i termini stabiliti le imposte dovute allo Stato a pena di pesanti interessi e sanzioni.

  Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA) si associa alle osservazioni svolte dai colleghi della Lega e giudica incresciosa la situazione di inadempienza dello Stato nei confronti delle imprese in materia di ritardati pagamenti. Dichiara, quindi, di sottoscrivere gli articoli aggiuntivi Fava 6.01 e Fugatti 6.02.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI dichiara di condividere le finalità degli articoli aggiuntivi Fava 6.01 e Fugatti 6.02. Sottolinea, tuttavia, che la Tabella E è interessata da una riduzione a motivo della razionalizzazione della spesa per cui, al momento, non sono disponibili ulteriori risorse per la restituzione delle somme dovute dallo Stato alle imprese.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Fava 6.01.

  Maurizio FUGATTI (LNP), intervenendo sul proprio articolo aggiuntivo 6.02, lamenta che con il decreto-legge in esame sono stati reperiti 200 milioni di euro per ripianare i debiti delle ferrovie campane che, peraltro, presentano problematiche Pag. 8analoghe a quelle di tante altre tratte ferroviarie settentrionali. Non comprende, pertanto, per quali motivi non si trovino 2 miliardi per compensare i crediti delle imprese che rappresenterebbero un volano di rilancio dell'economia dell'intero Paese. Sottolinea la necessità di trovare un meccanismo automatico di compensazione tra crediti e debiti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione.

  Gianluca FORCOLIN (LNP), intervenendo sull'articolo aggiuntivo Fugatti 6.02, di cui è cofirmatario, ricorda che, in materia di misure in favore delle piccole e medie imprese è stata approvata dall'Assemblea la risoluzione Montagnoli n. 110 sostenuta anche da tutte le forze politiche di maggioranza. Sottolinea, quindi, la contraddittorietà di un comportamento per cui si approva un atto di indirizzo e si respinge un emendamento di contenuto analogo. Evidenzia quindi le difficoltà in cui si trovano le piccole e medie imprese nel Nord e, in generale, nel Paese: se, da un lato, subiscono la pressione fiscale e i continui accertamenti da parte dello Stato, dall'altro, non riescono ad ottenere accesso al credito, che viene loro negato dalle banche, anche in presenza di crediti certificati nel confronti degli enti pubblici. Le imprese vengono così a subire una situazione di profonda iniquità sia nei confronti dello Stato, verso il quale sono tenuti a pagare puntualmente i debiti, mentre non possono riscuotere i crediti, sia nei confronti delle banche, che negano l'accesso ai finanziamenti di cui le imprese stesse hanno bisogno per proseguire la propria attività.
  Auspicando, infine, l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Fugatti 6.02, ribadisce che la questione è per il gruppo della Lega Nord di rilevanza essenziale.

  Ludovico VICO (PD) evidenzia le oggettive esigenze che giustificano il trasferimento alle regioni Calabria e Puglia dei servizi di trasporto ferroviario e delle relative risorse. Segnala altresì che tali risorse sono individuate a valere sugli stanziamenti del Fondo di sviluppo e coesione.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) sottolinea le differenze economiche e di efficienza dei servizi forniti dalle ferrovie campane, calabresi e pugliesi rispetto agli analoghi servizi in altre regioni. In merito all'articolo aggiuntivo Fugatti 6.02, ritiene necessario rispettare i termini stabiliti dalla direttiva europea sui ritardi di pagamento. Comunica che, in relazione al decreto-legge sulla spending review, in corso di esame al Senato, è stato presentato un emendamento a firma del gruppo PD volto a prevedere compensazioni immediate per i crediti delle aziende che versano in difficoltà economiche e risultano inadempienti nei confronti dell'amministrazione fiscale. Sottolinea, pertanto, che la questione che si pone è politica, e non può essere decisa soltanto sulla base delle indicazioni di carattere tecnico e finanziario. Ritiene necessario superare i vincoli imposti dal patto di stabilità e consentire con maggiore facilità la compensazione dei crediti per le piccole aziende che rischiano il fallimento, se non percepiscono in modo tempestivo quanto ad esse è dovuto. Osserva che i profili di criticità connessi alle compensazioni attengono non soltanto all'entità delle somme iscritte al ruolo, ma anche ai tempi previsti per gli adempimenti fiscali. Sotto questo aspetto, richiama le normative di taluni Paesi europei che prevedono termini di pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche ben più ravvicinati, nonché consentono senza difficoltà compensazioni, qualora le aziende certifichino la sussistenza di crediti a fronte di posizioni debitorie nei confronti dell'amministrazione dello Stato. Evidenzia la necessità di attuare senza indugio le previsioni contenute nello Statuto delle imprese e di attivare strumenti operativi, soprattutto da parte della Cassa depositi e prestiti, di reperimento delle risorse per consentire lo sblocco dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. Chiede ai colleghi del gruppo del PdL di valutare con attenzione le questioni menzionate e invita i relatori ad accantonare l'esame degli articoli aggiuntivi Fava 6.01 e Fugatti 6.02, ritenendo che la volontà Pag. 9politica potrebbe superare eventuali difficoltà di ordine tecnico e di copertura finanziaria.

  Marco CAUSI (PD), nel ribadire che i menzionati articoli aggiuntivi 6.01 e 6.02, pur apprezzabili e condivisibili nel merito, denotano evidenti profili problematici per quanto attiene alla copertura finanziaria, assicura che tutti i gruppi hanno piena consapevolezza della delicatezza e della rilevanza del tema. Reputa opportuno che, prioritariamente alla definizione di altri interventi, sia valutata l'efficacia delle numerose misure recentemente adottate per iniziare ad affrontare la questione.

  Silvana Andreina COMAROLI (LNP) evidenzia le difficoltà estreme in cui versano molti piccoli imprenditori tenuti ad adempiere in tempi rigidamente definiti obbligazioni fiscali per le quali scatta immediatamente la pretesa dello Stato di percepire il dovuto e le conseguenti procedure esecutive, senza poter, di contro, esigere in tempi ragionevoli il pagamento dei crediti da essi vantati nei confronti delle medesime amministrazioni. In relazione alla copertura finanziaria dei suddetti articoli aggiuntivi, fa notare che i medesimi recano apposite clausole, che il Governo potrebbe eventualmente modificare qualora individui forme di finanziamento più appropriate. Sottolinea che il meccanismo della spending review dovrebbe consentire alle casse dello Stato un recupero di circa 4 miliardi di euro, necessari per evitare l'applicazione dell'IVA ad ottobre. Ritiene che tali risorse potrebbero essere, tuttavia, almeno in parte destinate alle esigenze sottese alle proposte emendative in oggetto. Sostiene che sarebbe necessario prevedere, tra i contenuti del decreto-legge sulla spendig review, l'applicazione immediata del sistema dei costi standard, che consentirebbe ingenti risparmi di spesa e un conseguente contenimento dell'imposizione fiscale. Aggiunge che il Governo, proprio in virtù della sua natura tecnica, dovrebbe avere le competenze e gli strumenti per accelerare la definizione e l'applicazione dei costi e dei fabbisogni standard. Fa notare che l'applicazione dei costi standard che si registrano in Lombardia a tutte le regioni italiane determinerebbe un risparmio di spesa complessivamente pari a 37 miliardi di euro. Raccomanda, in conclusione, l'approvazione dell'articolo aggiuntivo Fugatti 6.02.

  Giovanni FAVA (LNP) esprime preoccupazione sotto il profilo politico per l'operato del Governo, che appare non disponibile a confrontarsi apertamente con i gruppi parlamentari di opposizione e con la stessa maggioranza che lo sostiene, sempre più frazionata e disarticolata al suo interno. Esorta ad un atto di coraggio quelle forze della maggioranza che, pur appoggiando il Governo, ne stanno subendo le scelte. Deplora quindi l'atteggiamento dei gruppi della maggioranza, e segnatamente del gruppo dell'UdC, di completo appiattimento rispetto alla linea di politica economica ed internazionale dettata dal Presidente del Consiglio. Sostiene che il provvedimento sulla crescita ha deluso le attese e contraddice le necessità dei territori e delle autonomie locali. Gli interventi in esso contenuti appaiono del tutto inadeguati rispetto all'obiettivo della crescita e sono insufficienti le misure per lo sviluppo. Sottolinea, altresì, che l'intento del gruppo della Lega è quello di consentire un più ampio dibattito ed approfondimento sul merito delle proposte emendative, senza finalità ostruzionistiche. Evidenzia, quindi, l'esigenza di ridefinire il rapporto tra l'intervento dello Stato ed il mercato del credito, che deve poter essere sottoposto al controllo ed alle opportune iniziative pubbliche di regolazione. Rileva come lo Stato dovrebbe, come avviene in Gran Bretagna, intervenire in maniera più diretta sulle banche, entrando direttamente nel capitale delle medesime, senza tuttavia riprodurre i vecchi schemi delle partecipazioni statali e salvaguardando l'autonomia gestionale. Sul limite temporale di un tale intervento, rileva che il Governo potrà individuare le soluzioni che ritiene più idonee. Osserva come sarebbe stato inoltre utile un intervento sugli istituti di credito, che abbiano Pag. 10ricevuto prestiti a tasso agevolato da parte della Banca centrale europea, al fine di imporre un reimpiego di tali risorse per l'erogazione di credito alle imprese e alle famiglie. Ritiene inoltre necessaria una riduzione dell'imposta diretta sulle imprese fino al suo dimezzamento nel breve termine. In proposito, fa presente che il suo gruppo ha individuato le coperture idonee per sostenere una tale operazione, senza ipotizzare ulteriori aumenti della pressione fiscale. Sulla questione della compensazione tra debiti e crediti verso la pubblica amministrazione, evidenzia come la soluzione di limitare tale facoltà solo ai casi di avvenuta iscrizione a ruolo abbia già dimostrato di non funzionare, per gli eccessi di burocratizzazione, e non può essere considerata come un vincolo ideologico. Per tali ragioni, chiede al Governo di valutare le proposte del suo gruppo su tale argomento in maniera non preconcetta. Sulle coperture, osserva che il Governo ha già dimostrato che, quando si vuole, esse possono essere trovate. Osserva infine come il suo gruppo desidera intraprendere una battaglia sul merito delle singole proposte, con la consapevolezza di non poter fare affidamento sugli ex alleati di governo che hanno sacrificato le loro posizioni all'interesse di sostenere il Governo per giungere alla fine naturale della legislatura.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), in relazione alle affermazioni dell'onorevole Fava, nella sua qualità di capogruppo in Commissione Attività produttive dell'Unione di Centro per il Terzo Polo, fa presente che il suo partito è stato ininterrottamente all'opposizione dal 2006 fino alla nascita del Governo Monti. In proposito, ritiene che le responsabilità per l'azione di Governo in tale periodo non possa essere rinvenuta nell'UdC.

  Manuela DAL LAGO, presidente, fa presente che i relatori non hanno acceduto alla proposta di accantonare l'articolo aggiuntivo Fugatti 6.02 e pertanto lo pone in votazione.

  Le Commissioni respingono l'articolo aggiuntivo Fugatti 6.02.

  Stefano SAGLIA (PdL) evidenzia che il tema dell'efficienza energetica è diventato ancor più cogente nel momento in cui il Consiglio europeo ha approvato e sottoposto all'attenzione del Parlamento la nuova direttiva sull'efficienza energetica. Uno dei temi di rilievo è costituito dal grado di efficienza energetico degli edifici pubblici. Ritenendo particolarmente convincente, sul tema, l'articolo aggiuntivo Realacci 6.07, lo sottoscrive e invita il Governo a compiere un ulteriore approfondimento.

  I deputati Gabriele CIMADORO (IdV), Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), Ignazio ABRIGNANI (PdL), Marco PUGLIESE (Misto-G.Sud-PPA), e Ivano STRIZZOLO (PD) sottoscrivono l'articolo aggiuntivo Testa 6.06.

  Giovanni FAVA (LNP) chiede di aggiungere, con il consenso del presentatore, la firma di tutti i deputati del gruppo della Lega Nord per l'indipendenza della Padania componenti delle Commissioni VI e X all'articolo aggiuntivo Federico Testa 6.06.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, fa presente che sugli identici articoli aggiuntivi Federico Testa 6.06 e Realacci 6.07 i relatori stanno studiando una riformulazione relativa in particolare al comma 2, che, tuttavia sarebbe più opportuno, a suo avviso, collocare nell'ambito dell'articolo 12. Rileva invece che, per quanto concerne le misure contenute nei commi 1 e 3 delle proposte emendative, sussistono anche in questo caso problemi di copertura finanziaria. Chiede pertanto l'accantonamento delle proposte emendative richiamate, al fine di poter predisporre una riformulazione nel senso indicato.

  Gianfranco CONTE, presidente, osserva che le medesime potrebbero essere ritirate per confluire in proposte emendative dei relatori all'articolo 12.

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  Federico TESTA (PD) non ritiene di accedere al suggerimento del presidente Conte. In ogni caso, pur condividendo l'opportunità, segnalata dai relatori, di accantonare gli identici articoli aggiuntivi 6.06 e 6.07, osserva come, a suo avviso non possano sussistere problemi di copertura finanziaria in ordine alle disposizioni di cui al comma 1 delle medesime proposte emendative.

  Manuela DAL LAGO, presidente, fa presente che, con il consenso dei presentatori, gli identici articoli aggiuntivi Federico Testa 6.06 e Realacci 6.07 si intendono accantonati.

  Le Commissioni concordano.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime parere favorevole sull'emendamento Romani 7.1, a condizione che sia riformulato espungendo la lettera b), mentre chiede di accantonare l'emendamento Zamparutti 7.2.

  Il Sottosegretario Guido IMPROTA esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Paolo ROMANI (PdL) accetta la riformulazione del proprio emendamento 7.1 proposto dai relatori.

  Le Commissioni approvano l'emendamento Romani 7.1 nel testo riformulato.

  Elisabetta ZAMPARUTTI (PD) concorda sull'opportunità di accantonare l'emendamento 7.2 a sua prima firma.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, presenta gli emendamenti 8.3 e 8.4 (vedi allegato 2).

  Manuela DAL LAGO, presidente, verificata, in accordo con il Presidente della VI Commissione, l'ammissibilità degli emendamenti 8.3 e 8.4 dei relatori, fissa alle ore 14 di lunedì 16 luglio il termine per la presentazione di subemendamenti. Ritiene quindi opportuno rinviare l'esame delle proposte emendative riferite all'articolo 8. Avverte infine che, secondo le intese intercorse, l'odierna seduta terminerà intorno alle ore 15 e l'esame del provvedimento riprenderà nella seduta che sarà convocata lunedì 16 luglio alle ore 14.

  Alberto FLUVI (PD) , relatore per la VI Commissione, per quanto concerne le proposte emendative riferite all'articolo 9, esprime, anche a nome del relatore per la X Commissione, parere contrario sull'emendamento Cambursano 9.4 e parere favorevole sugli identici emendamenti Cambursano 9.3 e Bernardo 9.7, nonché sull'emendamento Strizzolo 9.8, a condizione che sia riformulato con un testo identico a quello degli emendamenti 9.3 e 9.7. Propone di accantonare, per svolgere ulteriori approfondimenti, gli emendamenti Bernardo 9.12, Brugger 9.14 e l'articolo aggiuntivo Lussana 9.020. Esprime, infine, parere contrario sull'articolo aggiuntivo Rao 9.011.

  Il Sottosegretario Guido IMPROTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Le Commissioni, respingono l'emendamento Cambursano 9.4 e approvano gli identici emendamenti Cambursano 9.3, Bernardo 9.7 e Strizzolo 9.8, come riformulato.

  Manuela DAL LAGO, presidente, propone, in conformità con la richiesta dei relatori di accantonare gli emendamenti Bernardo 9.12 e Brugger 9.14.

  Le Commissioni concordano.

  Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP) ritira l'articolo aggiuntivo Rao 9.011, di cui è cofirmataria.

  Manuela DAL LAGO, presidente, propone, in conformità con la richiesta dei relatori di accantonare l'articolo aggiuntivo Lussana 9.020.

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  Le Commissioni concordano.

  Alberto FLUVI (PD) , relatore per la VI Commissione, riservandosi di svolgere ulteriori approfondimenti sulle proposte emendative presentate agli articoli da 10 a 13, passa ad esprimere i pareri sulle proposte emendative riferite all'articolo 14. Anche a nome del relatore per la X Commissione, esprime quindi parere contrario sull'emendamento Borghesi 14.1 e parere favorevole sull'emendamento Ventucci 14.3. Segnala infine che i relatori hanno presentato l'emendamento 14.9.

  Manuela DAL LAGO, presidente, verificata, in accordo con il Presidente della VI Commissione, l'ammissibilità dell'emendamento 14.9 dei relatori, fissa anche in questo caso alle ore 14 di lunedì 16 luglio il termine per la presentazione di subemendamenti

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Cosimo VENTUCCI (PdL) raccomanda l'approvazione del proprio emendamento 14.3, evidenziando come esso tenda a semplificare la procedura di riscossione dei tributi dovuti in relazione all'importazione di merci introdotte nel territorio nazionale per il tramite di porti.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI chiede chiarimenti all'onorevole Ventucci sulla portata dell'emendamento 14.3 da lui presentato, che appare interamente sostitutivo dell'articolo 14 del decreto-legge in esame.

  Cosimo VENTUCCI (PdL) presenta una riformulazione del proprio emendamento volta a rendere evidenti le circoscritte modifiche che l'emendamento apporta al comma 1 dell'articolo 14 del decreto-legge, precisando altresì che l'emendamento non incide sul comma 2 del medesimo articolo.
  Come emerge dalla nuova formulazione, l'emendamento persegue esclusivamente la finalità di semplificare le modalità di alimentazione del Fondo di cui l'articolo 14 prevede l'istituzione, escludendo le accise riscosse nei porti e negli interporti rientranti nelle circoscrizioni territoriali delle autorità portuali.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, anche a nome del relatore per la X Commissione, conferma il parere favorevole sull'emendamento Ventucci 14.3, come riformulato.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI, preso atto delle precisazioni del deputato Ventucci, esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Ludovico VICO (PD), esprimendo perplessità sull'eventuale esclusione delle accise quali fonti di finanziamento del Fondo previsto dall'articolo 14, chiede un accantonamento dell'emendamento Ventucci 14.3 al fine di svolgere ulteriori approfondimenti in materia.

  Cosimo VENTUCCI (PdL), rispondendo alle osservazioni del collega Vico, precisa che l'eliminazione delle accise quale strumento di finanziamento del Fondo previsto dell'articolo 14 si rende necessaria per evitare le complessità di gestione contabile che ne deriverebbero, anche in considerazione della limitata entità del gettito delle accise rispetto a quello dell'IVA.
  Le Commissioni respingono l'emendamento Borghesi 14.1 e approvano l'emendamento Ventucci 14.3, come riformulato.

  Giovanni FAVA (LNP), intervenendo sull'ordine dei lavori, lamenta il disordine con cui la Commissione sta procedendo nell'esame dei diversi articoli. Chiede pertanto ai relatori quali siano gli articoli rispetto ai quali sono in condizione di esprimere parere sulle proposte emendative ad essi riferite.

  Alberto FLUVI (PD) , relatore per la VI Commissione, precisa che i relatori sono pronti ad esprimere il prescritto parere sulle proposte emendative riferite agli articoli Pag. 1318, 48 e 52. Per quanto concerne in particolare le proposte emendative riferite all'articolo 18, anche a nome del relatore per la X Commissione, invita al ritiro degli emendamenti Ravetto 18.1 e 18.2, gli identici Saglia 18.3 e Raisi 18.4, Romani 18.10 e Borghesi 18.11. Propone, invece, di accantonare l'emendamento Palmieri 18.12.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello del relatore.

  Stefano SAGLIA (PdL) intende porre all'attenzione delle Commissioni l'inopportunità di sottoporre agli obblighi di trasparenza e pubblicità previsti dall'articolo 18 del provvedimento in esame anche le società le cui azioni sono quotate su mercati regolamentati, in quanto tali società sono già sottoposte a puntuali obblighi di trasparenza, come previsti dalle norme recate in materia dal testo unico dell'intermediazione finanziaria di cui al decreto legislativo n. 58 del 1998 e dalla legislazione di settore. Osserva, al riguardo, come, pur essendo assolutamente favorevole alla trasparenza delle informazioni nei confronti dei cittadini, dei risparmiatori e dei consumatori, le norme recate dall'articolo 18 in esame, che non hanno esempi analoghi in Europa, potrebbero portare a problemi di coordinamento normativo con la vigente legislazione, recando danno, più in generale, alla funzionalità dei mercati.

  Laura RAVETTO (PdL), associandosi alle considerazioni del deputato Saglia, ricorda come le società quotate in borsa non recano oneri per l'erario e risultano già oggetto dei controlli, anche in materia di trasparenza, previsti dalla legislazione speciale del settore. Osserva, poi, come l'attuazione delle norme recate dall'articolo 18 in esame potrebbe, fra l'altro, comportare il rischio di alterazioni della concorrenza.

  Alessandro MONTAGNOLI (LNP) si associa, a nome del suo gruppo, alle considerazioni del deputato Saglia, sottoscrivendo l'emendamento Saglia 18.3.

  Enzo RAISI (FLpTP) chiede di accantonare il proprio emendamento 18.4, per consentire di svolgere ulteriori approfondimenti anche in considerazione della complessità e delicatezza della questione.

  Giovanni FAVA (LNP) chiede ai relatori di accantonare tutte le proposte emendative riferite all'articolo 18, non comprendendo, tra l'altro, quale sia la connessione del disposto dell'articolo 18 con la finalità generale dello sviluppo economico e della crescita del Paese che costituisce il carattere essenziale del decreto-legge in esame.

  Gabriele CIMADORO (IdV), intervenendo sull'emendamento Borghesi 18.11, segnala come esso sia volto a ridurre il peso della burocrazia e non comporti costi bensì risparmi. Invita quindi i relatori ed il Governo a rivalutare il parere espresso senza pregiudizi politici.

  Gianfranco CONTE, presidente della VI Commissione, in considerazione delle numerose richieste di approfondimento avanzate nel corso del dibattito sulle proposte emendative riferite all'articolo 18, sospende brevemente la seduta.

  La seduta, sospesa alle 13.30, riprende alle 13.50.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, in esito agli approfondimenti svolti, segnala l'esigenza di accantonare l'emendamento Ravetto 18.2 e gli identici emendamenti Saglia 18.3 e Raisi 18.4, al fine di verificare la possibilità di una riformulazione. Precisa peraltro che i controlli di competenza della CONSOB riguardano la governance, piuttosto che la concessione di contributi e di compensi professionali. Ritiene tuttavia che si potrebbe pervenire a una riformulazione degli emendamenti richiamati volta ad escludere le società quotate dall'applicazione delle disposizioni dell'articolo 18.

  Le Commissioni, con distinte votazioni, respingono gli emendamenti Ravetto 18.1, Romani 18.10 e Borghesi 18.11. Accantonano Pag. 14quindi l'emendamento Ravetto 18.2 e gli identici emendamenti Saglia 18.3 e Raisi 18.4, nonché l'emendamento Palmieri 18.12.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, passando ad esprimere il parere sulle proposte emendative riferite all'articolo 48, anche a nome del relatore per la X Commissione, invita il presentatore a ritirare l'emendamento Lo Moro 48.2 e chiede l'accantonamento dell'articolo aggiuntivo Abrignani 48.03.

  Il Sottosegretario Claudio DE VINCENTI esprime parere conforme a quello dei relatori.

  Gianfranco CONTE, presidente, osserva che l'articolo aggiuntivo Abrignani 48.03 interviene sulla materia della responsabilità solidale, oggetto dell'articolo aggiuntivo Galletti 5.010, che già è stato accantonato.

  Le Commissioni respingono l'emendamento Lo Moro 48.2 e accantonano l'articolo aggiuntivo Abrignani 48.03.

  Alberto FLUVI (PD), relatore per la VI Commissione, propone di concludere la seduta, rinviando l'espressione dei pareri sulle proposte emendative riferite agli altri articoli alla seduta che sarà prevista per lunedì prossimo.

  Maurizio FUGATTI (LNP) lamenta l'impossibilità per le Commissioni di proseguire i propri lavori a causa del fatto che non è stata istruita la valutazione dei relatori e del Governo sulle proposte emendative segnalate.

  Giovanni FAVA (LNP) chiede ai relatori se siano in condizione di assicurare che per la seduta di lunedì prossimo avranno completato l'istruttoria sui pareri da esprimere su tutte le proposte emendative segnalate.

  Raffaello VIGNALI (PdL), relatore per la X Commissione, rivendica il lavoro svolto dai relatori, dando atto della piena collaborazione del Governo. Assicura che per la seduta di lunedì l'istruttoria sui pareri sarà stata completata.

  Manuela DAL LAGO, presidente, comunica che è stato ritirato l'articolo aggiuntivo Fava 39.021.

  Gianfranco CONTE, presidente, ribadisce che il termine per la presentazione di subemendamenti agli emendamenti dei relatori 8.3, 8.4 e 14.9 e all'articolo aggiuntivo 67.018 del Governo è fissato alle ore 14 di lunedì 16 luglio.
  Informa quindi che i relatori hanno presentato l'emendamento 23.59, sui quali le Presidenze si riservano la valutazione di ammissibilità; successivamente all'esito di tale valutazione, sarà eventualmente fissato un termine per la presentazione dei subemendamenti.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame alla seduta che sarà convocata nella medesima giornata di lunedì 16 luglio, alle ore 14.

  La seduta termina alle 14.10.

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